Futurismo: differenze tra le versioni

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Il '''Futurismo''' è stato un movimento letterario, [[cultura]]le, [[ArteMovimento artistico|artistico]], cinematografico, gastronomico e [[musica]]le italiano dell'inizio del [[XX secolo]]<ref name="Treccani">{{Treccani|futurismo|Futurismo|accesso=14 novembre 2014}}</ref>, nonché una delle prime [[avanguardie]] europee. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi ddell'[[Europa]], in [[Impero russo|Russia]], in [[Francia]], negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Asia]]. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione: la [[pittura]], la [[scultura]], la [[letteratura futurista|letteratura]] ([[poesia]]), alil [[teatro]], la [[musica]], l'[[architettura]], la [[danza]], la [[fotografia]], il [[cinema]] e persino la [[gastronomia]]. La denominazionenascita e fondazione del movimento si devedevono al poeta italiano [[Filippo Tommaso Marinetti]] che ne espose il ''[[Manifesto del Futurismo|Manifesto]]'' nell'anno 1909.<ref name="Treccani"/>.
[[File:Umberto Boccioni 001.jpg|miniatura|[[Umberto Boccioni]]<br />''[[La città che sale]]'', bozzetto, [[1910]]<br />[[Museum of Modern Art]], [[New York]]]]
Il '''Futurismo''' è stato un movimento letterario, [[cultura]]le, [[Arte|artistico]] e [[musica]]le italiano dell'inizio del [[XX secolo]]<ref name="Treccani">{{Treccani|futurismo|Futurismo|accesso=14 novembre 2014}}</ref>, nonché una delle prime [[avanguardie]] europee. Ebbe influenza su movimenti affini che si svilupparono in altri paesi d'[[Europa]], in [[Impero russo|Russia]], [[Francia]], negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Asia]]. I futuristi esplorarono ogni forma di espressione: la [[pittura]], la [[scultura]], la [[letteratura futurista|letteratura]] ([[poesia]]) al [[teatro]], la [[musica]], l'[[architettura]], la [[danza]], la [[fotografia]], il [[cinema]] e persino la [[gastronomia]]. La denominazione del movimento si deve al poeta italiano [[Filippo Tommaso Marinetti]]<ref name="Treccani"/>.
 
== OriginiLe origini ==
[[File:Manifestofuturismo.jpg|miniatura|Il manifesto del Futurismo pubblicato su ''Le Figaro'' del 20 febbraio 1909 (qui evidenziato in GIOVANNI è GAYgiallo)]]
, in un periodo di notevole fase evolutiva dove tutto il mondo dell'[[arte]] e della [[cultura]] era stimolato da numerosi fattori determinanti: le [[guerra|guerre]], la trasformazione [[società (sociologia)|sociale]] dei [[popolo|popoli]], i grandi cambiamenti [[politica|politici]] e le nuove scoperte [[tecnologia|tecnologiche]] e di [[comunicazione]], come il [[Telegrafo#La telegrafia senza fili|telegrafo senza fili]], la [[Radio (elettronica)|radio]], gli [[aeroplano|aeroplani]] e le prime [[cinepresa|cineprese]]; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione delle distanze e del tempo, "avvicinando" fra loro i [[continente|continenti, creando nuove connessioni]].
 
Il Futurismo nasce in Italia, in un periodo di notevole fase evolutiva dove tutto il mondo dell'[[arte]] e della [[cultura]] era stimolato da numerosi fattori determinanti: le [[guerra|guerre]], la trasformazione [[società (sociologia)|sociale]] dei [[popolo|popoli]], i grandi cambiamenti [[politica|politici]] e le nuove scoperte [[tecnologia|tecnologiche]] e di [[comunicazione]], come il [[Telegrafo#La telegrafia senza fili|telegrafo senza fili]], la [[Radio (elettronica)|radio]], gli [[aeroplano|aeroplani]] e le prime [[cinepresa|cineprese]]; tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la percezione delle distanze e del tempo, "avvicinando" fra loro i [[continente|continenti, creando nuove connessioni]].
Il XX secolo era quindi invaso da un nuovo vento, che portava una nuova realtà: la [[velocità]]. I futuristi intendevano idealmente "bruciare i musei e le biblioteche" in modo da non avere più rapporti con il passato per concentrarsi così sul dinamico presente; tutto questo, come è ovvio, in senso ideologico. Le [[Produzione industriale|catene di montaggio]] abbattevano i tempi di produzione, le [[automobile|automobili]] aumentavano ogni giorno, le strade iniziarono a riempirsi di luci artificiali, si avvertiva questa nuova sensazione di [[futuro]]<ref name="Treccani" /> e velocità sia nel tempo impiegato per produrre o arrivare a una destinazione, sia nei nuovi spazi che potevano essere percorsi, sia nelle nuove possibilità di comunicazione.<ref>Il pensiero futurista si richiama evidentemente a varie ideologie dell'azione e della violenza: il "vitalismo" del "superuomo" ([[oltreuomo]]) di [[Friedrich Nietzsche]], l'anarchismo di [[Max Stirner]], la "violenza" di [[Georges Sorel]] (''Considerazioni sulla violenza''), lo [[slancio vitale]] di [[Henri Bergson]] (cfr. "Futurismo" nell'Enciclopedia "Il Sapere", De Agostini editore).</ref>
 
Il XX secolo era quindi invaso da un nuovo vento, che portava una nuova realtà: la [[velocità]]. I futuristi intendevano idealmente "bruciare i musei e le biblioteche" in modo da non avere più rapporti con il passato per concentrarsi così sul dinamico presente; tutto questo, come è ovvio, in senso ideologico. Le [[Produzione industriale|catene di montaggio]] abbattevano i tempi di produzione, le [[automobile|automobili]] aumentavano ogni giorno, le strade iniziarono a riempirsi di luci artificiali, si avvertiva questa nuova sensazione di [[futuro]]<ref name="Treccani" /> e velocità sia nel tempo impiegato per produrre o arrivare a una destinazione, sia nei nuovi spazi che potevano essere percorsi, sia nelle nuove possibilità di comunicazione.<ref>IlGià [[Hegel]] nei ''[[Lineamenti di filosofia del diritto]]'' aveva definito la guerra "un antidoto contro l'infiacchimento dei popoli". Va poi rilevato che il pensiero futurista si richiama evidentemente a varie ideologie dell'azione e della violenza: il "vitalismo" del "superuomo" ([[oltreuomo]]) di [[Friedrich Nietzsche]], l'anarchismo di [[Max Stirner]], la "violenza" di [[Georges Sorel]] (''Considerazioni sulla violenza''), lo [[slancio vitale]] di [[Henri Bergson]] (cfr. "Futurismo" nell'Enciclopedia "Il Sapere", De Agostini editore).</ref>
 
