Cromo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m robot Aggiungo: sw:Chromi |
m clean up |
||
(317 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{elemento chimico
|Nome = cromo
|Serie_chimica = [[Metalli del blocco d|metalli di transizione]]
|Nucleoni =
|Precedente = [[vanadio]]
|Successivo = [[manganese]]
|Simbolo = Cr
|Numero_atomico = 24
|Gruppo = [[Elementi del gruppo 6|6 (VIB)]]
|Periodo = [[Elementi del periodo 4|4]]
|Blocco = d
|Densità = 7 140 kg/m³
|Durezza = 8,5
|Aspetto = Chromium crystals and 1cm3 cube.jpg
|Didascalia = metallo argenteo
|Spettro = Chromium_spectrum_visible.png
|Massa_atomica = {{M|51,9961|u=uma}}
|Raggio_atomico = {{Val|140|(166)|ul=pm}}
|Raggio_covalente = 127 pm
|Raggio_di_van_der_Waals =
|Configurazione_elettronica = <nowiki>[</nowiki>[[Argon|Ar]]<nowiki>]</nowiki>3d<sup>5</sup>4s<sup>1</sup>
|Termine_spettroscopico = <sup>7</sup>S<sub>3</sub>
|Elettroni = 2, 8, 13, 1
|Numero_di_ossidazione = 6,'''3''',2 ([[acido forte]])
|Struttura_cristallina = [[Reticolo cubico a corpo centrato|cubica a corpo centrato]]
|Stato = [[solido]]
|Fusione = {{Converti|2130|K|°C|lk=on}}
|Ebollizione = {{Converti|2945|K|°C}}
|Punto_critico =
|Punto_triplo =
|Volume_molare = {{M|7,23|e=−6|ul=m3}}/[[Mole|mol]]
|Calore_di_evaporazione = {{M|344,3|ul=kJ/mol}}
|Calore_di_fusione = 16,9 kJ/mol
|Tensione_di_vapore = {{M|990|ul=Pa}} a 2 130 K
|Velocità_del_suono = {{M|5940|ul=m/s}} a 293,15 K
|Numero_CAS = 7440-47-3
|Elettronegatività = 1,66 ([[scala di Pauling]])
|Calore_specifico = 450 [[Calore specifico|J/(kg·K)]]
|Conducibilità_elettrica = {{M|7,74|e=6}} [[Siemens (unità di misura)|S]]/[[metro|m]]
|Conducibilità_termica = 93,7 [[Conducibilità termica#Unità di misura|W/(m·K)]]
|Energia_1a_ionizzazione = 652,9 kJ/mol
|Energia_2a_ionizzazione = 1 590,6 kJ/mol
|Energia_3a_ionizzazione = 2 987 kJ/mol
|Energia_4a_ionizzazione = 4 743 kJ/mol
|Energia_5a_ionizzazione = 6 702 kJ/mol
|Energia_6a_ionizzazione = 8 744,9 kJ/mol
|Isotopo_1 = <sup>50</sup>Cr
|NA_1 = 4,345%
|TD_1 = È stabile con 26 neutroni
|Isotopo_2 = <sup>51</sup>Cr
|NA_2 = sintetico
|TD_2 = 27,7025 giorni
|DM_2 = ε
|DE_2 = 0,753
|DP_2 = <sup>51</sup>[[Vanadio|V]]
|Isotopo_3 = <sup>52</sup>Cr
|NA_3 = '''83,789%'''
|TD_3 = È stabile con 28 [[neutrone|neutroni]]
|Isotopo_4 = <sup>53</sup>Cr
|NA_4 = 9,501%
|TD_4 = È stabile con 29 neutroni
|Isotopo_5 = <sup>54</sup>Cr
|NA_5 = 2,365%
|TD_5 = È stabile con 30 neutroni
}}
Il '''cromo''' è l'[[elemento chimico]] di [[numero atomico]] 24, ha un numero di massa (pari alla somma dei suoi neutroni e dei suoi protoni) di 52 e il suo [[Simbolo chimico|simbolo]] è '''Cr'''. È il primo elemento del [[Gruppo della tavola periodica|gruppo]] [[Elementi del gruppo 6|6]] del [[Tavola periodica degli elementi|sistema periodico]], facente parte del [[Blocco della tavola periodica|blocco]] ''d''. È un metallo di [[Elementi di transizione|transizione]] lucente, di color grigio-acciaio, duro e fragile,<ref>{{Cita pubblicazione|nome=E. A.|cognome=Brandes|nome2=H. T.|cognome2=Greenaway|nome3=H. E. N.|cognome3=Stone|data=1956-09|titolo=Ductility in Chromium|rivista=Nature|volume=178|numero=4533|pp=587-587|lingua=en|accesso=2022-03-08|doi=10.1038/178587a0|url=https://www.nature.com/articles/178587a0}}</ref> molto resistente alla corrosione.<ref>{{Cita web|url=https://www.azom.com/article.aspx?ArticleID=1576|titolo=Thermal Spraying vs. Hard Chrome Plating|sito=AZoM.com|data=2002-08-15|lingua=en|accesso=2022-03-08}}</ref> Il nome deriva dal [[Lingua greca antica|greco]] ''χρῶμα'' (chrôma), colore, per la varietà dei colori dei suoi composti.<ref>{{Cita web|url=https://www.etymonline.com/word/chromium|titolo=chromium {{!}} Etymology, origin and meaning of chromium by etymonline|lingua=en|accesso=2022-03-08}}</ref>
==
Nel [[1761]] [[Johann Gottlob Lehmann]] trovò un minerale color rosso-arancio nei [[Urali|monti Urali]], che battezzò ''piombo rosso siberiano'': erroneamente identificato come un composto di [[piombo]] con parti di [[selenio]] e ferro, il minerale era in realtà un [[cromato di piombo]].
