Francia libera: differenze tra le versioni
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|altre capitali =
|dipendente da = [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]
|dipendenze =
|forma di stato = [[Governo in esilio]]
|governo = [[Giunta militare]]
|titolo capi di stato =
|elenco capi di stato = [[Charles de Gaulle]] <small>(1940-1944)</small>
|titolo capi di governo =
|elenco capi di governo =
|organi deliberativi = ''
|inizio = 18 giugno 1940
|primo capo di stato = [[Charles de Gaulle]]
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|evento finale = creazione del [[Governo provvisorio della Repubblica francese|Governo provvisorio]]
|area geografica = [[Africa]], [[Asia]], [[America]], [[Europa occidentale]]
|superficie massima =
|periodo massima espansione = 1944
|popolazione =
|periodo popolazione = 1944
|moneta = [[Franco francese]]
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|religione di stato = nessuna
|altre religioni = animismo
|stato precedente = {{Bandiera|FRA 1870-1940}} [[Terza Repubblica
|stato successivo = {{Bandiera|FRA 1870-1940}} [[Governo provvisorio della Repubblica francese|Governo Provvisorio della Francia]]
|stato attuale = {{FRA}}
|portale = Francia
}}
Il movimento della '''''France libre''''' ('''Francia Libera'''<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/charles-andre-joseph-marie-de-gaulle_(Dizionario-di-Storia)|titolo=De Gaulle, Charles-André-Joseph-Marie in "Dizionario di Storia"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|citazione=Da allora e fino al 1944 diventò il simbolo dell’intera Resistenza francese: fondatore del movimento della ''Francia libera'', a capo del Comitato francese di liberazione nazionale (Algeri, 1943)|accesso=2023-05-08}}</ref>) fu un'organizzazione politico-militare attiva durante la [[seconda guerra mondiale]] nel [[Francia|Paese transalpino]] e nelle [[Impero coloniale francese|sue colonie]], che divenne anche forma di regime di governo esecutivo delle zone già amministrate dalla [[Terza Repubblica (Francia)|Terza Repubblica francese]] prima del conflitto, e non controllate dal [[governo di Vichy]].
Dopo l'occupazione tedesca e l'instaurazione del
▲Dopo l'occupazione tedesca e l'instaurazione del [[governo di Vichy]], il generale francese [[Charles de Gaulle]] chiamò alle armi i combattenti fedeli alla causa [[nazismo|anti-nazista]] che si organizzarono sotto la sigla di ''Francia Libera'' per combattere contro gli invasori utilizzando le proprie forze armate che portavano la denominazione di ''Forces françaises libres''.
Il movimento, organizzato dal generale de Gaulle, da alcuni militari e politici francesi decisi a rifiutare una pace separata con il [[Terzo Reich]] e a continuare a combattere accanto al [[Regno Unito]], si formò a Londra il 18 giugno 1940, quattro giorni prima del [[secondo armistizio di Compiègne]].
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Nel giugno 1944 fu costituito un [[Governo provvisorio della Repubblica francese|Governo provvisorio]], guidato da de Gaulle, che riconsegnò il potere nel gennaio 1946.
== Storia ==
=== Preludio ===
Il generale [[Charles de Gaulle]], nel 1940, era uno dei membri dell'alto comando dell’esercito durante la [[battaglia di Francia]]. Mentre le forze tedesche dimostravano la loro superiorità sui campi di battaglia e l'Italia dichiarava a sua volta la guerra, i governanti francesi si trovarono nelle condizioni di dover negoziare un armistizio con gli invasori.
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Il 22 giugno, Pétain, investito della carica di presidente del Consiglio dal parlamento francese liberamente eletto, firmò la resa incondizionata. De Gaulle venne processato in contumacia, e condannato a morte per tradimento, in quanto aveva dichiarato di essere l'ultimo membro del governo Reynaud in grado di esercitare il comando e di essere quindi il legittimo governatore della nazione, affermando pubblicamente l'incostituzionalità del governo Pétain.
