Città intelligente: differenze tra le versioni

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[[ImmagineFile:Clean mobility instead of dirty traffic.jpg|thumb|250px|Mobilità intelligente e sostenibile]]
[[ImmagineFile:Smart City Nansha.jpg|thumb|250px|Città intelligente di Nansha<ref>(in inglese) ''[https://web.archive.org/web/20131113201250/http://www.gz.gov.cn/publicfiles/business/htmlfiles/gzgoven/s3711/201109/857506.html Guangzhou Master Plan for Building National Innovation City (2011-2015)]'', sito ''internet'' di "Guangzhou International".</ref> a [[Canton]], [[Cina]].]]
 
La '''città intelligente''' (dall'[[Lingua inglese|inglese]] ''smart city'')<ref>[[IATE]], Banca dati terminologica multilingue dell'Unione Europea: [http://iate.europa.eu/iatediff/SearchByQuery.do?method=searchDetail&lilId=3530623&langId=&query=smart%20city&sourceLanguage=en&___domain=0&matching=&start=0&next=1&targetLanguages=it Città intelligente-''Smart city'']</ref> in [[urbanistica]] e [[architettura]] è un insieme di strategie di [[Pianificazione territoriale|pianificazione urbanistica]] tese all'ottimizzazione e all'innovazione dei [[servizi pubblici]] così da mettere in relazione le [[infrastrutture]] materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita»<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/smart-city_%28Lessico-del-XXI-Secolo%29/ Voce lessicale nell'Enciclopedia Treccani online]</ref> grazie all'impiego diffuso delle nuove [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|tecnologie della comunicazione]], della [[mobilità (trasporti)|mobilità]], dell'[[ambiente (biologia)|ambiente]] e dell'[[efficienza energetica]], al fine di migliorare la [[qualità della vita]] e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.<ref>[http://www.marcodemitri.it/smart-city-citta-intelligenti/ Le Smart City: città intelligenti, digitali ed inclusive. www.marcodemitri.it]</ref><ref>{{cita web|1= http://www.fub.it/node/2218|2= Fondazione Ugo Bordoni, Ricerca e Innovazione: Città intelligenti per uno sviluppo sostenibile|editore= FUB|accesso= 16 giugno 2013|dataarchivio= 9 novembre 2013|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131109142249/http://www.fub.it/node/2218|urlmorto= sì}}</ref>
 
Le prestazioni urbane dipendono non solo dalla dotazione di infrastrutture materiali della città (capitale fisico), ma anche, e sempre di più, dalla disponibilità e qualità della comunicazione, della conoscenza e delle infrastrutture sociali (capitale intellettuale e capitale sociale). Quest'ultima forma di capitale in particolare è determinante per la [[competitività]] urbana.
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Il concetto di città intelligente è stato introdotto in questo contesto come un dispositivo strategico per contenere i moderni fattori di produzione urbana in un quadro comune e per sottolineare la crescente importanza delle [[tecnologie dell'informazione e della comunicazione]] (TIC), del capitale sociale e ambientale nel definire il profilo di competitività delle città, muovendosi verso la sostenibilità e verso misure ecologiche sia di controllo sia di risparmio energetico, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza.<ref name="CaragliuEtAl">{{Cita pubblicazione|autore=Caragliu, A|coautori=Del Bo, C. & Nijkamp, P|anno=2009|titolo=Smart cities in Europe|editore=VU University Amsterdam, Faculty of Economics, Business Administration and Econometrics|url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/10630732.2011.601117?journalCode=cjut20}}</ref> Il significato dei due assetti (del capitale sociale e di quello ambientale) evidenzia la necessità di un lungo cammino da compiere per distinguere le città intelligenti o ''smart'' da quelle con maggior carico tecnologico, tracciando una linea netta tra di loro, ciò che va sotto il nome rispettivamente di città intelligenti e di città digitali.<ref name=egov>[http://www.egov.maggioli.it/articolo/9987/Come-si-organizza-la-citta-intelligente Come si organizza la città intelligente? www.egovnews.it]</ref><ref>[http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=9980 Pisa città intelligente: «Ridurremo del 20% l'emissione di CO2 rispetto alle media italiana». www.pisainformaflash.it]</ref>
 
Il termine ''smart city'' è stato utilizzato anche dalle [[azienda|aziende]] e dalle città come concetto di [[marketing]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael|cognome=Christofi|nome2=Lea|cognome2=Iaia|nome3=Filippo|cognome3=Marchesani|data=2021-04-07|titolo=Marketing innovation and internationalization in smart city development: a systematic review, framework and research agenda|rivista=International Marketing Review|volume=38|numero=5|pp=948-984|accesso=2022-12-23|doi=10.1108/imr-01-2021-0027|url=http://dx.doi.org/10.1108/imr-01-2021-0027}}</ref>.
 