Nel [[1770]] [[Peter Simon Pallas]] visitò lo stesso sito di Lehmann e rinvenne un altro "minerale di piombo" color rosso che poteva essere utilmente impiegato come pigmento per vernici. Nello stesso anno [[François Sulpice Beudant]] attribuì al nuovo minerale il nome di [[crocoite]].
L'uso del piombo rosso siberiano si sviluppò rapidamente; nello stesso periodo un colore giallo brillante ricavato sempre dalla crocoite divenne molto di moda.
Nel [[1797]] [[Louis Nicolas Vauquelin|Nicolas-Louis Vauquelin]] ricevette dei campioni di crocoite e riuscì a ricavarne ossido di cromo (CrO<sub>3</sub>) mescolando la crocoite con [[acido cloridrico]]; un anno più tardi scoprì che poteva ottenere cromo metallico riscaldando l'ossido in un letto di carbone. Fu anche in grado di rilevare tracce di cromo in alcune gemme preziose, come rubini e smeraldi.
Durante l'Ottocento la crocoite come materia prima per l'estrazione del cromo fu soppiantata dalla [[cromite]] (scoperta nel 1797 ma descritta solo nel [[1845]] da [[Wilhelm Karl Ritter von Haidinger|Wilhelm von Haidiger]]), la quale ha contenuto decisamente più alto di cromo (fino a più del 40% in peso, contro un massimo del 16% nella crocoite).
Durante il [[XIX secolo]] il cromo fu usato principalmente per preparare vernici e pigmenti vari; oggi l'uso principale del cromo (85% del totale) è per leghe metalliche, con il resto diviso fra l'industria chimica, le fonderie e le fabbriche di laterizi.
Il nome "cromo" deriva dalla parola greca ''chroma'', che vuol dire "colore", a causa del gran numero di composti vivacemente colorati di tale elemento.
== Caratteristiche chimico-fisiche ==
Il cromo è un metallo durissimo, impiegato nelle leghe di acciai inossidabili. Partecipa anche alla formazione di leghe d'[[alluminio]], [[rame]] e [[nichel]]. È impiegato come rivestimento protettivo delle superfici metalliche ([[cromatura]]), che in tal modo acquistano splendore e resistenza alla corrosione.
Il calore specifico del cromo è 0,45 J/(g·K).
