Scandicci: differenze tra le versioni
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|Voce bandiera =
|Panorama = Palazzo del Vecchio Comune 2007 Scandicci.jpg
|Didascalia = Il [[Comune vecchio (Scandicci)|
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado 2 = Firenze
|Amministratore locale =
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Badia a Settimo, Capannuccia, Casellina, Castellare, [[Giogoli]], Granatieri, Grioli, [[Le Bagnese]], Olmo, Mosciano, Pieve a Settimo, Rinaldi, San Colombano, San Giusto a Signano, San Martino alla Palma, San Michele a Torri, San Vincenzo a Torri, Santa Maria a Marciola, Scandicci Alto, [[Vingone (Scandicci)|Vingone]], Viottolone.
|Divisioni confinanti = [[Campi Bisenzio]], [[Firenze]], [[Impruneta]], [[Lastra a Signa]], [[Montespertoli]], [[San Casciano in Val di Pesa]], [[Signa]]
|Zona sismica = 3
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|Mappa = Map of comune of Scandicci (province of Florence, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Scandicci all'interno della città metropolitana di Firenze
}}
'''Scandicci'''
Sorge nell'area collinare a ovest di [[Firenze]], conurbato di fatto con il capoluogo in un'unica espansione urbana.
== Geografia fisica ==
Il suo territorio si estende su una superficie di {{M|59,59
Col crescere di dimensioni della popolazione e con il conseguente sviluppo urbanistico, l'abitato di Scandicci si trova oggi sul confine
Attraverso Scandicci e diverse frazioni passa il torrente [[Vingone]].
Il territorio di Scandicci è circondato dal verde dei suoi boschi, delle colline e da alcuni parchi.
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona D''', {{M|1817
* '''[[Diffusività atmosferica]]''': '''bassa''', Ibimet CNR 2002
== Storia ==
[[File:
{{Citazione|''È un popoloso villaggio d’origine affatto moderna, perché in antico non era in questo luogo che un umile borghetto compreso nella parrocchia di S. Maria a Greve. Quando nella seconda metà del secolo scorso venne qui trasferita la sede dell’ampio comune di [[Casellina e Torri]], il borgo si accrebbe rapidamente d’importanza ed oggi è un centro di popolazione e di movimento commerciale intensissimo.»'' ([[Guido Carocci]], ''I dintorni di Firenze''<ref>G. Carocci, ''I dintorni di Firenze'', vol. II, Sulla sinistra dell’Arno, edizione anastatica del 1906-1907, 1968, Roma, Società Multigrafica Editrice, pp. 410-411.</ref>)}}
Nei documenti ufficiali Scandicci compare per la prima volta in un documento di fine
Il comune nacque il 23 maggio [[1774]] con la fusione dei territori dei comuni di Casellina e di Torri, a cui nel [[1833]] furono sottratti alcuni territori a vantaggio di quello di [[Lastra a Signa]]. Il suo territorio, dopo questa riduzione, era di circa {{M|52,5
Curiosamente, il comune non aveva sede nel proprio territorio ma in un altro comune: la casa comunale era posta a [[Firenze]], prima a [[Palazzo Corsi-Albizi|Palazzo Albizi]] in via dell'Oriuolo (insieme con quella del [[Bagno a Ripoli|Comune di Bagno a Ripoli]]) e poi al secondo
Il 15 marzo [[1860]] gli abitanti di [[Casellina e Torri]] furono chiamati ad esprimersi con un [[plebiscito]] circa l'adesione o meno al [[Regno di Sardegna]]: gli abitanti erano 9.579; su 1.857 aventi diritto di voto, ben 1.587 si espressero per l'annessione e 194 per il regno separato. 76 schede furono dichiarate nulle.
Una lapide, posta nella [[Comune vecchio (Scandicci)|vecchia sede del Comune]], in [[Piazza Matteotti (Scandicci)|piazza Matteotti]], realizzata un anno dopo il plebiscito da Francesco Mattei, commemora tale evento.
