Roberto Castelli: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Roberto Castelli
|immagine = Roberto Castelli
|didascalia =
|carica = [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della giustizia]]
|mandatoinizio = 11 giugno
|mandatofine = 17 maggio
|
|predecessore = [[Piero Fassino]]
|successore = [[Clemente Mastella]]
|carica2 = [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti]]
|mandatoinizio2 = 21 maggio
|mandatofine2 = 16 novembre
|vice di2 = [[Altero Matteoli]]
|cotitolare2 = [[Aurelio Misiti]]
|
|predecessore2 = [[Angelo Capodicasa]]<
|successore2 = [[Mario Ciaccia]]
|carica4 = [[
|mandatoinizio4 = 9 maggio
|mandatofine4 = 14 marzo
|legislatura4 = {{NumLegRepubblica|D|XIII|XIV|XV|XVI}}
|gruppo parlamentare4 = [[Lega Nord Padania]]
|coalizione4 = '''XIV'''-'''XV''': [[Casa delle Libertà]]<br />'''XVI''': [[Coalizione di centro-destra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-destra 2008]]
|circoscrizione4 = '''XIII'''-'''XV''': [[Circoscrizione Lombardia (Senato della Repubblica)|Lombardia]]<br
|collegio4 = '''XIII'''-'''XIV''': [[Collegio elettorale di Lecco (Senato della Repubblica)|Lecco]]
|incarichi4 = '''XIII-XIV legislatura:'''
*[[Capogruppo (parlamento)|
'''XV legislatura:'''
*[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] della [[Lega Nord Padania]] al [[Senato della Repubblica]] <small>(dal 18/05/2006 al 28/04/2008)</small>
*[[Capogruppo (parlamento)|Capogruppo]] della [[Lega Nord Padania]] nella [[Commissione parlamentare antimafia]] <small>(dal 28/11/2006 al 28/04/2008)</small>
|sito4 = http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00000532.htm
|carica5 = [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio5 = 23 aprile
|mandatofine5 = 8 maggio
|legislatura5 =
|gruppo parlamentare5 = [[Lega Nord Padania]]
|coalizione5 = '''XII''': [[Polo del Buon Governo]]
|circoscrizione5 = '''XI''': [[Circoscrizione Como-Sondrio-Varese|Como]]<br />'''XII''': [[Circoscrizione Lombardia 2 (1993)|Lombardia 2]]
|collegio5 = '''XII''': [[
|sito5 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=XII%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg12/framedeputato.asp?Deputato=d32660
|partito = Partito Popolare del Nord <small>(dal 2023)</small><br/>Patto per il Nord <small>(dal 2024)</small><br />''In precedenza'':<br />[[Lega Lombarda (partito politico)|LL]] <small>(1986-2023)</small><br />[[Lega Nord|LN]] <small>(1990-2023)</small><br />[[Lega per Salvini Premier|LSP]] <small>(2017-2023)</small>
|titolo di studio = Laurea in
|alma mater = [[Politecnico di Milano]]
|professione =
}}
{{Bio
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}}
Storico dirigente della [[Lega Nord]],
==Biografia==
Ha lavorato per trent'anni nel campo dell'acustica applicata, dapprima come direttore tecnico della [[Lafranconi silenziatori|Lafranconi]] di [[Mandello del Lario]] ([[provincia di Lecco|LC]]), e poi come libero professionista
Le sue attività di ricerca e sviluppo tecnologico lo portano a partecipare al primo progetto sui trasporti organizzato dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Prende parte ai lavori per il varo dei regolamenti [[Comunità
È autore di alcune pubblicazioni e corsi di formazione per ingegneri ed è stato consulente tecnico della rivista ''[[Motociclismo (rivista)|Motociclismo]]''.<ref>[http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo Articolo di] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150402130716/http://www.motociclismo.it/il-viceministro-roberto-castelli-compra-il-portachiavi-per-labruzzo-allo-stand-di-motociclismo |data=2 aprile 2015 }} [[Motociclismo (rivista)|Motociclismo.it]]</ref>
==Attività politica==
A metà degli [[Anni 1980|anni
Nel movimento politico di Bossi ha ricoperto la carica di presidente della sezione provinciale di [[Como]], quindi proboviro della Lega Lombarda nazionale e primo segretario della sede provinciale di [[Lecco]] nel [[1994]]. Nelle amministrazioni locali è stato primo degli eletti e capogruppo della Lega nel [[Consiglio provinciale]] di [[Como]] ([[1990]]) e in [[comune]] a Lecco ([[1997]]).
