Dune buggy: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il brano musicale|Dune Buggy/Across the Fields}}
{{nota disambigua|il videogioco|Buggy (videogioco)|Buggy}}
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[[File:Meyers Manx.jpg|right|thumb|Una ''Meyers Manx II'' del 1970.]]
La '''dune buggy''' è un tipo di [[automobile]] destinata alla marcia sulla [[sabbia]]. Sebbene la moda e il suo aspetto sbarazzino ne abbiano decretato il successo oltre le dune, la ''dune buggy'' rimane comunque un'auto prettamente adatta al divertimento [[Estate|estivo]].
 
Generalmente le dune buggy sono il risultato della trasformazione di unaun [[Volkswagen Maggiolino]] usata, delladel quale conservano il telaio modificato e tutta la meccanica. La dune buggy è icona degli [[Annianni 1960|anni sessanta]] e [[Anni 1970|settanta1970]].
 
== Storia ==
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Già negli anni venti e trenta, infatti, i giovani che vivevano sulle coste statunitensi erano soliti mischiare pezzi di motocoltivatrici e rottami di vecchie [[Ford Model T|Ford T]] per esplorare le zone sabbiose. Il segreto per galleggiare sulla sabbia erano le ruote larghe ed i primi esemplari erano equipaggiati di grossi tini di legno al posto delle gomme. Con l'andare del tempo l'affinarsi delle automobili creò una offerta di rottami sempre più potenti da cui attingere e le dune buggy mutarono forma diventando negli [[anni '50]] e [[anni '60|'60]] dei telai automobilistici modificati e privi di carrozzeria, dotati di potentissimi motori 8 cilindri.
 
Arrivarono poi in America lei [[Volkswagen Maggiolino|Maggiolini Volkswagen]], importateimportati in gran numero. Qualcuno per casoCi si accorse che la motricità e la leggerezza di queste vetture erano favorevoli alla marcia sulla sabbia. Creare una dune buggy partendo da un maggiolinoMaggiolino era molto facile: bastava buttare via la carrozzeria e viaggiare solo con il telaio, munito di enormi pneumatici a bassa pressione.
 
L'economia dell'operazione rese il fenomeno dune buggy ancora più popolare, sebbene questo rimanesse un fatto sostanzialmente "di nicchia": questi ibridi fatti per saltare sulle dune rimanevano infatti nelle dune. La loro essenza di trabiccoli messi insieme nel granaio e privi di qualsiasi velleità estetica e modaiola li confinava a rimanere nelle mani di un pubblico di smanettoni del weekend.
 
VenneCon poile idee di Bruce Meyers, ela tuttosituazione cambiò. ''BeachPer boy'' dapprima e designer di scafi in vetroresina poiprimo, Meyers si mise in testacercò di dare una carrozzeria ai rozzi telai che venivano usati per saltare sulle dune. Ci riuscì talmente bene che la sua "Manx" nel 1964 creò nell'immaginario collettivo l'idea di dune buggy comeancora tuttioggi lapiù conosciamo oggidiffusa: motore scoperto, gomme larghe e fari esterni, fiancate ad onda, niente porte né cofani.
 
AncheApprofittando approfittandoanche del momento storico della contestazione di fine anni sessanta, in un certo modo propizio alla diffusione di un'"antimacchina" come la Manx, di fatto la moda esplose e in breve tempo diversi costruttori copiarono l'idea di Meyers, proponendo principalmente dei kit di montaggio per modificare dei maggiolini a fine carriera.
 
Alla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] le dune buggy circolanti negli Stati Uniti erano più di 20.000, e i primi esemplari cominciavano ad essere esportati nel vecchio continente, guadagnando un rapido consenso.
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Le "dune buggy", nei primi [[anni 1970|anni settanta]], soppiantarono rapidamente le locali "spiaggine" e divennero un fenomeno di gran moda che si spense sul finire del decennio.
 
