Piazza De Ferrari: differenze tra le versioni

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{{Opera urbana
| nome = Piazza Raffaele De Ferrari
| nomiPrecedenti = Piazza San Domenico
| altriNomi =
| immagine = GenoaPiazza fontanaDe diFerrari piazzavista Deda FerrariPalazzo Ducale, coi suoi vari palazzi, Genova, Italia..jpg
| didascalia =
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* [[Palazzo Ducale di Genova|Palazzo Ducale]]
* Palazzo della Regione Liguria
* Palazzo del [[Credito italiano]]
* [[Palazzo della Borsa (Genova)|Palazzo della Nuova Borsa]]
* [[Palazzo dell'[[Accademia Ligusticaligustica di Belle Arti|Accademiabelle Ligusticaarti]]
* [[Teatro Carlo Felice]]
* Palazzo De Ferrari
* Palazzo Forcheri
| trasporti = filobus, [[De Ferrari (metropolitana di Genova)|stazione metropolitana De Ferrari]]
| nomeMappa = Genova centro
}}
{{Approfondimento
|titolo=Piazza De Ferrari
|contenuto=[[File:Piazza De Ferrari.jpg|350px|Piazza De Ferrari]]
De Ferrari è uno dei luoghi simbolici della città. Da essa si ramificano alcune delle maggiori vie del centro, fra cui [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]] (a sinistra) e via Dante (sulla destra). La piazza porta questo nome dal [[1877]], quando fu intitolata all'uomo politico e benefattore [[Raffaele De Ferrari]]. La foto raffigura la piazza come si presenta dopo le riqualificazioni del 2001.}}
 
'''Piazza De Ferrari''' (in [[Lingua ligure|genovese]] ''Ciàssa De Feræ'' o ''De Ferâri'') è la principale piazza di [[Genova]]. Situata nel pieno centro della città - e in particolare presso l'antico [[Sestiere (Genova)|sestiere]] di [[Portoria]] - ne rappresenta il fulcro commerciale, finanziario ed economico, oltre a essere principale punto di riferimento in occasione degli eventi più importanti della vita cittadina.
 
== Descrizione ==
[[File:Piazza De Ferrari con la fontana, il Palazzo dell'Accademia Ligustica e il Teatro Carlo Felice, Genova - edit.jpg|left|thumb|Il lato di piazza De Ferrari verso il teatro Carlo Felice e il [[palazzo dell'Accademia ligustica di belle arti]]]]
[[File:Genova-Piazza De Ferrari-notturno.JPG|thumb|left|Piazza De Ferrari verso sera, con scorcio del Sestiere del Molo in fondo a destra, tra Palazzo della Regione Liguria (a sinistra) e [[Palazzo Ducale di Genova|Palazzo Ducale]] (a destra)]]
[[File:26092015-DSCMonumento 3349a Garibaldi in Piazza De Ferrari.JPGjpg|thumb|left|La statua equestre di [[Giuseppe Garibaldi]]: inaugurata nel 1893, fu realizzata dallo [[scultura|scultore]] [[Augusto Rivalta]] (1837-1925)]]
Piazza De Ferrari è uno dei luoghi simbolici della città di Genova, oltre che fulcro urbanistico del moderno centro cittadino. Da essa si ramificano alcune delle principali arterie viarie, fra le quali [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]], via Dante e via San Lorenzo, oltre ad essere in diretta connessione coi [[caruggi di Genova]]. La piazza, intitolata dal [[1877]] a [[Luigi Raffaele De Ferrari|Raffaele De Ferrari]], [[duca di Galliera]], [[politico|uomo politico]] e [[banca|banchiere]],<ref>Ricordato soprattutto per aver finanziato varie opere pubbliche ede in particolare l'ampliamento [[Porto di Genova|porto]], per il quale aveva donato nel 1874 la cospicua somma di venti milioni di [[Lira italiana|lire]].</ref>, ha una forma irregolare, dovuta a successivi interventi urbanistici, che hanno determinato l'accorpamento di due aree contigue, urbanisticamente differenziate, come evidenziato anche dai diversi stili architettonici degli edifici. Occupa una superficie complessiva di circa 11.000 [[metro quadrato|m²]].
 
L'aspetto attuale della piazza prende forma nei primi due decenni del [[XX secolo|Novecento]], con la realizzazione delle tre vie che vi convergono da levante, [[Via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]] (1892-1901), via Dante e via Petrarca (1901-1915), e dei quattro grandi palazzi in stile [[Eclettismo (arte)#Architettura|eclettico]], sedi di aziende e istituzioni, edificati tra il 1899 e il 1923 nell'area ottenuta dallo sbancamento del colle di S. Andrea.<ref name="TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Liguria, 2009</ref> A questi si contrappone, sul lato opposto, il profilo [[neoclassicismo|neoclassico]] degli edifici realizzati nella prima metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] da [[Carlo Barabino]] in quella che era l'antica piazza San Domenico: il [[teatro Carlo Felice]] (1827) e il palazzo[[Palazzo dell'[[Accademia ligustica di belle arti|Accademia Ligustica]] (1831).
[[File:Torre Piacentini Genova.jpg|thumb|Piazza De Ferrari si apre su via Dante, l'arteria al termine della quale sorge il [[grattacielo]] [[Torre Piacentini|Piacentini]]]]
L'aspetto attuale della piazza prende forma nei primi due decenni del [[XX secolo|Novecento]], con la realizzazione delle tre vie che vi convergono da levante, [[Via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]] (1892-1901), via Dante e via Petrarca (1901-1915), e dei quattro grandi palazzi in stile [[Eclettismo (arte)#Architettura|eclettico]], sedi di aziende e istituzioni, edificati tra il 1899 e il 1923 nell'area ottenuta dallo sbancamento del colle di S. Andrea.<ref name="TCI">[[Touring Club Italiano]], Guida d'Italia - Liguria, 2009</ref> A questi si contrappone, sul lato opposto, il profilo [[neoclassicismo|neoclassico]] degli edifici realizzati nella prima metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] da [[Carlo Barabino]] in quella che era l'antica piazza San Domenico: il [[teatro Carlo Felice]] (1827) e il palazzo dell'[[Accademia ligustica di belle arti|Accademia Ligustica]] (1831).
 
