Helmut Kohl: differenze tra le versioni
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|prefisso onorifico =
|nome = Helmut Kohl
|immagine = Helmut Kohl (1996).
|didascalia = Helmut Kohl nel 1996
|carica = 6º [[Cancelliere federale della Germania]]<ref>A causa della divisione della Germania, Helmut Kohl è stato il cancelliere federale della sola [[Germania Ovest]] fino al 2 ottobre 1990. Dal 3 ottobre 1990 al 1998 è stato cancelliere federale della [[Riunificazione tedesca|Germania riunificata]]. Il termine Germania Ovest è il nome comune per la '''Repubblica Federale di Germania''' tra la sua formazione il 23 maggio 1949 e la [[riunificazione tedesca]] il 3 ottobre 1990, quando la [[Germania Est]] venne unita alla sua controparte occidentale. La carica di cancelliere non è mai esistita nella RDT.</ref>
|mandatoinizio = 1º ottobre 1982
|mandatofine = 27 ottobre 1998
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|carica5 = [[Leader dell'opposizione (Germania)|Leader dell'opposizione]]
|mandatoinizio5 = 13 settembre 1976
|mandatofine5 = 1
|primoministro5 = [[Helmut Schmidt]]
|predecessore5 = [[Karl Carstens]]
|successore5 = [[Herbert Wehner]]
|carica6 = Presidente del gruppo [[Unione CDU/CSU|CDU/CSU]] nel [[Bundestag]]
|mandatoinizio6 =
|mandatofine6 =
|predecessore6 = [[
|successore6 = [[
|carica7 = [[Presidente dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania]]
|mandatoinizio7 =
|mandatofine7 =
|predecessore7 = [[
|successore7 = [[
|carica8 = [[Ministri presidenti della Renania-Palatinato|Ministro presidente della Renania-Palatinato]]
|mandatoinizio8 = 19 maggio 1969
|
|vice8 = [[Otto Meyer (politico)|Otto Meyer]]
|predecessore8 = [[Peter Altmeier]]
|successore8 = [[Bernhard Vogel]]
|carica9 = [[Bundestag|Membro del Bundestag]]<br />per la [[Renania-Palatinato]]
|mandatoinizio9 = 14 dicembre 1976
|mandatofine9 = 20 dicembre 1990
|predecessore9 = ''distretto plurinominale''
|successore9 = ''distretto plurinominale''
|mandatoinizio10 = 20 dicembre 1990
|mandatofine10 = 26 ottobre 1998
|predecessore10 = [[Manfred Reimann]]
|successore10 = [[Doris Barnet]]
|mandatoinizio11 = 26 ottobre 1998
|mandatofine11 = 17 ottobre 2002
|predecessore11 = ''distretto plurinominale''
|successore11 = ''distretto plurinominale''
|legislatura11 = [[Elezioni federali in Germania del 1976|8ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1980|9ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1983|10ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1987|11ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1990|12ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1994|13ª]], [[Elezioni federali in Germania del 1998|14ª]]
|circoscrizione11 = '''12ª''', '''13ª''': Ludwigshafen/Frankenthal
|partito = [[CDU (Germania)|CDU]] <small>(1946-2017)</small>
|titolo di studio = Laurea in scienze politiche e storia,<br />Dottorato in storia dei partiti politici
|alma_mater = [[Università di Heidelberg]]
|professione = Storico
|firma = Helmut Kohl Signature.svg
}}
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|GiornoMeseNascita = 3 aprile
|AnnoNascita = 1930
|NoteNascita = <ref>
{{Cita libro|titolo =Helmut Kohl: Virtuose der Macht|autore1=Heribert Schwan|autore2 = Rolf Steininger |url=https://books.google.it/books?id=SHMsAQAAIAAJ&q=Hans+Kohl+(6.+Januar+1887+%E2%80%93+20.+Oktober+1975)&dq=Hans+Kohl+(6.+Januar+1887+%E2%80%93+20.+Oktober+1975)&hl=en&sa=X&redir_esc=y|editore=Artemis & Winkler|città=Mannheim|anno=2010|lingua=de|ISBN=3-538-07272-8|oclc=643066786|accesso=7 maggio 2017}}</ref>
|LuogoMorte = Ludwigshafen am Rhein
|GiornoMeseMorte = 16 giugno
|AnnoMorte = 2017
|NoteMorte = <ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/06/16/e-morto-helmut-kohl_d2e8b5cd-cce2-432b-8cb0-93d6805a1187.html|titolo=È morto Helmut Kohl, padre della Germania unita|sito=ansa.it|data=16 giugno 2017|accesso=15 agosto 2023}}</ref>
|Epoca = 1900
|Attività = politico
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|Nazionalità = tedesco
}}
[[Cancelliere federale
Con 16 anni di permanenza in carica, Helmut Kohl fu il più longevo
Ha progettato con decisione il processo di riunificazione con la Germania Est. Controverso rimase lo scandalo delle donazioni al partito, dopo la divulgazione delle quali perse la presidenza onoraria nel [[2000]], anno in cui Kohl ricevette numerosi premi nazionali e internazionali. Dalla fine della sua carriera politica Kohl è divenuto un lobbista, ricoprendo diverse posizioni nel mondo degli affari, tra le quali, quelle per il [[Credit Suisse]] e per KirchMedia.<ref>{{Cita web |url = http://www.liberoquotidiano.it/gallery/esteri/12414713/morto-helmut-kohl--cancelliere-tedesco-unificazione-germania-.html |titolo = Morto il cancelliere tedesco Helmut Kohl, papà dell'Unione Europea: ha "inventato" Angela Merkel |editore = [[Libero (quotidiano)]] |data = 16 giugno 2017 |accesso = 16 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170617041730/http://www.liberoquotidiano.it/gallery/esteri/12414713/morto-helmut-kohl--cancelliere-tedesco-unificazione-germania-.html
==
=== Note familiari ===
Nacque a [[Ludwigshafen]] nello stato federato della [[Renania-Palatinato]], da una famiglia conservatrice e cattolica, il padre, Hans Kohl (1887–1975), era un ufficiale della finanza e la madre, Cäcilie Schnur (1891–1979), un'insegnante.<ref>{{Cita web |url=https://www.hdg.de/lemo/biografie/helmut-kohl.html |titolo=Helmut Kohl - Lebendiges Museum Online |accesso=4 aprile 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200317200000/https://www.hdg.de/lemo/biografie/helmut-kohl.html |urlmorto=sì }}</ref> Aveva una sorella, Hildegard (1922–2003), e un fratello, Walter (1926-1944).<ref>Müchler & Hofmann, p. 16</ref> Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], come tutti i giovani dell'epoca, seguì un addestramento, ma non combatté mai: la guerra finì infatti prima che egli partisse per il fronte.
