Primo Impero francese: differenze tra le versioni
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|linkLocalizzazione = French Empire (1812).svg
|didascaliaLocalizzazione = L'Impero nel 1812, alla sua massima espansione. {{Legend|#008000|Impero francese}} {{Legend|#49C946|Stati clienti}}
|inno = ''[[Le chant du départ]]''
|motto = <br>''Honneur et Patrie''<br/>
(Onore e Patria)<ref>Motto della Casata [[Bonaparte (famiglia)|Bonaparte]], e di conseguenza dello
|lingua ufficiale = [[lingua francese|francese]]
|lingua = [[lingua francese|francese]], [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua italiana|italiano]], [[lingua olandese|olandese]], [[lingua polacca|polacco]], [[lingua spagnola|spagnolo]], [[lingua catalana|catalano]], [[lingua slovena|sloveno]], [[lingua croata|croato]]
|capitale principale = [[Parigi]]
|capitaleAbitanti = 622.636
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|altre capitali =
|dipendente da =
|dipendenze =
* {{Simbolo|Flag of the Napoleonic Kingdom of Italy.svg * {{Simbolo|Flag of the Kingdom of Naples (1811).svg * {{Bandiera|NLD}} [[Regno d'Olanda]]<br><small>(1806-1810)</small> * [[Confederazione del Reno]] * {{Simbolo|Flag of the Duchy of Warsaw.svg * {{Simbolo|Bandera de España 1808-1813.svg |forma di stato = [[
|governo = [[Monarchia costituzionale]] <small>([[de iure]])</small><br/>[[Monarchia assoluta]] sotto [[dittatura militare]] [[Bonapartismo|bonapartista]]<small> ([[de facto]])</small>
|titolo capi di stato = '''[[Imperatore dei francesi]]'''
|elenco capi di stato = <li>[[Napoleone I]] <small>(1804-1814, 1815)</small></li><li>[[Napoleone II]] <small>(1815)</small></li>
|organi deliberativi = [[Senato conservatore]]<br />[[Corpo legislativo]]<br />[[Tribunato (Francia)|Tribunato]]
|inizio = 18 maggio [[1804]]
|primo capo di stato = [[Napoleone Bonaparte|Napoleone
|evento iniziale = Napoleone Bonaparte viene proclamato imperatore
|fine = 8 luglio 1815
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|telefono =
|targa =
|religioni preminenti = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]<ref>Il [[Pio VII e Napoleone|Concordato del 1801]] riconobbe la religione cattolica come la religione della maggioranza dei francesi, ma non come religione di Stato.</ref>
|religione di stato =
|altre religioni =
|classi sociali = [[Nobiltà dell'Impero francese|nuova aristocrazia borghese]]
|stato precedente = {{Bandiera|FRA}} [[Prima Repubblica francese]] (''[[Consolato (Francia)|Consolato]]'')<br />[[File:Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg|20px|border]] [[Sacro Romano Impero]]<br />{{Bandiera|NLD}} [[Regno d'Olanda]]<br />[[File:Flag of the Habsburg Monarchy.svg|20px|border]] [[Impero austriaco]]<br />[[File:Flag of the Repubblica Cisalpina.svg|20px|border]] [[Repubblica Cisalpina]]<br />[[File:Flag of Genoa.svg|20px|border]] [[Repubblica Ligure]]<br />[[File:Flag of the Kingdom of Etruria.svg|20px|border]] [[Regno di Etruria]]
|stato successivo = [[File:Pavillon royal de France.svg|border|20px]] [[Restaurazione francese|Regno di Francia]]<br />{{Bandiera|NLD}} [[
|portale =
|stato attuale = {{AND}}<br />{{AUT}}<br />{{BEL}}<br />{{HRV}}<br />{{FRA}}<br />{{DEU}}<br />{{ITA}}<br />{{LUX}}<br />{{NLD}}<br />{{POL}}<br />{{SVN}}<br />{{ESP}}<br />{{CHE}}<br />{{MON}}<br />{{SCV}}
}}
Il '''Primo Impero''' '''francese''' fu instaurato in [[Francia]] da [[Napoleone Bonaparte]] per sostituire il [[Consolato (Francia)|Consolato]]. Ebbe inizio il 18 maggio [[1804]], quando un [[senatoconsulto]]<ref>Dal latino ''senatusconsultum'', "parere del senato", era una deliberazione del [[Senato romano]] su un tema di politica statale; durante il Consolato, il Primo ed il [[Secondo Impero francese|Secondo Impero]], assunse questo nome un atto votato dal [[Sénat conservateur|Senato]] avente forza di legge. I senatoconsulti ''organici'' potevano modificare la Costituzione, quelli ''semplici'' regolavano l'attività ordinaria.</ref> proclamò Bonaparte ''[[Imperatore dei francesi|Imperatore dei francesi]]'' (''Empereur des Français'') e terminò nell'aprile [[1814]] con l'[[abdicazione]] di Napoleone e l'[[esilio]] sull'[[isola d'Elba]].