Infine, sul lato della piazza rivolto verso il [[Centro storico di Genova|centro storico]] si affacciano il prospetto laterale del [[Palazzo Ducale (Genova)|Palazzo Ducale]] ed altri due storici palazzi, risalenti al [[XVI secolo]] ma rimaneggiati nell'Ottocento.
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Il 27 gennaio 1979 vi si tenne una grande manifestazione in occasione dei funerali di [[Guido Rossa]], [[operaio]] e [[sindacato|sindacalista]], assassinato dalle [[Brigate Rosse]] tre giorni prima sotto casa nel quartiere di [[Oregina]]. Alla presenza del [[Presidente della Repubblica]] [[Sandro Pertini]], in un clima di grande tensione, parteciparono 250.000 persone<ref>{{cita web|url=https://www.publifoto.net/rps/det.php?art_id=4699&ord=iD&page=6&RCCrps=FOLLA|titolo=Immagine della piazza durante i funerali di Guido Rossa}}</ref>; questa manifestazione segnò un punto di svolta nella lotta al [[terrorismo]] brigatista, testimoniando la grande distanza tra i gruppi eversivi e la popolazione, in particolare quella [[Proletariato|classe operaia]] nella quale i terroristi speravano di trovare consenso.
 
Fino agli [[anni 1970|anni settanta]] ha costituito anche il maggiore punto di aggregazione dei più giovani, prima che la ''movida'' genovese si trasferisse nella vicina piazza delle Erbe. In anni più recenti, e in occasioni non drammatiche ma festose, De Ferrari ha salutato con ''caroselli'' e con l'ormai rituale bagno nella fontana, i successi [[calcio (sport)|calcistici]] delle due principali squadre cittadine ([[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]) e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurra]], come è avvenuto dopo le vittorie ai [[Campionato mondiale di calcio 1982|Mondiali di Calcio del 1982]] e del [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]].
In anni più recenti, e in occasioni non drammatiche ma festose, De Ferrari ha salutato con ''caroselli'' e con l'ormai rituale bagno nella fontana, i successi [[calcio (sport)|calcistici]] delle due principali squadre cittadine ([[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]) e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale azzurra]], come è avvenuto dopo le vittorie ai [[Campionato mondiale di calcio 1982|Mondiali di Calcio del 1982]] e del [[Campionato mondiale di calcio 2006|2006]].
 
La piazza, oggi quasi completamente pedonalizzata, negli [[anni 1990|anni novanta]] ha riacquistato l'antico splendore dopo una massiccia operazione di rifacimento [[architettura|architettonico]], che ha riguardato principalmente la pavimentazione stradale, la fontana e il [[Palazzo Ducale (Genova)|Palazzo Ducale]], sulla base di un progetto di rinnovamento di [[Bernhard Winkler]].
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== Storia ==
=== Piazza San Domenico ===
[[File:Il cantiere di demolizione della chiesa e del convento di San Domenico.jpg|thumb|left|Il cantiere per la demolizione della chiesa di San Domenico]]
DoveNell'area oggiin cui sorge la piazza, anticamente vi era poco più di uno slargo di forma all'incirca triangolare che prendeva il nome dalla [[Chiesa di San Domenico (Genova)|chiesa di San Domenico]],<ref>[[{{cita libro|autore=Gaetano Frisoni]],|wkautore=Gaetano ''Frisoni|titolo=Dizionario moderno Genovese-Italiano e Italiano Genovese'', |città=Genova, |anno=1910, pag. |pagina=306}}</ref>, demolita negli [[anni 1820|anni venti dell'Ottocento]] per costruirefare ilspazio alla costruzione del monumentale [[Teatro Carlo Felice]].
 
La piazza era racchiusa tra la chiesa dalla quale traeva il nome, l'annesso convento dei [[Ordine dei Predicatori|frati Domenicani]], il palazzo Forcheri e altri palazzi che proseguivano le facciate degli edifici sul lato meridionale di [[via Giulia (Genova)|via Giulia]]. Al centro della piazza era collocato un [[fontana|barchile]] delrisalente al 1536.
 
A piazza San Domenico accedevano la già citatasuddetta via Giulia a oriente, via dei Sellai (attualepoi via Cardinal Boetto), e a ponente via San Sebastiano, all'incircaapprossimativamente dove iniziano le odierne via Roma e vico della Casana. La maggior parte dell'attuale piazza era ancora occupata dalle case che sorgevano alle pendici e ai piedi del colle di S. Sant'Andrea, che sarebbe stato poi totalmente [[sbancamento|sbancato]] all'inizio del Novecento.
 