=== Studi ===
Kohl frequentò la Rupprechtschule e proseguì gli studi al Max-Planck-Gymnasium. Nel semestre estivo del
== Carriera politica ==
[[File:Sandro Pertini e Helmut Kohl.jpg|
La sua passione per la politica si manifestò molto presto: nel 1947 lavorava nell'[[Unione Cristiano-Democratica di Germania|Unione Cristiano Democratica]] giovanile (CDU) della sua città.<ref>{{Cita web |url = https://www.britannica.com/biography/Helmut-Kohl |titolo = Helmut Kohl |editore = [[Enciclopedia Britannica]] |data = 16 giugno 2017 |lingua = en |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170720203358/https://www.britannica.com/biography/Helmut-Kohl
Fu ''Ministerpräsident'' fino al [[1976]]<ref>{{Cita web |url = http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |titolo = Geschichte der CDU - Helmut Kohl |autore1 = Hahanns Jürgen Küsters |autore2 = Ulrike Hospes |editore = Konrad-Adenauer-Stiftung |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170625122325/http://www.kas.de/wf/de/37.8203/ |urlmorto = no }}</ref> quando divenne il candidato della CDU al cancellierato nelle [[Elezioni federali in Germania del 1976|elezioni federali del 1976]], vinte dalla SPD. Divenne quindi ''leader'' dell'opposizione cristiano-democratica contro il governo allora retto dal cancelliere [[Helmut Schmidt]] ([[SPD]]). Anche la sua ascesa nelle gerarchie del partito dei cristiano-democratico fu fulminea: nel 1953 divenne dirigente regionale e nel 1954 vicepresidente.<ref name=kohl1 /> A seguito della sconfitta elettorale del partito nel 1972, Helmut Kohl prese il posto dell'allora presidente, Reiner Barzel, divenendo il nuovo presidente della CDU, carica che mantenne fino al 1998.<ref name=kohl1 />
Il 1º ottobre [[1982]] il [[Partito Liberale Democratico (Germania)|Partito Liberale Democratico]] si ritirò dalla coalizione con il [[Partito Socialdemocratico di Germania|Partito Socialdemocratico tedesco]], votando una mozione di sfiducia costruttiva che deponeva Schmidt per insediare come cancelliere Helmut Kohl. Nei primi giorni del suo governo, Kohl dovette affrontare la dura opposizione della sinistra tedesca: i suoi avversari si riferivano spesso a lui con lo sprezzante soprannome di ''Birne''.<ref>{{Cita web |url = http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |titolo = Die Rache der Birne |autore = Christoph Gunkel |editore = [[Der Spiegel]] |data = 16 giugno 2017 |lingua = de |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170618101955/http://www.spiegel.de/einestages/helmut-kohl-in-karikaturen-die-rache-der-birne-a-1037236.html |urlmorto = no }}</ref><ref>Termine tedesco per "pera", poiché nelle caricature la testa del cancelliere era rappresentata appunto con una pera.</ref> Inizialmente Kohl diede appunto un'impressione di debolezza e goffaggine, ma non passò molto tempo prima che quest'impressione venisse superata grazie alla sua abilità politica.
La politica messa in atto da Kohl fu sostanzialmente centrista e comprese tagli modesti al governo e un forte sostegno agli impegni [[NATO]] sostenuti dalla [[Germania Occidentale]]. Accettazione del dispiegamento dei missili NATO sul territorio tedesco, in cambio della firma di un fondamentale trattato USA-URSS che prevedeva il ritiro degli euromissili appartenenti alle due nazioni. Il successo di questa politica venne ulteriormente confermato dalla vittoria nelle [[Elezioni federali in Germania del 1987|elezioni federali del 1987]].<ref>{{Cita web |url = https://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |titolo = Die Anerkennung |autore = Ralf Zerback |editore = [[Die Zeit]] |data = 30 agosto 2012 |lingua = de |citazione = Im Januar 1987 wird Kohl wiedergewählt |accesso = 20 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171011110816/http://www.zeit.de/2012/36/Kohl-Honecker-Staatsbesuch-1987/seite-2 |urlmorto = no }}</ref>
=== Ministro-presidente della Renania-Palatinato ===
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F028915-0016, Ludwigshafen, CDU-Kongress, Kiesinger, Kohl.jpg|
Venne rieletto deputato il 23 aprile
Al Congresso federale della CDU del 17 novembre [[1969]] a [[Magonza]], venne eletto vicepresidente federale con 392 voti su 476, rappresentando una maggioranza pari all'82,4%. Nelle elezioni regionali del 21 marzo [[1971]], divenne ''leader'' della CDU, conquistando il 49,9% dei voti e una maggioranza assoluta dei seggi con 53 deputati su 100. Fu la migliore ''performance'' del partito nel ''Land'' da venticinque anni a quella parte.
