Tricesimo: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Tricesimo
|Nome ufficiale = {{it}}Tricesimo<br/>{{fur}} Tresesin<ref>Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi {{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica ufficiale}}</ref>
|Nome ufficiale =
|Panorama = Centro_tricesimo.jpg
|Didascalia = Piazza Garibaldi con il duomo e il municipio
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|Divisione amm grado 2 = Udine
|Amministratore locale = Giorgio Baiutti
|Partito = [[liste civiche]] di [[centro-sinistra]]
|Data elezione = 12-606-2017
|Data rielezione = 13-06-2022
|Lingue = [[lingua italiana|italiano]], [[lingua friulana|friulano]]
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 7616
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2021&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 30-9-2021
|Sottodivisioni = Adorgnano, Ara Grande, Ara Piccola, Felettano, Fraelacco, Laipacco, Leonacco, Luseriacco, Colgallo, Braidamatta, San Pelagio, Morena
|Divisioni confinanti = [[Cassacco]], [[Pagnacco]], [[Reana del Rojale]], [[Tarcento]], [[Tavagnacco]], [[Treppo Grande]], [[Colloredo di Monte Albano]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2451
|Diffusività =
|Nome abitanti = tricesimani (''tresemans'')
|Patrono = Madonna della Purificazione (detta comunemente [[Candelora]])
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|Mappa = Map of comune of Tricesimo (province of Udine, region Friuli-Venezia Giulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Tricesimo nella ex provincia di Udine
|Capoluogo = Tricesimo|
}}
 
'''Tricesimo''' ({{lang|fur|''Tresesin''}} in [[Lingualingua friulana|friulano]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014)}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:7616Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[Friuli-Venezia Giulia]].
 
== Geografia fisica ==
Tricesimo è in provincia di Udine, situato ai piedi delle prime colline [[morena|moreniche]], formate dall'antico ghiacciaio del [[Tagliamento]], ed è posto a 12&nbsp;10 km a nord di [[Udine]].
 
== Storia ==
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Sebbene vi siano tracce di presenza umana già in epoca preistorica (come confermato da vari ritrovamenti di oggetti lavorati in selce e ceramica) si può presumere che il primo nucleo abitativo stabile risalga alla conquista romana del [[II secolo a.C.]] La prima testimonianza documentaria risale però all'[[Itinerarium Antonini]], databile al [[III secolo|III secolo d.C.]], dove compare la dicitura ''Ad Tricensimum'' indicata come la prima mansio a trenta miglia da Aquileia. Alcuni reperti archeologici di epoca romana trovati sul territorio del comune lasciano ancora aperta la questione su dove si trovasse la primitiva stazione di cambio cavalli. Una lapide rinvenuta vicino al colle di Adorgnano testimonia la costruzione delle mura della mansio (probabilmente nel [[I secolo d.C.]]), le tracce di una [[centuriazione]] e le innumerevoli tombe ritrovate in San Pelagio confermano il passaggio di un'importante strada antica e infine i nomi di località di origine [[prediale]] (Laipacco, Luseriacco, Fraelacco...) dimostrano una notevole radicazione dei coloni romani nel territorio. La presenza di nuclei di origine [[celti]]ca prima e durante la dominazione romana sono indicati dal toponimo Borgobello (in [[Lingua friulana|friulano]] Borgobel o Marcubel), colle che sovrasta il centro di Tricesimo e che poteva essere anticamente sede di un luogo di culto dedicato al dio [[Beleno]].
 
In [[longobardi|epoca longobarda]] il territorio di Tricesimo si trovava al centro di una vasta area fortificata i cui capisaldi erano [[Nimis]], [[Ragogna]], [[Artegna]] e [[Osoppo]]. A questo sistema difensivo appartenevano sicuramente gli abitati di Fraelacco e di MonastetoMonastetto, citati in documenti di epoca posteriore come [[arimanno|arimannie]].
Ad epoca longobarda risalgono pure le tombe ritrovate in località Casanova (presso il ponte del Cormor) e nelle pertinenze di San Pelagio, con reperti databili ai secc. VI e VII.
 
