Mario Brunetti: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Mario Brunetti
|immagine = Mario Brunetti XIII.jpg
|didascalia =
|carica = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio = 23 aprile [[1992]]
|mandatofine = 29 maggio [[2001]]
|legislatura = [[XI legislatura della Repubblica Italiana|XI]], [[XII legislatura della Repubblica Italiana|XII]], [[XIII legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]
|gruppo parlamentare = [[Rifondazione Comunista]]
|coalizione = [[Progressisti]]
|circoscrizione = [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Calabria]] (XI e XII), [[Campania]] 2 (XIII)
|collegio = [[Catanzaro]]-[[Reggio Calabria]] (XI), [[Corigliano Calabro]] (XII)
|tipo nomina =
|incarichi =
* Membro della Commissione Esteri e Comunitari
* Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera dei Deputati
|sito = http://leg13.camera.it/cartellecomuni/leg13/Deputati/scheda_deputato/scheda.asp?id=d00087
|partito = [[Partito Socialista Italiano|PSI]] (fino al 1964) <br> [[Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (1964)|PSIUP]] (1964-1972) <br> [[Partito di Unità Proletaria|PdUP]] (1972-1984) <br> [[Partito Comunista Italiano|PCI]] (1984-1991) <br> [[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]] (1991-2024)
|titolo di studio =
|alma mater =
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|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Mario
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|GiornoMeseNascita = 20 ottobre
|AnnoNascita = 1932
|LuogoMorte = Cosenza
|GiornoMeseMorte = 11 agosto
|AnnoMorte = 2024
|NoteMorte = <ref>{{cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/calabria/video/2024/08/e-morto-mario-brunetti-giornalista-e-politico-e0f3b165-3732-48f8-9d43-477ef133d369.html|titolo=È morto Mario Brunetti, giornalista e politico|sito=www.rainews.it|data=12 agosto 2024|accesso=13 agosto 2024}}</ref>
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
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|PostNazionalità = di origine [[arbëreshë]]
}}
== Biografia ==
== Attività politica ==
Seguendo la tradizione familiare
Nel 1964, con l'entrata al Governo di Pietro Nenni, fu tra i fondatori del [[Partito Socialista di Unità Proletaria (1964)|Partito Socialista di Unità Proletaria]] (PSIUP) di cui fu membro dell'Esecutivo Nazionale e responsabile del settore meridionale. Alla decisione della maggioranza autonomista di scioglimento del Partito, nel 1972, rifiutò la confluenza sia nel PSI che nel PCI e con altri organizzò la “resistenza” allo scioglimento con la costituzione “Nuovo PSIUP”. Da lì a poco fu tra i promotori del [[Partito di Unità Proletaria]] – DP, facendo parte del Gruppo Nazionale di Direzione Ristretto. Con Foa, Pintor, Rossanda, Magri, Ferraris, Miniati, Migone, Russo, Spena e altri, diede origine al tentativo sfortunato di unificazione PdUP-Manifesto.
Con
Al Congresso di Rimini di questo Partito, nel 1991, fu tra i promotori del Movimento per la [[Rifondazione Comunista]] di cui divenne, successivamente, membro della Direzione Nazionale e responsabile del Dipartimento per il Mezzogiorno. Nel 1998, per impedire l'avvento delle destre al governo, agevolò la costituzione del Gruppo dei Comunisti Italiani alla Camera dei Deputati, votando per il Governo Prodi, mantenendo però un'autonomia teorica e pratica che lo portò a prendere le distanze dalla scelta strategica del gruppo, opponendosi sia all'imminente guerre nei Balcani, sia alla riforma del titolo V della Costituzione, prevedendo con tali modifiche l'annullamento della specificità meridionale, e decidendo di non ricandidarsi più al Parlamento. Grandi riflessi ebbe l'ammissione della Commissione Esteri della Camera, da lui richiesta dopo aver avuto colloqui con i Dirigenti massimi del Kossovo, della Serbia e degli altri paesi balcanici interessati.
