C. S. Lewis: differenze tra le versioni
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|Nome = Clive Staples
|Cognome = Lewis
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|ForzaOrdinamento = Lewis, C. S.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Belfast
|GiornoMeseNascita = 29 novembre
|AnnoNascita = 1898
|LuogoMorte = Oxford
|GiornoMeseMorte = 22 novembre
|AnnoMorte = 1963
|AttivitàAltre = e [[apologetica|apologeta cristiano]]
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
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|Attività3 = teologo
|Nazionalità = britannico
|Immagine =
|Didascalia =
}}
Famoso anche per i suoi studi [[Teologia|teologici]], Lewis viene ricordato come uno dei più importanti [[Apologetica|apologeti cristiani]] del suo tempo.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/grammatica/grammatica_908.html|titolo=Nel libro "Lontano dal pianeta silenzioso" di C.S. Lewis il protagonista fa un viaggio sul pianeta di Malacandra (Marte), sul quale le varie specie di esseri viventi parlano pressappoco la stessa lingua. In particolare esiste la lingua degli hrossa, descritta come principalmente formata da suoni gutturali. Alcune di queste parole (che sono, tra l'altro, le poche che avrebbero una pronuncia identica in italiano e in inglese) sono, per esempio, hnau e hrossa. Essendo appunto descritta come una lingua gutturale, io pronuncerei l'acca aspirata. Per questo motivo mi viene spontaneo dire "gli hrossa", "gli hnau". Sento però dire, da altre persone, "i hrossa" e "i hnau". Secondo me è sbagliato, perché prima di acca aspirata+vocale ci vuole "gli" (e "uno", "lo"). Chiedevo un vostro parere, grazie!|sito=Treccani|accesso=2025-06-04}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.mondadori.it/autori/c-s-lewis/|titolo=C.S. Lewis - Scheda autore e Libri|sito=Libri Mondadori|accesso=2025-06-04}}</ref>
Amico dello scrittore [[J. R. R. Tolkien|J.R.R Tolkien]], fu con lui ed altri intellettuali che decise di fondare il famoso circolo di discussione letteraria degli [[Inklings]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/clive-staples-lewis/|titolo=Lewis, Clive Staples - Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-06-04}}</ref>
== Biografia ==
Le vicende biografiche di Lewis meritano una certa attenzione, in quanto si trovano frequentemente tematizzate nelle sue opere: si pensi alla morte della madre, avvenuta quando Lewis aveva dieci anni, o
=== 1898-1915 Infanzia e adolescenza ===
Clive Staples Lewis nasce nel [[1898]] a [[Belfast]], [[Irlanda]], secondo dei due figli di Albert James Lewis e Flora Augusta Hamilton. Il fratello Warren Hamilton Lewis era più grande di tre anni. Il padre di Lewis era un [[avvocato]] di origini gallesi
All'età di sei anni Lewis trasloca con la sua famiglia a [[Strandtown]], ed è lì che nel [[1908]] muore la madre. La morte della madre ha un impatto emotivo molto forte su Clive, che ha solo 10 anni, ed è considerato un evento di grande importanza per comprendere l'evoluzione della sua filosofia. L'anno della morte della madre, Lewis viene iscritto alla Wynyard School di [[Watford]] ([[Hertfordshire]]), in [[Inghilterra]]. Deve quindi abitare nel convitto della scuola assieme al fratello. Ma la scuola chiude poco tempo dopo, anche perché il preside viene internato in [[manicomio]]. Quindi Lewis frequenta per pochi mesi il Campbell College, non lontano dalla sua casa di [[Belfast]], ma deve abbandonare la scuola per problemi respiratori. Successivamente viene
All'età di quindici anni Lewis prende un'importante decisione: quella di abbandonare la [[cristianesimo|fede cristiana]]. I motivi si possono leggere nella sua autobiografia ''Sorpreso dalla gioia''.
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=== 1916-1920 L'ammissione a Oxford e l'esperienza della guerra ===
Nel
Durante il periodo di addestramento militare divide la stanza con un altro cadetto, "Paddy" Moore, che muore poco dopo nel corso dei combattimenti del 1918. Prima di morire Paddy presenta a Lewis sua madre, Janie King Moore. Ne nasce un'amicizia con la donna che a quel tempo aveva 44 anni. Lewis racconterà di aver promesso all'amico che, se fosse morto in combattimento, si sarebbe preso cura della madre al posto suo.
