Arsiè: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Belluno
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 314
|Sottodivisioni = [[Fastro]], Incino, [[Mellame]], [[Rivai]], Rocca, San Vito▼
▲|Sottodivisioni = [[Fastro]], Incino, [[Mellame]], Rivai, Rocca, San Vito
|Divisioni confinanti = [[Castello Tesino]] (TN), [[Valbrenta]] (VI), [[Fonzaso]], [[Grigno]] (TN), [[Lamon]], [[Seren del Grappa]]
|Zona sismica = 2
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|Mappa = Map of comune of Arsiè (province of Belluno, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Arsiè nella provincia di Belluno
}}
[[File:Arsiè.jpg|thumb|upright=1.4
'''Arsiè'''<ref>{{Sapere|Arsiè}}</ref> (''Arsiè'' {{IPA|[arˈsjɛ], [-æ], [-a]}} in [[Lingua veneta|veneto]], ''Arseum ''in [[Lingua latina|latino]]) o '''Arsié'''<ref>{{Cita web|url=http://www.arsie.info/|titolo=Arsié.Info|urlmorto=sì|accesso=12 agosto 2014|urlarchivio=https://archive.
==Geografia fisica==
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===Orografia===
Il territorio del comune comprende i seguenti monti: [[Monte Novegno]], Col del Gallo, [[Cima di Lan]], Cima Campo; una parte del territorio si estende lungo le pendici del [[Monte Grappa]].
===Clima===
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===Frazioni===
Sono riconosciute ufficialmente come [[Frazione
==Origini del nome==
Così come l'omonima Arsiè di [[Ponte nelle Alpi]], [[Arsiero]] e varie altre località, il toponimo è un riferimento alle qualità del terreno "arso", "arido"; vi si può riconoscere inoltre un suffisso ''-etum'' con valore collettivo.
Una [[paraetimologia]] afferma che Arsiè derivi da ''arci sedes'' "sede di castello", allusione a una fortificazione costruita lungo la strada che collegava [[Venezia]] alla [[Germania]]<ref name=dizionario>{{cita libro|
==Storia==
===Prima
Buona parte del territorio del comune è stato teatro della [[prima guerra mondiale]] in quanto localizzato nei pressi del vecchio confine di Stato: dopo la [[rotta di Caporetto]], Arsiè si trovò in territorio di retrovie austriache fino alla fine del conflitto. Le truppe
Per difendere il confine
===Seconda Guerra Mondiale===
Il 10 luglio 1943 gli Americani [[Sbarco in Sicilia|sbarcano in Sicilia]]. L’[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]] è stato firmato a [[Armistizio di Cassibile|Cassibile]], vicino Siracusa, in Sicilia, l’[[Armistizio di Cassibile|Armistizio]] tra Italia e Stati Uniti. Il [[Anniversario della liberazione d'Italia|25 aprile 1945]] vi fu la liberazione delle città del Nord Italia, la resa dei tedeschi e la fine del [[nazifascismo]] in Italia. L’Armistizio firmato l’8 settembre 1943 nel Bellunese spaccò la popolazione in due: da una parte gli [[Antifascismo|antifascisti]], dall’altra i sostenitori della [[Repubblica di Salò]]. Belluno, Trento e Bolzano furono annesse direttamente alla Germania. Ci vollero appena due giorni perché Hitler prendesse la decisione: il [[Führer]] istituì la [[Operationszone Alpenvorland]], vale a dire la Zona di operazioni delle Prealpi (che comprendeva le tre attuali province dolomitiche), affidata a [[Franz Hofer (Gauleiter)|Franz Hofer]]. La direzione di tutto era Berlino, per il tramite del Tirolo e di Bolzano. In provincia di Belluno infatti l’occupazione fu affidata principalmente a truppe altoatesine, che non lesinavano certo angherie e barbarie. Inoltre, diversi Comuni appartenuti fino allora alle province di Trento e Belluno entrarono a far parte della provincia di Bolzano. Le truppe di occupazione inaugurarono una vera e propria strategia terroristica per tenere in pugno la popolazione e fare in modo che non si avvicinasse ai partigiani, i villaggi furono bruciati. La provincia di Belluno tornò a essere Italia solo il 1º gennaio 1946, restituita dagli americani al governo italiano. In questo contesto gli americani dal maggio del 1945 istituirono un quartier generale ad Arsiè nella Villa [[Stile Liberty]] sita in via Primo Maggio.