Dal [[2002]] è Presidente della [[Lega Lombarda]] subentrando a [[Stefano Galli]] (presidente dal 1999 al 2002).▼
Dal [[2010]] insieme al senatore [[Piergiorgio Stiffoni]] fa parte del comitato amministrativo di tesoreria come segretario amministrativo del partito Lega Nord che affianca il tesoriere [[Francesco Belsito]]. Dopo una indagine di tre procure che indaga Belsito per presunti fondi neri elargiti dal partito per pagare le spese della famiglia del leader [[Umberto Bossi]], dimessosi da Segretario Federale, nell'aprile del 2012 il Consiglio Federale decide di sostituire l'intero comitato di tesoreria. I due senatori saranno sostituiti dai deputati [[Silvana Comaroli]], segretario amministrativo del gruppo della [[Lega Nord]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] da fine 2011, e [[Roberto Simonetti]], Presidente della [[Provincia di Biella]]. Nuovo tesoriere è l'ex Presidente federale della [[Lega Nord]] [[Stefano Stefani]].
=== Parlamentare alla Camera e al Senato ===
Nel [[1992]] viene eletto per la prima volta, col [[Sistema elettorale#Il sistema proporzionale|sistema proporzionale]], alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]]. Nel [[1994]] è rieletto deputato nel [[collegio uninominale]] di Lecco. Nel [[1996]] torna in Parlamento come senatore, eletto nel collegio a cavallo fra le province di Lecco e Bergamo; da allora ha ripetuto in più occasioni di avere l'onore di essere il "Senatore di [[Pontida]]" (località in [[provincia di Bergamo]] presso la quale si tengono i raduni annuali del suo partito).<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/06/18/ministri-in-fila-con-la-bandiera-verde.html|titolo=Ministri in fila con la bandiera verde ma Maroni diserta il lavacro lumbàrd - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.
Nel [[2000]] è tra i promotori della coalizione della [[Casa delle Libertà]], fondata su un accordo tra la Lega e gli altri partiti del [[centrodestra]].
▲
=== Ministro della Giustizia ===
Dal [[2001]] al [[2006]] è [[Ministri della giustizia della Repubblica Italiana|Ministro della giustizia]] nel [[Governo Berlusconi II|secondo]], e poi nel [[Governo Berlusconi III|terzo governo Berlusconi]] dopo essere stato rieletto per la quarta volta in Parlamento in occasione delle [[elezioni politiche
Il 29 luglio 2003 il Senato della Repubblica respinge (con 121
Nel 2004 emana la legge 189/2004 sul maltrattamento,abbandono e uccisione di animali.
L'11 gennaio
Emana la 38/2006 in cui riforma, inasprendo le pene, il reato di adescamento dei minori (
==== L'opposizione al mandato d'arresto europeo ====
Alla fine del 2001 la Lega, tramite il suo ministro della Giustizia
====
Il 25 aprile 2002 Castelli dichiara la sua contrarietà alla dichiarazione approvata all'unanimità dal Consiglio dei ministri dell'Unione Europea contro il razzismo e la xenofobia.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/26/ministri_europei_razzismo_xenofobia__co_0_020426085.shtml I ministri europei: «No a razzismo e xenofobia»]</ref> Castelli contesta che quella dichiarazione ponga anche la necessità di «armonizzare le legislazioni nazionali contro il razzismo e la xenofobia» sulla base della proposta quadro presentata dalla Commissione il 29 novembre 2001 ove «per "razzismo e xenofobia" si intende il convincimento che la razza, il colore, la discendenza, la religione o i convincimenti, l'origine nazionale ed etnica siano fattori determinanti per nutrire avversione nei confronti di singoli individui o di gruppi». Così, secondo il ministro leghista, si «rischia di sconfinare in una limitazione della libertà di pensiero. Per esempio, il reato fa riferimento anche al convincimento che un individuo si ritenga superiore a un altro. Io mi chiedo: come può un magistrato entrare nel convincimento personale di un individuo? Il punto è che stiamo viaggiando su una linea di confine molto delicata: un conto è essere razzista, e noi condanniamo il razzismo e la xenofobia, un conto è esprimere liberamente le proprie opinioni e fare lotta politica». Ma per la Commissione europea «il convincimento in sé non è considerato reato: sono solo le azioni criminose motivate da questo convincimento che vengono punite, e per le quali la motivazione razzista è considerata un'aggravante».<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/27/Castelli_contesta_documento_contro_razzismo_co_0_020427506.shtml Castelli contesta il documento Ue contro il razzismo]</ref>
Sempre in nome della "libertà di opinione", nel marzo 2003 Castelli porrà il veto dell'Italia al Consiglio dei ministri della Giustizia della UE sull'approvazione della decisione-quadro sul razzismo e la xenofobia.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/01/Castelli_blocca_testo_anti_razzismo_co_0_030301052.shtml Ue, Castelli blocca il testo anti razzismo]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2003/marzo/02/Castelli_alle_leggi_anti_razzismo_co_0_030302260.shtml Castelli e il no alle leggi antirazzismo: in Europa tanti nazisti rossi]</ref>