Gli [[stato di ossidazione|stati di ossidazione]] più comuni del cromo sono +2, +3 e +6, di cui +3 è il più stabile; gli stati +4 e +5 sono relativamente rari. I composti del cromo +6 ([[Cromato|cromo esavalente]]) sono potenti ossidanti, e gli effetti tossici e cancerogeni del cromo esavalente sono principalmente imputati a questa caratteristica, rendendolo fortemente aggressivo nei confronti dei sistemi biologici. Allo stato di ossidazione zero (convenzionale) forma il [[Complesso (chimica)|complesso]] [[Chimica metallorganica|organometallico]] [[cromo esacarbonile]], Cr(CO)<sub>6</sub> e il complesso arenico [[dibenzenecromo]].<ref>{{Cita libro|autore=N. N. Greenwood|autore2=A. Earnshaw|titolo=Chemistry of the Elements|url=https://archive.org/details/chemistryelement00aear_346|ed=2|anno=1997|editore=Butterworth - Heinemann|pp=1037-1039|ISBN=0-7506-3365-4}}</ref>
== Isotopi ==
Del cromo si conoscono almeno 26 [[Isotopo|isotopi]], con [[Numero di massa|numeri di massa]] che vanno da ''[[Numero di massa|A]]'' = 42, ad ''A'' = 67.<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.52/index.dm.prod.html|titolo=Isotope data for chromium-52 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2024-04-23}}</ref> Tra questi, quelli presenti in natura, e che sono osservativamente stabili, sono i quattro isotopi che seguono, con le loro abbondanze relative in parentesi: <sup>50</sup>Cr (4,345%), <sup>52</sup>Cr (83,789%, il più [[Abbondanza isotopica|abbondante]], con ''N'' = 28, [[Numero magico (fisica)|numero magico]] di neutroni), <sup>53</sup>Cr (9,501%) e <sup>54</sup>Cr (2,365%).<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.52/index.full.dm.html|titolo=Isotope data for chromium-52 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2023-03-16}}</ref> Passando dal primo all'ultimo di questi, l'eccesso dei neutroni sui protoni va da 2 a 6.
=== Isotopi stabili ===
Il primo degli isotopi naturali, il [[nuclide]] <sup>50</sup>Cr è osservativamente stabile ma, dato che il suo decadimento a <sup>50</sup>Ti è energeticamente favorito, si sospetta che possa avvenire.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=I.|cognome=Bikit|nome2=N.|cognome2=Zikić-Todorović|nome3=J.|cognome3=Slivka|data=2003-06-03|titolo=Double β decay of 50 Cr|rivista=Physical Review C|volume=67|numero=6|lingua=en|accesso=2024-04-23|doi=10.1103/PhysRevC.67.065801|url=https://link.aps.org/doi/10.1103/PhysRevC.67.065801}}</ref> Le due modalità permesse sono la [[doppia cattura elettronica]] (''εε''), con rilascio di 1173,3 [[Elettronvolt|keV]] di energia, o anche il modo combinato di [[cattura elettronica]] e contemporanea emissione di [[positrone]] (''εβ<sup>+</sup>''), con rilascio di [[energia]] di 296,07 keV, mentre il modo di [[Doppio decadimento beta|doppia emissione di positrone]] (2''β<sup>+</sup>'') è energeticamente proibito. L'[[Emivita (fisica)|emivita]] stimata del processo è di 1,3×10<sup>18</sup> anni.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=I.|cognome=Bikit|nome2=N.|cognome2=Zikić-Todorović|nome3=J.|cognome3=Slivka|data=2003-06-03|titolo=Double \ensuremath{\beta} decay of ${}^{50}\mathrm{Cr}$|rivista=Physical Review C|volume=67|numero=6|pp=065801|accesso=2023-03-16|doi=10.1103/PhysRevC.67.065801|url=https://link.aps.org/doi/10.1103/PhysRevC.67.065801}}</ref> Gli altri tre isotopi menzionati sono stabili.
