Trockismo: differenze tra le versioni

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[[File:Trotsky Profile.jpg|thumb|Lev Davidovič Bronštejn detto [[Lev Trockij|Trockij]]]]
[[File:Cuarta internacional.svg|thumb|Logo della Quarta Internazionale]]
Il '''trockismo'''<ref>{{Treccani|trockismo|trockismo|v=sì|accesso=11 dicembre 2021}}</ref> ({{russo|троцкизм|trockizm}}, {{ucraino|троцькізм|troc'kizm}}, grafie alternative: ''trozkismo'', ''trotzkismo'', ''trotskismo'' ecc.; pronuncia {{IPA|/troʦˈkizmo/}}) è l'[[ideologia]] [[politica]] che fa riferimento al pensiero di [[Lev Trockij]], uno dei candidati alla successione di [[Lenin]] nel [[1924]]. Il concetto principale della teoria trockista è l'idea dell'espansione della [[rivoluzione socialista]] in tutto il mondo, sull'esempio di quella [[rivoluzione russa|sovietica]] del [[1917]]. Trockij sosteneva che la teoria formulata da [[Iosif Stalin]] del "[[socialismo in un solo paese]]" fosse una rottura con l'[[internazionalismo proletario]].
 
==Definizione==
Lo statunitense [[James P. Cannon]] nel suo libro del 1942 ''[[History of American Trotskyism]]'' ha scritto che "il trockismo non è un movimento nuovo, una nuova dottrina, ma il restauro, la rinascita di un autentico [[marxismo]] come è stato esposto e praticato nella rivoluzione russa e nei primi giorni della [[Internazionale Comunista|Internazionale comunista]]". Il trockismo può essere distinto da altre teorie marxiste da due elementi chiave:
* la strategia della rivoluzione permanente, in opposizione alla [[teoria delle due fasi]] dei suoi avversari;
* la critica alla leadership post-1924 dell'Unione Sovietica, l'analisi delle sue caratteristiche e dopo il 1933, il supporto per una rivoluzione politica in Unione Sovietica, considerata dai trockisti [[stato operaio degenerato]].
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==Teoria della rivoluzione permanente==
Nel 1905, Trockij formulò una teoria che divenne nota come la teoria trockista della rivoluzione permanente. Essa può essere considerata una delle caratteristiche distintive del trockismo. Fino al 1905, i marxisti avevano solo teorizzato come una rivoluzione in una società capitalista europea potesse portare a una società socialista. Ma da questa teoria erano esclusi i Paesi non sviluppati, come la Russia. La Russia nel 1905 non aveva ancora stabilito una società capitalista, era invece in gran parte formata dai residui della società medievale e da una piccola classe borghese.
La teoria della rivoluzione permanente ha affrontato la questione di come tali regimi feudali dovessero essere rovesciati, e di come sia possibile raggiungere il socialismo in mancanza di prerequisiti economici. Trockij ha affermato che in Russia solo la classe operaia poteva rovesciare il feudalesimo e ottenere il sostegno dei contadini. Inoltre, egli ha sostenuto che la classe operaia russa non dovesseavrebbe dovuto fermarsi qui: una volta vinta la sua rivoluzione contro la debole classe borghese, avrebbe dovuto stabilire uno Stato operaio in Russia e aiutare la classe operaia nei Paesi capitalisti avanzati di tutto il mondo. Come risultato, la classe operaia internazionale sarebbe venuta in aiuto della Russia, e il socialismo avrebbe potuto svilupparsi in tutto il mondo. Questa teoria non deve apparire come una revisione delle idee marxiste perché, nella realtà, Trockij non fa altro che riprendere i testi di Marx e Engels e proporli sotto il nome di "Teoria della rivoluzione permanente", mettendoli in relazione con le condizioni economiche e sociali della Russia rivoluzionaria.
 
===La rivoluzione democratico-borghese===
{{Vedi anche|Rivoluzione borghese}}
Trockij sosteneva che in [[Russia]] non si sarebbero ripetute rivoluzioni come quelle in [[Gran Bretagna]] nel XVII secolo e in Francia nel [[1789]], che abolirono il [[feudalesimo]] e stabilirono i requisiti di base per lo sviluppo del [[capitalismo]].
In 'Bilanci e prospettive', scritto nel 1906, Trockij delinea la sua teoria in dettaglio, sostenendo: "La storia non si ripete. [...] Per quanto si possa paragonare la rivoluzione russa con la Grande Rivoluzione francese, l'una non potrà mai trasformarsi in una ripetizione dell'altra.". Nella [[rivoluzione francese]], la Francia sperimentò quello che i marxisti chiamarono "rivoluzione democratico-borghese": è stato istituito un regime in cui la borghesia ha rovesciato il sistema feudale esistente. La borghesia ha instaurato un regime di istituzioni parlamentari democratiche. Tuttavia, i diritti democratici sono stati estesi solo alla classe borghese, non sono stati resi universali. La libertà dei lavoratori di organizzare [[sindacato|sindacati]] o di [[sciopero|scioperare]] non è stata raggiunta senza dover lottare.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://digilander.libero.it/trotzkij/quarta/storiaquarta.htm|titolo=Storia della IV Internazionale}}
* {{cita web | 1url = http://www.homolaicus.com/teorici/trotski/trotskismo.htm | 2titolo = Per una storia del trotskismo | accesso = 2 marzo 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20061111170748/http://www.homolaicus.com/teorici/trotski/trotskismo.htm | dataarchivio = 11 novembre 2006 | urlmorto = sì }}
 
{{Trockij}}