Per diversi anni furono programmati festeggiamenti per l'Unità Nazionale (inclusa la ricorrenza della festa dello Statuto). Una delle celebrazioni più famose si festeggiò domenica 2 giugno [[1861]] a Pieve a Settimo.<ref>Cfr. la delibera del 14 maggio 1861</ref>
Nel 1865 il comune di Casellina e Torri si annetté una parte del soppresso comune di [[Legnaia]] con le frazioni di [[Cintoia (Firenze)|San Bartolo]] e [[Cintoia (Firenze)|Santa Maria a Cintoia]], Marignolle, [[San Lorenzo a Greve]], Mosciano, Casignano e Scandicci ma allo stesso tempo perse la frazione de La Romola a vantaggio del comune di [[San Casciano in Val di Pesa]]. Dopo queste modifiche, il territorio comunale raggiunse i {{M|70
Nel 1866 si tenne la prima Fiera cittadina<ref>Delibera n. 110 del 17 novembre 1866, Mila Guidi, cit.</ref> nata come semplice fiera del bestiame, essa si svolgeva in piazza Umberto I (oggi Piazza Matteotti). L'istituzione era stata propagandata dai "comunisti" (coloro che avevano la residenza nel Comune); nel 1867 la Giunta abbatté una piccola casa "per allargare la strada principale di quella borgata" (cioè Scandicci)<ref name=":1">Deliberazione della Giunta municipale n. 172 del 18 giugno 1867, Mila Guidi, cit.</ref> perché formava "un brutto ed incomodo biscanto".<ref name=":1" />
Proprio la nuova frazione di Scandicci fu scelta nel 1868 come nuova sede del palazzo municipale (in un luogo chiamato "Tabernacolo del marchese Baglioni") anche se il comune mantenne la vecchia duplice denominazione. La giunta comunale si riuniva a [[Villa Il Platano|Villa Poccianti]], prima della costruzione del [[Comune vecchio (Scandicci)|vecchio palazzo comunale]], costruito nell'area dell'attuale [[Piazza Matteotti (Scandicci)|piazza Matteotti]] da Francesco Martelli nel 1870<ref>Francesco G. Romeo, cit.</ref> in stile neorinascimentale. I lavori li diresse Matteo Cocchini, un impresario di [[Signa]] e costarono 44.288,62 lire dell'epoca.<ref>Il 27 giugno 1870 fu bocciata una proposta di voler collocare sulla facciata dell'edificio un "orologio da torre", Marco Gamannossi, ''150 anni di Fiera...'', cit.</ref> La giunta tenne la sua prima seduta nel nuovo palazzo nel maggio del 1871.<ref name=":0" />
Secondo un progetto rimasto "ideale" datato 1869, Francesco Montelaciti, giardiniere, su consiglio dell'ing. Martelli, in una lettera indirizzata al sindaco dell'epoca, la piazza l'aveva delineata "in modo analogo per le corse dei cavalli" e l'esperto di piante propose di piantare platani, lecci, acacie ombrellifere, castagni d'India e varie siepi.<ref>Mila Guidi, op. cit.,
La piazza venne lottizzata e alcuni appezzamenti di terreno vennero acquistati da personaggi di rilievo “esterni” alla comunità (due attori ritiratisi dalle scene, un generale in pensione, un ingegnere dello Stato e un impresario edile); altri terreni se li aggiudicarono degli esponenti della piccola borghesia locale (Puccioni, Cherici, Michelassi, Zani, Del Pino). La qualità delle abitazioni è migliore per quanto riguarda quelle collocate sul lato destro della piazza civica (si tratta di eleganti villini di fine Ottocento- inizi Novecento, accompagnati da giardini, dalle facciate decorate in “stile antico”); più modesta è invece la qualità dei terratetti costruiti sul lato sinistro (eccezion fatta per il grande edificio posto sull’angolo di Via di Scandicci Basso).<ref>Roberto Aiazzi, Marco Jaff, ''Scandicci: da borgo a città. Un profilo di storia urbana: 1866- 1996'', Firenze, 1997, Alinea editrice s.r.l.,
La sera del 28 agosto 1878 fu inaugurato il [[Piazza Matteotti (Scandicci)#Cinema Cabiria|Teatro Manzoni]] (oggi Cinema Cabiria), progettato dall'architetto Micheli di Modena.<ref name=":0" />
Intorno al 1880 venne istituita la ''Filarmonica "Vincenzo Bellini"''(nome assunto nel secondo dopoguerra) ed era solita riunirsi nei locali della Società di Mutuo Soccorso (via dei Rossi, 26), tant'è che quell'edificio finì per essere chiamato "Il Coro".<ref>Ibidem,
Nel 1903, 770 cittadini firmarono una petizione, "desiderosi di ottenere un sistema più moderno degli attuali mezzi di locomozione [...]". Il 15 giugno 1908 entrò in funzione la linea tranviaria numero 16, la Firenze-Vingone, lunga ben {{M|6
Il 28 febbraio 1921 la popolazione del luogo fu protagonista della difesa del
Nel 1928, in occasione di una riforma amministrativa che prevedeva l'espansione del territorio comunale fiorentino, il comune di Casellina e Torri perdeva una consistente porzione di territorio a vantaggio di quello di [[Firenze]] con le località acquistate nel 1865 (escluse Mosciano, Scandicci e Casignano), le sue frazioni storiche di Ugnano, Mantignano e Sollicciano ed acquistava la frazione di Giogoli dal soppresso comune di [[Galluzzo]].