=== L'Ottocento ===
|contenuto=[[File:Genova - Piazza Dede Ferrari nel 1899.jpg|350pxthumb|left|La costruzione di Piazza De Ferrari, nel 1899]]
[[File:Teatro Carlo Felice, Genova, complesso intero.jpg|thumb|left|Il teatro Carlo Felice nel suo complesso]]
Dopo l'annessione dei territori della ex [[Repubblica Ligure]] al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] stabilita nel 1814 dal [[Congresso di Vienna]] le autorità locali decisero di aprire un varco nel cuore del [[Sestiere (Genova)|sestiere]] di [[Portoria]], che facesse da snodo per la nuova viabilità cittadina tra ponente e levante, creando anche un grande spazio pubblico, destinato a divenire luogo di incontro sociale e culturale; proposero inoltre di costruire un teatro sul sito dell'ex complesso di San Domenico, chiuso nel 1797 per le leggi di soppressione degli ordini religiosi e trasformato in [[caserma]] (con la chiesa utilizzata come magazzino).
 
Il 2 giugno 1818 il re [[Vittorio Emanuele I di Savoia|Vittorio Emanuele I]] autorizzava la sola demolizione della chiesa, negando inizialmente la demolizione della caserma sistemata nell'ex convento. Ma negli anni seguenti, con gli sviluppi urbanistici che venivano maturando, che avrebbero fatto dell'antica piazza San Domenico un punto cruciale della nuova viabilità cittadina, anche questo edificio sarebbe stato demolito.<ref name=casana>[{{cita pubblicazione|url=http://www.gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/1998_2/arte.htm |titolo=La chiesa died S.il Domenicoconvento suldi periodico “La Casana“, n.San Domenico|data=1998|numero=2-1998.]|pubblicazione=La {{webarchiveCasana|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20131020032739/http://www.gruppocarige.it/gruppo/html/ita/arte-cultura/la-casana/1998_2/arte.htm |data=20 ottobre 2013 }}</ref>
 
[[File:Carlo Felice Esterno.jpg|thumb|Il teatro Carlo Felice e la statua a Garibaldi nel lato nord occidentale della piazza]]
La chiesa di San Domenico fu quindi demolita e sulla sua area fu costruito il [[teatro Carlo Felice]], su progetto dell'[[architetto]] [[Carlo Barabino]]. I lavori, iniziati nel 1826, terminarono due anni più tardi; il teatro fu inaugurato il 7 aprile 1828.
 
In seguito venne progettata la costruzione di una nuova caserma sull'area dell'ex convento, ma poi l'idea fu accantonata e al suo posto fu costruito un edificio di due piani, completato nel 1831 e inaugurato il 28 aprile 1832, destinato a sede dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti|Accademia Ligustica]] e della [[Biblioteca Civica Berio|biblioteca Berio]],<ref>Dal 1998 trasferita nella sede restaurata dell'antico Seminario dei Chierici.</ref>, consegnando così alla piazza il suo nuovo volto, sul lato nord-orientale.
 
Nel frattempo veniva realizzata una strada, inaugurata il 30 marzo 1828, che congiungeva il nuovo centro monumentale a "piazza delle Fontane Amorose" (piazza Fontane Marose), alla quale fu dato, come al vicino teatro, il nome del re [[Carlo Felice]] (oggipoi via XXV Aprile). Questo intervento veniva a realizzare il collegamento, più volte auspicato fin dal [[XVII secolo]], tra le vie della nobiltà cittadina, [[Via Balbi|strada Balbi]], [[Via Garibaldi (Genova)|strada Nuova]] (via Garibaldi) e strada Nuovissima (via Cairoli), con l'uscita orientale della città ([[Via Giulia (Genova)|strada Giulia]]). Pochi anni dopo fu aperta anche via S. Lorenzo per collegare la zona del porto con via dei Sellai e quindi con la stessa strada Giulia. I due percorsi si univano in piazza S. Domenico, ponendo le premesse per la creazione di un nuovo importante snodo viario e in prospettiva lo spostamento del centro cittadino dalla zona del porto a quest'area.<ref name="TCI"/>
Questo intervento veniva a realizzare il collegamento, più volte auspicato fin dal [[XVII secolo]], tra le vie della nobiltà cittadina, [[Via Balbi|strada Balbi]], [[Via Garibaldi (Genova)|strada Nuova]] (via Garibaldi) e strada Nuovissima (via Cairoli), con l'uscita orientale della città ([[Via Giulia (Genova)|strada Giulia]]). Pochi anni dopo fu aperta anche via S. Lorenzo per collegare la zona del porto con via dei Sellai e quindi con la stessa strada Giulia. I due percorsi si univano in piazza S. Domenico, ponendo le premesse per la creazione di un nuovo importante snodo viario e in prospettiva lo spostamento del centro cittadino dalla zona del porto a quest'area.<ref name="TCI"/>
 
Nella seconda metà del secolo, dopo i numerosi interventi sulla viabilità la piazza assunse sempre più la funzione di fulcro della viabilità cittadina. Nel [[1865]] due progetti prevedevano il collegamento di via Assarotti a piazza S. Domenico. Nel [[1868]] si scelse un tracciato retto, progettato dall'ingegnere civico che prolungando la via raggiungesse la zona a ponente del teatro: via Roma, e la realizzazione di una strada parallela coperta: [[Galleria Mazzini]]. Il 10 Dicembre 1875, un anno prima della sua morte, fu deciso di intitolare la piazza a [[Raffaele De Ferrari]]; nel [[1893]] davanti al colonnato del teatro Carlo Felice venne inaugurato il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]], opera di [[Augusto Rivalta]]. Alla cerimonia di inaugurazione parteciparono numerose personalità, tra le quali [[Francesco Crispi]], il generale [[Stefano Canzio]] e lo scrittore [[Anton Giulio Barrili]].<ref name=" genova_800_900"/>
 
Nel 1893 l'ingegnere [[Cesare Gamba]] presentò un progetto (poi approvato) per la realizzazione di un asse viario tra piazza San Domenico e porta Pila che prenderàprese nel 1896 il nome di [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]], in sostituzione dell'antica [[via Giulia (Genova)|via Giulia]], divenuta inadeguata al crescente traffico tra il centro cittadino e i quartieri della bassa [[Val Bisagno]], inglobati nel comune di Genova nel 1874.
 
