Lotta di Popolo: differenze tra le versioni
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{{Partito politico
|nome = Lotta di Popolo
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|stato = ITA
|fondazione = 1º maggio 1969
|sede = [[Roma]]
|ideologia = [[Neofascismo]]<br />[[Nazi-maoismo
|collocazione =
|colori = {{color box|black}} [[Nero]]
|categorie = no
}}
L''''Organizzazione Lotta di Popolo''' ('''OLP''') fu un gruppo politico [[
== Storia ==
Il 1º maggio 1969, nella
▲Dal [[Secolo d'Italia]] di sabato 1º marzo 2008 [https://robertoalfattiappetiti.blogspot.com/2008/03/valle-giulia-quei-ragazzi-antipatici.html]</ref>. Il tentativo di Lotta di Popolo fu quello di cavalcare le lotte studentesche abbandonando l'impostazione nostalgica del [[Movimento Sociale Italiano|MSI]] e sfruttando la critica sviluppata dal movimento studentesco contro l'indirizzo riformista del [[Partito Comunista Italiano|PCI]].
▲Coi suoi volantini attaccava la divisione in blocchi del mondo sancita a [[Conferenza di Jalta|Jalta]] e il [[trattato di non proliferazione nucleare]] voluto da [[USA]] e [[Unione Sovietica]], che venivano letti come tentativi per impedire l'emancipazione degli Stati europei. Sosteneva inoltre che "[[antifascismo]] e [[anticomunismo]] sono false contrapposizioni create dal sistema per incanalare le forze rivoluzionarie" e rilanciava l'unità del popolo italiano "al di fuori e contro le istituzioni" per liberarsi "dall'oppressione politica, economica e culturale dell'[[imperialismo]] [[russia|russo]]-[[statunitense]] dei suoi alleati, [[Città del Vaticano|Vaticano]] e [[sionismo]] internazionale."<ref>Dal volume ''Rapporto sulla violenza fascista in Lombardia'', pubblicato dall Giunta Regionale della Lombardia nel 1975</ref>
Nel corso del tempo cercò riferimento nella [[Rivoluzione culturale]] cinese, protestò contro la [[guerra del Vietnam]], oscillò su posizioni anarcoidi<ref>Come emerge dal volantino ''La fantasia al posto del potere'', diffuso a Roma alla fine del marzo 1970 e riprodotto a pagina 190 del ''Rapporto sulla violenza fascista in Lombardia''</ref> e portò avanti la critica [[nazionalismo|nazionalista]] verso i movimenti di sinistra, sostenendo che il comunismo si era consolidato in [[Unione Sovietica]] soltanto grazie alla russificazione di [[Stalin]] che, superata l'opposizione di [[Lev Trockij|Trockij]], fece appello agli istinti nazionali del popolo russo<ref>Dall'articolo ''Contro un "Supersinistrismo psicopatico"'', in "Lotta di Popolo", n. 2, Milano 1971 ripreso in AA;VV., ''I dieci anni che sconvolsero il mondo'', Arcana Editrice, Roma 1978 (pagg. 113-114), conservato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano.</ref>.
Lotta di Popolo svolse in sostanza il ruolo di una "camera di compensazione" tra i due principali gruppi della destra eversiva del periodo, [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e [[Avanguardia Nazionale]], e unendo al suo interno i principali esponenti delle due formazioni ne favoriva il coordinamento<ref>[https://www.memoria.san.beniculturali.it/documenti-online/-/doc/detail/655/18%20%20Sentenza%20della%20Corte%20di%20Assise%20di%20Bologna%20del%2006%20aprile%202022,%20R%20G%20%202-2021?keyword= Sentenza della Corte d'Assise contro Paolo Bellini] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20231107105603/https://www.memoria.san.beniculturali.it/documenti-online/-/doc/detail/655/18%20%20Sentenza%20della%20Corte%20di%20Assise%20di%20Bologna%20del%2006%20aprile%202022,%20R%20G%20%202-2021?keyword= |date=7 novembre 2023 }}, 6 aprile 2022, p. 701.</ref>. Il gruppo si sciolse nel 1973, contemporaneamente allo scioglimento forzato di Ordine Nuovo e alla crisi di Avanguardia Nazionale.