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[[File:Stemma comune tricesimo.png|left|thumb|upright=0.5|Lo stemma della gastaldia]]
[[File:Vecchio stemma tricesimo.png|thumb|upright=0.5|Il vecchio stemma comunale]]
{{citazione|Di rosso, alla [[Torre (araldica)|torre]] d'argento, murata e merlata alla guelfa di cinque pezzi, chiusa e finestrata di due di nero, su [[scalinato]] di tre gradini al piano; caricata in palo del giglio arcaico di oro, col bulbo sopra l'ornato portale a sesto interno e fiorito sotto la merlatura.
Sotto lo scudo, su lista d'oro, la scritta in lapidario romano maiuscolo di nero: ''AD TRICESIMUM LAPIDEM''. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo [[stemma]] del comune di Tricesimo riprende le forme e i colori dell'antico stemma della [[Gastaldato|gastaldia]] di Tricesimo che si presenta come una [[torre]] bianca merlata con porta sormontata da giglio in campo rosso. La descrizione più antica proviene da un volume dell'archivio parrocchiale datata 1580: ''“turris alba cum pinaculis et cum lilio super porta in campo rubeo”''. Sicuramente corrisponde a questa descrizione lo stemma in pietra murato su una colonna di piazza [[Garibaldi]], probabilmente in origine ubicato sopra una delle porte di ingresso alla cinta muraria dell'abitato di Tricesimo. Il giglio rappresentato è il giglio arcaico, mentre in altre versioni è raffigurato il giglio di Francia.
 
Viene invece ideato tra i secc. XVII e XVIII lo stemma con la [[pietra miliare]] recante le tre “X”, ispirato all'origine romana di Tricesimo il cui nome deriva appunto dalla dicitura “ad''ad tricensimum”tricensimum'' (poiché distava trenta miglia da Aquileia).
Questo stemma venne adottato ufficialmente come simbolo del Comune nel 1922 e utilizzato come tale per tutto il XX secolo (fino alla sostituzione con quello attuale). È oggi ancora visibile tra le decorazioni del palazzo municipale, costruito a cavallo della [[prima guerra mondiale]].
 
Il gonfalone è un drappo [[interzato in palo]] di rosso, di bianco e di rosso.
 