Il [[plebiscito]] del 6 novembre 1804 legittimò il passaggio al Primo Impero. Napoleone Bonaparte fu consacrato [[imperatore]] a [[Cattedrale di Notre-Dame (Parigi)|Notre-Dame]] il 2 dicembre 1804 con il nome di Napoleone I. Il Primo Impero fu seguito dalla [[Restaurazione francese|Restaurazione]], interrotta dai cosiddetti "[[Cento giorni]]", dal 20 marzo al 22 giugno [[1815]], che portarono Napoleone alla [[battaglia di Waterloo|sconfitta di Waterloo]] ed al [[Esilio di Napoleone a Sant'Elena|definitivo esilio a Sant'Elena]].
== Storia ==
=== L'ascesa di Napoleone ===
==== Il
Ritornato precipitosamente dall'[[Eyalet d'Egitto|Egitto]] nel [[1799]] nella speranza di poter salvare le sue conquiste in [[Italia (regione geografica)|Italia]] ed evitare il tracollo della [[Prima Repubblica francese|Prima Repubblica]], Napoleone venne messo a parte di un [[complotto]] per rovesciare il governo [[repubblica]]no del [[Direttorio]] e instaurare un potere autoritario. A capo del complotto era il membro del Direttorio [[Emmanuel Joseph Sieyès]], che vedeva in Napoleone l'uomo amato dal popolo e capace di portare dalla sua l'[[esercito]]. Napoleone acconsentì, così come il fratello [[Luciano Bonaparte]], che deteneva la presidenza del [[Consiglio dei Cinquecento]], ed altri esponenti di spicco della politica del tempo. Tra il 9
==== Il Consolato ====
La Costituzione dell'anno VIII istituì il [[Consolato (Francia)|Consolato]] e permise a Napoleone di essere nominato [[Primo Console]], ponendosi al di sopra dei due colleghi. La Costituzione dell'anno X fece del Primo Console una carica a vita. La [[Battaglia di Marengo|vittoria di Marengo]] del [[1800]] contro le armate austriache consolidò il prestigio di Napoleone e gli permise di riaffermare le proprie conquiste in Italia, mentre con il [[Concordato del 1801|
[[File:Jacques-Louis David 019.jpg|thumb|left|Particolare de l{{'}}''Incoronazione di Napoleone I'', opera di [[Jacques-Louis David]].]]
