Palio di Asti: differenze tra le versioni

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{{coord|44|54|0|N|8|12|26|E|type:event_region:IT-AT|display=title}}
[[File:Part corsa del palio di asti XVIII secolo.jpg|thumb|upright=1.6|La corsa del Palio, particolare da un'incisione tratta da un sonetto del [[XVIII secolo]], [[Palio alla lunga (Asti)|"alla lunga"]]. Si vedono l'antica chiesa di [[Borgo San Lazzaro|San Lazzaro]] e il ''"cippo del pilone"'' (sullo sfondo), punto di partenza della corsa, [[Secondo di Asti|San Secondo]], il patrono a cui la corsa è dedicata, ed in primo piano due [[Fantino|paggi]] a cavallo che stanno per entrare in città attraverso la porta di [[Borgo San Pietro (Asti)|San Pietro]].]]
 
Il '''Palio di Asti''' o '''Palio Astese''' (nella sua nomenclatura più arcaica)<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Agostino |cognome=Barolo |data=1931 |titolo=Il palio di Asti |rivista=Lares |volume=2 |numero=2 |p=51 |accesso=2021-06-16 |url=https://www.jstor.org/stable/26237790}}</ref>, è una festa tradizionale [[Asti|astigiana]] che ha radici medievali, nata nell'ambito delle celebrazioni patronali di [[Secondo di Asti|San Secondo]], e culmina con una corsa di cavalli montati a pelo, ovvero senza sella.
 
La festa per il patrono, si svolge ininterrottamente dal [[XII secolo]]<ref>Gentile L., ''Le antiche feste Patronali di San Secondo in Asti, Rievocazioni storiche''. Asti [[1928]], pag 5</ref> e le prime notizie della corsa, citate dal cronista [[Guglielmo Ventura]],<ref>Ventura G., Memoriale (Capitolo X)</ref> risalgono al terzo quarto del [[XIII secolo]] ed; anch'essa si svolge ininterrottamente, salvo due interruzioni di settanta anni nel [[XIX secolo]] e di trenta nel [[XX secolo]].
 
La gara, che un tempo si teneva durante le feste patronali del mese di maggio e che si correva ''"[[Palio alla lunga (Asti)|alla lunga]]"'' attraverso la contradaContrada Maestra (l'attuale Corso Alfieri), dal [[1967]] si disputa all'interno di un circuito apposito (o "al giro"); fino all'edizione del 2017 il Palio si è disputato la terza domenica di settembre. Dal [[2018]], come ufficializzato nel Consiglio del Palio del 23 ottobre [[2017]], il Palio si disputa la prima domenica di settembre.
 
Dal [[1988]] la corsa si disputa nella centrale piazza Alfieri di Asti.
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=== Le origini ===
{{citazione|Signor Capitano, vi do licenza di correre il Palio nell'anno del Signore... Andate, e che San Secondo vi assista!|dalla Formula di rito per la Corsa del Palio}}
[[File:Palio alla lunga comune.jpg|thumb|upright=1.8|Affresco di [[Ottavio Baussano]] nel palazzo del Comune della Corsa del Palio alla lunga.]]
 
Gli astigiani hanno sempre lottato con perseveranza per mantenere il privilegio di far correre il Palio nel giorno della loro festa patronale, dedicata al martire astigiano [[Secondo di Asti|Sansan Secondo]]. La corsa è citata infatti in tutti i trattati, in tutte le alleanze e in tutti i capitoli delle convenzioni con i vari reggenti, padroni o dominatori.
 
La prima notizia certa della corsa risale al [[1275]]: il cronista locale [[Guglielmo Ventura]] riporta che gli astigiani, «sicut fieri solet Ast, in festo Beati Secundi» ("come risulta essere solito ad Asti, durante la festa del Beato Secondo"), corsero il Palio per dileggio sotto le mura della nemica città di [[Alba (Italiacomune italiano)|Alba]], devastando le vigne circostanti.
 
Quindi se già nel [[1275]] la "Corsa del Palio" era definita una consuetudine, è probabile che la sua origine debba collocarsi dopo l'anno [[1000]], con regole codificate già dal [[XIII secolo]] (periodo coincidente anche con il periodo di massimo splendore del Comune di Asti).<br />
In questo periodo, e fino alla prima metà del [[XIV secolo]], la corsa si svolse “alla tonda”, in un percorso circolare demaniale pressappoco corrispondente all'area delle attuali piazze Alfieri e Libertà, chiamata già in epoca longobarda e carolingia ''" curriculum ".''
 
