Pessano con Bornago: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Pessano con Bornago
|Panorama = 3762PessanoBornagoVillaCastiglioni.JPG
|Didascalia = Villa Castiglioni
|Voce stemmabandiera =
|Bandiera=Pessano con Bornago-Gonfalone.png
|Voce bandierastemma =
|Stato = ITA
|Stemma=Pessano con Bornago-Stemma.png
|Grado amministrativo = 3
|Voce stemma=
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 2 = Milano
|Grado amministrativo=3
|Amministratore locale = Alberto Villa<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Partito = [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|Divisione amm grado 2=Milano
|Data elezione = 6-6-2016
|Amministratore locale=Alberto Villa<!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data rielezione = 3-10-2021
|Partito=[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|Data elezioneistituzione =6-6-2016
|Altitudine = 148 (centro), min. 142, max. 156
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = [[Bornago]]
|Altitudine=148 (centro), min. 142, max. 156
|Divisioni confinanti = [[Bussero]], [[Cambiago]], [[Caponago]] ([[Provincia di Monza e della Brianza|MB]]), [[Carugate]], [[Gessate]], [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]]
|Abitanti=9007
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti=31-12-2020
|Sottodivisioni=[[Bornago]]
|Divisioni confinanti=[[Bussero]], [[Cambiago]], [[Caponago]] ([[Provincia di Monza e della Brianza|MB]]), [[Carugate]], [[Gessate]], [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2404
|Nome abitanti = pessanesi e bornaghesi o ''pesanei'' e ''burnaghitt''
|Patrono = Santi [[Vitale di Milano|Vitale]] e [[Valeria di Milano|Valeria]] (Pessano)<br/>Santi [[Papa Cornelio|Cornelio]] e [[Tascio Cecilio Cipriano|Cipriano]] (Bornago)<br/>Santa [[Apollonia di Alessandria|Apollonia]] (celebrazione comunitaria)
|Festivo = 9 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Pessano con Bornago (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Pessano con Bornago nella città metropolitana di Milano
|Sito = http://www.pessanoconbornago.gov.it
}}
 
'''Pessano con Bornago''' (''Pessan con Bornagh'' in [[dialetto milanese]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[peˈsãː kũ burˈnɑːk]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:9007Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Milano]] in [[Lombardia]].
 
Il comune ha un'area di 6,66 chilometri quadrati e fa parte del territorio della [[Martesana]].
 
== Origini del nome ==
Il nome "Pessano" è con ogni probabilità di origine gallo-romana, forse da un proprietario dei terreni di nome Pettius o Pettianus. La desinenza latina "''-anum''" denota una proprietà fondiaria, ed è tipica di paesi di origine romana.
 
Più antico sembra essere invece il toponimo "Bornago", che può invece derivare da un capovillaggio [[Insubria|insubre]] di nome ''Bornos'' (="il furioso"<ref>Cfr. [http://www.bulgari-istoria-2010.com/Rechnici/Etymological%20Dictionary%20of%20Proto-Celtic-1.pdf Etymological Dictionary of Proto-Celtic].</ref>), con l'aggiunta della desinenza tipicamente celtica "''-akon''", indicante un luogo abitato o più probabilmente dalla radice celtica ''bor-'' ovvero "sorgente" in riferimento ai [[fontanili]].
Il nome "Pessano" è con ogni probabilità di origine gallo-romana, forse da un proprietario dei terreni di nome Pettius o Pettianus. La desinenza latina "''-anum''" denota una proprietà fondiaria, ed è tipica di paesi di origine romana.
 
Il torrente che scorre nel paese, chiamato [[Molgora]], deriva dal celtico "''murg''" che significa "fiume di confine". La località Valera, che comprende una cascina, è situata ad ovest del torrente tra i comuni di Pessano con Bornago e [[Carugate]], pare che il suo nome derivi dal latino "''vallis''" ed è probabile che indicasse l'edificazione del piccolo villaggio in una zona pianeggiante oltre il [[Molgora]].
Più antico sembra essere invece il toponimo "Bornago", che può invece derivare da un capovillaggio [[Insubria|insubre]] di nome ''Bornos'' (="il furioso"<ref>Cfr. [http://www.bulgari-istoria-2010.com/Rechnici/Etymological%20Dictionary%20of%20Proto-Celtic-1.pdf Etymological Dictionary of Proto-Celtic].</ref>), con l'aggiunta della desinenza tipicamente celtica "''-akon''", indicante un luogo abitato o più probabilmente dalla radice celtica ''bor-'' ovvero "sorgente" in riferimento ai [[fontanili]].
 
