Classe 50: differenze tra le versioni

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| note=Dati riferiti all'ultima stagione disputata
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La '''Classe 50''' è stata quella di minor cilindrata tra quellele classi del [[Motomondiale]]. Si disputò tra il [[1962]] e il [[1983]]; dall'anno seguente fu sostituita dalla [[Classe 80]].
[[File:1962 Honda CR110 01.jpg|thumb|La Honda CR 110 del 1962]]
 
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[[File:Kreidler, Bedrich Fendrich, CSSR - 1976-08-28.jpg|thumb|1976, impostazioni di guida]]
[[File:ZweiRadMuseumNSU Kreidler VanVeen.JPG|thumb|Il [[Kreidler]] Van Veen GP, uno dei protagonisti delle ultime stagioni della 50 (1977)]]
La prima idea di un Campionato del mondo per le 50 èrisale dellaalla fine degli [[anni 1950|anni cinquantaCinquanta]], in seguito all'istituzione, in diversi Paesi, di campionati riservati a questa [[cilindrata]].
 
Nel 1961 la [[Federazione Internazionale di Motociclismo|FIM]], rispondendo alle sempre più pressanti richieste, istituì la ''Coppa Europa'',: una serie di gare internazionali per le 50, al fine di testare il regolamento per un futuro Mondialemondiale. Nella serie si fecero notare le tedesche [[Kreidler]], che si imposero in cinque delle otto gare disputatesi.
 
Derivate da un modello stradale, le Kreidler avevano [[telaio (meccanica)|telai]] alleggeriti, testa e [[Cilindro (meccanica)|cilindri]] modificati, due [[carburatore|carburatori]] Bing da 16 mm (poi da 17 mm), oltre a [[freno|freni]] e [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] migliorati.
Il [[motore]] erogava 18 [[cavallo vapore|CV]], raggiungeva 18.000 rpm e spingeva la [[motocicletta]] a circa 160 [[km/h]].
 
Visto il successo della Coppa Europa, la FIM introdusse, nel [[Motomondiale 1962|1962]], la Classe 50 tra quelle del Motomondiale. In quella prima edizione fu la [[Suzuki Racing|Suzuki]] a vincere, con il pilota [[Ernst Degner]]. Quest'ultimo, ex pilota delle tedesco-orientali [[Motorradwerk Zschopau|MZ]] 125, era scappato dalla [[DDR]] con la famiglia e, soprattutto, con i segreti delle velocissime [[motore a 2 tempi|due tempi]] di Zschopau: la Suzuki ''RM 62'', infatti, riprendeva un prototipo della MZ progettata dal geniale [[Walter Kaaden]]. A contrastare le Suzuki vi erano la Kreidler, una due tempi dotata di [[Cambio (meccanica)|cambio]] a 12 rapporti, con quattro marce a tre riduzioni, e la [[Honda CR 110]], una [[monocilindrica]] a [[motore a 4 tempi|4 tempi]] con [[Distribuzione (meccanica)|distribuzione]] [[bialbero]] a quattro valvole. Dopo pochi anni la lotta per il titolo si restrinse alle due giapponesi, con la Kreidler a fare da comprimaria, limitata dalla derivazione delle sue moto da un mezzo stradale, mentre Honda e Suzuki si esercitavano in progetti arditi: [[Bicilindrico a V|bicilindriche]] a due o quattro tempi dai regimi di rotazione elevatissimi. La [[Honda CR 114]], iridata nel [[Motomondiale 1965|1965]], sfruttava i 22.000 [[Giri al minuto|giri/min]] del suo motore a 4 tempi bicilindrico con distribuzione bialbero.
 