[[Gian Galeazzo Visconti]], divenuto signore di Asti nel [[1382]], per rafforzare militarmente la città, fece costruire una nuova cittadella fortificata proprio in corrispondenza del curriculum.
 
Questo comportò lo spostamento della corsa non più alla tonda, ma su un percorso lineare (cioè ''"alla lunga "'') di circa due chilometri e mezzo lungo l'arteria principale della città (l'attuale corso Alfieri).
{{Vedi anche|Palio alla lunga (Asti)|Mura di Asti}}
Inoltre, il Visconti, stabilì che la corsa continuasse a tenersi « ...''in festa Sancti Secundi iuxta consuetudinem, omni contradictione remota''» ("...il giorno della festa di san Secondo, come da giusta consuetudine e rifiutata ogni obiezione").
 
Nei documenti conservati nell'[[Palazzo Mazzola|Archivio storico del Comune di Asti]], si nota che nelle spese sostenute per la corsa sono sempre indicati due palii, di cui uno offerto alla [[Collegiata di San Secondo|chiesa di San Secondo]] ed uno da consegnare al vincitore. Questo particolare mostra anche la caratteristica natura devozionale della corsa.
 
Lo storico astigiano, [[Niccola Gabiani]], nei suoi appunti storici sulla corsa, parla di un antichissimo palio di velluto cremisi arricchito da tre gigli dorati, conservato presso la Collegiata di Asti e suppone che fosse stato donato dai duchi d'Orleans durante la loro signoria nel [[XV secolo]].<ref>Niccola Gabiani, ''La corsa del Palio e la festa patronale di San Secondo in Asti. Appunti storici'', Asti, 1909, II edizione, pg. 34</ref>
 
Alcuni documenti del fondo della Tesoreria orleanese, informano che il palio per il [[1462]], venne confezionato presso la bottega dei fratelli Lupi, nel [[1476]] e [[1477]] dal genovese Gregorio della Torre, nel [[1501]] fuda Antonio Pugliese e nel [[1517]] fuda Bernardo Capello di [[Santa Vittoria d'Alba]].<ref>Niccola Gabiani, ''Il Palio di Asti'', Asti 1931, I edizione, pg.28</ref>
[[File:Manifesto 1800.jpg|thumb|Avviso del Comune di Asti per la Corsa del Palio del [[1836]].]]
 
=== I Savoia ===
{{vedi anche|Confraternite e Compagnie al Palio di Asti}}
Quando [[Emanuele Filiberto I di Savoia|Emanuele Filiberto]] assunse la reggenza della città (20 maggio [[1545]]), confermò e codificò le antiche consuetudini della festa patronale e si impegnò per sé e per i suoi successori a fornire i palii: uno di 12 rasi per la Corsacorsa, l'altro di 9 rasi per l'offerta al Santosanto Patronopatrono.
 
Si legge, inoltre, che potevano presentare cavalli alla Corsa del Palio «tanto la città di Asti, che tutte le Chiese della medesima, comprese tanto quelle de' Regolari quanto delle Confraternite, Collegio, Università, Società e cittadino della medesima, tanto a nome proprio che di dette Chiese e Cappelle, il tutto conforme all'antico stile, consuetudini e privilegi di detta Città».
 
Nel [[XVIII secolo]] compare il "[[sendallo]]", un labaro di tela rettangolare istoriata, generalmente azzurra, confezionata in un tessuto misto seta/cotone, detta di [[zendale]] o "sangallo".
Il sendallo era ornato dagli stemmi di [[Casa Savoia|Savoia]], del Comune, del Governatore e del Podestà ed era unito nella sua parte terminale, il palio vero e proprio, solitamente arrotolato e conservato in una cassettina di legno.
 
Più tardi l'immagine di [[Secondo di Asti|San Secondo]] a cavallo fece la sua apparizione sul labaro del Palio dedicato alla Chiesachiesa e, sul finire del [[XIX secolo]], anche su quello per la Corsacorsa.
{{vedi anche|Sendallo}}
La Corsacorsa in origine si svolgeva il 30 marzo di ogni anno, in occasione della festa di [[Secondo di Asti|Sansan Secondo]]. A partire dal [[XV secolo]], però, venne spostata, al pari della celebrazione del santo, al primo giovedì dopo la domenica in Albis. Nei primi anni del [[XIX secolo]] la Corsacorsa si tenne la seconda domenica dopo [[Pasqua]].
 
