Helicobacter pylori: differenze tra le versioni
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|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=((Marshall et al. 1985) Goodwin et al. 1989)<ref>{{cita web|url=http://www.catalogueoflife.org/show_species_details.php?record_id=4260274|titolo=Catalogue of Life – ''Helicobacter pylori''|accesso=3 giugno 2008|dataarchivio=2 febbraio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090202082351/http://www.catalogueoflife.org/show_species_details.php?record_id=4260274|urlmorto=sì}}</ref>
|binome=Helicobacter pylori
|bidata=
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== Etimologia ==
Al batterio fu inizialmente assegnato il nome di ''Campylobacter pyloridis'', poi ''Campylobacter pylori'', in seguito a una correzione nel nome, secondo la [[grammatica latina]]. Nel 1989, dopo il [[sequenziamento del DNA]] del batterio e altri studi riguardo alla sua morfologia, fu scoperto che esso non apparteneva al genere ''[[Campylobacter]]'', bensì al genere ''[[Helicobacter]]''. Questo nome deriva dal greco antico «[[wikt:έλιξ|έλιξ]]» (traslitterato «''hělix''»), letteralmente ''[[spirale]]''.<ref name="greco">Henry George Liddell; Robert Scott, ''A Greek-English Lexicon''. Oxford University Press, Abridgen Editions, 1980. ISBN 0-19-910207-4</ref> L'[[epiteto]] ''pylōri'' significa invece «''del [[piloro]]''», o della valvola pilorica, organo che fa parte dell'[[apparato digerente]] e che è situato al primo posto tra gli organi che fanno parte del tragitto che va dallo [[stomaco]] al [[duodeno]] e che a sua volta deriva dalla parola in [[greco antico]] «[[wikt:πυλωρός|πυλωρός]]», che significa
== Storia ==
Si deve la sua scoperta
[[File:Helicobacter Pylori Urease.png|thumb|Struttura quaternaria dell'ureasi dell{{'}}''Helicobacter pylori'']]
I due ricercatori australiani non furono per la verità i primi a scoprire il batterio.
Nel 1994 i [[National Institutes of Health]], che sono localizzati in diverse città degli [[Stati Uniti d'America]], pubblicarono una dichiarazione che affermava che la maggior parte delle gastriti è causata dall{{'}}''H. pylori'' e raccomandava, in caso di infezione da questo batterio, l'utilizzo degli antibiotici precedentemente segnalati da Marshall e Warren.<ref>{{cita web|url=http://consensus.nih.gov/1994/1994HelicobacterPyloriUlcer094html.htm|titolo=L{{'}}''Helicobacter pylori'' e l'ulcera peptica|accesso=18 maggio 2008|dataarchivio=19 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110819144041/http://consensus.nih.gov/1994/1994HelicobacterPyloriUlcer094html.htm|urlmorto=sì}}</ref> Fu inoltre provato che queste ulcere duodenali sono associate all'infezione da parte dell{{'}}''H. pylori''.<ref>{{en}} A. Pietroiusti; I. Luzzi; M. J. Gomez; A. Magrini; A. Bergamaschi; A. Forlini; A. Galante, ''Helicobacter pylori duodenal colonization is a strong risk factor for the development of duodenal ulcer''. Roma, 2005. PMID 15801926</ref><ref>{{cita web|url=http://gut.bmj.com/cgi/content/abstract/52/6/797|titolo=Infezione dall{{'}}''H. pylori'' – Caratteristiche|accesso=18 maggio 2008}}</ref>
Nel 2005 Marshall e Warren ricevettero il [[Premio Nobel per la medicina]] proprio grazie alla scoperta dell{{'}}''H. pylori'': oggi si stima infatti che circa il 90% delle ulcere duodenali e l'80% di quelle gastriche siano di origine infettiva.<ref name="B">{{cita web|http://www.epicentro.iss.it/problemi/helico/helicobacter.asp|titolo=''H. pylori'' su Epicentro|accesso=14 maggio 2008}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/2005/index.html|titolo=Premio Nobel per la Psicologia e per la Medicina|accesso=18 maggio 2008}}</ref>
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[[File:Immunohistochemical detection of Helicobacter pylori histopathology.jpg|thumb|Macchie di ''Helicobacter pylori'' al microscopio ottico, visibili mediante metodiche immunoistochimiche]]
Il sintomo più diffuso dell'ulcera gastroduodenale è un bruciore o un dolore nella parte superiore dell'addome, l'[[epigastrio]], molto più forte lontano dai pasti e nel mattino presto, quando lo stomaco è vuoto.<ref name="B" /> Tuttavia può insorgere anche in qualsiasi momento, con durata che può variare da pochi minuti fino ad alcune ore. Più raramente possono insorgere sintomi come nausea, vomito e mancanza di appetito. A volte l'ulcera può sanguinare e indurre [[anemia]].
