José Piñera: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività = economista
|Attività2 = politico
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==Biografia==
Laureato alla [[Universidad Católica de Chile]], nel [[1974]] conseguirà poi il [[PhD]] in [[economia]] presso l'[[Università Harvard]]. Dal 1975 insegnò Economia all'Università cattolica del Cile a Santiago.
===Ministro del Lavoro e della Sicurezza Sociale===
Durante il regime militare di [[Augusto Pinochet]] ha rivestito prima il ruolo di [[Ministro]] del Lavoro e della Sicurezza Sociale (1978-1980), poi quello di Ministro delle Miniere (1980-1981). Assunse i "[[Chicago boys]]", gruppo di giovani economisti cileni formati, negli anni settanta, presso l'università di Chicago sotto l'egida di [[Milton Friedman]] e Arnold Harberger. In quegli anni, Piñera implementò tre riforme: la privatizzazione del sistema pensionistico, la creazione di un nuovo codice del lavoro pro-occupazione, e la legge costituzionale che apriva il settore minerario all'iniziativa privata.
====Dissensi con la giunta militare====
Piñera cominciò progressivamente a distaccarsi dal regime: nell'aprile del [[1981]] venne reso noto che, in una riunione del gabinetto dei ministri, affrontò il generale Pinochet per evitare che un importante leader sindacale, [[Manuel Bustos]], venisse esiliato. Come risultato, l'ordine di esilio fu revocato.<ref>"La Historia Oculta del Regimen Militar" (La Epoca, 1988), por Ascanio Cavallo, Manuel Salazar y Oscar Sepúlveda, p. 275.</ref>
In disaccordo con la giunta militare, nel dicembre [[1981]] rassegnò le dimissioni, avviando così una campagna indirizzata alla transizione del Cile verso una [[democrazia]].
Egli sostiene che le sue politiche favorirono il cosiddetto "[[miracolo del Cile|miracolo economico del Cile]]".
 
Piñera poi si schierò contro Pinochet al [[Plebiscito cileno del 1988|referendum del 1988]], che costrinse il generale a ritirarsi e indire libere elezioni nel [[1989]].
 
===Dopo il ritorno alla democrazia===
Nel [[1990]], dopo l'avvenuta transizione del paese alla [[democrazia]], Piñera fondò ''Proyecto Chile 2010'' con l'obiettivo di trasformare il Cile in un paese sviluppato entro quella data (il bicentenario dell'indipendenza). Nel 1991 aderì all'[[Unione Democratica Indipendente]].
Nel [[1992]], con l'obiettivo di dimostrare che anche i poveri potessero comprendere i benefici di un'economia liberista, si candidò come consigliere comunale a [[Conchalí]], dove vinse.
 
Alle [[Elezioni generali in Cile del 1993|elezioni presidenziali del 1993]], per protesta con l'UDI 0erchèperché voleva la scelta del candidato attraverso le primarie, si candidò come indipendente, arrivando terzo tra i sei contendenti, con il 6,18 % delle preferenze.
 
Nel [[1994]] ha fondato il ''The International Center for Pension Reform'' per promuovere in tutto il mondo il sistema pensionistico cileno. Nello stesso anno divenne co-presidente del ''[[Cato Institute]]'s Project on Social Security Choice''.
 
Il fratello minore [[Sebastián Piñera]], del partito [[liberalismo conservatore|liberal-conservatore]] [[Rinnovamento Nazionale (Cile)|Rinnovamento Nazionale]], alle [[elezioni generali in Cile del 2009|presidenziali del 2009]], è stato eletto [[Presidenti del Cile|Presidente della Repubblica]] con una coalizione di [[centro-destra]], venendo rieletto alle [[elezioni generali in Cile del 2017|presidenziali del 2017]].
 
==Polemiche sulla partecipazione aial governiregime militare di Pinochet==
Nel giugno [[2010]] è coinvolto in una polemica sul giudizio storico su Pinochet e [[Salvador Allende|Allende]]: pur riconoscendo la repressione della dittatura, aggiunse che il golpe fu necessario perché Allende, dopo l'elezione, si era posto fuori dalla legalità devastando la [[democrazia]] e l'economia cilena<ref name=autogenerato1>[http://www.josepinera.com/libros/nunca_mas_it.htm JosePinera.com<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131005190633/http://www.josepinera.com/libros/nunca_mas_it.htm |data=5 ottobre 2013 }}</ref>, con l'intenzione di instaurare il "[[socialismo reale]] [[castrista]]", pur essendo stato sfiduciato dal [[Parlamento]] (il Congresso del Cile), che invocò spesso, in effetti, un intervento legalitario dei militari (che invece instaurarono un regime). Piñera azzardò anche un contestato paragone con la salita al potere di [[Adolf Hitler]] in [[Germania nazista|Germania]], avvenuta anch'essa con metodi formalmente democratici.<ref>[https://www.bbc.co.uk/mundo/america_latina/2010/06/100614_0134_chile_allende_hitler_pinera_jaw.shtml BBC Mundo: Hermano de Piñera comparó a Allende con Hitler]</ref> Egli ha considerato il golpe come un male minore, e ha sostenuto che i militari eseguirono un ordine legittimo del Parlamento (che poi però sciolsero), che votò a favore della destituzione di Allende 18 giorni prima dell'11 settembre 1973.<ref name=nunca/>
 
Molte volte, a causa della sua collaborazione alla politica economica del regime, è stato duramente contestato e insultato, arrivando fino quasi alle minacce di violenza fisica<ref>[http://www.partitocomunista.ch/index.php?option=com_content&view=article&id=49:chiudiamo-la-bocca-a-jose-pinera-echenique&catid=9:ticino&Itemid=31 ''Partito Comunista Svizzero: "Chiudiamo la bocca a Piñera"'']</ref>, da movimenti della [[sinistra comunista]].<ref>[http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=463635&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3 TicinoOnLine.ch: ''Ex-ministro di Pinochet a Lugano, ignoti devastano la sala della conferenza''] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090603014317/http://www.tio.ch/aa_pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=463635&idsezione=1&idsito=1&idtipo=3 |data=3 giugno 2009 }}</ref> Tuttavia occorre ricordare la sua disapprovazione alle [[torture]] e alle violazioni di [[diritti umani]] nel [[Cile di Pinochet]], di cui almeno in parte doveva essere a conoscenza (viste anche le sue dimissioni)<ref>[http://www.larouchepub.com/other/2005/site_packages/ss_privatization/3205pinera.html José Piñera: Architect of Bush's 'Ownership' Society]</ref>, cosa che però non gli impedì di far parte del governo dittatoriale.<ref name=autogenerato1 />