[[File:Manifesto palio.jpg|thumb|left|upright=0.5|Manifesto degli [[Anni 1930|anni trenta]], opera di [[Ottavio Baussano]].]]
Nel [[1818]], la celebrazione di S.san Secondo venne nuovamente spostata al primo martedì di maggio e conseguentemente anche la Corsacorsa venne spostata in tale data.<br />Nel [[1861]], venne pubblicato il nuovo «Regolamento per la Corsa dei Cavalli in giro sulla nuova Piazza del Mercato» (l'attuale Piazzapiazza Campo del Palio), cambiando radicalmente la tradizione della corsa astigiana, che si era svolta fino ad allora sempre [[Palio alla lunga (Asti)|«in lungo»]], cioè lungo un percorso rettilineo, che partiva dalla [[pietra miliare|pietra romana]] che diede il nome a Vialeviale Pilone, passava per Porta San Pietro e, percorrendo il ponte su Rio Valmanera, proseguiva su Contrada maestraMaestra, (attuale Corsocorso Alfieri) fino alai Palazzopalazzi Gabuti di Bestagno e Ramelli di Celle, uniti successivamente a formare l'attuale [[Palazzo Ottolenghi]] nel 1754.
 
Nel [[1863]], la corsa divenne una comune corsa di cavalli, perdendo il suo tradizionale significato religioso.
 
=== Il periodo fascista e il palio nella piazza omonima ===
[[File:Palio secolo ill 34.jpg|thumb|upright=0.7|Paggi e donzelle sul [[carroccio]], dalla copertina de ''[[Il secolo illustrato]]'' del 19 maggio [[1934]]]]
[[File:Palio Etiopia 36.jpg|thumb|[[1936]], i legionari astigiani prima della Corsa del Palio]]
La festa venne richiamata in vita nel [[1929]] dall'allora [[podestà (fascismo)|podestà]] di Asti, [[Vincenzo Buronzo]]. Per quell'anno il Palio si svolse di nuovo [[Palio alla lunga (Asti)|alla lunga]], ma su corso Dante, lungo un percorso in salita di circa 1300 m.
 
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Le sette edizioni svoltesi durante il ventennio [[fascismo|fascista]], tuttavia, permisero di rinnovare il ricordo del Palio, evitando la perdita definitiva della sua tradizione e del suo significato.
 
Il 3 maggio [[1936]], durante la [[guerra d'Etiopia]], i militari della 104ª Legione Camicie Nere (in prevalenza composta da astigiani) corsero un Palio speciale a dorso d'[[asino]] sulle rive del [[lago Ascianghi]]. La cronaca della corsa venne riportata il 23 maggio [[1936]] dal quotidiano astigiano "''La Provincia''".<ref>Riportiamo di seguito un estratto dell'articolo: «I destrieri erano tutti gli asinelli raccolti dalla Compagnia nelle sue avanzate ed abbandonati dagli abissini durante la loro fuga.» [...] «Per l'occasione vennero battezzati con i nomi dei vari Ras sconfitti in correlazione alle loro doti di velocità»</ref> I partecipanti furono il [[Borgo Santa Maria Nuova|Borgo di Santa Maria Nuova]], il [[Rione San Martino-Borgo San Rocco|Rione di San Martino]], il [[Borgo Tanaro Trincere Torrazzo|Borgo di Ponte Tanaro]] e il [[Rione Cattedrale|Rione Duomo]]. A vincere fu il [[Borgo Santa Maria Nuova|Borgo di Santa Maria Nuova]].
 
Nel [[1937]] il Palio venne di nuovo indetto con la denominazione di ''Certame Cavalleresco'', dove i rioni astigiani venivano ridimensionati nella loro autonomia a discapito delle Corporazioni fasciste. Una settimana prima della festa questa venne improvvisamente sospesa, con la scusa del sopraggiungere dei lavori agricoli. È probabile invece che il Palio subisse un notevole ridimensionamento in primo luogo a causa della deposizione di Vincenzo Buronzo dalla carica di podestà. Il nuovo gerarca, Domenico Molino, poco sensibile alla festa, ne aveva decurtato sensibilmente il bilancio, affiancato dalla segreteria locale del [[Partito Nazionale Fascista]], che non vedeva benevolmente una manifestazione che non era riuscita a "manipolare".
 