Nel 1929, il comune assunse la denominazione di Scandicci<ref>Regio Decreto 7 novembre 1929, numero 2020 col quale Casellina e Torri viene autorizzata a mutare la propria denominazione in 'Comune di Scandicci' (Gazzetta Ufficiale, nº 281, 3/12/1929).</ref> e nel 1940 recuperò la frazione di [[Chiesa di San Giusto a Signano|Signano]] che aveva perso undici anni prima a vantaggio di [[Firenze]].<ref>B. Gerini, ''Vivere Firenze...Il Quartiere 4
Negli anni successivi la cittadina viene ampliata territorialmente per andare ad inglobare le comunità di Cintoia, Marignolle e parte di Soffiano ma rimane un paesino fino agli [[anni 1960|anni sessanta]] quando una vera e propria ondata di immigrazione (soprattutto da [[Firenze]], dalle campagne della provincia e da altre zone della [[Toscana]]), in poco meno di 10 anni, triplica la popolazione comunale.
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=== Simboli e ricorrenze ===
Per lo stemma comunale (disegnato da un funzionario statale fiorentino e adottato dal Comune nel 1848<ref>Mila Guidi, Un borgo della periferia fiorentina- Casellina e Torri 1861-1913; a cura di Riccardo Borgioli,
Scandicci fu liberata dal nazifascismo il 4 agosto [[1944]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.toscana.it/web/guest/-/i-giorni-della-liberazione-provincia-di-firenze|titolo=Regione Toscana. Storia e memoria del '900. Igiorni della Liberazione: Provincia di Firenze}}</ref>
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[[File:badia a settimo 1.jpg|thumb|left|Abbazia di San Salvatore a Badia a Settimo]]
Nel territorio comunale sono presenti numerose architetture religiose. Le più antiche risalgono al primo millennio dell'era cristiana, come la [[pieve di San Giuliano a Settimo]], la [[chiesa di San Martino alla Palma]], l'[[abbazia dei Santi Salvatore e Lorenzo a Settimo]] o la [[chiesa di Santa Maria a Greve]]. Anche il periodo storico che va dall'[[XI secolo]] al [[XV secolo]] vide la nascita di altre pievi e chiese. Sulle colline che dominano la città nacquero infatti luoghi di culto come la [[pieve di Sant'Alessandro a Giogoli]] o la [[pieve di San Vincenzo a Torri]] mentre nella parte in pianura sorsero, ad esempio, la [[chiesa di San Giusto a Signano]] e la [[chiesa di San Colombano a Settimo]]. Pertanto si può chiaramente affermare che la gran parte delle chiese scandiccesi giunte a noi oggi ha un'origine medievale e che il periodo che va dal [[XV secolo]] al [[XX secolo]], non ci consegna nuovi luoghi di culto, ma solamente il rimaneggiamento di quelli esistenti.
Il patrimonio religioso cittadino ebbe però un notevole sviluppo nel [[secondo dopoguerra]], come conseguenza della crescita edilizia e demografica di Scandicci. Difatti alla nascita di interi nuovi quartieri abitativi ([[Casellina]], [[Vingone (Scandicci)|Vingone]], [[Le Bagnese]], nuovo centro di Scandicci) seguì la creazione di nuove parrocchie e luoghi di culto<ref>Va segnalato che la nuova chiesa parrocchiale del quartiere Le Bagnese ricade nel territorio comunale di Firenze.</ref> ([[Chiesa di Gesù Buon Pastore (Scandicci)|Gesù Buon Pastore]], [[Chiesa di San Luca (Scandicci)|San Luca]], [[chiesa di San Bartolomeo in Tuto|San Bartolomeo in Tuto]]).
Oltre alle chiese, la città di Scandicci offre una quantità ragguardevole di cappelle conservanti dei capolavori storici e dell'arte. Queste cappelle erano, e lo sono a tutt'oggi, collegate alle numerose [[Ville di Scandicci|ville della città]]. Tra le più importanti vi sono la [[Cappella della Madonna della Rosa (Scandicci)|cappella della Madonna della Rosa]] e la [[cappella di San Jacopo (Castelpulci)|cappella di San Jacopo]].