=== La croce di Lorena ===
[[File:Free French Memorial Greenock.jpg|miniatura|392x392px|Il Free French Memorial, affacciato sul [[Firth of Clyde]]]]
Il 1º luglio 1940 il [[capitano di corvetta]] [[Georges Thierry d'Argenlieu]] suggerì l'adozione della [[croce di Lorena]] come simbolo della Francia Libera: già simbolo di [[Giovanna d'Arco]], ricordava la perseveranza e la forza dell'eroina e avrebbe rappresentato una risposta morale alla [[svastica]] nazista.
Nell'ordine generale n. 2 del 3 luglio 1940, il [[viceammiraglio]] [[Émile Muselier]], nominato solo due giorni prima capo delle forze navali della Francia Libera, istituì ufficialmente la bandiera e la coccarda con i colori della Francia e la croce.
Nonostante i ripetuti appelli, a luglio di quell'anno solo 7.000 persone si erano offerte volontarie per combattere con le forze della Francia Libera. La marina dell'organizzazione poteva contare su 50 navi e circa 3.700 uomini distaccati presso la [[Royal Navy]].
Ai caduti francesi è dedicato un monumento a forma di croce di Lorena sulla Lyle Hill a [[Greenock]]: tra di questi sono ricordate le vittime della esplosione della ''Maillé Brézé'', oltre alle vittime delle navi francesi partite dal porto della città.
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Solo le colonie della [[Indocina]] francese, di [[Guadalupa]] e [[Martinica]] nelle [[Indie occidentali]] rimasero sotto il controllo di Vichy.
=== La guerra nel deserto ===
{{vedi anche|campagna del Nordafrica}}
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Nel novembre 1943 le forze francesi ricevettero numerose consegne di equipaggiamento da parte degli americani come aiuti per il [[Lend-Lease|patto Lend-Lease]], e furono in grado di rimettere in campo 8 divisioni e di restituire l'equipaggiamento obsoleto ottenuto in prestito dai britannici; le forze della Francia Libera e gli ex-regolari di Vichy vennero ufficialmente uniti.
=== Le forze della Francia libera ===
I primi reparti delle ''Forces françaises libres'' a costituirsi, in Inghilterra, furono le [[Forces aériennes françaises libres]]. Presto si formò una marina, le [[Forces navales françaises libres]] e si costituirono le prime unità dell'esercito: il Corps expéditionnaire français libre, che poi divenne la ''1re brigede française libre'', costituita con reparti della [[Legione straniera francese|Legione straniera]] e truppe indigene, che nell'ottobre 1942
Alla spedizione in Italia, dal novembre 1943, partecipò il [[Corps expéditionnaire français en Italie]].
Dopo la liberazione della Francia, le forze militari si ampliarono velocemente fino a raggiungere nel maggio 1945, 1.250.000 uomini, incluse 7 divisioni di fanteria e 3 divisioni corazzate in territorio tedesco.
==== La resistenza ====
La [[resistenza francese]] crebbe in forza e in numero. Charles de Gaulle dall'estero coordinò un piano per raccogliere sotto il suo controllo diversi gruppi delle resistenza interna e cambiò il nome del movimento da ''Francia Libera'' a ''Forces françaises combattantes'' (Forze francesi combattenti); mandò [[Jean Moulin]] in Francia per riunire gli otto principali movimenti partigiani in un unico gruppo: Moulin li convinse a formare un [[Consiglio nazionale della resistenza francese|Consiglio nazionale della resistenza]]. Durante la missione, Moulin fu catturato dai tedeschi e torturato a morte.
=== La liberazione ===
Durante la [[campagna d'Italia (1943-1945)|campagna d'Italia]] del 1943, 130.000 soldati della Francia Libera, di cui il 60% nordafricani, combatterono assieme agli Alleati inquadrati nel "''[[Corps expéditionnaire français en Italie]]''". Entro la data dello [[sbarco in Normandia]], le forze libere potevano schierare più di 500.000 uomini; la 2ª [[2e division blindée|Divisione Corazzata]] del generale [[Philippe Leclerc de Hauteclocque|Leclerc]] partecipò allo sbarco in Normandia e avanzò verso [[Parigi]].
