Francesco Paternò Castello: differenze tra le versioni
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|fine reggenza = [[1854]]
|investitura =
|predecessore = Mario Paternò Castello Scammacca
|erede =
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|data di nascita = 15 agosto [[1786]]
|luogo di nascita = [[Catania]]
|data di morte =
|luogo di morte = [[Catania]]
|luogo di sepoltura = [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Catania)|Chiesa di Santa Maria di Gesù]]
|dinastia = [[Paternò Castello (famiglia)|Paternò Castello]]
|padre = Mario Giuseppe Paternò Castello Scammacca
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|coniuge 5 =
|figli =
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
|motto =
|firma =
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Nel 1821, il [[decurionato]] di Catania gli affidò la carica di [[sindaco]] della città, che tenne per appena un mese<ref name="sindaco">{{cita|Tornabene|nota 20, p. 34}}.</ref><ref>{{cita libro | autore= A. Signorelli| titolo= Catania borghese nell'età del Risorgimento. A teatro, al circolo, alle urne | anno= 1981| editore= Forni |p=222}}</ref>; tale carica gli venne offerta anche nel 1837, ma il Paternò Castello rifiutò.<ref name="sindaco"/> Nel 1824, fu tra i fondatori dell'[[Accademia Gioenia]] per le scienze naturali, di cui fu nominato primo direttore due anni più tardi, e che rese accessibile al pubblico nel 1828.<ref>{{cita|Tornabene|nota 26, p. 35}}.</ref> [[Gentiluomo]] di Camera del Re, nel 1838 morì il nipote Mario Paternò Castello Scammacca, VI duca di Carcaci, e succedette a questi nei [[titolo (onomastica)|titoli]].<ref>{{cita libro | autore= V. Spreti| titolo= Enciclopedia storico-nobiliare italiana| volume = 5 | anno= 1981| editore= Forni |p=202}}</ref> In quanto Duca di Carcaci, nel 1848-49 fece parte del senato del [[Regno di Sicilia (1848-1849)|Regno di Sicilia]] indipendente sorto a seguito della [[Rivoluzione siciliana del 1848|rivoluzione]] scoppiata nell'isola contro i [[Borbone]].
Nel 1848, fondò a Catania l<nowiki>'</nowiki>''Albergo dei poveri accattoni di ambo i sessi'', che si occupava di dare assistenza e ospitalità nei confronti dei poveri e malati che vivevano di [[accattonaggio]].<ref>{{cita|Tornabene|pp. 12-14}}.</ref> Nel 1850 rifiutò le cariche di intendente della [[Provincia di Catania]] e di consultore di Stato in Sicilia, offertegli dal [[Re delle Due Sicilie]]<ref name="sindaco"/>, per dedicarsi unicamente
Morto [[celibe]] e senza eredi l'8 aprile 1854, quando era ancora in vita il Duca di Carcaci assegnò per disposizione testamentaria notevoli [[rendita (economia)|rendite]] al Conservatorio della Concezione e all'Albergo dei poveri (che nei decenni successivi diverrà l'[[Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione Garibaldi|Ospedale Garibaldi]]), rispettivamente per 720 e 360 [[ducato (moneta)|ducati]] all'anno.<ref>{{cita|Tornabene|note 6 e 10, pp. 33-34}}.</ref>
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