Castelfranco Emilia: differenze tra le versioni
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|Bandiera = Castelfranco Emilia-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Cavazzona (''La Cavazauna''), Gaggio di Piano (''Gâz''), Manzolino (''Manzuléin''), [[Panzano (
▲|Sottodivisioni = Cavazzona (La Cavazauna), Gaggio di Piano (Gâz), Manzolino (Manzuléin), [[Panzano (Panzàn)]], [[Piumazzo]] (Pimâz), [[Rastellino]] (Rastléin), Recovato (Arcuè), Riolo (Ariôl).
|Divisioni confinanti = [[Anzola dell'Emilia]] ([[Città metropolitana di Bologna|BO]]), [[Modena]], [[Nonantola]], [[San Cesario sul Panaro]], [[San Giovanni in Persiceto]] (BO), [[Sant'Agata Bolognese]] (BO), [[Valsamoggia]] (BO)
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2269
|Nome abitanti = castelfranchesi
|Patrono = [[Donnino di Fidenza|
|Festivo = 9 ottobre
|PIL =
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}}
'''Castelfranco Emilia''' (''Castèl'' nel [[Dialetti bolognesi rustici occidentali|dialetto bolognese rustico occidentale]]
Fino al [[1929]] la città apparteneva alla [[provincia di Bologna]]. Tale legame culturale è ancora presente, sia per il [[dialetto bolognese|dialetto parlato]]<ref>[http://www.bulaggna.it/wordpress/?page_id=42 www.bulaggna.it] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110528050629/http://www.bulaggna.it/wordpress/?page_id=42 |data=28 maggio 2011 }}</ref>, facente parte dei [[dialetti bolognesi rustici occidentali]], che per l'appartenenza alla [[Arcidiocesi di Bologna|diocesi bolognese]].<ref>{{Cita web |url=http://www.bologna.chiesacattolica.it/strumenti/pagine/cerca_parrocchia_elenco.php?vicariato=Vicariato+di+Persiceto+-+Castelfranco&-find=Cerca |titolo=www.bologna.chiesacattolica.it |accesso=5 aprile 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120205011517/http://www.bologna.chiesacattolica.it/strumenti/pagine/cerca_parrocchia_elenco.php?vicariato=Vicariato+di+Persiceto+-+Castelfranco&-find=Cerca |dataarchivio=5 febbraio 2012 |urlmorto=sì }}</ref>
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==Geografia fisica==
Castelfranco Emilia sorge nella [[pianura padana]], tra Bologna e Modena. Il territorio comunale risulta essere molto ricco di acqua, in particolar modo è diffuso il fenomeno delle [[risorgive]]. Il centro storico è sorto lungo la direttrice principale che taglia a metà il paese: la [[via Emilia]]. Dagli inizi degli anni novanta, il paese ha conosciuto una rapida crescita demografica che ha portato un'espansione dell'agglomerato urbano in direzione sud, in quanto la zona nord è limitata dal passaggio dell'asse ferroviario. Il vasto territorio comunale è caratterizzato da una campagna intensamente coltivata, pari a 91,3 km², corrispondente all'89,1% di tutta la superficie del comune.<ref>{{cita news|autore=Marco Pederzoli|titolo=Stop cemento, terreni restituiti all'agricoltura|pubblicazione=[[Il Resto del Carlino]]|data=7 giugno 2022|p=22}}</ref> Sono presenti aree boschive di modeste dimensioni: [[Bosco Albergati]] e [[Villa Sorra]].
Tra le specie che ospitano le acque dolci di Castelfranco c'è l'alborella (''[[Alburnus arborella]]'').