=== L'avvento dell'Impero ===
==== La consacrazione e l'incoronazione ====
Il 18 maggio [[1804]] il Senato francese approvò un [[senatoconsulto]] che concedeva a Napoleone il titolo di "Imperatore dei Francesi".<ref>[http://www.dircost.unito.it/cs/docs/francia185.htm Senatoconsulto organico del 28 floreale anno XII (18 maggio 1894)]</ref>
L'[[Incoronazione di Napoleone|incoronazione]] del nuovo sovrano Napoleone I si tenne il 2 dicembre [[1804]] nella [[Cattedrale di Notre-Dame (Parigi)|cattedrale di Notre Dame]] alla presenza del [[papa Pio VII]]. Nonostante l'officio della messa, Napoleone non comunicò di non essere praticante. Si incoronò lui stesso, come convenne col Papa, riaffermando un privilegio che in realtà risale all'età classica antica e
==== L'espansione ====
In seguito alle vittorie nella [[
=== L'apogeo dell'Impero ===
==== La conquista dell'Europa ====
[[File:Ingres, Napoleon on his Imperial throne.jpg|thumb|left|[[Napoleone]]
Con il [[trattato di Tilsit]] del [[1807]], Napoleone e lo zar [[Alessandro I di Russia]] giunsero a una pace e a un'informale spartizione dell'Europa: la parte occidentale e centrale nell'orbita francese, quella orientale nell'orbita russa. Restava ancora una spina nel fianco del poderoso Impero napoleonico, l'[[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Inghilterra]]. Falliti i tentativi di invasione del suolo britannico in seguito alla sconfitta francese nella [[battaglia di Trafalgar]], l'imperatore decretò un [[embargo|blocco economico e commerciale]] che impose a tutti i porti d'Europa, sia a quelli alleati che a quelli fino ad allora rimasti neutrali, per impedire ogni scambio con [[Londra]] e le sue colonie. Al contempo Napoleone, sempre meno favorevole al potere temporale del papa, avviò una nuova invasione dell'Italia che portò alla conquista delle [[Marche]] e della [[Toscana]] (annesse direttamente all'Impero) e alla cattura di [[papa Pio VII|Pio VII]]: in questo modo i domini francesi del Regno d'Italia si congiungevano senza soluzione di continuità con quelli dell'Italia centrale e del [[Regno di Napoli]]. La [[penisola italiana]] passò sotto il completo controllo napoleonico.
Nello stesso periodo, approfittando del consenso spagnolo al passaggio delle truppe francesi verso il [[Portogallo]] che ancora commerciava con l'Inghilterra, Napoleone penetrò nella [[penisola iberica]]. Sfruttando le ostilità dinastiche tra il sovrano [[Carlo IV di Spagna|Carlo IV]] e il figlio, Napoleone li costrinse all'abdicazione e pose sul trono di [[Madrid]] il fratello Giuseppe, trasferendo a Napoli il fido maresciallo e cognato [[Gioacchino Murat]]. L'esplodere di una violentissima [[guerriglia]], tale da mettere in ginocchio l'esercito francese, e le vittorie del generale inglese [[Arthur Wellesley, I duca di Wellington|Wellington]] in Portogallo, costrinsero tuttavia Napoleone a porsi personalmente al comando della ''[[Grande Armée]]'' in Spagna per riuscire a riconquistare Madrid abbandonata dal fratello. Tutto ciò finì per favorire le aspirazioni degli austriaci ad approfittare della debolezza dell'Impero per scendere nuovamente in guerra, ma la campagna del [[1809]] si risolse in maniera disastrosa per gli [[Asburgo]], le cui truppe nonostante siano riuscite a sconfiggere napoleone ad [[battaglia di Aspern-Essling|Aspern-Essling]] furono sconfitte a [[battaglia di Wagram|Wagram]]. La [[deportazione]] del Papa, infine, consentì a Napoleone di annettere i territori dello [[Stato Pontificio]] e di istituire il titolo di "Re di Roma" per il proprio erede.
