Gelato: differenze tra le versioni

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{{Gastronomia
|nome = Gelato
|immagine = Gelato NMice 2019 Primulator AScream.jpg
|didascalia = Vari gusti di gelato artigianale in una gelateria
|categoria = dessert
|diffusione = Mondialemondiale
|IPA =
|paese = ItaliaITA
|ingredienti = {{Lista|[[latte]], |[[zucchero]]|[[panna]], |[[zuccherouovo (alimento)|uovo]]|aromi vari}}
|varianti = ''[[kulfi]]'', [[sorbetto]]
}}
 
Il '''gelato''' è una preparazione alimentare a base di latte, zucchero e vari aromi, portata allo [[stato solido]] e pastoso mediante [[Solidificazione|congelamento]] e contemporanea agitazione; il tutto posteriormente all’impiego delle [[materie prime]] utilizzate per la sua fabbricazione e destinate alla vendita e al consumo in tale stato.<ref>{{Cita web|url=https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:JOC_1970_125_R_0008_01&qid=1573638663453&from=IT|titolo=Direttiva CEE 10/09/1970}}</ref>
 
== Storia ==
{{NN|cucina|novembre 2021}}
=== Antichità ===
Le origini del gelato sono oggetto di dibattito.<ref name=HI>{{cita web|url=https://www.history.com/news/where-do-ice-cream-sorbet-frozen-desserts-come-from|titolo=Who Invented Ice Cream?|accesso=28 agosto 2023|lingua=en}}</ref> Nell'antichità, probabilmente, si refrigeravano [[frutta]], [[latte]], [[miele]] e altri alimenti per preservarli e in seguito popoli dediti all'allevamento hanno conosciuto il latte ghiacciato, disponibile nel periodo invernale.{{cn}}
 
=== Antenati del gelato in Cina ===
Secondo un'opinione diffusa, il vero e proprio gelato avrebbe avuto origine in Cina.<ref name=HI/> Tracce di antenati del gelatodell'alimento, ottenuti con miscele di riso stracotto, latte e spezie che venivano solidificate tramite l'immersione nella neve risalgono in Cina al 2000 a.C.<ref name=focus>{{cita web|url = https://www.focus.it/cultura/storia/chi-e-stato-linventore-del-gelato||data = 28 giugno 2002|editore = Focus|titolo = Chi è stato l’inventore del gelato?|accesso = 17 novembre 2021}}</ref>
 
Durante la [[dinastia Tang]] (618-907) si ha notizia di prodotti caseari [[ghiaccio|ghiacciati]], fra cui una [[pietanza]] preparata con ''kumiss'', [[latte]] riscaldato e fermentato, con aggiunta di [[farina]] e foglie di [[canforo]] e refrigerato prima di essere servito.<ref name="liddell">Caroline{{Cita libro|nome=Caroline|cognome=Liddell, |nome2=Robin |cognome2=Weir,|titolo=Gelati [e sorbetti|url=https://books.google.com.ua/books?id=831c3U2IhiQC ''Gelati e sorbetti''], |accesso=2023-10-25|data=2011-05-24|editore=Newton Compton, 2011, Editori|lingua=it|ISBN =978-88-541-2327-4}}</ref>
 
Una seconda testimonianza risale al poeta [[Yang Wanli]] (1127-1206) che lodò il latte congelato, servito in una forma croccante, che tuttavia si scioglieva al sole.<ref name="liddell"/>
 