Fino agli ultimi anni dell'Ottocento nella piazza si teneva il mercato dei prodotti ortofrutticoli provenienti dalla Val Bisagno e dei fiori provenienti dalla [[Riviera di Ponente|Riviera]], trasferito nel 1899 nel nuovo [[Mercato Orientale]], costruito nella zona di levante di via XX Settembre.<ref name=" genova_800_900"/>
 
=== Il Novecento ===
[[File:Torre Piacentini Genova.jpg|thumb|Piazza De Ferrari si apre su via Dante, l'arteria al termine della quale sorge il [[grattacielo]] [[Torre Piacentini|Piacentini]]]]
[[File:26092015-DSC 3349.JPG|thumb|La statua equestre di [[Giuseppe Garibaldi]]: inaugurata nel 1893, fu realizzata dallo [[scultura|scultore]] [[Augusto Rivalta]] (1837-1925)]]
[[File:Veduta aerea di Piazza De Ferrari, (1)Genova.jpg|thumb|Piazzaleft|Una Deveduta Ferrari in una cartolinaaerea della primapiazza metàdi delpochi 1900:anni a sinistra il capolinea deiantecedente all''tramway'', in alto a sinistra il [[Palazzoinstallazione della Borsa (Genova)|Palazzo della Nuova Borsa]]fontana, alche centroavvenne lanel fontana1936]]
[[File:Piazza De Ferrari (1).jpg|thumb|left|Piazza De Ferrari in una cartolina della prima metà del 1900: a sinistra il capolinea dei ''tramway'', in alto a sinistra il [[Palazzo della Borsa (Genova)|Palazzo della Nuova Borsa]], al centro la fontana]]
I lavori di ampliamento della piazza proseguirono nei primi decenni del [[XX secolo|Novecento]] quando l'attenzione si spostò sul lato sud-orientale, dove sopravvivevano il colle di Sant'Andrea e i palazzi sottostanti. Nel 1904 l'intero colle, sul quale sorgeva l'antica chiesa di Sant'Andrea con l'annesso convento, trasformato in [[Carcere di Sant'Andrea|carcere]] all'inizio dell'Ottocento, fu spianato, demolendo anche tutte le case che vi sorgevano e una parte delle "[[Mura di Genova#Le mura del Barbarossa|mura del Barbarossa]]", risalenti al 1155.<ref>{{Cita web |url=http://www.genovacards.com/genova/piazze/piazzadeffe22.html |titolo=Immagine della demolizione del colle di Sant'Andrea; al centro si vede ancora l'ex carcere di S. Andrea che di lì a poco sarà abbattuto come tutte le case circostanti |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150205054801/http://www.genovacards.com/genova/piazze/piazzadeffe22.html |dataarchivio=5 febbraio 2015 |urlmorto=sì }}</ref> Con questo intervento la piazza fu ampliata, sull'area già occupata dal colle a sud di via XX Settembre tra il 1904 e il 1915 furono aperte via Dante, che formando con la stessa un angolo di 45 gradi si dirigeva anch'essa verso levante, e via Petrarca.
 
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==== Il dopoguerra ====
[[File:Piazza De Ferrari, Genova, inverno 1985.jpg|thumb|left|La piazza nel 1985 sotto una delle rare nevicate invernali e con una fila di alberi a contorno della [[Fontana di Piazza De Ferrari|fontana]]]]
Nel [[secondo dopoguerra|dopoguerra]], la piazza fu in varie occasioni al centro di manifestazioni di protesta. Questi eventi, pur nella loro drammaticità, diedero una dimostrazione dell'importanzadella centralità e del ruolorilievo sociale di questo grande spazio urbano.
 
La prima di queste fu, nel 1948, la grande manifestazione di protesta per l'[[attentato]] a [[Palmiro Togliatti]].
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Il [[Fatti di Genova del 30 giugno 1960|30 giugno 1960]] gran parte della cittadinanza si oppose allo svolgimento del congresso del [[Movimento Sociale Italiano]] autorizzato dal governo presieduto dal democristiano [[Fernando Tambroni]], anche perché nell'occasione sarebbe intervenuto [[Carlo Emanuele Basile]], già [[prefetto]] della [[provincia di Genova]] durante la [[Repubblica Sociale]]. Parte consistente delle dimostrazioni, molto violente, avvenne nella piazza.
 