===Emigrazione===
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===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Arsiè}}
Come la gran parte dei comuni di [[montagna]], anche Arsiè soffre delle problematiche legate all'invecchiamento della popolazione: i residenti sotto i 15 anni sono appena il {{formatnum:9.4}}%, mentre quelli sopra i 64 anni raggiungono il {{formatnum:32.5}}%; l'[[indice di vecchiaia]] è di {{formatnum:345.7}}<ref>
==Cultura==
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Visto che il momento dell'anno coincideva con la fine dell'[[alpeggio]], la festa divenne presto un momento di baratti e compravendite in particolare di prodotti agricoli, in prevalenza derivanti dalla montagna, e degli animali. Nacque così la "Fiera delle Anime". Ancora oggi questa fiera è molto partecipata da tutte le persone del circondario. La ricorrenza cade la terza domenica di ottobre di ogni anno.
Negli ultimi anni sta rapidamente crescendo
==Monumenti e luoghi d'interesse==
===Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta===
Ha origini antichissime: durante il rifacimento del pavimento nel [[1982]], sono stati portati alla luce i resti di un edificio del [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] e quelli di un tempio a tre absidi del [[X secolo]]. Benché Arsiè fosse sottoposta al potere temporale del [[Diocesi di Belluno-Feltre|vescovo di Feltre]], dal punto di vista ecclesiastico era una [[pieve]] della [[diocesi di Padova]], alla quale tuttora appartiene. Nel [[XIV secolo|Trecento]] si ebbe un'altra riedificazione e nel [[1488]] fu descritta del vescovo [[Pietro Barozzi]] in [[visita pastorale]] come una chiesa grande e pregevole, ricca di arredi e suppellettili. Distrutta dall'esercito imperiale durante la [[guerra della Lega di Cambrai]], fu nuovamente ricostruita ma i lavori si prolungarono notevolmente e furono conclusi solo sotto don Giovanni Dal Castello (parroco dal [[1680]] al [[1702]]). Nel [[1734]]-[[1736|36]] fu rifatta la facciata, mentre nel [[1816]] si ebbe una riconsacrazione a conclusione di un restauro. Gli ultimi lavori, benedetti il 24 agosto [[2008]] dal vescovo [[Antonio Mattiazzo]], hanno ripristinato il [[marmorino]] settecentesco e le decorazioni in rilievo; inoltre, hanno reso accessibili i resti delle chiese altomedievali.
Gli interni sono organizzati in un'unica navata su cui si affacciano quattro cappelle per lato. La prima di destra ospita una riproduzione della [[Grotta di Lourdes]] del [[1914]], mentre in quella di fronte si trova un grande [[fonte battesimale]] cinquecentesco. Le sei rimanenti ospitano altrettanti altari lignei collocabili tra il Sei e il Settecento. Emerge tra tutti l'altare della Crocefissione, opera barocca in legno dipinto e dorato realizzata nel [[XVIII secolo]] da maestranze venete; vi è collocato un ''Crocifisso'' in legno intagliato e dipinto di scuola feltrina, risalente alla seconda metà del [[XV secolo]], mentre sono collocabili nel secolo successivo le due sculture lignee che lo affiancano (''Giovanni evangelista'' e ''Madonna Addolorata''), di probabile provenienza austriaca. Di fronte, sull'altare del Rosario, si trova la tela con la ''Madonna del Rosario, San Domenico, Santa Caterina e i vincitori della battaglia di Lepanto'', che richiama un dipinto con lo stesso soggetto conservato nella parrocchiale di [[Fonzaso]].