Proprio riguardo al problema dell'eredità imperiale, Napoleone si convinse della sopravvenuta sterilità della moglie Giuseppina: dopo quasi quindici anni, l'imperatrice non gli aveva infatti procurato il figlio a lungo atteso. Perciò, dopo aver saggiato la strada di un matrimonio con un'appartenente alla famiglia dello zar, Napoleone si accordò con [[Klemens von Metternich|Metternich]] per contrarre matrimonio con la figlia dell'
==== La struttura politica, amministrativa ed economica ====
[[File:Europe map Napoleon 1811.png|left|thumb|L'Europa di Napoleone nel 1811. La Francia metropolitana è colorata di blu, mentre in azzurro è l'estensione dell'Impero prima dell'[[campagna di Russia|invasione della Russia]].<ref>{{en}}[https://www.britannica.com/eb/article-40426 ''The Grand Empire'' (Britannica)]</ref>]]
Secondo lo storico [[Georges Lefebvre]], nel [[1812]] - all'apogeo della sua potenza - il Primo Impero francese vantava un'estensione di circa 750.000 chilometri quadrati, popolati da 44 milioni di abitanti e divisi in 130 [[Dipartimento|dipartimenti]]. Di questi, 102 appartenevano alla Francia storica; gli altri territori annessi all'Impero (e del quale erano parte integrante) sono i [[Paesi Bassi]], i Paesi tedeschi sul [[Mare del Nord]], la [[Catalogna]], il [[Piemonte]], la [[Liguria]], [[Parma]], la [[Toscana]], la parte occidentale dello [[Stato pontificio]] e, non incluse nominalmente nei 130 dipartimenti, le [[Province Illiriche]]. A ciò si aggiungeva il cosiddetto ''Grande Impero'' costituito dagli Stati satelliti come il [[Regno di Napoli]], quello di Spagna, la [[Confederazione del Reno]]. L'amministrazione dell'Impero era apparentemente complessa: solo i dipartimenti propriamente francesi erano governati dal sistema politico di Parigi, mentre gli altri erano controllati da governatori e inviati imperiali. In realtà a capo di tutto c'era solo Napoleone.
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Nel [[1814]], all'apice del controllo poliziesco causato dall'imminente caduta dell'Impero, i prigionieri di Stato erano circa 2500. Il sistema giudiziario formalmente manteneva un'assoluta imparzialità, anche attraverso le giurie popolari, garantendo teoricamente il massimo rispetto del principio ultimo del Primo Impero: ''egalité'', [[uguaglianza sociale|uguaglianza]] di tutti davanti alla legge.
Sul piano economico-fiscale, il Primo Impero diventò ben presto un modello esemplare per tutti gli altri
La ripresa dei consumi, le conquiste di guerra, l'apertura di grandi arterie commerciali rinforzarono l'economia imperiale. Restavano tuttavia diverse particolarità, principalmente nell'arretratezza tecnologica in campo [[agricoltura|agricolo]] e nel particolare sistema finanziario (Napoleone non aveva alcuna simpatia per le borse e le speculazioni finanziarie, e le contrastò in tutti i modi). In seguito alla sconfitta di Trafalgar e al blocco continentale, l'economia francese venne poi ulteriormente colpita dalla crisi del commercio marittimo e di diversi settori chiave della produzione: quello [[tessile]] e quello [[siderurgia|siderurgico]].
