Stefano d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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|immagine = Stepan Blois.jpg
|legenda = Stefano in un'illustrazione della ''Historia Anglorum'' di [[Matthew Paris]], circa 1250.
|stemma = King-Arms of Stephen-I-England- of Blois-Arms (attributed).svg
|regno = 22 dicembre [[1135]] -<br />10 aprile [[1141]] (deposto<ref name=Stephen/>) (I)<br />1º novembre [[1141]] -<br />25 ottobre [[1154]] <small>(''in opposizione a [[Matilde d'Inghilterra (1102-1167)|Matilde]] e [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico II]]'') (II)
|incoronazione = 26 dicembre [[1135]]
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{{Bio
|Nome = Stefano
|Cognome = di Blois
|PostCognomePreData = '''di Blois''', in [[lingua {{francese|francese]] ''Étienne d'Angleterre''}} o ''Étienne de Blois'', in [[lingua {{inglese|inglese]] ''Stephen of England''}} o spesso ''Stephen of Blois''
|ForzaOrdinamento = Stefano d'Inghilterra
|Sesso = M
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Nipote di [[Guglielmo il Conquistatore]], è considerato l'ultimo re [[Normanni|normanno]] d'Inghilterra. Tutte le fonti lo presentano come persona mite e generosa, che però lasciò che i diritti della corona (soprattutto la riscossione delle tasse) venissero frequentemente ignorati<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 97</ref>.
In Inghilterra, per ragioni storiche e anche geografiche, esisteva lo stato unitario fin dai tempi di [[Alfredo il Grande]], a differenza che nel resto dell’Europa dove vigeva il feudalesimo e l’autorità dello stato era pressoché nulla. Ci fu soltanto un breve periodo della storia inglese dove i nobili riuscirono a prendere il sopravvento sulla corona, «questo avvenne nell'interregno di Stephen» quando essi «si abbandonarono alla costruzione di castelli fortificati»<ref>Francesco Felicetti, ''Evoluzione storia del Parlamento inglese'', Pellegrini, Cosenza 1983, p.29</ref>, cosa proibita in quanto il re esercitava il proprio potere direttamente in loco tramite lo sceriffo. Il successore [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico II]] ristabilì infatti l'autorità statale radendo al suolo i castelli costruiti.<ref>G.B.Adams., ''The Origin of the English Constitution'', New Haven, 1912</ref>.
 
== Origine ==
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La cugina Matilde, in quel momento in Normandia e incinta del terzo figlio<ref name=Parisiensi>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n227/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 165]</ref>, non poté recarsi subito in Inghilterra, ma si oppose alla sua incoronazione<ref name=Corbe/>, adducendo il giuramento fatto prestare dal padre. Tentò di fare ricorso al [[papa Innocenzo II]] per il giuramento violato<ref name=Corbe/>, inviando un suo vescovo a Roma; ma dopo circa due anni il papa, influenzato dal potente Enrico, arcivescovo di Winchester, ritenne il giuramento nullo perché viziato dalla clausola del matrimonio celebrato senza il consenso della nobiltà inglese.
 