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=== Architetture civili ===
==== Palazzi ====
* [[Comune vecchio (Scandicci)|Palazzo comunale vecchio]] ([[1870]]) con l'antistante [[Piazza Matteotti (Scandicci)|Piazza Matteotti]]. Dopo [[Villa Il Platano|Villa Poccianti]], questa fu la sede della comunità di Casellina e Torri. Nel [[1870]] l'Ing. Francesco Martelli terminò l'attuale palazzo che, con il suo loggiato, richiama l'architettura ottocentesca ([[Architettura neorinascimentale|neorinascimentale]]) da cui è nato. Nella parte posteriore un ulteriore arco permette un agile collegamento con Piazza Piave, altra piazza storica di Scandicci. In piazza Matteotti trova sede un monumento ai caduti della [[
* [[Palazzo comunale nuovo (Scandicci)|Palazzo comunale nuovo]]
* Biblioteca comunale restauro ad opera del comune dell'ex scuola elementare [[Luigi Amedeo di Savoia-Aosta|Duca Degli Abruzzi]]. L’edificio è stato progettato dall’ingegner Arduino Matassini negli anni Trenta del XX secolo.<ref>Per la storia della Biblioteca di Scandicci v. [http://www.scandiccicultura.it/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html Scandicci Cultura. Istituzione per i Servizi Culturali del Comune di Scandicci.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181024162336/http://www.scandiccicultura.it/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html |data=24 ottobre 2018 }}</ref>
* Centro Rogers, inaugurato nel 2013 su progettazione dell'architetto [[Richard Rogers]].
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Nel comune di Scandicci sono presenti numerose ville. Tale presenza testimonia il desiderio degli artigiani e dei borghesi di un tempo di avere una residenza, oltre che comoda e fuori mano, anche espressione della cultura artistica della [[Firenze]] di cui Scandicci era satellite. In queste ville non è difficile trovare infatti la mano degli stessi artisti chiamati a costruire opere più importanti nella vicina Firenze. Le maestranze e gli artisti erano, in questo modo, valorizzati e i migliori potevano emergere, dando lustro e fama alla scuola fiorentina. Dopo il restauro, le stesse ville, costruite in zone panoramiche ma poco accessibili, richiedevano l'apertura di strade per essere raggiunte in modo più diretto.
Tale apertura di strade innescava un circolo virtuoso in quanto la villa poteva essere più facilmente raggiunta da vicini che, notando i lavori effettuati, imitavano, nelle loro proprietà, quanto fatto. Dopo [[Villa I Collazzi]], [[Villa I Lami]] posta in Via di San Niccolò è senz'altro uno degli esempi di dimore cinquecentesche più interessanti. [[Villa I Sassoli]] a San Vincenzo a Torri è famosa per i dipinti ottocenteschi ottimamente conservati ed ancora presenti in tutte le sale e le camere della villa.
[[Villa Il Platano|Villa Poccianti]], rimaneggiata nel [[XVII secolo]] dalla famiglia Tani, abbellita e ampliata nei secoli [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo|XIX]] dai Medici-Tornaquinci e poi dai Poccianti, fu dal 1868 a tutto il 1870 sede della Giunta del [[Casellina e Torri|Comune di Casellina e Torri]].
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* [[Mulinaccio di Scandicci]]
* La fornace di Geppetto ([[1775]]), presso l'omonima località, è situata sulla via San Niccolò a Torri. Le pareti sono state costruite utilizzando pietra e mattoni a partire da una base quadrata. Oggi gli archi impiegati per inserire grandi aperture sono stati nel tempo chiusi.