=== Onorificenze ===
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|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al merito civile
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
|motivazione = In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976|data= 12 dicembre 2002<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/48763|titolo=Comune di Tricesimo, Medaglia d'oro al merito civile|accesso=2023-10-26}}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
*{{vedi anche|Duomo di Tricesimo}}
*La [[Duomo di Tricesimo|pieve arcipretale]], o chiesa parrocchiale, costruita nel XVIII secolo su progetto di [[Domenico Schiavi]] e dedicata alla Madonna della Purificazione, sorge nel centro del paese, di fronte al municipio e alla piazza, e possiede, nel fianco sud, un'elegantissima porta rinascimentale ([[1505]]) degna di una grande cattedrale, opera di [[Bernardino da Bissone]]. All'interno ospita varie opere d'arte tra cui una pregevole pala, rappresentante la "presentazione di Gesù al tempio", di [[Jacopo Palma il Giovane]] e una pala d'altare di [[Sebastiano Bombelli]] (Crocifisso e anime del Purgatorio). Il portale del Bissone era situato originariamente sulla facciata della chiesa gotica. Quando nel Settecento fu edificata una chiesa più grande, il portale gotico apparve sproporzionato e fu spostato nel lato sud come porta laterale. Una lapide posta accanto allo stipite destro ricorda tale spostamento: "''TEMPLO ELEGANTIORI FORMA REAEDIFICATO A VETERIS FRONTE LIMEN TRANSLATUM HIC AD PERENNEM ARTI LAUDEM UNIVERSALIS - S P C - A MDCCLXXIX [Riedificato il tempio in forma più elegante, la soglia fu qui trasportata dalla facciata precedente a perenne lode dell'arte - 1779]''". Sopra il portale fu collocata la ''Madonna col bambino'', considerata il suo capolavoro, accuratamente ricomposta dopo il crollo del campanile (a seguito del [[Terremoto del Friuli del 1976|terremoto]]) che travolse la statua. Sono di Bernardino pure le due statue collocate nelle nicchie dell'attuale facciata, che rappresentano l'[[Annunciazione]]. Dal [[1752]] agli anni '30 del XX secolo, la pieve fu ditata anche di un organo costruito dal famoso organaro [[Pietro Nacchini]] e dal suo allievo Francesco Dacci. Lo strumento era provvisto di 13 registri, una tastiera di 52 note ed una pedaliera. Dopo la costruzione, nel [[1784]], della Pieve odierna, l'organo fu collocato in una nicchia nel presbiterio; mentre sull'antistante balaustra trovavano posto l'organista ed i cantori. Negli anni '30 però si decise di costruire un nuovo organo, e il Nacchini fu ceduto alla parrocchiale di Madrisio di [[Fagagna]], dove tuttora si trova.
* [[File:San Pelagio Tricesimo.jpg|thumb|Affreschi del maestro [[Gian Paolo Thanner|Thanner]] nella chiesa di San Pelagio ]] La chiesa di San Pelagio sorge nella località più orientale del comune di Tricesimo sulla strada che porta da Adorgnano a Vergnacco, vicino al confine con il comune di [[Reana del Rojale]]. Citata nei documenti parrocchiali a partire dalla seconda metà del XIV secolo è probabilmente più antica, come farebbero supporre i reperti archeologici risalenti ai secc. VI-VIII venuti alla luce al suo interno. La struttura trecentesca era formata dal [[presbiterio]] e da parte dell'attuale aula alla quale si appoggiava, sul lato meridionale, una casupola (oggi scomparsa) che fungeva da cella di eremitaggio. Nel quattrocento venne allungata l'aula e aggiunto il portico con archi a sesto acuto mentre la sacrestia e la cella campanaria sono opere seicentesche. Il presbiterio è decorato da uno dei più interessanti (e meglio conservati) cicli di affreschi realizzati dal maestro [[Gian Paolo Thanner]] che lavorò a San Pelagio fino a tutto il [[1535]] (la data di esecuzione è visibile ai piedi della Crocefissione). I temi rappresentati sono tipici di questo autore cinquecentesco: la natività, la pietà e la teoria dei santi. Sull'arco trionfale l'annunciazione e scene dalla passione. I lavori di restauro pittorico eseguiti a partire dal [[1978]] hanno permesso una migliore lettura degli affreschi del Thanner e hanno portato alla scoperta di frammenti di un affresco sottostante databile al secolo XIV. La chiesetta è stata anche oggetto di studi da parte della facoltà di architettura dell'Università di Udine che nel 2009 ha realizzato uno screening 3D degli interni.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=htnUR8I5A_U Viaggio virtuale e rilevamento laser scanner 3D della chiesetta di San Pelagio di Tricesimo (UD)]</ref>
 
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* Adorgnano: la chiesetta cinquecentesca fu demolita ai primi del Novecento per costruirne una più grande (l'attuale chiesa di Ognissanti). Dell'antico edificio rimangono il campanile e il portale (ora sul lato della nuova chiesa).
* Fraelacco: chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia.
* Laipacco: chiesa di San Giuseppe con uno fra i più importanti cicli di affreschi di [[Gian Paolo Thanner]].
* Leonacco: chiesa di San Martino con affreschi di [[Lorenzo da Marano]].
* Monastetto: chiesa di San Michele Arcangelo con affreschi di [[Gian Paolo Thanner]] risalenti al [[1525]] circa.
* Felettano: chiesa della Natività di Maria con pala d'altare di [[Odorico Politi]].
* Santa Maria della Purificazione, duomo di Tricesimo (Tricesimo/Tresésin)
* Sant'Antonio di Padova (Tricesimo/Tresésin), costruita tra il [[1513]] e il [[1523]].
* Santuario della Madonna Missionaria (Tricesimo/Tresésin)
* Sacro Cuore (Castello di Tricesimo/Tresésin) con affreschi di [[Pomponio Amalteo]]. Proprietà della Curia Arcivescovile di Udine.
* San Daniele (Belvedere)
* [[Chiesa di San Giuseppe (Tricesimo)|San Giuseppe]] (Laipacco/Lipà), con uno fra i più importanti cicli di affreschi di [[Gian Paolo Thanner]].
* San Carlo (Laipacco/Lipà)
* San Giorgio (Laipacco/Lipà)
* Ognissanti (Adorgnano/Adorgnàn)
* [[Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Tricesimo)|Santi Vito, Modesto e Crescenzia]] (Fraelacco/Fraelà), ampiamente rimaneggiata nel [[XVII secolo]]
* San Michele (Monastetto/Munistêt)
* San Bartolomeo (Ara/Are Grande)
* San Giovanni Evangelista (Ara Piccola/Are Piçule)
* [[Chiesa della Natività di Maria (Felettano)|Natività di Maria]] (Felettano/Feletàn)
* Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Luseriacco/Luserià) del [[XV secolo]], con affreschi sulla volta del presbiterio raffiguranti i simboli degli Evangelisti sorretti da angeli.
* Santi Angeli Custodi (Leonacco Alto/Luvinà Alt)
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=== Altro ===
 
