Impronta digitale: differenze tra le versioni
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Un''''impronta digitale''' è una traccia lasciata dai '''dermatoglifi''' dell'ultima [[falange (anatomia)|falange]] delle dita delle [[mano|mani]].
Un '''dermatoglifo''' è invece il risultato dell'alternarsi di creste e solchi. Dermatoglifi sono presenti sulle palme delle mani, sulle piante dei piedi e sui polpastrelli delle dita. Le creste variano in ampiezza da 100 ai 300 [[micron]], mentre il [[Periodo (fisica)|periodo]] cresta-solco corrisponde all'incirca a 500 micron. La condizione di assenza di impronte digitali, note anche come orme digitali, in medicina prende il nome di [[adermatoglifia]].
Esse sono utilizzate da molto tempo ed estensivamente per l'identificazione degli esseri umani in generale, e per poterne inoltre rilevare la presenza su oggetti collegati a eventi criminosi anche se non si hanno certezze della loro unicità.
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Lo studio vero e proprio delle impronte digitali, che va sotto il nome di [[dattiloscopia]], risale ad un passato molto più recente, ma comunque sempre abbastanza lontano dai nostri giorni: le moderne tecniche si sono evolute da studi compiuti per la prima volta alla fine del [[XVII secolo]] d.C.
In questo senso, uno dei primi documenti scientifici riguardante le creste cutanee è stato il ''De externo tactus organo anatomica observatio'', redatto nel [[1665]] dallo scienziato [[Marcello Malpighi]], seguito nel [[1684]] dal [[botanico]] e [[fisico]] [[Regno Unito|inglese]] [[Nehemiah Grew]] che si occupò di uno studio sulla struttura delle creste e dei [[pori]].
Successivamente, nel [[1788]], [[Johann Christoph Andreas Mayer|J. C. A. Mayer]] individuò e descrisse alcune caratteristiche ricorrenti delle impronte papillari, affermando anche la loro unicità da individuo a individuo.
La prima classificazione delle impronte in nove categorie, basate sulla struttura generale delle creste, viene ideata nel 1823 con [[Jan Evangelista Purkyně]], professore di anatomia all'[[Università di Breslavia]].
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Si può quindi ritenere che già nei primi anni del ventesimo secolo, la formazione e i principi generali alla base delle impronte digitali e della loro verifica fossero già ben compresi a tal punto da consentire un loro primo utilizzo, come difatti avvenne, nei tribunali di giustizia di diversi stati.
A partire dagli anni 2000, sono divenute uno standard facilmente falsificabile, in modo particolare quando i dati biometrici non sono [[Principio di segregazione delle interfacce|segregati]] e salvati nel cellulare con un adeguato metodo di cifratura.<ref>{{cita web | url = https://www.kaspersky.it/blog/fingerprints-sensors-security/7303/ | titolo = Sensori per il riconoscimento delle impronte digitali: sono sicuri? | data = 21 gennaio 2016 | via = [
Dal 2010 il ''Fingerprint Liveness Detection Competition'' è una competizione internazionale che si è occupa di elevare gli scarsi margini di sicurezza di questa potenziale tecnologia.<ref>{{cita web | url = https://pralab.diee.unica.it/it/RiconoscimentoDiFalsi | titolo = Riconoscimento di falsi da impronte digitali e volti | editore = Pra Lab - [[Università di Cagliari]]
Al Mobile World Congress 2016, lo scanner delle impronte di digitali di un iPhone Touch fu violato con una copia ricalcata nel [[pongo (modellismo)|pongo]].<ref>{{cita web | url = https://mobile.hdblog.it/2016/02/25/bypass-scanner-impronte-pongo/ | titolo = Bypassare uno scanner di impronte digitali? Basta un po' di pongo, nelle giuste condizioni (Video) | data = 25 febbraio 2016 | urlarchivio = https://archive.
Al contrario delle password che devono essere periodicamente modificate, i dati biometrici sono permanenti e non modificabili dai singoli, motivo per il quale una loro acquisizione crea un danno
== Caratteristiche ==
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Le impronte si formano definitivamente nel [[feto]] all'ottavo mese di [[gravidanza]] e non cambiano per tutta la vita. In caso di graffi o tagli, la pelle dei [[polpastrello|polpastrelli]] ricresce con le stesse caratteristiche. Modificarle chirurgicamente è quasi impossibile: un medico riconoscerebbe a occhio nudo che la cresta originaria è stata sostituita da una [[cicatrice]].