=== Anni Duemiladuemila ===
==== Il G8 del luglio 2001 ====
[[File:Genova-De Ferrari-IMG 2851.JPG|thumb|Piazza De Ferrari e Palazzo della Regione Liguria visti in vicinanza dell'[[De Ferrari (metropolitana di Genova)|omonima metropolitana]]]]
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==== Le ristrutturazioni a cavallo del nuovo millennio ====
La piazza ha riacquistato splendore architettonico dopo una massiccia operazione di ristrutturazione compiuta sulla fontana centrale, sulla pavimentazione stradale, sulle facciate degli edifici e sul [[Palazzo Ducale (Genova)|Palazzo Ducale]], in base ai progetti dell'urbanista tedesco [[Bernhard Winkler]].<ref>La{{cita Repubblica, ''[news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/12/07/terza-fontana-de-ferrari-winkler-accelera-il.html |titolo=Terza fontana a De Ferrari, Winkler accelera il piano]'', |data=7 dicembre 2000|pubblicazione=la Repubblica|autore=Ava Zunino}}</ref><ref>Adnkronos,{{cita ''[httpnews|url=https://www1www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/12/13/Cronaca/GENOVA-PIACE-PIAZZA-DE-FERRARI-RIVOLUZIONATA-DA-WINKLER_180200.php |pubblicazione=[[Adnkronos]]|titolo=Genova: piace piazza De Ferrari rivoluzionata da Winkler]'', |data=13 dicembre 2001}}</ref> Operazioni di restauro sono state condotte tra gli [[anni 1990|anni novanta]] e i primi [[anni 2000|anni duemila]], una prima volta in occasione delle celebrazioni colombiane per il cinquecentenario della [[scoperta dell'America]], e poi, più sensibilmente, in occasione della [[G8#Genova 2001|riunione dei G8 nel 2001]] grazie anche a fondi europei. In quest'ultima occasione la piazza è stata ampiamente [[Isola pedonale|pedonalizzata]] e ripavimentata in lastricato. La fontana, in precedenza più volte ristrutturata, sempre però rispettando l'originale progetto del 1936, è stata arricchita da tre teorie di nuovi getti e una vasca supplementare.
 
In particolare, il progetto dell'architetto Winkler ha riguardato la pavimentazione e la fontana, oltre alla parziale chiusura al traffico. Inizialmente la piazza fu completamente chiusa al traffico, ma dopo poche settimane la circolazione fu di nuovo consentita ai soli mezzi pubblici su un lato, a causa del traffico intenso nelle vie circostanti. Nel dettaglio, questi sono stati gli interventi principali:<ref name=secoloxix>[http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2016/08/20/ASlPBzxD-zampilla_parsimonia_genovese.shtml La fontana genovese? Zampilla con parsimonia], [[Il Secolo XIX]]</ref>
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Il [[2005]] ha visto l'apertura della [[De Ferrari (metropolitana di Genova)|stazione della metropolitana]], di fronte all'ingresso del teatro Carlo Felice.
 
Dai primi anni 2000, a causa degli ingenti consumi d'acqua e delle infiltrazioni nella sottostante stazione delledella metropolitana, i nuovi getti a pavimento inaugurati nel 2001 sono stati più volte disattivati e talora anche coperti da manto erboso (poi definitivamente rimosso nel 2008).<ref name=secoloxix /> I getti sono stati riattivati nel 2018 dopo una ristrutturazione completa del [[massetto]] sottostante e dell'impianto di riciclo dell'acqua.<ref>Aster,{{cita [httpweb|url=https://www.aster.genova.it/prendono-vita-i-getti-laterali-della-fontana-di-piazza-de-ferrari/ |sito=Aster|titolo=Prendono vita i getti laterali della fontana di Piazza De Ferrari]|data=24 maggio 2018}}</ref><ref>BJ{{cita Liguria, [httpnews|url=https://liguria.bizjournal.it/2018/05/genova-piazza-de-ferrari-ritrova-gli-zampilli-laterali-alla-fontana/|pubblicazione=BJ Liguria|titolo=Genova: piazza de Ferrari ritrova gli zampilli laterali alla fontana]|autore=Emanuela Mortari|data=23 maggio 2018}}</ref>
 
== Architetture ==
<gallery class="center">
[[File:Ex Palazzo Italia ora della Regione.JPG|thumb|Palazzo della Regione Liguria]]
[[File:Fontana-Il palazzo Ducale da Piazza- De- Ferrari - crop.JPGjpg|thumb|LaFacciata fontanalaterale condi alle[[Palazzo spalleDucale ildi Genova|Palazzo della BorsaDucale]]
[[File:ExGenova-palazzo Palazzoregione Italia ora della Regioneliguria.JPG|thumbjpg|[[Palazzo della Regione Liguria]]
Sulla piazza si affacciano alcuni fra i principali palazzi genovesi. Partendo dal [[Palazzo Ducale di Genova|Palazzo Ducale]], che presenta verso la piazza un prospetto laterale ed un ingresso secondario (l'ingresso principale si apre sulla [[Piazza Matteotti (Genova)|piazza Matteotti]]), in senso antiorario si incontrano:
File:Piazza deDe ferrariFerrari; palazzoGenoa d angolo(5760624316).jpg|il palazzoPalazzo del [[Credito Italiano]]
 