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==== Ascesa al potere ====
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F064809-0010, CDU Bundestagswahlkampf, Kohl.jpg|miniatura|sinistra|Kohl in un evento di campagna per le [[Elezioni federali in Germania del 1983|elezioni federali tedesche occidentali del 1983]]]]
Il 1º ottobre
Vi erano anche dei dubbi sul fatto che il nuovo governo potesse ottenere il sostegno della maggioranza della popolazione. In risposta, il nuovo governo puntava alle nuove elezioni al più presto possibile. I sondaggi suggerivano che una maggioranza chiara fosse effettivamente raggiungibile. Poiché la legge fondamentale della Repubblica federale di Germania consente solo la dissoluzione del parlamento dopo un voto di fiducia venuto meno, Kohl dovette fare un'altra mossa controversa: chiese il voto di fiducia solo un mese dopo aver giurato, perdendo intenzionalmente, in quanto i membri della sua coalizione si erano astenuti [[File:KAS-Kohl, Helmut-Bild-13833-3.jpg|miniatura|upright=0.7|Poster elettorale per [[Elezioni europee del 1984|elezioni del Parlamento europeo del 1984]]]]
Il presidente [[Karl Carstens]] ha poi sciolto il [[Bundestag]] alla richiesta di Kohl e ha proclamato nuove elezioni. La mossa fu controversa, poiché i partiti di coalizione negarono i loro voti allo stesso uomo che avevano eletto cancelliere un mese prima e che volevano rieleggere dopo le elezioni parlamentari. Tuttavia, questa contraddizione venne condannata dalla [[Corte Costituzionale Federale tedesca]], ma nuovamente applicata dal Cancelliere SPD, [[Gerhard Schröder]] nel 2005.
==== Secondo governo ====
Nelle [[Elezioni federali in Germania del 1983|elezioni federali del marzo 1983]] Kohl ottenne un'eccezionale vittoria elettorale. La CDU / CSU vinse con il 48,8%, mentre la FDP ottenne solo il 7,0%. Alcuni membri dell'opposizione del Bundestag hanno chiesto alla Corte Costituzionale federale di dichiarare l'intero procedimento anticostituzionale. La loro richiesta venne negata, ma, in futuro, impose restrizioni a simili movimenti. Il [[Governo Kohl II|secondo governo Kohl]] fece approvare diversi piani profondamente controversi, tra cui lo stazionamento dei [[MRBM|missili a medio raggio]] della [[NATO]], contro la grande opposizione del movimento pacifista.
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F065094-0002, Köln, CDU-Bundestagswahlkampf, Kohl.jpg|miniatura|sinistra|Kohl e sua moglie Hannelore a [[Colonia (Germania)|Colonia]] nel
Il 22 settembre [[1984]] Kohl incontrò il presidente francese [[François Mitterrand]] a [[Verdun]], luogo dove avvenne una famosa [[battaglia di Verdun|battaglia]], tra Francia e Germania, che si era svolta durante la [[prima guerra mondiale]]. Insieme hanno commemorato le morti di entrambe le guerre mondiali. La fotografia, che raffigurava la lunga stretta di mano, divenne un simbolo importante della riconciliazione franco-tedesca. Kohl e Mitterrand hanno sviluppato una stretta relazione politica, costituendo un motore importante per l'integrazione europea. Insieme, hanno posto le basi per progetti europei, come l'[[Eurocorps]] e l'Arte. Questa cooperazione franco-tedesca è stata vitale anche per importanti progetti europei, sia per il [[Trattato di Maastricht]] che per l'[[Euro]].
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==== Politiche nazionali ====
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F073617-0004, Mainz, CDU-Bundesparteitag, Kohl.jpg|miniatura|sinistra|upright= 0.7|Helmut Kohl nel
La [[Cancelleria federale (Germania)|cancelleria]] di Kohl ha realizzato una serie di misure innovative. In Germania sono state introdotte estensioni in caso di disoccupazione per i richiedenti più anziani, mentre il beneficio per i giovani disoccupati è stato esteso fino all'età di 21 anni. Nel 1986 è stata introdotta un'indennità per l'istruzione dei figli per i genitori quando ne è stato impiegato almeno uno. Al personale informale sono stati offerti un'indennità di accompagnamento insieme agli incentivi fiscali, entrambi stabiliti con le riforme fiscali del 1990, anche garantite fino a 25 ore al mese di supporto professionale, integrato da quattro settimane di sollievo annuale per le vacanze.
Nel 1984 è stato introdotto un regime di pensionamento anticipato che ha offerto incentivi ai datori di lavoro per sostituire i lavoratori anziani con i candidati al di fuori del registro dei disoccupati. Nel 1989 è stato introdotto un piano di pensionamento parziale in base al quale i lavoratori anziani possono lavorare a metà tempo e ricevere il 70% del loro precedente salario "e essere accreditati con il 90% del pieno diritto di assicurazione sociale". Nel 1984 è stato istituito un Fondo Madre e Bambino, che prevedeva sovvenzioni discrezionali "per prevenire aborti a causa di difficoltà materiali" e nel 1986 è stato introdotto un pacchetto di assistenza per l'infanzia di 10 miliardi di dollari<ref>DM di Erziehungsgeld</ref>, anche se secondo diversi studi quest'ultima iniziativa è stata fortemente controbilanciata dai tagli. ==== Terzo governo ====
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F075760-0020, Brüssel, Sitzung des Europarates.jpg|miniatura|Il
Dopo le [[Elezioni federali in Germania del 1987|elezioni federali del 1987]] il candidato della SPD per la cancelleria fu il
=== Cancelliere della Germania riunificata ===
[[File:Bundesarchiv Bild 183-1990-0916-021, Dresden, CDU-Wahlveranstaltung, Helmut Kohl.jpg|miniatura|sinistra|Helmut Kohl nel
[[File:18th_G7_summit_member_19920706.jpg|
La riunificazione ha posto Kohl in una posizione momentaneamente inattaccabile. Nelle [[Elezioni federali in Germania del 1990|elezioni federali del 1990]], le prime elezioni libere tedesche, giuste e democratiche dall'epoca della [[Repubblica di Weimar]], Kohl vinse sul candidato dell'opposizione e ministro presidente della [[Saarland]], [[Oskar Lafontaine]]. Ha quindi formato il suo quarto governo.
