MC 485: differenze tra le versioni
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||Didascalia= La motocannoniera MC 485
|Bandiera=War ensign of Germany (1938-1945).svg
|Bandiera2=Naval
|Tipo=[[Motocannoniera]]/[[motosilurante]]
|Classe=''[[S-Boot|S-38]]''
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|Completamento=
|Entrata_in_servizio= {{simbolo|War ensign of Germany (1938-1945).svg|25}} 19 marzo [[1942]]
<br />{{simbolo|Naval
|Proprietario={{Insegna navale|DEU (1935-1945)|icona}}[[1942]] - [[1945]]<br />{{Insegna navale|ITA|icona}}[[1952]] - [[1966]]
|Radiazione={{simbolo|War ensign of Germany (1938-1945).svg|25}} 11 maggio [[1945]]<br />{{simbolo|Naval
|Destino_finale=
|Dislocamento= 166
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Nel [[1952]] la Marina Militare mentre era in corso il riarmo delle "Vosper" e delle "Higgins", acquisì, sul mercato dell'usato, anche un'altra unità del tipo motosilurante una vecchia e logora [[S-Boot|Schnellboot]] del tipo Lűrssen "S 38", (la ex S-67 del [[1942]]) sopravvissuta alla guerra, dotata di motore Diesel veloce, catturata assieme ad altre unità tedesche dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] nella primavera del [[1945]], poi disarmata e preda bellica britannica venne venduta nel [[1948]] a privati, operando per qualche tempo come [[Nave mercantile|mercantile]] con il nome di '''Torus'''.
Le "S 38" erano derivate dal tipo "S 26" ed erano unità particolarmente veloci, robuste e di ottime qualità nautiche ed erano state univocamente giudicate il miglior modello di motosilurante tra i molti che avevano operato su tutti i fronti dal [[1940]] al [[1945]]. Gran parte delle brillanti prestazioni delle Schnellboote derivava dalle indovinate caratteristiche della celebre carena a sezione tondeggiante progettata dai cantieri Lürssen di [[Brema-Vegesack]] con un castello di prua che nascondeva i due tubi lanciasiluri da 533 mm nella carena, che conferiva alla prora di queste unità un aspetto caratteristico, unite alla notevole potenza specifica degli ottimi motori diesel veloci Daimler MB, tanto che nel dopoguerra, la costruzione di molte delle nuove unità veloci costiere si ispirò tanto a quella carena, quanto a quel tipo di motori i quali, tra l'altro, funzionando a gasolio, offrivano caratteristiche di sicurezza ben superiori a quelle dei tradizionali motori a benzina. Le unità di questo tipo nel [[1942]]-[[1943|43]] vennero dotate di un ponte di comando protetto chiamato Kalotte a forma di "guscio di tartaruga" e la S-67 fece da prototipo per l'introduzione della cupola (Kallotte) blindata sul ponte di comando essendo stata la prima a sperimentare questa cupola in acciaio ad elevata resistenza dallo spessore di 10 mm, che proteggeva timoneria e controplancia, con feritoie in [[plexiglas]].<ref name="De Domenico">{{cita|Francesco De Domenico - Da schnellboot S 67 a motosilurante MS 485 della Marina Militare: una storia abbastanza curiosa|pag. 91}}.</ref> Lo [[scafo]] aveva una lunghezza di 34,9 m e il dislocamento era di 135 [[Tonnellata di stazza|tonnellate]] di [[stazza lorda]].
L'unità venne ordinata il 26 agosto [[1940]], n° di costruzione 12860, realizzata nel cantieri [[Lürssen]] di [[Brema
Dopo alcune missioni di posa nel [[canale della Manica]] la 2.S-Flottille viene ridispiegata a metà agosto da Cherbourg a Ijmuiden dove opera al riparo in un apposito bunker. L'11 settembre sei motosiluranti tedesche in missione
Il 27 settembre la flottiglia posa nel canale della Manica 108 [[Mina navale|mine]] su una delle quali affonderà il 7 ottobre una piccola nave cargo inglese. Il 1º ottobre la S-67 deve abbandonare una missione per una avaria al timone e il capo macchinista Heinrich Schmidt verrà decorato il successivo 17 novembre con la [[Croce di Ferro#Seconda guerra mondiale|Croce di Ferro in oro]] per aver riportato in porto il battello solo con l'ausilio delle macchine.
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==Galleria d'immagini==
<gallery widths="
File:MS 485.jpg|MC 485 in navigazione
File:MC 485.jpg|MC 485 a Taranto
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