Sergio Leone: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua|il singolo dei [[Colle der Fomento]]|Sergio Leone (Colle der Fomento)}}
{{NN|registi|agosto 2022|Numerosissime affermazioni nel corpo della voce non sono supportate da richiami puntuali a fonti}}
{{Citazione|Il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. E per me lo spettacolo più bello è quello del mito.|Sergio Leone<ref>{{Cita web|url=https://aforismi.meglio.it/aforisma.htm?id=31d1|titolo=Sergio Leone|sito=aforismi.meglio.it|lingua=it|accesso=2022-08-12}}</ref>}}
{{Bio
|Nome = Sergio
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|Nazionalità = italiano
|Immagine = Sergio Leone 1987.jpg
|Didascalia = Sergio Leone premiato al [[Giffoni Film Festival]] nel [[1987]]
}}
 
ÈRiconosciuto riconosciutoa livello mondiale come uno dei più importanti e influentigrandi registi della storia del cinema.<ref>{{Cita web|url=http://peppermindsblog.it/la-sua-america-non-mi-piace-mereghetti-parla-di-sergio-leone/|titolo=“LA SUAtutti AMERICAi NONtempi, MIpur PIACE”non vincendo MEREGHETTInessun PARLA[[premio]] DIinternazionale, SERGIOè LEONE}}</ref><ref>{{Citacelebre web|url=https://distribuzione.ilcinemaritrovato.it/per-conoscere-i-film/per-un-pugno-di-dollari/antologia-della-critica|titolo=Stralci di critica nazionale e internazionale}}</ref> Celebresoprattutto per i suoi [[film]] del [[Generi cinematografici|genere]] [[spaghetti-western]]<ref>{{Cita web |url=http://www.ondacinema.it/monografie/scheda/sergio_leone.html |titolo=Sergio Leone {{!}} Monografie {{!}} Ondacinema<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=12 febbraio 2014 |dataarchivio=22 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222140949/http://www.ondacinema.it/monografie/scheda/sergio_leone.html |urlmorto=no }}</ref>,. nonostanteNonostante abbia direttoi pochi film diretti, la sua [[regia cinematografica|regia]] ha fatto scuola<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/sergio-leone_(Enciclopedia-del-Cinema)|titolo=LEONE, Sergio|autore=Sir Christopher Frayling|citazione=Lo stile ellittico e descrittivo, la passione per i dettagli, il tempo dilatato e la tecnica innovativa costantemente imitata ‒ piani-sequenza e dolly virtuosistici, carrellate sontuose, montaggio che alterna primissimi piani a campi lunghi ‒ caratterizzano i suoi sette film, rimasti, a buon diritto, nella storia del cinema.}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.wired.it/play/cinema/2019/04/30/sergio-leone-30-anni-scomparsa/|titolo=Una vita da Sergio Leone}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.leonefilmgroup.com/tarantino-una-lettera-damore-a-sergio-leone/|titolo=Tarantino, una lettera d’amore a Sergio Leone}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2021/11/21/clint-eastwood-con-sergio-leone-parlavamo-a-segni_9044f370-9e54-4929-8a06-db886cbc838e.html|titolo=Clint Eastwood, con Sergio Leone parlavamo a segni|citazione="Cosa ho preso da lui? Era bravissimo nei paesaggi, sapeva come esaltarli, ma soprattutto era estremamente audace, coraggioso, non ha mai avuto paura di provare qualcosa di nuovo, di mai fatto al cinema. Mi ha influenzato come regista in tante cose e sicuramente per il suo sguardo e la sua ironia. Con lui è stata comunque una grande avventura"}}</ref>, contribuendo alla rinascita del [[western]] negli [[anni 1960|anni sessanta]]<ref>{{Cita web|url=https://www.cinefilos.it/saggi/il-western-allitaliana-47000|titolo=C’era una volta il western all’italiana: viaggio alla riscoperta di un genere.|citazione=La trilogia del dollaro, iniziata da Leone con Per un pugno di dollari e proseguita con Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo, ebbe un grande successo e diede una spinta che rivoluzionò il genere western, portando sugli schermi elementi di crudo realismo, di cui anche le produzioni statunitensi dovettero tenere conto.}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/10/26/news/c_era_una_volta_sergio_leone-99139519/|titolo=C'era una volta Sergio Leone|citazione="Sam Peckinpah mi ha detto che Il mucchio selvaggio non sarebbe stato possibile senza i miei film[...]"}}</ref> grazie a titoli come ''[[Per un pugno di dollari]]'', ''[[Per qualche dollaro in più]]'', ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]] ''(che formano la cosiddetta "[[trilogia del dollaro]]") e ''[[C'era una volta il West]]'', mentre con ''[[C'era una volta in America]] ''ha profondamente rinnovato il lessico dei ''gangster movie ''(queste ultime due pellicole, assieme a ''[[Giù la testa]],'' fanno parte invece della "trilogia della seconda frontiera americana", come definita dallo stesso Leone, altresì conosciuta in seguito come "[[trilogia del tempo]]" da una definizione datagli dal critico cinematografico Morandini o anche, infine, "trilogia della fiaba").
 