Dopo le [[Elezioni federali in Germania del 1994|elezioni federali del 1994]] venne nuovamente eletto con una maggioranza ridotta, sconfiggendo il ministro-presidente della [[Renania-Palatinato]] Rudolf Scharping. La SPD fu in grado di conquistare la maggioranza nel [[Bundesrat (Germania)|Bundesrat]], limitando significativamente il potere di Kohl. Nella politica estera, ha avuto più successo, ad esempio, nell'ottenere [[Francoforte sul Meno]] come sede per la [[Banca centrale europea]]. Nel 1997 ha ricevuto il Premio Vision for Europe, per i suoi sforzi nell'unificazione dell'Europa.
[[File:27 ClintonKohl Bachhaus.jpg|miniatura|Il cancelliere Kohl e il presidente degli Stati Uniti [[Bill Clinton]] nella [[Casa di Bach]], il 14 maggio 1998]]
Alla fine degli [[anni novanta]], la popolarità di Kohl era scesa a causa della crescente disoccupazione. Fu sconfitto con un ampio margine nelle elezioni federali del 1998 dal ministro-presidente della [[Bassa Sassonia]], [[Gerhard Schröder]]. Il più recente cancelliere [[Angela Merkel]] ha iniziato la sua carriera politica come protetta di Kohl e venne conosciuta negli anni Novanta come "la ragazza di Kohl". Nel gennaio 1991 ha portato la Merkel alla guida nazionale nominandola nel governo federale.
==== La Riunificazione tedesca ====
[[File:KohlModrowMomperBrandenburgerTor.jpg|miniatura|sinistra|Kohl parla all'apertura ufficiale della [[Porta di Brandeburgo]] il 22 dicembre
Il principale successo politico di Kohl - riconosciutogli da estimatori e avversari - fu il modo sicuro e deciso con il quale ha guidato il processo di [[riunificazione della Germania]], iniziato con la [[caduta del
[[File:Helmut Kohl in Krzyzowa.jpg|miniatura|Kohl in [[Polonia]]
Come prima tappa della riunificazione, Kohl seguendo i principi della ''[[Ostpolitik]]'', si recò, nel
Nel momento in cui venne rovesciato il [[comunismo]] nella Germania Est, Kohl persuase il governo [[Unione Sovietica|sovietico]] ad accettare l'idea di una [[riunificazione tedesca|Germania riunificata]] sotto l'alleanza della [[NATO]]. Contemporaneamente, convinse il francese [[François Mitterrand]] a non opporsi, prospettandogli il ruolo di traino della nuova Germania verso il progetto di una maggiore integrazione europea<ref>Elvert, Jürgen, and Helmut Kohl. "Helmut Kohl und die europäische Integration 1982-1992: Grundlagen der Europapolitik / Helmut Kohl and European integration between 1982 and 1992: foundations of European Policy." Die Politische Meinung: Monatsschrift
Sull'onda della gioia per la riunificazione, Kohl stravinse le [[Elezioni federali in Germania del 1990|prime elezioni della Germania riunificata nel 1990]] riuscendo, dopo quattro anni, a vincere sul filo del rasoio anche le [[Elezioni federali in Germania del 1994|elezioni del 1994]]; ma i grandi problemi economici del dopo riunificazione, la disoccupazione galoppante e la mancanza di riforme necessarie per il paese decretarono la sua sconfitta nelle [[Elezioni federali in Germania del 1998|elezioni del 1998]], con la schiacciante vittoria del SPD del suo ''leader'' [[Gerhard Schröder]]. Dopo questa sconfitta Kohl abbandonò la carica di cancelliere il 27 ottobre 1998.
Kohl rimane comunque il secondo più duraturo Cancelliere della Germania dopo [[Otto von Bismarck]], che governò per 19 anni, avendo governato la Germania dal 1º ottobre 1982 al 27 ottobre 1998. Dopo aver lasciato il cancellierato Kohl conservò la presidenza onoraria della CDU. Però gli scandali legati alle varie accuse per aver gestito dei fondi neri del partito lo costringeranno ad abbandonare, nel 2000, anche la presidenza onoraria.
== Lo scandalo dei fondi al partito ==
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A dispetto dei suoi successi, l'eredità politica di Kohl è stata gravemente danneggiata da uno scandalo riguardante il finanziamento del suo partito, scandalo iniziato nel [[1999]], quando venne scoperto che la CDU riceveva, sotto la sua ''leadership'', fondi illegali. Le indagini del Parlamento tedesco sulla provenienza dei fondi illegali della CDU, la maggior parte dei quali depositati in conti bancari a [[Ginevra]], rivelarono due fonti: vendite di carri armati all'[[Arabia Saudita]] e una maxi-tangente da 40 milioni di euro pagata dall'allora governo [[Francia|francese]] di [[François Mitterrand]] per l'acquisto di una compagnia petrolifera della [[Germania Est]] da parte dell'azienda parastatale [[ELF Aquitaine]], di cui 15 milioni sarebbero stati versati direttamente alla CDU come aiuto per la campagna elettorale di Kohl del [[1994]]. Oltre 300 milioni di [[marco tedesco|marchi tedeschi]] in fondi illegali furono scoperti in depositi nel cantone di Ginevra.