La I Armata del generale [[Jean de Lattre de Tassigny]], partecipò all'[[Operazione Dragoon|operazione Dragone]] (l'[[Sbarco in Provenza|invasione del sud della Francia]]) e liberò i [[Vosgi]] e l'[[Alsazia]].
Per paura che i tedeschi distruggessero Parigi in caso di un attacco frontale, il generale [[Dwight D. Eisenhower|Dwight Eisenhower]] ordinò alle sue forze di fermarsi: i parigini si scatenarono in una rivolta e de Gaulle, furioso, chiese insistentemente a Eisenhower di poter intervenire. {{Senza fonte|Sotto la minaccia di portare avanti un attacco non autorizzato, de Gaulle riuscì a strappare al generale statunitense il permesso di intervenire in supporto dei ribelli per evitare che questi fossero massacrati come avvenuto a [[Varsavia]]}}. Vari reparti della [[2e division blindée|2ª Divisione corazzata]] nell'agosto 1944 avanzarono in modo autonomo verso la cintura parigina, ed alcuni elementi avanzati raggiunsero la periferia di Parigi scontrandosi con una debole resistenza da parte tedesca e si congiunsero con i resistenti. De Gaulle e le forze della Francia Libera penetrarono nella città e [[Liberazione di Parigi|liberarono la capitale]]. Il generale [[Dietrich von Choltitz|Von Choltitz]], comandante militare della città, firmò la resa nelle stanze dell'Hotel Meurice.
=== Fine della guerra ===
Nel giugno 1944 la France libre fu guidata dal [[Governo provvisorio della Repubblica francese]].
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Terminata la seconda guerra mondiale, il Governo provvisorio, guidato dal generale De Gaulle, riconsegnò il potere nel gennaio 1946 al capo provvisorio del governo [[Félix Gouin]] e furono convocate le elezioni per l'Assemblea nazionale.
== Cronologia dei territori amministrati dalla Francia Libera ==
'''1940'''
* [[Insediamenti Francesi in India]] ([[Chandernagor]], [[Pondichéry]], [[Karaikal|Karikal]], [[Mahé]], [[Yanam|Yanaon]]). Malgrado in un primo momento avesse riconosciuto l'armistizio e il governo Pétain, il governatore [[Louis Bonvin]] (sotto pressione e minaccia britannica<ref>Jacques Weber, ''Pondichéry et les comptoirs de l'Inde après Dupleix'', 1996, Éditions Denoël, p. 334-335.</ref>) cambiò presto idea e il 27 giugno dichiarò che avrebbe continuato la lotta contro l'Asse a fianco degli alleati inglesi<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=cjAweaCPLD0C&pg=PA43 |p=43 |titolo=Chandernagore: From Bondage to Freedom, 1900-1955 |autore=Sailendra Nath Sen |editore=Primus Books|anno=2012 |isbn=978-9380607238|via=Google Books}}</ref>; il 12 luglio assicurò a de Gaulle la sua cooperazione e il 9 settembre aderì formalmente alla France Libre.
* [[Condominio delle Nuove Ebridi]]. Il Commissario Residente [[Henri Sautot]] si schierò per la France Libre il 20 luglio, rendendo il Condominio il primo territorio a farlo<ref>Former Governor Of New Caledonia Dies In Noumea
* [[Nuova Caledonia]]. Dopo che il Consiglio generale dell'isola si fu espresso a favore della continuazione della guerra, il governatore pro-Vichy Pelicier fu costretto a fuggire in Indocina (4 settembre)<ref>David Stanley (1989).