=== Antenati del gelato innel IranMedio Oriente ===
Un'altra teoria vuole invece che il dolce abbia attecchito dai sorbetti che si preparavano anticamente nel Medio Oriente.<ref name=HI/> Inizialmente, si trattava solo di succo d'uva versato sopra la neve raccolta in montagna o prelevata da apposite camere sotterranee chiamate [[yakhchal]], le antiche ghiacciaie persiane.<ref name="Marks">{{Cita libro|titolo=Encyclopedia of Jewish Food|autore=Gil Marks|data=17 novembre 2010|ISBN=978-0-544-18631-6|url=https://books.google.it/books?id=gFK_yx7Ps7cC&q=sorbet+originated+in+persia&pg=PT593&redir_esc=y#v=snippet&q=sorbet%20originated%20in%20persia|lingua=en|accesso=16 maggio 2022}}</ref> {{cn|Secondo la leggenda, un servitore ubriaco versò per sbaglio del vino [[syrah]] sulla neve e portò la sua creazione al re, tale forma di gelato comparve intorno al 500 a.C.}}<ref>{{Cita web|url=http://ilmestoloelapenna-d.blogautore.repubblica.it/2018/06/27/il-dessert-degli-scia/|titolo=Il dessert degli Scià|sito=Il mestolo e la penna|lingua=it-IT|accesso=2022-06-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.agrodolce.it/2018/06/25/bastani-fare-il-gelato-persiano/|titolo=Bastani: come si prepara il gelato persiano?|autore=Carlotta Mariani|sito=Agrodolce|data=2018-06-25|lingua=it|accesso=2022-06-03}}</ref>
Sembra che ilIl progenitore del gelato, il sorbetto, siaparrebbe nato proprio in Persia,<ref name="Marks"/><ref>{{Cita web|url=https://indianexpress.com/article/lifestyle/food-wine/birthplace-of-ice-cream-persia-oldest-ice-cream-5350308/|titolo=Birthplace of ice cream: Persians are believed to have introduced the art of frozen desserts|lingua=en|accesso=16 maggio 2022}}</ref> con il nome di ''sharbath''.<ref>{{Cita libro|titolo=The Painted Word: A Treasure Chest of Remarkable Words and Their Origins|autore=Phil Cousineau|data=11 settembre 2012|citazione=The ancient Persians created a delicious and cooling concoction called sharbat|ISBN=9781936740253|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=7g3yC_EI310C&pg=PT255&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=16 maggio 2022}}</ref>: {{cn|Èè documentato che nell'antichità e ininterrottamente per tutto il medioevo i Persiani consumavano in grande quantità ghiaccio arricchito da frutta e succhi di frutta. Già nel 1226 la ricetta del sorbetto appare in un ricettario compilato da Muhammad al Baghdadi.}}<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsitodisicilia.it/gelato-arabo/|titolo=Al Baghdadi e un Siciliano invasero l'Europa con il gelato|autore=Giampiero Cannella|sito=il Sito di Sicilia|data=2016-07-19|lingua=it-IT|accesso=2022-06-03|dataarchivio=30 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930223750/https://www.ilsitodisicilia.it/gelato-arabo/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel mondo arabo si diffuse quindi lo ''sherbet'' di origine persiana (dove veniva chiamato ''sharbat''), un dessert ghiacciato a base di frutta, acqua, zucchero, spezie e latte o crema di latte.<ref>{{citaCita web|lingua=en|url = https://www.britannica.com/topic/sherbet|titolo =Sherbet sherbet|accesso{{!}} =Definition 17& novembreIngredients 2021{{!}} Britannica|sito=www.britannica.com|accesso=2025-07-16}}</ref>
=== Sharbat ===
La coltivazione della canna da zucchero viene importata in [[Sicilia]] dagli [[Arabi]] nel IX secolo. Lo zucchero è l'ingrediente principale per la preparazione del sorbetto: gli Arabi erano soliti preparare infusi a base di acqua, zucchero, erbe e spezie. I sorbetti venivano raffreddati attraverso il [[processo endotermico]] provocato dall'aggiunta di sali nel ghiaccio: questo era il modo di congelare i sorbetti, ponendoli in recipienti circondati da ghiaccio e sale.
Nel mondo arabo si diffuse lo ''sherbet'' di origine persiana (dove veniva chiamato ''sharbat''), un dessert ghiacciato a base di frutta, acqua, zucchero, spezie e latte o crema di latte.<ref>{{cita web|url = https://www.britannica.com/topic/sherbet|titolo = sherbet|accesso = 17 novembre 2021}}</ref>
La coltivazione della canna da zucchero viene importata in [[Sicilia]] dagli [[Arabi]] nel IX secolo. Lo zucchero è l'ingrediente principale per la preparazione del sorbetto: gli Arabi erano soliti preparare infusi a base di acqua, zucchero, erbe e spezie. I sorbetti venivano raffreddati attraverso il [[processo endotermico]] provocato dall'aggiunta di sali nel ghiaccio: questo era il modo di congelare i sorbetti, ponendoli in recipienti circondati da ghiaccio e sale.
 
Questa tradizione fu importata anche in Sicilia dove alcuni ritrovamenti testimoniano l'esistenza di ghiacciaie sull'sulle [[AppenninoMadonie]] sicilianoe sui [[Nebrodi]]: fosse naturali o costruzioni dell'uomo servivano a conservare la neve durante il periodo invernale per poi essere venduta in blocchi durante le stagioni primaverile ed estiva. Lo scrittore arabo Ibn Ankal scrive: «Lungo la spiaggia, nei dintorni di Palermo, cresce vigorosamente la canna di Persia e copre interamente il suolo; da essa il sugo si estrae per pressione.» Inoltre in Sicilia abbondavano il sale marino e la neve (sull'[[Etna]], sui [[monti Iblei]], sulle [[Madonie]] e anche [[Nebrodi|monti Nebrodi]] dove enormi [[Formazione nevosa perenne|nevai]] artificiali rifornivano in estate tutta la zona costiera).
 
=== L'età moderna ===
Nel tardo [[Medioevo]] comparvero in Italia antenati del gelato moderno basati su latte e frutta ghiacciata.<ref name=focus/> Una ricetta viene riportata anche ne [[Il Milione]].
 
