Recaredo I: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m v2.05 - Fixed using WP:WPCleaner (Errori comuni)
 
(17 versioni intermedie di 9 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Monarca
| nome = =Recaredo I
| titolo = =Re dei Visigoti
| immagine = =Recared.jpg
| legenda = =Moneta di Recaredo I
| regno =[[586]] - [[601]]
|inizio regno = [[586]]
| altrititoli =
|fine regno = [[601]]
| nome completo =
|altrititoli =
| predecessore =[[Leovigildo]]
|nome completo =
| successore =[[Liuva II]]
|predecessore = [[Leovigildo]]
| consorte =Bauda, prima moglie<br />Seconda moglie (nome sconosciuto)
|successore = [[Liuva II]]
| figli =[[Liuva II]] di primo letto<br />[[Suintila]] di secondo letto
|consorte = Bauda, prima moglie<br/>Clodesinde, seconda moglie
| casa reale =
|figli = [[Liuva II]] di primo letto<br/>[[Suintila]] di secondo letto
| padre =[[Leovigildo]]
|casa reale = [[Dinastia Betica]]
| madre =Teodosia
|padre = [[Leovigildo]]
| data di nascita =
|madre = Teodosia
| luogo di nascita=
| data di mortenascita = =[[601559]]
| luogo di mortenascita = =[[Toledo]]
|data di morte = dicembre [[601]]
|luogo di morte = [[Toledo]]
}}
{{Bio
|Nome = Recaredo dei Visigoti
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = ''Recaredo'' anche in [[linguaLingua spagnola|spagnolo]] ede in [[linguaLingua portoghese|portoghese]], ''Recared'' in [[linguaLingua catalana|catalano]]
|ForzaOrdinamento = Recaredo 01 dei Visigoti
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 559
|LuogoMorte = Toledo
|GiornoMeseMorte = dicembre
|AnnoMorte = 601
|Epoca = 500
Line 36 ⟶ 38:
|Nazionalità = visigoto
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[Rere dei Visigoti]] dal [[586]] al [[601]], annofino dellaalla sua morte
}}
 
== Origine ==
Recaredo era figlio secondogenito del [[Re dei Visigoti|re dei visigoti]] [[Leovigildo]] e della sua prima consorte, Teodosia, la figlia del governatore bizantino della [[Cartaginense|provincia Cartaginense]]. Suo fratello primogenito era [[Sant'Ermenegildo|Ermenegildo]].
Secondo lo storico [[Giovanni di Biclaro]] nella sua ''Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica'' Recaredo era il figlio secondogenito del re dei Visigoti [[Leovigildo]] e della sua prima consorte, Teodosia<ref name=Abbatis>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_auct_ant_11/index.htm#page/213/mode/1up #ES MGH Auct. ant. 11, Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica, anno 573, pag. 213]</ref>, che secondo lo storico [[Luis de Salazar y Castro|Salazar y Castro]], nel suo ''Historia Genealógica de la Casa de Lara, Volume 1'' era la figlia di Seberiano, governatore bizantino della provincia Cartaginense e della moglie, Teodora (''Teodosia, hija de Seberiano Duque de Cartagena y de Teodora'')<ref name=Salazar>{{es}} [https://books.google.it/books?id=AffI0i1mO5wC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false #ES Historia Genealógica de la Casa de Lara, La casa real de los Godos, pag 45]</ref>, ed era inoltre fratello dì [[Sant'Ermenegildo|Ermenegildo]], fratello primogenito<ref name=Abbatis/>.
 