==Descrizione==
Il progetto nasce a livello mondiale, con la città di [[Rio de Janeiro]] che svolge il ruolo di pioniere dei primi esempi di implementazione intelligente delle [[tecnologia|tecnologie]] al fine di migliorare la vita dei cittadini. In quel contesto si è iniziato a usare l'aggettivo ''"smart"'' (2010). L'[[Unione europea]] (UE) prevede per la realizzazione delle "città intelligenti" una spesa totale di 12 miliardi di euro in un arco di tempo che si estende fino al 2020, nell'ambito del progetto ''Eu smart city'', con lo scopo di stimolare le città e le regioni ad impegnarsi per il miglioramento dell'ambiente cittadino.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Alyson L. Greiner|autore2=Giuseppe Dematteis|autore3=Carla Lanza|titolo=Geografia umana. Un approccio visuale|edizione=seconda edizione|p=365|ISBN=978-88-6008-447-7}}</ref>
 
== Descrizione ==
La zia di belardo è una tostona (o quanto meno stimolare) i progetti delle città europee che ambiscono a divenire ''"smart"''. Tali progetti sono rivolti all'[[ecosostenibilità]] dello sviluppo urbano, alla diminuzione di sprechi energetici ed alla riduzione drastica dell'inquinamento grazie anche ad un miglioramento della [[pianificazione urbanistica]] e dei trasporti.
Il progetto nasce a livello mondiale, con la città di [[Rio de Janeiro]] che svolge il ruolo di pioniere dei primi esempi di implementazione intelligente delle [[tecnologia|tecnologie]] al fine di migliorare la vita dei cittadini<ref>{{Cita web|url=https://leyton.com/it/smart-city-che-cosa-sono-e-come-funzionano-le-citta-intelligenti/|titolo=Smart City: che cosa sono e come funzionano le città intelligenti|sito=Italia|data=2021-04-12|lingua=it-IT|accesso=2022-05-17}}</ref>. In quel contesto si è iniziato a usare l'aggettivo ''"smart"'' (2010). L'[[Unione europea]] (UE) prevede per la realizzazione delle "città intelligenti" una spesa totale di 12 miliardi di euro in un arco di tempo che si estendeestendeva fino al 2020, nell'ambito del progetto ''Eu smart city'', con lo scopo di stimolare le città e le regioni ad impegnarsi per il miglioramento dell'ambiente cittadino.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Alyson L. Greiner|autore2=Giuseppe Dematteis|autore3=Carla Lanza|titolo=Geografia umana. Un approccio visuale|edizione=seconda edizione|p=365|ISBN=978-88-6008-447-7}}</ref>
 
LaGli ziainvestimenti diin belardoconto ècapitale unasono tostonavolti a finanziare (o quanto meno stimolare) i progetti delle città europee che ambiscono a divenire ''"smart"''. Tali progetti sono rivolti all'[[ecosostenibilità]] dello sviluppo urbano, alla diminuzione di sprechi energetici ed alla riduzione drastica dell'inquinamento grazie anche ad un miglioramento della [[pianificazione urbanistica]] e dei trasporti.
===Definizione===
Una città può essere definita intelligente, o ''smart'', quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali (trasporti) e moderne ([[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|TIC]]), riferite al capitale umano e sociale, assicurano uno [[sviluppo sostenibile|sviluppo economico sostenibile]] e un'alta [[qualità della vita]], una gestione sapiente delle [[risorsa naturale|risorse naturali]] attraverso l'impegno e l'azione partecipativa. Per l'economista spagnolo Gildo Seisdedos Domínguez, il concetto di città intelligente è basato essenzialmente sull'efficienza, che a sua volta è basata sulla gestione manageriale, sull'integrazione delle TIC e sulla partecipazione attiva dei cittadini. Ciò implica un nuovo tipo di ''governance'' con il coinvolgimento autentico del cittadino nella politica pubblica.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Gildo|cognome=Seisdedos|anno=2012|titolo=¿Qué es una Smart City?|rivista=Bit|volume=188|pp=35–37|url=https://www.academia.edu/22134005/Pero_qu%C3%A9_at_and_es_una_Smart_Cities}}</ref>
 
=== Definizione ===
Le città intelligenti possono essere identificate (e classificate) secondo sei assi o principali:<ref name=Giffinger>{{Cita web|url=http://www.smart-cities.eu/download/smart_cities_final_report.pdf |titolo=Smart cities – Ranking of European medium-sized cities |cognome1=Giffinger |nome1=Rudolf |coautori=Christian Fertner, Hans Kramar, Robert Kalasek, Nataša Pichler-Milanovic, Evert Meijers |anno=2007 |sito=Smart Cities |editore=Centre of Regional Science |città=Vienna}}</ref>
Una città può essere definita intelligente, o ''smart'', quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali (trasporti) e moderne ([[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|TIC]]), riferite al capitale umano e sociale, assicurano uno [[sviluppo sostenibile|sviluppo economico sostenibile]] e un'alta [[qualità della vita]], una gestione sapiente delle [[risorsa naturale|risorse naturali]] attraverso l'impegno e l'azione partecipativa. Per l'economista spagnolo Gildo Seisdedos Domínguez, il concetto di città intelligente è basato essenzialmente sull'efficienza, che a sua volta è basata sulla gestione manageriale, sull'integrazione delle TIC e sulla partecipazione attiva dei cittadini. Ciò implica un nuovo tipo di ''[[governance]]'' con il coinvolgimento autentico del cittadino nella politica pubblica.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Gildo|cognome=Seisdedos|anno=2012|titolo=¿Qué es una Smart City?|rivista=Bit|volume=188|pp=35–3735-37|url=https://www.academia.edu/22134005/Pero_qu%C3%A9_at_and_es_una_Smart_Cities}}</ref>
 