L'[[infezione]] dagli ''H. pylori'' è associata a un aumento di 2-6 volte del rischio di [[MALT|linfoma MALT]] e soprattutto di [[cancro gastrico]], il secondo [[Cancro (malattia)|cancro]] più comune nel mondo, soprattutto in Paesi come la [[Cina]] e la [[Colombia]] dove più della metà della popolazione è sotto i sedici anni ed è infetta da ''H. pylori''.<ref name="B" />
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=== MALT-linfoma (linfoma extranodale a cellule B della zona marginale associato al MALT) ===
Il MALT (acronimo della parola inglese ''[[MALT|Mucosa Associated Lymphoid Tissue]]''), è un tessuto linfoide (cioè dotato di [[Sistema linfatico#La Linfa|linfa]], costituita da una sostanza liquida e una cellulare con prevalenza di linfociti), il cui compito principale è la protezione delle superfici mucose esposte all'ambiente.
Il MALT-linfoma primitivo gastrico è il tipo di linfoma più frequente tra quelle che sorgono al di fuori dei linfonodi (extranodali) e, da oltre un decennio, è associato all'infezione da parte dell{{'}}''H. pylori''. Si tratta di un [[Linfoma di Hodgkin|linfoma non-Hodgkin]] a cellule B, a basso grado di malignità. La principale caratteristica dei linfomi-MALT extranodali è di avere un decorso clinico non severo, con scarsa tendenza all'evoluzione e una buona risposta alla terapia; spesso si ha risoluzione del quadro neoplastico con l'eradicazione dell'infezione.<ref name="ponz"/>. Questa neoplasia è di basso grado per definizione; il termine MALT-linfoma di alto grado andrebbe evitato: dunque un linfoma diffuso a grandi cellule B, pur se frutto di un'evoluzione di un MALT-linfoma, non andrebbe indicato come MALT-linfoma di alto grado.
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Uno dei metodi non invasivi più diffusi è l{{'}}''[[breath test|Urea Breath Test]]'' (''test del respiro''). Esso consiste nel far ingerire al paziente una bevanda che contiene dell'[[urea]] marcata con un [[isotopo]] del carbonio (C13 o C14) e valutare la presenza dell'[[anidride carbonica]] (CO<sub>2</sub>) marcata rilasciata nell'aria espirata.<ref name="brt"/>. L'esame viene effettuato in ambulatorio utilizzando strumentazione apposita e con l'aiuto di un tecnico specializzato. Un'alternativa altrettanto affidabile e poco invasiva per il paziente è la ricerca dell'[[antigene]] nelle feci, chiamato test [[antigene HpSA|HpSA]].<ref name="cons">{{en}} Peter Malfertheiner; Francis Mégraud; Colm O'Morain, [http://www.helicobacter.org/download/summary_guidelines_hp_infection%20_business_briefing.pdf ''Guidelines for the Management of Helicobacter Pylori Infection''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081113021946/http://www.helicobacter.org/download/summary_guidelines_hp_infection%20_business_briefing.pdf |data=13 novembre 2008 }}. European Gastroenterology Review, 2005.</ref> In questo caso il paziente deve semplicemente consegnare al laboratorio analisi un campione delle proprie feci su cui verrà condotto un [[test immunoenzimatico]]. L'infezione da ''H. pylori'' è anche diagnosticabile grazie alla rilevazione degli [[anticorpo|anticorpi]] [[IgG]] nel [[sangue]]; questo metodo, però, non consente di distinguere tra infezione attiva e infezione pregressa quindi è sconsigliato per il monitoraggio dell'efficacia della terapia.