<br>Secondo lo storico [[Rafael Altamira y Crevea]] Leovigildo e Liuva I erano fratelli del loro predecessore, il re dei Visigoti [[Atanagildo]]<ref>[[Rafael Altamira y Crevea|Rafael Altamira]], La Spagna sotto i Visigoti da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 748</ref>, quindi di nobile famiglia visigota della città di [[Siviglia]], nella [[Betica]], di cui non si conoscono gli ascendenti.
<br>Il ''Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia'', sostiene che Leovigildo discendeva da una famiglia di origine ostrogota, presumendo che il padre fosse il generale ostrogoto, Liuvirit, che, negli anni tra il 523 e il 526, operò tra la [[Gotia]] e la penisola iberica, imparentato con nobili famiglie visigote, molto potenti in Settimania<ref name=Leovigildo>{{es}} [https://dbe.rah.es/biografias/11996/leovigildo #ES Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia - Leovigildo]</ref>. Era quindi fratello del suo predecessore, il re dei Visigoti Liuva I.
[[File:600 CE, Europe.svg|thumb|L'Europa nel 600; il regno dei Visigoti, durante il regno di Recaredo I, occupava gran parte della penisola iberica e la Gotia, nella [[Gallia]] sud-occidentale]]
==Biografia==
Nel [[573]] il padre, Leovigildo, alla morte del re dei Visigoti, suo fratello [[Liuva I]], succedendogli sul trono nominò Recaredo e il fratello Ermenegildo duchi di Toledo e Narbona (non si conosce l'esatta distribuzione delle cariche), perché controllassero le province del regno mentre lui, Leovigildo, era impegnato nella guerra contro il regno degli [[Svevia|Svevi]]<ref name=Altamira>[[Rafael Altamira y Crevea|Rafael Altamira]], La Spagna sotto i Visigoti da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 750</ref>.
 
Nel corso di questi anni, fu sempre al fianco del padre sia nelle guerre contro Svevi e [[Bizantini]], che nel reprimere le sommosse nel territorio del regno visigoto.
 
Alla sua morte nel 586 suo padre Leovigildo stava preparando l'attacco agli ultimi due distretti bizantini, mentre Recaredo stava combattendo i Franchi in [[Settimania]]<ref name=Altamir>Rafael Altamira, "La Spagna sotto i Visigoti", in "Storia del mondo medievale", vol. I, 1999, pagg. 753 - 754</ref>; morì di morte naturale come ne riportano Isidoro di Siviglia<ref>{{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e156;toc.depth=1;toc.id=d1850e156;brand=default #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 51]</ref>, Giovanni di Biclaro<ref name=Iohannis>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_auct_ant_11/index.htm#page/217/mode/1up #ES MGH Auct. ant. 11, Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica, anni 585 e 586, pag. 217]</ref> e il ''Chronicon Albeldense''<ref>{{la}} [https://archive.org/details/patrologiaecurs06migngoog/page/n570/mode/2up?view=theater #ES Anastasii abbatis opera omnia, Chronicon Albeldense, colonna 1134, par. 32]</ref>, mentre il ''Herimanni Augiensis Chronicon'', riporta che morì nel 587<ref name=Augiensis>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_ss_5/index.htm#page/90/mode/1up #ES MGH SS 5, Herimanni Augiensis Chronicon, anno 587, pag 90]</ref>.
Come suo padre tenne la sua corte nella capitale [[Toledo]] e mantenne la tradizione dei re visigoti di professare l'[[Arianesimo]] portandolo a scontrarsi con la popolazione romana della penisola iberica fedele al [[Cattolicesimo]] trinitario.
Sul trono gli succedette il figlio minore Recaredo<ref name=Iohannis/><ref name=Augiensis/><ref name=Isidori>{{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e156;toc.depth=1;toc.id=d1850e156;brand=default #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 52]</ref>, che nel 589 si convertì al Cattolicesimo eleggendolo a religione di Stato<ref>L.M. Hartmann e W.H. Hutton, L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno da Storia del mondo medievale, vol. I, anno=1999, pag. 850</ref>.
Sfruttando questa divisione interna il vescovo cattolico [[Leandro di Siviglia]] cercò, riuscendo nell'intento, di convertire il figlio maggiore di Leovigildo, [[Sant'Ermenegildo|Ermenegildo]], e lo appoggiò in un moto di sommossa contro il legittimo sovrano che non ebbe successo e causò la condanna all'esilio dello stesso vescovo Leandro, mentre Ermenegildo, fatto poi santo, venne giustiziato nel [[585]].
 