*[[File:Natale in Ara Grande (centro di Ara Grande).jpg|alt=L’abete decorato con a fianco la natività|miniatura|L’abete addobbato con a fianco la natività (2019)]][[File:Natale in Ara grande (Chiesetta di San Giovanni Battista).jpg|miniatura|La Chiesettachiesetta di Ara piccolaPiccola addobbata (2019)]]'''Presepio di Ara'''. L'iniziativa, nata nel lontano 1976, anno del [[Terremoto del Friuli del 1976|terremoto]] sotto la tenda della baraccopoli, è andata via via sviluppandosi, arrivando a coprire una area di 2.500&nbsp;m<sup>2</sup>, presso la ex baraccopoli di Ara di Tricesimo. Nel corso della 29ª edizione ben 80.000 visitatori hanno avuto modo di visitare il "Presepio all'aperto", realizzato con la collaborazione di un gruppo di volontari, sotto la direzione del Parroco. Dalle informazioni che abbiamo raccolto non esisteva in Europa un presepio di queste dimensioni. Strutture portanti, quantità di materiale impiegato (gomma piuma, tavolame, colore, graffiato, faesite, polistirolo, cavi, fari, manichini, statuette..) rendevano l'opera oltremodo onerosa. Per l'allestimento e lo smantellamento del "cantiere" si lavorava all'aperto circa 6 mesi all'anno. <br />Nel 2018 si è svolta l’ultima edizione del presepio ponendo fine a un progetto durato 43 anni. A metà anno 2019 la struttura è stata smantellata per problemi alla pubblica amministrazione e per mancanza di fondi per l’ammodernamento delle strutture che risultavano fatiscenti e pericolose per la presenza di amianto. <br />Però lo spirito del Natale della comunità di Ara Grande e Piccola non si è demoralizzato e, attraverso delle iniziative, ha addobbato le vie di Ara con luminarie e, lanterne e installazioni posizionate nei punti più importanti. Nel 2019, vicino al centro della comunità presso Ara grande, è stato piantato un abete e addobbato. Vicino ad esso un presepe stilizzato, anch’esso illuminato. Tra le due frazioni, sulla SP 58, si trova un albero stilizzato tridimensionale illuminato con delle pecorelle al di sotto di esso. Infine, ad Ara Piccola è stata abbellita con illuminarie la facciata della chiesetta di [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]].
 
== Società ==
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=== Lingue e dialetti ===
A Tricesimo, accanto alla [[lingua italiana]], la popolazione utilizza la [[lingua friulana]]. Ai sensi della Deliberazionedeliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comunecomune è inserito nell'[[Comuni italiani di lingua friulana|ambito territoriale di tutela della lingua friulana]] ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/risorse/toponomastica-ufficiale/|titolo=Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana.}}</ref>.<br />La lingua friulana che si parla a Tricesimo rientra fra le varianti appartenenti al [[friulano centro-orientale]]<ref>{{Cita web|url=https://arlef.it/it/lingua-e-cultura/lingua/|titolo=Lingua e cultura}}</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
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* '''Luseriacco'''/'''Luserià'''
* '''Monastetto'''/'''Munistêt'''
* '''Tricesimo Capoluogocapoluogo'''/'''Tresésin Cjaflûccjaflûc'''
** Adorgnano/Adorgnan
** Case Roncuz/Cjasis Roncuz
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** Borgo Menotti/Borc dai Menots
** Borc Iannis/vie Glemone
** borcBorc Ghiraldo/sot l'ex fuart
 