Si aprì dunque in Inghilterra un periodo di guerre e contese intestine, conosciuto come l'[[Anarchia (storia inglese)|Anarchia (o guerra civile) inglese]]. Inizialmente Stefano ebbe la meglio, perché Matilde e il marito, secondo Orderico Vitale, si limitarono a occupare alcuni castelli in Normandia<ref name=Uticensis>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Orderici Vitalis Uticensis Monachi, Ecclesiastiche Historiae, liber XIII, pag 903]</ref> e solo lo zio di Matilde, [[Davide I di Scozia]], invase il nord dell'Inghilterra, ma Stefano nel corso del 1136 si recò in Northumberland, dove si incontrò con Davide e trovarono un accordo<ref name=Uticensi>{{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=true#ES Orderici Vitalis Uticensis Monachi, Ecclesiastiche Historiae, liber XIII, pag 909]</ref>: Davide riconobbe Stefano come re e Stefano riconobbe a Davide il Cumberland e Huntingdon<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 84</ref>, come conferma anche Guglielmo di Malmesbury<ref name=Chronicle_of_the_King>{{en}} [https://archive.org/stream/williamofmalmesb1847will#page/490/mode/2up#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pagg. 491 e 492]</ref>. E anche il fratellastro di Matilde, [[Robert di Gloucester|Roberto di Gloucester]], che non aveva voluto riconoscere Stefano, qualche mese dopo trovò un accordo in tal senso<ref name=Chronicle_of_the_King/>.
[[File:Stephen of England.jpg|thumb|Stefano d'Inghilterra]]
Nel marzo del 1137<ref name=Gerv>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n161/mode/2up #ES The Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 99]</ref>, Stefano finalmente poté occuparsi della Normandia<ref name=Parisiens>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n229/mode/2up#ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 166]</ref>, arrivando in Normandia, secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', prima di Pasqua<ref name=Florent>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n120/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, tomus II, Pag 95]</ref>; Stefano voleva contrastare Goffredo conte d'Angiò, marito di Matilde, ma commise l'errore di affidare il comando del suo esercito anglo-normanno al suo amico [[Contea delle Fiandre|fiammingo]], [[William di Ypres|Guglielmo d'Ypres]]<ref name=Corb>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 85</ref>, scontentando tutti i baroni normanni che cominciarono ad abbandonarlo e soprattutto suo cugino, Roberto di Gloucester, che abbandonò l'impresa<ref name=Corb/>. Stefano lasciò la Normandia, dopo nove mesi (in dicembre<ref name=Ger>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n163/mode/2up #ES The Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 101]</ref>), durante l'Avvento<ref name=Torign>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f282.image#ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 206]</ref>, senza essersene assicurato il completo controllo (aveva assediato Lillebonne<ref name=Torig>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f281.image#ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 207]</ref>, che era stata espugnata<ref name=Uticensi/>) e lasciò Roberto di Gloucester libero di riavvicinarsi a Matilde<ref name=Corb/>, allearsi militarmente al di lei marito Goffredo<ref name=Corb/> e denunciare Stefano come usurpatore; Guglielmo di Malmesbury narra che Roberto cominciò ad appoggiare la sorellastra nel corso del 1138<ref name=Chronicle_of_the_Kin>{{en}} [https://archive.org/stream/williamofmalmesb1847will#page/496/mode/2up#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 497]</ref>, mentre Robert de Torigny sostiene che raccolse intorno a sé altri sostenitori di Matilde<ref name=Tori>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f285.image#ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 210]</ref>.
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Nel 1143 Roberto di Gloucester, che nell'estate dell'anno precedente era andato in Normandia<ref name=TORIGN/> per trovare alleati pronti a combattere in Inghilterra<ref name=Canterb/>, tornò dalla Normandia, sbarcando vicino a [[Southampton]]<ref name=Chronicle_of>{{en}} [https://archive.org/stream/williamofmalmesb1847will#page/532/mode/2up#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 533 e 534]</ref>, con 360 cavalieri<ref name=William>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 90</ref> (Guglielmo di Malmesbury scrive che erano più di trecento, ma meno di quattrocento e attraversarono la Manica con 52 navi<ref name=Chronicle_of/>), che non poterono cambiare le sorti della guerra, e con il figlio di Matilde, [[Enrico II d'Inghilterra|Enrico]]<ref name=CO/>, di dieci anni, che fu condotto a Bristol, per essere educato<ref name=Canter>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n187/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 125]</ref>.<br />Nel corso di quell'anno, in Normandia, Goffredo il Bello aveva continuato a combattere per la conquista della Normandia e verso la fine di quell'anno<ref name="Pa">{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n239/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 177]</ref>, o, nel gennaio del 1144<ref name=Robert>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f308.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagine 233 e 234]</ref>, era riuscito a conquistare la città di [[Rouen]], dove era stato acclamato duca di Normandia (lo storico francese, Louis Alphen, la conquista di Rouen la fa risalire al 23 aprile 1144<ref name=Alphen>Louis Alphen, "La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180)", cap. XVII, vol. V, pag. 721</ref>). Stefano, all'inizio del 1144, aveva perso definitivamente la Normandia, conquistata dal marito di Matilde [[Goffredo V d'Angiò|Goffredo Plantageneto]], conte d'Angiò, ora riconosciuto anche [[duca di Normandia]], dallo stesso Stefano<ref name=Alphen/>.
 