* [[Polinesia Francese]]. Nel giugno 1940 il governatore [[Frédéric Chastenet de Géry]] aveva riconosciuto il governo di Vichy; nelle isole aveva tuttavia cominciato a formarsi un gruppo clandestino affiliato alla France Libre, dichiarato in agosto illegale e sovversivo dal governatore. Il 1 settembre il Comitato condusse un referendum illegale sulle isole di Tahiti e Moorea, da cui risultò che la maggioranza dei votanti era favorevole alla France Libre. Il giorno seguente il Comitato costrinse de Géry a dare le dimissioni e formò un "Consiglio Provvisorio d'Oceania", presto riconosciuto da de Gaulle. Il 12 settembre fu installato come governatore per conto della France Libre [[Edmond Mansard]].
* [[Africa Equatoriale Francese]] e [[Camerun francese|Mandato del Camerun]]. Il 26 agosto 1940 il governatore del Ciad [[Félix Éboué]] dichiarò la propria adesione alla France Libre<ref>{{cita web |cognome1=ÉBOUÉ |nome1=Félix |titolo=La nouvelle politique indigène pour l'Afrique équatoriale française |url=https://www.cvce.eu/s/ow. |sito=cvce.eu by uni.lu |editore=Toulon: Office Français d'Édition. 08-11-1941 |accesso=9 luglio 2020 |urlmorto=sì }}</ref>; il giorno seguente il generale gollista [[Philippe Leclerc]] giunse a Douala, assumendo il controllo del Camerun a danno del governatore pro-Vichy [[Richard Brunot]]<ref name="Mokake-2006">{{Cita libro|cognome=Mokake |nome=John N. |titolo=Basic Facts on Cameroon History Since 1884 |url=https://books.google.com/books?id=jW1GAQAAIAAJ&pg=PA76 |anno=2006 |editore=Cure Series |città=Limbe, Cameroon |isbn=978-9956-402-67-0 |pp=
'''1941'''
* [[Mandato francese della Siria e del Libano|Mandato di Siria e Libano]]. Dopo la conclusione della [[guerra anglo-irachena del 1941|campagna d'Iraq]] Churchill decise di invadere la Siria francese per evitare che questa potesse cadere in mano degli italo-tedeschi, con potenziali gravi conseguenze sull'andamento delle operazioni in Nordafrica. La [[Campagna di Siria (1941)|campagna militare]] si svolse tra l'8 giugno e il 14 luglio 1941 e si concluse con la resa delle forze di Vichy guidate dal generale [[Henri-Fernand Dentz]]<ref name=Playfair-pp221,335-337>{{Cita|Playfair|pp. 221, 335–337.}}</ref>. Il governo della Siria passò alla Francia Libera, nella persona del generale [[Georges Catroux]] il quale, il 26 novembre 1941, riconobbe l'indipendenza dei due territori<ref name=Playfair-pp221,335-337/> (anche se di fatto i francesi vi rimasero fino al 1946).
* [[Saint Pierre e Miquelon]]. Malgrado la contrarietà degli Stati Uniti (che, a differenza del Regno Unito, riconoscevano il governo di Vichy) ma col segreto sostegno di Churchill<ref>Winston Churchill,
'''1942'''
* [[Wallis e Futuna]]. L'unico possedimento francese nel Pacifico rimasto fedele al governo di Vichy fu occupato il 27 maggio 1942 da un piccolo
* [[Madagascar]] e territori dipendenti. La fulminea espansione giapponese tra il dicembre del 1941 e l'estate del 1942 provocò in Churchill il timore di un'offensiva nipponica nell'Oceano Indiano, che avrebbe messo gravemente a rischio i collegamenti navali tra la Gran Bretagna e l'India. Fu così che decise di dare seguito alla proposta fattagli da de Gaulle, di [[Battaglia del Madagascar|occupare il Madagascar]].<ref>{{cita libro|autore= Enzo Biagi |titolo= La seconda guerra mondiale, vol. III |anno= 1995 |editore=Fabbri Editori |ISBN=no |cid=Biagi1995III}}</ref>
* [[La Riunione]]. Il 28 novembre 1942 una piccola forza di 60 uomini della France Libre sbarcò sull'isola, prendendone il controllo in due giorni grazie anche al sostegno comunista.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Combeau|nome=Yvan|titolo=La Réunion: Une Colonie Gaulliste en Reconstruction (1942–1945)|rivista=Guerres mondiales et conflits contemporains|data=aprile 2012|volume=246|serie=Les territoires de l'Océan Indien dans la Deuxième Guerre mondiale|pp=
