Atari 8-bit: differenze tra le versioni

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La quantità di computer MSX venduta nel mondo è stimata in 9 milioni di unità (di cui 7 nel solo Giappone) per cui nel mondo sono stati venduti più computer MSX. Per questo motivo i computer Atari si sono posizionati come vendite al quarto posto nel mondo e non al terzo come precedentemente affermato.
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Sono basati sul processore [[MOS 6502]] di [[MOS Technology]] e dotati tutti di un hardware di base comune, davvero rivoluzionario per i tempi. Tali computer erano, infatti, i primi in assoluto a essere basati su un set di [[coprocessore|coprocessori]] personalizzati che sgravavano la [[CPU]] dalla gestione del video e dell'audio.
 
Si stima che ne vennero venduti circa 4 milioni nel mondo, perciò la serie si piazza al terzoquarto posto tra i computer a 8 bit, dopo [[Commodore 64]] e, [[ZX Spectrum]]<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|125|79}}.</ref> e MSX .
Sebbene fossero potenti per la loro generazione e tra i più diffusi in Nordamerica, ebbero un successo limitato in Europa a causa dei prezzi comparativi alti. Comunque arrivarono a essere il secondo home computer più venduto in Germania ed ebbero successo anche in mercati emergenti del blocco sovietico, come Cecoslovacchia e Polonia<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|124|76}}.</ref>.
 
== Storia ==
=== L'Atari 2600 e la progettazione dei componenti hardware ===
Nel [[1974]] [[Atari, Inc.]] inglobò la "Cyan Engineering" creando l'Atari Grass Valley Think Tank, un gruppo di ricerca dedito allo sviluppo dei nuovi progetti hardware della società. Fra i tanti progetti, il gruppo di sviluppo, noto anche come "Cyan" per via del precedente nome, realizzò anche la [[console (videogiochi)|console]] [[Atari 2600]], presentata nel [[1977]], al cui sviluppo aveva lavorato anche [[Jay Miner]], il "padre" del futuro [[Amiga]], che aveva realizzato il coprocessore grafico della console noto come [[Television Interface Adaptor]] (TIA).<ref name="gamasutra">{{cita web|url=http://www.gamasutra.com/view/feature/130414/the_history_of_atari_19711977.php?page=1|titolo=The History of Atari: 1971-1977|editore=Gamasutra|data=6 novembre 2007|accesso=7 agosto 2012|autore=Steve Fulton|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025050936/http://www.gamasutra.com/view/feature/130414/the_history_of_atari_19711977.php?page=1|urlmorto=no}}</ref>. La vita utile della console fu stimata in circa 3 anni ed il gruppo iniziò subito a sviluppare il suo successore. Nella seconda metà del 1977 iniziò però la rivoluzione degli home computer con l'arrivo sul mercato di 3 modelli che riscossero molto successo: l'[[Apple II]], il [[Commodore PET]] ed il [[Radio Shack TRS-80]].<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.byte.com/art/9509/sec7/art15.htm|titolo=Most Important Companies|accesso=7 agosto 2012|autore=|data=settembre 1995|rivista=Byte|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080618072507/http://www.byte.com/art/9509/sec7/art15.htm}}</ref>
 
