Italtel: differenze tra le versioni
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*Carlo Filangieri, [[Amministratore delegato|A.D.]]
|nazione = ITA
|sede = Milano
|gruppo = Gruppo
|controllate =
|settore = [[Information
|prodotti = reti, soluzioni e servizi digitali, cybersecurity
|dipendenti = 1.
|anno dipendenti =
}}
'''Italtel S.p.A.''' è un'[[azienda]] multinazionale [[italia]]na che opera nel settore delle [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|telecomunicazioni]], fondata il 21 luglio 1921 a [[Milano]] come ''Società Italiana Siemens per Impianti Elettrici.'' Dal 2025 gli azionisti di Italtel sono Nextalia SGR (72%) e il Fondo Clessidra Capital Credit (28%).
Dall'attività iniziale nella telefonia, l'azienda si è evoluta nella progettazione e implementazione per clienti pubblici e privati di reti, cybersecurity, soluzioni e servizi digitali di varia natura.<ref>{{Cita pubblicazione|data=1998-08-01|titolo=Racal selected by Italtel for MIDS|rivista=Aircraft Engineering and Aerospace Technology|volume=70|numero=4|accesso=2024-10-24|doi=10.1108/aeat.1998.12770dab.030|url=http://dx.doi.org/10.1108/aeat.1998.12770dab.030}}</ref>
== Storia ==
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Nel [[1921]] viene fondata ''Siemens S.A.'' che estende, a partire da quegli anni, le sue attività anche alla produzione di [[telefono|apparecchi telefonici]].<ref>{{Cita web|url=https://finanza.repubblica.it/News/2011/07/12/italtel_festeggia_i_novantanni_di_industria-705/|titolo=Italtel festeggia i novantanni di industria|sito=finanza.repubblica.it|accesso=8 marzo 2020}}</ref>
Nel [[1945]] avviene il sequestro di Siemens S.p.A. in quanto di capitali tedeschi e il Comitato Internazionale per la Liquidazione dei Beni Tedeschi decide di affidarla al [[Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica|Ministero del
Nel [[1981]] diventa ''Italtel S.p.A.'' All'inizio degli [[anni '80]], durante la gestione di [[Marisa Bellisario]], l'azienda sviluppa i primi prodotti di commutazione elettronica digitale in tecnica TDM (''Time Division Multiplex'') con le linee di apparati CT, TN ed infine UT. Grazie all'industrializzazione di queste tecnologie, grazie anche alla stretta collaborazione con il centro di ricerca [[CSELT]] che le ideò<ref>Cantoni, Virginio, Gabriele Falciasecca, and Giuseppe Pelosi, eds. ''Storia delle telecomunicazioni.'' Vol. 1. Firenze University Press, 2011., p.376.</ref> (il centro realizzò infatti già nel decennio precedente la prima centrale telefonica numerica italiana, i "Gruppi Speciali"), nel giro di vent'anni tutta la rete telefonica italiana viene digitalizzata: diecimila centraline elettromeccaniche (relè) vengono via via sostituite da centraline elettroniche (circuiti integrati)<ref>{{cita testo|url=http://www.mggarofoli.it/bibliografie/pubblicita/classico/classico_doc/anni_80.htm|titolo=mggarofoli.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130916055929/http://www.mggarofoli.it/bibliografie/pubblicita/classico/classico_doc/anni_80.htm }}</ref>. Nel [[1985]] produce il celebre telefono fisso [[Pulsar (telefono)|Pulsar]] fornito dalla [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico|SIP]].