[[Gino Severini]] racconta che quando venne in contatto con [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]] per decidere se aderire o meno al Futurismo parlò anche con [[Amedeo Modigliani]], che egli avrebbe voluto nel gruppo, ma il pittore declinò l'offerta perché come scrisse: {{Citazione|Queste manifestazioni non gli andavano, il complementarismo congenito lo fece ridere, e con ragione, perciò invece di aderire mi sconsigliò di mettermi in quelle storie; ma io avevo troppa affezione fraterna per Boccioni, inoltre ero, e sono sempre stato pronto ad accettare l'avventura […]|Gino Severini, ''Vita di un pittore''}}
 
=== Primo Futurismo ===
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I futuristi, vendicate le ingiurie, andarono alla stazione dove un treno, pressappoco a quell'ora, doveva riportarli a Milano. Ma quelli della ''Voce'', malgrado si fossero ben difesi, non erano contenti affatto, perciò si recarono in fretta anch'essi alla stazione. Mentre il treno stava per arrivare ebbe luogo un altro incontro, e un altro violento pugilato, che, per poco, faceva restare a piedi futuristi. Ma fecero in tempo a prendere il treno, un po' ammaccati, ma soddisfatti.|[[Gino Severini]], ''Vita di un pittore''}}|titolo = Una scazzottata futurista}}
 
Nel ''[[Manifesto del Futurismo|Manifesto Futurista]]'' (1909), pubblicato inizialmente in vari giornali italiani (la ''Tavola Rotonda'' di Napoli, la ''[[Gazzetta dell'Emilia]]'' di Bologna, la ''[[Gazzetta di Mantova]] e'' ''[[L'Arena (quotidiano)|L'Arena]]'' di Verona) e, definitivamente, due settimane dopo sul quotidiano francese ''[[Le Figaro]]'' il 20 febbraio [[1909]]<ref>{{Cita web|url=http://www.arengario.it/futurismo/_pdf/specimen-2011-tonini-manifesti.pdf|titolo=}}</ref>, [[Filippo Tommaso Marinetti]] espose i principi- base del movimento. Poco tempo dopo a [[Milano]] nel febbraio [[1910]] i pittori [[Umberto Boccioni]], [[Carlo Carrà]], [[Giacomo Balla]], [[Gino Severini]] e [[Luigi Russolo]] firmarono il ''[[Manifesto dei pittori futuristi]]'' e nell'aprile dello stesso anno il ''Manifesto tecnico della pittura futurista''<ref>In'' Archivi del futurismo'' regesti raccolti e ordinati da {{cita|Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma 1958|p. 63}}.</ref>.
NeiIn ''manifesti''questi si esaltava la [[tecnica]] e si dichiarava una fiducia illimitata nel [[progresso scientifico|progresso]], si decretava la fine delle vecchie [[ideologia|ideologie]] (bollate con l'etichetta di "[[passatismo]]", tra cui figura anche il ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' di [[Richard Wagner|Wagner]], che a partire dal 1914 cominciò a essere rappresentato nei teatri d'Europa). Si esaltavano inoltre il dinamismo, la [[velocità]], l'[[industria]], il [[militarismo]], il [[nazionalismo]] e la [[guerra]], che veniva definita come "sola igiene del mondo".
 
[[File:Futuristi, Russolo Carrà Marinetti Boccioni Severini.jpg|miniatura|sinistra|Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini a Parigi per l'inaugurazione della prima mostra del 1912]]
La prima importante esposizione futurista si tenne a [[Parigi]] presso la galleria Bernheim-Jeune dal 5 al 24 febbraio [[1912]]. All'inaugurazione della mostra erano presenti Marinetti, Boccioni, Carrà, Severini e Russolo. L'accoglienza iniziale fu fredda, ma nelle settimane successive il movimento suscitò un certo interesse divenendo presto oggetto di attenzioni internazionali tanto da favorire la riproposizione della mostra anche in altre città europee come [[Berlino]]<ref>{{cita web |url = http://www.internetculturale.it/opencms/opencms/it/pagine/mostre/pagina_822.html |titolo = Il Futurismo: le Edizioni Elettriche |sito = InternetCulturale.it |accesso = 14 novembre 2014}}</ref>.
 
La riconciliazione con i futuristi avvenne in seguito, grazie alla mediazione dell'amico [[Aldo Palazzeschi]]. Nel [[1913]] infatti, Soffici e Papini uscendo da ''La Voce'' decisero di fondare la rivista ''[[Lacerba]]'' appoggiando così il movimento futurista<ref>{{Cita web|url=https://elapsuswebzine.blogspot.it/2011/03/gino-severini-frammenti-di-vita-parigina.html|titolo=Elapsus - Gino Severini, frammenti di vita parigina|autore=Davide Mauro|sito=www.elapsus.it|accesso=10 gennaio 2017}}</ref>.
 
Alla morte di Umberto Boccioni nel [[1916]], Carrà e Severini si ritrovarono in una fase di evoluzione verso la [[Cubismo|pittura cubista]], di conseguenza il gruppo milanese si sciolse spostando la sede del movimento da Milano a [[Roma]], con la conseguente nascita del "secondo Futurismo".
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Di questa corrente - che si concluse attraverso il cosiddetto "terzo Futurismo", portando anche all'epilogo del Futurismo stesso - fecero parte molti pittori fra cui [[Fillia|Fillia (Luigi Colombo)]], [[Enrico Prampolini]], [[Filiberto Sbardella]]<ref>{{Cita web|url=https://www.forlipedia.it/tullo-morgagni/|titolo=TULLO MORGAGNI|autore=di Forlipedia|sito=Forlipedia|data=2021-04-11|lingua=it-IT|accesso=2021-09-12}}</ref>, [[Nicolay Diulgheroff]], [[Wladimiro Tulli]] ma anche [[Mario Sironi]], [[Ardengo Soffici]], [[Ottone Rosai]], [[Carlo Vittorio Testi]] e la moglie [[Fides Stagni]].<ref>{{cita web|url=http://www.windoweb.it/guida/arte/correnti_artistiche_futuristi.htm|titolo=Futuristi|accesso=26 novembre 2010}}</ref>
 
Se la prima fase del Futurismo fu caratterizzata da un'ideologia guerrafondaia e fanatica (in pieno contrasto con altre [[avanguardiaAvanguardia (arte)|avanguardie]]) ma spesso anche [[anarchismo|anarchica]], la seconda stagione ebbe un effettivo legame con il [[Fascismo|regime fascista]], nel senso che abbracciò gli stilemi della comunicazione governativa dell'epoca e si valse di speciali favori.
 