Tra le diverse specialità culinarie che [[Caterina de' Medici]] introdusse nella corte francese vi era anche un dessert semifreddo cremoso.<ref name=focus/> ASecondo [[Bernardoalcune Buontalenti]]fonti, vienela attribuitanascita adel metàgelato, nel [[XVI secolo|Cinquecento]] la crema fiorentina, il primoè veroda esempioattribuire diall'architetto gelatofiorentino del[[Bernardo mondo, che prevede anche l'uso dell'uovoBuontalenti]].<ref>{{Cita nameweb|lingua=it|url=idg>[https://www.istitutodelgelatotreccani.it/origini-e-storia-del-enciclopedia/gelato/|titolo=Gelato Origini- del gelato]Enciclopedia|sito=Treccani|accesso=2025-07-16}}</ref>
 
Tra il 1560 e il 1570 Blasius Villafranca, un medico spagnolo che viveva a [[Roma]], scoprì (o molto più probabilmente riscoprì e pubblicò) che il [[salnitro]] rendeva semplice la creazione di ghiaccio artificiale e un congelamento più rapido,<ref name=focus/> permettendo tra l'altro l'invenzione culinaria delle ''bombes glacées''.
 
A metà del [[XVII secolo|Seicento]], il sorbetto era consumato anche a [[Firenze]], in [[Spagna]] e a [[Parigi]]<ref name="liddell"/>, ma soprattutto a [[Napoli]], che si segnalava come la città dei migliori sorbettieri. Il francese [[Enrico II di Guisa]], nelle sue memorie del 1647, scrisse che a [[Napoli]] i sorbetti di ogni genere erano deliziosi e migliori che in qualunque altro paese.<ref name="books.google.it">Angelo{{Cita libro|nome=Angelo|cognome=Forgione,|titolo=Napoli [svelata: belle vicende della storia partenopea dalle origini a oggi|url=https://books.google.it/books?id=71b4zgEACAAJ&dq=napoli+svelata&hl=it&sa=X&redir_esc=y ''Napoli svelata''], Magenes, |accesso=2023-10-25|data=2022, |editore=Magenes|lingua=it|ISBN =978-88-6646649-924248-811}}</ref> Nel 1692, il cuoco [[Antonio Latini]] scrisse ne "Lo scalco alla moderna" che a "Napoli pare ch’ogn’uno nasca, col genio, e con l’istinto di fabricar Sorbette".<ref name="books.google.it" />
 
Nel 1671 un piatto di "gelato" fu servito al tavolo reale di [[Carlo II d'Inghilterra]]. Un "gelato" come dessert fu servito anche in una cena di gala a [[Stoccolma]] nel 1688. Questi "gelati" erano prodotti con panna, frutti e aromi, senza uova e contenevano molti cristalli di ghiaccio.<ref name="liddell"/>
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=== Il gelato moderno ===
[[File:Procopio-de-Coltelli2 opt2.jpg|thumb|right|[[Francesco Procopio dei Coltelli]]]]
 
L'attribuzione "dell'invenzione" del gelato è indubbiamente legata al siciliano Francesco Procopio dei Coltelli. Partendo da [[Aci Trezza]] o [[Palermo]] arrivò fino a [[Parigi]], dove aprì nel [[1686]] un locale tuttora esistente, il [[Café Procope]], dove veniva servita una grande varietà di gelati. ed essendo riconosciuto dai francesi come "limonadieur".<ref>{{Cita web|url=https://lemuseedelaglace.fr/musee-de-la-glace/ |titolo=HISTOIRE DE LA GLACE |autore= |sito=lemuseedelaglace.fr |data= |lingua=Fr |accesso=12 novembre 2021}}</ref> In seguito, dato l'enorme successo ottenuto, si spostò in una nuova e più grande sede (oggi in rue de l'Ancienne Comédie), di fronte alla "[[Comédie Française]]" (il teatro, fondato nel 1680, si sarebbe poi spostato nella sede attuale nel 1799).
La [[Sicilia]] fu la prima regione d'Italia dove, già verso la fine del [[XVII secolo]], si diffuse il consumo delle creme gelate come il [[sorbetto]], che entrò a far parte dei menù estivi dell’aristocrazia palermitana, divenendo una tradizione gastronomica quelli al limone e all’arancia<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=redazione|url=https://www.palermoweb.com/palermoweb/index.php/il-dolce-di-neve-il-gelato|titolo=Palermo Web - Il dolce inventato dalla neve: il gelato siciliano|sito=Palermo Web|data=2012-10-31|accesso=2025-07-16}}</ref>. Notizie certe riguardo l’invenzione del gelato<ref>{{Cita libro|nome=Donata|cognome=Panciera|titolo=Il gelato: Tecniche, attrezzature, ricette|url=https://books.google.it/books?id=2NMHEAAAQBAJ&pg=PT27&dq=il+gelato+procopio+coltelli&hl=it&newbks=1&newbks_redir=0&source=gb_mobile_search&sa=X&ved=2ahUKEwin8435keD7AhWrRPEDHQiJCkkQ6AF6BAgKEAM#v=onepage&q=il%20gelato%20procopio%20coltelli&f=false|accesso=2023-10-25|data=2020-11-09|editore=HOEPLI EDITORE|lingua=it|ISBN=978-88-203-9838-5}}</ref> riguardano Il siciliano Francesco Procopio dei Cutelli, partendo da [[Aci Trezza]] o [[Palermo]] arrivò fino a [[Parigi]], dove aprì nel [[1686]] un locale tuttora esistente, il [[Café Procope]], in cui si serviva una grande varietà di gelati; era riconosciuto dai francesi come "''limonadieur''".<ref>{{Cita web|url=https://lemuseedelaglace.fr/musee-de-la-glace/ |titolo=HISTOIRE DE LA GLACE |autore= |sito=lemuseedelaglace.fr |data= |lingua=Fr |accesso=12 novembre 2021}}</ref> In seguito, dato l'enorme successo ottenuto, si spostò in una nuova e più grande sede (oggi in rue de l'Ancienne Comédie), di fronte alla "[[Comédie Française]]" (il teatro, fondato nel 1680, si sarebbe poi spostato nella sede attuale nel 1799).
 