In seguito, nel [[1999]], Italtel Tecnoelettronica (progettazione, produzione e vendita di circuiti stampati per telecomunicazione, computers e automazione)<ref>{{Cita web |url=http://www.agcm.it/concorrenza--delibere/concorrenza-provvedimenti/open/41256297003874BD/775D50E660742307C1256754003536DF.html |titolo=agcm.it |accesso=5 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103160353/http://www.agcm.it/concorrenza--delibere/concorrenza-provvedimenti/open/41256297003874BD/775D50E660742307C1256754003536DF.html |urlmorto=sì }}</ref> è ceduta a Lares Cozzi, le attività multimediali (ricerca, produzione, riparazione di apparati di [[set-top box#Tipologie|decoder]] per [[Stream TV]] e telefoni fissi, manutenzione e riparazione delle centrali di commutazione nell'annesso stabilimento di Santa Maria Capua Vetere) sono vendute a Finmek-Access Media<ref>{{Cita web |url=http://www.agcm.it/concorrenza/concentrazioni/download/41256297003874BD/848EBD780C6944ACC1256A3B00476DD7.html?a=p9388.pdf |titolo=agcm.it |accesso=5 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103161105/http://www.agcm.it/concorrenza/concentrazioni/download/41256297003874BD/848EBD780C6944ACC1256A3B00476DD7.html?a=p9388.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
<ref>{{cita testo|url=http://www.sicobas.org/cobas/italtel/147-italtel-20-settembre-2005|titolo=sicobas.org}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://lnx.casertasette.com/modules.php?name=News&file=print&sid=1390|titolo=casertasette.com}}</ref>, Italtel Sistemi (progettazione, installazione e manutenzione di sistemi di telecomunicazione per conto di Italtel)<ref>{{cita testo|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/09/14/italtel-sistemi-da-telecom-alla-cordata-mutti-gallo.html|titolo=repubblica.it}}</ref> viene ceduta ad un pool di aziende guidato da [[Tecneudosia]]. Il personale scende a poco più di 3200 unità e, nel 2015, a circa 1300, di cui 200 all'estero<ref>{{cita testo|url=http://www.italtel.it/images/BILANCI/Gruppo%20Italtel%20-%20Bilancio%20consolidato%20al%2031.12.2012.pdf|titolo=Bilancio consolidato Italtel 2012<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlmorto=sì}}</ref>.
Conclusa la partnership nel [[1999]], Italtel S.p.a. è passata poi al 100% a [[Telecom Italia]], che nel [[2000]] ha ceduto la maggioranza al [[fondi comuni di investimento|fondo]] [[Stati Uniti d'America|statunitense]] Clayton e Dubilier & Rice.
Dell'azionariato fa parte anche [[Cisco Systems]].
Nei primi anni [[2000]] Italtel trasferisce una parte consistente del traffico voce degli operatori su rete IP.
Il 27 luglio [[2017]] [[Exprivia|Exprivia S.p.A.]], società quotata alla [[Borsa di Milano]] (XPR.MI), rileva dopo due anni di trattative l'81% del capitale ordinario della società. Il restante 19% del capitale a Cisco System.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2016/07/18/news/italtel-exprivia_nasce_un_gruppo_da_600_milioni-144410827/|titolo=Italtel-Exprivia, nasce un gruppo da 600 milioni|accesso=25 gennaio 2018}}</ref> L'operazione completata alla fine del 2017: dal 2018 budget coordinati e dal 2020 la progressiva integrazione delle strutture. I marchi verranno diversificati.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza/2018/01/22/news/italtel_nuova_generazione_di_prodotti_per_lindustria_4_0_e_la_sanit_digitale-187013080|titolo=Italtel, nuova generazione di prodotti per l'industria 4.0 e la sanità digitale|accesso=25 gennaio 2018}}</ref>
A
A giugno 2024 il fondo Nextalia SGR acquisisce la quota di PSC, diventando il nuovo l'azionista di maggioranza di Italtel. Il 13 febbraio 2025, viene nominato amministratore delegato Carlo Filangieri e, il 10 aprile 2025, Teo Luzi quale presidente.
La moderna vocazione di Italtel è quella di sostenere le imprese con soluzioni tecnologiche innovative e affidabili, migliorando connettività, efficienza e sicurezza, dalle fondamenta infrastrutturali sino alle applicazioni e ai servizi.
== Articolazione territoriale ==
Italtel ha la sua sede principale a [[Milano]], le altre sedi italiane si trovano a [[Roma]] e [[Palermo]]. Il gruppo è presente anche in [[Spagna]] (con sedi a [[Barcellona]], [[Madrid]], [[Ciudad Real]], [[Siviglia]]), [[Francia]] ([[Colombes]]), [[Germania]] ([[Düsseldorf]], [[Monaco di Baviera]]), [[Brasile]] ([[Rio de Janeiro]], [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]]), [[Colombia]] ([[Bogotà]]), [[Perù]] ([[Lima (Perù)|Lima]]).
== Riconoscimenti ==
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== Archivio ==
L'archivio di Italtel è confluito nella raccolta di documentazione della Fondazione [[ISEC]]<ref>{{Cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=cons&Chiave=14270|titolo=Fondazione ISEC. Istituto per la storia dell'età contemporanea|sito=SIUSA. Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=26 giugno 2018}}</ref>, nel fondo omonimo, con
== Note ==
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{{Industria elettronica in Italia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|aziende|
[[Categoria:Aziende metalmeccaniche italiane]]
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