L'isotopo <sup>53</sup>Cr è l'unico ad avere uno spin nucleare (3/2-) e ciò permette di usare la [[risonanza magnetica nucleare]] per l'elemento cromo (<sup>53</sup>Cr-RMN), ma il suo valore maggiore di 1/2 comporta la presenza di un [[momento di quadrupolo]] nucleare, che causa allargamento dei picchi; tuttavia, in alcuni casi la tecnica è stata applicata, sebbene solo su campioni allo stato solido.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=David L.|cognome=Bryce|nome2=Roderick E.|cognome2=Wasylishen|data=2001-11-26|titolo=The first chromium-53 solid-state nuclear magnetic resonance spectra of diamagnetic chromium(0) and chromium(VI) compounds|rivista=Physical Chemistry Chemical Physics|volume=3|numero=23|pp=5154-5157|accesso=2024-05-05|doi=10.1039/b108295g|url=https://xlink.rsc.org/?DOI=b108295g}}</ref>
Il <sup>53</sup>Cr è un [[nuclide radiogenico]] del cromo, prodotto dal decadimento per cattura elettronica da parte del manganese-53 (''T''<sub>1/2</sub> = 3,7 milioni di anni), un radionuclide ormai estinto. Questo collega gli isotopi di Cr e Mn nelle indagini sui processi di [[nucleosintesi]] agli inizi della coalescenza del [[Sistema solare]].<ref>{{Cita libro|nome=Devon B.|cognome=Cole|nome2=Xiangli|cognome2=Wang|nome3=Liping|cognome3=Qin|titolo=Chromium Isotopes|url=http://link.springer.com/10.1007/978-3-319-39193-9_334-1|accesso=2024-05-05|data=2018|editore=Springer International Publishing|lingua=en|pp=1-6|ISBN=978-3-319-12127-7|DOI=10.1007/978-3-319-39193-9_334-1}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=J. L.|cognome=Birck|nome2=M.|cognome2=Rotaru|nome3=C. J.|cognome3=Allègre|data=1999-12-01|titolo=53Mn-53Cr evolution of the early solar system|rivista=Geochimica et Cosmochimica Acta|volume=63|numero=23|pp=4111-4117|accesso=2024-05-05|doi=10.1016/S0016-7037(99)00312-9|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0016703799003129}}</ref> Parallelamente, lo studio del rapporto <sup>54</sup>Cr/<sup>52</sup>Cr nelle [[Condrite (astronomia)|condriti carbonacee]] che si rinvengono nelle [[Meteorite|meteoriti]] riveste importanza per lo studio dell'evoluzione del Sistema Solare.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Liping|cognome=Qin|nome2=Conel M.O’D.|cognome2=Alexander|nome3=Richard W.|cognome3=Carlson|data=2010-02|titolo=Contributors to chromium isotope variation of meteorites|rivista=Geochimica et Cosmochimica Acta|volume=74|numero=3|pp=1122-1145|accesso=2024-04-23|doi=10.1016/j.gca.2009.11.005|url=https://doi.org/10.1016/j.gca.2009.11.005}}</ref>
=== Isotopi radioattivi ===
Il <sup>48</sup>Cr (spin 0), con un numero di protoni e neutroni uguale, non è stabile; decade in modalità coesistente (''ε/β<sup>+</sup>''): principalmente (99,4%) per [[cattura elettronica]] (''ε''), accompagnata in percentuale restante da emissione di [[positrone]] ([[Decadimento beta|''β<sup>+</sup>'']]) per dare [[vanadio]]-48 ([[Energia di decadimento|Q]]<sub>ε</sub> = 1656 [[Elettronvolt|keV]], Q''<sub>β+</sub>'' = 634,01 [[Elettronvolt|keV]], [[Emivita (fisica)|T<sub>1/2</sub>]] = 21,56 ore).<ref>{{Cita web|url=https://atom.kaeri.re.kr/cgi-bin/decay?Cr-48%20EC|titolo=Decay information|sito=atom.kaeri.re.kr|accesso=2024-07-30}}</ref> Quest'ultimo non è stabile e decade a sua volta, ancora in modalità coesistente (''ε/β<sup>+</sup>'')<ref>{{Cita web|url=https://atom.kaeri.re.kr/cgi-bin/decay?V-48%20EC|titolo=Decay information|sito=atom.kaeri.re.kr|accesso=2024-05-04}}</ref> a [[titanio]]-48, stabile.<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.48/index.full.dm.html|titolo=Isotope data for chromium-48 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2023-03-16}}</ref>
Il <sup>49</sup>Cr (spin 5/2-), decade in modalità coesistente (''ε/β<sup>+</sup>'')<ref>{{Cita web|url=https://atom.kaeri.re.kr/cgi-bin/decay?Cr-49%20EC|titolo=Decay information|sito=atom.kaeri.re.kr|accesso=2024-05-04}}</ref> a [[vanadio]]-49 (Q<sub>ε</sub> = 2,626 MeV, Q''<sub>β+</sub>'' = 1,604 MeV, T<sub>1/2</sub> = 42,33 minuti), che poi decade a sua volta, per cattura elettronica (''ε''), a titanio-49, stabile.
