Silandro: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Silandro
|Nome ufficiale = {{it}}Silandro<br/>{{de}}Schlanders<br/>{{rm}}Solaneres
|Panorama = D' Blick-auf-Schlanders_.JPG
|Didascalia =
|Bandiera = Silandro-GonfaloneBandiera.pngsvg
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
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|Divisione amm grado 1 = Trentino-Alto Adige
|Divisione amm grado 2 = Bolzano
|Amministratore locale = DieterChristine PinggeraKaaserer
|Partito = [[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|Data elezione = 224-95-2020 (3º mandato)2025
|Lingue =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = CorcesCorzes (Kortsch), Covelano (Göflan), Montemezzodì (Sonnenberg), Montetramontana (Nördersberg), Vezzano (Vetzan)
|Abitanti = 6256
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2020
|Sottodivisioni = Corces (Kortsch), Covelano (Göflan), Montemezzodì (Sonnenberg), Montetramontana (Nördersberg), Vezzano (Vetzan)
|Divisioni confinanti = [[Laces]], [[Lasa (Italia)|Lasa]], [[Malles Venosta]], [[Martello (Italia)|Martello]], [[Senales]]
|Zona sismica = 4
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}}
 
'''Silandro''' (''Schlanders'' in [[lingua tedesca|tedesco]], ''Schlånders'' in [[dialetto sudtirolese]], pronunciato {{IPA|['ʃlɔndərsˈʃlɔndərs]}}<ref>Carlo Tagliavini, Teresa Capello, ''Dizionario degli Etnici e Toponimi italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref>, ''Solaneres'' in [[lingua romancia|romancio]], ''Sulaneres'' in [[Lingua ladina|ladino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:6256Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia autonoma di Bolzano]] in [[Trentino-Alto Adige]].
 
Capoluogo della Comunità comprensoriale della [[valVal Venosta (comprensorio)|Val Venosta]], è inoltre un [[comune di mercato]].
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
Silandro è situato in [[val Venosta]], sulla riva sinistra dell'[[Adige]], e dista circa {{M|32&nbsp;|u=km}} da [[Merano]] e 60 da [[Bolzano]].
 
Il paese si trova ai piedi del [[monte Sole (Venosta)|monte Sole]], sul [[conoide di deiezione]] del rio di Silandro (che si situa fra [[Lasa (Italia)|Lasa]] e Corzes sul fianco sinistro orografica della vallata), e costituisce il centro geografico della val Venosta.
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In base alla media trentennale di riferimento (1961-1990) presso la [[stazione meteorologica di Silandro]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, [[gennaio]], si attesta a {{M|+0,2|ul=°C}}; quella del mese più caldo, [[luglio]], è di {{M|+19,3|u=°C}}.
 
Le [[precipitazioni]] medie annue sono inferiori ai 500&nbsp;mm, mediamente distribuite in 71 giorni, con un accentuato minimo [[inverno|invernale]], stagione in cui si verificano generalmente a carattere [[neve|nevoso]], ed un moderato picco in [[estate]], stagione in cui possono verificarsi frequenti [[temporale|temporali]] per il contrasto di diverse masse d'aria, favorito dalla vicinanza della catena [[alpi]]na.<ref>{{WebarchiveCita web |url=http://www.provincia.bz.it/hydro/wetterdaten/index_i.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=31 dicembre 2017 |dataarchivio=23 gennaio 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070123114310/http://www.provincia.bz.it/hydro/wetterdaten/index_i.htm |dataurlmorto=23 gennaio 2007 }} Medie calcolate per il trentennio 1961-1990</ref>
 
== Origini del nome ==
Il toponimo è attestato per la prima volta nel 1077 come ''Slanderes'' e nel 1101 come ''Schlandere'' (termine di origine [[popoli indoeuropei|indoeuropea]])<ref>Martin Bitschnau, [[Hannes Obermair]] (eds), ''Tiroler Urkundenbuch, II. Abteilung: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals.'' Vol. 1, ''Bis zum Jahr 1140'' Universitätsverlag Wagner, Innsbruck, 2009, ISBN 978-3-7030-0469-8, pp. 224–225, n. 254, e p. 246, n. 279.</ref>. L'attuale ''Schlanders'' appare per la prima volta nel 1518. Il nome contiene la radice ''Sal'', che significa "pascolo", ad indicare che anticamente era circondata da umidi prati. Nel 1923 il toponimo fu italianizzato in "Silandro".
 