Anche Lewis rimane ferito nella [[battaglia di Arras (1917)|battaglia di Arras]] e comincia a soffrire di depressione. Durante la convalescenza viene trasferito in [[Inghilterra]], dove viene poi congedato nel dicembre del 1918. Può così tornare ai suoi studi all'[[Università di Oxford]].
È durante la convalescenza per le ferite che l'amicizia con Janie Moore, la madre quarantenne dell'amico Paddy morto in battaglia, diviene particolarmente importante. Ci sono disaccordi tra i biografi di Lewis sulla natura della relazione tra Lewis e Janie Moore. Lewis è sempre stato reticente su questo punto e nella sua autobiografia scrive solo una frase piuttosto oscura:
{{Citazione|Tutto quel che posso o debbo dire è che la mia precedente ostilità alle emozioni è stata vendicata in modo assolutamente completo e variegato.||All I can or need to say is that my earlier hostility to the emotions was very fully and variously avenged.|lingua= Molti – compresi i biografi di Lewis Hooper, Wilson e Sayer – pensano che i due furono probabilmente amanti nei primi anni della loro relazione. Ad ogni modo la loro amicizia è certamente molto stretta. Nel dicembre 1917 Lewis scrive in una lettera al suo amico di infanzia Arthur Greeves che Janie Moore e lo stesso destinatario dell'epistola erano le due persone che contavano di più per lui nel mondo.
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=== 1921-1931 L'inizio della carriera accademica e l'incontro con Tolkien ===
Nel 1920 Lewis riceve il First in Honour Moderations (Letteratura greca e latina), nel 1922 il First in Greats (Filosofia e storia antica) e nel 1923 il First in English. Comincia così una carriera accademica che lo porterà ad ottenere prima l'incarico di tutor temporaneo di filosofia presso l'[[University College (Oxford)|University College]] e poi, nel 1925, quello di Fellow and Tutor di Lingua e Letteratura Inglese presso il [[Magdalen College]] di Oxford, dove rimase fino al 1954, quando divenne docente a Cambridge. Ad Oxford negli anni venti incontra [[J. R. R. Tolkien]] e, dopo la primitiva antipatia, i due diventano amici, passando molto tempo assieme a discorrere dei loro argomenti preferiti: Asgard e i miti nordici.
Discutono molto anche di religione e Tolkien, [[cattolico]], contribuisce, assieme ad [[Hugo Dyson]], al radicale cambiamento di Lewis, che tra il [[1929]] e il [[1931]] decide di convertirsi al cristianesimo aderendo alla chiesa anglicana. Tolkien sperava di convincerlo a farsi cattolico, ma il retroterra culturale nord-irlandese di Lewis lo porta ad aderire a quella che definirà "una via media tra cattolicesimo e protestantesimo" cioè la chiesa [[Anglicanesimo|anglicana]]. Lewis dapprima abbandona l'[[ateismo]] degli anni giovanili per professarsi genericamente [[teismo|teista]], poi decide di accettare la fede [[cristianesimo|cristiana]] nella sua interezza. Un'analisi molto interessante delle varie fasi della sua conversione viene fatta dallo stesso Lewis nella sua autobiografia degli anni giovanili ''Sorpreso dalla gioia'' e nel romanzo allegorico ''Le due vie del pellegrino'' pubblicato nel [[1933]], due anni dopo la sua conversione.