Il <sup>51</sup>Cr (spin 7/2-), è un isotopo instabile che si trova in mezzo a due stabili: <sup>50</sup>Cr e <sup>52</sup>Cr; decade per cattura elettronica (''ε'') a [[vanadio]]-51, stabile ([[Energia di decadimento|Q]] = 752,58 keV, T<sub>1/2</sub> = 27,70 giorni).<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.51/index.full.dm.html|titolo=Isotope data for chromium-51 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2023-03-16}}</ref> È usato da tempo come [[radiofarmaco]] diagnostico in [[ematologia]] e [[nefrologia]].<ref>{{Cita web|url=https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/104786|titolo=Chromium Cr-51|autore=PubChem|sito=pubchem.ncbi.nlm.nih.gov|lingua=en|accesso=2024-05-05}}</ref> Viene anche ampiamente impiegato in saggi di [[citotossicità]].<ref>{{Cita libro|nome=Mansour|cognome=Poorebrahim|nome2=Isaac|cognome2=Quiros-Fernandez|nome3=Elham|cognome3=Fakhr|titolo=Generation of CAR-T cells using lentiviral vectors|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0091679X21000844|accesso=2024-05-05|data=2022|editore=Elsevier|lingua=en|pp=39-69|volume=167|ISBN=978-0-323-85501-3|DOI=10.1016/bs.mcb.2021.07.001}}</ref>
Il <sup>55</sup>Cr (spin 3/2-), decade ''β<sup>−</sup>'' a [[manganese]]-55, stabile (Q = 2,603 MeV, T<sub>1/2</sub> = 3,497 minuti).<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.55/index.full.dm.html|titolo=Isotope data for chromium-55 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2023-03-16}}</ref>
Il <sup>56</sup>Cr (spin 0), decade ''β<sup>−</sup>'' a [[manganese]]-56 (Q = 1,628 MeV, T<sub>1/2</sub> = 5,933 minuti), che poi decade a sua volta, ancora ''β<sup>−</sup>'', a [[ferro]]-56, stabile.<ref>{{Cita web|url=https://periodictable.com/Isotopes/024.56/index.full.dm.html|titolo=Isotope data for chromium-56 in the Periodic Table|sito=periodictable.com|accesso=2023-03-16}}</ref>
Tutti gli altri isotopi sono molto [[radioattività|radioattivi]], con emivite di meno di un minuto.
== Produzione ==
=== Materia prima ===
Il cromo si estrae dal suo principale [[minerale]], la [[cromite]] (FeCr<sub>2</sub>O<sub>4</sub>), un ossido misto di Cr(III) e Fe(II) ed anche uno [[Gruppo degli spinelli|spinello]]. Circa metà della cromite estratta nel mondo viene dal [[Sudafrica]]. Altri produttori importanti sono il [[Kazakistan]], l'[[India]] e la [[Turchia]]. Esistono molti giacimenti vergini di cromite, ma sono concentrati quasi tutti in Kazakistan e in Sudafrica. La produzione annua nel 2000 è stata di circa 15 milioni di tonnellate, convertita quasi tutta in 40 milioni di tonnellate di lega ferro-cromo con un valore approssimativo di mercato di 2 miliardi di euro.
I depositi di [[cromo nativo]] puro sono rari: la miniera [[Trubka Udačnaja|Udačnaja]] in Russia ne produce piccole quantità. È una miniera di diamanti che sfrutta una vena di [[kimberlite]], in cui l'ambiente riducente favorisce l'accumulo di cromo metallico puro.
=== Processi ===
Riduzione chimica dell'[[Triossido di dicromo|ossido di cromo(III)]] con [[alluminio]], [[silicio]] o [[carbone]]:
::{{chem|Cr|2|O|3}} + 2 Al → {{chem|Al|2|O|3}} + 2 Cr
::{{chem|Cr|2|O|3}} + 3 C → 3 CO + 2 Cr
Per via [[elettrochimica]] è possibile ridurre l'[[allume di cromo]] e l'[[Triossido di cromo|ossido di cromo(VI)]].
<gallery>
File:World Chromium Production 2002.svg|Produzione mondiale di cromo per nazione
File:Chrom - Trend Förderung.svg|Produzione annuale di cromo
</gallery>
== Produzione mondiale ==
{| class="wikitable" align=center
! colspan=3|I maggiori produttori di cromo nel 2019<ref>[https://pubs.usgs.gov/periodicals/mcs2021/mcs2021-chromium.pdf Statistiche sulla produzione di cromo por USGS]</ref>
|-
! Posizione
! Paese
! Produzione (Mille tonnellate)
|-
| 1 || {{RSA}}||align=right| 16395
|-
| 2 || {{TUR}}||align=right| 10000
|-
| 3 || {{KAZ}}||align=right| 6700
|-
| 4 || {{IND}}||align=right| 4139
|-
| 5 || {{FIN}}||align=right| 2415
|-
| 6 || {{BRA}}||align=right| 200<ref>[https://www.gov.br/anm/pt-br/centrais-de-conteudo/publicacoes/serie-estatisticas-e-economia-mineral/anuario-mineral/anuario-mineral-brasileiro Anuário Mineral Brasileiro]</ref>
|-
| || Altri paesi||align=right| 4910
|-
|}
== Composti ==
Il [[bicromato di potassio]] è un potente agente ossidante ed è il miglior composto disponibile per eliminare ogni possibile composto organico dai vetri di laboratorio, ma è altamente tossico e mutageno<ref>{{Cita web|http://www.ilo.org/public/english/protection/safework/cis/products/icsc/dtasht/_icsc13/icsc1371.htm|Scheda sul Bicromato di Potassio del CIS (International Occupational Safety and Health Information Centre)}}</ref>. Il verde cromo è un ossido di cromo, [[Triossido di dicromo|Cr<sub>2</sub>O<sub>3</sub>]] usato nelle vernici per miniature, modellismo e pittura su vetro. Il giallo cromo è un pigmento giallo brillante, [[Cromato di piombo|PbCrO<sub>4</sub>]], usato dai pittori.