Kohl stesso affermò che la ELF Aquitaine aveva offerto un massiccio investimento nell'industria chimica della Germania Est insieme con l'assorbimento di 2000 stazioni di rifornimento tedesche formalmente possedute dalla compagnia petrolifera nazionale ''Minol''. L'ELF Aquitaine venne accusata di aver illegalmente finanziato la CDU su ordine di Mitterrand. Nel 2003 fu reso noto che a Helmut Kohl furono pagati 300.000 marchi da [[Leo Kirch]],<ref name=kohl1>{{Cita web |url = http://www.corrierequotidiano.it/1.66048/esteri/3701/e-morto-helmut-kohl-alleta-di-87-anni |titolo = È morto Helmut Kohl all'eta di 87 anni |editore = Corriere Quotidiano |data = 16 giugno 2017 |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170616210252/http://www.corrierequotidiano.it/1.66048/esteri/3701/e-morto-helmut-kohl-alleta-di-87-anni
== Personalità e ritratti multimediali ==
Kohl affrontò la rigida opposizione dalla sinistra tedesca occidentale e venne deriso per la sua statura fisica, la presunta provincialità e il linguaggio semplicistico. Simile ai cartoni storici francesi di [[Luigi Filippo di Francia]], ''Hans Traxler'' ha descritto Kohl come una [[pera]] nella rivista satirica di sinistra ''Titanic''. La parola tedesca ''Birne'' ("pera") divenne un soprannome diffuso e simbolo del cancelliere. Comici come Thomas Freitag e Stefan Wald imitavano il cancelliere e inoltre uscirono diversi libri contenenti scherzi dove Kohl appariva quale "stupido protagonista".
== Vita privata ==
=== Famiglia di Helmut Kohl ===
[[File:Hannelore kohl.jpg|
Il 27 giugno 1960, Kohl si sposò con l'interprete [[Hannelore Kohl|Hannelore Renner]],<ref name=K_Adenauer>{{Cita web |url = http://www.helmut-kohl.de/helmut_josef_michael_kohl.html |titolo = Helmut Josef Michael Kohl |editore = Konrad-Adenauer-Stiftung |lingua = de |accesso = 17 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20151018192525/http://helmut-kohl.de/helmut_josef_michael_kohl.html
Hannelore era figlia di uno dei più grandi armatori tedeschi, molto vicina agli ambienti nazisti e fieramente antisemita, scrive persino a quattro mani con il marito un libro di ricette tedesche,<ref name=kohl1 /><ref>{{Cita web |url = http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/01/16/Esteri/KOHL-PRESENTATO-IL-SUO-LIBRO-DI-RICETTE_172700.php |titolo = Kohl: presentato il suo libro di ricette |editore = [[Adnkronos]] |data = 16 gennaio 1996 |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170917033218/http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1996/01/16/Esteri/KOHL-PRESENTATO-IL-SUO-LIBRO-DI-RICETTE_172700.php |urlmorto = no }}</ref> assecondando così la passione di Helmut per il buon vino e il buon cibo e in particolare per una ricetta della sua regione di origine: la ''Saumagen'', pancia di [[Sus scrofa domesticus|scrofa]] alla renana. Questa passione di Kohl confermerà la sua immagine di politico semplice e bonario, che, all'inizio della sua carriera, lo definisce alla stregua di un provinciale. Il 5 luglio [[2001]] Hannelore fu trovata morta nella sua casa a Ludwigshafen. Si ritiene che la donna si sia tolta la vita dopo aver ingerito una dose eccessiva di [[Sonnifero|sonniferi]], probabilmente a causa dell'insofferenza alla sua dolorosa e rarissima allergia alla luce che le impediva di uscire al sole.<ref>{{Cita web |url = http://www.repubblica.it/online/mondo/moglie/moglie/moglie.html |titolo = La moglie di Kohl si è suicidata |editore = [[la Repubblica (quotidiano)]] |data = 5 luglio 2001 |accesso = 18 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170702022842/http://www.repubblica.it/online/mondo/moglie/moglie/moglie.html |urlmorto = no }}</ref> Si è poi risposato, nel 2008,<ref>{{Cita web |url = https://www.welt.de/politik/deutschland/article165667928/Die-Frau-die-nie-richtig-Familie-Kohl-war.html |titolo = Die Frau, die nie richtig Familie Kohl war |editore = [[Die Welt]] |data = 18 giugno 2017 |lingua = de |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170703063952/https://www.welt.de/politik/deutschland/article165667928/Die-Frau-die-nie-richtig-Familie-Kohl-war.html |urlmorto = no }}</ref> con ''Maike Richter'', di 34 anni più giovane.<ref>{{Cita web |url = http://espresso.repubblica.it/internazionale/2017/06/16/news/addio-helmut-kohl-padre-della-riunificazione-tedesca-1.304451 |titolo = Addio Helmut Kohl, padre della riunificazione tedesca |editore = [[L'Espresso]] |data = 16 giugno 2017 |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170618231253/http://espresso.repubblica.it/internazionale/2017/06/16/news/addio-helmut-kohl-padre-della-riunificazione-tedesca-1.304451 |urlmorto = no }}</ref>
Entrambi i figli sono stati educati negli Stati Uniti, rispettivamente all'[[Università di Harvard]] e al [[Massachusetts Institute of Technology|MIT]]. Walter Kohl ha lavorato come analista finanziario presso [[Morgan Stanley]] a New York e successivamente ha fondato nel 1999, insieme a suo padre, una società di consulenza. Peter Kohl ha lavorato a Londra, per molti anni, come banchiere d'investimento. Walter Kohl si è sposato in prime nozze con l'accademica [[Christine Volkmann]], esperta in amministrazione aziendale, da cui ha avuto un figlio, Johannes Kohl. In seconde nozze si è sposato invece con la coreana Kyung-Sook. Peter Kohl è sposato con la figlia di Elif Sözen, banchiere d'investimento turco, e hanno una figlia, Leyla Kohl, nata nel 2002.<ref>"{{cita testo|url=http://www.rp-online.de/panorama/huerriyet-helmut-kohl-ist-grossvater-aid-1.2047064|titolo=Enkeltochter heißt Leyla – 'Hürriyet': Helmut Kohl ist Großvater|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822220103/http://www.rp-online.de/panorama/huerriyet-helmut-kohl-ist-grossvater-aid-1.2047064}}," ''[[Rheinische Post]]'', 12 marzo 2002</ref>