La guerra civile tra Stefano e Matilde proseguì in Inghilterra senza risultati apprezzabili<ref name=CO/>, per altri quattro anni: nel 1144 Roberto costruì un castello a [[Faringdon]]<ref>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f311.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 236]</ref>, ma Stefano attaccò e riuscì a sconfiggere i sostenitori di Matilde e conquistare Faringdon<ref name="Pa"/>; nel 1145 il re Stefano, dopo avere posto l'assedio a Wallingford<ref name=Cante>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n193/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 130]</ref>, riuscì a catturare il [[conte di Chester]], [[Ranulph de Gernon]]<ref name=P>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n241/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 178]</ref>, con il quale riuscì ad accordarsi, riottenendo così il castello di Lincoln<ref name=Rober>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f315.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 240]</ref>; nel 1146 Goffredo il Bello, preoccupato per l'andamento della guerra civile in Inghilterra, organizzò una spedizione per potere fare tornare in Normandia il figlio primogenito, suo e dell'imperatrice, Enrico, dopo che da quattro anni era a Bristol<ref name=Cant>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n193/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 131]</ref> e arrivato in Normandia<ref name=P/>, fu accolto e festeggiato nell'abbazia di Bec, il giorno dell'[[Ascensione (festività)|Ascensione]]<ref name=Robe>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f318.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 243]</ref>; nel 1147 morì Roberto conte di Gloucester<ref name=CO/>, dopo essere stato soggetto a una febbre maligna<ref name=Cant/>, come confermano anche le ''Gesta Stephani Regis II'' che scrivono che morì a Bristol e nella contea di Gloucester gli successe il figlio [[Guglielmo di Gloucester|Guglielmo]]<ref name=Steph>{{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n151/mode/2up#ES Gesta Stephani Regis II, pag. 132]</ref> e, in quello stesso anno Stefano fu ancora una volta incoronato a Lincoln<ref name=Can>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n195/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 132]</ref>.
 
L'anno successivo alla morte di Roberto di Gloucester, nel 1148, Matilde cedette i propri diritti al primogenito Enrico Plantageneto (il futuro [[Enrico II d'Inghilterra]]) e, prima della [[Quaresima]], fece ritorno in Normandia<ref name=Ca>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n195/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 133]</ref>, perché senza il fratellastro non sarebbe stata in grado di condurre le sue truppe.
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L'anno dopo Eustachio morì all'improvviso<ref name=PAR>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n253/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 190]</ref> ed Enrico, in quello stesso anno, con 36 navi<ref name=PAR/>, attraversò la Manica e sbarcò in Inghilterra<ref name=PARI>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n253/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 191]</ref>, dove si apprestò a riprendere nuovamente la guerra.<br />Stefano, che circa un anno prima aveva perso la moglie [[Matilde di Boulogne]]<ref name=Ro>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f338.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 263]</ref>, si sentì vecchio e stanco, senza più voglia di continuare la lotta<ref name=CO/> per conto del secondo figlio, [[Guglielmo I di Boulogne|Guglielmo]], per cui concordò un trattato con Enrico<ref name=PARI/>. Stefano incontrò Enrico a Wallingford e lo riconobbe come proprio successore, mentre Enrico Plantageneto accettava che Stefano continuasse a regnare pacificamente in Inghilterra<ref name=PARI/> (la pace era stata negoziata tra il fratello di Stefano, Enrico di Blois, vescovo di Winchester e l'arcivescovo di Canterbury, Teobaldo di Bec)<ref name=CO/>. Nella successiva ratifica solenne del trattato, tenuta a Winchester<ref name=CANTER>{{la}} [https://archive.org/stream/historicalworks00offigoog#page/n219/mode/2up #ES Historical Works of Gervase of Canterbury, Vol. I, pag 156]</ref>, Enrico rese omaggio a Stefano<ref name=CO/> e si riconobbero al figlio minore di Stefano, Guglielmo, la contea del [[Surrey]] e l'eredità sui possedimenti del padre in Francia<ref name=CO/> e in particolare la [[contea di Boulogne]]. Con soddisfazione generale la guerra civile era finita<ref name=CO/>.
 
