Corrado Corelli: differenze tra le versioni
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{{P|Toni agiografici e a tratti celebrativi|militari|aprile 2020}}
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|Nome = Corrado Corelli
|Immagine = Corrado Corelli.jpg
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[[File:Anello in oro con brillanti e rubini.jpg|miniatura|Corrado Corelli - Anello in oro con brillanti e rubini]]
{{Bio
|Nome = Corrado
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== Biografia ==
Corrado Corelli, figlio del pittore [[Augusto Corelli]] e di Emilia Eugenia Meddi, nacque a Roma il 19 agosto del 1884 ma erroneamente viene spesso indicato come suo luogo di nascita Anticoli Corrado.
Scultore, apprese i primi rudimenti del disegno dal padre e in seguito divenne allievo dello scultore Eugenio Maccagnani.
Fu assistente e collaboratore dell'artista Giulio Aristide Sartorio.
Si dedicò prevalentemente alla piccola scultura e a creazioni in oro, argento e rame con la tecnica dello sbalzo. Più tardi si specializzò nella gioielleria artistica realizzando lavori per una clientela italiana ed internazionale. Ebbe commissioni pubbliche e private in cui dimostrò capacità espressive di livello. Suoi gli arredi sacri della chiesa di San Benedetto a Pomezia.
Per quanto riguarda l'attività sportiva, insieme al fratello [[Filiberto Corelli|Filiberto]], inizialmente furono ingaggiati dalla società calcistica della [[Club Sportivo Virtus|Virtus]] poco dopo la sua fondazione avvenuta nel 1903. Nel giugno [[1908|1907]], [[Sante Ancherani]] convinse Corrado e suo fratello a lasciare la Virtus per accasarsi alla [[Società Sportiva Lazio]] in occasione del primo torneo calcistico interregionale disputato a Pisa.
Corrado restò a disposizione della squadra biancoceleste fino al [[1922]], con un'interruzione dovuta allo scoppio della [[grande guerra]] e giocando le ''[[Finalissima|finalissime]]'' del campionato di calcio nel [[1913]] e [[1914]].
Militare di complemento, partirà per la [[
In seguito partecipò alla [[Marcia su Roma]] nel [[1922]], ma la sua adesione al Fascismo fu breve.
[[File:Piatto in argento a sbalzo.jpg|miniatura|Corrado Corelli Piatto in argento a sbalzo]]
Allo scoppio della [[
Muore dopo una breve malattia al [[Policlinico Umberto I]] di [[Roma]] ed è sepolto al [[Cimitero Flaminio]].
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