Nel [[1938]] venne indetta una ''"Corsa delle Contrade"'' alla quale parteciparono solamente sodalizi cittadini astigiani. La manifestazione avvenne in tono minore e passò sotto il disinteresse della stampa locale e nazionale.
Nel [[1967]] il Palio nacque nuovamente nella omonima Piazza del Campo in occasione del 1000º anniversario della fondazione del [[Marchesatomarchesato del Monferrato]] e dell'800º anniversario della [[Lega Lombarda]]. La corsa fu definitivamente spostata al mese di settembre, in concomitanza con i festeggiamenti della "[[Douja d'Or]]", o "Settembre astigiano", ed in seguito del [[Festival delle sagre astigiane]]. Il nuovo tracciato era in Piazzapiazza Campo del Palio, dove furono innalzate tribune da 5.000 posti a sedere e grandi ''parterre''. La prima edizione del dopoguerra vide partecipare 100.000 spettatori, 600 figuranti e 14 fra borghi, rioni e comuni astigiani.
 
=== Il palio in piazza Alfieri e gli annullamenti causa pandemia ===
Dal [[1988]] il Palio si svolge nella centrale piazza Vittorio Alfieri, {{sf|come suggerito dall'architetto Antonio Guarene, nel cuore della città.}}
 
Nel [[1992]] al Palio di Asti fu abbinata la lotteria nazionale.
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Dal secondo dopoguerra in poi, il corteo storico del Palio mette in scena ogni anno più di 1200 figuranti, attraverso la rappresentazione di episodi importanti della storia medievale della città ([[XII secolo|XII]]-[[XV secolo]]), all'epoca in cui Asti splendeva per ricchezza e vitalità.
 
Dal [[1983]] la miglior presenza nel corteo storico tra rioni, borghi e comuni del Palio viene premiata dal "Soroptimist club di Asti" con la [[Pergamena d'Autore]]: un'opera d'arte su pergamena.
 
==== La corsa ====
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Nel corso del [[XVI secolo]] i premi subirono una radicale trasformazione, aumentando di numero e cristallizzandosi definitivamente nella loro attuale graduatoria almeno dai primissimi anni del [[XVII secolo]].
 
* Il primo premio è il palio, odrappo [[sendallo]]di velluto cremisi "''in tre peli, della qualità e bontà solite''", che per tradizione deve essere lungo 16 rasi astigiani<ref>Il raso è un'antica misura piemontese che corrisponde a circa 60 cm.</ref>. Il palio viene posto, legato, sotto al [[sendallo]], la tela dipinta ogni anno da un Maestro del Palio, raffigurante per tradizione lo Stemma della Città di Asti, [[Secondo di Asti|San Secondo]] a cavallo e il motto della Città "''Aste Nitet Mundo Sancto Custode Secundo''".
* Il secondo premio, dal [[1929]], è una «borsa con monete d'oroargento». Nel Palio antico però la ''borsa'' era tutt'altra cosa. Si trattava infatti di uno scampolo dello stesso velluto impiegato nella confezione del palio, arricchito da frange e galloni. Le sue dimensioni erano piuttosto variabili, ma non erano mai superiori ai 70&nbsp;cm. La borsa si presentava, in sostanza, come un quadrato di velluto di modeste dimensioni, ma dalla ricca decorazione e, mediante un pezzo di passamaneria, veniva appeso allo stendardo del palio per tutto lo svolgersi della manifestazione. Simbolicamente, rappresentava un beffardo «assaggio» del primo premio che il secondo arrivato non aveva saputo conseguire. A partire dal [[XVI secolo]], la borsa divenne il secondo premio e, alla ripresa del Palio negli [[anni 1930|anni trenta]], l'interpretazione del premio mutò, trasformando la borsa in «borsa di monete d'oroargento».
* Il terzo premio è un paio di «speroni»; essi fanno la loro comparsa solo agli inizi del [[XVII secolo]] come premio per il terzo classificato. Erano di ferro, argentati o più spesso dorati. Gli speroni furono introdotti come terzo premio, come un invito a utilizzarli in futuro per conseguire risultati migliori. Non va dimenticato che fino ai primi decenni del [[XIX secolo]] l'uso degli speroni era ammesso durante la corsa del Palio, purché di forma e lunghezza compatibili con quanto prescritto dai regolamenti della corsa.
[[File:Inchioda xilografia.jpg|thumb|upright=1.3|L'inchioda: xilografia tratta da un sonetto settecentesco del Palio]]
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[[File:Astimod.jpg|center|450px]]<br />Suddivisione territoriale della città di Asti. Da ovest verso est:<br />
{{simbolo|Santacaterina.gif|15}} [[Rione Santa Caterina]] · {{simbolo|Torretta.gif|15}} [[Borgo Torretta]] · {{simbolo|Viatosto.gif|15}} [[Borgo Viatosto]] · {{simbolo|Cattedrale.gif|15}} [[Rione Cattedrale]] · {{simbolo|Sanmartino.gif|15}} [[Rione San Martino-Borgo San Rocco|Rione San Martino-San Rocco]] · {{simbolo|Donbosco.gif|15}} [[Borgo Don Bosco]] · {{simbolo|Sansilvestro.gif|15}}[[Rione San Silvestro]] · {{simbolo|Sansecondo.gif|15}} [[Rione San Secondo]] · {{simbolo|Sanpaolo.gif|15}} [[Rione San Paolo]] · {{simbolo|3dt.gif|15}} [[Borgo Tanaro Trincere Torrazzo]] · {{simbolo|Santamarianuova.gif|15}} [[Borgo Santa Maria Nuova]] · {{simbolo|Sanpietro.gif|15}} [[Borgo San Pietro (Asti)|Borgo San Pietro]] · {{simbolo|Sanlazzaro.gif|15}} [[Borgo San Lazzaro]]}}
 