Dal momento della rottura tra Cossutta e Bertinotti in Rifondazione, si
=== Incarichi istituzionali e attività parlamentare ===
Fu rieletto al Parlamento nelle elezioni politiche del 1994 nel Collegio uninominale nr.3 della circoscrizione calabrese (Corigliano Calabro), con 20.689 voti. Nella XII legislatura fece parte, come capogruppo, della ''Commissione Affari Esteri e Comunitari'', oltre che della ''Commissione d'inchiesta per la politica di cooperazione'' con i Paesi in via di sviluppo, denunciando le grandi malversazioni della mala-cooperazione nella relazione di minoranza presentata in Parlamento. Fece parte della delegazione parlamentare italiana presso la ''Conferenza parlamentare Centro Europea'', in cui sostenne con molta forza il diritto delle minoranze degli Stati membri a usare la propria lingua e ad avere rappresentanti in ogni istanza istituzionale dai Comuni al Parlamento Europeo.
Alle elezioni del 21 aprile 1996 fu rieletto per la terza volta, come capolista del suo Partito, nella lista proporzionale di “Campania 2” (Benevento, Avellino, Caserta, Salerno). Nella XIII Legislatura fece parte della Commissione Esteri e della Commissione speciale per le politiche comunitarie e Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera. Fu membro della Commissione bicamerale antimafia, membro del Consiglio d'Europa, dell'UEO e dell'OSCE, assolvendo le funzioni di Segretario della delegazione parlamentare italiana, presieduta da Nilde Iotti.
Nel [[Consiglio d'Europa]] fu membro delle seguenti Commissioni: a)''Commission pour le respect des obligacions et engagements des Etas membres du Conseil de l'Europe'' (Commission de suivi) ; b)''Commission des migrations, des réfugiés et de la démografhie'' ; c) ''Sous – commission des relations avec les pays non-membres''. All'UEO fu membro della ''Commissione difesa''. A Strasburgo fu portavoce in Aula della posizione del gruppo GUE (Groupe pour la Gauche Unitaire Èuropienne).
Concluse definitivamente il proprio mandato parlamentare nel 2001.
=== Attività sul problema delle minoranze linguistiche ===
Contribuì all'inserimento nello Statuto regionale della Calabria del diritto alla tutela delle minoranze linguistiche regionali, formalizzato dell'art.56-lettera r. Fu poi presentatore della prima proposta di legge regionale, negli anni Settanta, dell'istituzione delle scuole prescolari per la salvaguardia della minoranza arbëreshe. Fondò, con altri nel 1980, la Lega Italiana della Minoranza arbëreshe, di cui fu poi Presidente, realizzando importanti scambi culturali con le strutture scientifiche dell'Albania.
Pubblicò (in collaborazione con Guagliardi) un vocabolario arbëresh a cui parteciparono anche studiosi dell'Università di Tirana. Coordinò e pubblicò le seguenti opere, a cui parteciparono borsisti, ricercatori e docenti dell'Università della Calabria: “Imparare l'Albanese – Mesoj Gjuhen Shqipe”; “Vecchie e nuove Minoranze Culturali: definizione di una mappa della presenza e dei beni da salvaguardare – Catalogo ragionato dei dati”; “Sussidiario antologico Arberesh”; “Chi Dona tramanda”, “La diaspora della diaspora” (a cura di Mario Bolognari).
Presentò alla Camera dei Deputati la proposta di legge sulla salvaguardia delle minoranze linguistiche (in occasione del dibattito sull'approvazione parlò in Aula nella lingua arberesh). Alla fine del 1999 il Parlamento Italiano, unificando le proposte, approvò la Legge 482/99 di attuazione dell'art. 6 della Costituzione, attesa fin dall'entrata in vigore della Carta Costituzionale, con la quale venne introdotto, tra l'altro, l'insegnamento della lingua albanese nelle scuole dell'obbligo dei paesi di origine arbëresh. Nell'ultima legislatura a cui partecipò, presentò alla Camera la proposta di legge per la ratifica della Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie.
