Telefoni bianchi: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|la stagione cinematografica italiana|Cinema dei telefoni bianchi}}
{{Film
|titolo italiano = Telefoni bianchi
|immagine = Agostina-belli-telefoni-bianchi.jpg
|didascalia = [[Agostina Belli]] in una scena del film
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = [[1976]]
|aspect ratio = 1,85:1
|genere = Commedia
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|soggetto = [[Bernardino Zapponi]] e Dino Risi
|sceneggiatore = [[Ruggero Maccari]], Bernardino Zapponi e Dino Risi
|produttore = [[Pio Angeletti]] e [[Adriano De Micheli (produttore cinematografico)|Adriano De Micheli]]
|casa distribuzione italiana = [[Titanus]]
|attori = * [[Agostina Belli]]: Marcella Valmarin, aliasin arte ''Alba Doris''
* [[Maurizio Arena]]: Luciani
* [[William Berger]]: Franz
* [[Lino Toffolo]]: Gondrano Rossi
* [[Cochi Ponzoni]]: Roberto Trevisan
* [[Vittorio Gassman]]: Luca Cioccetti, aliasin arte ''Franco D'Enza''
* [[Renato Pozzetto]]: Bruno
* [[Vittorio Gassman]]: Luca Cioccetti alias Franco D'Enza
* [[Alvaro Vitali]]: Mario
* [[Ugo Tognazzi]]: Adelmo
* [[Maurizio Arena]]: Luciani, il finto impresario cinematografico
* [[William Berger]]: Franz, marito svizzero-tedesco di Marcella
* [[Lino Toffolo]]: Gondrano Rossi
* [[Paolo Baroni]]: segretario di Marcella
* [[Eleonora Morana]]: madre di Marcella
* [[Dino Baldazzi]]: [[Benito Mussolini]]
* [[Franca Stoppi]]: partigiana
* [[Laura Trotter]]: diva del cinema
* [[Giovanni Brusatori]]: partigiano con gli occhiali
* [[Attilio Dottesio]]: partigiano con la barba bianca
* [[Tony Maestri]]: padre di Marcella
* [[Carla Terlizzi]]:
* [[Dino Baldazzi]]: [[Benito Mussolini]]
* [[Eleonora Morana]]: madre di Marcella
* [[Marcello Tusco]]:
* [[EnricoLaura MarcianiTrotter]]: diva del cinema
* [[Enrico Marciani]]: Bisanti, il produttore cinematografico
* [[Edoardo Florio]]:
* [[Giovanni Brusatori]]: partigiano con gli occhiali
* [[Edoardo Florio]]: Scandiani, il regista cinematografico
* [[Monica Fiorentini]]:
* [[Tony Maestri]]: padre di Marcella
* [[Renate Schmidt]]:
* [[I 4 + 4 di Nora Orlandi]]:
* [[Alvaro Vitali]]: Mario
|doppiatori italiani = * [[Liù Bosisio]]: Marcella Valmarin alias Alba Doris
* [[WillyFranca MoserStoppi]]: Franzpartigiana
* [[Attilio Dottesio]]: partigiano con la barba bianca
|doppiatori italianioriginali = * [[Liù Bosisio]]: Marcella Valmarin, aliasin arte ''Alba Doris''
* [[Willy Moser]]: Franz, marito svizzero-tedesco di Marcella
|fotografo = Claudio Cirillo
|montatore = Alberto Gallitti
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==Trama==
Marcella Valmarin, giovane cameriera [[Veneto|veneta]] innamorata del [[cinema dei telefoni bianchi]], decide di andare a [[Roma]] per diventare attrice. È stata infatti sedotta da un cliente dell'albergo del [[Lido di Venezia]] in cui lavora cheil quale, fingendosifintosi un importante impresario cinematografico, per poterla concupire, le haavrebbe promesso una piccola parte in una produzione cinematografica, previo provino formale da tenersi appunto nella capitale. È accompagnata dal fidanzato Roberto Trevisan, aal cuiquale ha promesso di sposarlo non appena arrivati, datosfruttando che in occasionel'occorrenza delle celebrazioni per il decennale dell'instaurazione del regime fascista, in cui le autorità organizzano un viaggio nella capitale edcon unaannessa cerimonia amatrimoniale, proprietutto spesespesato, per ogni coppia di innamorati che vorranno convolare a nozze quel giorno.

