Ancona dell'Assunta: differenze tra le versioni
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|ubicazione = [[Santuario dell'Assunta (Morbegno)|santuario dell'Assunta]]
}}
L''''''Ancona dell'Assunta''''' è una scultura lignea cinquecentesca ospitata come pala dell'altare maggiore del [[Santuario dell'Assunta (Morbegno)|santuario dell'Assunta]] di [[Morbegno]] in [[provincia di Sondrio]] realizzata da [[Giovanni Angelo Del Maino]], [[Gaudenzio Ferrari]] e [[Fermo Stella]].<ref name=Birolli>{{cita|Birolli}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://camminomarianodellealpi.it/santuario-della-beata-vergine-assunta|titolo=Chiesa di Santa Maria Assunta|editore=Cammino Mariano delle Alpi|accesso=6 gennaio 2021}}</ref>
== Storia ==
L'ancora è posta come pala dell'[[altare maggiore]] che fu realizzato dal 1418 subendo molte modifiche nel tempo fino a essere ultimato nel 1516. L'opera fu eseguita su commissione della [[Battuti|compagnia dei Battuti]], che aveva il giuspatronato della chiesa fino dalla sua fondazione nel 1422, come risulterebbe dai pagamenti conservati nel «Liber credentiae». Vi è inoltre un atto notarile del 7 marzo 1524 dove viene indicato, per la doratura dell'ancora, il pagamento al Ferrari e allo Stella.<ref name=Birolli/> Proprio questi pagamenti diventano la conferma della collaborazione tra i due artisti, che darebbero il [[Caravaggio (Italia)|caravaggino]] alunno e collaboratore anche nei lavori sul [[Sacro Monte di Varallo]].
L'ancona fu realizzata dall'intagliatore Giovan Angelo Del Maino coadiuvato dal fratello Tiburzio nel triennio 1516-1519, ed è una narrazione evangelica e che si sviluppa su quattro ordini in arte tipicamente [[Architettura barocca|barocca]] dalla forma di tempietto decorato poi da [[Gaudenzio Ferrari]] e [[Fermo Stella]], e conserva nella parte centrale l'antico affresco raffigurante la Madonna col Bambino proveniente dalla chiesa primitiva, risalente al 1440 circa. L'ultimo pagamento per la fornitura della parte in legno a De' Maio fu del 19 ottobre 1519 e successivamente il primo pagamento a Ferrari il 29 maggio 1520, questo porterebbe a considerare che il Ferrari aveva già consegnato un suo progetto precedente al 1519. La collaborazione con lo Stella è successiva, risulta che il Ferrari era presente alla sistemazione del manufatto nel 1525-1526. Questo fu un periodo di intensa collaborazione tra i due artisti e lo Stella apprese gli insegnamenti che porteranno poi al suo stile pittorico.
Confrontare i pagamenti tra i tre artisti: Del Maino, Ferrari e lo Stella consente d'individuare quanto lavoro avessero realizzato ciascuno, e da questi risulta che lo Stella avesse realizzato buona parte dell'opera.<ref name=Birolli/> Serve inoltre considerare che i pagamenti comprendevano anche le spese dei materiali che restavano a carico dell'esecutore, che a volte gravavano molto rendendo il compenso netto irrisorio.
== Descrizione e stile ==
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Al primo livello inferiore vi è raffigurato il ''matrimonio della Vergine con san Giuseppe'', fatto non raccontato nelle sacre scritture ma che vuole indicare l'ascendenza regale nel quale viene inserita Maria come recita il canto di saluto «Stirpis Davidicae regia proles»; è stata la tradizione devozionale a desiderare la raffigurazione della scena delle nozze di Giuseppe e Maria. la ''Discesa dello Spirito Santo'', ''Disputa dei dottori nel Tempio''.
Centrale la lunetta sopra l'affresco
Nella parte centrale è ospitato l'affresco della ''Madonna in trono col Bambino'' e a fianco le sculture inserite in due edicole dei santi Bernardo nell'atto di sconfiggere il male raffigurato ai suoi piedi e Lorenzo che regge la graticola simbolo del suo martirio, che erano titolari dell'antica chiesa, intorno a loro le fiamme simbolo di passione della fede e dell'amore che arde. Di misura minore vi sono
Il [[tiburio]] ottagonale dell'ancona ospita le dodici statuette degli apostoli che festeggiano l'Assunta che in anima e corpo li precede nella gloria del regno dei cieli, che è
Il manufatto è inserito in una cornice lignea del Settecento lavoro di Giovan Battista De Plaz.<ref>{{cita libro|autore=Gianoli-Rapella|titolo=Guida turistica della provincia di Sondrio|anno= 1962|p=39}}</ref>
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Zeno Birolli|titolo=Pittori bergamaschi del Cinquecento|capitolo=Fermo Stella|città=Bergamo|anno= 1976|
* {{cita libro|autore=Romano, Giovanni|titolo=Fermo Stella e Sperindio Cagnoli seguaci di Gaudenzio Ferrari. Una bottega d'arte nel Cinquecento padano|editore=Catalogo della mostra (Bergamo, settembre-dicembre 2006), Silvana Editoriale|città= Cinisello Balsamo|anno=2006}}
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