== Opere ==
* “Quale strategia per il Mezzogiorno”;
* “Contributo per una nuova strategia meridionalista”;
* “Lotte proletarie e organizzazione del movimento nel Mezzogiorno” in “Il Sindacato ad una svolta”;
* “La piazza della rivolta”;
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* “La sinistra perduta - L'itinerario politico di un protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario”, edito da Rubbettino 2013
Curò la pubblicazione dei seguenti testi:
* “LA CULTURA COME RISORSA: Una sfida di cooperazione transfrontaliera tra la Calabria e l'Albania per fare delle minoranze linguistiche e delle risorse ambientali una comune potenzialità di sviluppo” (2003);
* IL CORAGGIO DELLA COERENZA – 2003;
* “RIFLESSIONI SUL MEZZOGIORNO: comunità arbëreshë e Risorgimento Italiano”(2004);
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* IL PASSATO PESA SUL PRESENTE – 2011;
* IL RISORGIMENTO: Una rivoluzione conservatrice – 2012;
== Incarichi speciali ==
- Fece parte come membro della minoranza di sinistra del Partito Socialista italiano (prima della scissione del PSIUP) che si pose il problema del distacco dall'URSS.
- Limassol (Cipro). Partecipò a Convegni sulla criminalità e la corruzione europea con la presenza di magistrati di “Mani Pulite”.
- Fece parte di una delegazione a Cuba dove conobbe (allacciando legami di amicizia) e intervistò la sorella Celia e l'anziano padre di Che Guevara, Ernesto Guevara Lynch, e fu latore di un messaggio con la richiesta di mobilitazione per la liberazione del fratello del Che, Juan Martin, in quel periodo nelle mani del militari argentini.
Realizzò, inoltre, in quell'occasione, un'intervista con uno dei tre compagni superstiti del Che in Bolivia, Dario Alarcon, detto Benigno (con Pombo e Urbano), descrivendo le ultime ore della cattura del rivoluzionario cubano e del suo assassinio a La Paz.
- Fece parte, con il magistrato Tullio Grimaldi, della delegazione ufficiale alle manifestazioni del 50º Anniversario della Rivoluzione cinese. Si trattò dell'unica delegazione politica italiana a Pechino.
=== Politica estera ===
- Quale membro della “Delegazione Centro-europea” a Bucarest fu protagonista di un'iniziativa in difesa delle “minoranze senza voce”, compresa quella degli arbëresh d'Italia.
- Quale membro del Consiglio d'Europa affrontò, in Lettonia, il tema della Carta delle lingue regionali e minoritarie.
- Fece parte di una delegazione ad Ankara, dove sollevò nei confronti del Governo turco il problema dei kurdi e del Kurdistan.
- Fece parte di una delegazione nella Corea del Nord, la prima degli italiani dopo la fine della guerra. La delegazione fece da apripista al presidente del Consiglio Dini che, qualche settimana dopo, recatosi a Pyongyang, realizzò l'apertura di una delegazione commerciale italiana.
- Fece parte della Delegazione italiana, a New York, in occasione del Cinquantesimo anniversario della fondazione dell'ONU, assolvendo in quell'occasione e in un'Assemblea successiva, un ruolo importante nella spiegazione alle altre delegazioni della proposta italiana.
- Fece parte di una delegazione della Commissione Esteri, capeggiata da Achille Occhetto, che in Jugoslavia e nel Kossovo poterono verificare le prime avvisaglie della guerra imminente, confrontandosi con tutti i partiti politici e relazionando in parlamento.
- Fece parte della Delegazione della Commissione Esteri che nel Medio Oriente, Israele, Gaza, Giordania, Siria, Egitto visitò i luoghi degli scontri israeliano-palestinesi e valutato i motivi del blocco del processo di pace, relazionando al Parlamento. Si incontrò, in quell'occasione, con Yasser Arafat, in quel periodo prigioniero a Gaza.
- Come membro della Commissione Esteri partecipò, con un discorso alla Duma di Mosca, al dibattito sui problemi dell'“allargamento della NATO” e sulla posizione della Federazione russa.
- A Riga, come membro del CE, affrontò il tema del ruolo dell'Europa.
- In Libia discusse delle conseguenze delle politiche coloniali.
- Come membro dell'OSCE, a Copenaghen, fece un discorso sulle “prospettive” dell'OSCE.