Alla morte di Leovigildo il 21 aprile [[586]], il vescovo cattolico [[Leandro di Siviglia]], esule in [[Mauretania]], venne invitato a fare ritorno a Toledo. Nel frattempo Recaredo, che aveva governato insieme al padre prima della sua morte, venne incoronato nuovo re dei Visigoti senza incontrare opposizione alcuna<ref name=Isidori/>.
 
Come suo padre tenne la sua corte nella capitale [[Toledo]] e mantenne la tradizione dei re visigoti di professare l'[[Arianesimo]] portandolo a scontrarsi con la popolazione romana della penisola iberica fedele al Cattolicesimo trinitario.
Spinto dalle sua parentela coi [[Merovingi]], Recaredo inviò delle ambasciate a suo nipote (figlio di [[Brunilde]], sua cugina e nello stesso tempo sorellastra) [[Childeberto II]] ed al di lui zio [[Gontrano]], re franco dei [[Burgundi]] per proporre la pace e una alleanza a scopo difensivo, ma Gontrano rifiutò la proposta.
<br>Sfruttando questa divisione interna il vescovo cattolico [[Leandro di Siviglia]] era riuscito, alcuni anni prima, a convertire il fratello di Recaredo, [[Sant'Ermenegildo|Ermenegildo]], e lo aveva appoggiato in un moto di sommossa contro il padre, Leovigildo, legittimo sovrano, che non ebbe successo e causò la condanna all'esilio dello stesso vescovo Leandro, mentre Ermenegildo, fatto poi santo, catturato ed imprigionato venne ucciso nel 585<ref name=Iohannis/><ref name=Augiensis/>.
 
Spinto dalla sua parentela con i [[Merovingi]], Recaredo inviò delle ambasciate a suo nipote (figlio di [[Brunilde]], sua cugina e nello stesso tempo sorellastra) [[Childeberto II]] e al di lui zio [[Gontrano]], re franco dei [[Burgundi]] per proporre la pace e una alleanza a scopo difensivo, ma Gontrano rifiutò la proposta, per cui fu costretto a combattere i Franchi<ref name=Altamir/>.
[[File:Reccared I Conversión, by Muñoz Degrain, Senate Palace, Madrid.jpg|upright=1.4|thumb|Conversione di Recaredo I, opera del tardo ottocento, del pittore [[valencia|valenzano]], Muñoz Degrain, [[Senato del Regno di Spagna|Palazzo del Senato]] di [[Madrid]].]]
Secondo [[Giovanni di Biclaro|Giovanni di Biclar]], nel 587 Recaredo si convertì al Cattolicesimo<ref name=Iohanni>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_auct_ant_11/index.htm#page/218/mode/1up #ES MGH Auct. ant. 11, Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica, anni 587 e 589, pag. 218]</ref><ref name=Altami>Rafael Altamira, "La Spagna sotto i Visigoti", in "Storia del mondo medievale", vol. I, 1999, pagg. 755 e 756</ref>; anche Isidoro di Siviglia riporta la sua conversione<ref name=Isidori/>.
Secondo [[Giovanni di Biclaro|Giovanni di Biclar]], nel [[587]] Recaredo si convertì al Cattolicesimo (la conversione fu annunciata dapprima con la fine delle persecuzioni ai cattolici e poi con la convocazione di un convegno di vescovi ariani e cattolici al termine del quale il re proclamò la propria preferenza per il cattolicesimo, quindi la sua conversione) segnando un momento fondamentale per la storia religiosa della penisola iberica e per il futuro dei Visigoti. Gran parte dei nobili visigoti seguirono il suo esempio convertendosi a loro volta, soprattutto nelle zone più prossime a Toledo, mentre alcune regioni più remote si ribellarono alla conversione, come il caso della [[Settimania]], la provincia visigota più settentrionale, che si levò alla guida del vescovo ariano [[Ataloco]], considerato dai suoi nemici un ''secondo [[Ario]]''. Tra i leader secolari della rivolta si trovavano i conti ''Granista'' e ''Wildigern'' i quali si appellarono a Gontrano che prima fece un'incursione in Settimania, dove venne battuto e poi inviò il suo condottiero
''Desiderio'' alla guida di un esercito in appoggio dei rivoltosi. Tuttavia Recaredo sconfisse i ribelli ed i loro alleati cattolici in una terribile battaglia che vide la morte dello stesso Desiderio.
 