Nel 1775 fu pubblicato a Napoli il trattato ''De' Sorbetti'', opera scientifica del professore universitario di Medicina [[Filippo Baldini]], in cui si faceva distinzione tra sorbetti all'acqua e sorbetti al latte.<ref name="liddell"/>
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Nel 1840, il viaggiatore tedesco Carlo Augusto Mayer scrisse nel suo diario ''Neapel und die Neapolitaner'' che "in nessun luogo si fanno gelati così eccellenti e a buon mercato come a Napoli. D’estate e d’inverno se ne fanno di tutti i frutti, o più liquidi in bicchieri, o più solidi in pezzi rotondi; oppure - e questo è il trionfo dell’arte - simili a una spuma".<ref name="books.google.it" />
 
Una serie di innovazioni tecniche, come la gelatiera a manovella (brevettata nel 1843 da Nancy Johnson)<ref>{{Cita web|url=https://wams.nyhistory.org/expansions-and-inequalities/industry-and-immigration/ice-cream-maker-patent/|titolo=Ice Cream Maker Patent|autore=Kelly Aliano|sito=Women & the American Story|lingua=en|accesso=2024-03-13}}</ref>, portarono alla diffusione più ampia del gelato e infine alla produzione industriale. In Italia a fine Ottocento il gelatiere napoletano Domenico Pepino portò a [[Torino]] la "Vera Gelateria Artigiana Napoletana" [[Pepino (azienda)|Pepino]]. La bottega propose in seguito un gelato noto come ''Pinguino'', il primo gelato da passeggio con stecco, e divenne fornitrice della Casa Reale.
 
Nel 1908 il gelataio napoletano Salvatore Lezza portò la ricetta degli [[spumone|spumoni]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove il gelato napoletano divenne elemento tipico della cultura popolare. Ogni 21 agosto si celebra il "National Spumoni Day".<ref>[{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.holidayscalendar.com/event/national-spumoni-day/ ''|titolo=National Spumoni Day''|sito=Holidays Calendar|accesso=2025- su holidayscalendar.com] URL consultato il 22 aprile 2022.07-16}}</ref>
 
Nel 1911 fu pubblicato il ''Trattato di Gelateria'', il primo ricettario dedicato alla gelateria pubblicato in Italia, del perugino Giuseppe Enrico Grifoni, artigiano che aveva appreso i segreti del mestiere a [[Napoli]] e aperto una fortunata gelateria a [[Bologna]]. Fu il gelatiere preferito di [[Giosuè Carducci]], che lo soprannominò “il napoletano di Bologna”<ref>[{{Cita web|url=https://www.parmaelasuastoria.it/Grifoni-Tratatto-di-gelateria.aspx|titolo=Teca Digitale ''Grifoni, TrattatoTratatto di gelateria'' |sito=www.parmaelasuastoria.it|accesso=2025- su Parma e la sua storia] URL consultato il 22 aprile 2022.07-16}}</ref> alludendo al lungo soggiorno nella città campana in cui aveva imparato l’arte.<ref name="books.google.it" />
Nel 1908 il gelataio napoletano Salvatore Lezza portò la ricetta degli [[spumone|spumoni]] negli [[Stati Uniti]], dove il gelato napoletano divenne elemento tipico della cultura popolare. Ogni 21 agosto si celebra il "National Spumoni Day".<ref>[https://www.holidayscalendar.com/event/national-spumoni-day/ ''National Spumoni Day'' - su holidayscalendar.com] URL consultato il 22 aprile 2022.</ref>
 
Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione ed esportazione all'estero della cultura italiana del gelato, oltre alla [[Napoli|napoletana]] e alla [[sicilia]]na, meritavi è da fine XIX citazionesecolo quella [[Veneto|veneta]], in particolare quella della [[Val di Zoldo]], del [[Cadore]] della [[provincia di Belluno]]. In particolare, i gelatai bellunesi furono i primi a diffondere popolarmente il gelato italiano in Europa, prima tramite l'emigrazione stagionale e poi aprendo numerosi locali in diversi paesi (soprattutto in quelli di lingua tedesca).<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.repubblica.it/il-gusto/2021/06/16/news/enogastronomia_gelato_storia_zoldani-306024263/|titolo=Val di Zoldo, la vallata veneta che ha saputofatto farsiconoscere apprezzareil gelato in tuttoEuropa|sito=la ilRepubblica|data=2021-06-16|accesso=2025-07-16}}</ref><ref>{{Cita mondoweb|url=https://www.valdizoldo.net/it/attivita/culturattiva/terra-di-gelatieri|titolo=La InVal particolaredi unZoldo è Terra di gelatieri|sito=www.valdizoldo.net|accesso=2025-07-16}}</ref> {{cn|Un gelataio cadorino, [[Italo Marchioni]], nel 1904 inventò il [[cono gelato]], ovvero un contenitore fatto di [[cialda]] con la parte aperta verso l'alto da riempire con il gelato (a palline o con una spatola), contribuendo con questa innovazione a incrementare la popolarità e la diffusione del gelato italiano.}} Il gelataio napoletano Spica rivestì il cono internamente con uno strato isolante di cioccolato, olio e zucchero, e lo riempì di gelato alla crema di latte ricoperta di cacao magro con granella di mandorle e nocciole. L’idea fu battezzata con il nome di ''[[Cornetto (gelato)|Cornetto]]''<ref>[{{Cita web|url=https://angeloforgione.com/2015/05/07/cornetto_napoletano/ ''|titolo=Il "Cornetto"“Cornetto”, geniale idea napoletana'' - su angeloforgione.com] URL consultato|autore=Angelo Forgione|sito=il 22Blog apriledi 2022.ANGELO FORGIONE|data=2015-05-07|lingua=it-IT|accesso=2023-10-25}}</ref> e brevettata nel 1961, per poi essere acquistata dalla multinazionale [[Unilever]], proprietaria delfra marchio [[Algida]] e digli altri marchidel nel mondo, che rese l'idea napoletanamarchio [[Cornetto (gelato)|l’icona dei gelati industriali da passeggioAlgida]].
Nel 1911 fu pubblicato il ''Trattato di Gelateria'', il primo ricettario dedicato alla gelateria pubblicato in Italia, del perugino Giuseppe Enrico Grifoni, artigiano che aveva appreso i segreti del mestiere a [[Napoli]] e aperto una fortunata gelateria a [[Bologna]]. Fu il gelatiere preferito di [[Giosuè Carducci]], che lo soprannominò “il napoletano di Bologna”<ref>[https://www.parmaelasuastoria.it/Grifoni-Tratatto-di-gelateria.aspx ''Grifoni, Trattato di gelateria'' - su Parma e la sua storia] URL consultato il 22 aprile 2022.</ref> alludendo al lungo soggiorno nella città campana in cui aveva imparato l’arte.<ref name="books.google.it" />
 
Il gelato più grande del mondo è stato realizzato nel 2011 a Rimini durante la 32ª edizione del Salone Internazionale gelateria, pasticceria e panificazione artigianale. Il cono, realizzato con oltre 2000 cialde, era alto 2,81 metri e pesava 70 kg. A capo della squadra di 7 artigiani che hanno compiuto l'opera, il cioccolatiere Mirco Della Vecchia.<ref>{{Cita web|url=https://cesarine.com/it/blog/ricettario-cesarine/gelato-storia-ricetta|titolo=Ricetta gelato alla vaniglia|sito=Cesarine|data=2023-06-16|lingua=it|accesso=2024-08-01}}</ref>
Tra le varie scuole che si sono distinte nel tempo nella fabbricazione ed esportazione all'estero della cultura italiana del gelato, oltre alla [[Napoli|napoletana]], merita citazione quella [[Veneto|veneta]], in particolare quella della [[Val di Zoldo]], del [[Cadore]] della [[provincia di Belluno]], che ha saputo farsi apprezzare in tutto il mondo. In particolare un gelataio cadorino, [[Italo Marchioni]] nel 1904 inventò il [[cono gelato]], ovvero un contenitore fatto di cialda con la parte aperta verso l'alto da riempire con il gelato (a palline o con una spatola), contribuendo con questa innovazione a incrementare la popolarità e la diffusione del gelato italiano. Il gelataio napoletano Spica rivestì il cono internamente con uno strato isolante di cioccolato, olio e zucchero, e lo riempì di gelato alla crema di latte ricoperta di cacao magro con granella di mandorle e nocciole. L’idea fu battezzata con il nome di ''Cornetto''<ref>[https://angeloforgione.com/2015/05/07/cornetto_napoletano/ ''Il "Cornetto", geniale idea napoletana'' - su angeloforgione.com] URL consultato il 22 aprile 2022.</ref>e brevettata nel 1961, per poi essere acquistata dalla multinazionale [[Unilever]], proprietaria del marchio [[Algida]] e di altri marchi nel mondo, che rese l'idea napoletana [[Cornetto (gelato)|l’icona dei gelati industriali da passeggio]].
 