Ma, giunta a Roma, la giovane ha tuttavia modo d'appurare d'esser stata raggirata e d'essersi perciò scomodata, tra le beghe del viaggio e del suo matrimonio imminente, per nulla; ciononostante, viene nuovamente sedotta da un altro marpione, la [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|camicia nera]] Bruno, che, forte dei suoi millantati agganci, paresi comunquedice disposto a darle una spinta nei suoi propositi d'attrice. Sorpresili a letto, pur senza farsi vedere, proprio poco prima della cerimonia, un affranto Roberto, davanti all'altare dove si stanno celebrando in successione i matrimoni di tutte le coppie accorse per l'occasione, risponde platealmente di "no" alla domanda del prete, per poi sbottare in un violento sfogo nei confronti della ragazza.
 
Venuto a conoscenza del tutto casualmente d'esser stato ritradito appena prima del giorno delle proprie nozze, Roberto, davanti all'altare dove si stanno celebrando in successione i matrimoni di tutte le coppie accorse per l'occasione, risponde plaetealmente di "no" alla domanda del prete, per poi sbottare in un violento sfogo nei confronti della ragazza. Prelevato a forza dai militi presenti, viene arruolato da "volontario" per la [[guerra d'Etiopia]] dietro interessamento di Bruno. Marcella si ritrova cosí a far la concubina di Bruno che, disattendendo con sua profonda sorpresa ed amarezza le sue promesse fattele, l'avvia invece alla carriera di prostituta nel bordello gestito dalla madre, dove però ha modo d'aprirsi un piccolo spiraglio nel mondo della musica grazie a Gondrano Rossi, compositore dalle bizzarre perversioni sessuali infantiliste, suo cliente abituale. In seguito poi ad un incontro casuale, concede i suoi favori a [[Benito Mussolini]] in persona, che la inserisceingaggia nelcome mondocantante delin cinema,un trasuo stuolipiccolo di personaggi servili. Il [[Duce]] si occupa successivamente anche di Roberto, arruolandolo - nuovamente "volontario" - per la [[guerra civile spagnola]] in appoggio all'esercitogruppo franchistacanoro.
 
In seguito poi ad un incontro casuale, concede i suoi favori a [[Benito Mussolini]] in persona, che la inserisce nel mondo del cinema, tra stuoli di personaggi servili. Il [[Duce]] si occupa successivamente anche di Roberto, arruolandolo - nuovamente "volontario" - per la [[guerra civile spagnola]] in appoggio all'esercito franchista. La ragazza conosce un facile successo, con il nome d'arte di Alba Doris, ed instaura una relazione abbastanza stabile col divo cocainomane Franco D'Enza, col quale forma una delle coppie del grande schermo più seguite dal pubblico italiano.
 