Il torrente che scorre nel paese, chiamato [[Molgora]], deriva dal celtico "''murg''" che significa "fiume di confine". La località Valera, che comprende una cascina, è situata ad ovest del torrente tra i comuni di Pessano con Bornago e [[Carugate]], pare che il suo nome derivi dal latino "''vallis''" ed è probabile che indicasse l'edificazione del piccolo villaggio in una zona pianeggiante oltre il [[Molgora]].
 
La Cascina Canepa prende forse il nome dalla canapa, che veniva coltivata e lavorata in paese assieme al lino già in età romana ma soprattutto a partire dall'età medievale, quando la cascina probabilmente venne edificata e a fianco della quale è ragionevole pensare che sorgessero davvero coltivazioni di canapa. Alternativamente la Cascina Canepa prende semplicemente il nome da una famiglia che vi risiedeva.
 
La Cascina Castiona è certo che derivi il suo nome dalla famiglia Castiglioni che ne era proprietaria, ma la Cascina Bragosa deve molto probabilmente il suo nome a "''brag''" che in celtico significa "fango", perché costruita su terreni fangosi oppure dove precedentemente sorgeva una palude. La Cascina Bosco prende evidentemente il suo nome dalla vicinanza con i boschi che si estendevano in tutta l'Insubria.
 
== Geografia fisica ==
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== Storia ==
{{NN|storia|gennaio 2024}}
{{D|Bandiera=Storia di Pessano con Bornago-Gonfalone.png}}
=== Epoca celtica e romana ===
Il territorio intorno a Pessano con Bornago fu abitato dagli Insubri per almeno 500 anni prima della conquista romana della Gallia Cispadana e si collocava nella loro terra ricca di foreste, paludi e torrenti, l'[[Insubria]]. Gli Insubri erano un popolo di allevatori e cacciatori, si cibavano quasi esclusivamente di carne dato che i terreni disponibili erano pochi, poco produttivi essendo al di sopra della linea dei fontanili e loro stessi non erano un popolo particolarmente dedito all'agricoltura.
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La vite fu importata solo dagli [[Etruschi]] che intrattenevano scambi commerciali con gli Insubri, i quali, come tutte le popolazioni celtiche stanziatesi in Italia, facevano gran consumo di vino a discapito dei parenti nordici che consumavano birra. Essi istruirono gli insubri alla coltivazione della vite sul ''rumpus'', cioè maritata agli alberi lasciando i tralci lunghi, poiché la vite etrusca cresce bene solo se legata a sostegni, come ancora si coltiva da queste parti. Gli insubri, d'altronde, conoscevano già la vite selvatica ("labrusca", cioè la pianta che cresce ai margini dei campi), che in milanese corrente è "''lambrusch''", da cui poi derivò il nome del noto vino emiliano Lambrusco, prodotto però da vite etrusca.
 
Quando i romani vi giunsero, notando l'estensione della coltivazione della vita etrusca, chiamarono quella pianta "''[[arbustum gallicum]]''", benché fosse stata importata dall'Etruria. Gli etruschi istruirono gli insubri anche sulla coltivazione a maggese del terreno. I villaggi degli insubri, abitati da poche famiglie e governati da un capofamiglia (da cui prendevano spesso il nome), erano distinziati più o meno allo stesso modo l'uno dall'altro ed erano costituiti da un nucleo centrale abitato circondato da pascoli ai cui margini si estendevano boschi. Nel [[192 a.C.]] la Repubblica Romana, dopo aver allacciato scambi commerciali con l'Insubria, costituisce la provincia della Gallia Cispadana e inizia, come accadeva dopo ogni conquista, la suddivisione dei suoi terreni, compreso quello di Pessano con Bornago.
 