Le città intelligenti possono essere identificate (e classificate) secondo sei assi o principali:<ref name=Giffinger>{{Cita web|url=http://www.smart-cities.eu/download/smart_cities_final_report.pdf |titolo=Smart cities – Ranking of European medium-sized cities |cognome1=Giffinger |nome1=Rudolf |coautori=Christian Fertner, Hans Kramar, Robert Kalasek, Nataša Pichler-Milanovic, Evert Meijers |anno=2007 |sito=Smart Cities |editore=Centre of Regional Science |città=Vienna}}</ref>
* economia intelligente
* mobilità intelligente
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* vita intelligente
* ''governance'' intelligente
 
Questi sei assi si collegano alle tradizionali teorie regionali e neoclassiche della crescita urbana e dello sviluppo. In particolare, gli assi sono basati rispettivamente sulle teorie della competitività regionale, dei trasporti e delle TIC economiche, delle risorse naturali, del capitale umano e sociale, della qualità della vita e della partecipazione dei cittadini nel governo delle città.
 
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Il dibattito scientifico su questo tema si è sviluppato intorno all'innovazione tecnologica e ai sistemi di gestione di spazi e servizi urbani, prendendo in considerazione dapprima i processi di sviluppo che hanno interessato principalmente l’area tecnologica ed energetico-ambientale, per poi coinvolgere progressivamente nelle analisi anche il miglioramento della qualità della vita e la partecipazione dei cittadini. Si tratta di questioni che, originariamente analizzate da parte delle scienze ingegneristiche hanno progressivamente interessato sempre più altre discipline, quali la sociologia, l’economia e la pianificazione territoriale evidenziando come lo sviluppo di una smart city transiti attraverso la contaminazione dei saperi e delle competenze<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Alfredo Sguglio|autore2=Natale Arcuri|autore3=Roberto Bruno|titolo=Integration of Social Science in Engineering Research for Smart Cities. The Italian Case of the RES NOVAE Project|rivista=2018 IEEE International Conference on Environment and Electrical Engineering and 2018 IEEE Industrial and Commercial Power Systems Europe (EEEIC / I&CPS Europe)|volume=Palermo, 2018|numero=pp. 1-6, doi: 10.1109/EEEIC.2018.8493774}}</ref>.
 
=== Contesto politico ===
Il concetto di città intelligente, inteso come la prossima tappa nel processo di urbanizzazione, è diventato molto di moda in questi ultimi anni nell'ambito politico, con l'obbiettivo di operare una distinzione tra città digitale e città intelligente.<ref name=Komninos2002>{{Cita libro|autore=Komninos Nicos|anno=2002|titolo=Intelligent cities: innovation, knowledge systems and digital spaces|città=London|editore=Spon Press}}</ref> Il suo obiettivo principale è tuttora comprendere il ruolo delle infrastrutture TIC, ma gran parte della ricerca è stata indirizzata anche al ruolo del capitale umano, alla sua formazione, al capitale sociale e relazionale e all'interesse ambientale come importanti fattori di crescita urbana.
 
L'Unione europea, in particolare, ha dedicato sforzi costanti a elaborare una strategia per realizzare una crescita urbana intelligente per le sue città-regioni metropolitane.<ref name=Komninos2009>{{Cita pubblicazione|autore=Komninos, Nicos|anno=2009|titolo=Intelligent cities: towards interactive and global innovation environments|rivista=International Journal of Innovation and Regional Development|volume=1|numero=4|pp=337–355(19)|editore=Inderscience Publishers}}</ref><ref name=Paskaleva2009>{{Cita pubblicazione|autore=Paskaleva, K|titolo=Enabling the smart city:The progress of e-city governance in Europe|rivista=International Journal of Innovation and Regional Development|volume=1|numero=4|data=25 gennaio 2009|pp=405–422(18)}}</ref> Altre istituzioni internazionali e gruppi di esperti credono in una rete cablata, come forma di sviluppo guidata dalle TIC. L'Intelligent Community Forum produce, ad esempio, la ricerca sugli effetti locali della rivoluzione mondiale delle TIC. L'OCSE e il Manuale EUROSTAT di Oslo<ref>{{Cita libro|autore=OECD – EUROSTAT|editore=OECD - Statistical Office of the European Communities|città=Paris|titolo=Oslo Manual|anno=2005}}</ref> sottolineano invece il ruolo di innovazione dei settori TIC e offrono un insieme di strumenti informatici per identificare indicatori coerenti, formando così un solido quadro di analisi sull'innovazione urbana ai ricercatori.
Il concetto di città intelligente, inteso come la prossima tappa nel processo di urbanizzazione, è diventato molto di moda in questi ultimi anni nell'ambito politico, con l'obbiettivo di operare una distinzione tra città digitale e città intelligente.<ref name=Komninos2002>{{Cita libro|autore=Komninos Nicos|anno=2002|titolo=Intelligent cities: innovation, knowledge systems and digital spaces|città=London|editore=Spon Press}}</ref>
Il suo obiettivo principale è tuttora comprendere il ruolo delle infrastrutture TIC, ma gran parte della ricerca è stata indirizzata anche al ruolo del capitale umano, alla sua formazione, al capitale sociale e relazionale e all'interesse ambientale come importanti fattori di crescita urbana.
 