Il metodo di riferimento per la diagnosi dell{{'}}''H. pylori'' rimane però la [[gastroscopia]], perché permette al medico una visione più diretta delle eventuali lesioni sulla parete dello stomaco e
== Terapia ==
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Uno studio effettuato in Italia, nel [[2006]], ha proposto l'utilizzo della [[levofloxacina]] in sostituzione della claritromicina e dell'amoxicillina, come primo ciclo terapeutico per l'eradicazione del batterio.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Levofloxacin-based triple therapy in first-line treatment for Helicobacter pylori eradication|autore=Nista EC, Candelli M, Zocco MA, Cremonini F, Ojetti V, Finizio R, Spada C, Cammarota G, Gasbarrini G, Gasbarrini A.|rivista=The American Journal of Gastroenterology|anno=2006|pmid=16968503}}</ref>
== Studi genetici sui vari ceppi ''
[[File:Helicobacter pylori.jpg|thumb|upright=1.6|Vista al [[microscopio elettronico]] di una colonia di ''H. pylori'' stanziata nel muco gastrico]]
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=== Testi ===
* {{Cita libro|autore=F. Pace|autore2=Sergio Vigneri|titolo=Helicobacter pylori|url=http://books.google.com/books?id=KmU3URUJ0A0C|data=1º giugno 1999|editore=Springer|isbn=978-88-470-0065-0}}
* {{Cita libro|titolo=Medicina interna sistematica|url=http://books.google.com/books?id=bgz8lBTiBbsC&pg=PA648|anno=2010|editore=Elsevier srl|
* {{Cita libro|autore=Giampiero Carosi|autore2=Carosi - Pauluzzi|autore3=Sergio Pauluzzi|titolo=Malattie infettive|url=http://books.google.com/books?id=4sZ1BhhFX-MC&pg=PA184|anno=2007|editore=PICCIN|
* {{Cita libro|autore=Panteghini|titolo=Interpretazione degli esami di laboratorio|url=http://books.google.com/books?id=oe2gFJj3nZ8C&pg=PA399|anno=2008|editore=PICCIN|
* {{Cita libro|autore=Mauro Moroni|autore2=Roberto Esposito|autore3=Fausto De Lalla|titolo=Malattie infettive|url=http://books.google.com/books?id=dERPKnbk9LUC&pg=PA511|anno=2008|editore=Elsevier srl|
* {{Cita libro|autore=Humphrey P. Rang|autore2=M. Maureen Dale|autore3=James M. Ritter|titolo=Farmacologia|url=http://books.google.com/books?id=HGcP_ip4SmgC&pg=PA391|anno=2008|editore=Elsevier srl|
* {{Cita libro|autore=S. Fiorucci|autore2=F Pace|titolo=FANS e apparato digerente|url=http://books.google.com/books?id=GG310i7EzlUC&pg=PA26|anno=2000|editore=Springer|
* {{Cita libro|autore=Rosalba Mattei|titolo=Manuale di nutrizione clinica|url=http://books.google.com/books?id=dh-AwHfk1cMC&pg=PA263|anno=2001|editore=FrancoAngeli|
* {{Cita libro|autore=Thomas C. King|titolo=Patologia|url=http://books.google.com/books?id=1CgV-Td_I3oC&pg=PA221|anno=2008|editore=Elsevier srl|
* {{Cita libro|autore=Francesco Mazzeo|autore2=Pietro Forestieri|titolo=Trattato di chirurgia oncologica|url=http://books.google.com/books?id=gUMeO1h0H3EC&pg=SA10-PA17|anno=2003|editore=PICCIN|
* {{en}} R. Biselli; M. Fortini; P. M. Matricardi; T. Stroffolini; R. D'Amelio, ''Incidence of Helicobacter pylori infection in a cohort of Italian military students''. Infection, Roma, 1999.
* {{en}} J. Danesh; A. Gasbarrini; G. Gasbarrini; F. Cremonini, ''Helicobacter pylori infection and extradigestive diseases''. Curr Opin Gastroenterol, Roma, 2000.
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[[Categoria:Helicobacter]]
[[Categoria:Gruppo 1 IARC delle sostanze cancerogene]]
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