== Storia ==
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Al periodo compreso tra il 600 ed il 300 a.C. risalgono un'ascia e una falce rinvenute sul monte Sole di Silandro e si sono trovati i primi indizi di insediamenti umani stanziali legati all'agricoltura. L'arrivo della [[civiltà romana]] vide un territorio popolato principalmente sulle alture del monte Sole visto che il fondovalle era largamente paludoso. Il primo insediamento sul [[conoide di deiezione]] formato dal rio Silandro ebbe il nome di ''Slaranusa'' (cioè ''al fiume dei salici'', in [[Lingue celtiche|celtico]]). Questa radice [[Etimologia|etimologica]] si ritrova anche dopo l'insediamento di tribù germaniche, che trasformò il [[toponimo]] in ''Slanderes''.
 
Nel 15 a.C. il settore alpino fu conquistato dai romani. I figliastri di [[Ottaviano Augusto]], Druso e Tiberio, soggioganosoggiogarono la stirpe dei Venostes, popolazione autoctona della [[val Venosta]] e circa nel 40 d.C. vennefu cistruitacostruita la [[Via Claudia Augusta]] (strada commerciale e militare che parte dal [[mare Adriatico]], risale la val Venosta e finisce ad [[Augusta (Germania)|Augusta]]), presso il ''Vindelicum Augusta''. Non è accertato il luogo dove la via toccava Silandro, ma i reperti archeologici (perlopiù monete) fanno supporre che essa transitasse sulla parte sinistra della vallata. Silandro in quel periodo faceva parte della provincia [[Rezia]].
 
Una certa importanza sembra aver avuto la frazione di Covelano (''Göflan'') perché scavi archeologici hanno trovato resti di una chiesa risalente alla primissima epoca di cristianizzazione delle vallate alpine. Ancora nel tardo Medioevo la parrocchia di Covelano si estendeva fino in [[val Senales]] e nell'[[Ötztal]] (quest'ultima oggi parzialmente in territorio [[austria]]co).
 
=== Medioevo ===
Verso la fine del [[VII secolo]] la zona cadde sotto il dominio dei [[bavari]]. Al 700 d.C. circa risalgono i resti di un'abitazione trovata in località St. Georg sul monte Sole.
 
Attorno al 1077 vieneè documentatoil primo l'uso per la prima volta del toponimo (''"«… praedium quoddam nomine '''Slanderes'''…"''»), in un documento con cui l'imperatore [[Enrico IV di Franconia]] dona al vescovo di [[Bressanone]] Altwin possedimenti nella zona. Erano i tempi della [[lotta per le investiture]] tra il papa e l'imperatore e con la donazione l'imperatore si assicurava che la zona fosse controllata da uomini di sua fiducia. Nel 1100 circa a Silandro e dintorni dominano i signori di Montalban (i signori di Schlandersberg sono loro discendenti collaterali).
Nel 1148 il patrimonio di Silandro divenne proprietà del conte di Morit-Greifenstein poi, in seguito ad un baratto, passò al conte Ulrich III di [[Tarasp]].
La parrocchia di Silandro viene menzionata per la prima volta nel 1170.
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Nel 1496 [[Massimiliano I d'Asburgo]] comprò una casa da tale Sebastian Sennauer, abitante del posto, e la trasformò nella sede della corte di giustizia di Silandro.
Tre anni dopo si ebbe la guerra in [[Engadina]]. Gli svizzeri a [[Glorenza]] vinsero la [[battaglia della Calva]] e incendiaro noincendiarono alcuni paesi della val Venosta, tra questi anche Silandro.
 
=== Dal 1500 al 1800 ===
Nel 1505 vi fu la riconsacrazione della parrocchia di Santa Maria Assunta. La costruzione tardogotica venne realizzata sotto la guida del capomastro Oswald Furter di [[Laces]] e presenta un campanile cuspidato alto 92 metri (la torre più alta dell'Alto Adige).
 
Nel 1525 si ebbe la [[guerra dei contadini tedeschi]] ed anche i contadini di Silandro si ribellarono contro l'autorità. Pochi anni dopo l'[[Anabattismo|anabattista]] Georg Blaurock sostò a Silandro e fece proseliti. Nel 1556 Silandro divenne centro del movimento anabattista e Hans Pürchner divenne priore di un nutrito gruppo affiliato, e per questo venne perseguitato. Nel 1561 un altro anabattista, Balthasar Dosser, venne imprigionato a Silandro poi deportato e giustiziato a [[Innsbruck]].
 