== Vincitore dell'ultimo Palio ==
{{Aggiornare|mese=09|anno=2021|arg=Piemonte}}
{{vedi anche|Vittorie al Palio di Asti}}
* 4º settembre 2022: Palio di Asti vinto dal [[Rione San Lazzaro]] dal fantino [[Giuseppe Zedde]] “Gingillo” su Cristallo da Clodia
 
== Il "Paliotto" ==
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{{F|società|febbraio 2021}}
[[File:Planimetria Piazza Alfieri, Asti (Palio).png|thumb|upright=1.4|Planimetria di piazza Alfieri]]
[[File:PalioAsti di- AstiPalio 20095712.JPGjpg|thumb|Proteste animaliste durante la finale del [[2009]]]]
 
Negli ultimi decenni, il Palio di Asti, così come gli altri palii d'Italia, ha scatenato le proteste delle associazioni animaliste e della associazione medici veterinari per il diritto degli animali (AVDA), riguardanti l'utilizzo dei cavalli per la corsa.
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* {{cita web|https://www.youtube.com/user/paliodiastiwebtv|Canale YouTube della Palio di Asti WebTV}}
* {{cita web|http://www.ilcanapo.com/|Il Canapo, giornale del Palio di Asti}}
* {{cita web|httphttps://www.comunevisit.asti.it/pagina875_ilsettembre-astigiano/palio-di-asti.html/|Sito ufficiale del Palio di Asti|accesso=07 aprile 2025}}
* {{cita web| https://www.instagram.com/palio_di_asti/| Instagram ufficiale Palio di Asti}}
* {{cita web | 1 = https://paliodiasti.com/ | 2 = Sito non ufficiale del Palio di Asti | accesso = 10 settembre 2018 | dataarchivio = 11 settembre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180911045146/https://paliodiasti.com/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.collegiodeirettori.net/|Sito ufficiale del Collegio dei Rettori}}
* {{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=2t9me9I00ck|titolo=Film Documentario IL PALIO DI ASTI, realizzato da Fredo Valla}}
* [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0ffd1850-a4ea-4ab2-845b-28631e382361-tgr.html#p=1 Video dell'edizione del Palio 2011, trasmessa in diretta sulla Rai] - tgr.rai.it
* {{cita web|url=http://www.grptv.it/?page_id=4838|titolo=Tutti i video del Palio 2012|accesso=6 settembre 2013|dataarchivio=5 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121105200607/http://www.grptv.it/?page_id=4838|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.gruppoasta.net|Sito degli sbandieratori del palio di Asti}}
* [http://www.mepiemont.net/storia/pag33fum.html Il Palio a fumetti] - tratto da ''Storia del Piemonte a fumetti'', edito da [[La Stampa]] (disegni di Nives Manara, testi di Franco Ressa)
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* {{cita web|1=http://www.paliocastellalfero.it/|2=Comune di Castell'Alfero|accesso=7 luglio 2025|dataarchivio=18 maggio 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250518094156/https://www.paliocastellalfero.it/|urlmorto=no}}
* {{cita web|http://www.sbandieratorisandamiano.it|Comune di San Damiano}}
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* {{cita web|http://www.sanmarzanotto.it|Borgo San Marzanotto}}
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