* Il [[Palazzaccio (Scandicci)|Palazzaccio]], edificio rurale situato nella località '' Granatieri
* I Sassoli presso l'omonima località, a San Vincenzo a Torri, è situata su Via di Marciola, strada medievale delle colline che collegava l'Abbazia di Badia a
=== Aree naturali ===
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=== Religione ===
La più diffusa è quella [[Chiesa cattolica|cattolica]] di [[rito romano]]. Il comune di Scandicci fa parte totalmente dell'[[arcidiocesi di Firenze]] ed è sede dell'omonimo vicariato suburbano. Nel territorio attualmente sono presenti [[Parrocchie dell'arcidiocesi di Firenze#Vicariato di Scandicci|dodici parrocchie]] che però, nel loro insieme, non coprono l'intero territorio del comunale. Difatti, ad esempio, dai territori delle parrocchie cittadine sono esclusi totalmente i quartieri di [[Signano]] e [[Le Bagnese]] che fanno
Il patrono della città è [[San Zanobi]], la cui festa civile e religiosa è celebrata ogni 10 maggio nel centro cittadino e nella frazione di [[Casignano (Scandicci)|Casignano]]. Altre feste cattoliche sono quelle dedicate alla Madonna dei Fiori, nella [[pieve di San Giuliano a Settimo]] la domenica successiva alla [[Pasqua]], ed alla Madonna di Scandicci alto, a maggio nell'omonima frazione.<ref>[http://www.comune.scandicci.fi.it/index.php/notizie/2970-cioccolata-fiori-e-mercatini-tutte-le-iniziative-del-2013.html Comune di Scandicci - Cioccolata, fiori e mercatini, tutte le iniziative del 2013]</ref>
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
==== Sanità ====
Scandicci fa parte dell{{'}}'''Azienda Sanitaria di Firenze''', e rientra
== Cultura ==
=== Biblioteca comunale ===
La Biblioteca di Scandicci è stata aperta nel 1962 nella sede del vecchio comune in Piazza Matteotti. Nel 2009 si è trasferita nel palazzo della ex Scuola elementare Duca degli Abruzzi, in Via Roma 38/a.<ref>
=== Scienze della Terra ===
* [[Museo geopaleontologico GAMPS]] nel Centro Civico Ofelia Mangini di [[Badia a Settimo]]: esposizione permanente di reperti paleontologici e reperti mineralogici. Aperto nel 1999
=== Teatro ===
* [[Teatro Studio (Scandicci)|Teatro Studio]]
* [[Teatro San Matteo (Casellina)]]
* [[Teatro Aurora]]
=== Fiere e mercati ===
Dal [[1866]] si tiene, ogni secondo giovedì del mese di ottobre, un’importante Fiera cittadina.<ref>Delibera n. 110 del 17 novembre 1866: [...]“''La istituzione a Scandicci di un mercato di bestiame ogni quindici giorni dal 1º aprile al 31 ottobre di ogni anno nel giovedì, restando così eliminata la coincidenza di altri simili mercati nei comuni circostanti.''”; M. Gamannossi, ''Fieramente Scandicci'', 2016, p. 37.</ref>
Nata come semplice fiera del bestiame, inizialmente si svolgeva in Piazza Umberto (attuale piazza Matteotti), nel centro storico di Scandicci.
Sotto la loggia del vecchio Palazzo Comunale, la banda eseguiva dei concerti nelle varie ricorrenze, laiche e religiose ([[Statuto Albertino|Festa dello Statuto]], Fiera ecc.).
La Fiera era anche animata da saltimbanchi e dai [[fuochi d'artificio]].<ref>cit. Mila Guidi, ''Un borgo della periferia fiorentina [...]''</ref>
Fu interrotta soltanto nel corso degli anni '30 del secolo scorso, per poi riprendere nel 1948.<ref>Marco Gamannossi, ''Fieramente Scandicci 150 anni di esposizione e storia'', Sicrea-edizioni, 2016</ref>
==Infrastrutture e trasporti==
*'''[[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]]''', casello di Firenze-Scandicci, tratto Firenze-Roma
:Da sempre situato nel territorio comunale di Scandicci, fino a maggio 2006 era con la vecchia denominazione "Firenze-Signa". È accessibile direttamente dalla [[SGC FI-PI-LI]] in direzione Pisa/Livorno accedendo da Viale Etruria (Firenze) e in direzione Sud dallo Svincolo Scandicci
* [[Parcheggio scambiatore di Villa Costanza]], un'ampia area di sosta collegata con l'Autostrada A1 in entrambe le direzioni, fornita di caselli in entrata e uscita. Non è da considerarsi un'uscita autostradale in quanto non è possibile uscire dal parcheggio e immettersi nell'area urbana di Scandicci.
*'''[[Rete tranviaria di Firenze|Tranvia]]''', '''linea T1''', aperta nel [[2010]], permette il collegamento diretto con il centro storico di Firenze.