== Descrizione ==
{{C|capitolo confuso, privo di fonti e mal organizzato. Una RO?|cucina|luglio 2022}}
Dal punto di vista produttivo e della lavorazione, esistono due varietà distinte di gelato: il ''gelato artigianale'' e il ''gelato industriale'' o ''confezionato''.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Giorgia Di Sabatino|url=https://www.lacucinaitaliana.it/news/salute-e-nutrizione/gelato-confezionato-vs-artigianale/|titolo=Gelato: confezionato VS artigianale|sito=La Cucina Italiana|data=2018-07-20|accesso=2025-07-16}}</ref>
 
=== Gelato artigianale ===
[[File:Gelatiera.jpg|thumb|Gelatiera elettrica casalinga]]
 
Questo tipo di gelato è caratterizzato dall'uso di ingredienti specifici per gelateria e materie prime fresche. Rispetto a quello industriale può presentare le seguenti differenze:
 
* il prodotto è solitamente fresco e prodotto dallo stesso rivenditore;
* la produzione avviene grazie a macchine discontinue con cilindro aperto;
* minor quantità di grassi (6-10% in quello prodotto artigianalmente 8-12% in quello industriale);
* minor quantità d'aria (parametro noto come overrun: max 35% negli artigianali, min 70% in quelli industriali).
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La miscela base per i gusti deve essere sottoposta a [[pastorizzazione]] al fine di renderla igienicamente sicura e di ottenere un miglior legame tra componenti solidi e acqua, risultante in una struttura più stabile e una tessitura più cremosa nel prodotto finale. Nel gelato artigianale di frutta all'acqua, noto popolarmente come ''[[sorbetto]]'', sono tipicamente assenti ingredienti quali latte e suoi derivati (laddove presenti il prodotto perde le sue caratteristiche di dessert freddo privo di grassi e di lattosio); taluni operatori ne fanno comunque uso in base a usi alimentari locali o per sopperire all'incapacità tecnica di ottenere un prodotto ugualmente cremoso. I rimanenti ingredienti sono la frutta (dal 25 al 60 per cento in peso sul totale) e gli zuccheri aggiunti (intorno al 25 per cento). Dal momento che il sorbetto è in media meno cremoso del gelato, alcuni gelatieri aggiungono comunque grassi o latte per migliorarne la consistenza e rendere così il prodotto finito apprezzabile da una più vasta gamma di consumatori.
 
[[File:Macchina combinata per produzione gelato artigianale.jpg|miniatura|Macchina combinata per la produzione di gelato artigianale]]
 
I gelatieri che invece prediligono un più rigoroso rispetto della tradizionale formula del sorbetto non ne fanno uso, riuscendo, in taluni casi e in virtù di conoscenze tecniche più spinte o più semplicemente grazie alla disponibilità di migliori materie prime (frutta di migliore qualità, di stagione e matura) e all'utilizzo di tre o quattro tipi di zuccheri semplici invece del solo saccarosio (con peso molecolare più alto dando più compattezza al gelato finito e con potere dolcificante più basso ottenendo un gelato più delicato), a ottenere un prodotto dalle caratteristiche simili a quello con la presenza di grassi aggiunti.
 
La preparazione del gelato avviene mediante l'uso di macchine che consentono la gestione delle varie fasi. L'[[Italia]] è l'unica nazione al mondo dove il gelato artigianale copre il 55% del mercato<ref>Vedi{{Cita [httpweb|lingua=it-IT|url=https://www.gelatoartigianale.it/|titolo=Homepage|sito=Gelato gelatoartigianale.it]Artigianale|accesso=2025-07-16}}</ref>, grazie alla copertura capillare, la storia, la tradizione, l'abitudine del gelato da passeggio e la professionalità degli addetti. Negli ultimi anni, l'aumento di [[allergia|allergie]], intolleranze alimentari e [[celiachia]], ha favorito la diffusione di gusti vegetali senza [[glutine]] e soprattutto senza [[lattosio]] (usando latte di riso o di soia), o a base d'acqua (frutta).
 