Agli inizi del [[1978]] il nuovo presidente di Atari, [[Ray Kassar]], che si era insediato al posto del fondatore della società [[Nolan Bushnell]] dopo che questi aveva venduto nel [[1976]] l'Atari a [[Warner Communications]], decise di entrare nel neonato mercato dei computer domestici. La console che il gruppo stava sviluppando fu quindi rivista ed il progetto iniziale fu modificato in modo da ottenere 2 sistemi distinti: un sistema di fascia bassa, che sarebbe stato venduto come nuova console giochi ([[Atari 5200]]), ed un sistema di fascia alta che sarebbe stato venduto come home computer. Per poter operare come computer il sistema fu quindi dotato di supporto per i caratteri e di [[grafica raster|grafica bitmap]] (assenti nella 2600), di capacità di espansione per poter collegare periferiche esterne, dell'[[Atari BASIC]] residente in memoria [[Read-Only Memory|ROM]] e di una tastiera. Il gruppo di sviluppo aveva già realizzato il successore del TIA, un nuovo chip grafico con prestazioni superiori denominato [[CTIA e GTIA|Color Television Interface Adaptor]] (CTIA, in seguito potenziato e ridenominato GTIA, Graphic Television Interface Adaptor) per gestire il colore e gli [[sprite (informatica)|sprite]] (chiamati dalla Atari "Player-Missile"). Quando Kassar decise il nuovo corso che avrebbe dovuto prendere il progetto, il gruppo di lavoro realizzò un altro chip grafico da abbinare al CTIA per gestire la [[grafica raster|grafica bitmap]] (in modalità per i tempi molto all'avanguardia, come nel caso dello [[scrolling]] orizzontale e verticale hardware) e le modalità testuali, indispensabili per poter usare il sistema come computer. Venne così creato l'[[ANTIC|Alphanumeric Television Interface Controller]] (ANTIC), un vero e proprio microprocessore dotato di un set di istruzioni proprio indirizzato alla grafica, che poteva lavorare indipendentemente dalla [[CPU]] del computer, in modalità [[Direct Memory Access|DMA]] (Direct Memory Access).
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I modelli furono annunciati nel [[1978]] come '''400''' e '''800''',<ref>{{Cita libro|autore=Warner Communications Inc.|titolo=Atari Enters Personal Home Computer Industry|url=http://archive.org/details/19781128AtariEntersPersonalHomeComputerIndustry|accesso=12 giugno 2020|data=28 novembre 1978}}</ref> anche se non furono diffusamente commercializzati prima di novembre 1979. I nomi dei modelli si riferivano alla quantità di memoria, 4 [[kilobyte|kB]] RAM nel 400 e 8&nbsp;kB nell'800. Quando il prezzo della memoria iniziò a scendere, le macchine furono rispettivamente fornite con 8&nbsp;kB e 16&nbsp;kB.
 
Gli Atari 400 e 800 ebbero un grande successo commerciale: in effetti furono i leader del mercato nel periodo 1980-1982, superando anche gli [[Apple II]].<ref>Reimer, Jeremy. [{{cita testo|url=https://arstechnica.com/old/content/2005/12/total-share.ars |titolo="Total share: 30 years of personal computer market share figures"] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20120504111250/http://arstechnica.com/old/content/2005/12/total-share.ars |data=4 maggio 2012 }}, [https://arstechnica.com/ Arstechnica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20170703174116/https://arstechnica.com/ |data=3 luglio 2017 }}</ref>
 
=== Serie XL ===
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Questi modelli tardarono ad arrivare sul mercato a causa di problemi con la nuova linea di produzione. Essi dovevano sostituire il 1200XL nell'estate del 1983, ma non lo fecero fino alla fine dello stesso anno. Alla fine, comunque, riuscirono ad avere una buona diffusione, sia sul mercato americano che su quello europeo.
 
Alla fine del 1983, però, la guerra dei prezzi, iniziata nel 1982, raggiunse il culmine. Il natale del 1983 la Commodore riuscì a surclassare tutti i concorrenti con il suo modello C64. Come conseguenza di questo fatto, aggiunto all'effetto del [[crackCrisi dei videogiochi del 1983|crac dei videogiochi del 1983]], Atari si trovò a perdere cifre ingenti (in alcuni periodi anche qualche milione di dollari al giorno!). I proprietari, Warner Communications, furono, quindi, costretti a vendere la divisione.
 