I [[futuristi di sinistra]], generalmente meno noti nel panorama culturale italiano dell'epoca, comunque, costituirono quella parte del Futurismo collocata politicamente su posizioni vicine all'[[anarchismo]] e al [[bolscevismo]] anche quando il movimento con i suoi fondatori e personaggi ritenuti principali fu fagocitato dal fascismo.
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=== Futurismo russo ===
[[File:Natalia Goncharova, 1913, The Cyclist, oil on canvas, 78 x 105 cm, The Russian Museum, St.Petersburg.jpg|miniatura|[[Natal'ja Sergeevna Gončarova|NataliaNatal'ja GoncharovaGončarova]]<br />''[[Il ciclista]], ''[[1913]]<br />[[Museo russo]], San Pietroburgo]]
 
Il ''Manifesto futurista'' di Marinetti era stato pubblicato a [[San Pietroburgo]] appena un mese dopo l'uscita su ''[[Le Figaro]]'', e già negli anni [[1911]] e [[1912]] [[Natal'ja Sergeevna Gončarova]] e [[Michail Fëdorovič Larionov]], che in patria verrà definito il "padre del Futurismo russo", furono i concreti iniziatori del movimento in [[Russia]].
 
Nel [[1913]] il pittore [[Kazimir Severinovič Malevič]], il compositore [[Michail Vasil'evič Matjušin|Michail Matjušin]] e lo scrittore [[Aleksej Eliseevič Kručënych]] redassero il manifesto del ''Primo congresso Futurista'' russo. Al movimento, conosciuto anche come Cubofuturismo o [[Raggismo]], aderirono personalità come il poeta e drammaturgo [[Vladimir Vladimirovič Majakovskij]].
 
Nel gennaio 1914 Marinetti stesso si recò a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Dal movimento d'avanguardia futurista nacquero negli anni immediatamente precedenti la [[Rivoluzione russa|rivoluzione del 1917]] due importanti avanguardie artistiche, il [[Costruttivismo (arte)|Costruttivismo]] e il [[Suprematismo]]. L'attenzione che i giornali e il pubblico dedicarono a Marinetti fu enorme, ma non ci fu la stessa attenzione da parte dei futuristi russi, alcuni dei quali tentarono anche di ostacolare la visita di Marinetti. Altri invece, come Sersenevič, furono più ospitali e cordiali. Il temperamento e le declamazioni di Marinetti riscossero successo ovunque; {{Senza fonte|ma Marinetti tentò invano di chiamare i futuristi russi ad unire le forze con i futuristi italiani, perché i maggiori poeti russi, Chlebnikov, Livsič, Majakovskij e anche il regista Larionov criticarono Marinetti.}} L'ultima "mostra futurista" si tenne nel [[1915]] a [[San Pietroburgo|Pietrogrado]].
L'attenzione che i giornali e il pubblico dedicarono a Marinetti fu enorme, ma non ci fu la stessa attenzione da parte dei futuristi russi, alcuni dei quali tentarono anche di ostacolare la visita di Marinetti. Altri invece, come Sersenevič, furono più ospitali e cordiali. Il temperamento e le declamazioni di Marinetti riscossero successo ovunque; {{Senza fonte|ma Marinetti tentò invano di chiamare i futuristi russi ad unire le forze con i futuristi italiani, perché i maggiori poeti russi, Chlebnikov, Livsič, Majakovskij e anche il regista Larionov criticarono Marinetti.}}
L'ultima "mostra futurista" si tenne nel [[1915]] a [[San Pietroburgo|Pietrogrado]].
 
In Russia il movimento non fu caratterizzato dal [[bellicismo]] come quello dei futuristi italiani, criticato da Majakovskij, ma fu accompagnato da un'[[utopia|utopica]] idea di [[pace]] e [[libertà]], sia individuale (dell'artista), sia collettiva (del mondo), che si sarebbe concluso con l'adesione di una parte del gruppo al [[bolscevismo]]. Dopo la [[rivoluzione d'ottobre]] molti futuristi confluirono nel [[cubismo]] e nell'[[astrattismo]].
Dopo la [[rivoluzione d'ottobre]] molti futuristi confluirono nel [[cubismo]] e nell'[[astrattismo]].
 
=== Futurismo francese ===
In [[Francia]] il Futurismo non si organizzò mai come movimento, ma ebbe almeno duetre nomi degni di nota: [[Guillaume Apollinaire]] e, [[Valentine de Saint-Point]] e [[Iliazd]], quest'ultimo di origine [[georgia]]na.
 
Apollinaire scrisse il manifesto ''L'antitradition futuriste'' (29 giugno 1913), pubblicato su ''Lacerba'' solo il 25 settembre dopo le aggiunte e le correzioni di Marinetti. I successivi ''Calligrammes'' (1918) rivelano la chiara influenza del paroliberismo futurista sul poeta francese.
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== Orientamenti artistici ==
[[Francesco Filippini]] rappresenta un riferimento formativo decisivo per la prima fase pittorica di [[Umberto Boccioni]]. Il suo trattamento del [[paesaggio agricolo]] [[Lombardia|lombardo]] — caratterizzato da una [[composizione (arti visive)|struttura orizzontale]] marcata, dalla presenza della [[figura femminile]] in contesti [[rurale|rurali]] e da un uso della [[luce (arte)|luce atmosferica]] — fornì a Boccioni un [[modello figurativo]] e poetico fondamentale nei suoi anni di [[formazione artistica|formazione]].<ref>V. Terraroli (a cura di), ''Francesco Filippini. Catalogo generale delle opere'', Skira, Milano, 1999, pp. 112–115.</ref><ref>M. Carrà, ''La pittura moderna in Italia'', Treves, Milano, 1919, pp. 34–38.</ref> Tra il [[1903]] e il [[1908]], prima dell’adesione al [[futurismo]], Boccioni elabora una [[visione figurativa]] fortemente debitrice del [[naturalismo (arte)|naturalismo]] [[post-scapigliato]], di cui Filippini fu uno degli interpreti primari.
 