Stefano morì il 25 ottobre del 1154<ref name=R>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f362.image #ES Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol. I, pagina 287]</ref>, a [[Dover]] (secondo la storica britannica Alison Weir per un attacco cardiaco<ref name=Stephen/>), e, come concordato, gli successe al trono di Inghilterra Enrico II (incoronato re d'Inghilterra il 18 dicembre 1154<ref name=PARIS>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n267/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 204]</ref>), iniziatore della dinastia dei [[Plantageneti]], deciso a ristabilire il sistema di governo del nonno<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 96</ref>, Enrico I.<br />Stefano fu sepolto nell'abbazia [[Congregazione cluniacense|cluniacense]] di [[Faversham]] (distrutta nel 1538), fatta costruire dalla moglie Matilde alcuni anni prima<ref name=R/><ref name=PARIS/>, accanto alla moglie, Matilde di Boulogne, e al figlio Eustachio<ref name=R/><ref name=PARIS/> (distrutta nel 1538).
 
== Discendenza ==
Dalla moglie, [[Matilde di Boulogne]], ebbe cinque figli:
* Baldovino (1126 - † 1135), come risulta dal documento n° 508 del ''Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III''<ref name=Regesta>{{la}} [https://archive.org/stream/regestaregumangl03grea#page/190/mode/2up #ES Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III, doc. 508, pagina 190]</ref>;
* [[Eustachio IV di Boulogne|Eustachio]]<ref name=Regesta/> (c. 1130–1153), conte di [[Mortain]] e [[conte di Boulogne]];
* [[Guglielmo I di Boulogne|Guglielmo]]<ref name=PARISI>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n277/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 214]</ref> (c. 1137–1159), [[conte di Boulogne]] e [[conte del Surrey]];
* Matilde (1133 - † dopo il 1137), come risulta dal documento nº 509 del ''Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III''<ref name=Regesta/>;
* [[Maria di Boulogne|Maria]]<ref name=PARISIE>{{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisiens07luargoog#page/n279/mode/2up #ES Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Historia Anglorum, vol. II, pagina 216]</ref> (1131-1182), monaca (badessa<ref name=PARISIE/>), poi contessa di Boulogne, forzata a sposare [[Matteo di Lorena]] († 1173).
 
Stefano ebbe altri tre figli illegittimi da Dameta di Normandia, che secondo Orderico Vitale era figlia di un certo Roberto e della sua seconda moglie, Felicia<ref name=ETIENNE>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/ENGLAND,%20Kings%201066-1603.htm#Stephendied1154B #ES Foundation for Medieval Genealogy: re inglesi - ETIENNE de Blois]</ref>:
* Gervaso (1115 circa - † 1160), [[Abbazia di Westminster|abate di Westminster]], come risulta dal documento nº 859 del ''Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III''<ref name=Regest>{{la}} [https://archive.org/stream/regestaregumangl03grea#page/314/mode/2up #ES Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III, doc. 859, pagina 315]</ref>;
* Amalrico, citato nel ''The Royal Bastards of Medieval England di Chris Given-Wilson, Alice Curteis''<ref name=ETIENNE/>;
* Rodolfo, citato nel ''The Royal Bastards of Medieval England di Chris Given-Wilson, Alice Curteis''<ref name=ETIENNE/>.
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== Stefano nella letteratura ==
La figura di Stefano d'Inghilterra è presente nel [[romanzo]] [[storico]] di [[Ken Follett]], ''[[I pilastri della Terra]]''. In questo libro l'autore presenta questa figura nella cornice della guerra civile inglese.
Un altro autore che nei suoi racconti evoca quei tempi è la scrittrice [[Ellis Peter'sPeters]] (pseudonimo di Edith Pargeter 1913-1995). Una collana di 21 romanzi sotto il titolo di ''Le indagini del [[Fratello Cadfael]] '' presenta i gialli risolti da un monaco di una abbazia, conquistandosi un clamoroso successo internazionale e il titolo di ''signora del giallo medievale''. Nei romanzi appaiono un gran numero di personaggi storici realmente esistiti e descrizione delle vicende della guerra civile tra re Stefano e la principessa Matilde (nei romanzi principessa Maud).
 
== Ascendenza ==
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== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{la}} [https://archive.org/stream/regestaregumangl03grea#page/n5/mode/2up Regesta Regum Anglo-Normannorum, vol .III'].
* {{la}} [https://archive.org/stream/gestastephanire01sewegoog#page/n5/mode/2up Gesta Stephani regis Anglorum et ducis Normannorum].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k36182g/f1.image Chronique de Robert de Torigni, abbé du Mont-Saint-Michel, vol I].
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|successivo = [[Eustachio IV di Boulogne|Eustachio I]]
}}
 
{{Re d'Inghilterra}}
{{Controllo di autorità}}