- Fu più volte Commissario di controllo, per conto della OSCE e del CIE, della regolarità delle elezioni in vari paesi del mondo. Fece parte della delegazione interparlamentare in Namibia e nell'Assemblea dei rappresentanti di tutti i Parlamenti del mondo e nella capitale Windhoek prese la parola su due aspetti fondamentali: la questione dei diritti umani e la negazione delle guerre come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
=== Commissioni speciali ===
- Fu membro della Commissione di indagine sulla Cooperazione internazionale, con poteri giudiziari.
- In Sud Africa, Kenya, Mozambico, Swaziland, Etiopia, Eritrea ebbe un ruolo importante nel disvelare gli aspetti più deleteri della politica sulla Cooperazione Internazionale e italiana. A conclusione della Missione africana, presentò la relazione di minoranza, sulla “mala cooperazione”, in Parlamento.
- A Nairobi, Somalia (Mogadiscio), Eritrea, Gibuti seguì, dopo la drammatica uccisione di [[Ilaria Alpi]] e [[Miran Hrovatin]], la “rotta delle scorie inquinanti”. Parte dei verbali della commissione rimasero comunque secretati.
- Come membro del Consiglio d'Europa e dell'OSCE fu nominato Commissario di controllo della regolarità delle elezioni in vari Paesi d'Europa. A Mosca, nel principale carcere della città, in tale occasione, avvennero degli incresciosi incidenti che indicò nella relazione, sottoscritta anche dalla senatrice Tana De Zelueta.
=== Politica europea ===
- A Lisbona, fu tra i più duri critici del trattato di Maastricht.
- Ad Atene, Lesbo, Mitilene, su incarico del gruppo GUE (Groupe pour la Gauche Unitaire Europènne) dibatté il tema “La politica e l'Europa”.
- Su iniziativa di un gruppo di parlamentari realizzò una visita in Iran per valutare, con contatti politici a Teheran, le ragioni del blocco del processo di pace.
- A Madrid, nella sessione ufficiale dell'UEO, affrontò il tema della “difesa europea”.
- Negli USA, come membro dell'UEO, valutò con l'apposita delegazione, con contatti a Woshington, Alabama, ecc., il “sistema di difesa USA” e la struttura missilistica.
=== Diritti umani ===
- Come Presidente del Comitato per i Diritti Umani della Camera del Deputati, portò avanti due indagini straordinarie che ebbero forti ripercussioni a livello internazionale: la prima riguardante la condanna alla Nike per lo sfruttamento minorile in Africa; la seconda riguardo ai Desaparecidos in Argentina e in Cile. Il risultato di questa indagine accelerò la condanna di Pinochet.
- In Brasile, Argentina e Cile la delegazione da lui capeggiata fece emergere drammatici eventi riguardanti anche i connazionali italiani.
- Fece parte di una delegazione che, in Iraq, attraversando rocambolescamente la Giordania e attraverso il deserto, denunciò le conseguenze tragiche dell'uso dell'uranio impoverito sulle popolazioni, cosa questa che avvenne anche nella guerra dei Balcani.
- Fece parte di una delegazione a Beirut, per verificare le drammatiche vicende del [[massacro di Sabra e Shatila]].
- Come Presidente del Comitato dei diritti umani, capeggiò una delegazione in Messico per valutare le condizioni umane del carcere di massima sicurezza Cerro Uego, in cui i detenuti sostennero uno sciopero della fame per le tragiche condizioni di vita.
Nella stessa missione, al Centro dei diritti umani di Cristobal de Las Casas, discusse col famoso vescovo, Frai Bartolomè de Las Casas; e in Chiapas nella selva La Candona (a La Realidad), assieme a Fausto Bertinotti incontrò il comandante Marcos.
- A Parigi, nel Parlamento francese, in occasione di una sessione della UEO, in qualità di membro tenne un duro discorso di condanna contro le ''mine anti persona''.
- Sull'emergenza umanitaria nel [[Kurdistan]], in una successiva riunione nell'Assemblea del UEO, sempre a Parigi, denunciò la politica della Turchia verso i Kurdi e le violazioni dei diritti umani.
- Sempre sulla situazione kurda, sollevò un “incidente politico” con la Presidenza del Consiglio d'Europa, denunciando gli atti repressivi della polizia turca di Yarbakir, perché nonostante la presentazione delle credenziali da deputato, inveì ripetutamente contro i deputati italiani presenti in una manifestazione di difesa dei diritti umani violati in Turchia.
