Abd al-Rasul Sayyaf: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = afghano
|PostNazionalità = , di matrice [[Fondamentalismo islamico|fondamentalista islamica]]
|Immagine =
|Didascalia = ʿAbd Rabbi al-Rasūl Sayyāf
}}
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== Biografia ==
Sayyaf parla bene l'arabo (in Afghanistan si parla [[Lingua pashtu|pashtu]], il [[Lingua dari|dari]] e l'[[Lingua uzbeca|uzbeco]]) e ha conseguito un diploma in materie religiose islamiche all'[[Università di Kabul]] e un ''master'' all'[[Università al-Azhar|Università-moschea di al-Azhar]] del [[Il Cairo|Cairo]]. È stato descritto come "un grande, muscoloso uomo con un incarnato chiaro e una folta barba grigia". Alto approssimativamente 1 metro e 83
Sayyaf era membro della locale [[Fratelli Musulmani|Fratellanza Musulmana]] afghana, fondata nel 1969 da [[Gulbuddin Hekmatyar]] e dal Dr. [[Burhanuddin Rabbani]], che aveva forti legami con l'originale e molto più diffusa organizzazione egiziana dei [[Fratelli Musulmani]]. L{{'}}''Ustadh'' (Professore) ʿAbd al-Rasul Sayyaf è stato professore di una piccola università [[islam]]ica chiamata La ''[[Shari'a|Shariat]]'' di Kabul fino al 1973, allorché egli ordì un complotto con [[Burhanuddin Rabbani]], [[Aḥmad Shāh Masʿūd|Ahmed Shah Massoud]] e Gulbuddin Hekmatyar per cacciare il presidente [[Dawud Khan]] dalla [[valle del Panjshir]]. Il colpo di mano fallì ed egli fu costretto a riparare in Pakistan<ref name="globalsecurity"/> ma fu arrestato quando rientrò.
Imprigionato dal [[Partito Democratico Popolare dell'Afghanistan]] (PDPA), comunista, nell'aprile 1978, fu liberato in circostanze controverse dal leader del secondo PDPA, [[Hafizullah Amin]], che, incidentalmente, aveva la ventura di essere un lontano parente di Sayyaf che, peraltro era stato incarcerato proprio a causa sua. Sayyaf non giunse a [[Peshawar]] fino al 1980, dopo l'intervento sovietico nel Paese, e fu riconosciuto dai [[Pakistan]]i come il leader dell'Unione islamica per la Liberazione dell'Afghanistan (''Ittihad-i-Islami Baraye Azadi Afghanistan''), una coalizione di vari partiti che combattevano i sovietici e le forze del governo afghano. L'Unione Islamica subito implose e Sayyaf mantenne però in parte quel nome per l'organizzazione che egli aveva costituito (il ''Tanzim-e Daʿwat-e Islami-ye Afghanistan'',<span style="font-size: 120%;"> تنظیم دعوت اسلامی افغانستان</span>, vale a dire "Organizzazione della ''Daʿwa'' islamica in Afghanistan".
Sayyaf combatté contro i sovietici impegnando le loro forze in Afghanistan durante gli [[Anni 1980|anni ottanta]], e fu generosamente finanziato dall'[[Arabia Saudita]]. Durante il ''[[jihād]]'' contro i sovietici strinse relazioni forti con [[Osama bin Laden]].<ref name="telegraph_2001">{{Cita web|data = 12:01am GMT 03/12/2001|url = https://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2001/12/03/wbonn103.xml|titolo = Former bin Laden mentor warns the West|editore = [[The Daily Telegraph|The Telegraph]]|accesso = 21 aprile 2008|citazione = THE Islamic scholar who was once a father figure to Osama bin Laden is a quietly spoken old gentleman with the white bushy beard of a Father Christmas.<br />''A quel tempo non vedevo nulla di particolare in lui. Egli non era in ogni caso una personalità eminente ... Trovai che era un uomo semplice. Non so come i media lo abbiano trasformato in qualcosa di diverso''.|urlmorto = sì}}</ref> Insieme, nell'area di Jalalabad, essi organizzarono una serie di campi d'addestramento, in seguito usati da personale di [[Al Qaida]], con ricoveri e alloggi. Nel 1981 Sayyaf formò e guidò l{{'}}''Ittihad-i Islami Baraye Azadi Afghanistan'', ossia l'[[Unione Islamica per la Liberazione dell'Afghanistan]]. Nel 1985 fondò un'università in un campo di [[rifugiati afghani]] vicino [[Peshawar]], chiamata ''Da'wa al-Jihad'', (Il richiamo al Jihad), che viene
Grazie alle sue eccellenti condizioni di salute, continuò a vivere una vita spartana, rinunciando alle comodità moderne come il materasso e l'aria condizionata; sebbene amasse giocare a [[tennis]] in notturna.<ref name="child">{{Cita libro |titolo= Guantanamo's Child |cognome=Shephard |nome=Michelle |wkautore=Michelle Shephard |anno= 2008 |editore= John Wiley & Sons}}</ref>
Durante il periodo post-bellico, Sayyaf mantenne i suoi campi d'addestramento, usandoli per scopi militari e indottrinando nuove reclute a combattere in aree di conflitto in cui fossero coinvolte popolazioni di fede islamica, quali la [[Cecenia]], la [[Bosnia ed Erzegovina]] e
=== Guerra civile afghana ===
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