Allonsanfàn: differenze tra le versioni
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{{Film
|titolo
|immagine = Allonsanfan-titoli.png
|didascalia = Titoli di testa del film
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|durata = 100 min
|aspect ratio = 1,85:1
|genere =
|regista = [[Paolo e Vittorio Taviani]]
|sceneggiatore = Paolo e Vittorio Taviani
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* [[Stanko Molnar]]: Allonsanfàn
* [[Luisa De Santis]]: Fiorella
* [[Biagio Pelligra]]: il prete di Grottole
* Michael Berger: Remigio Imbriani
* Raul Cabrera: Fratello Sublime
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* Francesca Taviani: Giovanna
* [[Pier Giovanni Anchisi]]: carceriere
* [[Giulio Massimini]]: prete
* Luis La Torre: conte
* [[Carla Mancini]]:
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'''''Allonsanfàn''''' è un [[film]] del [[1974]] scritto e diretto da [[Paolo e Vittorio Taviani]], con protagonista [[Marcello Mastroianni]]. La colonna sonora è composta da [[Ennio Morricone]], alla sua prima collaborazione con i due registi.
Di ambientazione [[Risorgimento|risorgimentale]], il
Il film è stato presentato nella [[Quinzaine des Réalisateurs]] al [[Festival di Cannes 1975]].<ref name=cannes/>
== Trama ==
Durante gli anni della [[Restaurazione]], l'aristocratico [[Regno Lombardo-Veneto|lombardo]] Fulvio Imbriani, ex-[[giacobino]] ed ufficiale napoleonico, viene improvvisamente
Ammalatosi a causa della prigionia patita, si fa accompagnare dall'amico Tito - adesso il capo dei Fratelli - nella magione di famiglia affinché possa curarsi; presentatosi inizialmente come un frate suo amico,
Quando i Fratelli sono alle porte della villa, Fulvio s'accorge delle truppe asburgiche appostate per tendere loro un agguato ma, pur potendo ancora avvertirli, si fa convincere dalla sorella a desistere: ne segue dunque uno scontro a fuoco, in cui viene però coinvolta anche Charlotte, cosa che alla fine spinge Fulvio ad intervenire. Datosi perciò alla macchia con la donna, che purtroppo gli morirà tra le braccia non appena arrivati alla fattoria dove tengono il loro figlioletto, Fulvio viene poi raggiunto dai pochi Fratelli superstiti mentre è intento a darle una pur improvvisata sepoltura; i Fratelli gli comunicano infatti che Charlotte aveva preso contatto con dei contrabbandieri della zona per l'acquisto degli armamenti, per cui Fulvio si propone per condurre la transazione, tramando in realtà di fuggire con tutto il denaro per potersi rifare una vita assieme al figlio.
Riuscito quindi a convincerli, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi. Fingendo di essere stato truffato e convincendo il fragile Lionello che i loro confratelli non crederanno mai che si siano fatti fregare cosí facilmente, Fulvio cerca di manipolarlo affinché si tolga la vita, conoscendo le sue tendenze [[suicidio|suicide]]; l'uomo però non trova il coraggio di suicidarsi, ma muore ugualmente annegato quando, attaccando briga con Fulvio, fa capovolgere la barca. Francesca, la giovane compagna di Lionello, ha assistito alla scena dalla riva del lago e per non farle rivelare nulla, Fulvio la seduce e la convince a partire con sé per l'America. Dopo aver sistemato il figlio in un [[Collegio (istruzione)|collegio]], si ferisce ad una gamba per simulare la rapina ad opera dei contrabbandieri.▼
▲Riuscito quindi a convincerli, Fulvio prende i soldi e giunge col figlio in una grande città, seguito però da uno dei Fratelli, Lionello; per liberarsene, lo porta su una barca al centro del [[Lago d'Orta]], dove sostiene che i [[contrabbandieri]] consegneranno le armi.
[[File:Allonsanfan-1974-gruppo.png|thumb|upright=1.2|left|Rivoluzionari e contadini fianco a fianco nella visione finale del giovane Allonsanfàn.]]