Nelle modalità della conversione di Lewis vanno anche cercate importanti chiavi di lettura della sua opera. Come riferisce H. Carpenter nel libro ''Gli Inklings'', nella notte del 19 settembre 1931 è Tolkien a fornire all'amico una suggestione fondamentale per poter accettare pienamente il Cristianesimo, ricorrendo proprio all'amore di Lewis per la mitologia e alle teorie di [[Barfield]], loro mentore spirituale che introdusse entrambi all'[[antroposofia]] di [[Rudolf Steiner]].<ref name=gorlier/><ref>{{cita pubblicazione|url=https://www.panorama.it/cultura/owen-barfield-fantasy-tolkien-lewis|titolo=Owen Barfield, quel mondo fantasy di Tolkien e Lewis inventato tra birre al pub|autore=Riccardo Paradisi|rivista=Panorama|data=1 dicembre 2012}}</ref
{{Citazione|Tolkien chiese a Lewis se, godendo di tanti miti che parlavano di morte e resurrezione di antichi Dei, si fosse mai posto la domanda del loro "significato". Naturalmente no, si limitava ad appassionarsi a quelle storie e ne ricavava intuitivamente qualcosa che i più astrusi ragionamenti teologici non avrebbero mai potuto dargli. Perché, allora, non poteva considerare la storia del [[Cristo]] come un racconto che si fa vero? Così come parlare è un'invenzione riguardante oggetti e idee, sosteneva Tolkien, il mito è un'invenzione a proposito della verità.}}
=== 1932-1950 Il successo come scrittore ===
Lewis pubblica nel periodo tra il 1930 e il 1950 la maggior parte delle sue opere, sia quelle prettamente accademiche che i romanzi. Importante in questi anni è la sua amicizia con [[Charles Williams]], che assieme a Tolkien e Barfield è membro del circolo letterario degli [[Inklings]]. In quegli anni Lewis dichiara apertamente che Williams è l'autore che lo ha influenzato di più. Tolkien invece è molto diffidente nei confronti degli interessi [[esoterici]] di Williams. Mentre continua la sua carriera accademica, Lewis già nel corso degli anni quaranta raggiunge una enorme popolarità grazie ai suoi romanzi e ai suoi saggi che vendono milioni di copie, tanto da meritare nel 1947 l'articolo di copertina della rivista ''[[Time Magazine]]''<ref>{{Cita web |url=http://www.time.com/time/archive/preview/0,10987,804196,00.html |titolo=Religion: Don v. Devil - TIME<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=11 luglio 2006 |dataarchivio=28 giugno 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060628002535/http://www.time.com/time/archive/preview/0,10987,804196,00.html |urlmorto=sì }}</ref>, che viene intitolato "Don v. Devil" con riferimento a ''[[Le lettere di Berlicche]]'' pubblicate nel 1942. Ma questa popolarità diventa se possibile ancora maggiore quando, a partire dal 1950, Lewis comincia a dedicarsi alla narrativa per l'infanzia pubblicando le storie delle ''[[Cronache di Narnia]]''.
==== 1947: l'epistolario sull'ecumenismo con don Giovanni Calabria ====
{{vedi anche|Una gioia insolita}}
Nel 1947 don [[Giovanni Calabria]] (canonizzato santo della Chiesa
==== 1948: il dibattito sul naturalismo con Elizabeth Anscombe ====
Secondo alcuni biografi, l'impegno letterario di Lewis viene reso più intenso da un episodio avvenuto nel 1948. In uno dei dibattiti organizzati presso il Club Socratico di Oxford Lewis si confronta con una giovane e brillante docente di filosofia, [[Gertrude Elizabeth Margaret Anscombe|Elizabeth Anscombe]], convertita al cattolicesimo e allieva di [[Ludwig Wittgenstein]]. Il tema del dibattito riguarda il [[naturalismo (filosofia)|naturalismo]] ed era stato trattato nell'opera di Lewis ''[[Miracoli - Uno studio preliminare]]''. Nel corso del dibattito la Anscombe corregge in modo molto convincente l'argomento di Lewis sulle difficoltà del naturalismo. Egli – secondo la versione che danno di questo fatto George Sayer e Derek Brewer – si sentì così umiliato dall'esito del dibattito da decidere di abbandonare per sempre la saggistica filosofica e teologica per dedicarsi interamente alla letteratura.
Secondo la versione dell'episodio data dalla stessa Anscombe nell'introduzione alla sua opera ''Metaphysics and the Philosophy of Mind'', Lewis avrebbe accolto le critiche con grande tranquillità, tanto da modificare le successive edizioni dell'opera ''Miracles'' per tenere conto delle osservazioni della Anscombe.