==== Semilavorati per gelateria ====
Nei gelati artigianali possono essere impiegati [[ingredienti composti]], altrimenti detti ''semilavorati'': una miscela di componenti del gelato artigianale preparata conda modalitàaziende industrialispecializzate. Questo è dato dal fatto che negli ultimi anni è aumentato notevolmente il numero dei gusti esposti e si è cercato di semplificare il processo produttivo partendo da un gusto bianco (fiordilatte) di base a cui aggiungere le paste. Fino a oggi, laLa maggioranza delle gelaterie italiane, storiche e no, fannofa uso di basi per gelato, {{citazione necessaria|senza che questo costituisca di per sé un elemento distintivo del prodotto finale, la cui qualità viene invece influenzata dai singoli ingredienti così come dai processi produttivo e conservativo.}} L'aromatizzazione viene fatta con prodotti naturali (vaniglia in bacche, buccia di limone, liquori) o con [[aroma|aromi artificiali]].
 
In gelateria, gli ingredienti semilavorati nascono da alcune necessità pratiche: tra queste, l’esigenza di conservare le materie prime, la loro funzione di leganti, la riduzione dei tempi di preparazione, le garanzie igieniche. Tutti elementi che i gelatieri, a seconda del loro tipo di attività, dei gusti della clientela, della stagionalità, devono prendere in considerazione nella scelta di come preparare il gelato, valutando se e come ricorrere all’ausilio di questi prodotti.
 
I primi prodotti che comparvero sul mercato con la funzione di leganti, al posto di uova e zucchero, furono la farina di semi di carruba o di guar, la gelatina o la pectina, prodotti naturali dalle proprietà addensanti e collanti. A differenza di uovo e zucchero, il Neutro garantiva risultati più sicuri.Non ebbero difficoltà, pertanto, ad affermarsi altri prodotti come la farina di semi di carruba o di guar, la gelatina o la pectina, prodotti naturali dalle proprietà addensanti e collanti. Non apportando nulla dal punto di vista organolettico, vennero definiti '''Neutri'''. A differenza di uovo e zucchero, il Neutro garantiva risultati più sicuri.
 
Dopo un’iniziale fortuna, i Neutri tuttavia rivelarono alcuni difetti: era necessario un loro '''dosaggio estremamente corretto e preciso''', e chi lavorava con quantità limitate riscontrava difficoltà a pesare la sostanza senza oltrepassare i quantitativi previsti. Così vennero introdotte le '''Basi''', le quali consentivano un più facile dosaggio dei Neutri. Le prime Basi contenevano miscele di stabilizzanti ed emulsionanti nonché altri ingredienti atti a ottenere un prodotto finale ben bilanciato. Attualmente la gamma delle miscele basi è ampia e diversificata, e consente all’artigiano gelatiere di far fronte alle numerose esigenze che cambiano a seconda dei gusti dei consumatori e delle stagioni. Si va dalle basi da utilizzare per realizzare i gelati a base latte a quelle per i gelati di frutta; alcune rendono il gelato più cremoso, morbido e caldo, altre più leggero e delicato.
 
A prescindere dal tipo di preparazione che un gelatiere ha deciso di adottare, utilizzando materie primarie o ricorrendo totalmente o parzialmente all’impiego di prodotti semilavorati, nella preparazione di un gelato artigianale è fondamentale l'utilizzo di '''stabilizzanti''', addensanti ed emulsionanti, i quali influiscono in maniera determinante sulla microstruttura del gelato e contribuiscono alla stabilità fisico-chimica del prodotto finito. Gli effetti della loro azione sono alquanto simili anche se la loro specifica funzione e chiaramente diversa l'una dall'altra.
 
Altro tipo di ingredienti composti è rappresentato dalle '''Paste Insaporenti''', o aromatizzanti. Tra queste ci sono le tradizionali paste di semi oleosi come cioccolato, nocciola, pistacchio, mandorla, ma anche quelle che si utilizzano per gusti più originali, come tiramisù, mascarpone, yogurt, fino ad arrivare a una vasta scelta di marmellate di frutta di ogni gusto.
 
Per il gelatiere artigiano le paste sono un elemento di grande importanza per produrre un’estesa gamma di gusti in quantità limitata, perché consentono di ridurre i tempi nella preparazione o di migliorare il sapore qualora, ad esempio, la frutta di stagione sia ancora acerba. Il loro vantaggio principale è la '''versatilità''', che consente all’artigiano di personalizzare la miscela, dare il proprio tocco personale e sfoggiare tutta la professionalità che possiede.
 
