Proteste in Bolivia del 2019: differenze tra le versioni
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|Data = 21 ottobre – 26 novembre [[2019]]
|Luogo = {{BOL}}
|Casus = * Accuse di frode elettorale
|Esito = * Esilio del presidente Evo Morales
* Nomina di Jeanine Áñez come presidente ''ad interim''
* Indizione di nuove elezioni per il 2020
|Mutamenti_territoriali =
|Schieramento1 = '''Opposizione'''
* {{Bandiera|BOL}} [[Comunità Cittadina]]
* {{Bandiera|BOL}} [[Partito Democratico Cristiano della Bolivia]]
* {{Bandiera|BOL}} [[Movimento Democratico Sociale]]
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}}
Le '''
== Storia ==
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Gli osservatori internazionali hanno espresso preoccupazione per il lasso temporale nella comunicazione dei risultati, seguito da un aumento dei voti di Morales. Morales ha negato le accuse e ha invitato i governi stranieri a verificare i processi elettorali, promettendo di effettuare il ballottaggio qualora ci fossero state delle irregolarità. Il secondo candidato [[Carlos Mesa]], ha chiesto che le proteste continuassero fino a quando non si terrà una seconda elezione, affermando che avrebbe presentato le prove di una possibile frode elettorale.
L'[[Organizzazione degli Stati americani]] (OAS) ha sostenuto sia il 10 novembre 2019 che successivamente che ci fossero motivi di ritenere che si fosse verificata effettivamente una frode elettorale.<ref>{{Cita web|url=https://www.oas.org/en/media_center/press_release.asp?sCodigo=E-099/19|titolo=OAS - Organization of American States: Democracy for peace, security, and development|autore=OAS
Altre fonti attendibili invece sostengono che le elezioni sono da considerare regolari.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Ha-Joon|cognome=Chang|nome2=James K.|cognome2=Galbraith|nome3=Thea|cognome3=Lee|url=https://www.theguardian.com/commentisfree/2019/dec/02/the-oas-has-to-answer-for-its-role-in-the-bolivian-coup|titolo=The OAS has to answer for its role in the Bolivian coup|pubblicazione=The Guardian|data=2 dicembre 2019|accesso=12 dicembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://cepr.net/publications/reports/bolivia-elections-2019-11|titolo=What Happened in Bolivia’s 2019 Vote Count? {{!}} Reports {{!}} CEPR|autore=Guillaume Long, David Rosnick, Cavan Kharrazian, and Kevin Cashman|sito=cepr.net|data=novembre 2019|lingua=en|accesso=13 dicembre 2019|dataarchivio=12 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191212161621/http://cepr.net/publications/reports/bolivia-elections-2019-11|urlmorto=sì}}</ref>
La polizia e l'esercito si sono ammutinati lo stesso 10 novembre e, per voce del capo dell'esercito Williams Kaliman e del comandante della polizia, hanno chiesto le dimissioni di Morales. Quindi Morales si è dimesso<ref>{{Cita news|lingua=en|cognome=Redacción|url=https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-50370125|titolo=Evo Morales renuncia a la presidencia de Bolivia y denuncia un "golpe cívico, político y policial"|data=11 novembre 2019|accesso=13 dicembre 2019}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Anatoly|cognome=Kurmanaev|nome2=Mónica|cognome2=Machicao|nome3=Ernesto|cognome3=Londoño|url=https://www.nytimes.com/2019/11/10/world/americas/bolivia-election-evo-morales.html|titolo=Military Calls on President to Step Down After Election Dispute in Bolivia|pubblicazione=The New York Times|data=10 novembre 2019|accesso=13 dicembre 2019}}</ref> ed è fuggito in Messico chiedendo e ottenendo l'asilo politico.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2019/11/12/evo-morales-asilo-messico/|titolo=Evo Morales è andato in Messico|sito=Il Post|data=12 novembre 2019|lingua=it|accesso=13 dicembre 2019}}</ref>
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=== Fatti del 7 novembre ===
Il 7 novembre,
=== Ammutinamento di reparti della polizia ===
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[[Categoria:Eventi del 2019]]
[[Categoria:Storia della Bolivia]]
[[Categoria:Proteste in America|Bolivia]]
[[Categoria:Sommosse in America]]
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