Foro siracusano: differenze tra le versioni

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Sino al 1910 l'area era una [[piazza d'armi]], per poi essere trasformata in giardino pubblico (popolarmente chiamato ''i villini'') grazie all'architetto Luigi Mauceri che inserì il nuovo progetto dell'area nel [[Piano regolatore generale comunale|piano regolatore]].
 
Qui c'era anche un campo di calcio in cui si sono svolte le prime partite di ''[[football]]'' ([[Calcio (sport)|calcio]]) a Siracusa sin dal 1907 e disputate dal primo ''football club'' aretuseo, l'[[Ortigia Sport Club]], che affrontava squadre locali o siciliane o di imbarcazioni estere (quasi sempre [[Inghilterra|inglesi]]) ferme nel vicino [[Porto Grande (Siracusa)|porto grande]], e furono proprio i marinai d'[[La Manica|oltremanica]] che, scegliendo e improvvisando come campo di gioco la banchina del porto, praticarono per la prima volta a Siracusa il gioco del ''football'' (con il pallone all'epoca di cuoio) facendolo conoscere ai siracusani, il cui sport preferito era fino ad allora il [[ciclismo]]. Dopo la scomparsa dell'Ortigia nel 1915, lo stesso campo del foro siracusano continuò a essere usato grazie ai successivi club calcistici siracusani (su tutti il [[Circolo Sportivo Tommaso Gargallo]]) fino al 1924 quando fu aperto il primo vero campo di calcio di Siracusa, il [[Campo Coloniale|Coloniale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.sirapedia.it/index.php?p=stzr&a=36|titolo=I campi da gioco del calcio a Siracusa. Dal "Campo dei Villini" al "Nicola De Simone".}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.sirapedia.it/index.php?p=stzr&a=40|titolo=Il Siracusa e le sfide europee. Dalla Coppa Anglo-Italiana alle amichevoli internazionali.}}</ref>.
 
== I resti archeologici ==
All'interno del giardino pubblico che chiude Corso Umberto I, nel lato settentrionale,
sono ben visibili i resti di un portico di età imperiale, di cui sono state rialzate tre colonne in marmo, unica testimonianza diretta dell'antico foro. Sul lato meridionale è visibile un tratto della [[Strade romane|strada romana]] lastricata a basole che costituiva l'asse principale, tuttavia l'impianto originario dell'asse viario è di età arcaica, e recenti scavi ne hanno accertato la persistenza fino all'[[Storia di Siracusa in epoca bizantina|età bizantina]]. Sono inoltre presenti alcuni blocchi in pietra del ''bouleuterion''. In quest'area sono state ritrovate diverse statue in marmo oggi conservate al [[Museo archeologico regionale Paolo Orsi|Museo Paolo Orsi]].
 
Cicerone ricorda i monumenti che nel [[70 a.C.]] contornavano la piazza: magnifici portici, il [[bouleuterion]], il [[pritaneo]] e il grandioso tempio eretto da Jerone II a Zeus Olimpio.