Nel 589 Recaredo convocò un convegno di vescovi ariani e cattolici (III Concilio di Toledo) al termine del quale il re proclamò la propria preferenza per il [[cattolicesimo]], quindi la sua conversione) segnando un momento fondamentale per la storia religiosa della penisola iberica e per il futuro dei Visigoti<ref>{{es}} [https://books.google.cat/books?id=IJjhNwA9QuUC&printsec=frontcover&hl=ca#v=onepage&q&f=false #ES Hispania tardoantigua y visigoda, pag. 379]</ref>; nel concilio fu molto attivo il vescovo Leandro, ed il re, Recaredo e la regina Bauda, controfirmarono le tesi del concilio, come riporta anche Fontaine Jacques nel suo scritto ''Isidoro de Sevilla: El hermano menor de un gran hermano mayor''<ref name=Fontaine>{{es}} [https://books.google.es/books?id=Gk4JcijE9uAC&pg=PA75&lpg=PA75&dq=Agila+I+visigodo&source=bl&ots=4pwQM3Nl9-&sig=0m6m8axq86wpvoZ6eEFQsXWzUGQ&hl=es&ei=SabySvKAN5Tv-Qbj4dGrBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CA8Q6AEwAw#v=onepage&q=Agila%20I%20visigodo&f=false #ES Isidoro de Sevilla: El hermano menor de un gran hermano mayor, pagg. 76 e 77]</ref>. Anche Giovanni di Biclaro riporta il concilio, nel 590<ref name=Iohann>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_auct_ant_11/index.htm#page/218/mode/1up #ES MGH Auct. ant. 11, Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica, anno 590, pag. 219]</ref>.
Una seconda rivolta anti-cattolica scoppiò in [[Lusitania]] e venne capeggiata da Sunna, vescovo ariano di [[Mérida (Spagna)|Mérida]] e dal conte [[Segga]]. Claudio, ''dux Lusitaniae'' di Recaredo, sedò la rivolta costringendo il vescovo ariano a rifugiarsi in [[Mauretania]], mentre il conte Segga venne bandito e mandato in [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
<br>Nel [[III Concilio di Toledo]], organizzato dal vescovo cattolico Leandro ma tenuto per volontà del sovrano visigoto, nel 589, si stabilirono i principi del nuovo credo religioso del regno visigoto e del suo sovrano, che giurò fedeltà alla nuova religione in una dichiarazione solenne<ref name=Fontaine/>, che venne conclusa da una omelia di Leandro dal titolo ''Homilia de triumpho ecclesiae ob conversionem Gothorum'' e che è pervenuta ai giorni nostri. La cosa dette una grande gioia al papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], che nei suoi Dialoghi scrisse «non desta meraviglia che egli sia divenuto un predicatore della vera fede, perché suo fratello fu un martire, i cui meriti l'hanno aiutato a riportare molte anime in seno a Dio».
[[File:Concil Toled.jpg|left|upright=0.8|thumb|Recaredo I tra i vescovi al [[III Concilio di Toledo]], raffigurazione tratta dal ''[[Cronaca do Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]''<ref>Il ''[[Cronaca do Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]'' è una cronaca storica della [[penisola iberica]], che narra le vicende del regno visigoto, della conquista musulmana, della ''[[reconquista]]'', partita dal [[Regno delle Asturie]], sino all'inizio del regno di [[Alfonso III delle Asturie]], scritta nell'881.</ref>.]]
Nel [[III Concilio di Toledo]], organizzato dal vescovo cattolico Leandro ma tenuto per volontà del sovrano visigoto, nel [[589]], si stabilirono i principi del nuovo credo religioso del regno visigoto e del suo sovrano, che giurò fedeltà alla nuova religione in una dichiarazione solenne, che venne conclusa da una omelia di Leandro dal titolo ''Homilia de triumpho ecclesiae ob conversionem Gothorum'' e che è pervenuta ai giorni nostri. La cosa dette una grande gioia al papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], che nei suoi Dialoghi scrisse «non desta meraviglia che egli sia divenuto un predicatore della vera fede, perché suo fratello fu un martire, i cui meriti l'hanno aiutato a riportare molte anime in seno a Dio».
 