Nel [[2004]] uno dei 30000 esemplari è stato protagonista dell'ultimo episodio della seconda stagione della serie di [[Wheeler Dealers|Affari a quattro ruote]].
 
Nel [[2016]] il programma televisivo motoristico ''[[The Grand Tour (programma televisivo)|The Grand Tour]]'', condotto da [[Jeremy Clarkson]], [[Richard Hammond]] e [[James May]], girò un episodio speciale dedicato alle Dune Buggy dove acquistarono dei modelli tradizionali e li modificarono a loro piacimento per l'obiettivo principale: attraversare il deserto della [[Namibia]].
 
== In Italia ==
In Italia, la prima dune buggy apparve nel [[1968]], distribuita in scatola di montaggio dalla ditta bolognese [[All Cars]] di [[Mario Zodiaco]].
Il ''kit'' comprendeva la carrozzeria in [[vetroresina]], il [[parabrezza]], i [[Fanale (veicoli stradali)|fanali]], oltre agli attacchi e alla bulloneria necessari per l'aggancio al [[pianale]] della Maggiolino, che doveva però essere accorciato di 273 [[millimetro|mm]]. Il ''kit'' base veniva proposto al prezzo di 371.400 [[lira italiana|Lire]], ma poteva essere arricchito con numerosi accessori opzionali, come l'[[hard-top]], i [[Sedile (veicoli stradali)|sedili]], gli [[pneumatici]] a sezione larga e il [[roll-bar]].
 
La vista del veicolo sulle strade emiliane suscitò un tale scalpore al punto da far maturare in Zodiaco l'idea di iniziare la produzione su licenza della Deserter in Italia. Superate le difficoltà burocratiche relative all'omologazione di un veicolo basato sul telaio del Maggiolino opportunamente accorciato, nel maggio del [[1969]] viene costituita a [[Bologna]] la [[Autozodiaco]] s.r.l.
 
Dissidi tra Zodiaco ed uno dei suoi finanziatori portarono alla nascita di una ditta concorrente (la [[Automirage]]) che in origine avrebbe dovuto produrre i primi esemplari del Deserter ed invece iniziò a produrre una ''dune buggy'' denominata "Mirage", uguale in tutto e per tutto al prototipo originale. Zodiaco raggiunse comunque un accordo con la ditta [[Giannini (azienda)|Giannini]] di [[Roma]], nota per la produzione di versioni elaborate di autovetture [[FIAT]], per la produzione della prima serie di ''dune buggy''.
 
Qualche mese dopo, la Autozodiaco aprì uno stabilimento a [[Pianoro (Italia)|Pianoro]], in [[provincia di Bologna]], per la produzione in proprio delle vetture, che rimase operativo fino al [[1974]].
 
[[File:Altrimenti ci arrabbiamo - 1974 - La Dune Buggy Puma.pngjpg|right|thumb|Una dune buggy [[Puma (casa automobilistica italiana)|Puma]] del 19741972, analoga a quella del film ''[[Altrimenti...altrimenti ci arrabbiamo|rossa con capottina gialla!]]''.]]
Nel frattempo, intorno allo stesso periodo a [[Roma]] venne fondata dal pilota di autocross Adriano Gatto la [[Puma (casa automobilistica italiana)|Puma]] s.r.l. con sede sulla [[via Tiburtina]], la quale iniziò a produrre una propria linea di ''dune buggy'' molto simili al "Deserter", un esemplare dei quali apparve nel film ''[[...altrimenti ci arrabbiamo!]]'' con [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]].
{{citazione|Mi sento come un re sulla mia buggy!|[[Guido De Angelis|Guido]] e [[Maurizio De Angelis]] nella celebre [[Dune Buggy/Across the Fields|colonna sonora]] di ''[[...altrimenti ci arrabbiamo!]]''|I feel like a king in my buggy!|lingua=en}}
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{{Classi di vetture da competizione}}
 
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