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=== Secondo e controverso matrimonio (2008-2017) ===
[[File:Helmut Kohl und Maike Richter-Kohl.jpg|miniatura|Helmut Kohl con la sua seconda moglie Maike Kohl-Richter nel
Mentre era in ospedale nel 2008, dopo aver subito gravi traumi alla testa, Kohl, settantottenne, sposò Maike Richter, ex dipendente della Cancelleria di 44 anni. Durante tutta la durata di questo matrimonio, Kohl soffrì di danni cerebrali: era a malapena in grado di parlare e si muoveva su una sedia a rotelle. Secondo suo figlio, Peter, il padre non aveva intenzione di sposarsi con la Richter e lo aveva dichiarato chiaramente; "Poi è avvenuto l'incidente e una perdita di controllo", suggerendo che la Richter avesse forzato il padre, allora seriamente malato, a sposarla. La Richter è stata fortemente criticata in Germania, sia dai figli di Kohl, che dagli ex amici e dai media tedeschi.<ref>{{Cita web|url=https://www.welt.de/politik/deutschland/article114028759/Wird-Altkanzler-Kohl-von-seiner-Frau-fremdgesteuert.html|titolo=Kohl-Söhne: Wird Altkanzler Kohl von seiner Frau fremdgesteuert? - WELT|sito=DIE WELT|accesso=22 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170619132012/https://www.welt.de/politik/deutschland/article114028759/Wird-Altkanzler-Kohl-von-seiner-Frau-fremdgesteuert.html
Dopo il suo nuovo matrimonio, Kohl venne isolato sia dai suoi due figli che dai nipoti. I figli affermarono che il padre era tenuto dalla nuova moglie, "come un prigioniero". Ai suoi figli e nipoti fu anche impedito di vederlo negli ultimi sei anni della sua vita. Nella biografia di sua madre, Peter Kohl ha scritto che l'unica volta che aveva visitato l'appartamento della Richter, che descriveva come "un museo privato di Helmut Kohl" pieno di fotografie e manufatti ovunque, gli "sembrava il risultato di una meticolosa raccolta di reliquie per l'adorazione dell'eroe, come le conosciamo dai rapporti sugli ''[[Stalking|stalkers]]''".<ref>{{Cita web|url=http://www.sueddeutsche.de/politik/altkanzler-kohl-und-seine-familie-eine-oeffentliche-tragoedie-1.1687107|titolo=Kohl und seine Familie - eine öffentliche Tragödie|nome=Thorsten|cognome=Denkler|data=17 giugno 2017|via=Sueddeutsche.de|accesso=22 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170729050641/http://www.sueddeutsche.de/politik/altkanzler-kohl-und-seine-familie-eine-oeffentliche-tragoedie-1.1687107 == Gli ultimi anni ==
[[File:HelmutKohl.PNG|
Dal
Nel luglio
Nel luglio [[2013]] ebbe un qualche rilievo la notizia che Kohl, insieme a [[Guido Westerwelle]], avesse fatto da testimone al matrimonio del suo avvocato Stephan Holthoff-Pförtner con Klaus Sälzer; interpellato a riguardo, l'ex cancelliere si disse molto felice di aver ricoperto un simile ruolo per un amico.<ref>{{
=== Morte e funerale ===
[[File:170705-Speyer-01.jpg|miniatura|Tomba di Helmut Kohl nel Vecchio cimitero di [[Spira (Germania)|Spira]]]]
Kohl è morto il 16 giugno [[2017]] nella propria abitazione a [[Ludwigshafen am Rhein|Ludwigshafen]] all'età di 87 anni.<ref>{{Cita
Il 1º luglio
Kohl ha ricevuto anche un tributo da un atto di governo, come tutti i suoi predecessori deceduti in Germania, ma fu respinto dalla vedova. Il 22 giugno 2017 al [[Bundestag|Bundestag tedesco]] si è svolta una cerimonia di commemorazione, durante la quale ha preso la parola il [[Presidenti del Bundestag|presidente del Bundestag]] [[Norbert Lammert]]. Subito dopo la morte di Kohl il dissenso familiare fu subito notato nei media.<ref>
== Pubblicazioni ==
* ''Die politische Entwicklung in der Pfalz und das Wiedererstehen der Parteien nach 1945.''<ref>Trad.Ted.: "''Lo sviluppo politico nel Palatinato e la rinascita dei partiti dopo il 1945''"</ref> Dissertation, Universität Heidelberg 1958.
* ''Hausputz hinter den Fassaden. Praktikable Reformen in Deutschland.'' Fromm, Osnabrück 1971<ref>Trad.Ted.: "''L'intonaco dietro la facciata. Riforme pratiche in Germania."'' Fromm, Osnabrück 1971</ref>, ISBN 3-7729-5015-9.
* ''Zwischen Ideologie und Pragmatismus. Aspekte und Ansichten zu Grundfragen der Politik.'' Verlag<ref>Trad.Ted.: "''Tra ideologia e pragmatismo. Aspetti e opinioni sulle questioni politiche fondamentali''"</ref> Bonn Aktuell, Stuttgart 1973, ISBN 3-87959-014-1.
* (Hrsg.): ''Konrad Adenauer 1876/1976.'' Belser, Stuttgart 1976, ISBN 3-7630-1163-3.
* (Hrsg.): ''Der neue Realismus. Außenpolitik nach Iran und Afghanistan.''<ref>Trad.Ted.: "''Il nuovo realismo. Politica estera all'Iran e all'Afghanistan''."</ref> Erb, Düsseldorf 1980, ISBN 3-88458-017-5.
* (Hrsg.): ''Die CDU. Porträt einer Volkspartei.'' Rüber, Schwieberdingen<ref>Trad.Ted.: ''"La CDU. Ritratto di una festa popolare."''