== Ripartizione amministrativa ==
[[File:Map administrative divisions of the First French Empire 1812-it.svg|thumb|upright=1.8|La suddivisione dell'Impero in dipartimenti]]
Il territorio fu suddiviso fino ad un massimo di 159 dipartimenti, prefetture e sottoprefetture:
* [[Ain (dipartimento)|Ain]] ([[Bourg-en-Bresse|Bourg]])
* [[Aisne]] (
* [[Allier]] ([[Moulins (Allier)|Moulins]])
*
* [[Alpi Marittime (dipartimento)|Alpi Marittime]] ([[Nizza]])
* [[Alta Garonna]] ([[Tolosa]])
* [[Alta Loira]] ([[Le Puy-en-Velay|Le Puy]])
* [[Alta Marna]] ([[Chaumont (Grand Est)|Chaumont]])
* [[Alta Saona]] (Vesoul)
* [[Alta Vienne]] ([[Limoges]])
* [[Alte Alpi]] ([[Gap (Francia)|Gap]])
* [[Alti Pirenei]] ([[Tarbes]])
* [[Alto Reno]] ([[Colmar]])
* [[Dipartimento degli Appennini|Appennini]] ([[Chiavari]])
* [[Ardèche]] ([[Privas]])
* [[Ardenne (dipartimento)|Ardenne]] ([[Charleville-Mézières|Mézières]])
* [[Ariège]] ([[Foix]])
* [[Dipartimento dell'Arno|Arno]] ([[Firenze]])
* [[Aube (dipartimento)|Aube]] ([[Troyes]])
* [[Aude]] ([[Carcassonne]])
* [[Aveyron]] ([[Rodez]])
* [[Pirenei Atlantici|Bassi Pirenei]] ([[Pau (Francia)|Pau]])
* [[Basso Reno]] ([[Strasburgo]])
* [[Dipartimento delle Bocche della Mosa|Bocche della Mosa]] ([[Rotterdam]]) dal 1810
* [[Dipartimento delle Bocche della Schelda|Bocche della Schelda]] ([[Middelburg]]) dal 1810
* [[Dipartimento delle Bocche dell'Ebro|Bocche dell'Ebro]] ([[Lleida|Lerida]]) dal 1812
* [[Dipartimento delle Bocche dell'Elba|Bocche dell'Elba]] ([[Amburgo]]) dal 1811
* [[Dipartimento delle Bocche dell'IJssel|Bocche dell'IJssel]] ([[Zwolle]]) dal 1810
* [[Dipartimento delle Bocche del Reno|Bocche del Reno]] ([['s Hertogenbosch]]) dal 1810
* [[Bocche del Rodano (dipartimento)|Bocche del Rodano]] ([[Marsiglia]])
* [[Dipartimento delle Bocche del Weser|Bocche del Weser]] ([[Brema]]) dal 1811
* [[Calvados]] ([[Caen]])
* [[Cantal]] ([[Aurillac]])
* [[Charente]] ([[Angoulême]])
* [[Charente Marittima|Charente Inferiore]] ([[La Rochelle]])
* [[Cher (dipartimento)|Cher]] ([[Bourges]])
* [[Corrèze]] ([[Tulle]])
* [[Dipartimento delle Due Nete|Deux Nèthes]] ([[Anversa]])
* [[Deux-Sèvres|Deux Sèvres]] ([[Niort]])
* [[Côte-d'Or|Costa d'Oro]] ([[Digione]])
* [[Côtes-d'Armor|Coste del Nord]] ([[Saint-Brieuc]])
* [[Creuse]] ([[Guéret]])
* [[Dordogna]] ([[Périgueux]])
* [[Dipartimento della Dora|Dora]] ([[Ivrea]])
* [[Doubs (dipartimento)|Doubs]] ([[Besançon]])
* [[Drôme]] ([[Valence (Drôme)|Valence]])
* [[Dipartimento della Dyle|Dyle]] ([[Bruxelles]])
* [[Dipartimento dell'Ems Occidentale|Ems Occidentale]] ([[Groninga]]) dal 1811
* [[Dipartimento dell'Ems Orientale|Ems Orientale]] ([[Aurich]]) dal 1811
* [[Dipartimento dell'Ems Superiore|Ems Superiore]] ([[Osnabrück]]) dal 1811
*
* [[Eure-et-Loir|Eure e Loira]] ([[Chartres]])
* [[Finistère]] ([[Quimper]])
* [[Dipartimento delle Foreste|Forêts]] ([[Lussemburgo (città)|Lussemburgo]])
* [[Dipartimento della Frisia|Frisia]] ([[Leeuwarden]]) dal 1811
* [[Gard]] ([[Nîmes]])
* [[Dipartimento di Genova|Genova]] ([[Genova]])
* [[Gers]] ([[Auch]])
* [[Gironda (dipartimento)|Gironda]] ([[Bordeaux]])