== Economia ==
Tricesimo si è risollevata brillantemente dal disastro del [[terremoto del Friuli del 1976]].
Benissimo.
La breve distanza dal capoluogo fa del paese un centro di attrazione per molti abitanti di Udine, che preferiscono vivere tra il verde, mentre la posizione sulla statale Pontebbana favorisce un'apprezzabile tappa gastronomica.
L'antica vocazione agricola, dopo il terremoto, si è notevolmente ridotta, mentre l'attività industriale, diminuita e rappresentata oggi solo da varie piccole industrie, si è spostata a favore del terziario.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Amministrazione ==
Fino alle elezioni comunali del 1990 il corpo elettorale eleggeva solamente il consiglio comunale.
La Democrazia Cristiana è stata sempre la lista più votata, detenendo la maggioranza assoluta dei 20 seggi nelle elezioni del: '51, '56, '60, e quella relativa nel: '64, '70, '75, '80, '85 e '90.
I sindaci di Tricesimo sono eletti tramite elezione diretta a suffragio universale dalle elezioni del 1995.
Dal '95 ad oggi si sono succeduti tre sindaci:
 
=== Sindaci dal 1995 ===
* Roberto Vattori (1995-2004), sostenuto da liste civiche di centrosinistra
{| class="wikitable sortable"
* Giancarlo Baiutti (2004-2007), sostenuto da una lista civica e una lista di centrodestra
! colspan="2" |Periodo
* Andrea Mansutti (2007-2017), sostenuto da FI, AN, LNP, UDC e una lista civica nel primo mandato, e da UDC, LNP e due liste civiche nel secondo mandato
!Primo cittadino
!Partito
!Carica
!Note
|-
|23 aprile 1995
|13 giugno 1999
|Roberto Vattori
|Centro sinistra
|Sindaco
|-
|13 giugno 1999
|13 giugno 2004
|Roberto Vattori
|Centro sinistra
|Sindaco
|
|-
|13 giugno 2004
|26 maggio 2007
|Giancarlo Baiutti
|Lista civica
|Sindaco
|Il sindaco si è dimesso dalla carica di sindaco.<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/friuli-venezia-giulia/77-tricesimo/storico-elezioni-comunali/|titolo=Storico Elezioni Comunali di Tricesimo (UD)|sito=Tuttitalia.it|lingua=it|accesso=2024-06-13}}</ref>
|-
|26 maggio 2007
|7 maggio 2012
|Andrea Mansutti
|Centro destra
|Sindaco
|
|-
|7 maggio 2012
|11 giugno 2017
|Andrea Mansutti
|Centro destra
|Sindaco
|
|-
|11 giugno 2017
|12 giugno 2022
|Giorgio Baiutti
|centro-sinistra
|Sindaco
|
|-
|12 giugno 2022
|''in carica''
|Giorgio Baiutti
|centro-sinistra
|Sindaco
|
|}
 
=== Gemellaggi ===
Riga 272 ⟶ 322:
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://maps.google.it/maps?oi=eu_map&q=Tricesimo&hl=it|titolo=Mappa di Tricesimo (Tramite Googlemaps)}}
* {{cita web | 1 = http://www.consorziocastelli.it/icastelli/tricesimo | 2 = Il castello (Sito del Consorzio Castelli Storici del Friuli) | accesso = 27 agosto 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060901025943/http://www.consorziocastelli.it/icastelli/tricesimo | dataarchivio = 1º settembre 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.sanpelagio.it | 2 = La chiesa di San Pelagio e gli Asparagi di Tricesimo | accesso = 5 agosto 2019 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180809190542/http://sanpelagio.it/ | dataarchivio = 9 agosto 2018 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.ornitologicatricesimo.it/ | 2 = Sito internet dell'Associazione culturale Mostra Ornitologica e Avicunicola di Tricesimo | accesso = 9 novembre 2010 | dataarchivio = 23 maggio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110523123143/http://www.ornitologicatricesimo.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=htnUR8I5A_U|titolo=Viaggio virtuale e rilevamento laser scanner 3D della chiesetta di San Pelagio di Tricesimo (UD)}}
*{{cita web|https://eliovarutti.blogspot.it/2015/03/la-vilegjiadure-tresesin-1835.html|La villeggiatura a Tricesimo / La vilegjiadure a Tresesin, 1835}}