L'[[acido cromico]] ha la formula (ipotizzata) H<sub>2</sub>CrO<sub>4</sub>. Né l'acido cromico né l'acido dicromico sono presenti in natura, ma i loro anioni si possono ritrovare in una gran varietà di composti. Sia il triossido di cromo, CrO<sub>3</sub> (l'[[anidride cromica]]) che l'acido cromico propriamente detto sono venduti industrialmente come "acido cromico".
== Applicazioni ==
* In [[metallurgia]], per conferire resistenza alla corrosione ed una finitura lucida:
** come costituente per [[Lega (metallurgia)|leghe]] resistenti al calore (grazie alla funzione protettiva dell'[[ossido]] Cr<sub>2</sub>O<sub>3</sub>), come nell'[[acciaio inossidabile|acciaio inox]], nelle leghe per resistenze elettriche al Ni-Cr (80% Ni - 20% Cr) o Fe-Ni-Cr (con tenori massimi del 30%),
** nella [[cromatura]],
** nell'[[alluminio anodizzato]]
* Per [[smalto|smalti]] e [[vernice|vernici]].
** L'[[Triossido di dicromo|ossido di cromo
** I sali di cromo colorano il vetro di verde smeraldo.
** Il cromo è responsabile del colore rosso dei [[rubino|rubini]], ed è usato nella produzione di rubini sintetici.
* Come [[catalizzatore]].
* La [[
* Sali di cromo si usano nella [[
* Il [[
* La [[miscela cromica]] è usata nella pulitura della [[Vetreria (chimica)|vetreria di laboratorio]].
* L'[[Diossido di cromo|ossido di cromo(IV)]] (CrO<sub>2</sub>) si usa come materiale [[Magnetismo|magnetico]] nella fabbricazione di [[nastro magnetico|nastri magnetici]]: grazie alla maggiore [[coercitività]] rispetto al [[ferro]], i nastri al cromo offrono prestazioni superiori.
<gallery>
File:Verchromte Felge.jpg|[[Cerchione]] cromato
File:Motorcycle Reflections bw edit.jpg|Componenti cromati in una motocicletta
</gallery>
== Precauzioni e tossicologia ==
{{Disclaimer|medico}}
{{EtichettaUE
|simbolo1 =
|simbolo2 =
|simbolo3 =
|simbolo4 =
|simbolo5 =
|frasiR = 40
|frasiS =
|frasiH = ---
|consigliP = ---<ref>{{Cita web|1=http://gestis-en.itrust.de|2=Scheda del cromo in polvere|sito=IFA-GESTIS|accesso=20 giugno 2021|dataarchivio=16 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191016183546/http://gestis-en.itrust.de/|urlmorto=sì}}</ref>
}}<!-- FONTE: http://avogadro.chem.iastate.edu/MSDS/Cr.htm -->
Il cromo metallico e i composti del cromo trivalente non sono normalmente considerati pericolosi per la salute, ma i composti del cromo esavalente (cromati e bicromati) sono molto tossici se ingeriti o se i fumi vengono respirati. La dose letale di composti di cromo esavalente è, per esempio, nel caso del bicromato d'ammonio, per somministrazione orale LD50 <190 (Cr<sup>6+</sup>) mg/kg nel ratto. Dimostra irritabilità primaria ed è corrosivo sulla pelle e sulle mucose, può essere mortale se assorbito anche attraverso la pelle e se ingerito; l'inalazione può provocare spasmo dei bronchi, infiammazione ed edema della laringe e dei bronchi, polmonite chimica ed edema polmonare. Presenta frequentemente fenomeni di sensibilizzazione se inalato, e a contatto con la pelle. Si sospetta essere [[Teratogenesi|teratogeno]] ed è classificato come cancerogeno per quasi tutti gli organismi viventi (tra cui anche gli esseri umani).