File:Piazza de Ferrari - Genoa Stock Exchange, Palazzo della borsa.jpg|[[Palazzo della Borsa (Genova)|Palazzo della Borsa]]
* '''[[Palazzo della Regione Liguria]]''', già Palazzo della Società [[Italia di Navigazione]] (Cesare Gamba, edificato tra il 1912 e il 1923).<ref name="itinerari_portoria"/>
File:Palazzo Accademia Ligustica, Piazza de Ferrari, Genova.jpg|[[Palazzo dell'Accademia ligustica di belle arti]]
* '''Palazzo del [[Credito Italiano]]''' (Giuseppe Tallero, 1914), all'angolo tra le vie Dante e Petrarca.<ref name="TCI"/>
File:Genova -DSCF8007 Teatro Carlo Felice.JPGjpg|Il [[Teatro Carlo Felice]]
* '''[[Palazzo della Borsa (Genova)|Palazzo della Nuova Borsa]]'''. Fu edificato tra il 1907 e il 1912, su progetto di Dario Carbone<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/dario-carbone_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia di Dario Carbone] sul sito dell'[[Enciclopedia Treccani]].</ref>, mentre Adolfo Coppedè<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/adolfo-coppede_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia di Adolfo Coppedè] sul sito dell'[[Enciclopedia Treccani]]</ref>, fratello del più noto [[Gino Coppedè]], curò la ricca decorazione interna. Il palazzo aveva allora sostituito la vecchia [[Loggia della Mercanzia (Genova)|Loggia di Banchi]]; venuto meno il suo ruolo con l'avvento della [[Borsa valori|borsa]] telematica, oggi è adibito a sede di mostre tematiche allestite nel magnifico salone delle contrattazioni in stile [[liberty]]. Situato all'angolo tra via Venti Settembre e via Dante, occupa lo spazio dell'antico colle di S. Andrea. La ricchezza della decorazione in stile [[Eclettismo (arte)#Architettura|eclettico]] non incontrò, all'epoca della sua costruzione, il favore dei cittadini.<ref name="TCI"/><ref name="itinerari_portoria"/><ref>{{Cita web |url=http://www.genovacards.com/genova/varie/nuovaborsa1.html |titolo=Interno del Palazzo della Borsa in una fotografia d'epoca. |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924021527/http://www.genovacards.com/genova/varie/nuovaborsa1.html |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.palazzonuovaborsa.it/palazzo.html |titolo=Storia sul sito www.palazzonuovaborsa.it |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104093547/http://www.palazzonuovaborsa.it/palazzo.html |dataarchivio=4 novembre 2012 |urlmorto=sì }}</ref>
File:Palazzo Doria De Fornari (Genoa) 04.jpg|[[Palazzo Doria De Fornari]]
 
File:Palazzo Agostino Spinola (Genoa) 01.jpg|[[Palazzo Agostino Spinola]]
[[File:Acqua,Cielo,Arte.jpg|thumb|Il Palazzo dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti|Accademia Ligustica]] dietro la fontana.]]
File:Palazzo Giulio Pallavicini 02 - crop.jpg|[[Palazzo Giulio Pallavicini]]
</gallery>
SullaSu piazza De Ferrari si affacciano alcuni fra i principalipiù noti palazzi genovesidel centro genovese. Partendo dal [[Palazzo Ducale di Genova|Palazzo Ducale]], cheposto presentasul versolato lasud della piazza, unche prospettopresenta lateraleverso edla unpiazza l'ingresso secondario (l'ingressoquello principale si apreè sullasu [[Piazza Matteotti (Genova)|piazza Matteotti]]) e una facciata interamente decorata a ''[[trompe-l'œil]]'', in senso antiorario si incontrano:
 