Come afferma [[Enrico Crispolti]], il [[paesaggio agricolo]] di Francesco Filippini fu il modello implicito della prima stagione di Boccioni.<ref>Enrico Crispolti, ''Boccioni. Catalogo generale'', Electa, Milano, 1971, vol. I, p. 42.</ref>
 
Questa continuità tra il naturalismo lombardo di fine [[XIX secolo|Ottocento]] e le prime ricerche visive di Boccioni evidenzia il ruolo storico-artistico di Francesco Filippini come [[precursore]] figurativo del futurismo.<ref>V. Terraroli (a cura di), ''Francesco Filippini. Catalogo generale delle opere'', Skira, Milano, 1999.</ref><ref>F. Russoli, ''Arte e società in Italia'', Garzanti, Milano, 1964, p. 201.</ref>
 
Nelle opere futuriste è quasi sempre costante la ricerca del dinamismo; cioè il soggetto non appare mai fermo, ma in movimento: ad esempio, per loro un cavallo in movimento non ha quattro gambe, ne ha venti.
Così la simultaneità della visione diventa il tratto principale dei quadri futuristi; lo spettatore non guarda passivamente l'oggetto statico, ma ne è come avvolto, testimone di un'azione rappresentata durante il suo svolgimento.
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Dal punto di vista stilistico il Futurismo - in particolare quello boccioniano - si basa sui concetti del [[divisionismo]] che però riesce ad adattare per esprimere al meglio gli amati concetti di velocità e di simultaneità: è grazie ad artisti come [[Giovanni Segantini]] e [[Giuseppe Pellizza da Volpedo|Pellizza da Volpedo]] che, pochi anni dopo, il futurista [[Umberto Boccioni]] poté realizzare dipinti come ''[[La città che sale]]''.
[[File:Emma marpillero.jpg|miniatura|sinistra|Opera futurista di [[Emma Marpillero]] Corradi]]
 
Dal punto di vista concettuale, il Futurismo naturalmente non ignora i [[Cubismo|principi cubisti]] di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di essi sulla tela. Cubista è senz'altro la tecnica che prevede di suddividere la superficie pittorica in tanti piani che registrino ognuno una diversa prospettiva spaziale. Tuttavia, mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale (il pittore ruota intorno al soggetto fermo cogliendone ogni aspetto), il Futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il movimento.
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==== Poesia ====
I poeti futuristi si riuniranno attorno alla rivista [[Poesia (periodico 1905)|Poesia]] fondata da Marinetti qualche anno prima. Nei componimenti si trova generalmente l'esaltazione del futuro e delle sensazioni forti associate alla velocità e alla guerra. Gli esponenti più noti, oltre al Marinetti, sono: [[Aldo Palazzeschi]], autore della raccolta poetica ''L'incendiario''<ref>A. Palazzeschi, ''L'incendiario'' (Milano, Edizioni Futuriste di Poesia, 1910)</ref> (che include "La fontana malata", "[[E lasciatemi divertire (Palazzeschi)|E lasciatemi divertire]]''"'' e "[[La passeggiata (Palazzeschi)|La passeggiata]]"); [[Ardengo Soffici]], autore di ''Bif& ZF + 18 = Simultaneità – Chimismi lirici''; [[Paolo Buzzi]], autore di ''Aeroplani. Canti alati''. Anche [[Salvatore Quasimodo]] aderì, in gioventù, al Futurismo (ricordiamo la sua poesia "Sera d'estate")<ref>pubblicata nel 1917 sulla rivista fiorentina "Italia Futurista")</ref>. A un successivo momento del Futurismo marinettiano appartiene l'[[Aeropoesia]].
 
=== Teatro ===
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{{vedi anche|Cucina futurista}}
Grazie alla completezza di questo movimento, ne venne influenzata anche la [[gastronomia]].
Nel [[1914]] il cuoco francese [[Jules Maincave]] aderì al Futurismo, proponendo quindi l'accostamento di nuovi sapori ed elementi fino ad allora "separati senza serio fondamento". Questo comprendeva accostamenti come [[Filetto (gastronomiataglio di carne)|filetto]] di [[Carne ovina|montone]] e salsa di [[gamberi]], noce di [[Carne bovina|vitello]] e [[assenzio]], [[banana]] e [[groviera]], [[aringa]] e [[gelatina (dolce)|gelatina]] di [[fragola]].
 
Il 20 gennaio [[1931]] Marinetti pubblicò il ''Manifesto della cucina futurista'' sulla rivista ''Comoedia''. Secondo Marinetti bisognava eliminare la [[pastasciutta]], così come [[forchetta]] e coltello e condimenti tradizionali, e incoraggiare l'accostamento ai piatti di musiche, poesie e profumi.
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Nelle [[arti figurative]] invece si presenta il confronto con le altre avanguardie, [[Cubismo]], [[Astrattismo]], [[Dadaismo|Dada]], [[Surrealismo]], [[Pittura metafisica|Metafisica]], ognuna delle quali caratterizzata da propri temi e propri linguaggi espressivi. L'opera futurista è in evidente contrasto per alcuni temi con molte delle altre avanguardie sebbene condividano tutte l'intuizione di trasmettere attraverso l'arte un impulso di trasformazione della società e di rinnovamento. Aspetto specifico del Futurismo è quello di non limitare la propria azione alle espressioni artistiche (come il Cubismo o la Metafisica), ma di prospettare la re-invenzione dell'intera vita, in ogni suo aspetto (e uno dei manifesti maggiormente rilevanti fu infatti "Ricostruzione futurista dell'universo" di Balla e [[Fortunato Depero|Depero]]).
 