Ancora il 2 giugno 2005 Castelli torna a porre il veto motivandolo stavolta con il «rinvio a giudizio di [[Oriana Fallaci]] per xenofobia» avvenuto una settimana prima, e perché «il Parlamento italiano intende riprendere in mano i reati d'opinione».<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/03/razzismo_stop_italiano_legato_caso_co_8_050603058.shtml Ue e razzismo, stop italiano legato al caso della Fallaci]</ref> Come in effetti accadrà con la promulgazione della legge 24 febbraio 2006, n. 85 che ha alleggerito notevolmente anche le pene contro l'odio razziale o etnico.<ref>{{Cita web|url=https://web.camera.it/cartellecomuni/leg14/RapportoAttivitaCommissioni/testi/02/02_cap07_sch10.htm|titolo=SERVIZIO STUDI|sito=web.camera.it|accesso=2022-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.camera.it/parlam/leggi/06085l.htm|titolo=L 85/2006|sito=web.camera.it|accesso=2022-01-15}}</ref> L'UE arriverà a un accordo su razzismo e xenofobia solo nel novembre 2008.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/esteri/ue-razzismo/ue-razzismo/ue-razzismo.html?ref=search|titolo=Ue, accordo contro il razzismo previsto il carcere da 1 a 3 anni - esteri - Repubblica
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{{vedi anche|Riforma Castelli}}
Nel [[2005]] viene approvata la [[Riforma Castelli|riforma dell'ordinamento giudiziario]] che porta il suo nome. La riforma è una [[legge delega]], e in quanto tale impegna il governo ad assumere decreti legislativi atti ad attuare le direttive del testo approvato in Parlamento.
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La riforma Castelli è stata poi superata dai ddl [[Clemente Mastella|Mastella]] del 2006-2007.
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Nel [[2006]], in rapporto al caso nato successivamente al rifiuto di Castelli di controfirmare la [[grazia (diritto)|grazia]] per [[Ovidio Bompressi]], con conseguente conflitto di attribuzione dei poteri con il [[Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]], la [[Corte Costituzionale]] sentenzia, in tema di [[grazia (diritto)|grazia]] che il Guardasigilli non può rifiutare la controfirma sui provvedimenti di grazia decisi dal Capo dello Stato (sentenza n. 200/2006).
=== Senatore ===
Alle [[elezioni politiche
Il 14 gennaio [[2007]], in occasione del 7º Congresso nazionale della Lega Lombarda tenutosi a Milano, viene confermato alla presidenza del movimento.
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Nell'ottobre del [[2007]], la [[Lega Nord]] ha proposto un emendamento alla [[legge finanziaria]] per eliminare gli stanziamenti ad hoc per la fondazione EBRI (''European Brain Research Institute'') fondata dalla senatrice a vita [[Rita Levi-Montalcini]]: l'ultima delle sue numerose iniziative scientifiche, un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma<ref>{{cita web|url=http://www.ebri.it/|titolo=Sito web European Brain Research Institute|accesso=5 settembre 2008}}</ref> in collaborazione con la Fondazione S. Lucia<ref>{{cita web|url=http://www.hsantalucia.it/|titolo=Sito web Fondazione S. Lucia|accesso=5 settembre 2008}}</ref> e il [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]]. Tale finanziamento fu interpretato dal senatore [[Massimo Polledri]] come finalizzato all'ottenimento del voto della Montalcini sulla legge finanziaria; per questo motivo il senatore propose un [[emendamento]] al decreto legge collegato alla [[legge finanziaria]] 2007 per eliminare gli stanziamenti. Roberto Castelli sottoscrisse l'emendamento dicendo che se la Montalcini avesse voluto allontanare da sé ogni sospetto non avrebbe dovuto "far altro che votare a favore dell'emendamento, che fa rinunciare a questa sorta di emolumento che viene dato per il voto della senatrice Levi Montalcini".<ref>[http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Resaula&leg=15&id=00283141&offset=440628&length=3063&parse=no&stampa=si Resoconto stenografico della seduta n. 239 del Senato della XV Legislatura] da Senato.it, URL consultato il 29/04/2008</ref> Fu poi proposto dai sostenitori dell'emendamento di destinare tale finanziamento all'ospedale San Raffaele, definito "polo di eccellenza" nella ricerca neurologica.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/18/Lega_agli_stanziamenti_per_istituto_co_9_071018062.shtml La Lega: no agli stanziamenti per l'istituto della Montalcini Mastella: Storace, si indaghi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> L'emendamento della Lega Nord è stato in seguito respinto a larghissima maggioranza con 75 si, 173 no 57 astenuti.