Nel 1590 circa aprì una prima scuola ove si insegnava a leggere, scrivere e contare. Nel 1600 i conti Hendl edificarono il [[castello di Silandro]].
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=== Dal primo dopoguerra ===
[[File:Silandro anni trenta.jpg|thumb|Una cartolina degli anni trenta raffigurante la caserma Druso in costruzione.]]
Nel periodo fascista, dal 1923, Silandro divenne una [[sottoprefettura]] e nel 1928 sede comunale. Il territorio, oltre al centro principale, comprese anche le frazioni di Corzes, Govelano, Monte Tramontana, monte Sole e Vezzano. Il comune ricevette un proprio stemma. Vi risiedevano {{formatnum:4000}} abitanti.
 
Nel 1936 fu costruita la caserma Druso. Nel 1939, nel momento delle [[opzioni in Alto Adige]], su 3.333{{formatnum:3333}} abitanti tedeschi, 3.155 (94,9 %) scelsero di emigrare in Germania e solo 178 optarono per l'Italia accettando l'assimilazione culturale.
 
Con la fine della guerra, nel 1946, nacque la cooperativa frutticola GEOS (che diventerà la più grande dell'Alto Adige). Nel 1958 fu costruito l'ospedale ed il primo direttore sanitario fu il dottor Hans von Elzenbaum. Fu fondata anche l'associazione dei volontari [[Donazione del sangue|donatori di sangue]] val Venosta.
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Nel 1962 divenne sede della [[comunità comprensoriale]] della val Venosta. Tra il 1966 ed il 1967 furono costruite le due scuole superiori: un istituto tecnico commerciale e un ginnasio. Nel 1996 inaugurazione della zona pedonale e del centro culturale ''Karl Schönherr''.
 
Nel 2008, l'intero comune contava 5.932{{formatnum:5932}} abitanti. Nel centro principale risiedevano 3.445{{formatnum:3445}} persone.
 
=== Simboli ===
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=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Silandro)|Chiesa di Santa Maria Assunta]], [[Chiesa parrocchiale|parrocchiale]] a Silandro.
* [[Chiesa della Natività di San Giovanni Battista (Silandro)|Chiesa della Natività di San Giovanni Battista]], parrocchiale nella frazione di CorcesCorzes.
 
===Architetture militari===
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===Ripartizione linguistica===
 
La sua popolazione è in maggioranza [[dialetto sudtirolese|germanofona]]:
{| class="wikitable"
! Ripartizione linguistica
!1971<ref>{{Cita web|url=https://astat.provincia.bz.it/it/news-pubblicazioni-info.asp?news_action=4&news_article_id=573571|titolo=News & pubblicazioni {{!}} Istituto provinciale di statistica {{!}} Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige|autore=Südtiroler Informatik AG {{!}} Informatica Alto Adige SPA|sito=Istituto provinciale di statistica|lingua=it|accesso=2021-11-02}}</ref>
!1981
! 1991<ref name="Astat Censimento della popolazione 2001 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2002">[{{Cita web |url=https://astat.provincia.bz.it/downloads/mit17_02.pdf |titolo={{!}} Istituto provinciale di statistica (ASTAT) |{{!}} Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=4 settembre 2019 |dataarchivio=2 settembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190902151528/https://astat.provincia.bz.it/downloads/mit17_02.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
! 2001<ref name="Astat Censimento della popolazione 2001 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2002">[https://astat.provincia.bz.it/downloads/mit17_02.pdf | Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
! 2011<ref name="Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012">[{{Cita web |url=https://astat.provinz.bz.it/downloads/mit38_2012.pdf |titolo={{!}} Istituto provinciale di statistica (ASTAT) |{{!}} Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=4 settembre 2019 |dataarchivio=13 settembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170913065746/http://astat.provinz.bz.it/downloads/mit38_2012.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
! 2024<ref name="Astat Risultati Censimento linguistico - 2024 Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige - Dicembre 2024">[https://astat.provincia.bz.it/it/news-pubblicazioni-info.asp?news_action=300&news_image_id=1160211 | Istituto provinciale di statistica (ASTAT) | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige]</ref>
|-
| [[Lingua italiana|Madrelingua italiana]]
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| align="right"| 5,81%
| align="right"| 5,19%
| align="right"| 6,42%
|-
| [[Lingua tedesca|Madrelingua tedesca]]
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| align="right"| 94,02%
| align="right"| 94,66%
| align="right"| 93,54%
|-
| [[Lingua ladina|Madrelingua ladina]]
Riga 185 ⟶ 187:
| align="right"| 0,17%
| align="right"| 0,14%
| align="right"| 0,04%
|}
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Silandro}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2024 gli stranieri residenti nel comune erano {{formatnum:713}}, ovvero il {{formatnum:10.5}}% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2024&i=P03|editore=ISTAT|titolo=Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 31 dicembre 2024|accesso=7 luglio 2025}}</ref>La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dall'Albania con il 12,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Germania e dal Marocco.<ref>[https://www.tuttitalia.it/trentino-alto-adige/65-silandro/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ cittadini stranieri] tuttitalia.it</ref>
 