Sono prodotti fluidi, ovvero '''umidi''': per questo il controllo macrobiologico effettuato su di essi da parte delle case produttrici è rigoroso, sia nella fase della ricezione delle materie prime, sia nella lavorazione, sia in sede di controllo di qualità. L’uso dei semilavorati è una garanzia per il consumatore dal punto di vista di sicurezza e igiene. Il loro contenuto macrobiologico è sempre certificato, solitamente a livelli molto bassi e privo di germi patogeni: le aziende produttrici infatti richiedono materie prime rigorosamente garantite dall’'''assenza di OGM'''.
 
Infine esistono gli ingredienti composti pronti per l’uso: preparati in pasta, in polvere o liquidi, dalla composizione completa (già contenenti ingredienti di base ed ingredienti caratterizzanti). Consentono ai gelatieri di preparare gelati alle creme o alla frutta, con la sola aggiunta di acqua e/o latte, secondo le rispettive ricette in tempi più rapidi. Utilizzati nelle produzioni di gelato insieme alla frutta fresca valorizzano e rafforzano il sapore della frutta anche in periodi extrastagionali. Tali prodotti possono in alternativa essere personalizzati a seconda della creatività del gelatiere e garantiscono un perfetto bilanciamento, una costanza qualitativa e la massima sicurezza alimentare.
==== Semilavorati ====
Nei gelati artigianali possono essere impiegati [[ingredienti composti]], altrimenti detti ''semilavorati'': una miscela di componenti del gelato preparata con modalità industriali. Questo è dato dal fatto che negli ultimi anni è aumentato notevolmente il numero dei gusti esposti e si è cercato di semplificare il processo produttivo partendo da un gusto bianco (fiordilatte) di base a cui aggiungere le paste. Fino a oggi, la maggioranza delle gelaterie italiane, storiche e no, fanno uso di basi per gelato, {{citazione necessaria|senza che questo costituisca di per sé un elemento distintivo del prodotto finale, la cui qualità viene invece influenzata dai singoli ingredienti così come dai processi produttivo e conservativo.}} L'aromatizzazione viene fatta con prodotti naturali (vaniglia in bacche, buccia di limone, liquori) o con [[aroma|aromi artificiali]].
 
==== Emulsionanti ====
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* ''gelati di frutta'' (o ''frutte'') se composti da almeno il 15% di frutta (10% per gli agrumi), il 18% di zuccheri, il 28-31% di residuo secco totale.
 
Gli ingredienti principali del gelato sono: latte, panna, zucchero, uova, frutta, miele, mascarpone frutta secca, cacao o cioccolato, caffè, ecc. Tra i gusti piùci noti ricordiamosono la [[Crema (gastronomia)|crema]], il fiordilatte, il [[cioccolato]] e il cioccolato con nocciole (spesso detto ''bacio'' che in effetti è la [[gianduia]]), la [[Stracciatella (gelato)|stracciatella]], il torrone e la nocciola. Nei gusti alla frutta il limone e la fragola, oltre alle infinite possibilità offerte dall'avvicendarsi delle stagioni: [[mela]], [[pera]], [[arancia]], [[ribes]], [[lampone]], [[mirtillo]], [[Prunus persica|pesca]] e frutti tropicali. Spesso {{cn|(a discapito della qualità)}} per praticità si usa frutta surgelata all'origine, solo polpa già pulita e commercializzata da ditte specializzate.
 
== Varianti ==
Nel [[subcontinente indiano]] viene preparato il ''kulfi'', un dolce simile al gelato ma dalla consistenza più densa.<ref>{{cita libro|titolo=Matthew Kenney|autore=Matthew Kenney|editore=Gibbs Smith|anno=2009|pagine=134-5|lingua=en}}</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* www.ilgelatoartigianale.info
* Angelo Forgione, ''Napoli svelata'', editore Magenes, 2022 - Milano
* Giuseppe Enrico Grifoni, ''Trattato di gelateria. Manuale pratico per la fabbricazione dei gelati e relative conserve'', editore Bietti, 1911 - Milano
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* [[Affogato al caffè]]
* [[Caffè di Liegi]]
* [[Camioncino dei gelati]]
* [[Coppa Danimarca]]
* [[Dondurma]]
* [[Gelato alla spina]]
* [[Gelato al puffo]]
* [[Gelato Museum Carpigiani]]
* [[Granita]]
* [[Kulfi]]
* [[Plombières (gastronomia)|Plombières]]
* [[Porzionatore]]
* [[Sorbetto]]
* [[Spaghettieis]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.ilgelatoartigianale.info/|titolo=Il Gelato artigianale di tradizione italiana|sito=www.ilgelatoartigianale.info|accesso=2025-07-16}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Gelati e sorbetti| ]]
[[Categoria:Cucina siciliana]]
 
[[Categoria:Dolci a base di latte]]