Ciascun terreno veniva suddiviso dai gromari romani a partire dal centro di un paese rispettando il cardo (che si estendeva in direzione nord-sud) e il decumano (ovest-est) in quadrati di 710 metri per lato (uno jugero), cioè 50 acri. Le strade che corrispondevano al cardo e al decumano di ciascun paese erano rispettivamente la ''strata glarea'' e la ''strata terranea''. Pessano con Bornago conserva ancora oggi resti evidenti della centuriazione romana e di entrambe queste strade. La ''strata glarea'' non è altro che l'odierna via Provinciale che collega Pessano con Bornago a Caponago a nord e a Gorgonzola a sud, ed ancora più evidente la ''strata terranea'' di Pessano corrispondente alle attuali Via Monte Grappa e alla Strada Provinciale 216 che collegano il paese a Carugate ad ovest e a Gessate ad est. Una seconda ''strata terranea'', oggi meno evidente, passava per il decumano di Bornago e collegava il paese a Bussero a ovest e a Gessate ad est; corrisponde all'asse Viavia Guglielmo Marconi-Viavia Martiri della Democrazia-Viavia Kennedy.
 
Molti campi di Pessano con Bornago sono solcati da rogge parallele a stradine sterrate; ebbene quelle rogge e quelle stradine spesso sono proprio i confini di ciascuna centuriazione. Le successive cascine della campagna pessanese sorgeranno proprio accanto al limite di ciascuna di esse, senza nessuna eccezione. L'attuale Stradastrada per Cascina Canepa è uno dei lati dei quadrati sopra descritti, dopo duemila anni dalla centuriazione misura ancora circa 700 m. Alla fine di questa strada un secondo sentiero sterrato si diparte verso ovest ad angolo retto, fiancheggiato da una roggia. È interrotto da un campo dopo 640 m, ma basta coprire i restanti 70 m per ritrovarsi ai margini di un'altra roggia confluente nel Canalecanale Villoresi che scende verso sud e dopo circa 700 m incontra di nuovo la ''strata terranea'' di Pessano. Tuttavia esistono molti altri esempi di centuriazione perfettamente conservata nelle campagne del paese.
 
Quando successivamente si dovette costruire il [[Canalecanale Villoresi]] per migliorare l'irrigazione dei terreni, lo si dovette fare rispettando la centuriazione romana, dal momento che i romani avevano calcolato perfettamente la pendenza altimetrica del terreno, così le stesse rogge che si dipartono ad angolo retto possono essere utilizzate come marcatori fedeli della centuriazione. La centuriazione ebbe come conseguenza la diffusione dell'agricoltura in tutta la zona con il conseguente parziale disboscamento.
 
Venne introdotto l'aratro, il maggese, la potatura, nuovi tipi di colture, e l'agricoltura portò certamente con sé anche un aumento della popolazione, data la necessità di avere un numero braccia congrue a svolgere tutti questi compiti. I villaggi insubri si trasformarono così in comunità agricole romana, generalmente controllate da un gentile.
 
=== Medioevo ===
 
==== Origini di Bornago e Pessano (IX-XI secolo) ====
Il documento più antico in cui si nomina indirettamente Bornago risale al gennaio [[858]] ed è costituito da un atto di compravendita di una vigna e di un bosco rogato a [[Gorgonzola (Italia)|Gorgonzola]] in cui, tra i testimoni, compare un certo Andrea da Bornago. Tale documento, peraltro, attesta per la prima volta anche l'esistenza dei vicini ''loci'' di [[Cambiago]] e [[Groppello d'Adda|Groppello]].<ref>{{cita|Natale|}}.</ref> La seconda menzione della località di Bornago la si trova nell'atto di vendita di un immobile a [[Cavenago Brianza|Cavenago]] di cui è testimone un certo Rotecario ''de Buronaco'', risalente all'[[873]].<ref>{{cita|Giulini|p. 270}}.</ref> Il villaggio viene nuovamente nominato, questa volta direttamente, nell'aprile del [[929]], in un atto di vendita di una vigna presso Truliano<ref>localitàLocalità milanese o bergamasca mai identificata con certezza.</ref> rogato da un giudice regio a Gorgonzola in cui, tra i quattro testimoni, compaiono i fratelli Tadone ed Eremberto ''de Bornaco'', figli di Benedetto nonché Diodato (''Deosdedit'') ''de vico Bornaco'', figlio di Giovanni. All'inizio del X secolo, dunque, Bornago era un ''vicus'' del contado della [[Bazzana]], comprendente le [[pieve di Gorgonzola|pievi di Gorgonzola]], [[pieve di Pontirolo|Pontirolo]] e [[pieve di Corneliano|Corneliano]], abitato certamente da alcune famiglie di una certa estrazione sociale se alcuni dei loro membri erano chiamati ad apporre la propria firma in un atto di compravendita tra due grandi proprietari terrieri di origine longobarda del milanese e della bergamasca.<ref>{{cita|Cortesi|pp. 123-124}}.</ref>
 