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|[[File:Il cuore dell'Emilia.JPG|thumb|Lapide ai caduti partigiani sotto il portico antistante alla chiesa di Santa Maria Assunta]]
|}
In [[età romana]] la zona era conosciuta per i [[
In riferimento all'anno di fondazione del Borgo Franco (nome originario di Castelfranco) esistono pareri non concordi: secondo lo storico [[Leandro Alberti]] è il [[1224]], mentre secondo lo storico [[Alessandro Bacchi]] è il [[1226]]. Le mura costruite a difesa del paese occupavano l'area delle odierne vie circondarie: alcuni resti, venuti alla luce durante la costruzione di piazza [[Aldo Moro]], sono ancora oggi visibili.
Dal [[1322]] al [[1325]] Castelfranco Emilia viene comunque occupata dai modenesi appoggiati dai [[Visconti]], i quali vi rimasero con alterne vicende fino al [[1361]]. Nel [[1434]] Castelfranco viene espugnata da una compagnia guidata da [[Brandolino Conte Brandolini]], patrizio [[Forlì|forlivese]], e dal [[Gattamelata]]; nel [[1443]], invece, subisce l'assedio da parte di [[Niccolò Piccinino]] e [[Dal Verme|Luigi dal Verme]], a cui riesce a resistere. Il 27 ottobre [[1542]] il senato di [[Bologna]] riconosce formalmente il comune di Castelfranco Emilia che potrà così adottare lo stemma attuale con la rocca.
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Nel novembre del 2005 viene conferita la Medaglia d'argento al Valore Civile nel sessantunesimo anniversario dell'uccisione di 11 castelfranchesi da parte di soldati tedeschi durante il secondo Conflitto Mondiale. Nel [[2006]] è stato conferito al comune il titolo di "Città di Castelfranco Emilia" dal Presidente della Repubblica, [[Giorgio Napolitano]].
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 ottobre 1932.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?399|titolo=Castefranco Emilia|accesso=2022-12-14|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|D'azzurro, alla rocca merlata di tre pezzi alla ghibellina, aperta e finestrata del campo, terrazzata di verde, accompagnata in capo da una fascia arcuata d'argento carica di tre [[Giglio (araldica)|gigli]] d'oro in caselle partite d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il castello è un'[[arma parlante]] con riferimento al toponimo; l'appartenenza storica al contado bolognese di questa antica podesteria, ora in provincia di Modena, è ricordata dai gigli nella parte superiore, che derivano da un precedente ''[[Capo (araldica)#Capo d'Angiò|capo d'Angiò]]'', sebbene alterato nella forma e nei colori.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 9 luglio 1953, è un drappo partito di bianco e di giallo.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/ca0a6c28-9680-401b-b349-3a66d74dfb0e/488-castelfranco-emilia|titolo=Bozzetto del gonfalone del Comune di Castelfranco Emilia|accesso=12 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica<ref>
| data = [[7 novembre]] [[2006]]
}}
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Castelfranco Emilia (MO) - Via Emilia
[[File:San Giacomo bn.jpg|thumb|Chiesa di San Giacomo (particolare)]]
=== Architetture religiose ===
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* [[Chiesa di Santa Maria della Neve (Castelfranco Emilia)|Chiesa di Santa Maria della Neve]], nella frazione di [[Rastellino]].
* [[Chiesa di San Giacomo (Castelfranco Emilia)|Chiesa di San Giacomo]], nella frazione di [[Piumazzo]].
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Castelfranco Emilia)|Chiesa di San Giovanni Battista]], nella frazione di [[Gaggio di Piano]].
* [[Chiesa di San Maurizio (Castelfranco Emilia)|Chiesa di San Maurizio]], nella frazione di Recovato.
* [[Chiesa di San Pietro (Castelfranco Emilia)|Chiesa di San Pietro]], nella frazione di Riolo.