=== Viceministro
Alle [[elezioni politiche
====Proposta di inserimento della croce nella bandiera italiana====
A seguito del [[Controversia sui minareti in Svizzera#Emendamento costituzionale federale per il bando della costruzione di nuovi minareti|referendum svizzero sulla costruzione di minareti]], Castelli ha dichiarato come «''ancora una volta dagli svizzeri ci viene una lezione di civiltà. Il messaggio, che arriva soprattutto a noi che viviamo vicini a questa terra, è forte. Occorre un segnale forte per battere l'ideologia [[massoneria|massonica]] e filoislamica che purtroppo attraversa anche le forze alleate della [[Lega Nord|Lega]]''». «''Credo che la [[Lega Nord]] possa e debba nel prossimo disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l'inserimento della [[croce]] nella [[bandiera italiana]]''».<ref name=giornale>[http://www.ilgiornale.it/esteri/svizzera_no_minareti_e_lega_nord_rilancia_ora_croce_tricolore/minareti-svizzera-referendum-islam/30-11-2009/articolo-id=402894-page=0-comments=1 Svizzera: "No ai minareti" E la Lega Nord rilancia: ora la croce sul Tricolore], ''[[Il Giornale]]'', 30 novembre 2009</ref>▼
▲Castelli ha dichiarato come «ancora una volta dagli svizzeri ci viene una lezione di civiltà. Il messaggio, che arriva soprattutto a noi che viviamo vicini a questa terra, è forte. Occorre un segnale forte per battere l'ideologia [[massoneria|massonica]] e filoislamica che purtroppo attraversa anche le forze alleate della [[Lega Nord|Lega]]». «Credo che la [[Lega Nord]] possa e debba nel prossimo disegno di legge di riforma costituzionale chiedere l'inserimento della [[croce]] nella [[bandiera italiana]]».<ref name=giornale>[http://www.ilgiornale.it/esteri/svizzera_no_minareti_e_lega_nord_rilancia_ora_croce_tricolore/minareti-svizzera-referendum-islam/30-11-2009/articolo-id=402894-page=0-comments=1 Svizzera: "No ai minareti" E la Lega Nord rilancia: ora la croce sul Tricolore], ''[[Il Giornale]]'', 30 novembre 2009</ref>
La proposta è stata liquidata dal
===
{{Vedi anche|Elezioni amministrative in Italia del 2010#Lecco}}
In occasione delle [[elezioni amministrative
=== Gli ultimi anni ===
Il 4 dicembre [[2011]] è nominato dal presidente [[Roberto Calderoli]] vicepresidente del [[Parlamento del Nord]].[[File:Partito Popolare del Nord - Logo (Italy, 2023).svg|miniatura|Logo del Partito Popolare del Nord]]Il 18 settembre [[2023]], da tempo con posizioni differenti rispetto a quelle del segretario federale [[Matteo Salvini]], lascia la Lega, poiché non si riconosce più nel partito<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/roberto-castelli-lascia-lega-scelta-maturata-molto-tempo-AF9pxeu|titolo=Castelli lascia la Lega: “Mi sento lontano dal partito di Salvini”|sito=Il Sole 24 ORE|data=2023-09-18|accesso=2023-12-07}}</ref>. Castelli, fondatore e presidente dell'associazione Autonomia e Libertà, due mesi più tardi fonda un nuovo partito, il Partito Popolare del Nord per la difesa dei diritti locali e la promozione di un'autonomia di governo territoriale, uno dei punti storici della Lega di [[Umberto Bossi]].<ref>{{Cita web|url=https://primacomo.it/politica/autonomia-e-liberta-si-presenta-il-partito-popolare-del-nord/|titolo=Autonomia e libertà: si presenta il Partito Popolare del Nord|autore=Gerardo Gaborin|sito=Prima Como|data=2023-11-24|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-lega-ullbqjiu|titolo=Roberto Castelli lascia la Lega e fa appello agli autonomisti: “Insieme possiamo farci sentire”|sito=Il Giorno|data=2023-09-21|accesso=2023-12-07}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/politica/roberto-castelli-partito-f7hul072|titolo=Roberto Castelli presenta il suo nuovo partito: “Il Nord è abbandonato ma si pensa al Ponte sullo Stretto”|sito=Il Giorno|data=2023-11-30|accesso=2023-12-08}}</ref>