Il modello 800XL fu il computer più venduto di Atari, ma non riuscì a difendere la leadership Atari nel mercato dei computer a 8 bit, conquistata nel 1983 dal [[Commodore 64]].<ref>Reimer, Jeremy. [{{cita testo|url=http://jeremyreimer.com/postman/node/329 |titolo="Personal Computer Market Share: 1975-2005"] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://wwwweb.webcitationarchive.org/65qk533or?url=web/20120218224436/http://jeremyreimer.com/postman/node/329 |data=1 marzo 2012 }}</ref>
 
=== Serie XE e XEGS ===
[[File:Atari 130XE Reshot.jpg|thumb|Atari 130XE (1985)]]
[[File:65xe.jpg|thumb|Atari 65XE (1985)]]
[[File:XegsAtari XEGS with Keyboard-transparent7949 Fertig 1500.pngjpg|thumb|Atari XEGS (1987)]]
Anche se la Commodore riuscì a passare indenne la guerra dei prezzi, [[Jack Tramiel]], l'amministratore delegato di quest'ultima, fu estromesso dagli altri azionisti e riuscì da acquistare la Atari dalla Warner, pagandola un prezzo bassissimo. L'idea di Tramiel era quella di produrre un computer ad un prezzo estremamente basso.
 
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** '''XE Game System''' (1987). È una macchina destinata principalmente al gioco con case beige chiaro e tastiera removibile.
** '''800XE'''. È l'ultima macchina della famiglia degli Atari a 8-bit. Il case è simile a quello dei modelli ''65XE'' e ''130XE''. Ha le stesse caratteristiche del ''130XE'' ma solo 64&nbsp;kB di [[RAM]]. È stato venduto principalmente in Est Europa.
* '''Prototipi''' (versioni mai messe in commercio)'''
** '''1400XL'''. Simile al ''1200XL'' ma senza la porta PBI. Dotato del chip [[Atari FREDDIE|FREDDIE]], di un [[modem]] incorporato e di un chip per la sintesi vocale.
** '''1450XLD'''. È il modello ''1400XL'' con incorporato un disk drive da 5¼″ ed uno slot di espansione per un secondo drive sempre da 5¼″. Il suo nome in codice era ''Dynasty'', raggiunse lo stadio di pre-produzione ma fu cancellato da Tramiel.
** '''1600XL'''. Il suo nome in codice era ''Shakti'' ed era un sistema dotato di due processori. Erano presenti il [[6502]] e l'[[Intel 80186]]. Era dotato di due disk drive da 5¼″.[ {{Cita web|lingua=EN|url=http://www.atarimuseum.com/computers/8BITS/XL/1600xl/1600xl.html]|titolo=The Atari 1600XL Computer System|sito=Atari Museum|accesso=15 aprile 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306075238/http://www.atarimuseum.com/computers/8BITS/XL/1600xl/1600xl.html|dataarchivio=6 marzo 2016|urlmorto=sì}}** '''900XLF'''. Era il modello ''800XLF'' ridisegnato che diventerà il modello ''65XE''.
** '''900XLF'''. Era il modello ''800XLF'' ridisegnato che diventerà il modello ''65XE''.
** '''65XEM'''. È essenzialmente il modello ''65XE'' con l'innovativo chip [[Atari Amy]] per la sintesi sonora.
** '''65XEP'''. È una versione portabile del ''65XE'' con un floppy drive da 3.5" ed uno schermo [[Tubo catodico|CRT]] da 5".
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** '''1055'''. 3½" floppy drive {{Cita web|url=http://www.backntime.net/Atari%20Computers/8bit/Prototype/Frame8bitProto.html|titolo=Atari 8-bit Computers|sito=adflight.com|data=29 dicembre 1999|lingua=en|accesso=17 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011090124/http://www.backntime.net/Atari%20Computers/8bit/Prototype/Frame8bitProto.html|urlmorto=sì}}** '''XF351'''. 3½" floppy drive
** '''XF354'''. 3½" floppy drive
* '''Riproduzioni'''
** '''[[The 400 Mini]]''' (2024). Console per [[retrogaming]] prodotta con licenza di Atari, che imita esteticamente un 400, ma [[emulatore|emula]] tutta la famiglia.
 