* [[Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo (Castelfranco Emilia)|Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]], nella frazione di Panzano
=== Architetture militari ===
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# [[Stati Uniti d'America]] 49
=== Tradizioni e folclore ===
==== Maschera storica ====
La [[Maschera (commedia dell'arte)|maschera]] storica del paese è ''Tabaréin'': un [[Osteria|oste]] titolare di un'ipotetica locanda sita nella zona ovest della città. Tale figura è caratterizzata dall'avere una gobba e, per tale motivo, veniva sbeffeggiato dai propri concittadini col detto [[dialetto bolognese|dialettale]] ''Tabréin gubèla cum vèla?'' ("Tabrein, come va con la gobba?").<ref>
==Cultura==
===Il corpo bandistico===
Il corpo bandistico è stato fondato nel 1842 e fa parte delle Società Centenarie Modenesi: è la fondazione stabile più antica nel territorio di Castelfranco Emilia (persino antecedente al comune stesso). Il corpo bandistico, formato da circa 40 elementi, esegue servizi civili per i comuni del comprensorio del Sorbara
=== Istruzione ===
*Scuola elementare "[[Guglielmo Marconi]]", costruita negli anni cinquanta. Nel 2007 incorporando anche la scuola media si trasforma nel 2° Istituto Comprensivo del paese.
* Istituto Agrario e Enogastronomico "[[Lazzaro Spallanzani]]": è un istituto superiore che si occupa della tutela dell'ambiente e delle trasformazioni dei prodotti
* Istituto Comprensivo Statale "[[Guido Guinizzelli|Guido Guinizelli]]".
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==Economia==
In una delle aree maggiormente vocate alla coltivazione intensiva delle piante da frutto in Italia, Castelfranco Emilia è il comune della provincia di Modena con la maggior superficie territoriale dedicata a questa coltivazione (1.073,70 ha, circa 1/10 di tutta
=== Attività estrattiva ===
== Infrastrutture e trasporti ==
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{{Vedi anche|Sindaci di Castelfranco Emilia}}
Il comune di Castelfranco è stato sempre guidato, dal secondo dopoguerra ad oggi, da formazioni politiche di [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]].
===Gemellaggi===
▲=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|DEU|Marktredwitz|1997}}
===
* {{Gemellaggio|Sahara Occidentale|Tifariti}}, dal 2018<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.forli.fc.it/upload/forli_ecm10/gestionedocumentale/Domanda_Contributo_PROGETTO_pulito_784_67858.pdf|titolo=Interventi regionali per la cooperazione con i Paesi in via di sviluppo|accesso=19 novembre 2020}}</ref>
==Sport==
=== Calcio ===
La ''[[Polisportiva Virtus Castelfranco Emilia Calcio]]'' è la squadra di calcio che attualmente gioca in Eccellenza. In data 24 maggio 2022, dopo 46 anni, il Presidente Paolo Chezzi annuncia le proprie dimissioni<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/sport/chezzi-dopo-46-anni-saluta-il-castelfranco-1.7711891|titolo=Chezzi dopo 46 anni saluta il Castelfranco - Sport - ilrestodelcarlino.it|autore=DAVIDE SETTI|sito=il Resto del Carlino|data=2022-05-25|lingua=it|accesso=2022-06-14}}</ref>.
===Pallavolo===
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===Karting===
Al
===Atletica leggera===
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* AA.VV., ''La parrocchia di Castelfranco Emilia'', edito da Arbe, Modena 1987.
* AA.VV., ''Guida alle Chiese del territorio'', Ecclesia, Castelfranco Emilia 2005
*Andrea Di Paolo, ''
*Antonio Masini, ''Bologna perlustrata'', 1666
* Giampaolo Pansa, ''Il sangue dei vinti'', Sperling Bestseller, 2006. ISBN 88-6061-092-3.
* Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, ''Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare'', Edagricole, Bologna, 2003. ISBN 88-506-4958-4.
*Terenzio Ascari, ''La lunga strada delle libertà'', a cura dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 1994.
* {{cita libro |autore= Maurizio Baroni
* {{cita libro |autore= Maurizio Benassi
* {{cita libro |autore= Sandro Bellei
==Voci correlate==
* [[Lucia Cremonini]]
* [[Tranvia Castelfranco-Bazzano]]
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