Si discute invece se il cromo trivalente sia un oligonutriente essenziale, necessario per il corretto metabolismo degli zuccheri nel corpo umano.<ref>{{Cita web|url=https://ods.od.nih.gov/factsheets/Chromium-HealthProfessional/|titolo=Office of Dietary Supplements - Chromium|sito=ods.od.nih.gov|lingua=en|accesso=2024-10-31}}</ref> {{Senza fonte|La Food Standards Agency inglese, per esempio ha visto e ricorretto i dati relativi al fabbisogno umano di tale elemento, spesso supplementato nella dieta in forma di [[cromo picolinato]] e varie volte accusato di essere al contrario solamente dannoso, o al più ininfluente, se assunto in piccole dosi.}} Non è dimostrato che una carenza di cromo influenzi eventualmente la capacità dell'insulina di regolare il livello di glucosio nel sangue. Diversamente da altri oligominerali, non è stata trovata traccia di atomi di cromo in alcuna [[metalloproteina]] dotata di attività biologica e neppure in altri composti attivi. Il ruolo del cromo nel metabolismo degli zuccheri resta dunque, per ora, un mistero o un fatto irrilevante.
Poiché molti composti del cromo sono stati e sono tuttora usati in colori, vernici e nella concia del cuoio, molti di essi si ritrovano oggi nel terreno e nelle [[falda acquifera|falde acquifere]] in siti industriali abbandonati, che ora necessitano di decontaminazione e recupero ambientale.
Nel [[1958]] l'[[Organizzazione mondiale della sanità|OMS]] consigliò una [[Concentrazione (chimica)|concentrazione]] massima ammissibile per il cromo esavalente di 0,05 mg/l nell'[[acqua potabile]], sulla base di misure di salvaguardia per la salute. Tale raccomandazione è stata rivista molte volte, ma il valore fissato non è mai stato elevato.
A partire dal 1º luglio [[2006]] è diventata obbligatoria la [[Direttiva dell'Unione europea|Direttiva]] della [[Comunità europea|Comunità Europea]] 2002/95/CE<ref>{{Cita web|1=https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2003/l_037/l_03720030213it00190023.pdf|2=Direttiva della Comunità Europea 2002/95/CE|formato=PDF|accesso=30 aprile 2019|dataarchivio=23 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070223051903/http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/site/it/oj/2003/l_037/l_03720030213it00190023.pdf|urlmorto=sì}}</ref> ([[Normativa comunitaria RoHS|RoHS]]) che vieta l'utilizzo di cromo esavalente come componente nei rivestimenti anticorrosione in vari tipi di apparecchiature [[elettrotecnica|elettriche]] ed [[elettronica|elettroniche]].
===
Risultati contrastanti di studi di tossicità subcronica, cronica e riproduttiva sui sali del cromo solubile (III) e sull'uomo impediscono di determinare il valore massimo di tossicità.<br />
Il gruppo di esperti sulle vitamine e minerali del Regno Unito (EVM) ha definito non tossica una dose di 0,15 mg/kg di peso corporeo / giorno di cromo (III) (o 10 mg / persona / giorno).<br />
L'OMS ha fissato il limite alla supplementazione di cromo a {{M|250|ul=μg}} / giorno.
Più studi hanno affermato che il cromo picolinato monoidrato non è mutageno o cancerogeno, con un ampio margine di sicurezza di 4-5 [[ordini di grandezza]].L'US National Toxicology Programme (NTP) ha accertato nei ratti e topi l'assenza di danni al DNA per la somministrazione equivalente nell'uomo a 50 000 mg/kg della dieta per un periodo di due anni, molto più alto della dose di 250 µg/giorno<ref>{{Cita web|url=http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=584&IDSezione=14715&ID=389308/|titolo=Parere per la Commissione Europea|urlmorto=sì|accesso=6 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150304051901/http://www.europass.parma.it/page.asp?IDCategoria=584|dataarchivio=4 marzo 2015}}</ref>
===
La maggior parte dei composti del cromo esavalente sono irritanti per gli occhi, per la pelle e per le mucose, ed un'esposizione cronica ad essi può causare danni permanenti agli occhi, se non adeguatamente curati. L'ingestione di liquidi contenenti cromo (accidentale o a scopo suicidario) provoca gravi gastroenteriti con [[nausea]], dolori addominali, [[vomito]] e [[diarrea]]. A questa fase segue il danno [[fegato|epatico]] e [[rene|renale]] e [[necrosi tubulare acuta]] con sviluppo di [[insufficienza renale acuta]] molto grave e possibile morte.