Per trattare brevemente l'aspetto dal punto di vista biologico, la pelle è costruita da tre tipi di tessuto
L'epidermide e il derma sono uniti tramite le [[papille dermiche]], cioè dei prolungamenti conici di [[tessuto connettivo]] che dal derma si estendono a compenetrare l'epidermide.
Il disegno superficiale della cute è in rapporto al variare della disposizione e dello spessore delle fibre connettive del derma e questo dà origine a una precisa disposizione papillare. [[File:Fingerprint scanner identification.jpg|thumb|left|Un moderno scanner per l'identificazione delle impronte digitali, in uso al Governo brasiliano]]Questo disegno è appunto così tipico che è utilizzabile per l'[[identificazione (diritto)|identificazione]] di un individuo e, a meno di traumi o di interventi, la prima caratteristica di persistenza è assicurata quindi dalla ricrescita dello strato di pelle morta con le stesse esatte caratteristiche.
Le impronte digitali fanno parte, insieme all'aspetto fisico, del [[fenotipo]] di un individuo, che si ritiene sia univocamente determinato dalla combinazione di uno specifico [[genotipo]] con uno specifico ambiente. La loro formazione è quindi simile a quella dei [[vaso sanguigno|vasi sanguigni]] nell'[[angiogenesi]]; le caratteristiche generali cominciano a emergere con la definizione della pelle sui polpastrelli, ma allo stesso tempo la posizione del feto nell'[[utero]] e i flussi del [[liquido amniotico]] cambiano durante questo processo di formazione rendendolo unico. Questo micro ambiente varia da mano a mano e da dito a dito: esistono quindi molti fattori che variano durante tale sviluppo, anche se esiste un patrimonio genetico che in principio lo ha fortemente influenzato.
=== Individualità ===
Per quanto riguarda quindi la seconda premessa, l'individualità, essa viene ritenuta essere vera sulla base di risultati empirici, ma non ne è stata scientificamente dimostrata la validità assoluta. L'unicità di un'impronta digitale è un'ipotesi di lavoro che in senso matematico è difficile, se non impossibile, da provare. La dimostrazione opposta è sicuramente più facile da ottenere in teoria, trovando nella pratica due impronte identiche di due dita diverse. L'uguaglianza di due impronte appartenenti a due persone diverse, dalla loro scoperta ad oggi non è stata mai provata.
== Il rilevamento delle impronte ==
[[File:Dacty poederen.JPG|thumb|left|Rilevamento delle impronte]]
In questo caso, una delle più usate procedure consiste nell'applicare sulle superfici dure e non assorbenti una polvere a base di [[alluminio]], di [[carbone]] o di sostanze [[fluorescenza|fluorescenti]], capace di aderire alle tracce di [[sebo]] eventualmente presenti e, quindi, di evidenziare le impronte. Per superfici porose o nel caso di tessuti, risultano più indicati trattamenti chimici a base di [[ninidrina]] e vapore di [[iodio]].
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* ''Arco a tenda'': Come l'arco ma con un bastone crescente nel mezzo;
* ''Cappio'': Le linee partono da un lato e rientrano nel mezzo dello stesso lato;
* ''Doppio cappio'': Come il cappio ma con due cappi interni che vanno
* ''Occhio di Pavone'': Come il cappio ma con un piccolo cerchio nel punto di svolta;
* ''Spirale'': Le linee formano una spirale;
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* William Leo, ''Fingerprint Identification'', Law Tech, 2004. ISBN 1-889315-23-0
* William Leo, [http://www.fingerprintidentification.net/sitebuildercontent/sitebuilderfiles/History.ppt "Historical and Scientific Foundation of Friction Skin Identification"] (.PPT)
* David R. Ashbaugh, [http://www.onin.com/fp/ridgeology.pdf "Ridgeology. Modern evalutative friction ridge identification"], a cura di Forensic Identification Support Section e Royal Canadian Mounted Police, dall'FBI's LEO Intranet, 10 marzo 1999...
* [[Alfred Hale]], ''Morphogenesis of the Volar Skin in the Human Fetus'', 1952.
* [[Harold Cummins]] ''et al.'', ''Finger Prints, Palms and Soles - An Introduction to Dermatoglyphics'', 1943.
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== Voci correlate ==
* [[AFIS (informatica)]]
* [[Falange (anatomia)]]
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.privacy.it/impronte.html|Storia delle impronte}}
* {{cita web|url=http://www.diritto.it/art.php?file=
* {{cita web|http://ridgesandfurrows.homestead.com/scientific_researchers.html|Cronologia delle ricerche sulle impronte digitali}}[website disabled!]
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