Tra i contemporanei dei futuristi che criticarono il movimento ricordiamo [[Giandante X]], che nel 1929, a Milano, all'apertura dei festeggiamenti per il ventennale del Futurismo, contestò apertamente Filippo Tommaso Marinetti, sostenendo che "l’uomo si deve affrancare dalla macchina ed è un errore lasciare sussistere lo scombinato movimento artistico"<ref>{{Cita web|url=http://www.iridenews.it/articolo.php?id=640|titolo=L'Iride News|sito=www.iridenews.it|accesso=2020-10-07}}</ref>.
 
=== Nella critica del dopoguerra ===
Il Futurismo ha influenzato tutta l'arte d'avanguardia del Novecento. Gli artisti futuristi che sopravvissero alla morte di Marinetti (21 dicembre del 1944) e alla [[seconda guerra mondiale]] caddero in disgrazia come tutto il Futurismo, con l'accusa di aver fiancheggiato il [[fascismo]].
 
Nel secondo Novecento nuovi studi di [[Luciano De Maria]], [[Mario Verdone]], [[Enrico Crispolti]], [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]], [[Claudia Salaris]], [[Antonino Reitano]], [[Giordano Bruno Guerri]] hanno parzialmente corretto l'accusa di collusione fascista, rilanciando l'interesse artistico-sociale verso il futurismo. Studi sul futurismo di sinistra (i contatti con gli ambienti anarchici, e persino comunisti) mostravano contemporaneamente che l'avanguardia futurista italiana era stata troppo sommariamente giudicata.
 
Nel corso del tempo diverse sono state le esposizioni riguardanti il Futurismo. Di indubbia rilevanza è stata quella del [[2009]] presso il Palazzo Reale di Milano per il centenario del movimento. La mostra si intitolava ''Futurismo 1909-2009 Velocità+Arte+Azione''<ref>{{Cita web|url=https://elapsuswebzine.blogspot.it/2009/04/futurismo-velocitaarteazione.html#more|titolo=Futurismo = Velocità+Arte+Azione|sito=elapsuswebzine.blogspot.it|accesso=14 febbraio 2017}}</ref>. Nel 2014, il Futurismo italiano, con una grande esposizione retrospettiva fino al 1944 al [[Solomon R. Guggenheim Museum|Guggenheim Museum]] di [[New York]] a cura di Vivien Greene<ref>{{cita|Vivien Greene}}, [http://www.artribune.com/2014/04/il-futurismo-italiano-a-new-york-intervista-a-vivien-greene/]</ref>, è tornato alla ribalta internazionale. Il centenario del Futurismo ha anche contribuito al rilancio internazionale degli studi sulle artiste del Futurismo e sulla visione della donna nel Movimento.
 
Nel [[2018]] è stato pubblicato il Manifesto del Fumetto Futurista redatto da Massimo Bonura e uno dei primi, (se non il primo,) fumetti futuristi programmatici, cioè seguenteseguendo esplicitamente uno schema scritto e definito, dal titolo "Il brutto anatroccolo. Ma che Wow!!" di Claudio S. Gnoffo, a significare l'importanza che il movimento futurista ha avuto come influenza nel delineare nuovi stili d'arte di rottura e sperimentali.<ref>{{Cita libro|titolo=Massimo Bonura, Il fumetto come Arte e altri saggi, Palermo, Edizioni Ex Libris, 2018.
Per il Manifesto del Fumetto Futurista si vedano le pp. 68-69, per le tavole del Fumetto Futurista di Claudio S. Gnoffo si vedano le pp. 70-71}}</ref>.
 
== Principali esponenti del futurismo ==
Riga 231 ⟶ 233:
* [[Sebastiano Carta]]
* [[Carlo Carrà]]
* [[Gianni Carramusa]]
* [[Giuseppe Caselli]]
* [[Riccardo Castagnedi]]
Riga 256 ⟶ 258:
* [[Achille Funi]]
* [[Ivanhoe Gambini]]
* [[Alf Gaudenzi]], pseudonimo di Alfredo Gaudenzi
* [[Giacomo Giardina]]
* [[Arnaldo Ginna]], pseudonimo di Arnaldo Ginanni Corradini
Riga 280 ⟶ 283:
* [[Bruno Munari]]
* [[Benito Mussolini]]
* [[Marco Muti]], pseudonimo di Claudio Maria Valcanale
* [[Emilio Notte]]
* [[Renzo Novatore]], pseudonimo di Abele Ricieri Ferrari
Riga 309 ⟶ 313:
* [[Ardengo Soffici]]
* [[Fides Stagni]]
* [[Tato (artista)|Tato]], pseudonimo di Guglielmo Sansoni
* [[Tato (Guglielmo Sansoni)]]
* [[Mario Sironi]]
* [[Fides Stagni]]
Riga 323 ⟶ 327:
* [[Lucio Venna]], pseudonimo di Giuseppe Landsmann
* [[Mario Mirko Vucetich]]
* [[Gino Soggetti]]
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Riga 328 ⟶ 333:
 
=== Futuristi russi ===
* [[David Nikolaj Vladimir Burljuk]]
* [[Jakov Georgievič Černichov|Jakov Černichov]]
* [[Velimir Chlebnikov]]
Riga 336 ⟶ 342:
* [[Aleksandr Rodčenko]]
* [[Aleksej Eliseevič Kručënych|Aleksej Kručënych]]
* [[Giovanni Chetofi]] pseudonimo di Ivan Konstantinovič Krejnart - Ivan Ketov
 
=== Futuristi ucraini ===
*[[Davyd Davydovyč Burljuk|Davyd]], [[Mykola Davydovyč Burljuk|Mykola]], [[Volodymyr Davydovyč Burljuk|Volodymyr Burljuk]]
 
=== Futuristi francesi ===
Riga 351 ⟶ 355:
=== Futuristi cechi ===
* [[Růžena Zátková]]
* [[Jiří Kroha]]
 
=== Futuristi ungheresi ===
Riga 361 ⟶ 366:
* [[Guilherme de Santa-Rita]], pittore, ideatore della rivista [[Portugal Futurista]] (1917)
 
=== Futuristi spagnolicatalani ===
* [[Joan Salvat-Papasseit]]
 
Riga 368 ⟶ 373:
 
=== Futuristi argentini ===
* [[Alberto Hidalgo]]
* [[Emilio Pettoruti]]
 
=== Futuristi peruviani ===
* [[Alberto Hidalgo]]
 