* ''Der Weg zur Wende. Von der Wohlfahrtsgesellschaft zur Leistungsgemeinschaft.''<ref>Trad.Ted.: "''La strada per cambiare. Dalla società del welfare alla comunità di servizio''".</ref> Herausgegeben von Dietrich Heissler. Husum-Druck- und Verlags-Gesellschaft, Husum 1983, ISBN 3-88042-190-0.
* ''Reden'' und ''Berichte der Bundesregierung.''<ref>Trad.Ted.: "''Discorsi e relazioni del governo federale''"</ref> Presse- und Informationsamt der Bundesregierung, Bonn (zahlreiche Einzelveröffentlichungen).
* ''Deutschlands Zukunft in Europa. Reden und Beiträge des Bundeskanzlers.''<ref>Trad.Ted.: ''Il futuro della Germania in Europa. Discorsi e contributi del Cancelliere federale''</ref> Herausgegeben von Heinrich Seewald. Busse Seewald, Herford 1990, ISBN 3-512-00979-4.
* ''Die deutsche Einheit. Reden und Gespräche.Mit einem Vorwort von [[Michail Gorbatschow]]''.<ref>Trad.Ted.: ''L'unità tedesca. Discorsi e conversazioni. Prefazione di [[Mikhail Gorbachev]]''</ref> Lübbe, Bergisch Gladbach 1992, ISBN 3-7857-0665-0.
* ''Der Kurs der CDU. Reden und Beiträge des Bundesvorsitzenden 1973–1993.''<ref>Trad.Ted.: ''"Il corso della CDU. Discorsi e contributi del Presidente Federale, 1973-1993" ''</ref> Hrsg. von [[Peter Hintze]] und [[Gerd Langguth]]. DVA, Stuttgart 1993, ISBN 3-421-06659-0.
* ''Ich wollte Deutschlands Einheit.''<ref>Trad.Ted.: ''"Volevo l'unità della Germania"''</ref> Dargestellt von [[Kai Diekmann]] und Ralf Georg Reuth. Propyläen, Berlin 1996, ISBN 3-549-05597-8; Ullstein, Berlin 2010, ISBN 978-3-548-37349-2.
* ''Mein Tagebuch 1998–2000.''<ref>Trad.Ted.: ''"Il mio diario"''</ref> Droemer Knaur, München 2000, ISBN 3-426-27241-5.
* ''Erinnerungen. 1930–1982.''<ref>Trad.Ted.:
* ''Erinnerungen. 1982–1990.''<ref>Trad.Ted.:
* ''Erinnerungen. 1990–1994.''<ref>Trad.Ted.:
* ''Vom Mauerfall zur Wiedervereinigung. Meine Erinnerungen.''''<ref>Trad.Ted.: "''"Dalla caduta del Muro alla riunione. Le mie memorie"''</ref> Knaur-Taschenbuch-Verlag, München 2009, ISBN 978-3-426-78336-8.
* ''Berichte zur Lage 1989–1998''<ref>Trad.Ted.: "''Relazioni sulla situazione 1989-1998''</ref> Der Kanzler und Parteivorsitzende im Bundesvorstand der CDU Deutschlands. Bearbeitet von Günter Buchstab und Hans-Otto Kleinmann, Droste Verlag, Düsseldorf 2012, ISBN 978-3-7700-1915-1.
* ''[[Aus Sorge um Europa|Aus Sorge um Europa: Ein Appell.]]''<ref>Trad.Ted.: "''Preoccupazione per l'Europa: un appello."''</ref> Droemer Knaur, München 2014, ISBN 978-3-426-27663-1.
* ''Vom Mauerfall zur Wiedervereinigung. Meine Erinnerungen.''''<ref>Trad.Ted.: ''"Dalla caduta del Muro alla riunificazione. Le mie memorie"''</ref> Droemer Knaur, München 2014, ISBN 978-3-426-27655-6. Gekürzte und überarbeitete Fassung.
== Onorificenze ==
=== Onorificenze tedesche ===
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F064810-0003, CDU Bundestagswahlkampf, Kohl.jpg|thumb|Helmut Kohl durante un comizio elettorale della CDU (1983)]]
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F076314-0006, Manching, Manöver Frankreich-Deutschland.jpg|thumb|Helmut Kohl e il [[presidente francese]] [[François Mitterrand]] mentre prendono parte all'esercitazione dell'esercito franco-tedesco Kecker Spatz, 24 settembre 1987]]
[[File:Bezoek bondskanselier Helmut Kohl Helmut Kohl en premier Lubbers op vliegveld , Bestanddeelnr 934-1404.jpg|thumb|Kohl con il [[ministro-presidente dei Paesi Bassi]] [[Ruud Lubbers]] il 30 novembre 1987]]
[[File:President Ronald Reagan and German Chancellor Helmut Kohl at the Berlin Wall.jpg|thumb|Il [[presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] e il cancelliere Helmut Kohl al [[muro di Berlino]] nel dicembre 1987]]
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F086820-0012, Bonn, Bundespräsident ernennt Bundeskanzler Kohl.jpg|thumb|Il [[Presidente federale della Germania|presidente federale]] [[Richard von Weizsäcker]] nomina Helmut Kohl cancelliere federale a seguito della vittoria nelle [[Elezioni federali in Germania del 1990|elezioni del novembre precedente]], 18 gennaio 1991]]
[[File:George H. W. Bush and Helmut Kohl.jpg|thumb|Helmut Kohl e [[George H. W. Bush]] nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]], 16 settembre 1991]]
[[File:González Kohl, Steering Committee, 1991.jpg|thumb|Helmut Kohl e il [[presidente del Governo di Spagna]] [[Felipe González]] nel 1991]]
{{Onorificenze
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 4 GrVK.svg
|nome_onorificenza=Croce al Merito al nastro dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
|collegamento_onorificenza=Ordine al
|motivazione=
|data=1970
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|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 5 GrVK Stern.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce al Merito con Placca dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
|collegamento_onorificenza=Ordine al
|motivazione=
|data=1973
Riga 242 ⟶ 267:
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 6 GrVK Stern Band.svg
|nome_onorificenza=Gran croce al merito con placca e cordone dell'Ordine al merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al
|motivazione=
|data=1975
Riga 249 ⟶ 274:
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 7 Grosskreuz.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca
|collegamento_onorificenza=Ordine al
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Riga 256 ⟶ 281:
|immagine=GER Bundesverdienstkreuz 8 Grosskreuz bes Ausf.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce (modello speciale) dell'Ordine al Merito di Germania
|collegamento_onorificenza=Ordine al
|motivazione=
|data=29 settembre 1998
Riga 275 ⟶ 300:
|data = 2006
}}{{Onorificenze
|immagine = LVA Order of the Three Stars - Commander BAR.