Gran parte dei nobili visigoti seguirono l'esempio dei sovrani convertendosi a loro volta, soprattutto nelle zone più prossime a Toledo, mentre alcune regioni più remote si ribellarono alla conversione, come il caso della Settimania, la provincia visigota più settentrionale, che si levò alla guida del vescovo ariano [[Ataloco]], vescovo di [[Narbona]]<ref name=Altami/>, considerato dai suoi nemici un ''secondo [[Ario]]''.
La prima iniziativa della nuova istituzione religiosa dimostrò subito quello che era usuale a quei tempi, cioè l'aspetto di poca tolleranza di fedi diverse, stabilendo la conversione forzata degli [[Ebrei]] e l'estirpazione dell'eresia ariana nel regno visigoto. Benché Giovanni di Biclar sostenga il contrario, l'arianesimo del popolo visigoto, non scomparve del tutto ma sopravvisse sino alla caduta del regno visigoto.
<br>Sigeberto, colui che aveva ucciso Ermenegildo, il fratello di Recaredo fu condannato a morte per cospirazione<ref name=Altami/>.
[[File:Concil Toled.jpg|left|upright=0.8|thumb|Recaredo I tra i vescovi al [[III Concilio di Toledo]], raffigurazione tratta dal ''[[Cronaca di Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]''<ref>Il ''[[Cronaca di Albelda|Codex Vigilanus o Chronicon Albeldense]]'' è una cronaca storica della penisola iberica, che narra le vicende del regno visigoto, della conquista musulmana, della ''[[reconquista]]'', partita dal [[Regno delle Asturie]], sino all'inizio del regno di [[Alfonso III delle Asturie]], scritta nell'881.</ref>.]]
La matrigna di Recaredo, [[Gosvinta]], che non rinunciò mai alla sua fede ariana, assieme al vescovo, Uldida, mise in atto manovre a favore degli oppositori ariani, e, per questo fu perseguita e dopo che Uldida era stato condannato all'esilio, Gosvinta morì (''vitae tunc terminum dedit'')<ref name=Iohanni/>.
<br>Tra i leader secolari della rivolta si trovavano il conte [[Viterico]] e il duca, Argimondo i quali si appellarono a Gontrano che prima fece un'incursione in Settimania, dove venne battuto e poi inviò il suo condottiero ''Desiderio'' alla guida di un esercito in appoggio dei rivoltosi. Tuttavia Recaredo sconfisse i ribelli ed i loro alleati cattolici<ref name=Altami/>, in una terribile battaglia che vide la morte dello stesso Desiderio e di Argimondo, che aspirava al trono<ref name=Iohann/>.
<br>Una seconda rivolta anti-cattolica scoppiò in [[Lusitania]] e venne capeggiata da Sunna, vescovo ariano di [[Mérida (Spagna)|Mérida]] e dal conte [[Segga]]. Claudio, ''dux Lusitaniae'' di Recaredo, sedò la rivolta costringendo il vescovo ariano a rifugiarsi in [[Mauretania]], mentre il conte Segga venne bandito e mandato in [[Galizia (Spagna)|Galizia]].
 
La prima iniziativa della nuova istituzione religiosa dimostrò subito quello che era usuale a quei tempi, cioè l'aspetto di poca tolleranza di fedi diverse, stabilendo la conversione forzata degli [[Ebrei]] e l'estirpazione dell'eresia ariana nel regno visigoto. Benché Giovanni di Biclaro sostenga il contrario, l'arianesimo del popolo visigoto, non scomparve del tutto ma sopravvisse sino alla caduta del regno visigoto<ref name=Altami/>.
Recaredo cercò di sconfiggere i Bizantini e cacciarli dalla Penisola Iberica, senza riuscirci, alla fine, attraverso la mediazione del papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], raggiunse la pace con l'imperatore [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]], per il mantenimento dello ''status quo''.
 