== Periferiche ==
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Durante la vita degli Atari a 8 bit per questi modelli vennero messe in commercio un certo numero di periferiche. Tra queste:
* Vari registratori a cassette. Tutti sostanzialmente simili dotati di velocità di registrazione di 600&nbsp;bit/s su normale audiocassetta. (A differenza di altri sistemi non era possibile impiegare un normale registratore)
* Vari [[Floppyfloppy disk drive]] drive da 5 1/4¼ pollici con densità di registrazione singola, enhanced o doppia.
* Stampanti di vario tipo, a matrice di punti, termica, un plotter a 4 colori ed una stampante con qualità lettera.
* Modem, sia con [[accoppiatore acustico]] (cornetta) che con connessione diretta.
* Altre periferiche come un sistema di espansione per dotare il computer di porte RS232 o Centronics. Tastierini numerici, espansioni di memoria, tavolette grafiche ed un modulo per visualizzare a video testo su 80 colonne.
 
Le periferiche Atari usavano una porta [[Super I/O|SIO]] proprietaria che permetteva di collegare in cascata più periferiche. Queste periferiche intelligenti erano più care rispetto ai dispositivi dotati di logica standard IBM.
 
== Software ==
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=== Videogiochi ===
{{vedi categoria|Videogiochi per Atari 8-bit}}
La famiglia Atari 8-bit fu molto utilizzata nel campo dei [[videogioco|videogiochi]]. Per i loro tempi erano computer molto potenti; solo con l'arrivo del [[Commodore 64]], uscito tre anni dopo, le masse poterono accedere a un home computer con capacità veramente paragonabili. Gli Atari in particolare erano notevoli per il gran numero di colori che possono utilizzare simultaneamente (120), mentre altri computer dell'epoca arrivavano a fatica a 8. Buone per i giochi erano anche le capacità sonore del loro hardware [[POKEY]]<ref name=rg125p82>{{RivistaVG/Cita|rg|125|82}}.</ref>.
Inizialmente, ai tempi dell'Atari 400/800, molti giochi uscirono su [[cartuccia (informatica)|cartuccia]]. L'[[Atari]] in particolare beneficiò dei suoi stessi giochi che già produceva come [[videogioco arcade|arcade]] e per le proprie console, e che venivano convertiti anche per i propri computer<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|6|30}}.</ref>.
I supporti più largamente utilizzati per le pubblicazioni commerciali divennero comunque [[floppy disk|dischetti]] e [[audiocassetta|cassette]]. Atarimania (principale sito con banca dati del software Atari 8-bit<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|47|75}}.</ref>), contando anche edizioni diverse dello stesso gioco, annovera oltre 5800 videogiochi commerciali per Atari 8-bit<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/list_games_atari-400-800-xl-xe-commercial_licence_4_8_G.html|titolo=List of Atari 400 800 XL XE Games: Commercial|accesso=11 luglio 2021}}</ref>, 4700 pubblicati su floppy<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/list_games_atari-400-800-xl-xe-disk_disk_1_8_G.html|titolo=List of Atari 400 800 XL XE Games: disk|accesso=11 luglio 2021}}</ref>, 3100 su cassetta<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/list_games_atari-400-800-xl-xe-tape_tape_1_8_G.html|titolo=List of Atari 400 800 XL XE Games: tape|accesso=11 luglio 2021}}</ref> e 400 su cartuccia<ref>{{Cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/list_games_atari-400-800-xl-xe-cartridge_cartridge_1_8_G.html|titolo=List of Atari 400 800 XL XE Games: cartridge|accesso=11 luglio 2021}}</ref>.
Una piccola libreria di 32 cartucce uscì con il lancio della console Atari XEGS, comunque con le apposite periferiche aggiuntive la console può eseguire anche dischi e cassette<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|124|80-81}}.</ref>.
La produzione di software per Atari 8-bit iniziò a calare piuttosto presto negli USA, per via della pirateria. Tuttavia alla fine degli anni '80, con gli Atari 8-bit ormai poco costosi, ci fu un'ondata di nuovi giochi su cassetta a basso costo editi da produttori europei, come la [[Codemasters]]; molti sono conversioni da altri sistemi, ma ci sono anche alcuni titoli notevoli che non uscirono in America<ref name=rg125p82/>.
 