=== Futuristi ucrainibelgi ===
* [[Jules Schmalzigaug]]
 
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Riga 378 ⟶ 389:
* ''Manifesto dei Pittori futuristi'', (11 febbraio [[1910]]), Boccioni, Carrà, [[Luigi Russolo|Russolo]], Balla e Severini
* ''La pittura futurista - Manifesto tecnico'', (11 aprile [[1910]]), Boccioni, Carrà, [[Luigi Russolo|Russolo]], Balla e Severini
* ''[[Contro Venezia passatista]]'', (27 aprile [[1910]]), Marinetti, Boccioni, Carrà, [[Luigi Russolo|Russolo]]
* ''Manifesto dei drammaturghi futuristi'', (11 gennaio [[1911]]), Marinetti
* ''Manifesto dei Musicisti futuristi'', (11 gennaio [[1911]]), Pratella
Riga 399 ⟶ 410:
* ''Manifesto della danza futurista'', ([[1917]]), Marinetti
* ''Manifesto dell'[[Aeropittura]]'' futurista, ([[1929]])
* ''Manifesto della Fotografia futurista'', (16 aprile 1930), Tato (pseudonimo di Guglielmo Sansoni), Filippo Tommaso Marinetti
* ''Manifesto della cucina futurista'', ([[1931]]), Marinetti.
* ''[[Manifesto futurista della Ceramica e Aereoceramica]]'' ([[1938]]), [[Filippo Tommaso Marinetti]] e [[Tullio d'Albisola]]
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* [[Carlo Carrà]], ''Notturno a Piazza Beccaria'' ([[1910]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''La risata'' ([[1911]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''[[Stati d'animo, gli(Boccioni)|Stati addiid'animo]]'' ([[1911]]);
* [[Carlo Carrà]], ''I funerali dell'anarchico Galli'' ([[1911]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''Materia'' ([[1912]]);
* [[Giacomo Balla]], ''Ragazza che corre al balcone'' ([[1912]]);
* [[Giacomo Balla]], ''[[Dinamismo di un cane al guinzaglio]]'' ([[1912]]);
* [[Giacomo Balla]], ''Lampada ad arco'' ([[1911]]);
* [[Umberto Boccioni]], ''Elasticità'' ([[1912]]);
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=== Fonti ===
* {{Cita libro |autore = [[Giulio Carlo Argan]] |titolo = L'arte moderna 1770/1970 |città = Firenze |editore = Sansoni |anno = 1970 |sbn = IT\ICCU\RLZ\0058303RLZ0058303 |cid = Giulio Carlo Argan 1970}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = Giovanni Lista |curatore2 = Ada Masoero |titolo = Futurismo 1909-2009. Velocità+Arte+Azione (Milano, [[Palazzo Reale di Milano|Palazzo Reale]], 5 febbraio – 7 giugno 2009) |città = Milano |editore = [[Skira]] |anno = 2009 |isbn = 978-88-572-0039-2}}
* {{Cita libro|autore = Gino Severini|titolo = Vita di un pittore|anno = 2008|editore = Abscondita|città = |ISBN = 978-88-8416-189-5}}
* Luciano De Maria, Laura Donati, ''Marinetti e i futuristi'', Garzanti, 1994, ISBN 8811472369
* {{Cita libro |lingua = en |autore = |curatore = Vivien Greene |titolo = Italian Futurism, 1909-1944: Reconstructing the Universe |città = New York |editore = [[Solomon R. Guggenheim Museum]] |anno = 2014 |isbn = 978-0-89207-499-0 |cid = Vivien Greene}}
* {{Cita libro |autore = [[Kenneth Frampton]] |titolo = Storia dell'architettura moderna |traduttore = Mara De Benedetti e Raffaella Poletti |città = Bologna |editore = Zanichelli |anno = 1982 |sbn = IT\ICCU\RAV\0137585RAV0137585 |cid = Kenneth Frampton 1982}}
* {{en}} [[Reyner Banham]], ''Theory and Design in the First Machine Age'', New York, 1960; trad. it. {{Cita libro |autore = |titolo = Architettura della prima età della macchina |altri = di Enrica Labò |città = Bologna |editore = |anno = 1970 |sbn = IT\ICCU\SBL\0360948SBL0360948 |cid = Reyner Banham 1970}}
 