Recaredo cercò di sconfiggere i Bizantini e cacciarli dalla Penisola Iberica, senza riuscirci, alla fine, attraverso la mediazione del papa [[papa Gregorio I|Gregorio Magno]], raggiunse la pace con l'imperatore [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]], per il mantenimento dello ''status quo''<ref name=Altami/>.
 
Negli ultimi anni di regno dovette combattere i [[Baschi (popolo)|Baschi]] che tentarono inutilmente di scendere dai [[Pirenei]] dove li aveva relegati assieme al padre Leovigildo.
 
Recaredo morì a [[Toledo]] nel 601; secondo Isidoro di Siviglia, morì in pace dopo aver regnato quindici anni (''Toleto fine pacifico transiit. Qui regnauit annos XV'')<ref>{{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e156;toc.depth=1;toc.id=d1850e156;brand=default #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 56]</ref> e gli succedette il figlio Liuva<ref name=Isido>{{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e156;toc.depth=1;toc.id=d1850e156;brand=default #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 57]</ref>.
Recaredo morì a [[Toledo]], nel [[601]], gli successe il figlio [[Liuva II]].
<br>Il ''Chronica Regum Visigotthorum'' cita Recaredo, confermando che fu re per quindici anni, sei mesi e dieci giorni (''Reccaredus regnavit annos XV menses VI dies X'')<ref>{{la}} [https://books.google.es/books?id=wCQ2AAAAMAAJ&pg=PA141&dq=carriarico&hl=es&ei=Hc-vTvv1FY7w8QPEm-ykAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q=carriarico&f=false #ES España Sagrada Tomo II, Chronica Regum Visigotthorum, pag. 173, nº 21]</ref>; il ''Chronicon Albeldense'' conferma che Leovigildo regnò quindici anni, si convertì al cattolicesimo, combatté i [[Franchi]] e morì in pace di morte naturale a [[Toledo]]<ref>{{la}} [https://archive.org/details/patrologiaecurs06migngoog/page/n570/mode/2up?view=theater #ES Anastasii abbatis opera omnia, Chronicon Albeldense, colonne 1134 e 1135, par. 33]</ref>.
 
== Fidanzamenti, matrimoni e discendenti ==
Molte delle notizie sul regno si questo sovrano hanno come fonte [[Isidoro di Siviglia]] e [[Gregorio di Tours]].
Nel 584 Recaredo si era fidanzato con [[Rigonda|Rigunte]], figlia del re dei Franchi di [[Neustria]], [[Chilperico I]] e di [[Fredegonda]]. Rigunte si era recata con un grande seguito, di cui faceva parte [[Bodegiselo]], probabile ascendente dei [[carolingi]], nella [[penisola iberica]] per il matrimonio, ma alla notizia che Chilperico I era morto, le nozze furono annullate e Rigunte dovette fare ritorno alla casa materna, dove condusse una vita dissoluta, come riporta il vescovo [[Gregorio di Tours]], nel suo ''Historia Francorum''<ref>{{la}} [https://www.google.it/books/edition/Historiæ_ecclesiasticæ_Francorum_libri/0VZBAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=inauthor:"Saint+Gregory+(Bishop+of+Tours)"&printsec=frontcover #ES Historia Francorum, liber VI, cap. XXXIV pag. 435, cap. XXXIX pag. 445 e cap. XLV pag. 456]</ref>.
 