- In Giappone, quale membro del Consiglio d'Europa, discusse sul massacro di Nanchino.
- A Istanbul sollevò il tema del massacro degli Armeni da parte dei “Giovani turchi”, facendo poi un duro intervento alla Camera dei Deputati.
- Partecipò come membro dell'OSCE, alla sessione tenuta nel Parlamento di San Pietroburgo (già Leningrado) con un discorso sul tema della difesa ambientale.
- Come Presidente dei Diritti Umani fece parte della delegazione interparlamentare in Tibet e Cina per valutare la situazione locale a seguito della protesta dei seguaci del Dalai Lama a Lhasa; e a Urumbi, capitale della regione di Xinjamig, una delle cinque regioni autonome della Cina, per valutare il grado di rispetto dei diritti di quella popolazione; e sulla complessa situazione di queste due aree venne presentata una relazione finale.
- In qualità di Presidente dei Diritti Umani della Camera dei Deputati prese tutte le iniziative possibili contro la guerra nei Balcani. Si recò più volte a Belgrado e nel Kosovo, fino a proporre la decisione di offrirsi come scudo umano sotto i bombardamenti della “guerra umanitaria” che distrussero quelle città.
=== Attività antimafia ===
Come membro della Commissione Antimafia portò avanti una serie di denunce contro il traffico delle scorie radioattive e inquinanti, con particolare riferimento ad alcune zone della Calabria e della Campania. La Commissione, in quell'occasione, riscontrò una forte complicità italiana nel traffico delle scorie e delle armi con un faccendiere locale a cui vennero “regalate” le navi dalla stessa cooperazione. Per questa attività subì forti minacce, rifiutando però ogni sorta di protezione e di scorta.
=== Incontri straordinari ===
Ebbe incontri con quasi tutti i Capi di Governo e Presidenti dei Paesi dove si recò in delegazione. Le personalità che ebbero un impatto più significato, anche emotivamente, nei suoi incontri furono: Yasser Arafat, Fidel Castro, Raul Castro, il padre di Che Guevara (Ernesto Guevara Lynch), Celia Guevara sorella del Che, il Comandante Marcos, Monsignor della Casas in Messico, tutte personalità indicate nel libro “''Le cose del Mondo''”.
== Riconoscimenti ==
Il 20 luglio 2000 la città di [[Huntsville (Alabama)|Huntsville]] in [[Alabama]] gli conferì la cittadinanza onoraria. Il 20 maggio 2002 il Presidente della Repubblica dell'Albania lo insignì della medaglia “per alti meriti civili”. Il 3 dicembre 2003 il Ministero degli Affari Esteri italiano ratificò le lettere patenti con cui la Repubblica d'Albania lo nominò Console onorario.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* ''La sinistra perduta - L'itinerario politico di un protagonista eretico attraverso il socialismo rivoluzionario, ed. Rubbettino 2013, prefaz. di [[Fausto Bertinotti]]''
* ''La piazza della rivolta - Microstoria di un paese arbëresh in età giolittiana, ed. Rubbettino, prefaz. di [[Pino Ferraris]]''
* ''Il coraggio della coerenza, Collana dell'Istituto Mezzogiorno Mediterraneo, prefaz. di [[Giovanni Russo Spena]]''
* "Le cose del Mondo": ed. Rubbettino 2010; pref. di Alfio Nicotra.
* "Il rovello permanente
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.ungra.it/new/brunetti/brunetti.htm|Mario Brunetti nominato Console d’Albania}}
* {{cita web|http://www.ungra.it/new/nik/convegno_minoranze/Brunetti.htm|Intervista a Mario Brunetti}}
* {{cita web|url=http://www.ambalbania.it/vis_dettaglio.php?id_livello=768|titolo=Ambasciata albanese a Roma - pagina dedicata ai Consoli Onorari}}
{{Box successione
|carica = Deputato del [[Circoscrizione Calabria (Camera dei deputati)|Collegio Uninominale Corigliano Calabro]]
|periodo = [[1994]] - [[1996]]
|precedente = Nuova legge elettorale
|successivo = [[Francesco Fino]]
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