Franco Teodoro: differenze tra le versioni
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Svolge attività di grafico dal 1960 come art-director in agenzie e studi di Torino e poi come freelance. Nel 1967 prende vita a Torino lo studio di design e architettura con Piero Gatti e Cesare Paolini. Nel 1979 si trasferisce in Toscana, a Campagnatico in provincia di Grosseto, dove prosegue l'attività di grafico e designer mantenendo la collaborazione con aziende italiane e studi di Torino e Milano.
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Nel 2003, con il ritorno in Piemonte, il nuovo studio di Francesco Teodoro sarà ad Almese, provincia di Torino. In questo periodo inizia la collaborazione con l'[[Istituto Europeo di Design]] di Torino e, poiché ogni nuovo incontro per Teodoro è foriero di nuovi stimoli, la conoscenza dell’attore [[Eugenio Allegri]] lo porta nel campo della grafica teatrale.
Muore di [[leucemia]] a Torino il 18 aprile 2005.
==Attività professionale==
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</ref>.
Inoltre l'Archivio annovera innumerevoli lucidi e progetti esecutivi su carta che testimoniano la collaborazione con case di produzione di strumenti musicali elettronici<ref>Farfisa Museum, [https://www.comune.camerano.an.it/zf/index.php/musei-monumenti/index/dettaglio-museo/museo/7 Camerano] (AN), si tratta di una mostra permanente dei principali e più importanti strumenti musicali prodotti dalla prestigiosa ditta Farfisa che ha prodotto ed esportato in ben 90 paesi nel mondo. </ref>, di oggetti di design domestici, di allestimenti di stand, di mostre attraverso soluzioni geniali ispirate anche a materiali nuovi e malleabili. L’archivio è inoltre ricco di documentazione fotografica e tecnica che ripercorre negli anni la storia di un lavoro
Dall'archivio emergono inoltre con chiarezza quelle che sono state le costanti della riflessione di Teodoro, legate da una parte a un discorso critico nei confronti della società consumistica, delle grandi case di produzione, della concorrenza straniera a favore delle realtà locali, delle piccole imprese, della creatività individuale e dall’altra di rivisitazione della tradizione attraverso l’uso di materiali poveri, eco/compatibili, di redesign a partire da oggetti utilizzati in altri campi diversi da quello dell’arredamento, di riflessione su un design che traduce i cambiamenti in atto nella società.
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* 1973, Premio BIO 5, Lubiana
* 2020, [[Premio Compasso d'oro]], premio al prodotto: Sacco, prodotto dalla Zanotta<ref>XXVI Compasso d'oro, ADI-Associazione per il Disegno Industriale, Milano, 2020</ref>
==Note==▼
<references/>▼
==Bibliografia==
* Victor Papanek, ''Progettare per il mondo reale'', Mondadori, Milano, 1970, p. 113-114
* "Argomenti e immagini del design", gennaio/febbraio 1971, editrice Brianza
* ''Italy: the new domestic landscape achievements and problems of Italian design'', a cura di Emilio Ambasz, New York: The Museum of modern art ; Di Centro Di, Firenze, 1972
* Luciano Rubino, ''Quando le sedie avevano le gambe'', Bertani, Verona, 1973
* Jocelyn de Noblet, ''Design'', Stock-Chene, Parigi, 1974, pp. 269-289
* Edward Lucie-Smith, ''Furniture'', Idea Books, Londra, 1979, p. 197
* Enzo Frateili, ''Il disegno industriale italiano (1928-1982). Quasi una storia ideologica'', Torino: Celid, 1983
* "I quaderni di Domus", ''Poltrone e divani'', ottobre 1984, Domus, Milano n. 2
* "100 idees", febbraio 1984, n. 124
* Andrea Branzi, ''La casa calda'', Idea Books, Milano, 1984, p. 75
* Franco Semenzato, ''1900-1984, Mobili, arredi e oggetti vari'', Marsilio, Venezia, 1985, p. 65
* Radice-Restany-Monnier-Besacier-Rouzaud-Marcade, ''Caravelles. Quadriennale Internationale de Design'', Studio Totem, Grenoble/Lyon/St-Etienne, 1986, p. 74
* Penny Sparke, ''Furniture'', Bell & Hyman, 1986, p. 96
* Ezio Manzini, ''La materia dell'invenzione'', Arcadia, Roma, 1986, pp. 154-234
* "Ottagono", rivista trimestrale di disegno industriale,Milano, marzo 1986, p. 56
* Enzo Frateili, ''Presentazione in Continuità e trasformazione. Una storia del design italiano, 1928-1988'', Milano: Alberto Greco Editore, 1989
* Piero Gatti, Cesare Paolini, Teodoro Francesco, ''1968-1988, Talete 1 Introduzione al design'', Comune di Grosseto, Grosseto, 1989
* Anty Pansera, ''Il design del mobile italiano dal 1946 ad oggi'', Laterza, Roma.Bari, 1990, pp. 71-109
* "Marie Claire", luglio 1991, n. 7, p. 165
* ''Le varie età dei linguaggi. Mobili italiani 1961-1991'', a cura di Claudio Donà, Cosmit, Milano, 1992, p. 102
* Sembach-Leuthäuser-Gossel, ''Möbeldesign des 20. Jahrhunderts'', Taschen Verlag, Colonia, 1993, p. 202
* ''Un'avventura internazionale. Torino e le arti 1950/70'', catalogo a cura di Ida Gianelli, Germano Celant, Paolo Fossati, Charta, Milano, 1993 pp. 68, 69, 74
* Velio Abati, ''Chi è Francesco Teodoro'', Il Gabellino. 13, Grosseto, Dossier n. 14, giugno 2006
* Corrado Barontini, ''Un designer per amico'', Il Gabellino. 13, Grosseto, Dossier n. 14, giugno 2006
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* ''Radical Italian Design 1965-1985. The Dennis Freedman Collection'', a cura di Cindi Strauss con un saggio di Germano Celant, Houston, The Museum of Fine Arts; New Haven; Yale University Press, Londra, 2020
* ''XXVI Compasso d'oro'', ADI-Associazione per il Disegno Industriale, Milano, 2020
▲==Note==
▲<references/>
==Collegamenti esterni==
* Marta Teodoro, ''[https://www.youtube.com/watch?v=z9HfjhdUxE0 Una seduta sulla poltrona Sacco]''
* Marta Teodoro con Ernaldo Data, ''[https://www.archivissima.it/2021/gli-archivi/628-archivio-francesco-teodoro Generazioni Sacco]'', Archivissima, 2021
* {{Collegamento interrotto|1=https://it.wikiqube.net/wiki/Bean_bag_chair }}
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