Secondo una selezione fatta dalla rivista ''[[Retro Gamer]]'', dieci dei più grandi giochi per Atari 800XL (generalmente eseguibili su tutti i modelli, se la RAM è sufficiente) sono ''[[Star Raiders]]'', ''[[Encounter!]]'', ''[[Rainbow Walker]]'', ''[[Pastfinder]]'', ''[[Boulder Dash]]'', ''[[Dropzone]]'', ''[[Rescue on Fractalus!]]'', ''[[Bounty Bob Strikes Back]]'', ''[[The Eidolon]]'', ''Yoomp!'' ([[homebrew (informatica)|homebrew]] del 2007)<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|47|76-77}}.</ref>.
Tra i più notevoli giochi usciti esclusivamente per Atari 8-bit, la stessa rivista ricorda ''[[Caverns of Mars]]'', ''[[Eastern Front 1941]]'', ''[[Sidewinder (videogioco 1986)|Sidewinder]]'', ''[[Mirax Force]]'', ''[[Plastron (videogioco)|Plastron]]''<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|125|80-81}}.</ref>.
Per la versione console Atari XEGS, la rivista considera giochi "essenziali" ''Tempest Xtreem'' (conversione homebrew di ''[[Tempest 2000]]''), ''Rescue on Fractalus'', ''[[Xenophobe]]'', ''[[Space Harrier]]'', ''[[Robotron: 2084]]'', ''[[Star Raiders II]]''<ref>{{RivistaVG/Cita|rg|124|80}}.</ref>.
In una classifica dei migliori titoli per Atari 8-bit basata sul sondaggio dei lettori, oltre a vari giochi già citati (tra cui ''Star Raiders'' arrivato al primo posto) vennero nominati ''[[M.U.L.E.]]'', ''[[Mercenary (videogioco)|Mercenary]]'', ''[[Donkey Kong]]'', ''[[Miner 2049er]]'', ''[[Zybex]]'', ''[[Defender (videogioco 1981)|Defender]]'', ''[[Ballblazer]]'', ''[[Alley Cat]]'', ''[[Pac-Man]]'', ''[[Bruce Lee (videogioco)|Bruce Lee]]'', ''[[Alternate Reality: The City]]'', ''[[Rally Speedway]]'', ''[[Shamus (videogioco)|Shamus]]'', ''[[Spelunker]]'', ''[[Elektra Glide]]'', ''[[Draconus]]'', ''[[Pole Position (videogioco)|Pole Position]]'', ''[[Montezuma's Revenge]]''<ref>{{RivistaVG|rg|132|36-41|8|2014|titolo=Top 25 Atari 8-bit games}}</ref>.
 
== La rivista ANTICRiviste ==
Diverse riviste in America ed Europa furono dedicate nello specifico alla famiglia Atari 8-bit.
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Le riviste ufficiali dell'Atari furono ''Atari Connection'' (mentre ''Atari Age'' era dedicata soprattutto alle console) e poi ''Atari Explorer'' che si dedicò anche all'[[Atari ST]]. Tra le principali riviste indipendenti, negli Stati Uniti uscirono ''[[A.N.A.L.O.G.]]'' e ''ANTIC'' (1982-1990, per un totale di 88 numeri), che prese il nome dal chip video [[ANTIC]]. Nel Regno Unito uscirono ''[[Page 6 (rivista)|Page 6]]'' e ''Atari User'', in Germania ''Atari Magazin'', in Cile ''Mundo Atari''.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.ataricompendium.com/archives/magazines/magazines.html|titolo=Magazines}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/list-atari-magazines.html|titolo=List of Atari Magazines}}</ref>
''ANTIC'' era una rivista in [[lingua inglese|inglese]] per la famiglia Atari 8-bit (Atari 400/800 e compatibili).
 