* [[Somalia Francese|Costa Francese dei Somali]]. In seguito alla conquista britannica del Madagascar e all'[[Operazione Torch]], nella Somalia Francese cominciarono a farsi più frequenti le diserzioni da parte del personale militare, che si rifugiava nei vicini territori britannici. Di fronte a ciò il governatore [[Christian Raimond Dupont]] avviò a novembre trattative con gli inglesi, permettendo il ritorno dei reparti che avevano disertato; la consegna ufficiale avvenne il 28 dicembre e il primo governatore della Francia Libera fu [[André Bayardelle]].<ref>{{Cita pubblicazione|cid=Ebsworth, 1953|titolo=Jibouti and Madagascar in the 1939–45 War |cognome=Ebsworth |nome=W. A. |rivista=Journal of the Royal United Service Institution |volume=98 |numero=592 |anno=1953 |pp=
'''1943'''
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La situazione venne sbrogliata da colloqui tra de Gaulle e Giraud, che portarono all'unificazione dei due schieramenti pro-alleati nel [[Comitato francese di Liberazione nazionale]], il 3 giugno 1943.
Escludendo l'[[Indocina francese|Indocina]], i rimanenti possedimenti coloniali francesi ancora fedeli al governo di Vichy ([[Guyana francese|Guyana]] e [[Antille francesi|Antille]]) vennero in mano degli schieramenti pro-alleati tra il marzo e il luglio 1943: la Guyana il 16 marzo<ref>{{cita web|url=http://nla.gov.au/nla.news-article2626080 |titolo=22 Mar 1943 - FRENCH GUINEA TURNS FROM GIRAUD TO DE GAULLE NEW |editore=Trove.nla.gov.au |data=22 marzo 1943 |accesso=30 aprile 2015}}</ref> (dopo le dimissioni del governatore [[Renè Veber]], il sindaco di Caienna mandò un messaggio a de Gaulle per la nomina di un nuovo governatore e, su pressione del console americano, ne inviò uno identico anche a Giraud, con il risultato che furono nominati due governatori; quello obbediente a Giraud riuscì ad arrivare per primo), le Antille il 14 luglio (a [[Martinica]] e [[Guadalupa]] giunse per conto del Comitato [[Henri Oppenot]] ad assumere il controllo delle isole, mentre il governatore, ammiraglio Robert, già arresosi agli americani il 2 luglio, fuggiva a Porto Rico dopo le proteste anti-Vichy della popolazione avvenute nelle settimane precedenti).<ref name="Hubbard">{{Cita libro|cognome1=Hubbard |nome1=Vincent |titolo=A History of St. Kitts |data=2002 |editore=Macmillan Caribbean |isbn=978-0-333-74760-5 |pp=[https://archive.org/details/historyofstkitts00vinc/page/136 136–139]|url=https://archive.org/details/historyofstkitts00vinc/page/136}}</ref>
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==▼
▲== Voci correlate ==
*[[Amministrazione militare del Belgio e della Francia del nord]]
* [[Autoaffondamento della flotta francese a Tolone]]
* [[Charles de Gaulle]]
* [[Dimitri Amilakhvari]]
* [[Forces françaises libres]] (FFL)
** [[Forces aériennes françaises libres]] (FAFL)
** [[Forces navales françaises libres]] (FNFL)
* [[Governo di Vichy]]
* [[Governo provvisorio della Repubblica francese]]
* [[Jean Moulin]]
*[[Legione straniera francese]]
* [[Marie Pierre Koenig]]
* [[Philippe Leclerc de Hauteclocque]]
* [[Pierre Messmer]]
* [[Resistenza francese]]
* [[Storia della Francia]]
* [[Susan Travers]]
== Altri progetti ==
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[[Categoria:France libre| ]]
[[Categoria:Francia nella seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Charles de Gaulle]]
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