* [[Giura (dipartimento)|Giura]] ([[Lons-le-Saunier]])
* [[Alta Corsica|Golo]] ([[Bastia]]) fino al 1811, poi Dipartimento della Corsica
* [[Hérault]] ([[Montpellier]])
* [[Dipartimento dell'IJssel Superiore|IJssel Superiore]] ([[Arnhem]]) dal 1810
* [[Ille-et-Vilaine|Ille e Vilaine]] ([[Rennes]])
* [[Indre]] ([[Châteauroux]])
* [[Indre e Loira]] ([[Tours]])
* [[Isère]] ([[Grenoble]])
* [[Dipartimento di Jemmapes|Jemmapes]] ([[Mons]])
* [[Landes (dipartimento)|Landes]] ([[Mont-de-Marsan]])
* [[Dipartimento del Lemano|Lemano]] ([[Ginevra]])
* [[Corsica del Sud|Liamone]] ([[Ajaccio]]) fino al 1811, poi Dipartimento della Corsica
* [[Dipartimento della Lippe|Lippe]] ([[Münster]]) dal 1811
* [[Loira (dipartimento)|Loira]] ([[Montbrison]])
* [[Loir-et-Cher|Loira e Cher]] ([[Blois]])
* [[Loira Atlantica|Loira Inferiore]] ([[Nantes]])
* [[Loiret]] ([[Orléans]])
* [[Lot (dipartimento)|Lot]] ([[Cahors]])
* [[Lot e Garonna]] ([[Agen]])
* [[Lozère]] ([[Mende (Francia)|Mende]])
* [[Dipartimento del Lys|Lys]] ([[Bruges]])
* [[Maine e Loira]] ([[Angers]])
* [[Manica (dipartimento)|Manica]] ([[Saint-Lô]])
* [[Dipartimento di Marengo|Marengo]] ([[Alessandria]])
* [[Marna (dipartimento)|Marna]] ([[Châlons-en-Champagne|Châlons-sur-Marne]])
* [[Mayenne]] ([[Laval (Mayenne)|Laval]])
* [[Dipartimento del Mediterraneo|Mediterraneo]] ([[Livorno]])
* [[Dipartimento della Meurthe|Meurthe]] ([[Nancy]])
* [[Dipartimento del Monte Bianco|Monte Bianco]] ([[Chambéry]])
* [[Dipartimento di Montenotte|Montenotte]] ([[Savona]])
* [[Dipartimento del Montserrat|Montserrat]] ([[Barcellona]]) dal 1812
* [[Dipartimento del Mont-Tonnerre|Mont Tonnerre]] ([[Magonza]])
* [[Morbihan]] ([[Vannes]])
* [[Dipartimento della Mosa|Mosa]] ([[Bar-le-Duc|Bar-sur-Ornain]])
* [[Dipartimento della Mosa Inferiore|Mosa Inferiore]] ([[Maastricht]])
* [[Mosella (dipartimento)|Mosella]] ([[Metz]])
* [[Nièvre]] ([[Nevers]])
* [[Nord (dipartimento)|Nord]] ([[Lilla (Francia)|Lilla]])
* [[Oise]] ([[Beauvais]])
* [[Dipartimento dell'Ombrone|Ombrone]] ([[Siena]])
* [[Orne]] ([[Alençon]])
* [[Dipartimento dell'Ourthe|Ourte]] ([[Liegi]])
* [[Passo di Calais]] ([[Arras]])
* [[Pirenei Orientali]] ([[Perpignano]])
* [[Dipartimento del Po|Po]] ([[Torino]])
* [[Puy-de-Dôme|Puy de Dôme]] ([[Clermont-Ferrand]])
* [[Dipartimento del Reno e Mosella|Reno e Mosella]] ([[Coblenza]])
* [[Rodano (dipartimento)|Rodano]] ([[Lione]])
* [[Dipartimento della Roer|Roer]] ([[Aquisgrana]])
* [[Dipartimento di Roma|Roma]] ([[Roma]])
* [[Dipartimento della Sambre e Mosa|Sambre e Mosa]] ([[Namur]])
* [[Saona e Loira]] ([[Mâcon]])
* [[Dipartimento della Saar|Sarre]] ([[Treviri]])
* [[Sarthe]] ([[Le Mans]])
* [[Dipartimento della Schelda|Schelda]] ([[Gand]])
* [[Dipartimento del Segre|Segre]] ([[Puigcerdà]]) dal 1812
* [[Dipartimento del Sempione|Sempione]] ([[Sion (Svizzera)|Sion]])
* [[Dipartimento della Senna|Senna]] ([[Parigi]])
* [[Senna e
* [[Dipartimento di Seine-et-Oise|Senna e Oise]] ([[Versailles]])
* [[Senna Marittima|Senna Inferiore]] ([[Rouen]])
* [[Dipartimento del Sesia|Sesia]] ([[Vercelli]])