* Il '''[[Palazzo della Regione Liguria]]''', già Palazzo della Società [[Italia di Navigazione]] (progettato da Cesare Gamba), edificato tra il 1912 e il 1923).<ref name="itinerari_portoria"/>
* '''Palazzo dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti|Accademia Ligustica]]''', istituzione fondata nel 1741 e qui trasferita dopo che nel 1831 venne costruito questo palazzo su progetto di [[Carlo Barabino]]. Fino al 1998 vi aveva sede sede anche la [[Biblioteca Civica Berio]]).<ref>Oggi trasferita nell'ex Seminario dei Chierici, ai piedi della collina di [[Carignano (Genova)|Carignano]].</ref> I suoi austeri portici si collegano a quelli del vicino [[teatro Carlo Felice]]. L'edificio fu gravemente danneggiato da bombardamenti nel 1942 e restaurato nel dopoguerra.<ref name="TCI"/>
* Il '''Palazzo del [[Credito Italiano]]''' (progettato da Giuseppe Tallero), edificato nel 1914), posto all'angolo tra le vie Dante e Petrarca.<ref name="TCI"/>
* Il '''[[teatro Carlo Felice]]''', con il suo [[pronao]] [[neoclassicismo|neoclassico]], opera dell'[[architetto]] [[Carlo Barabino]]. Quasi completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu poi ricostruito dopo molti anni. Nel [[1951]] venne presentato da [[Paolo Antonio Chessa]] un primo progetto per la ricostruzione, accontonato alcuni anni più tardi dopo un lungo ed acceso dibattito. Nel [[1977]] fu un nuovo progetto di [[Carlo Scarpa]] a voler ridare nuova vita al teatro ma dopo la sua morte si dovette attendere il progetto redatto da [[Aldo Rossi]] in collaborazione con [[Ignazio Gardella]] e altri; finalmente nel [[1987]] venne dato il via ai lavori ed il teatro venne consegnato alla città nel [[1991]].<ref>{{Cita web |url=http://www.carlofelicegenova.it/index.php/teatro_ita_PGD8.html |titolo=La ricostruzione sul sito del teatro |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130109030232/http://www.carlofelicegenova.it/index.php/teatro_ita_PGD8.html |dataarchivio=9 gennaio 2013 |urlmorto=sì }}</ref> Dell'edificio originale è conservato solo il [[pronao]] neoclassico del Barabino.
* Il '''[[Palazzo della Borsa (Genova)|Palazzo della Nuova Borsa]]'''. Fu(progettato edificato tra il 1907 e il 1912, su progetto dida [[Dario Carbone]]<ref>[http://www.{{treccani.it/enciclopedia/|dario-carbone_%28Dizionario-Biografico%29|Dario Carbone}}</ref>), Biografiaedificato ditra Darioil Carbone]1907 sule sitoil dell'[[Enciclopedia Treccani]].</ref>1912, mentredecorato internamente da Adolfo Coppedè<ref>[http://www.{{treccani.it/enciclopedia/|adolfo-coppede_%28Dizionario-Biografico%29/ Biografia di |Adolfo Coppedè] sul sito dell'[[Enciclopedia Treccani]]}}</ref>, (fratello del più notodi [[Gino Coppedè]], curò la ricca decorazione interna). Il palazzo aveva allora sostituito la vecchia [[Loggia della Mercanzia (Genova)|Loggia di Banchi]];. venutoVenuto meno il suo ruolo con l'avvento della [[Borsa valori|borsa]] telematica, oggi è adibito a sede di mostre tematiche allestite nel magnifico salone delle contrattazioni in stile [[liberty]]. Situato all'angolo tra via VentiXX Settembre e via Dante, occupa lo spazio dell'antico colle di S. Andrea. La ricchezza della decorazione in stile [[Eclettismo (arte)#Architettura|eclettico]] non incontrò, all'epoca della sua costruzione, il favore dei cittadini.<ref name="TCI"/><ref name="itinerari_portoria"/><ref>{{Cita web |url=http://www.genovacards.com/genova/varie/nuovaborsa1.html |titolo=Interno del Palazzo della Borsa in una fotografia d'epoca. |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924021527/http://www.genovacards.com/genova/varie/nuovaborsa1.html |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.palazzonuovaborsa.it/palazzo.html |titolo=Storia sul sito www.palazzonuovaborsa.it |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104093547/http://www.palazzonuovaborsa.it/palazzo.html |dataarchivio=4 novembre 2012 |urlmorto=sì }}</ref>
* Il '''[[Palazzo dell'[[Accademia Ligusticaligustica di Belle Arti|Accademiabelle Ligusticaarti]]''', istituzione(progettato fondatada nel[[Carlo 1741Barabino]]), eedificato quinel trasferita1831, dopol'istituzione chefondata nel 18311741 vennequi costruitosi questotrasferì palazzodopo sul'edificazione progettodel di [[Carlo Barabino]]palazzo. Fino al 1998 vi aveva sede sede anche la [[Biblioteca Civica Berio]]).<ref>Oggi trasferitaTrasferita nell'ex Seminario dei Chierici, ai piedi della collina di [[Carignano (Genova)|Carignano]].</ref> I suoi austeri portici si collegano a quelli del vicino [[teatro Carlo Felice]] a quelli di [[via XX Settembre (Genova)|via XX Settembre]]. L'edificio fu gravemente danneggiato da bombardamenti nel 1942 e restaurato nel dopoguerra.<ref name="TCI"/>
* Il '''[[teatro Carlo Felice]]''' (progettato da [[Carlo Barabino]]), edificato nel 1828, con il suo [[pronao]] [[neoclassicismo|neoclassico]],. opera dell'[[architetto]] [[Carlo Barabino]].Fu Quasiquasi completamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e fu poi ricostruito dopo molti anni. Nel [[1951]] venne presentato da [[Paolo Antonio Chessa]] un primo progetto per la ricostruzione, accontonato alcuni anni più tardi dopo un lungo ed acceso dibattito. Nel [[1977]] fupoi un nuovo progetto di [[Carlo Scarpa]] anel voler ridare nuova vita al teatro1977, ma dopo la sua morte si dovette attendere il progetto redatto da [[Aldo Rossi]] in collaborazione con [[Ignazio Gardella]] e altri; finalmente nel [[1987]] venne dato il via ai lavori ede il teatro venne consegnatoriconsegnato alla città nel [[1991]].<ref>{{Cita web |url=http://www.carlofelicegenova.it/index.php/teatro_ita_PGD8.html |titolo=La ricostruzione sul sito del teatro |accesso=23 dicembre 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130109030232/http://www.carlofelicegenova.it/index.php/teatro_ita_PGD8.html |dataarchivio=9 gennaio 2013 |urlmorto=sì }}</ref> Dell'edificio originale è conservato solo il [[pronao]] neoclassico del Barabino.
 
Il lato nord-occidentale, che corrisponde all'antica piazza S.San Domenico e presenta sostanzialmente l'aspetto voluto dal Barabino, forma una rientranza con al centro il monumento [[cavallo|equestre]] a [[Giuseppe Garibaldi]], opera dello scultore [[Augusto Rivalta]] (1893), sulla quale si affacciano il teatro, il palazzo dell'Accademia Ligustica e, dalla parte opposta, due palazzi allineati con la facciata del Palazzo Ducale, i più antichi fra quelli che circondano lanella piazza, anche se molto rimaneggiati nell'Ottocento:<ref name="TCI"/>:
 
