Liuto: differenze tra le versioni
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Il '''liuto'''
== Etimologia ==
Il liuto, o làuto, dal latino "lautus" è uno strumento principale del [[Rinascimento]], fu portato in [[Europa]] in epoca medievale dagli Arabi<ref>
I primi liuti arabi erano montati con sole 4 corde di fili di seta da qui la parola chitarra dal persiano "chahar" quattro e "tar" corda, infatti anche le prime chitarre medievali avevano quattro corde, poi fu la volta della [[quinterna]] a cinque corde.
Il liuto si diffuse inizialmente attraverso i territori europei conquistati dagli Arabi: Sicilia e gran parte della Spagna.</ref>, che esportarono anche il termine: ''al [[Oud|‘ūd]]'' (العود, ''‘ūd''=''legno'')<ref>Gianfranco Lotti suggerisce che questo termine fosse derogativo perché ogni musica strumentale fu vietata nei primi secoli dell'Islam.</ref> divenuto ''liuto''
{{Citazione|Fu portato à noi questo nobilissimo strumento da [[Pannoni]], con il nome di Laut… volendoci con esso dinotare essere degli estremi suoni musicali capace… e tornando alla Timologia del Liuto, dico essere stati altri di parere, ch'egli fusse detto lauto; cioè sontuoso, magnifico, nobile, & splendido|Vincenzo Galilei, ''Dialogo della Musica Antica, et della Moderna'', Giorgio Marescotti, Firenze, 1581, pp. 146-147.}}
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== Storia del liuto ==
[[File:Lautenmacher-1568.png|thumb|Un liutaio nel suo laboratorio]]
[[File:Francesco Spinacino.png|upright=1.4|thumb|Prima pagina dell{{'}}''Intabolatura de lauto libro primo'' (1507) di [[Francesco Spinacino]]]]
Si ha prova dell'esistenza di strumenti musicali del genere dei liuti sin dall'antico [[Egitto]]. Il liuto, come lo si conosce oggi (strumento musicale a corde pizzicate, con cassa armonica convessa piriforme, costruita con doghe incollate) appare presumibilmente intorno al [[VI secolo]] in [[Asia Minore]].
Lo strumento fu portato in Europa dagli Arabi nel [[Medioevo]], dove raggiunse la massima diffusione nel [[XVI secolo]].
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I più eminenti compositori di musica per liuto furono:
* in [[Italia]]: Vincenzo Capirola, [[Giovanni Ambrogio Dalza]], [[Francesco Spinacino]], [[Andrea Falconieri]], [[Giovanni Battista Dalla Gostena]], [[Simone Molinaro]], [[Francesco da Milano (compositore)|Francesco da Milano]], [[Pietro Paolo Borrono]], [[Giacomo Gorzanis]], [[Vincenzo Galilei]], [[Fabrizio Caroso]], [[Giovanni Antonio Terzi]], [[Giovanni Girolamo Kapsberger|Johann Hieronymus Kapsberger]], [[Alessandro Piccinini]], [[Giovanni Zamboni]];
* in [[Spagna]]: [[Luis de Milán]], [[Luys de Narváez]], [[Enríquez de Valderrábano]], [[Miguel de Fuenllana]];
* in [[Francia]]: [[Pierre Attaingnant]] (editore), [[Adrien Le Roy]], [[Guillaume Morlaye]], [[Alberto da Ripa]], [[Antoine Francisque]], [[Jean-Baptiste Bésard]], [[Robert Ballard]], [[Robert de Visée]];
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* in [[Inghilterra]], dove particolarmente sviluppata fu la composizione per canto e liuto: [[John Dowland|John]] e [[Robert Dowland]], [[Thomas Morley (compositore)|Thomas Morley]], [[Thomas Campion]], [[Daniel Batchelor]].
Nel [[XVII secolo]] la musica per liuto fu coltivata particolarmente in Francia e in Germania, mentre in Spagna e in Italia lo strumento cominciò a declinare, di fronte all'affermarsi della [[chitarra]] e del [[violino]]. Il repertorio comprende in questo periodo principalmente preludi e danze (allemande, correnti, sarabande, gighe, ecc.) composte prima separatamente e in seguito riunite in suites. Le personalità di maggior rilievo sono Denys Gaultier in Francia, Esaias Reusner, [[Adam Falckenhagen]] in Germania. In questo paese il liuto ebbe cultori anche nel XVIII sec.: tra essi emerge [[Sylvius Leopold Weiss]]; J. S. Bach scrisse quattro suites, due preludi e due fughe per liuto; Haydn alcune [[Cassazione (musica)|cassazioni]].
La necessità di disporre, negli ensemble di liuto, di strumenti a cui affidare le parti gravi dell'accompagnamento, portò in seguito allo sviluppo dell'[[arciliuto]], di dimensioni più grandi e con un numero di corde maggiore.
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== Collegamenti esterni ==
* [http://societadelliuto.it/ist/
* [https://sites.google.com/view/another-lute-website/composers/italian-composers Another Lute Website] Una panoramica sulla musica liutistica italiana su YouTube e Spotify
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