La prima testimonianza indiretta dell'esistenza di Pessano potrebbe essere un documento dell'[[876]] in cui viene nominato un certo Bonone da Pariana, località che potrebbe corrispondere al luogo in cui secoli dopo sorgerà l'omonima cascina. In un secondo documento, questa volta del X secolo, si nomina l'esistenza di una piccola proprietà fondiaria nel territorio di [[Gessate]] appartenente alla chiesa di San Vitale, forse da identificarsi con l'antesignana dell'odierna chiesa dei SS.Santi Vitale e Valeria, la parrocchiale del paese.<ref>{{cita|Bertini|p. 130}}.</ref>
Il primo documento che menziona in modo inequivocabile Pessano risale tuttavia al marzo [[1045]] e fu redatto ad [[Augusta (Germania)|Augusta]] sotto [[Enrico III il Nero]], [[re di Germania]]. Si tratta della conferma di alcune donazioni (tra cui una proprio ''in Pressiano'') effettuata dal potente arcivescovo [[Ariberto da Intimiano]] in favore della [[basilica di San Dionigi]] di Milano, da lui fondata nel [[1026]].<ref>{{cita|Giulini|p. 316}}.</ref> Il villaggio viene poi nuovamente menzionato in un lascito del dicembre [[1060]], rogato a Milano, da parte di Ambrogio da Pessano, figlio di Gregorio, proprietario terriero benestante con case e terreni persino a [[Roncaglia]] e [[Meleti]]. Pessano (''Pessiano'') compare poi in un atto di vendita di un complesso di immobili del novembre [[1090]] effettuato da Arderico da Milano, figlio di Marino, a Nazario, prete decumano della chiesa milanese e officiale della [[chiesa di San Giorgio al Palazzo]].<ref>{{cita|Tartari|p. 7}}.</ref> Nella prima metà dell'XI secolo l'imperatore [[Corrado II il Salico|Corrado il Salico]] nominò i da Pessano (Pessani), famiglia di probabile origine franca, quali feudatari di quello che diventerà l'omonimo paese. In un documento del novembre [[1095]] compare quale notaio nonché messo regio dell'imperatore Enrico III un certo Rogerio da Pessano, che aveva ottenuto tale dignità da Corrado II.<ref>{{cita|Giulini|p. 615}}.</ref>
 
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==== Signoria viscontea e sforzesca ====
Dal [[1311]] il feudo di Pessano passò ai [[Visconti]], signori di [[Milano]]. Nel [[1312]] [[Matteo Visconti]] fece imprigionare [[Guido della Torre]] nel castello prendendo possesso del feudo di Pessano.
 
Nel [[1373]]-[[1374]] [[Bernabò Visconti]], co-signore di Milano, donò in dote alla nipote [[Donnina Visconti]], che aveva sposato il condottiero [[John Hawkwood]], un feudo comprendente Pessano, Bornago, Valera e [[Carugate]].
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=== Dal XVI secolo all'Unità d'Italia ===
 
==== Dominio spagnolo ====
Tra il [[1499]] e il [[1526]] la contea di Melzo e Gorgonzola passò in mano prima ai [[Trivulzio (famiglia)|Trivulzio]] poi agli [[Stampa (famiglia)|Stampa]], tra il [[1526]] e il [[1529]] ai [[De Leyva]] e tra il [[1529]] e il [[1533]] ad [[Antonio Rabia]]. Nel luglio [[1533]] [[Francesco II Sforza]] donò il feudo di Pessano ai Trivulzio quale proprietà ufficiale e definitiva, questa famiglia ne manterrà la signoria sino al [[1678]].
 