* Il '''[[Palazzo Doria De Fornari]]''', costruito in epoca medievale per i [[Doria]], fu rinnovato fra il Cinquecento e il Seicento e poi nuovamente, in particolare, nell'Ottocento, quando fu anche sede di un albergo di lusso.
* Il '''[[Palazzo Agostino Spinola|Palazzo Doria De Ferrari]]''' è, l'ultima testimonianza di un complesso di edifici appartenuti alla [[Doria|famiglia Doria]]. Il palazzo come si presenta attualmente nasce nel [[XVIII secolo]] dall'unione di tre distinti edifici risalenti al tardo [[XVI secolo|Cinquecento]]. Una lapide ricorda che il palazzo dal 10 febbraio al 4 giugno 1800 fu sede del quartier generale di [[Andrea Massena|Massena]] durante il [[Repubblica Ligure#L'assedio di Genova (1800)|blocco di Genova da parte della flotta inglese]]. Nell'Ottocento divenne residenza del duca di Galliera, [[Raffaele De Ferrari]], al quale è intitolata la piazza. Nel 1920 divenne proprietà del [[Banco di Roma]]. La facciata, coronata da otto statue allegoriche che fiancheggiano lo [[stemma]] della famiglia Brignole Sale De Ferrari, fu rifatta nel 1830 in stile neoclassico, probabilmente dal Barabino. All'interno sono conservati [[affresco|affreschi]] e dipinti di [[Paolo Gerolamo Brusco]], [[Giovanni Battista Carlone|G.B. Carlone]], [[Lorenzo De Ferrari]], [[Antonio Giolfi]] e [[Lazzaro Tavarone]].<ref name="TCI"/><ref>{{collegamento interrotto|1=[https://www.unicreditgroup.eu/it/culture---society/art/historical-buildings/italy.html Palazzo De Ferrari] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }} sul sito di [[UnicreditUniCredit]]</ref>
* Il '''[[Palazzo Giulio Pallavicini]]''', anch'esso derivato dall'accorpamento già in epoca tardomedioevale di due edifici della famiglia Doria, sorge accanto al Palazzo Ducale, dal quale lo divide salita del Fondaco. Nel corso dell'Ottocento passò più volte di proprietà; dal 1899 al 1989 fu la sede del quotidiano [[Il Secolo XIX]]. OggiPoi il palazzo ospitadiventò parte degli uffici della [[Camera di Commercio]] di Genova.<ref name="TCI"/><ref name= itinerari_portoria>[http://www.ortidicarignano.it/files/seiitinerariinportoria.pdf Sei itinerari in Portoria, Edizione Samizdat, Genova, 1997]</ref>
 
==Galleria d'immagini==
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File:Genua - Piazza De Ferrari.jpg|Panorama della piazza
File:Piazza de Ferrari, Genoa, Italy, fountain.jpg|Piazza de Ferrari vista dall'interno di [[Palazzo Ducale (Genova)|Palazzo Ducale]]
File:Genova-fontana di piazza De Ferrari-050.jpg|Giochi d'acqua sulla fontana
File:Tramonto a DeFerrari.jpg|Un tramonto in Piaza De Ferrari
File:Fountain in Piazza de Ferrari, Genoa, at night.jpg|Veduta notturna della fontana
File:Piazza De Ferrari Genova by Stephen Kleckner - 1.jpg|Piazza De Ferrari.jpg|Il palazzovuota, delladurante ''Nuovail [[Pandemia di COVID-19|lockdown Borsa''2020]]
File:Piazza de Ferrari, Genova, Natale 1985.jpg|La piazza in una fotografia notturna con una particolare serie di decorazioni luminose in occasione del Natale 1985
File:Genova-DSCF8007.JPG|Il Teatro Carlo Felice
File:FountainFontana in Piazza deDe Ferrari, Genoa,in atversione nightnatalizia.jpg|Veduta notturna della fontana
File:Genova-DSCF8008.JPG|Il palazzo dell'Accademia Ligustica e sullo sfondo la torre scenica del Carlo Felice
File:2017-03-18 Salvetti Genova Teatro Carlo Felice 1.jpg|Pronao del Carlo Felice col monumento a Garibaldi
File:Genova-De Ferrari-IMG 2851.JPG|Il palazzo della Società Italia di Navigazione (oggi sede della Regione Liguria)
File:GenuaStatua di Garibaldi (101).JPGjpg|IlUn prospetto lateraledettaglio del Palazzomonumento a DucaleGaribaldi
File:Piazza de ferrari palazzo d angolo.jpg|il palazzo del Credito Italiano
File:Genova 12-8-05 040.jpg|Monumento a Garibaldi
File:Piazza De Ferrari Genova by Stephen Kleckner - 1.jpg|Piazza De Ferrari durante il lockdown 2020
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|Ennio|Poleggi|De Ferrari, la piazza dei genovesi||De Ferrari Editore|Genova|}}
* {{cita weblibro|autore=Alfredo Preste|autore2=Alessandro Torti|autore3=Remo Viazzi|url=http://www.ortidicarignano.it/files/seiitinerariinportoria.pdf|"titolo=Sei itinerari in Portoria", |editore=Edizione Samizdat, |città=Genova, |anno=1997}}
* {{cita libro|||Guida d’Italia - Liguria|2009|[[Touring Club Italiano|TCI]]|Milano|}}
* {{cita libro|Fiorella|Caraceni Poleggi|Genova - Guida Sagep|1984|SAGEP Editrice - Automobile Club di Genova}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://fosca.unige.it/Palazzo%20della%20Nuova%20Borsa|sito=Fonti per la storia della critica d'arte|editore=Università di Genova|titolo=Palazzo della Nuova Borsa}}
* {{cita web|http://www.genovacards.com/genova/piazze/piazzadeffe.html|Galleria d'immagini d'epoca di piazza De Ferrari}}
* [https://web.archive.org/web/20160304175254/http://ww1.zenazone.it/initialize.php?app=zenazone&mod=zones_home&zone_id=88&zs=s01 Scheda di Piazza de Ferrari] su [http://www.zenazone.it Zenazone.it]
* [http://www.irolli.it/da_visitare_a_genova/45/piazza-de-ferrari.html Scheda] sul sito dei [http://www.irolli.it palazzi dei rolli] (con galleria fotografica e [http://www.irolli.it/cartina/luogo-45.html mappa satellitare])
* {{cita web|http://www.fosca.unige.it/gewiki/index.php/Palazzo_della_Nuova_Borsa|Il Palazzo della Nuova Borsa sul sito www.fosca.unige.it}}
* {{cita web|http://www.palazzonuovaborsa.it/|palazzonuovaborsa.it Sito ufficiale del Palazzo della Nuova Borsa}}
*{{cita web|http://www.ortidicarignano.it/files/seiitinerariinportoria.pdf|"Sei itinerari in Portoria", Edizione Samizdat, Genova, 1997}}
 
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