=== Approfondimenti ===
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* {{Cita libro |autore = Guido Bartorelli |titolo = Numeri innamorati. Sintesi e dinamiche del secondo futurismo |città = Torino |editore = Testo & Immagine |anno = 2001 |isbn = 88-8382-024-X}}
* Mirella Bentivoglio, Franca Zoccoli, ''Le futuriste italiane nelle arti visive'', De Luca Editori d'Arte, 2008.
* [[Antonino Reitano]], ''L’onore, la patria e la fede nell’ultimo Marinetti'', Angelo Parisi Editore, 2006.
* {{Cita libro |autore = Stefano Bianchi |titolo = La musica futurista. Ricerche e documenti |città = Lucca |editore = Libreria Musicale Italiana Editrice |anno = 1995 |isbn = 88-7096-115-X}}
* {{Cita libro |autore = [[Maurizio Calvesi (saggista)|Maurizio Calvesi]] |titolo = Il Futurismo |città = Milano |editore = Fabbri |anno = 1970 |sbn = IT\ICCU\RLZ\0162061RLZ0162061}}
* {{Cita libro |autore = Maurizio Calvesi |titolo = Il Futurismo. La fusione della vita nell'arte |edizione = Nuova ed. |città = Milano |editore = Fabbri |anno = 1975 |sbn = IT\ICCU\LIA\0177705LIA0177705}}
* [[Luciano Caruso]] e Stelio Maria Martini (a cura di), ''Scrittura visuale e poesia sonora futurista'', Palazzo Medici Riccardi, Firenze 1977 (catalogo).
* [[Luciano Caruso]] e Stelio Maria Martini (a cura di), ''Tavole parolibere futuriste. 1912 – 1944'', 2 volumi, Napoli, Liguori, 1977.
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* E. David, ''Futurismo, Dadaismo e Avanguardia Romena: contaminazioni fra culture europee (1909- 1930)'', Torino, L'Harmattan Italia, 2006.
* [[Arnaldo Di Benedetto]], ''Tre poeti e il futurismo: Ezra Pound, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale (con un cenno su Saba)'', in «Italica», LXXXVIII (2011), pp.&nbsp;198–218.
* {{Cita libro |autore = |curatore = Maria Drudi Gambillo |curatore2 = Teresa Fiori |titolo = Archivi del Futurismo |volume = 2 volumi |altri = prefazione di [[Giulio Carlo Argan]] |città = Roma |editore = De Luca |anno = 1958 |sbn = IT\ICCU\RMS\0230103RMS0230103 |cid = Maria Drudi Gambillo e Teresa Fiori, Roma 1958}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = Maria Drudi Gambillo |curatore2 = Teresa Fiori |titolo = Archivi del Futurismo |volume = 2 volumi |edizione = 2 |città = Milano |editore = Arnoldo Mondadori Editore |anno = 1986 |sbn = IT\ICCU\TO0\1041302TO01041302}}
* [[Giovanni Fontana (poeta)|Giovanni Fontana]], ''Anton Giulio Bragaglia: La scena dello spazio e lo spazio della scena'', in “Territori”, nº 11, Frosinone, aprile 2001.
* Giovanni Fontana, ''La voce in movimento. Vocalità, scritture e strutture intermediali nella sperimentazione poetico-sonora'', con CD, Monza, Ed. Harta Performing & Momo, 2003.
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* {{Cita libro |autore = |curatore = Ezio Godoli |titolo = Il dizionario del Futurismo |volume = 2 tomi |città = Firenze |editore = Vallecchi-MART |anno = 2001 |isbn = 88-8427-006-5}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = [[Francesco Grisi (scrittore)|Francesco Grisi]] |titolo = I Futuristi |città = Roma |editore = Newton & Compton |anno = 1994 |isbn = 88-7983-454-1}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = [[Pontus HultenHultén]] |titolo = Futurismo & Futurismi (Catalogo della Mostra tenuta a Palazzo Grassi di Venezia nel 1986) |città = Milano |editore = Bompiani |anno = 1986 |sbn = IT\ICCU\CFI\0054137CFI0054137}}
* {{Cita libro |autore = Lia Lapini |titolo = Il teatro futurista italiano |città = Milano |editore = Mursia |anno = 1977 |isbn = 88-425-1353-9}}
* [[Giovanni Lista]], ''Le livre futuriste, de la libération du mot au poème tactile'', Modena, Editioni Panini, 1984.
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* {{Cita libro |autore = Marco Mancin |autore2 = Valentina Durante |titolo = Futurismo & Sport Design |città = Montebelluna-Cornuda |editore = Antiga Edizioni |anno = 2006 |isbn = 88-88997-29-6}}
* {{Cita libro |autore = Fernando Maramai |titolo = F.T. Marinetti. Teatro e azione futurista |città = Udine |editore = Campanotto |anno = 2009 |isbn = 88-456-1060-8}}
* {{Cita libro |autore = Stelio Maria Martini |titolo = Breve storia dell’avanguardia |città = Marano (NA) |editore = Nuove Edizioni |anno = 1988 |sbn = IT\ICCU\CFI\0141701CFI0141701}}
* {{Cita pubblicazione |lingua = en |autore = [[Pino Masnata]] |titolo = Radia: A Gloss of the 1933 Futurist Radio Manifesto |url = http://www.ezrapoundmusic.com/page3.html |editore = Second Evening Art Pub. |città = Emeryville (California) |accesso = 14 novembre 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141101153147/http://ezrapoundmusic.com/page3.html |dataarchivio = 1º novembre 2014 |urlmorto = sì }}
* {{Cita libro |autore = [[Virgilio Marchi]] |titolo = Architettura Futurista |città = Torino |editore = Einaudi |annooriginale = 1924 |anno = 1976 |sbn = IT\ICCU\MIL\0237942MIL0237942}}
* {{Cita libro |autore = [[Giacomo Properzj]] |titolo = Breve storia del Futurismo |città = Milano |editore = Mursia |anno = 2009 |isbn = 978-88-425-4158-5}}
* {{Cita libro |autore = Ilaria Riccioni |titolo = Futurismo, logica del postmoderno |città = Imola |editore = La Mandragora |anno = 2003 |isbn = 88-88108-74-2}}
* {{Cita libro |autore = Ilaria Riccioni |titolo = Arte d'avanguardia e società |città = Roma |editore = L'Albatros |anno = 2006 |isbn = 88-89820-03-9}}
* {{Cita libro |autore = Ilaria Riccioni |titolo = Depero. La reinvenzione della realtà |città = Chieti |editore = Solfanelli |anno = 2006 |isbn = 88-89756-03-9}}
* {{Cita libro |autore = [[Claudia Salaris]] |titolo = Bibliografia del Futurismo. 1909 – 1944 |città = Roma |editore = Biblioteca del Vascello / Stampa Alternativa |anno = 1988 |sbn = IT\ICCU\PAL\0063694PAL0063694}}
* {{Cita libro |autore = Claudia Salaris |titolo = Filippo Tommaso Marinetti |città = Scandicci (FI) |editore = La Nuova Italia |anno = 1988 |isbn = 88-221-0650-4}}
* {{Cita libro |autore = Claudia Salaris |titolo = Storia del futurismo. Libri giornali manifesti |edizione = 2 |città = Roma |editore = Editori Riuniti |anno = 1992 |isbn = 88-359-3654-3}}
* {{Cita libro |autore = Claudia Salaris |titolo = Marinetti. Arte e vita futurista |città = Roma |editore = Editori Riuniti |anno = 1997 |isbn = 88-359-4360-4}}
* {{Cita libro |autore = Leonardo Tondelli |titolo = Futurista senza futuro. Marinetti ultimo mitografo |città = Firenze |editore = Le Lettere |anno = 2009 |isbn = 88-6087-287-1}}
* {{Cita libro |autore = [[Adriano Spatola]] |titolo = Il Futurismo |città = Milano |editore = Elle Emme, s.d. |anno = 1980 |sbn = IT\ICCU\LO1\1322699LO11322699}}
* {{Cita libro |autore = Luigi Tallarico |titolo = Futurismo nel suo centenario, la continuità |città = Galatina |editore = Congedo |anno = 2009 |isbn = 978-88-8086-840-8}}
* {{Cita libro |autore = Giovanni Tuzet |titolo = A regola d'arte |città = Ferrara |editore = Este Edition |anno = 2007 |isbn = 978-88-89537-50-3}}
* {{Cita libro |autore = [[Mario Verdone]] |titolo = Teatro del tempo futurista |città = Roma |editore = Lerici |anno = 1969 |sbn = IT\ICCU\SBL\0352972SBL0352972}}
* {{Cita libro |autore = Mario Verdone |titolo = Che cos’è il Futurismo |città = Roma |editore = Casa Ed. Astrolabio – Ubaldini Editore |anno = 1970 }}
* {{Cita libro |autore = |curatore = [[Glauco Viazzi]] |titolo = I poeti del Futurismo (1909 – 1944) |città = Milano |editore = Longanesi & C. |anno = 1978 |sbn = IT\ICCU\SBL\0241201SBL0241201}}
* {{Cita libro |autore = Walter Pedullà |titolo = Per esempio il Novecento. Dal futurismo ai giorni nostri |città = Milano |editore = Rizzoli |anno = 2008 |isbn = 978-88-17-02749-6}}
* {{Cita pubblicazione |autore = Winfried Wehle |titolo = Sconfinamento nel trasumano. Vuoto mitico e affollamento mediale nell'arte futurista |rivista = «Studi Italiani» |numero = 11 |anno = 2009 |pp = 25–4625-46 |issn = 1724-1596 |url = http://edoc.ku-eichstaett.de/4313/1/Sconfinamento.pdf |tipo = [[PDF]]}}
* [[Giovanni Lista]], ''Photographie Futuriste Italienne'', 1981, Catalogo della Mostra al MAMVP, Parigi.
* Claudio S. Gnoffo, ''Tavole del Fumetto Futurista Il brutto anatroccolo ma che Wow!!'', in M. Bonura, ''Il fumetto come Arte e altri saggi'', Palermo, Edizioni Ex Libris, 2018, pp.&nbsp;70–71.
* Massimo Bonura, ''Per un Manifesto del Fumetto Futurista: relazioni con il Manifesto del Cinema, della Pittura e della Cucina futurista'', in M. Bonura, ''Il fumetto come Arte e altri saggi'', Palermo, Edizioni Ex Libris, 2018, pp.&nbsp;65–67.
* {{cita libro|||Pittura e scultura futuriste|2006| Abscondita|curatore=Zeno Birolli|ISBN=88-8416-141-X}}
* {{Cita libro | cognome = Warner | nome = Daniel | cognome2 = Cox | nome2 = CChristoph | titolo = Audio Culture: Readings in Modern Music | editore = Continiuum International Publishing Group LTD | anno = 2004 | città = Londra | pp = 10–1410-14 | url = | doi = | id = | isbn = 0-8264-1615-2 | cid = Warner }}
*Didier Ottinger , ''Le Futurismefuturisme a Paris , une avant-garde explosive'' , Editions Centre Pompidou , (2008) , Parigi , (Catalogo della Mostra al [[Centre Pompidou]] (ott.2008-gen.2009) ISBN 978-2-84426-359-9
*Barbara Meazzi, ''[https://www.lcdpu.fr/livre/?GCOI=27000100197250 Il fantasma del romanzo. Le futurisme italien et l'écriture romanesque (1909-1929)]'', Chambéry, Presses universitaires Savoie Mont Blanc, 2021, 430 pp., ISBN 9782377410590
 