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Posti in corrispondenza degli ingressi laterali, uno di fronte all'altra, sono il [[pulpito]] settecentesco e una statua di ''[[Pietro d'Alcántara|San Pietro d'Alcantara]]'' del [[1722]]. Appena oltre si trovano gli altari di San Giacomo e di San Sebastiano, ornati rispettivamente dalla ''Natività'' e dalla ''Sacra Famiglia con i santi Sebastiano e Rocco'', tele di fine Seicento di Giovanni Battista Volpato. Gli ultimi due altari prima del pulpito sono dedicati a Sant'Antonio da Padova e al Sacro Cuore di Gesù e ospitano statue recenti.
Degni di nota anche due angeli in marmo bianco del [[XVII secolo]] posti ai lati dell'[[altare maggiore]] (forse in origine collocati in una [[Villa veneta|villa]] feltrina) e una ''Madonna con Bambino'' di fine [[XV secolo|Quattrocento]] in terra cruda, particolarmente cara alla popolazione che la porta in processione nei momenti di pericolo<ref name=diocesi>{{cita web|url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610328|titolo=Santa Maria Assunta - Arsiè - Arsiè|accesso=9 novembre 2017|editore=Diocesi di Padova - Atlante delle parrocchie}}</ref><ref name=provincia>{{cita web|url=https://www.infodolomiti.it/dolomiti-da-vedere/chiese-e-santuari/feltre-e-territorio/tra-seren-del-grappa-fonzaso-ed-arsie/chiesa-di-santa-maria-assunta-arsie/7172-l1.html|titolo=Chiesa di Santa Maria Assunta - Arsiè|accesso=9 novembre 2017|editore=Provincia di Belluno|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171110114602/http://www.infodolomiti.it/dolomiti-da-vedere/chiese-e-santuari/feltre-e-territorio/tra-seren-del-grappa-fonzaso-ed-arsie/chiesa-di-santa-maria-assunta-arsie/7172-l1.html|urlmorto=sì}}</ref>.
==Economia==
L'economia del paese si basa sul [[commercio]], l'[[artigianato]], il [[turismo]], l'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]]. Il turismo si concentra prevalentemente nel periodo estivo lungo le sponde del lago e nelle malghe di alta quota.
<br/>
L'agricoltura è praticata da un numero ridotto di cooperative ed altre forme societarie, e da un sempre minore numero di famiglie impegnate in questa attività anche solo per consumo familiare. Le attività agricole sono rivolte prevalentemente all'allevamento di bovini.
<br/>
L'artigianato ha avuto una nuova fase di sviluppo dopo l'apertura del tunnel, nel [[1997]], che ha migliorato la viabilità e i collegamenti con la [[Valsugana]].
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|Mario De Nale
|[[Lega Nord]]-[[Liga Veneta]]
|[[Sindaco (
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|Ivano Faoro
|[[Lega Nord]]-[[Liga Veneta]]
|[[Sindaco (
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|Ivano Faoro
|[[Lega Nord]]-[[Liga Veneta]]
|[[Sindaco (
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|Luca Strappazzon
|[[lista civica]] Uniti per Arsiè
|[[Sindaco (
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{{ComuniAmminPrec
|27 maggio [[2019]]
|10 giugno [[2024]]
|''in carica''▼
|Luca Strappazzon
|[[lista civica]] Uniti per Arsiè
|[[Sindaco (
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{{ComuniAmminPrec
|10 giugno [[2024]]
▲|''in carica''
|Ivano Faoro
|[[lista civica]] Ritorno al futuro
|[[Sindaco (ordinamento italiano)|sindaco]]
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|
*{{cita web|
*{{cita web|url=https://www.summer-fest.eu/|titolo=Festa dello Sport in Piazza}}
{{Comuni della provincia di Belluno}}
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