L'argomento "a partire dalla ragione" contenuto nel saggio di Lewis ''[[Miracoli - Uno studio preliminare|Miracoli]]'' è stato considerato un suo contributo originale e oggetto di approfondimento e rielaborazione da parte di Victor Reppert, William Hasker
=== 1951-1963 L'incontro con Joy ===
Lewis è ormai all'apice della sua fama quando, nel 1950, riceve la prima lettera di [[Joy Gresham|Helen Joy Davidman-Gresham]], un'americana appassionata delle sue opere
Il racconto dell'esperienza della morte della moglie e dei momenti successivi è affidato alle pagine di ''Diario di un dolore'' (''[[A Grief Observed]]''), pubblicato nel 1960 con lo pseudonimo di N. W. Clerk.
Clive Staples Lewis muore il 22 novembre 1963 in seguito all'aggravarsi di problemi cardiaci. Viene sepolto nel cimitero di Headington Quarry Churchyard a [[Oxford]]. La morte viene praticamente ignorata dai media perché nello stesso giorno viene assassinato [[John Fitzgerald Kennedy|John F. Kennedy]] e muore [[Aldous Huxley]].
=== Lewis come personaggio teatrale, cinematografico e letterario (1985-1993) ===
L'incontro di Lewis con Joy è anche la trama di un film del
Quest'opera, pur avendo dei meriti per la perfetta ricostruzione del mondo di Lewis, non manca di alcune inesattezze rispetto alla biografia reale dello scrittore. Secondo il dramma, Lewis al momento del suo incontro con Joy sarebbe stato un professore un po' noioso, deciso
Consapevole dei limiti della sua opera, Nicholson (l'autore del testo teatrale) ha affermato:
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=== ''Le lettere di Berlicche'' e la copertina di ''Time'' (1942-1949) ===
Nel
Nel
=== Narnia, il mito di Psiche e l'esperienza del dolore (1950-1963) ===
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Lewis ottiene una enorme fama come scrittore per l'infanzia dal successo della serie di fiabe moderne, scritte tra il [[1950]] ed il [[1956]], che compongono la saga de ''[[Le cronache di Narnia]]''. La saga, composta da sette libri pubblicati in epoche differenti, narra la storia del mondo di Narnia. Si tratta di un luogo fantastico, in cui gli animali parlano, la magia è comune ed il bene è in lotta con il male. Oltre ai numerosi temi cristiani, la serie prende in prestito anche personaggi ed idee della mitologia greca e romana, dai racconti tradizionali britannici e dalle fiabe irlandesi.
Secondo alcune fonti, il nome di Narnia era conosciuto a Lewis fin dall'infanzia, tanto che nel suo [[atlante (libro)|atlante]] latino era sottolineata, nella cartina d'[[Italia]], la città di Narnia ora chiamata [[Narni]]<ref>[
Dal libro la casa di produzione [[Walden Media]] ha sviluppato un ciclo di film. Il primo episodio, ''[[Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l'armadio]]'', è uscito nel [[2005]], il secondo, ''[[Il principe Caspian]]'', nel [[2008]] ed il terzo, ''[[Il viaggio del veliero]]'', nel [[2010]]. Dal 2024, la casa di produzione [[Netflix]], decide di iniziare le riprese di altri due film<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2023/11/09/le-cronache-di-narnia-greta-gerwig|titolo=Le Cronache di Narnia, i dettagli del progetto affidato a Greta Gerwig|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|data=2023-11-09|lingua=it|accesso=2024-01-17}}</ref>.
Il ciclo di Narnia ha subito anche pesanti critiche, prevalentemente da parte di oppositori che ne hanno criticato l'ideologia di fondo; in particolare, lo scrittore [[Philip Pullman]] in un articolo<ref>{{Cita news|url=http://www.crlamppost.org/darkside.htm|titolo=The Darkside of Narnia|data=1º ottobre 1998|autore=Pullman, Phillip|editore=[http://www.guardian.co.uk/ The Guardian], archived on The Cumberland River Lamp Post|pubblicazione=|accesso=13 agosto 2007|dataarchivio=16 novembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101116162137/http://www.crlamppost.org/darkside.htm|urlmorto=sì}}</ref> pubblicato su ''[[The Guardian]]'' nel [[1998]] espone le sue perplessità sulle modalità con cui Lewis introduce idee religiose e filosofiche in opere per l'infanzia. Lo stesso Pullman ha pubblicato tra il 1995 e il 2000 un altrettanto fortunato ciclo di tre romanzi fantasy dal titolo [[Queste oscure materie]] che secondo alcuni sarebbero una replica, ugualmente colma di idee filosofiche e religiose, alle cronache di Narnia.