L'epoca spagnola fu un periodo contraddistinto dalla scomparsa di molte botteghe artigiane e dal rinselvatichimento delle campagne. La popolazione dei due paesi subì un calo significativo tanto che all'inizio del XVII secolo, secondo lo Stato delle anime delle parrocchie di Pessano e Bornago del [[1592]], Pessano contava appena 201 abitanti e Bornago 183 abitanti, comprese le numerose cascine esterne ai nuclei urbani. Il cognome più diffuso a Bornago era Brambilla dal momento che molti valligiani di [[Val Brembilla (valle)|Val Brembilla]] erano emigrati nel paese in seguito ad una politica di esenzioni fiscali promossa dai proprietari terrieri dei due paesi. A Pessano vi erano solo quattro botteghe: un'osteria, una fucina, un tessitore e un prestinaio, quest'ultimo peraltro in Cascina Valera; a Bornago vi era un ortolano. Vengono citate alcune delle cascine oggi comprese nel territorio comunale: Boscona (oggi Bosco), Canepa, Castigliona (oggi Castiona), Novellana, Oltrona e Valera.
In questo periodo assumono l'aspetto attuale le chiese parrocchiali dei SS.Santi Vitale e Valeria a Pessano e dei SS.Santi Cornelio e Cipriano a Bornago. La peste "manzoniana" del [[1629]]-[[1630]] impose un alto tributo di vite umane nei due paesi e le ossa di molti defunti furono seppellite in un ossario sotterraneo chiuso da una botola in marmo ancora oggi esistente in una cappella della chiesa dei SS.Santi Vitale e Valeria. Molte di queste ossa furono rivenuterinvenute alla fine del XX secolo in seguito ai lavori di sistemazione della chiesa insieme ad antichi e semplici sepolcri appartenenti all'antica chiesa antecedente alla ricostruzione e all'ampliamento barocco.
 
Nel [[1678]] morì [[Antonio Teodoro Trivulzio]], ultimo erede della famiglia e la camera ducale decise di far passare il feudo di Pessano sotto la sua proprietà. Nel marzo [[1686]] il feudo venne messo all'asta e acquistato per duemila lire imperiali dal marchese [[Carlo Castiglioni Stampa]]. Nel [[1696]] [[Pietro Antonio Crevenna]] acquistò il feudo di Bornago.
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=== Dall'Unità d'Italia al XXI secolo ===
Il comune di Pessano con Bornago venne creato nel [[1870]] dall'unione dei comuni di [[Pessano]] e [[Bornago]].<ref>[[s:R.D. 9 giugno 1870, n. 5722|Regio Decreto 9 giugno 1870, n. 5722]]</ref> L'idea era invero precedente, e risaliva a [[Napoleone]] che l'aveva già implementata nel [[1809]], salvo concepirla ancora più in grande, avendovi ricompreso anche [[Bussero]].<ref>Lombardia Beni Culturali.</ref>
 
Nel 1881 venne aperto il [[canale Villoresi]] che da nuovo impulso all'agricoltura dei due paesi contribuendo alla ripresa economica dopo un periodo post-napoleonico segnato da carestie e povertà.
 
Alla fine del XIX secolo, in ragione dell'aumento demografico e per le ridotte dimensioni dell'antica parrocchia dei SS.Santi Cornelio e Cipriano, venne edificata la nuova chiesa di Bornago, poco fuori dal nucleo urbano.
 
Durante la Secondaseconda Guerraguerra Mondialemondiale Villa Negroni fu requisita e utilizzata quale centro di comando da parte delle truppe naziste, venne poi occupata nel 1945 dai partigiani.
 
Il 9 marzo 1945, a Pessano, durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]], le milizie della [[Repubblica sociale italiana]] uccisero 7 partigiani. Il tragico fatto di sangue viene ricordato come l'[[Eccidio di Pessano]] ed è commemorato ogni anno con la deposizione di una corona presso il luogo in cui avvenne la fucilazione.
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Nel 1949 Villa Negroni fu acquistata dal milionario russo [[Michele Olian]] che ne fece dono a don [[Carlo Gnocchi]] il quale vi fondò il primo di tanti centri dedicati alla cura di piccoli invalidi di guerra e civili.
 
=== Casa di cura Don Carlo Gnocchi ===
Tornato dalla guerra, [[Dondon Carlo Gnocchi]] apre il suo primo centro per curare i mutilatini proprio a Pessano con Bornago, all'interno di Villa Negroni.
 