A livello mesoregionale osserviamo una rinnovata attenzione per il ruolo delle infrastrutture di comunicazione ''soft'' nel determinare le prestazioni economiche.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Del Bo, C.|coautori=Florio, M.|anno=2008|titolo=Infrastructure and growth in the European Union: an empirical analysis at the regional level in a spatial framework|rivista=Departmental Working Papers 2008-37|città=Milan|editore=University of Milan, Department of Economics}}</ref> La disponibilità e la qualità delle infrastrutture TIC non sono però sufficienti per definire una città intelligente o ''smar''t. Altre definizioni perciò sottolineano il ruolo del capitale umano, l'istruzione e la formazione nello sviluppo urbano. È stato dimostrato, per esempio,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Berry, C. R.|coautori=Glaeser, E.L.|anno=2005|titolo=The divergence of human capital levels across cities|rivista=Papers in Regional Science|volume=84|numero=3|pp=407–444407-444}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Glaeser, E.L|coautori=Berry, C. R.|anno=2006|titolo=Why are smart places getting smarter?|rivista=Taubman Cente Policy Brief|volume=2006-2|città=Cambridge MA|editore=Taubman Centre}}</ref> che i tassi di crescita urbana più rapidi sono stati raggiunti in città in cui è disponibile una quota elevata di forza lavoro istruita. L'innovazione è guidata da imprenditori che investono in settori e prodotti che richiedono una forza lavoro sempre più qualificata. Poiché non tutte le città sono ugualmente riuscite a investire nel capitale umano creando una forza lavoro istruita, la "classe creativa",<ref name=Florida2002>{{Cita web|autore=Florida, R. L.|wkautore=Richard Florida|anno=2009|titolo=Class and Well-Being|accesso=17 marzo 2009 <!-- ,7:38am EDT --> |url=http://www.creativeclass.com/creative_class/2009/03/17/class-and-well-being/|dataarchivio=15 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090515134524/http://www.creativeclass.com/creative_class/2009/03/17/class-and-well-being/|urlmorto=sì}}</ref> nel tempo, si è concentrata spazialmente. Questa tendenza delle città a divergere in termini di capitale umano, attraendo i creativi, ha attirato l'attenzione dei ricercatori e dei responsabili politici. Si scopre che alcune città dotate già in passato di una forza lavoro qualificata sono riuscite ad attirare manodopera più preparata, mentre città che non avevano tali caratteristiche non sono riuscite a farlo. I responsabili politici, in particolare quelli europei, hanno più probabilità di attribuire un peso coerente all'omogeneità spaziale; in queste circostanze il progressivo concentramento urbano del capitale umano è perciò una delle principali preoccupazioni.
L'Unione europea, in particolare, ha dedicato sforzi costanti a elaborare una strategia per realizzare una crescita urbana intelligente per le sue città-regioni metropolitane.<ref name=Komninos2009>{{Cita pubblicazione|autore=Komninos, Nicos|anno=2009|titolo=Intelligent cities: towards interactive and global innovation environments|rivista=International Journal of Innovation and Regional Development|volume=1|numero=4|pp=337–355(19)|editore=Inderscience Publishers}}</ref><ref name=Paskaleva2009>{{Cita pubblicazione|autore=Paskaleva, K|titolo=Enabling the smart city:The progress of e-city governance in Europe|rivista=International Journal of Innovation and Regional Development|volume=1|numero=4|data=25 gennaio 2009|pp=405–422(18)}}</ref>
Altre istituzioni internazionali e gruppi di esperti credono in una rete cablata, come forma di sviluppo guidata dalle TIC. L'Intelligent Community Forum produce, ad esempio, la ricerca sugli effetti locali della rivoluzione mondiale delle TIC. L'OCSE e il Manuale EUROSTAT di Oslo<ref>{{Cita libro|autore=OECD – EUROSTAT|editore=OECD - Statistical Office of the European Communities|città=Paris|titolo=Oslo Manual|anno=2005}}</ref> sottolineano invece il ruolo di innovazione dei settori TIC e offrono un insieme di strumenti informatici per identificare indicatori coerenti, formando così un solido quadro di analisi sull'innovazione urbana ai ricercatori.
 