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== Il pensiero ==
Nei romanzi di Lewis è sempre presente una visione filosofica abbastanza complessa anche se non esposta organicamente. Comprenderne i fondamenti è importante per cogliere a fondo anche gli altri aspetti delle sue opere. Poiché una parte importante della vita dell'autore è stata occupata dal percorso personale che lo ha portato dall'ateismo alla convinzione che esiste un Dio personale e che questo Dio è quello rivelato dal cristianesimo, l'analisi delle motivazioni razionali che stanno alla base della fede di Lewis è importante per comprenderne il pensiero. Ma un posto altrettanto importante (o forse più importante) va assegnato ad altre tematiche a cui Lewis dedica spazio nelle sue opere, e cioè il tema del desiderio come elemento essenziale costitutivo dell'esperienza umana e il tema della fondamentale continuità e affinità tra le religioni e i miti precristiani e la verità rivelata nel cristianesimo.<ref>{{Cita web|url=https://humanumreview.com/articles/c-s-lewis-and-myth-that-reveals-truth |titolo=C.S. Lewis and Myth |autore= |sito=humanumreview.com |data= |lingua=En |accesso=19 giugno 2022}}</ref>
=== Perché è vero che Dio esiste ===
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=== Il desiderio come fattore costitutivo dell'esperienza umana ===
Il terzo argomento con cui Lewis ritiene di poter dimostrare che l'[[esistenza di Dio]] è razionalmente verosimile parte dal supposto desiderio naturale di una unione con Dio. L'idea che l'uomo sia naturalmente attirato verso una unione con Dio trova precedenti nella tradizione cristiana. [[Sant'Agostino]] la esprime nella forma classica quando esclama nelle ''[[Confessioni (Agostino)|Confessioni]]'' "Ci hai fatti per te Signore, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in te".
Questo desiderio di Dio non era mai stato proposto come prova dell'esistenza di Dio fino al [[XX secolo]] e Lewis non fa altro che seguire la scia di [[Richard Hooker]], un teologo anglicano che aveva già provato questa via in precedenza. L'esistenza di un desiderio di Dio presupporrebbe quindi la sua esistenza, se si presuppone che non possa esistere un desiderio in natura che non può essere soddisfatto.
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==== Il mito come strumento di conoscenza del reale ====
Lewis è convinto che il mito non sia solo un mezzo artistico, ma che esso sia in grado di rivelare nuove dimensioni della realtà che altrimenti rimarrebbero inaccessibili alla ragione. L'origine del mito è per Lewis nella dimensione sacra della realtà e i miti sono spontanee istintive testimonianze del sacro, che egli come cristiano identifica in Dio. Citando direttamente Lewis, il mito si colloca a cavallo tra la verità astratta e l'esperienza concreta<ref>
{{Citazione|L'intelletto umano è incurabilmente astratto. È quello puramente matematico il tipo di pensiero vincente. Eppure le sole realtà di cui facciamo esperienza sono concrete: questo dolore, questo piacere, questo cane, questo uomo. Quando concretamente amiamo l'uomo, sopportiamo il dolore, godiamo un piacere, non apprendiamo intellettualmente il Piacere, il Dolore o l'Individualità. D'altro canto, quando incominciamo a farlo, le realtà concrete decadono a meri campioni o esempi: non trattiamo più di esse, ma di ciò che esse esemplificano. È questo il nostro dilemma: o gustare senza conoscere, o conoscere senza gustare. O – per essere più rigorosi – mancare di un aspetto della conoscenza perché si è immersi nell'esperienza, o mancare di un altro perché se ne è fuori. Pensando, siamo tagliati fuori da ciò che pensiamo; gustando, toccando, volendo, amando e odiando, non comprendiamo con chiarezza. Più lucidamente pensiamo, più siamo tagliati fuori: più profondamente entriamo nella realtà, meno possiamo pensare. Nel contemplare