Prese il suo nome dall'ANTIC, il chip video di quella famiglia.
 
Il primo numero uscì nel mese di aprile del [[1982]] come rivista bimestrale. Un anno dopo divenne mensile. L'ultimo numero fu quello del giugno/luglio del [[1990]], per un totale di 88 numeri pubblicati.
 
Uscì un libro con i numeri migliori. Il suo concorrente principale furono le riviste ''[[A.N.A.L.O.G.]]'' e ''[[Page 6 (rivista)|Page 6]]''
 
Nel [[1986]], ANTIC fondò ''STart Magazine'', una pubblicazione dedicata alla linea Atari ST, ma la rivista sopravvisse solo per un anno.
 
== Note ==
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* {{RivistaVG|rg|125|78-83|2|2014|titolo=Atari 8-bit - 35 years young}}
;Manuali
* {{cita testo|autore=|titolo=Istruzioni d'uso per il calcolatore Atari 800XL|editore=Atari|anno=1983|ISBN=|url=https://archive.org/details/atari800xlistruzioni-multilingualduso-per-il-calcolatore-atari-800-xl/page/n33}}
* {{Cita testo|titolo=Atari 400/800 - Manuale di riferimento del linguaggio BASIC per l'elaboratore personale Atari|url=https://archive.org/details/atari400800manualediriferimentodellinguaggiobasicatari-400-800-manuale-di-riferimento-del-linguaggio-basic|autore=|editore=Atari|anno=1982}}
* {{Cita testo|titolo=Atari 130XE personal computer - Manuale d'uso|url=https://archive.org/details/Atari130XE|autore=|editore=Atari Italia S.p.A.|anno=1985}}
* {{Cita testo|titolo=Atari XE System - Manuale d'uso|url=https://archive.org/details/atarixesystemmanualedusoatari-xe-system-manuale-duso|autore=|editore=Atari Corporation|anno=1988|tipo=console}}
* {{Cita testo|titolo=Computer Atari 400 - Manuale d'impiego|url=https://archive.org/details/atari400multilingualmanual|lingua=en,de,fr,es,it|editore=Atari International|anno=1982}}
;Libri
* {{Cita testo|titolo=ATARI serie XL - Invito alla programmazione in BASIC con il computer ATARI|url=https://archive.org/details/atariseriexlinvitoallaprogrammazioneinbasicatari-serie-xl|autore=|editore=JCE|anno=1985|ISBN=}}
*{{Cita testo|titolo=102 programmi per Atari 600 XL, 800 XL, 130 XE|url=https://archive.org/details/102programmiperatari600xl800xl130xe102-programmi-per-atari-600-xl-800-xl-130-xe|autore=Jacques Deconchat|editore=Editsi - Editoriale per le scienze informatiche|anno=1985|ISBN=8876881042}}
;Altro
*{{Cita testo|titolo=Atari home computer|tipo=catalogo|url=https://archive.org/details/atarihomecomputercatalogo1984|data=1984|editore=Atari International Italy}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.santellocco.com/atari|titolo=Atari 8-bit computers Italia}} Informazioni, consiglistoria, fotoconsigli e scansionipreservazione di manualimateriale in lingua italiana (programmi, pubblicitàmanuali, libri e, riviste ine lingua italianapubblicità).
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.atarimagazines.com/antic/|titolo=Antic Magazine}}
* {{cita web|url=https://archive.org/details/larivstadiatari|titolo=La rivista di ATARI|tipo=scansioni complete}}
* {{cita web|lingua=en|url=http://www.atarimania.com/atari-400-800-xl-xe.html|titolo=Atari 400 800 XL XE}} Banca dati molto estesa.
 
{{Atari}}