Gli uomini, che mascalzoni...: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il film del [[1953]] con [[Walter Chiari]]|[[Gli uomini, che mascalzoni!]]}}
{{Film
|titolo italiano = Gli uomini, che mascalzoni...
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|attori = *[[Lya Franca]]: Mariuccia
*[[Vittorio De Sica]]: Bruno
*[[Cesare Zoppetti]]: TadiniTadino
*[[Giacomo Moschini|Aldo Moschino]]: conte Piazzi
*Carola Lotti: Gina
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*[[Gemma Schirato]]: la vedova
*[[Maria Montesano]]: ragazza delle caramelle
*[[Raimondo Van Riel]]: l'ingegnere Arrigo Stacchini che licenzia Bruno per aver danneggiato la sua macchina nell'incidente sulla strada per i laghi con un carretto
*[[Luigi Moneta]]: il barista al bancone dei liquori
*[[Tino Erler]]: Mario Castelli
*[[Didaco Chellini]]: l'ingegnere che dà lavoro a Bruno alla fiera e che corteggia Mariuccia
*[[María Denis]]: ragazza al ballo
|fotografo = [[Massimo Terzano]], [[Domenico Scala]]
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==Trama==
{{dx|[[File:Gli uomini, che mascalzoni... (film 1932) Lya Franca (2).png|thumb|[[Lya Franca]] in una scena del film]]}}
 
Nell'operosa [[Milano]] degli [[Anni 1930|anni trenta]], lo [[chauffeur]] Bruno si invaghisce della schiva Mariuccia, commessa in una profumeria e figlia di un tassista. Poiché la ragazza e le sue colleghe non sembrano prenderlo sul serio vedendolo in bicicletta, per far colpo su di lei, Bruno va a prenderla al lavoro con l'auto del padrone, presa di nascosto con la scusa di un guasto, e invece di riaccompagnarla a casa la porta a fare un giro fino ad [[Arona]], sul [[Lago Maggiore]]. Sulla via del ritorno si fermano in un'osteria, dove ballano insieme sulle note di ''Parlami d'amore Mariù''. Quando sulla stessa strada passa la moglie del padrone che riconosce l'auto, Bruno finge di essere uscito solo per provare la vettura dopo averla riparata ed è costretto a riportare subito la signora a Milano. A Mariuccia, Bruno lascia detto che tornerà subito ma rimane coinvolto in un incidente durante il ritorno. La ragazza si ritrova sola, lontana da casa, senza soldi. Conquistata la solidarietà femminile della moglie dell'oste con il racconto della propria disavventura, viene ospitata per la notte e riaccompagnata in città la mattina dopo.
 
Bruno, licenziato per aver distrutto l'auto, si reca in profumeria per scusarsi con Mariuccia, ma viene accolto gelidamente dalla ragazza, convinta di essere stata presa in giro, e viene indotto ad acquistare un costoso profumo, come punizione per il suo comportamento. I due si perdono di vista e si reincontrano casualmente quando il nuovo padrone di Bruno dà un passaggio in auto proprio a Mariuccia. Bruno non può sopportare l'umiliazione di fare da autista alla ragazza e rinuncia al lavoro così faticosamente trovato, abbandonando l'auto e i passeggeri in mezzo alla strada. Mariuccia, scoperto che Bruno non è un signore ma un semplice lavoratore, è disposta a ricredersi e a dargli un'altra occasione ma ora è lui a non volerne più sapere di lei e l'accusa di essere interessata solo agli uomini ricchi.
[[File:Parkamidamore.jpg|left|thumb|Lo spartito della canzone di Bixio]]
 
Pentito per averla trattata male, Bruno cerca di nuovo Mariuccia e la ritrova al suo nuovo posto di lavoro presso uno stand della [[Fiera di Milano|fiera campionaria]]. La ragazza, sentendosi in colpa per essere stata l'involontaria causa del licenziamento di Bruno, sfrutta l'interesse suscitato in un maturo ingegnere per procurargli un lavoro durante la fiera, senza però fargli sapere che il merito è suo. I due ragazzi sono ormai una coppia ma il loro rapporto viene nuovamente messo in crisi da un'incomprensione: una sera Mariuccia, in segno di riconoscenza, accompagnasi trova costretta ad accompagnare il suddetto l'ingegnere al parco dei divertimenti all'interno della fiera. Bruno, che lavora qualche stand più in là, riceve la soffiata dalla commessa di uno stand di caramelle invaghitasi di lui e senza pensarci due volte, chiede alla commessa di andare con lui nello stesso posto. Bruno finge di essere in confidenza con la commessa, provocando il dispiacere di Mariuccia.
 
Quando però la ragazza incolpevole scappa via in lacrime, Bruno abbandona la commessa e insegue Mariuccia fin dentro un taxi, dove infine si chiariscono e lui le propone di sposarlo. Caso vuole che il taxista sia proprio il padre di Mariuccia che ha sentito tutto ed è ben disposto a benedire la nuova unione.
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===Cast===
[[File:Uominichemascalzoni-Gli uomini, che mascalzoni... (film 1932-DeSica) Franca e De Sica (2).png|miniatura|upright=1.2|[[Lya Franca]] e [[Vittorio De Sica]] innel unafilm, scenamentre delballano film.''Parlami d'amore Mariù'']]
 
*Vittorio De Sica fu fortemente voluto per il ruolo di protagonista da Camerini, che per questo dovette contrastare Pittaluga, presidente della Cines, che non voleva nei propri film quel giovane attore dal naso troppo grande.<ref name=Hobby/>
*Due degli attori cambiarono nome in seguito: Aldo Moschino diventò [[Giacomo Moschini]], Pia Lotti Carola Lotti.
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{{Portale|cinema}}
 
[[Categoria:Film commedia italiani]]
[[Categoria:Film sentimentali]]
[[Categoria:Film ambientati a Milano]]