Nel 586 Recaredo aveva sposato Bauda (?-circa 590), come risulta dalla ''PROFESSIO FIDEI'', controfirmato da Recaredo e da Bauda (''Ego Baddo gloriosa regina'')<ref>{{la}} [https://ifc.dpz.es/recursos/publicaciones/04/18/8canellas.pdf #ES Cuadernos de Historia Jerónimo Zurita, PROFESSIO FIDEI, doc. 35, pag. 278]</ref>, che Isidoro di Siviglia definì ignobile (''ignobili'')<ref name=Isido/>.
== Fidanzamenti, mogli e discendenti ==
<br>Recaredo da Bauda ebbe un figlio<ref name=Rekkared>{{en}} [http://genealogy.euweb.cz/iberia/iberia1.html#R1 #ES Genealogy: Iberia 1 - Rekkared I]</ref><ref name=RECAREDO>{{en}} [https://fmg.ac/Projects/MedLands/VANDALS,%20SUEVI,%20VISIGOTHS.htm#RecaredoIVisigothdied601 #ES Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of the VISIGOTHS in SPAIN 531-711 - RECAREDO]</ref>:
Nel [[584]], Recaredo si fidanzò con [[Rigonda|Rigunte]],<ref name=mogli>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/VANDALS,%20SUEVI,%20VISIGOTHS.htm#_Toc179360440#ES Dinastie dei Visigoti]</ref> figlia del re dei [[Franchi]] di [[Neustria]], [[Chilperico I]] e di [[Fredegonda]]. Rigunte si era recata con un grande seguito, di cui faceva parte [[Bodegiselo]], probabile ascendente dei [[carolingi]], nella [[penisola iberica]] per il matrimonio, ma alla notizia che Chilperico I era morto, le nozze furono annullate e Rigunte dovette fare ritorno alla casa materna, dove condusse una vita dissoluta.
*[[Liuva II|Liuva]] (587-603), re dei Visigoti<ref name=Isido/>.
 
Nel 594 Recaredo si fidanzò con Clodesinde (circa 575 - dopo il 595), figlia del re dei Franchi d'[[Austrasia]] [[Sigeberto I]] e di [[Brunechilde]] e sorella del re dei Franchi d'Austrasia e di [[Borgogna|Burgundia]], Childeberto I, che era già stata fidanzata con il re dei [[Longobardi]], [[Autari]], come riporta il [[monaco cristiano]] e [[Storico medievale|storico]] [[Paolo Diacono]]<ref name=Pauli>{{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_ss_rer_lang_1/index.htm#page/107/mode/1up #ES MGH SS rer. Lang. 1, Pauli historia Langobardorum. lib III, cap. 28, pag. 108]</ref>.
Nel [[586]], Recaredo sposò Bauda (?-ca. [[590]]), da cui ebbe un figlio:<ref name=mogli/>
*[[Liuva II|Liuva]] ([[587]]-[[603]]), re dei Visigoti.
 
Sempre nello stesso anno (594) Recaredo sposò una donna di cui non si conoscono né gli ascendenti né il nome<ref name=RECAREDO/>, che potrebbe essere la stessa Clodesinde<ref name=Rekkared/>, come sostiene anche [[Luis de Salazar y Castro|Salazar y Castro]]<ref name=Salazar/>.
Nel [[594]], Recaredo si fidanzò con Clodesinde (circa [[575]]-ca. [[595]]), figlia del re dei [[Franchi]] d'[[Austrasia]], [[Sigeberto I]] e di [[Brunechilde]] e sorella del re dei [[Franchi]] d'[[Austrasia]] e di [[Borgogna|Burgundia]], [[Childeberto I]], che era già stata fidanzata col re dei [[Longobardi]], [[Autari]]. Anche questo matrimonio sfumò.<ref name=mogli/>
<br>Recaredo da Clodesinde ebbe un figlio<ref name=Rekkared/><ref name=RECAREDO/>:
 
