Fiere di Modugno: differenze tra le versioni
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== Nascita e sviluppo del mercato domenicale modugnese nel Medioevo ==
Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] si ebbero in tutta [[Italia]] una serie di sconvolgimenti politici, militari ed economici. I traffici commerciali si fecero più rari, ma non svanirono del tutto, concentrandosi soprattutto sulle grandi direttrici tracciate all'epoca dell'[[Impero
I mercanti del [[medioevo]], dovevano sfidare diversi pericoli nel loro mestiere: dal percorrere vie di comunicazione in abbandono, alle rapine dei briganti, ai soprusi dei signori locali che imponevano ogni sorta di tasse. La Chiesa modugnese dovette intervenire in protezione di questi mercanti favorendo l'istituzione di un mercato domenicale nella piazza principale del paese ([[Piazza del Popolo (Modugno)|Piazza del Popolo]]) davanti al [[sagrato]] della
Allo scopo di mantenere l'[[ordine pubblico]], controllare la correttezza dei rapporti commerciale e lo sviluppo del mercato venne istituita un'apposita [[magistratura]]: il
I principi e i re, ben conoscendo i vantaggi di un commercio fiorente, presero per sé il diritto di concedere l'istituzione di mercati e fiere, e quello di concedere privilegi ed esenzioni o riduzioni dei [[dazi]]. Da molto tempo il mercato di Modugno godeva di esenzione dei dazi di [[dogana]]. Questo diritto venne confermato nel [[1463]] dal re [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando I d’Aragona]]. Anche il Luogotenente e Protonotaro di Ferdinando I, il Conte Gaetano d'Aragona, confermò a Bari il 27 ottobre [[1464]] il privilegio che "gli uomini della terra di [[Modugno (Italia)|Modugno]] siano franchi da ogni gabella, imposizioni et altri pagamenti tanto nel comprare quanto nel vendere in ogni città, luogo e castello del Regno in una giornata da essa Università di [[Modugno (Italia)|Modugno]]".
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La Fiera di [[San Pietro Martire]], primo Patrono del paese, è in assoluto la fiera più antica di [[Modugno (Italia)|Modugno]]. Si svolgeva davanti al [[Convento dei Domenicani (Modugno)|Convento dei Domenicani]].
Fu concessa con Regio diploma del Re di Napoli [[Federico d'Aragona]] nel [[1498]] ai frati predicatori mendicanti del Monastero di San Pietro Martire di Modugno. In seguito fu confermata dai Re Cattolici di Spagna in [[Atella (comune)|Atella]] (PZ) tramite il Gran Capitano Spagnolo [[Consalvo di Cordova]] il 24 aprile [[1502]] e nuovamente confermata con Regio diploma del Re di Francia [[Luigi XII]] in [[Bitonto]] nell'ottobre dello stesso anno. La fiera si svolgeva davanti allo spazio del Convento Domenicano il 24 aprile di ogni anno e aveva la durata di otto giorni consecutivi con tutte le esenzioni di dazi e gabelle di tutte le altre fiere del regno.
Il mastromercato o maestro della fiera regolava le dispute degli scambi e aveva la giurisdizione criminale relativa al solo periodo della fiera. Per tale periodo venivano innalzate le insegne e i vessilli del Re, del Feudatario e dell'Università di Modugno. Le due conferme si resero necessarie per una disputa nata con la città di [[Bari]] per la concomitanza delle fiere.
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A ciò si aggiunse, nei primi anni del Seicento, la creazione della Dogana di Bari. Essa arrivò ad imprigionare dei commercianti che, provenienti dalla fiera di Modugno, si rifiutavano di pagare i dazi sui beni acquistatati. In quell'occasione l'Università di Modugno protestò presso il Viceré vedendosi riconosciuto il proprio diritto di esenzione dai dazi. Era il [[1619]]. Solo tre anni dopo la dogana negando l'esistenza di tale privilegio: il Tribunale di Trani aprì le udienze dove Modugno portò 150 testimoni a proprio favore: mercanti di ogni luogo (anche di [[Salerno]], [[Torino]] e [[Nizza]]) che affermavano l'esistenza di tale privilegio che il tribunale non poté altro che riconoscere a propria volta.
== La
Nella prima metà del XVI secolo, sotto il Ducato di [[Bona Sforza]], alla quale viene attribuito il merito di aver dato un forte impulso al miglioramento economico della cittadina di Modugno, fu dalla stessa concessa la creazione di un pubblico mercato da tenersi per otto giorni nel mese di novembre di ogni anno (la futura Fiera del Crocifisso) ed i cui proventi andavano in parte a favore della chiesa di Sant'Eligio (ora [[chiesa di San Giuseppe delle Monacelle]]).
Il 13 novembre del [[1622]] la caduta di un fulmine sulla [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata (Modugno)|chiesa di Maria Santissima Annunziata]] provocò la morte di diversi sacerdoti e bruciò l'asta della croce, lasciando però intatto il Cristo: l'evento fu considerato miracoloso. Per celebrare questo evento fu istituita la
Nei primi anni del Settecento, con la sostituzione, nel [[Regno di Napoli]] del dominio austriaco al Vicereame spagnolo, l'imperatore d'Austria [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo VI]], per intercessione del modugnese Conte [[Rocco Stella]], confermò la
Nella breve parentesi Napoleonica dei primi anni dell'Ottocento, il nuovo re di Napoli [[Gioacchino Murat]], allo scopo di incrementare la prosperità delle terre del Sud Italia, concesse ai comuni di realizzare nuove fiere. Alle tradizionali
La tradizionale Fiera del Crocifisso continua ancora oggi ad essere celebrata annualmente nel consueto periodo.<ref>Comune di Modugno - Fiera del Crocifisso 2017 ''(I manifesti dell'anno 2017 riproducono un dipinto del pittore [[Guido Marzulli]])''</ref> [[File:Guido Marzulli - Mercato di quartiere.jpg|thumb|upright|''Fiera del Crocifisso edizione 2017'']].
== Note ==
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* Michele Ventrella, ''Le fiere'', in C. Manchisi (a cura di), ''Memoria e storia della chiesa Maria Santissima Annunziata di Modugno. Catalogo della mostra documentaria e iconografica.'', Litopress Industria Grafica, Bari 2006, pagg. 119-124
* Carlo Longo de Bellis- Archivio privato
* Vitangelo Maffei Senior – “Racconto della peste nella città di Modugno, sua origine, governo, medicina, purificazione, ecc.,” in “Modugno nell'Età Moderna”, Raffaele Macina ,1993, pp.
*Michele Ventrella - ''Le fiere'', in C. Manchisi (a cura di), ''Memoria e storia della chiesa Maria Santissima Annunziata di Modugno. Catalogo della mostra documentaria e iconografica'', ed. Litopress Industria Grafica, Bari, 2006, pp.
* F. Veniero, "Le disavventure di Bari. La pestilenza del 1656 tra cronaca, storia e finzione letteraria" in "Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bari", 1991, XXXIV, pp.
* Raffaele Macina, “ACCADDE A MODUGNO NEL FEBBRAIO DEL...” (dall’Agenda storica modugnese, pubblicata da “Nuovi Orientamenti” nel 2001).
==Collegamenti esterni==
* http://www.comune.modugno.ba.it/temp/assets_c/2017/11/FieraCrocifisso6x3-5944.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190801151848/http://www.comune.modugno.ba.it/temp/assets_c/2017/11/FieraCrocifisso6x3-5944.html |data=1 agosto 2019 }}
{{Portale|storia|Puglia}}
[[Categoria:Modugno]]
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