=== Intossicazione cronica ===
Il cromo è responsabile di una lunga serie di effetti tossici cronici. Tra questi i più noti sono:
* [[Congiuntivite|Congiutiviti]] e [[Cheratocongiuntivite|cheratocongiuntiviti]] croniche
* [[Dermatite|Dermatiti]] irritative, talora [[ulcera]]zioni a carico di avambracci, mani e piedi
* [[Laringite cronica]], [[bronchite]], [[asma]]
* [[Fegato|Epatopatie]] e disturbi a carico del [[Apparato gastrointestinale|tratto gastrointestinale]]
* [[Rinite]] ulcerativa, con possibile [[perforazione del setto nasale]]
Il cromo esavalente è inoltre un famoso [[agente cancerogeno]] per gli esseri umani (gruppo I secondo IARC).
Esiste infatti una estesa letteratura scientifica (vedi Bibliografia), dimostrante gli effetti cancerogeni del cromo (VI) sia in esperimenti di laboratorio che come casistica. Il cromo è responsabile di:
* [[Carcinoma]] dei [[seni paranasali]]
* [[Carcinoma del polmone]], soprattutto negli addetti alla [[cromatura]] elettrolitica e alla produzione dei pigmenti del cromo.
===
Per stabilire la possibile esposizione al cromo, si deve procedere alla misurazione del cromo urinario prima e dopo il turno lavorativo. Questo semplice metodica permette di quantificare l'esposizione al tossico in soggetti con manifestazioni cliniche suggestive di intossicazione da cromo.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome= Francesco | cognome= Borgese | titolo= Gli elementi della tavola periodica. Rinvenimento, proprietà, usi. Prontuario chimico, fisico, geologico | editore= CISU | città= Roma | anno= 1993 | ISBN= 88-7975-077-1 | url= http://books.google.it/books?id=9uNyAAAACAAJ}}
* {{cita libro | autore= R. Barbucci | autore2= A. Sabatini | autore3= P. Dapporto | titolo= Tavola periodica e proprietà degli elementi | editore= Edizioni V. Morelli | città= Firenze | anno= 1998 | cid= Tavola periodica e proprietà degli elementi | url= http://www.idelsongnocchi.it/online/vmchk/chimica/tavola-periodica-degli-elementi-iupac.html | urlmorto= sì | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20101022060832/http://www.idelsongnocchi.it/online/vmchk/chimica/tavola-periodica-degli-elementi-iupac.html | dataarchivio= 22 ottobre 2010 }}
* {{cita libro | cognome= Bonsignore|nome=Alfredo|cognome2=Ottenga|nome2=Franco |editore= ECIG|titolo= Medicina del lavoro |ISBN=978-88-7545-929-1|anno=2002}}
* {{Cita libro|autore=W. Büchner|autore2=R. Schliebs|autore3=G. Winter|autore4=K.H. Büchel|titolo=Chimica inorganica industriale|editore=Piccin|ISBN=88-299-1348-0}}
==
* [[Acido cromico]]
* [[Cromato di sodio]]
* [[Dicromato di potassio]]
* [[Formiato di cromo]]
* [[Solfato di cromo e potassio dodecaidrato]]
* [[Stellite]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
* {{Cita web|http://environmentalchemistry.com/yogi/periodic/Cr.html|Cromo|lingua=en|sito=EnvironmentalChemistry.com}}
* {{Cita web|1=http://www.chromium-asoc.com/|2=International Chromium Development Association|lingua=en|accesso=6 gennaio 2005|dataarchivio=29 novembre 2003|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031129195256/http://www.chromium-asoc.com/|urlmorto=sì}}
* {{Cita web|http://education.jlab.org/itselemental/ele024.html|It's Elemental – L'elemento Cromo|lingua=en}}
* {{Cita web|1=http://mineral.galleries.com/minerals/elements/chromium/chromium.htm|2=Cromo nativo|lingua=en|accesso=6 gennaio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031003080624/http://mineral.galleries.com/minerals/elements/chromium/chromium.htm|dataarchivio=3 ottobre 2003|urlmorto=sì}}
* {{Cita web |1=http://www.merck.com/pubs/mmanual/section1/chapter4/4f.htm |2=Manuale Merck – Carenze minerali e tossicità |accesso=6 gennaio 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20031008230617/http://www.merck.com/pubs/mmanual/section1/chapter4/4f.htm |dataarchivio=8 ottobre 2003 |urlmorto=sì }}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|chimica}}
[[Categoria:Elementi chimici]]
[[Categoria:
|