== Cultura =Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 10 aprile 1975.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2421 |titolo= Pessano con Bornago |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 18 giugno 2023 }}</ref>
Dal 2015 al 2019, l'ex Filanda del paese ha ospitato la residenza artistica Manifattura K riconosciuta dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]] e dal [[Ministero della cultura|Mibact]]<ref>{{Cita libro|curatore=Stefano Laffi e Andrea Maulini|titolo=Il territorio in scena - Dieci anni di residenze ETRE|collana=Lo spettacolo dal vivo|annooriginale=2019|editore=Franco Angeli|città=Milano|ISBN=9788891780133}}</ref>.
{{citazione|[[Bandato]] d'argento e di rosso di 4 pezzi, al castello di pietra, attraversante sul tutto, merlato alla ghibellina, torricellato di un pezzo centrale, merlato anch'esso alla ghibellina. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La figura del castello potrebbe derivare dallo stemma dell'antica famiglia dei Pessano<ref>Miniato a p. 249 del vol. II dello [https://www.archiviodigitale.icar.beniculturali.it/it/185/ricerca/detail/648912 Stemmario Cremosano].</ref> che ha tratto la sua denominazione e la sua origine da questa terra, oppure della famiglia milanese dei Cravenna<ref>''D'argento, al castello merlato di rosso, sormontato da due torrette dello stesso, aperte e finestrate del campo, attraversante sopra un albero sradicato di verde'', presente a p. 67 del vol. II dello Stemmario Cremosano e blasonato in {{cita libro|autore= G.B. di Crollalanza |titolo= Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili |volume= 1 |editore= Arnaldo Forni |città= Bologna |anno= 1886 |p= [https://archive.org/details/dizionariostoric01crol/page/334/mode/1up 334]}}</ref> che dal 1696 furono titolari del feudo di Bornago. Gli smalti d'argento e di rosso potrebbero forse derivare da quelli dello stemma della famiglia milanese Negroni Prati Morosini<ref>{{cita libro|autore= G.B. di Crollalanza |titolo= Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili |volume= 2 |editore= Arnaldo Forni |città= Bologna |anno= 1886 |p= [https://archive.org/details/dizionariostoric02crol/page/204/mode/1up 204]}}</ref> che possedeva una grande villa in questo territorio.<ref>{{cita web|url= https://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/portale/territorio/comuni/Pessano-con-Bornago/ |titolo= Comune di Pessano con Bornago |sito= Città metropolitana di Milano}}</ref>
 
Il gonfalone è un drappo trinciato di rosso e di bianco.
== Architetture ==
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:3747PessanoBornagoSsCornelioCipriano.JPG|thumb|Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano]]
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* Cappella Bossi
* Cappella Negroni
* [[Chiesa dei Santi Vitale e Valeria]]
* [[Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano (antica)]]
* [[Chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano (nuova)]]
 
=== Architetture civili ===
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* Palazzo Longhi
* Villa Bossi
* Villa Castiglioni Negroni Prato Morosini
* Villa Prinetti
 
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{{Demografia/Pessano con Bornago}}
 
== Cultura ==
Dal 2015 al 2019, l'ex Filanda del paese ha ospitato la residenza artistica Manifattura K riconosciuta dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]] e dal [[Ministero della cultura|Mibact]]<ref>{{Cita libro|curatore=Stefano Laffi e Andrea Maulini|titolo=Il territorio in scena - Dieci anni di residenze ETRE|collana=Lo spettacolo dal vivo|annooriginale=2019|editore=Franco Angeli|città=Milano|ISBN=9788891780133}}</ref>.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
* [[Autostrada A58|Autostrada A58 tangenziale esterna di Milano]]: il comune gode di un proprio casello ''Pessano con Bornago''.
 
== Amministrazione<ref>{{cita|Sala|p. 393}}.</ref> ==
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|Pietro Ticozzi
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
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|Piero Tadini
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
Riga 281 ⟶ 285:
|Franco Bossi
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]]
|
}}
Riga 305 ⟶ 309:
|Mario Scotti
|
|[[Podestà (fascismo)|Podestà]], [[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}}
Riga 384 ⟶ 388:
|16 maggio [[2011]]
|Giuseppe Caridi
|[[Lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
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}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Trasporti ==
* [[Autostrada A58|Autostrada A58 tangenziale esterna di Milano]]: il comune gode di un proprio casello ''Pessano con Bornago''.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Bertini F., ''Gessate un popolo e la sua storia'', Gessate, 1988.
* {{Cita libro|autore = Boselli P.|titolo = Toponimi lombardi|anno = 1977|editore =|città = Milano|SBN =|collana =|volume =|cid=}}
* Cortesi M., ''Fonti per lo studio del territorio bergamasco. VII: le pergamente degli archivi di Bergamo a. 740-1000'', Bergamo, 1988.
* {{Cita libro|autore = Giulini G.|titolo = Memorie di Milano ne' tempi bassi|anno = 1874|editore = Francesco Colombo|città = Milano|SBN =|collana =|volume =|cid=}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Milano}}
{{Pieve di Gorgonzola}}
{{Portale|Milano}}
 
[[Categoria:Pessano con Bornago| ]]