Dopo il [[Caduta del fascismo|25 luglio 1943]], con il crollo del fascismo, la giovane si vede pian piano erodere il benessere e la posizione sociale fattasi in tutto quel tempo, motivo per cui decide alla fine di tornare nella natia [[Conegliano]], nel [[Provincia di Treviso|trevigiano]], per ricongiurgersi con la famiglia. Partita con la Fiat Topolino abbandonata dal suo ormai ex cuoco (che era fuggito rubandole la sua lussuosa [[Rolls-Royce (azienda 1906)|Rolls-Royce]]), a seguito d'un guasto che la lascia a piedi s'unisce al losco contrabbandiere e delatore di ebrei gobbo Adelmo, col quale intraprende un lungo viaggio per il [[Nord Italia]], prostituendosi di volta in volta per sopperire ad ogni necessità materiale.
Venuto a conoscenza del tutto casualmente d'esser stato ritradito appena prima del giorno delle proprie nozze, Roberto, davanti all'altare dove si stanno celebrando in successione i matrimoni di tutte le coppie accorse per l'occasione, risponde plaetealmente di "no" alla domanda del prete, per poi sbottare in un violento sfogo nei confronti della ragazza. Prelevato a forza dai militi presenti, viene arruolato da "volontario" per la [[guerra d'Etiopia]] dietro interessamento di Bruno. Marcella si ritrova cosí a far la concubina di Bruno che, disattendendo con sua profonda sorpresa ed amarezza le sue promesse, l'avvia invece alla carriera di prostituta nel bordello gestito dalla madre, dove però ha modo d'aprirsi un piccolo spiraglio nel mondo della musica grazie a Gondrano Rossi, compositore dalle bizzarre perversioni sessuali infantiliste, suo cliente abituale. In seguito poi ad un incontro casuale, concede i suoi favori a [[Benito Mussolini]] in persona, che la inserisce nel mondo del cinema, tra stuoli di personaggi servili. Il [[Duce]] si occupa successivamente anche di Roberto, arruolandolo - nuovamente "volontario" - per la [[guerra civile spagnola]] in appoggio all'esercito franchista.
 
La ragazza conosce un facile successo, con il nome d'arte di Alba Doris, ed instaura una relazione abbastanza stabile col divo cocainomane Franco D'Enza, col quale diviene uno dei volti più noti del cinema italiano. Dopo il [[Caduta del fascismo|25 luglio 1943]], con il crollo del fascismo, perde fama e soldi, quindi decide di tornare nella natia [[Conegliano]], nel [[Provincia di Treviso|trevigiano]], con un avventuroso viaggio attraverso l'Italia affianco del losco contrabbandiere e delatore di ebrei gobbo Adelmo, prostituendosi di volta in volta per sopperire ad ogni necessità materiale. Nel tragitto s'imbatte anche nel suo vecchio compagno di vita e carriera Franco, adesso scritturato per girare filmini di propaganda bellica per conto della [[Repubblica diSociale SalòItaliana]], ormai minato nel fisico e nella mente dalla sua dipendenzatossicodipendenza, e che poco dopo perirà per crepacuore dopo essersi imbattuto in deialcuni [[partigiano|partigiani]] che, un po' per scherzo, gli stavano imbastendo sul momento un processo sommario per [[collaborazionismo]]. Giunta finalmente a casa, non riceve però l'accoglienza che s'aspettava poiché i genitori, avendola creduta ormai ricca e realizzata, non appena capiscono che ha perso tutto la cacciano senza troppe cerimonie, ritenendola soltanto un'altra bocca da sfamare. Dopo la guerra, Marcella riesce però a rimettersi in sesto, procurandosi un marito [[Svizzera tedesca|svizzero-tedesco]] bello e benestante, produttore di cioccolato.
 
Dopo la guerra, Marcella riesce però a rimettersi in sesto, procurandosi un marito [[Svizzera tedesca|svizzero-tedesco]] bello e benestante, produttore di cioccolato. Intanto Roberto, dopo aver militato in tutte le spaventose guerre del Ventennio, è creduto morto in [[Unione Sovietica]] durante la [[Campagna italiana di Russia|campagna di Russia]]. eMarcella, approfittando di un viaggio del coniuge in questo paese per lavoro, Marcella chiede di accompagnarlo per cercare il cimitero dell'antico innamorato e rendernerendere cosícosì omaggio alla sua tomba. Il contadino a cui l'autista dei due chiede informazioni sulla strada per il cimitero è proprio un irriconoscibile Roberto, accasatosi in una Russia forse più ospitale, con moglie e figli. Roberto, infatti, dà all'autista le indicazioni richieste e, mentre Marcella ed il marito si allontanano senza averlo riconosciuto, ritorna serenamente alla propria vita lamentandosi del forte vento, più forte di quello che soffia nella natìa laguna veneziana.
 
== Accoglienza ==
Accolto freddamente dalla critica italiana, nonostante il [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] speciale vinto da [[Agostina Belli]], {{cn|il film ebbe invece grande successo in Francia}} dove uscì con il titolo ''La Carrière d'une femme de chambre''.