Giunti a [[Genova]], da dove dovrebbero salpare per il Meridione, Fulvio e Francesca comunicano l'insuccesso a Tito, ma il racconto dei soprusi e delle miserie subite di un esule meridionale, Vanni, smuove talmente tanto gli animi dei rivoluzionari che quest'ultimo, non
Appena sbarcato nelle Due Sicilie, in [[Basilicata]] per l'esattezza, Fulvio tradisce nuovamente i suoi compagni, recandosi nel
Prima che possa darsi definitivamente alla fuga, Fulvio viene raggiunto da Allonsanfàn, figlio del Maestro e unico superstite del massacro,
==Produzione==
Originariamente, il film avrebbe dovuto intitolarsi ''Terza dimensione''.<ref name="de santi">{{cita libro|titolo=I film di Paolo e Vittorio Taviani|autore=[[Pier Marco De Santi]]|anno=1988|editore=Gremese Editore|città=Roma|ISBN=9788876053115|pp=87-88}}</ref> Il riferimento storico della disastrosa spedizione dei Fratelli Sublimi è la [[spedizione di Sapri]] di [[Carlo Pisacane]], mentre il cognome del protagonista è un omaggio a [[Vittorio Imbriani]], contemporaneo esponente della [[Scapigliatura]].<ref name="crespi">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=08ZUDwAAQBAJ&pg=PT118&lpg=PT118&dq=allonsanfan+uscita+italia&source=bl&ots=M4vuweRBfo&sig=ACfU3U0uZDFwuSSnYT8eN_1tqMtkv5yrTQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjU9P-17eDgAhXE2qQKHWrUBlA4ChDoATAIegQIARAB#v=onepage&q=allonsanfàn&f=false|titolo=Storia di Italia in 15 film|autore=Alberto Crespi|anno=2016|editore=Laterza|città=Bari|ISBN=978-8858125229|edizione=3|p=...}}</ref>
Le riprese si
Le scene della villa di famiglia
Per il ruolo di Tito, che fu interpretato da [[Bruno Cirino#:~:text=Bruno Cirino, all'anagrafe Bruno,attore e regista teatrale italiano.|Bruno Cirino]], fu inizialmente scelto [[Lucio Dalla]], che girò anche alcune scene del film. Il 13 ottobre 1973, però, Dalla iniziò ad accusare forti dolori allo stomaco che lo costrinsero nel giro di poco tempo ad un ricovero d'urgenza in ospedale. La lavorazione del film continuò perciò senza di lui finché, il 25 ottobre 1973, vista l'impossibilità del cantante a ritornare sul set, ne venne annunciata la sostituzione a favore dell'attore napoletano.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/forum/curiosita/allonsanfan/40006343#100544028|titolo=Allonsanfan}}</ref><ref>{{YouTube|id=yZUtGKUnZaM|titolo=Lucio Dalla - Chi rompe paga e i cocci sono i suoi. (ALLE 8 DELLA SERA) - Rai Radio 2|ora=3|minuto=50|secondo=32}}</ref>
▲Le scene della villa di famiglia sono state girate nella [[Villa Amalia (Erba)|Villa Amalia di Erba]], altre hanno avuto come set la località Cà di Brenno, frazione di [[Costa Masnaga]] (LC); altre Campo Marzo, una località di [[Merone]] (CO); altre il [[lago di Alserio]] (CO). Due scene sono state girate a [[Brescia]]; quella d'apertura nel cortile del [[Broletto]] e quella della festa con musica di violini al Ridotto del [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]].<ref>{{cita web|url=http://brescia.corriere.it/brescia/notizie/cronaca/12_aprile_11/20120411BRE09_22-2004029472188.shtml|titolo=Quando la Leonessa ruggisce al cinema|autore=Nino Dolfo|editore=[[Corriere della Sera|Corriere Brescia]]|data=11 aprile 2012|accesso=1º marzo 2019}}</ref>
== Distribuzione ==
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[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film politici]]
[[Categoria:Film
[[Categoria:Film girati a Matera]]
[[Categoria:Film girati in Puglia]]
[[Categoria:Film diretti dai fratelli Taviani]]
[[Categoria:Film sul Risorgimento]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Ennio Morricone]]
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