Il predominiodominio giapponese terminò con la stagione [[Motomondiale 1968|1968]]: per limitare i costi (e dare qualche possibilità di vittoria alle Case europee) la FIM introdusse la limitazione a uno del numero dei cilindri e, dal [[Motomondiale 1970|1970]], del numero dei rapporti a 6. La Suzuki dovette abbandonare lo sviluppo del nuovo motore tricilindrico di 50 cc, composto da elementi talmente minuscoli che per realizzarli e assemblarli aveva dovuto ricorrere all'opera di cesellatori e orologiai.<ref>[[Roberto Patrignani]], ''Storia della Classe 50'', [[Motociclismo d'Epoca]], n.7/1999, [[Edisport]], [[Milano]], pag. 90</ref> Ad approfittarne, nel [[Motomondiale 1969|1969]], fu la spagnola [[Derbi Racing|Derbi]], portata alla vittoria da [[Ángel Nieto]], che si ripeté anche nel 1970. La stagione [[Motomondiale 1971|1971]] fu quella del primo trionfo della Kreidler, che correva sotto le insegne dell'importatore olandese [[Van Veen (casa motociclistica)|Van Veen]]. Singolare il campionato [[Motomondiale 1972|1972]], risolto ''all'ultimo secondo'', nel vero senso della parola: poiché sia Nieto che [[Jan de Vries]] (il campione uscente) avevano conquistato durante la stagione lo stesso numero di punti, lo stesso numero di vittorie e lo stesso numero di secondi posti, si decise di determinare il vincitore sommando i tempi delle gare in cui entrambi erano arrivati in fondo. Prevalse lo spagnolo per appena 21 secondi e mezzo. De Vries si rifece nel [[Motomondiale 1973|1973]].
 
Le Kreidler si ripeterono anche nelle stagioni [[Motomondiale 1974|1974]] e [[Motomondiale 1975|1975]], rispettivamente con l'olandese [[Henk van Kessel|van Kessel]] e con Nieto. Lo spagnolo passerà l'anno seguente alla [[Bultaco]], con cui conquisterà i titoli [[Motomondiale 1976|1976]] e [[Motomondiale 1977|1977]], lasciando quello [[Motomondiale 1978|1978]] al connazionale [[Ricardo Tormo]]. Le stagioni [[Motomondiale 1979|1979]] e [[Motomondiale 1980|1980]] sono quelle dei titoli di [[Eugenio Lazzarini]], unico italiano campione del mondo della 50: se nel 1979 la conquista del titolo fu agevole, la stagione seguente il pilota marchigiano agguantò l'iride con molta più difficoltà (era stato licenziato dalla Kreidler, nonostante il titolo vinto). Dopo un secondo titolo di Tormo, nel [[Motomondiale 1981|1981]], toccò allo svizzero [[Stefan Dörflinger]] vincere i Mondiali [[Motomondiale 1982|1982]] e [[Motomondiale 1983|1983]] (in entrambi i casi davanti a Lazzarini, approdato sulla [[Garelli 50 GP]]).
 
La stagione 1983 fu l'ultima della classe 50: dalla stagione seguente, la cilindrata massima della classe fu elevata a 80 cc.
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==Statistiche==
{{vedi anche|Statistiche del motomondiale}}
Nel motomondiale si sono disputate 22 stagioni di questa classe, per un totale di 172 Grangran Premipremi corsi. Con sei titoli conquistati è [[Ángel Nieto]] il pilota che ha ottenuto più mondiali in questa specifica classe, seguito dal tedesco [[Hans-Georg Anscheidt]] con tre titoli. Lo spagnolo Nieto risulta primatista anche per quel che concerne il numero di GP vinti con 27 affermazioni, secondo l'italiano [[Eugenio Lazzarini]] con 18 vittorie e terzo [[Ricardo Tormo]] con 15. Sempre per quel che riguarda le [[Statistiche del motomondiale per piloti|statistiche dei piloti]], la nazione che ha ottenuto più titoli con i suoi piloti è la Spagna con 8 titoli (6 di Nieto e 2 di Tormo), seconda la Germania con 4 titoli (3 di Anscheidt e 1 di [[Ernst Degner]]) e terzi i [[Paesi Bassi]] con 3 (2 di [[Jan de Vries]] e 1 di [[Henk van Kessel]]). Con 43 vittorie ottenute dai suoi piloti, la Spagna capeggia anche la graduatoria dei GP vinti per nazionalità, con i Paesi Bassi secondi con 37 affermazioni e la Germania terza con 28.
 
Le [[Statistiche del motomondiale per case motociclistiche|statistiche per case motociclistiche]] vedono [[Suzuki Racing|Suzuki]] e [[Kreidler]] essere le marche che hanno ottenuto più mondiali costruttori con 5 titoli, con la Butalco terza con tre titoli (quattro se conteggiamo un titolo costruttori ottenuto con denominazione Motul Bultaco). La Suzuki con sei titoli è la casa motociclistica che ha ottenuto più titoli mondiali piloti, con la [[Kreidler]] a 5 titoli in questa specifica classifica (sette se conteggiamo due titoli piloti vinti come Van Veen-Kreidler). Con 65 vittorie in gara è la [[Kreidler]] la casa motociclistica che ha ottenuto più vittorie nei gran premi, con la Suzuki seconda con 30 GP vinti.