Emilio Sailer: differenze tra le versioni

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|Soprannome =
|Data_di_nascita = 5 aprile 1865
|Nato_a = [[Milano]]
|Data_di_morte = 28 luglio 1945
|Morto_a = [[Roma]]
|Cause_della_morte = Naturali naturali
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia =
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|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio = [[1882]] -[[ 1927]]
|Grado = [[Generale di corpo d'armata]]
|Ferite =
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== Biografia ==
Figlio di [[Luigi Sailer]], insegnante di lettere, editore e scrittore di testi per ragazzi, si trasferisce a Modena con la famiglia quando il padre inizia a insegnare presso l'Accademia Militare. Ammesso alla scuola militare nel [[1881]], [[sottotenente]] nel [[7º Reggimento bersaglieri]] dal [[1883]] e [[tenente]] nello stesso reparto dal [[1886]], ha preso parte alla [[Guerra di Abissinia|guerra italo-abissina]], alla [[guerra italo-turca]] e alla [[prima guerra mondiale]] e si è congedato col grado di [[generale di corpo d'armata]] nel [[1929]]. La mattina del 29 giugno [[1916]], al comando della [[Brigata Regina]] (9º e 10º [[fanteria]]) dislocate sul [[Carso]], e precisamente sul monte San Michele, affronta il primo attacco coi gas asfissianti da parte dell'esercito austro-ungarico, che determina la perdita quasi totale della forza di entrambi i reparti; il salvataggio di molti soldati e la pronta reazione dei superstiti al suo comando gli valgono una medaglia d'argento al valor militare. Iscritto al [[Partito Nazionale Fascista]] dal [[1921]] è stato dichiarato decaduto dalla carica di senatore con sentenza dell'[[Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo]] del 28 dicembre [[1944]].
 
Nel 1938 partecipa alla campagna razzista del regime fascista, impegnandosi in particolare per l'esclusione dei senatori ebrei dal Senato del Regno. Propone inoltre: "Da una certa data i figli di ebrei o di padre ebreo nascano privi della cittadinanza italiana" e "il battesimo e l'abiura non siano considerati come eliminanti le qualità di Ebrei."<ref>Archivio Centrale dello Stato, Ministero della Cultura Popolare, Gabinetto, Archivio Generale, Affari Generali (I versamento), b. 143, f. 1006, Appunto per il Ministro (s.d.)</ref> Iscritto al [[Partito Nazionale Fascista]] dal [[1921]] è stato dichiarato decaduto dalla carica di senatore con sentenza dell'[[Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo]] del 28 dicembre [[1944]].
 
== Onorificenze ==
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Ricompense al valor militare
|motivazione = ''comandante di una brigata di fanteria, con la frequente presenza fra le sue truppe più avanzate, ne preparava e aiutava valorosamente l'azione, portandole alla conquista delle forti posizioneposizioni nemiche del Rivottino e dello Sperone, spingendole poi animosamente all'inseguimento del nemico in ritirata e conquistando alla loro testa il villaggio di Oppacchiasella, ove si rafforzava preparandosi a nuovi cimenti.''
|data = 10 gennaio 1918
}}
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|data =
}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==