* [[Somme]] ([[Amiens]])
* [[Dipartimento della Stura|Stura]] (
* [[Tarn]] ([[Albi (Francia)|Albi]])
* [[Tarn e
* [[Dipartimento del Taro|Taro]] ([[Parma]])
* [[Dipartimento del Ter|Ter]] ([[Girona]]) dal 1812 al 1813
* [[Dipartimento del Trasimeno|Trasimeno]] ([[Spoleto]])
* [[Vandea]] ([[La Roche-sur-Yon|Napoléon]])
* [[Var (dipartimento)|Varo]] ([[Draguignan]])
* [[Vaucluse]] ([[Avignone]])
* [[Vienne (dipartimento)|Vienne]] ([[Poitiers]])
* [[Vosgi (dipartimento)|Vosgi]] ([[Épinal]])
* [[Yonne]] ([[Auxerre]])
* [[Dipartimento dello Zuiderzee|Zuiderzee]] ([[Amsterdam]]) dopo il 1810
Vi furono inoltre le colonie francesi:
* [[Saint-Domingue|San Domingo (Haiti)]], suddivisa nei dipartimenti
** Nord
** Sud
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** Samana
** Inganne
* [[Guadalupa]]
* [[Martinica]]
* [[Guyana francese|Guyana e Caienna]]
*
*
*
* [[Insediamenti francesi in India|Indie orientali]]
=== Opera istituzionale ===
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* Codice di istruzione criminale, [[1808]].
* Codice penale, [[1810]].
* Codice rurale, mai promulgato. Napoleone all'inizio dell'Ottocento aveva commissionato l'esame del progetto di riforma del Codice rurale francese all'[[Accademia dei Georgofili]]<ref>Paolo Nanni (responsabile redazionale), ''Accademia dei Georgofili'', Supplemento a ''I Georgofili. Atti dell'Accademia dei Georgofili'', Anno 2000 - Settima Serie - Volume XLVII (176° dall'inizio), pag.33.</ref>
==== Grandi opere ====
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== Eredità ==
Il primo impero francese, che si era legittimato in patria per le vittorie militari e l'imperialismo, benché sciolto in tutte le sue istituzioni lasciò profonde eredità:
*
* in secondo luogo fu proprio l'impero a portare l'applicazione di tali ideali nel resto d'Europa, dove attecchirono: per esempio, in Italia la [[sistema feudale|feudalità]] fu abolita durante l'impero quasi dappertutto, dal Piemonte alle Due Sicilie, e non fu ripristinata alla Restaurazione;
* la [[nobiltà]] creata dall'impero fu riconosciuta accanto a quella "restaurata" (benché come detto senza feudi);
* dal punto di vista amministrativo, l'organizzazione in [[dipartimenti
* il processo di [[codificazione|codificazione giuridica]] è stato un portato fondamentale: sotto l'impero la miriade di norme accavallate durante secoli e secoli, con problemi d'interpretazione e di rapporti fra loro, erano state rese organiche in un unico testo per materia: il codice civile, il codice del commercio, eccetera: questi codici (il codice civile fu sempre detto "[[codice napoleonico|code Napoléon]]", "codice Napoleone") per l'efficienza e la razionalizzazione che avevano portato, rimasero non solo in Francia ma in quasi tutti i paesi dell'Impero, anche sotto i governi restaurati<ref>[[Paolo Grossi]], ''Code Civil: una fonte novissima per la nuova civiltà giuridica'', in "Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno", 35, 2006, I, 83-114.