A livello mesoregionale osserviamo una rinnovata attenzione per il ruolo delle infrastrutture di comunicazione ''soft'' nel determinare le prestazioni economiche.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Del Bo, C.|coautori=Florio, M.|anno=2008|titolo=Infrastructure and growth in the European Union: an empirical analysis at the regional level in a spatial framework|rivista=Departmental Working Papers 2008-37|città=Milan|editore=University of Milan, Department of Economics}}</ref>
La disponibilità e la qualità delle infrastrutture TIC non sono però sufficienti per definire una città intelligente o ''smar''t. Altre definizioni perciò sottolineano il ruolo del capitale umano, l'istruzione e la formazione nello sviluppo urbano. È stato dimostrato, per esempio,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Berry, C. R.|coautori=Glaeser, E.L.|anno=2005|titolo=The divergence of human capital levels across cities|rivista=Papers in Regional Science|volume=84|numero=3|pp=407–444}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Glaeser, E.L|coautori=Berry, C. R.|anno=2006|titolo=Why are smart places getting smarter?|rivista=Taubman Cente Policy Brief|volume=2006-2|città=Cambridge MA|editore=Taubman Centre}}</ref> che i tassi di crescita urbana più rapidi sono stati raggiunti in città in cui è disponibile una quota elevata di forza lavoro istruita. L'innovazione è guidata da imprenditori che investono in settori e prodotti che richiedono una forza lavoro sempre più qualificata. Poiché non tutte le città sono ugualmente riuscite a investire nel capitale umano creando una forza lavoro istruita, la "classe creativa",<ref name=Florida2002>{{Cita web|autore=Florida, R. L.|wkautore=Richard Florida|anno=2009|titolo=Class and Well-Being|accesso=17 marzo 2009 <!-- ,7:38am EDT --> |url=http://www.creativeclass.com/creative_class/2009/03/17/class-and-well-being/}}</ref> nel tempo, si è concentrata spazialmente. Questa tendenza delle città a divergere in termini di capitale umano, attraendo i creativi, ha attirato l'attenzione dei ricercatori e dei responsabili politici. Si scopre che alcune città dotate già in passato di una forza lavoro qualificata sono riuscite ad attirare manodopera più preparata, mentre città che non avevano tali caratteristiche non sono riuscite a farlo. I responsabili politici, in particolare quelli europei, hanno più probabilità di attribuire un peso coerente all'omogeneità spaziale; in queste circostanze il progressivo concentramento urbano del capitale umano è perciò una delle principali preoccupazioni.
 
=== Strategia per la realizzazione ===
Una "città intelligente" sfrutta le opportunità che le TIC offrono, un approccio che implica lo sviluppo urbano integrato. Creazione di città d'affari amichevoli, in modo da attrarre nuove imprese. I dati mostrano che le città ''business-oriented'' sono, infatti, tra quelle con un soddisfacente rendimento socio-economico. A tal fine, le città possono progettare parchi commerciali come "città intelligenti": Kochi, Malta e Dubai sono alcuni esempi.
 
Una "città intelligente" sfrutta le opportunità che le TIC offrono, un approccio che implica lo sviluppo urbano integrato. Creazione di città d'affari amichevoli, in modo da attrarre nuove imprese. I dati mostrano che le città ''business-oriented'' sono, infatti, tra quelle con un soddisfacente rendimento socio-economico. A tal fine, le città possono progettare parchi commerciali come "città intelligenti": Kochi, Malta e Dubai sono alcuni esempi.
La capacità di intelligenza locale è legata a quella dell'economia basata sulla conoscenza.
L'innovazione e la tecnologia sono i principali motori della crescita e un'intelligenza collettiva della comunità sottolinea l'importanza delle reti;
Questo richiede un paradigma di pianificazione pertinente simile al concetto correlato di "città intelligenti" Attraverso lo sviluppo di ''cluster'' e ancor più di città intelligenti, è possibile mettere insieme territori per attivare meccanismi di innovazione di dimensioni globali per innovare i loro sistemi e i loro uffici.
 
=== Il punto sullo sviluppo delle infrastrutture ===
La definizione ''smart city'' o "città intelligente" è centrata sulla "utilizzazione di infrastrutture di rete per migliorare l'efficienza economica e politica e consentire lo sviluppo sociale, culturale e urbano",<ref name=Hollands2008>{{Cita pubblicazione|cognome=Hollands|nome=R. G|anno=2008|titolo=Will the real smart city please stand up?|rivista=City|volume=12|numero=3|pp=303–320303-320}}</ref> in cui il termine infrastruttura indica i servizi alle imprese e alla residenza, per il tempo libero, la qualità di vita e le TIC (telefoni fissi e mobili, TV satellitare, reti informatiche, commercio elettronico, servizi internet). Essa porta in primo piano l'idea di una città cablata come il modello di sviluppo principale della connettività e come fonte di sviluppo.<ref name=Komninos2002 /> La criticità presente nell’nell{{'}}''high-tech'' e nelle industrie creative è caratterizzata nel lungo periodo dalla crescita urbana. Nella ricerca di Richard Florida, lo studioso statunitense che si occupa di creatività e rigenerazione urbana, l'idea di base è che le "professioni creative sono in crescita e che le imprese ora si orientano ad attrarre 'il creativo' ".<ref name=Hollands2008 /><ref name=autogenerato1>{{Cita libro|autore=Florida, R. L.|anno=2002|titolo=The rise of the creative class: and how it's transforming work, leisure, community and everyday life|url=https://archive.org/details/riseofcreativecl00flor|città=New York|editore=Basic Books}}</ref> Mentre la presenza di una forza lavoro creativa e qualificata non garantisce prestazioni urbane, in un'economia sempre più globalizzata e ad alta intensità di conoscenza, questi fattori determinano sempre il successo delle città.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Nijkamp, P.|wkautore=Peter Nijkamp|anno=2008|titolo=E pluribus unum|rivista=Research Memorandum, Faculty of Economics|città=Amsterdam|editore=VU University Amsterdam}}</ref>
 
