Girolamo Bartolomeo Bortignon: differenze tra le versioni
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|stemma = Template-Bishop.svg
|motto = Caritas cum fide
|ruoliricoperti = * [[Amministratore apostolico]] di [[Diocesi di Belluno-Feltre|Belluno e Feltre]] <small>(1944-1945)</small>▼
▲* [[Amministratore apostolico]] di [[Diocesi di Belluno-Feltre|Belluno e Feltre]] <small>(1944-1945)</small>
* [[Vescovo titolare]] di [[Sede titolare di Lidda|Lidda]] <small>(1944-1945)</small>
* [[Vescovo]] di [[Diocesi di Belluno-Feltre|Belluno e Feltre]] <small>(1945-1949)</small>
* [[Vescovo]] di [[Diocesi di Padova|Padova]] <small>(1949-1982)</small>
|nato = 31 marzo [[1905]] a [[
|diacordinato = 27 novembre [[1927]]
|ordinato = 3 marzo [[1928]]
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Fellette
|GiornoMeseNascita = 31 marzo
|AnnoNascita = 1905
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==Biografia==
Nato a [[
Il 4 aprile [[1944]] venne nominato da [[papa Pio XII]] [[amministratore apostolico]] delle diocesi di [[Diocesi di Belluno-Feltre|Belluno]] e [[Diocesi di Belluno-Feltre|Feltre]] e [[vescovo titolare]] di [[Sede titolare di Lidda|Lidda]]. Ricevette la consacrazione episcopale il 14 maggio dello stesso anno nella [[Chiesa del Redentore|basilica del Santissimo Redentore]], a [[Venezia]], per l'imposizione delle mani del cardinale [[Adeodato Giovanni Piazza]].
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Il 9 settembre [[1945]] venne nominato [[vescovo]] di Belluno e Feltre. Nel [[1946]] celebrò il primo sinodo interdiocesano. Il 9 settembre [[1947]] scelse come [[vicario generale]] della diocesi di Belluno il giovane Albino Luciani, futuro [[papa Giovanni Paolo I]].
Per i bellunesi la sua figura è legata al sacrificio, il 17 marzo [[1945]], dei quattro partigiani impiccati ai lampioni di piazza Campitello nel centro di Belluno, poi ribattezzata piazza dei Martiri: Salvatore Cacciatore "Ciro", Giuseppe De Zordo "Bepi", Valentino Andreani "Frena" e Gianleone Piazza "Lino". Il vescovo frate accorse e fattosi portare dai Salesiani una scala, nonostante il divieto, si avvicinò alle quattro salme ancora calde. Salì e ad una ad una le benedisse: amministrò loro il balsamo divino, chiuse i loro occhi e prima di ridiscendere li baciò. Inoltre il 29 marzo [[1945]], Giovedì Santo, celebrò la messa al campo di concentramento nazista
Dopo quasi cinque anni di servizio episcopale a Belluno e Feltre, non privo di tensioni per aver chiesto e ottenuto dalla Santa Sede di essere esonerato dalla residenza semestrale nella sede di Feltre, il 1º aprile [[1949]] venne nominato vescovo di [[Diocesi di Padova|Padova]].
{{citazione necessaria|Quando papa Pio XII gli chiese un nome per la cattedra di [[Diocesi di Vittorio Veneto|Vittorio Veneto]], egli avanzò quello di Albino Luciani. "Lo conosco, farà meglio di me", disse.
Il papa rifiutò quel nome;}} solo dopo alcuni anni il successore di Pio XII, [[papa Giovanni XXIII]], avrebbe nominato [[Albino Luciani]] vescovo di Vittorio Veneto.
Amico di [[Papa Giovanni XXIII|Angelo Giuseppe Roncalli, papa Giovanni XXIII]], che lo consultava spesso riguardo alle questioni politiche e personali, ne condivideva anche la diffidenza e il sospetto nei confronti del "culto" popolare verso [[Padre Pio da Pietrelcina|Padre Pio]] ancora vivente, tanto da venire indicato dagli storici come il vero provocatore della "seconda persecuzione" a Padre Pio. La rigida e inflessibile presa di posizione, provocò scontenti, reazioni e scontri con diversi fedeli della diocesi di Padova e con dei suoi sacerdoti, alcuni molto vicini al frate da Pietrelcina.<ref>{{Cita web|url=http://www.emanuelebrunatto.it/archivio/il%20vescovo%20di%20padova-/vescovo.htm|titolo=Monsignor Gerolamo Bortignon|accesso=27 ottobre 2016|dataarchivio=28 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161028021146/http://www.emanuelebrunatto.it/archivio/il%20vescovo%20di%20padova-/vescovo.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://padrepiopietr.wordpress.com/2016/01/14/il-bollettino-del-vescovo-che-puzzava-deresia-la-risposta-di-padre-pio-a-mons-bortignon/|titolo=Il bollettino del vescovo che puzzava d'eresia. La risposta di Padre Pio a mons. Bortignon|data=14 gennaio 2016|accesso=27 ottobre 2016}}</ref>
Nel gennaio del 1964 inaugurò il
Fra le sue realizzazioni più importanti l'Opera della Provvidenza a Sarmeola di [[Rubano]], in [[provincia di
Rimase alla guida della diocesi di Padova per trentadue anni, fino al 7 gennaio [[1982]], ritirandosi nella Casa di spiritualità
Morì a [[Rubano|Sarmeola]], presso l'Opera della Provvidenza
Il 14 dicembre [[2000]] l'arcivescovo-vescovo di Padova [[Antonio Mattiazzo]] istituì la Fondazione "Girolamo Bortignon" per l'educazione e la scuola,
== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
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*[https://web.archive.org/web/20161009162439/http://www.fond-gbortignon.191.it/ Fondazione Bortignon]
{{
|tipologia=episcopale
|carica=[[Sede titolare di Lidda|Vescovo titolare di Lidda]]
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|successivo=[[Lawrence Joseph Shehan]]
}}
{{
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Belluno-Feltre|Vescovo di Belluno e Feltre]]
|periodo=9 settembre [[1945]] - 1º aprile [[1949]]
|immagine=BishopCoA PioM.svg
|precedente=[[Giosuè Cattarossi]]<br />
|successivo=[[Gioacchino Muccin]]<br />
}}
{{
|tipologia=episcopale
|carica=[[Diocesi di Padova|Vescovo di Padova]]
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[[Categoria:Vescovi di Belluno e Feltre]]
[[Categoria:Vescovi di Padova]]
[[Categoria:Vescovi francescani]]
[[Categoria:Cappuccini italiani]]
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