== Voci correlate ==
* [[Avanguardia (arte)|Avanguardia]]
* [[Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti Automobilisti]]
* [[III Biennale di Monza]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://archive.org/details/mart-archivio-del-900?query=futurismo&sort=-addeddate Centinaia di libri, periodici e manifesti futuristi in versione digitale su Internet Archive], a cura dell'Archivio del '900 del Mart.
* [https://archive.org/details/claudia-salaris-lavanguardia-futurista-e-il-fascismo-il-dibattito-intorno-l-arte Audio della conferenza di Claudia Salaris tenutasi all'Archivio di Nuova Scrittura di Milano il 27 gennaio 1993], in versione digitale su Internet Archive, a cura dell'[[Archivio del '900]] del Mart.
* [https://www.futurismo.org/ Il portale sul Futurismo], futurismo.org
* [https://francescopaolofrontini.blogspot.com/2010/08/la-vera-storia-del-futurismo-la-parola.html LA VERA STORIA DEL FUTURISMO], la parola a [[Gesualdo Manzella Frontini]]
* {{cita web |1=http://www.paginadelleidee.net/5_futurismo/futurismo2.htm |2=Il "Discorso contro i Veneziani" di Marinetti |urlmorto=sì |accesso=8 aprile 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071007041822/http://www.paginadelleidee.net/5_futurismo/futurismo2.htm |dataarchivio=7 ottobre 2007 }}
* {{cita web | 1 = http://www.cerchionapoli.it/ | 2 = Il Cerchio: Rivista di Cultura con particolari approfondimenti sul Futurismo | accesso = 1 marzo 2012 | dataarchivio = 27 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120327050207/http://www.cerchionapoli.it/ | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20101116142401/http://www.sentireascoltare.com/articolo/835/Luigi-Russolo-frammenti-Di-Un-Discorso-Rumoroso:-L.html "Luigi Russolo: Frammenti di un discorso rumoroso - La rivoluzione musicale futurista"]: monografia sul sito Sentireascoltare
* Recensioni delle mostre del centenario futurista [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=552&lang=it a Roma] e [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=522&lang=it a Milano]
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* {{cita web|http://kulturserver-nrw.de/home/futurismus|Viva il Futurismo! Iniziativa culturale e artistica per il centenario del Futurismo}}
* {{cita web|https://manentscripta.wordpress.com/2011/03/18/principi-e-filosofia-del-futurismo-in-arte-poesia-e-politica/|Principi e filosofia del Futurismo in arte, poesia e politica}}
* {{cita web | 1 = http://www.architetturafuturista.it/ | 2 = Architettura Futurista Italiana 1909-1944 | accesso = 22 dicembre 2011 | dataarchivio = 22 maggio 2020 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20200522154303/http://www.architetturafuturista.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.arte.rai.it/articoli/il-futurismo-e-le-arti-applicate/16003/default.aspx|Il futurismo e le arti applicate, sul portale RAI Arte}}