=== Un approccio alle città inclusive e sostenibili ===
Un approccio alternativo è dato da una profonda attenzione al ruolo del sociale e del capitale relazionale nello sviluppo urbano. Pertanto una città intelligente dovrà essere una città la cui comunità ha imparato ad apprendere, adattarsi e innovare.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Coe|cognome=A|coautori=Paquet, G. and Roy, J.|anno=2001|titolo=E-governance and smart communities: a social learning challenge|url=https://archive.org/details/sim_social-science-computer-review_spring-2001_19_1/page/80|rivista=Social Science Computer Review|volume=19|numero=1|pp=80–9380-93}}</ref> Questo può includere una forte attenzione al fine di conseguire l'inclusione sociale nei servizi pubblici dei residenti urbani (smart card ad esempio di Southampton) e rafforzare la partecipazione dei cittadini alla co-progettazione.<ref>{{Cita web|autore=Southampton City Council|anno=2006|titolo=Southampton Smartcities Card|url=http://www.southampton.gov.uk/living/smartcities/|accesso=12 novembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100120003051/http://www.southampton.gov.uk/living/smartcities/|dataarchivio=20 gennaio 2010}}</ref>
La sostenibilità in generale è vista come un'importante componente strategica della città intelligente. Il passaggio verso la sostenibilità sociale può essere inteso nella integrazione delle tecniche di partecipazione, come ad esempio la consultazione on-line e la co-progettazione delle modifiche ai servizi, per incentivare la partecipazione degli utenti come cittadini nel processo di democratizzazione sulle decisioni in merito ai futuri livelli di prestazione.<ref name=Deakin2007>{{Cita pubblicazione|autore=Deakin, M|anno=2007|titolo=From city of bits to e-topia: taking the thesis on digitally-inclusive regeneration full circle|rivista=Journal of Urban Technology|volume=14|numero=3|pp=131–143131-143}}</ref>
<ref name=DeakinAllwinkle2007>{{Cita pubblicazione|autore=Deakin, M|coautori=Allwinkle, S|anno=2007|titolo=Urban regeneration and sustainable communities: the role networks, innovation and creativity in building successful partnerships|rivista=Journal of Urban Technology|volume=14|numero=1|pp=77–9177-91}}</ref>
La sostenibilità ambientale è importante in un mondo dove le risorse sono scarse e dove le città stanno sempre più basando il loro sviluppo e la loro ricchezza sul turismo e sulle risorse naturali: il loro sfruttamento deve garantire l'uso sicuro e rinnovabile del patrimonio naturale. Questo ultimo punto è legato al business che ha portato allo sviluppo, in quanto il sapiente equilibrio di misure che promuovano la crescita da un lato e la tutela dei deboli dall'altro è una pietra miliare per lo sviluppo urbano sostenibile.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Deakin, M|anno=2010|titolo=Review of City Portals: The Transformation of Service Provision under the Democratization of the Fourth Phase|curatore=Reddick, C|rivista=Politics, Democracy and E-Government: Participation and Service Delivery|editore=IGI Publishing|città=Hershey}}</ref>
 
=== Critiche ===
 
Le principali criticità generate dallo sviluppo delle città intelligenti sono:<ref name=Hollands2008 />
* la sopravvalutazione del loro interesse strategico potrebbe portare ad ignorare vie alternative di sviluppo urbano o alterare profondamente assetti urbani consolidati su pregressi modelli storico-culturali;
* le autorità cittadine potrebbero sottovalutare i rischi di cyber-security legati alla raccolta grandi quantità di dati personali della cittadinanza/utenza;
* il punto centrale del concetto di città intelligente può portare ad una sottovalutazione dei possibili effetti negativi dello sviluppo delle nuove infrastrutture tecnologiche e di rete necessarie ad una città per essere intelligente.<ref>On this topic, see also {{Cita libro|autore=Graham, S.|coautori=Marvin, S.|anno=1996|titolo=Telecommunications and the city: electronic spaces, urban place|url=https://archive.org/details/telecommunicatio0000grah|cittàanno=London1996|editore=Routledge|città=London|coautori=Marvin, S.}} Santuccio S.,Dal panopticon alla smart city. Il controllo dello spazio urbano, Città e Storia, Roma Tre – Croma, Anno XV, n 1-2 gennaio-dicembre 2020, pp.131.151, ISBN 978-88-8368-114-1</ref>
 
L'idea neo-liberista degli spazi urbani è stata criticata per i rischi potenziali associati al mettere un peso eccessivo sui valori economici come unico motore dello sviluppo urbano. Tra questi possibili modelli di sviluppo, i responsabili politici dovrebbero meglio considerare quelli che discendono non solo da un modello di guida aziendale. Un modello di business globalizzato si basa sulla mobilità del capitale. Un modello di business orientato può tradursi in una perdita di strategia a lungo termine: il professor Robert Holland sostiene che “lo 'spatial fix' significa inevitabilmente che il capitale mobile spesso può 'scrivere le proprie offerte' per venire in città e spostarsi solo quando riceve un'offerta migliore. Questo non è meno vero per la smart city di quanto lo fosse per l'industria, o per la città manifatturiera”.<ref name=Hollands2008 />
 