== Cultura e tradizioni ==
La vita culturale di Silandro è fortemente modellata dalle tradizioni provenienti dal passato della vita rurale e storica, che ha contribuito allo sviluppo e all'orientamento di Silandro per una società sbloccataaperta al progresso. Inoltre anche i turisti, che cercano il recupero[[rilassamento]] a Silandro e neipaesi dintornilimitrofi da circa 50 anni, hanno contribuito alla mentalità apertainternazionale della societàpopolazione residente.
[[File:Gemeinde Schlanders (1).JPG|thumb|Municipio di Silandro]]
[[File:Karl Schönherr Schlanders.JPG|thumb|Casa culturale "Karl Schönherr" di Silandro]]
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Il giorno di San Martino, al calare del sole, i bambini dell'asilo, accompagnati dalle maestre, fanno un giro per il paese con delle lanterne alla mano. Questa usanza serve a ricordare San Martino, che divise il suo mantello con un povero.
 
===Festa di San Nicola e corsa dei Krampus===
Il 5 dicembre è denominato "giorno del diavolo" (''Tuifltog''). Al pomeriggio, circafino 85a giovani100 uominipartecipanti corrono per le vie del borgo divisi in gruppi, mascherati da diavoli (''ossia [[Krampus'')]] e imbrattati di lordura puzzolente.; I giovani si organizzano in cortei e lavorano per mesi alle loro maschere e aii costumi, che sono fatti di lana o di pelle, mentre le maschere sono di legno. InoltreIl ognifrastuono [[Krampus]]è haaccentuato unadal campanacampanaccio delleda mucchemucca che ogni Krampus attaccataporta lombiaddosso.
 
La sera i Krampus accompagnano in corteo [[San Nicola]] e il [[Knecht Ruprecht]]. Alla fine dell'evento, San Nicola gira di casa in casa accompagnato da un paio di Krampus e porta dei regalini ai bambini.
Al termine della corsa, un figurante vestito da San Nicola gira di casa in casa accompagnato da un paio di Krampus, per portare regali ai bambini.
 
===Turmblasen===
Dopo la messa di mezzanotte, il 24 dicembre, a Silandro è tradizione che un paio di trombettisti suonino delle [[canzoni di Natale]] in cima allaal campanile della chiesa.
 
===Böllern===
Prima di certi giorni festivi si possono udire a Silandro dei colpi di cannone.: Adsono emetterlisparati sonoa salve glidagli Schützen, allo scopo di preannunciare il giorno di festa.
 
===Schützen===
Gli [[Schützen (associazioni)|Schützen]] (le armate popolari di difesa tirolesi) sono presenti a Silandro da 5 secoli. Durante il [[fascismo]] le riunioni di Schützen furono vietate e le compagnie (sia pure ormai prive del compito di difesa che era loro avocato) si ricostituirono nel [[Secondo dopoguerra in Italia|secondo dopoguerra]]. La loro attività si è pertanto riorientata verso la tutela delle tradizioni storiche e delle usanze altoatesinesudtirolesi.
 
== Economia ==
La vita culturale di Silandro è fortemente modellata dalle tradizioni provenienti dal passato della vita rurale e storica, che ha contribuito allo sviluppo e all'orientamento di Silandro per una società sbloccata. Inoltre anche i turisti, che cercano il recupero a Silandro e nei dintorni da circa 50 anni, hanno contribuito alla mentalità aperta della società.
 
===Agricoltura===
Silandro e i dintorni sono massicciamente dediti dall‘agricoltura,all‘agricoltura con un occhio di riguardo per la frutticoltura. Nel 1946 e i contadini si sono federati nella cooperativa frutticola GEOS, una delle più grandi società d'Europa nel settore.
 