|nome_onorificenza = Commendatore di Gran Croce dell'Ordine delle Tre Stelle (Lettonia)
|collegamento_onorificenza = Ordine delle Tre Stelle
Riga 290 ⟶ 315:
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=3 giugno [[1977]]<ref>{{Cita web |url = http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=35735 |titolo = Kohl Dott. Helmut - Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana |editore = Presidenza della Repubblica |data = 3 giugno 1977 |accesso = 19 giugno 2017 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180613134317/http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=35735
}}
{{Onorificenze
Riga 306 ⟶ 331:
}}
{{Onorificenze
|immagine = PRT Order of Prince Henry - Grand Collar BAR.
|nome_onorificenza = Gran Collare dell'Ordine dell'Infante Dom Henrique (Portogallo)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Infante Dom Henrique
|motivazione =
|data=13 agosto 1998<ref name="ordens.presidencia.pt">
}}
{{Onorificenze
|immagine = PRT Order of Christ - Grand Cross BAR.
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine del Cristo (Portogallo)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Cristo (Portogallo)
Riga 321 ⟶ 346:
|immagine = Order for Exceptional Merits (Slovenia).png
|nome_onorificenza = Ordine per meriti eccezionali (Slovenia)
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|data = 2005
Riga 342 ⟶ 367:
|collegamento_onorificenza=Medaglia presidenziale della libertà
|motivazione=
|data=20 aprile 1999<ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 363 ⟶ 388:
* [[Caduta del Muro di Berlino]]
* [[Cancellieri federali della Germania]]
* [[Guerra fredda]]
* [[Governo Kohl I]], [[Governo Kohl II|II]], [[Governo Kohl III|III]], [[Governo Kohl IV|IV]], [[Governo Kohl V|V]]
* [[Hannelore Kohl]]
Riga 370 ⟶ 396:
* [[Presidenti del Consiglio europeo]]
* [[Riunificazione tedesca]]
* [[Storia della Germania dal 1945]]
* [[Trattato sullo stato finale della Germania]]
* [[Unione Cristiano-Democratica di Germania]]
Riga 379 ⟶ 406:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=https://www.bundeskanzler.de/bk-de/kanzleramt/bundeskanzler-seit-1949/helmut-kohl|titolo=Helmut Kohl|lingua=de}}
{{Box successione
Riga 386 ⟶ 413:
|carica = [[Cancelliere federale della Germania]]<br /><small>([[Germania Ovest]] 1982-1990)</small>
|immagine = Coat of arms of Germany.svg
|periodo = 1º ottobre 1982
|precedente = [[Helmut Schmidt]]
|successivo = [[Gerhard Schröder]]
Riga 393 ⟶ 420:
|carica = [[Presidente del Consiglio europeo]]
|immagine = Flag of Europe.svg
|periodo = 1º gennaio
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|periodo2 = 1º gennaio
|precedente2 = [[Poul Schlüter]]
|successivo2 = [[Andreas Papandreou]]
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}}
{{Box successione
|tipologia = incarico parlamentare
|carica = [[Leader dell'opposizione (Germania)|Leader dell'opposizione]]
|periodo = 13 settembre 1976 – 1º ottobre 1982
|precedente = [[Karl Carstens]]
|successivo = [[Herbert Wehne]]
}}
{{Box successione
Riga 407 ⟶ 441:
|carica = [[Ministri presidenti della Renania-Palatinato|Ministro presidente della Renania-Palatinato]]
|immagine = Coat of arms of Rhineland-Palatinate.svg
|periodo = 19 maggio 1969
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|successivo = [[Bernhard Vogel]]
Riga 413 ⟶ 447:
{{Box successione
|tipologia = incarico di partito
|carica = [[
|immagine = Cdu-logo.svg
|periodo = 12 giugno 1973
|precedente = [[Rainer Barzel]]
|successivo = [[Wolfgang Schäuble]]
}}
{{Box successione
|tipologia = incarico diplomatico
|carica = [[G7#Presidenti di turno del forum G7|Presidente del G7]]
|periodo = 2 – 4 maggio 1985
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|successivo = [[Yasuhiro Nakasone]]
|periodo2 = 6 – 8 luglio 1992
|precedente2 = [[John Major]]
|successivo2 = [[Kiichi Miyazawa]]
}}
{{Cancelliere Germania}}
{{Presidenti del Consiglio europeo}}
Riga 425 ⟶ 468:
{{Premio Carlo Magno}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerra fredda|politica|storia|Unione europea}}
[[Categoria:
[[Categoria:Cancellieri della Germania]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio europeo]]
[[Categoria:Leader dell'opposizione (Germania)]]
[[Categoria:Ministri presidenti della Renania-Palatinato]]
[[Categoria:Presidenti federali dell'Unione Cristiano-Democratica di Germania]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dell'Aquila Bianca]]
[[Categoria:
[[Categoria:Anticomunisti tedeschi]]
[[Categoria:Studenti dell'Università Ruprecht Karl di Heidelberg]]
[[Categoria:Personalità commemorate con funerali di Stato]]
[[Categoria:Studenti dell'Università Goethe di Francoforte]]
|