un mito grandioso si giunge quanto più vicino possibile al fare esperienza concreta di ciò che altrimenti può essere compreso solo come astrazione. Ciò che invece fluisce in noi dal mito non è la verità ma la realtà (la verità riguarda sempre qualcosa, mentre la realtà è quel qualcosa che la verità riguarda) e dunque, sul piano dell'astrazione, ogni mito diviene padre d'innumerevoli verità. Ossia il mito è la montagna da cui sgorgano tutti i diversi fiumi che quaggiù a valle diventano verità; in hac valle abstractionis. O, se si preferisce, il mito è l'istmo che collega il mondo peninsulare del pensiero al vasto continente a cui davvero apparteniamo. Non è, come la verità, astratto; né è, come l'esperienza diretta, vincolato al particolare.}}
<!--
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=== Il codice segreto di Narnia ===
Nel 2007 Michael Ward ha pubblicato ''Planet Narnia''<ref>[http://books.google.it/books/about/Planet_Narnia.html?id=uohlAAAAMAAJ&redir_esc=y Planet Narnia: The Seven Heavens in the Imagination of C. S. Lewis ] Michael Ward Oxford University Press, Dec 14, 2007 - 384 pages</ref>, sostenendo la tesi che l'intera opera letteraria di Lewis sia una forma di allegoria in cui sono codificati riferimenti al pensiero cosmologico medievale. Questi riferimenti fanno de ''[[Le cronache di Narnia]]'' qualcosa di simile alla ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' [[dante]]sca; la lettura del significato profondo dell'opera è possibile solo grazie ad un'adeguata esegesi fornita dallo stesso autore. Il libro di Ward è un saggio accademico per il pubblico specialista, ma da esso l'autore ha ricavato nel 2010 un saggio divulgativo dal titolo ''[[The Narnia Code]]''<ref>http://books.google.it/books?id=y4IV7KpftKAC&source=gbs_similarbooks</ref>, divenuto poi soggetto di un documentario della BBC, trasmesso in Italia da BBC Knowledge nel 2011<ref>{{Cita web|url=http://www.telesimo.it/news/2011/il-codice-segreto-delle-cronache-di-narnia-su-bbc-knowledge.html|titolo=Il codice segreto delle Cronache di Narnia su BBC Knowledge|accesso=2021-04-10|dataarchivio=3 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140203044008/http://www.telesimo.it/news/2011/il-codice-segreto-delle-cronache-di-narnia-su-bbc-knowledge.html|urlmorto=sì}}</ref>.
== C. S. Lewis nei media ==
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* Il nome di un personaggio del [[Fiction televisiva|serial televisivo]] ''[[Lost (serie televisiva)|Lost]]'', [[Charlotte Staples Lewis]], interpretata da [[Rebecca Mader]], si richiama a quello dello scrittore.
* ''C. S. Lewis Song'' è il titolo di una canzone di Brooke Fraser.
* C. S. Lewis viene citato nella serie ''[[Being Erica]]''.
* C. S. Lewis viene citato nella serie televisiva ''[[Dexter (serie televisiva)|Dexter]]''. Episodio 5 della sesta stagione.
* Anthony Hopkins interpreta C. S. Lewis nel film
== Opere ==
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* {{Cita libro |autore = Wayne Martindale |titolo = Narnia e l'addio alla Terra delle Ombre. Clive S. Lewis sull'aldilà |città = Caltanissetta |editore = Alfa & Omega |anno = 2005 |ISBN = 978-88-88747-28-6}}
* Alister McGrath, ''C. S. Lewis -- A Life: Eccentric Genius, Reluctant Prophet'' Tyndale House Publishers, 2013, ISBN/9781414382531
* {{Cita libro |autore = [[Edoardo Rialti]] |titolo = Un'infinita sopresa. La vita e le opere di C. S. Lewis |editore = Cantagalli |anno = 2012 |ISBN = 978-8882728496}}
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|
{{C. S. Lewis}}
{{Cronache di Narnia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|fantasy|letteratura}}
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[[Categoria:Scrittori di fantascienza irlandesi]]
[[Categoria:Saggisti irlandesi]]
[[Categoria:Critici dell'ateismo]]
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