Nel 1855 la frutticoltura non aveva grande importanza: contava di più la viticoltura e la cerealicoltura. Solo a partire dal 1860 ebbe inizio l'espansione della frutticoltura, indotta dal calo dei prezzi dei cereali, dall'espansione della piccola proprietà contadina e anche dalle migliorate tecniche di coltivazione dei campi. Secondo deii dati del 1896 la superficie coltivata anella frazione comunale [[Corzes]] ammontava a 20 ettari e quella di Silandro a 16, (contandocompresi anchepure i giardini privati). Alla {{chiarire|mostra di frutta e verdura del [[1908]]|dove e che tipo di mostra?}} erano state esposte 83 specie differenti di mela e pera.
La vendita di frutta e verdura, in origine, era affidata a trasportatori stipendiati, che la trasportavano tramite carri trainati da cavalli. L'apertura della [[ferroviastazione delladi Val VenostaSilandro]] e delle strade carrozzabili semplificò equindi velocizzò decisamente il trasporto. Dal 1960 circa quasi tutta la superficie coltivabile è occupata da frutta.
 
Sul territorio comunale gli allevatori operano nella tradizionale attività di allevamento delle razze suine e bovine [[autoctone]], che forniscono la carne per la preparazione di [[würstel]] nell'azienda [[Recla]].
Nel 1855 la frutticoltura non aveva grande importanza: contava di più la viticoltura e la cerealicoltura. Solo a partire dal 1860 ebbe inizio l'espansione della frutticoltura, indotta dal calo dei prezzi dei cereali, dall'espansione della piccola proprietà contadina e anche dalle migliorate tecniche di coltivazione dei campi. Secondo dei dati del 1896 la superficie coltivata a Corzes ammontava a 20 ettari e quella di Silandro a 16 (contando anche i giardini privati). Alla {{chiarire|mostra di frutta e verdura del [[1908]]|dove e che tipo di mostra?}} erano state esposte 83 specie differenti di mela e pera.
La vendita di frutta e verdura, in origine, era affidata a trasportatori stipendiati, che la trasportavano tramite carri trainati da cavalli. L'apertura della [[ferrovia della Val Venosta]] e delle strade carrozzabili semplificò e velocizzò decisamente il trasporto.
Dal 1960 circa quasi tutta la superficie coltivabile è occupata da frutta.
 
===Servizi===
Riga 242 ⟶ 249:
 
===Casa per la cultura "Karl Schönherr"===
La casa per la cultura "Karl Schönherr" è il centro culturale del comune di Silandro. Possiede una sala cine-teatrale con un palco di grandi dimensioni, una sala per conferenze, stanze per mostre, circoli, aree ricreative, uffici, appartamenti e un'[[autorimessa]] garage sotterraneosotterranea.
 
===Artigianato===
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===Commercio===
Nel XIX e XX secolo a Silandro il commercio e le attività di mercato rivestivano scarsa importanza per l'economia locale. Nell'anno 1930 esistevano 29 esercizi di commercio all'ingrosso e al dettaglio, che non crebbero di numero negli anni successivi. Solo dopo la [[seconda guerra mondiale]] si registrò una crescita vivace del settore commerciale, che ha portato Silandro ada essere il comune venostano con il maggior numero di esercizi di commerciocommerciali al dettaglio<ref>[http://www.schlanders.it/system/web/gelbeseite.aspx?typ=1&cmd=az&menuonr=218864934&sprache=3 Comune di Silandro - commercio ]</ref>.
 
== Amministrazione ==
[[File:Silandro-Gonfalone.png|150px|right|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 264 ⟶ 272:
|Heinrich Kofler
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno>[https://amministratori.interno.gov.it/index.php?page=AmministratoriC Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali] amministratori.interno.gov.it</ref>}}
|[[Sindaco]]|
}}
{{ComuniAmminPrec
Riga 270 ⟶ 278:
|Johann Wallnöfer
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno />}}
}}
{{ComuniAmminPrec
| 2010 | in carica2015
|Dieter Pinggera
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
}}
| 2015 | 2020
|Dieter Pinggera
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
| 2020 | 2025
|Dieter Pinggera
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec
| 2025 | in carica
|Christine Kaaserer
|[[Südtiroler Volkspartei|SVP]]
|[[Sindaco]]|Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}