*[[Suintila]] (dopo il 594-633), re dei Visigoti<ref>{{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e156;toc.depth=1;toc.id=d1850e156;brand=default #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum, par. 62]</ref>.
Sempre nello stesso anno (5[[94]]) Recaredo sposò una donna di cui non si conoscono né gli ascendenti né il nome, dalla quale ebbe un figlio:<ref name=mogli/>
*[[Suintila]] (circa [[594]]-[[633]]), re dei Visigoti.
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
*Rafael Altamira, ''La Spagna sotto i Visigoti'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. I, 1999, pp.&nbsp;743–779
* {{la}} [https://books.google.es/books?id=wCQ2AAAAMAAJ&pg=PA141&dq=carriarico&hl=es&ei=Hc-vTvv1FY7w8QPEm-ykAQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwAA#v=onepage&q=carriarico&f=false Chronica Regum Visigotthorum, España Sagrada Tomo II].
*L.M. Hartmann e W.H. Hutton, ''L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. I, 1999, pp.&nbsp;810–853
* {{la}} [https://digiliblt.uniupo.it/xtf/view?docId=dlt000306/dlt000306.xml;chunk.id=d1850e563;toc.depth=1;toc.id=d1850e563;brand=default Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, De origine Gothorum].
* {{la}} [https://archive.org/details/patrologiaecurs06migngoog/page/n570/mode/2up?view=theater Anastasii abbatis opera omnia].
* {{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_auct_ant_11/index.htm#page/(II)/mode/1up Monumenta Germaniae Historica, Auctorum antiquissimorum, tomus XI, Iohannis Abbatis Biclarensis Chronica].
* {{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_ss_rer_lang_1/index.htm#page/(III)/mode/1up Monumenta Germaniae Historica, Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum (SS rer. Lang.)].
* {{la}} [https://www.dmgh.de/mgh_ss_5/index.htm#page/(III)/mode/1up Monumenta Germaniae Historica, Scriptores (in Folio) (SS), tomus 5, Herimanni Augiensis Chronicon].
* {{la}} [https://www.google.it/books/edition/Historiæ_ecclesiasticæ_Francorum_libri/0VZBAQAAMAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=inauthor:"Saint+Gregory+(Bishop+of+Tours)"&printsec=frontcover Historia Francorum].
* {{la}} [https://ifc.dpz.es/recursos/publicaciones/04/18/8canellas.pdf #ES Cuadernos de Historia Jerónimo Zurita, PROFESSIO FIDEI, doc. 35]
 
=== Letteratura storiografica ===
*Rafael Altamira, ''La Spagna sotto i Visigoti'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. I, 1999, pp. 743–779
*L.M. Hartmann e W.H. Hutton, ''L'Italia e l'Africa imperiali: amministrazione. Gregorio Magno'', in ''Storia del mondo medievale'', vol. I, 1999, pp. 810–853
* {{es}} [https://books.google.es/books?id=Gk4JcijE9uAC&pg=PA75&lpg=PA75&dq=Agila+I+visigodo&source=bl&ots=4pwQM3Nl9-&sig=0m6m8axq86wpvoZ6eEFQsXWzUGQ&hl=es&ei=SabySvKAN5Tv-Qbj4dGrBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CA8Q6AEwAw#v=onepage&q=Agila%20I%20visigodo&f=false Fontaine Jacques, Isidoro de Sevilla: El hermano menor de un gran hermano mayor]
* {{es}} [https://books.google.it/books?id=AffI0i1mO5wC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false #ES Historia Genealógica de la Casa de Lara]
* {{es}} [https://books.google.cat/books?id=IJjhNwA9QuUC&printsec=frontcover&hl=ca#v=onepage&q&f=false #ES Hispania tardoantigua y visigoda]
 
== Voci correlate ==
Line 99 ⟶ 127:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} [https://fmg.ac/Projects/MedLands/VANDALS,%20SUEVI,%20VISIGOTHS.htm#RecaredoIVisigothdied601 Foundation for Medieval Genealogy: KINGS of the VISIGOTHS in SPAIN 531-711 - RECAREDO]
* {{en}} [http://genealogy.euweb.cz/iberia/iberia1.html#R1 Genealogy: Iberia 1 - Rekkared I]
 
{{box successione
|carica = [[Re dei Visigoti]]
|periodo = [[586]][[601]]
|precedente = [[Leovigildo]]
|successivo = [[Liuva II]]
}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Germani|medioevo|cattolicesimo}}