Un'altra critica al modello della smart city deriva dalla sua origine strettamente legata alle grandi multinazionali del digitale, come [[IBM]] e [[Cisco Systems]]. A. Vanolo (2013)<ref>{{Cita libro|autore=Vanolo, A.|anno=2013|titolo=Smartmentality. The smart city as disciplinary strategy|rivista=Urban Studies|editore=Routledge}}</ref> decostruisce la retorica della smartness mostrando come dietro di essa vi sia il progetto di creazione di una clientela per i prodotti offerti alle città da parte di queste imprese. In oltre, un eccessivo avanzamento tecnologico della città potrebbe influenzare la connessione con utenti ed aziende rischiando di perdere di vista il fine ultimo della città: gli utenti. In questa critica, F. Marchesani (2022, 2023)<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filippo|cognome=Marchesani|data=2022-12-10|titolo=Exploring the relationship between digital services advance and smart tourism in cities: Empirical evidence from Italy|rivista=Current Issues in Tourism|volume=0|numero=0|pp=1-12|accesso=2022-12-24|doi=10.1080/13683500.2022.2153652|url=https://doi.org/10.1080/13683500.2022.2153652}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Filippo|cognome=Marchesani|nome2=Francesca|cognome2=Masciarelli|nome3=Andrea|cognome3=Bikfalvi|data=2023-08-01|titolo=Smart city as a hub for talent and innovative companies: Exploring the (dis) advantages of digital technology implementation in cities|rivista=Technological Forecasting and Social Change|volume=193|p=122636|accesso=2023-09-03|doi=10.1016/j.techfore.2023.122636|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0040162523003219}}</ref> analizza l'eccessivo sviluppo digitale delle smart city in Italia e la successiva perdita di connessione con i turisti contribuendo all'attuale dibattito sulla relazione tra progressi tecnologici nelle città e le tendenze del turismo intelligente (smart tourism).
 
== Esempi di tecnologie adottabili ==
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Le reti di sensori ''wireless'' sono una tecnologia specifica che aiuta a creare città intelligenti. Si tratta di creare una rete di nodi sensori intelligenti in grado di misurare molti parametri per una gestione più efficiente della città.<ref>Asín, Alicia;[http://www.libelium.com/smart_cities/ Smart Cities from Libelium allows systems integrators to monitor noise, pollution, structural health and waste management]</ref> I dati sono resi accessibili, in modalità ''wireless'' e in tempo reale, ai cittadini o alle autorità competenti.
 
Ad esempio, i cittadini possono monitorare la concentrazione di inquinamento in ogni strada della città o possono ottenere gli allarmi automatici quando supera un certo livello.<ref>[{{Cita web |url=http://www.libelium.com/vehicle_traffic_monitoring_bluetooth_sensors_over_zigbee |titolo=Vehicle Traffic Monitoring Platform with Bluetooth over ZigBee] |accesso=6 marzo 2014 |dataarchivio=5 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131105115304/http://www.libelium.com/vehicle_traffic_monitoring_bluetooth_sensors_over_zigbee/ |urlmorto=sì }}</ref> È anche possibile ottimizzare l'irrigazione di parchi o l'illuminazione della città, rilevare perdite d'acqua o ottenere mappe acustiche. I bidoni della spazzatura possono inviare un allarme quando sono vicini ad essere pieni.
 
Il traffico veicolare può essere monitorato in modo da modificare le luci della città in modo dinamico e può essere ridotto con sistemi che rilevano la più vicina area di parcheggio disponibile. Gli automobilisti possono ottenere informazioni tempestive in modo da poter individuare un parcheggio gratuito ed inserirsi rapidamente, risparmiando tempo e carburante.<ref>Gascón, David; Asín, Alicia;[http://www.libelium.com/smart_parking/ Smart Sensor Parking Platform enables city motorists save time and fuel] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131226072940/http://www.libelium.com/smart_parking/ |date=26 dicembre 2013 }}</ref> Queste informazioni possono ridurre ingorghi e inquinamento, migliorando quindi la qualità della vita. Recentemente è stato affermato che, in ragione della natura generatrice di reddito dei parcheggi, i sistemi intelligenti di parcheggio possono essere la base ideale per la creazione di reti ''wireless'' municipali.
 