== Amministrazione ==
===Elenco dei sindaci===
=== Gemellaggi ===
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== Sport ==
Il [[Club Sportivo Robur]] vinse, negli [[anni 1970|anni settanta]], tre [[Scudetto (sport)|scudetti]] nella pallavolo femminile ([[Serie A 1973-1974 (pallavolo femminile)|1973-74]], [[Serie A 1974-1975 (pallavolo femminile)|1974-75]] e [[Serie A 1975-1976 (pallavolo femminile)|1975-76]]). Dalla [[Serie A1 2014-2015 (pallavolo femminile)|stagione 2014-15]] milita nella [[Serie A1 (pallavolo femminile)|Serie A1 femminile]] una nuova società, la [[Pallavolo Scandicci]], che nella [[Serie A1 2021-2022 (pallavolo)|stagione 2021-22]] ha vinto la [[Challenge Cup (pallavolo femminile)|Challenge Cup]].
Tra le manifestazioni sportive che si svolgono nel territorio c'è la mezza maratona di Scandicci, che si disputa ogni anno la terza domenica di febbraio.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Daniela Lamberini (a cura di) ''Scandicci - Itinerari storico-artistici nei dintorni di Firenze'' Ponte alle Grazie 1990.
* Francesco Giuseppe Romeo, ''Storia di Scandicci'', Edizioni SP44, Firenze, 1982.
*Comune di Scandicci, ''Conoscere Scandicci V'', assessorato alla cultura, 1985, Scandicci.
*Fabrizio Morviducci, ''Via dei Rossi 26. Un secolo di impegno popolare a Scandicci: la muta assistenza, il sociale e la politica'', Centrolibro, Scandicci, 2003, ISBN 88-86794-09-6.
* Marco Gamannossi, ''Fieramente Scandicci, 150 anni di esposizioni e di storia'', Sicrea edizioni, 2016, ISBN 978-88-942009-0-4.
* Mila Guidi, Riccardo Borgioli (a cura di), ''Un borgo della periferia fiorentina 1861-1913'', introduzione di Alfonso Mirto, Centrolibro Scandicci (FI).
* La città degli Uffizi, ''Ghirlandaio, Una famiglia di pittori del Rinascimento tra Firenze e Scandicci'', a cura di Annamaria Bernacchioni, edizioni Polistampa, Firenze, 2010, ISBN 978-88-596-0834-9.
*Luca Bucelli, Emanuele Garofalo, a cura della Pubblica Assistenza Humanitas di Scandicci, ''I nostri primi 100 anni, Compagnia di Pubblica Assistenza Humanitas Scandicci centenario della fondazione'', giugno 1997, Signa, La Tipolito.
*Roberto Aiazzi, Marco Jaff, ''Scandicci: da borgo a città. Un profilo di storia urbanistica: 1866- 1996'', Firenze, 1997, Alinea editore.
*Bettino Gerini, ''Vivere Firenze... Il Quartiere 4'', Aster Italia, Firenze 2005.
*Mila Guidi, ''Un borgo alla periferia fiorentina, 1861-1913'', a cura di Riccardo Borgioli, introduzione di Alfonso Mirto, Centrolibro, Scandicci (FI), 2006, ISBN 88-86794-12-6.
*Associazione Amici dell'Archivio Storico Comunale di Scandicci (a cura di)
*Associazione Amici dell'Archivio Storico Comunale di Scandicci (a cura di)
*Gilberto Bacci, ''Scandicci Fotostoria del 900'', 2015, Ed. Edimedia.
*Gilberto Bacci, ''Scandicci sotto il Diluvio'', 2016, Ed. Edimedia.
*Gilberto Bacci, ''Le Barricate di Scandicci'', 2021, Ed. SIcrea.
*Gilberto Baccio, ''Vingone un quartiere da Vivere'', Ed. Edimedia.
== Voci correlate ==
* [[Area metropolitana
* [[Badia a Settimo]]
* [[Castellare di Cerbaia]]
* [[Piazza della Resistenza (Scandicci)]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://web.rete.toscana.it/Fede/ricerca.jsp|Luoghi di culto}}
* {{cita web | 1 = http://storia.scandiccicultura.it/ | 2 = Storia sindaci | accesso = 24 febbraio 2008 | dataarchivio = 2 febbraio 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070202192759/http://storia.scandiccicultura.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|1=https://www.regione.toscana.it/web/guest/-/i-giorni-della-liberazione-provincia-di-firenze|2=I giorni della Liberazione: Provincia di Firenze}}
* {{cita web|http://www.comuni-italiani.it/048/stemmi.html|Stemma}}
*[http://storia.scandiccicultura.it/ Percorso cronologico] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200810160729/http://storia.scandiccicultura.it/ |data=10 agosto 2020 }}, su storia.scandiccicultura.it
{{Comuni della città metropolitana di Firenze}}
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