=== Lotta Popolare ===
== Riferimenti ideologici ==
{{F|
Il riferimento ideale più immediato è quello al ''nazional-[[comunitarismo]]'' di [[Jean Thiriart]] anche se molte prese di posizione si spingevano oltre. Lotta di Popolo rifiutava esplicitamente le ideologie, definite strumenti in mano a chi vuole il popolo diviso e contrapposto, ma utilizzava sia il pensiero dei rivoluzionari di [[sinistra (politica)|sinistra]], come [[Mao Zedong]], che di personaggi di [[estrema destra]], accomunati secondo il gruppo stesso, da un'ottica [[anticapitalismo|anticapitalista]], [[Anti-imperialismo|antimperialista]] e [[antisionismo|antisionista]].
Era comunque diffusa l'opinione che Lotta di Popolo potesse essere inclusa tra i movimenti dell'estrema destra neofascista, come sostenevano non solo i gruppi di sinistra<ref>{{Cita web|url=http://www.intermarx.com/ossto/archivio.html|titolo=QUANDO IL FASCISMO SI COLORA DI ROSSO|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120430073121/http://www.intermarx.com/ossto/archivio.html
Ciascun militante rivendicava un proprio percorso intellettuale, al di là della comune lettura di [[Pierre-Joseph Proudhon|Proudhon]] e [[Georges Eugène Sorel|Sorel]] e di autori "provocatori" come [[Jack Kerouac]], [[Allen Ginsberg]], [[Henry Miller]], [[Louis-Ferdinand Céline]], [[Jean Lartéguy]].
Tra i riferimenti si annoverano infatti anche figure di sinistra come [[Võ Nguyên Giáp]], [[Malcolm X]] e soprattutto [[Che Guevara]]; un uomo, quest'ultimo, che aveva lasciato la poltrona di ministro delle Finanze a [[Cuba]] per combattere in Africa e morire in [[Bolivia]], ed era considerato un eroe la cui figura andava oltre la destra e la sinistra.
I riferimenti politici e culturali erano peraltro assai diversi e toccavano [[René Guénon]], [[Drieu La Rochelle]], [[Julius Evola]], [[André Malraux]], l'esistenzialismo di [[Jean-Paul Sartre|Sartre]], le interpretazioni della [[Scuola di Francoforte]], i concetti di [[Martin Heidegger|Heidegger]], [[Karl Jaspers|Jaspers]], [[José Ortega y Gasset]], le analisi di [[Gino Germani]], [[Werner Sombart]], [[Oswald Spengler]].
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== Bibliografia ==
* Eduardo M. Di Giovanni, Marco Ligini, Guido Salvini, ''La strage di Stato: controinchiesta'', BIM, 1999, ISBN 88-86973-17-9, 9788886973175.
* Luigi V. Majocchi, ''Rapporto sulla violenza fascista in Lombardia: testo integrale della relazione della Commissione di inchiesta nominata dalla Giunta della Regione Lombardia e presieduta dall'assessore Sandro Fontana'', Cooperativa scrittori, Roma, 1975.
* Ugo Maria Tassinari, ''Fascisteria: i protagonisti, i movimenti e i misteri dell'eversione nera in Italia (1965-2000)'', Castelvecchi, 2001.
* Nicola Rao, ''Il piombo e la celtica'', Sperling, 2009.
* Mario Caprara e Gianluca Semprini, ''Destra estrema e criminale'', Newton Compton, 2012.
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20071011005150/http://www.cittadinisenzafrontiere.it/cms/attach/comunitaristi_e_nazimaoisti_claudia_cernigoi.pdf Comunitaristi e nazimaoisti di Claudia Cernigoi]
* {{cita web|url=http://www.intermarx.com/ossto/archivio.html|titolo=Quando il fascismo si colora di rosso}}
{{anni di piombo}}
{{portale
[[Categoria:Associazioni politiche italiane del passato]]
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