Il 7 marzo [[2024]], nel corso di una [[conferenza stampa]] a [[Montecitorio]], Castelli, in vista delle [[Elezioni europee del 2024|elezioni europee di giugno]], ha ufficializzato l’alleanza con [[Sud chiama Nord]] del [[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]] di [[Taormina]] [[Cateno De Luca]] sotto il simbolo di [[Libertà (lista elettorale)|Libertà]] <ref>{{Cita web|url=https://askanews.it/2024/03/07/europee-cateno-de-luca-lancia-lista-liberta-con-ex-leghista-castelli/|titolo=Europee, Cateno De Luca lancia lista “Libertà”, con ex leghista Castelli|sito=askanews.it|accesso=2024-03-07}}</ref> salvo poi annullare l’accordo a fine mese davanti alla possibilità che [[Italexit]] possa intentare azioni legali vista la presenza nella stessa lista dell’omonimo Movimento per l’Italexit.<ref>[https://www.lanuovapadania.it/elezioni/castelli-il-partito-popolare-del-nord-esce-dalla-lista-liberta-di-cateno-de-luca-in-corsa-per-le-europee/amp/?fbclid=IwAR3T_PVvfoW_txM3DrrZ5YMVfAeWAobQty0rYwOCkznX8Di7f35Ge7qFZtU_aem_AVWlyhWrjItVVfpRtF8LYlOpnR2SorO4H_rJ3k1IEvMKlYZYdNE69lQUhId4Xq0zLRY Castelli: “Il Partito Popolare del Nord esce dalla Lista LIBERTÀ di Cateno De Luca in corsa per le Europee”] </ref> Il nuovo partito si presenta per la prima volta alle [[Elezioni regionali in Liguria del 2024|elezioni regionali in Liguria]] di ottobre con la propria candidata Maria Antonietta Cella, ex sindaca di [[Santo Stefano d'Aveto]], la quale però si ferma allo 0,35%; Castelli è candidato in prima persona su Genova e La Spezia raccogliendo però solo 34 preferenze.<ref>{{Cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20241027/regionali/scrutini/italia/07037037|titolo=Eligendo|sito=elezioni.interno.gov.it|accesso=2024-10-30}}</ref> Nell'ottobre dello stesso anno Castelli e gli ex leghisti [[Roberto Bernardelli]] e [[Paolo Grimoldi]] danno vita al Patto per il Nord, una nuova realtà federalista.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.lanuovapadania.it/politica/grimoldi-sui-social-la-foto-con-bossi-con-la-tessera-n-1-del-patto-per-il-nord/|titolo=Grimoldi, sui social la foto con Bossi con la tessera n.1° del Patto per il Nord|accesso=2024-12-29}}</ref>
== Procedimenti giudiziari ==
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===Querela di Diliberto===
Il 18 marzo [[2004]], durante la trasmissione televisiva [[TeleCamere]], il [[Partito dei Comunisti Italiani#Segretari|segretario del
Il 22 luglio [[2009]] la Giunta per le Autorizzazioni del Senato ha deciso la non giudicabilità del Senatore Castelli in sede di giustizia ordinaria perché il fatto contestato deve intendersi come reato ministeriale in quanto Castelli lo ha commesso nel perseguimento «di un preminente interesse pubblico». L'opposizione ha attaccato la maggioranza accusando la Giunta di essersi di fatto sostituita alla magistratura e la stampa ha coniato il termine "salva-Castelli".<ref>{{Cita news |autore = Anna Laura Bussa
|url = http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_1620324924.html
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|mese = 7
|anno = 2009
|accesso = 8 aprile 2021
|urlarchivio = https://archive.is/20130413042654/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=66868&sez=HOME_INITALIA&npl=N
|dataarchivio = 13 aprile 2013
}}</ref>
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