</ref><ref>{{Treccani|codice-civile-napoleonico_(Dizionario-di-Storia)|accesso=14 agosto 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/export/sites/default/scuola/lezioni/storia/L_EREDITA_NAPOLEONICA_lezione.pdf|titolo=L'eredità dell'epoca napoleonica - il Codice|accesso=14 agosto 2021|}}</ref><ref>{{cita web|url=https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/mappastorica/155/la-diffusione-del-codice-napoleonico|titolo=La diffusione del Codice napoleonico|autore=Corrado Malandrino|accesso=14 agosto 2021|dataarchivio=28 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201128003719/https://dizionaripiu.zanichelli.it/storiadigitale/p/mappastorica/155/la-diffusione-del-codice-napoleonico|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.instoria.it/home/codice_civile_napoleone_iII.htm|titolo=Il Code Civil des Français, parte III, L’eredità giuridica di Napoleone|cognome=Caly|nome=Richard|accesso= 14 agosto 2021}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Flavia Tringali|anno=2018|titolo=Il Code Civil des Français: fonte d´ispirazione dei codici moderni. Genesi, struttura e innovazioni|rivista=Cammino diritto|volume=9|url=https://rivista.camminodiritto.it/articolo.asp?id=3288|accesso= 14 agosto 2021}}</ref>;
* lo sconvolgimento politico portato dall'Impero in Europa comportò una forte razionalizzazione anche successiva: non tutti gli Stati furono "restaurati", i tantissimi staterelli esistenti soprattutto in Germania - ma anche in Italia, per esempio lo [[Stato dei Presidi]] - furono in molti casi accorpati ai vicini più potenti: il fenomeno è detto ''[[mediatizzazione]]'', ossia entità che erano poste «immediatamente» sotto il potere nominale dell'imperatore (e quindi sovrane) furono poste alle dipendenze di un altro sovrano, a sua volta sotto il potere nominale dell'imperatore; in caso di Stato territoriale, le case ex sovrane ottennero il riconoscimento del rango, tale che un matrimonio con loro esponenti da parte di esponenti di case effettivamente sovrane è riconosciuto un [[Legge di successione dinastica#I matrimoni tra pari (omogamici)|matrimonio fra pari]];
* diverse altre istituzioni, derivanti soprattutto dallo sviluppo delle scienze conseguente all'[[illuminismo]], sono rimaste anche dopo la dissoluzione, per ragioni di razionalità: esempio macroscopico i [[cimitero|cimiteri]], solitamente fuori dai centri abitati (dell'epoca), che accolgono i cadaveri invece delle chiese o dei loro sagrati per ragioni di [[igiene]]<ref>[[Editto di Saint Cloud|Décret Impérial sur les Sépultures]] del 12 giugno 1804, chiamato dal luogo dell'emanazione ''Editto di Saint Cloud'' e famoso per la contestazione che ne fece [[Ugo Foscolo]] nei [[I sepolcri|Sepolcri]].</ref>;
Riga 340 ⟶ 342:
* [[David Chandler]], ''Le campagne di Napoleone'', ed. BUR, 1992.
* Alessandro Gentili, L'intelligence nell'epopea napoleonica, in Gnosis-rivista italiana di intelligence, n. 4 del 2017, pagg. 105 ss., AISI, Roma
* Mark Braude - ''The Invisibile Emperor: Napoleon on Elba from exile to escape,'' 2018
* [[Carlo Zaghi]], ''L'Italia di Napoleone'', ed. [[UTET]], 1989.
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