Queste reti possono essere utilizzate per altri tipi di rilevamento, come l'azienda californiana Streetline la quale ha annunciato che nei primi mesi del 2014 lancerà il proprio portafoglio intelligente di parcheggio, aggiungendo il rilevamento della temperatura della superficie stradale e del rumore..<ref>[https://www.prnewswire.com/news-releases/streetline-unveils-sound-level-and-surface-temperature-sensing-advances-internet-of-things-vision-for-cities-239068391.html <!-- Titolo generato automaticamente -->Streetline to leverage its sensor-enabled smart parking platform as a foundation for additional smart city use cases FOSTER CITY, Calif. – January 7, 2014]</ref>
 
=== Sensori collaborativi online per le piattaforme di gestione dei dati ===
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Il termine ''smart city'' è utilizzato in una varietà di casi; di seguito alcuni esempi:
* Smart City Laguna la prima Smart City in Social Housing al mondo di Planet Smart City vicino a Fortaleza
* [[Amsterdam]]
 
* Cairo
* Trento, prima smart city di medie dimensioni in Italia<ref>{{Cita news|url=http://www.icitylab.it/icity-rate-2017-milano-la-citta-piu-smart-ditalia-bologna-firenze-sul-podio/|titolo=ICity Rate 2017: Milano la città più “smart” d'Italia, Bologna e Firenze sul podio|pubblicazione=ICity-LAB|data=24 ottobre 2017|accesso=20 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180128104258/http://www.icitylab.it/icity-rate-2017-milano-la-citta-piu-smart-ditalia-bologna-firenze-sul-podio/|dataarchivio=28 gennaio 2018|urlmorto=sì}}</ref>{{-}}
 
* [[Tokyo]]
 
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* Torino
*[[Cagliari]]<ref>{{Cita web|url=https://e.huawei.com/it/videolist/local/65a85489a47e4b3fb728d564af7bb3a9|titolo=Huawei a Cagliari e in Sardegna: Smart City for Intelligent Life|sito=Huawei Enterprise|lingua=it-it|accesso=2021-07-08}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://e.huawei.com/it/news/it/2020/20201112_Huawei_Smart_City_Tour_Cagliari|titolo=Huawei Smart City Tour arriva a Cagliari e propone la Sardegna come modello di successo per le regioni smart d’Italia|sito=Huawei Enterprise|lingua=it-it|accesso=2021-07-08}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/internet/tlc/2019/02/18/cagliari-smart-city-huawei/|titolo=Smart city, al via i test a Cagliari|sito=Wired|data=2019-02-18|lingua=it|accesso=2021-07-08}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cagliaripad.it/506694/da-cagliari-limpegno-di-huawei-per-digitalizzare-litalia/|titolo=Da Cagliari l'impegno di Huawei per digitalizzare l'Italia|autore=Redazione Cagliaripad|sito=Cagliaripad|data=2020-11-12|lingua=it-IT|accesso=2021-07-08}}</ref>
 
* [[Dubai]]
 
== Modelli di Smart City<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Simone Pettirossi|titolo=Smart city: la città autonoma|rivista=Rivista trimestrale di Scienza dell'Amministrazione|volume=2020|numero=3}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://rtsa.eu/RTSA_3_2020_Pettirossi.pdf|titolo=Smart City: la Città autonoma, in Rivista trimestrale di Scienza dell'Amministrazione, 2020, n. 3, pp. 1-25}}</ref> ==
==Note==
 
=== Modello americano ===
''Assi principali''
* Ricerca
* Tecnologia
* Globalizzazione
''Scala urbana''
* Metropoli / Megalopoli
''Identità''
* Globale
''Coinvolgimento dei cittadini''
* Medio - basso
''Promotori principali della smartness urbana''
* Privati: Società ICT,
* Centri accademici di innovazione
 
=== Modello asiatico ===
''Assi principali''
* Sperimentazione
* Automazione
* New Town
''Scala urbana''
* Megalopoli / Gigalopoli
''Identità''
* Globale
''Coinvolgimento dei cittadini''
* Basso
''Promotori principali della smartness urbana''
* Privati: Aziende ICT, Costruttori edili, Finanza
* Pubblico: Governi nazionali
 
=== Modello europeo ===
''Assi principali''
 
* Sostenibilità
* Rigenerazione urbana
* Inclusione sociale
 
''Scala urbana''
 
* Città medie / Città grandi
 
''Identità''
 
* Globale / Europea / Locale (Glo-Cale)
 
''Coinvolgimento dei cittadini''
 
* Medio / Medio - Alto
 
''Promotori principali della smartness urbana''
 
* Pubblico: Unione europea, Reti di città, Università, Comuni
 
== Tra smart city e smart land<ref>{{Cita libro|titolo=Aldo Bonomi, Roberto Masiero, Dalla smart city alla smart land, Marsilio, Venezia 2014}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Simone Pettirossi|titolo=Tra smart city e smart land: le agende urbane delle regioni italiane|rivista=Istituzioni del Federalismo. Rivista di studi giuridici e politici|volume=2020|numero=1}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.regione.emilia-romagna.it/affari_ist/rivista_1_2020/Pettirossi.pdf|titolo=Simone Pettirossi, Tra smart city e smart land: le agende urbane delle Regioni italiane, in Istituzioni del Federalismo, n. 1, 2020, pp. 207-250}}</ref> ==
In Italia il concetto di città intelligente si è ampliato, abbracciando il territorio. Data l'elevata percentuale di città di piccole dimensioni è emerso, accanto al concetto di "smart city", quello di "smart land", che pone l'attenzione sulla possibilità di diffondere la "smartness" urbana non solo a livello di singola città, ma anche di area metropolitana, di area vasta, provinciale, regionale.
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulle|etichetta=città intelligenti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}