Nel [[1972]] con ''[[Giù la testa]]'' è stato vincitore del [[David di Donatello per il miglior regista]]. Nel 1984 gli è stato inoltre assegnato il [[David René Clair]]. Nel [[1985]] con ''[[C'era una volta in America]]'' ha vinto il [[Nastro d'argento al regista del miglior film]] ed è stato candidato al [[Golden Globe per il miglior regista]] e al [[David di Donatello per il miglior regista straniero]]<ref>{{Cita web|url=https://www.comingsoon.it/personaggi/sergio-leone/60679/premi/|titolo=Sergio Leone - Premi vinti e nomination}}</ref>. Il 9 ottobre 2014 gli è stato attribuito, alla cerimonia del [[Premio America]] presso la [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], un premio speciale alla memoria dalla [[Fondazione Italia USA]].<ref>{{Cita web |url=http://www.italiausa.org/index.php?c=premio_america |titolo=Premio America - Edizione 2014 |editore=www.italiausa.org |accesso=11 ottobre 2014 |dataarchivio=15 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141015220239/http://www.italiausa.org/index.php?c=premio_america |urlmorto=no }}</ref>
 
== Biografia ==
=== Le origini e gli inizi ===
Sergio Leone nacque a [[Roma]], presso il Palazzo Lazzaroni sito in via dei Lucchesi, a pochi metri dalla [[fontana di Trevi]], il 3 gennaio del 1929, figlio di [[Roberto Roberti]] ([[Pseudonimo|nome d'arte]] di Vincenzo Leone), un [[Regia cinematografica|regista]] e [[attore]] originario di [[Torella dei Lombardi]] (in [[provincia di Avellino]]), considerato uno dei pionieri del [[cinema muto]] [[italia]]no, e di [[Bice Waleran]] (pseudonimo di Edvige Valcarenghi), un'[[Attore|attrice]] [[roma]]na, nata in una famiglia [[Milano|milanese]] che vantava anche delle remote origini [[austria]]che.
[[File:Ladri di biciclette (Sergio Leone).PNG|thumb|Sergio Leone (primo da destra) in ''[[Ladri di biciclette]]'' ([[1948]])]]
Sergio Leone nacque a [[Roma]], presso il Palazzo Lazzaroni sito in via dei Lucchesi, a pochi metri dalla [[fontana di Trevi]], il 3 gennaio del [[1929]], figlio di [[Roberto Roberti]] ([[Pseudonimo|nome d'arte]] di Vincenzo Leone; [[1879]]-[[1959]]), un [[Regia cinematografica|regista]] e [[attore]] originario di [[Torella dei Lombardi]] (in [[provincia di Avellino]]), considerato uno dei pionieri del [[cinema muto]] [[italia]]no, e di [[Bice Waleran]] (pseudonimo di Edvige Valcarenghi; [[1886]]-[[1969]]), un'[[Attore|attrice]] [[roma]]na, nata in una famiglia [[Milano|milanese]] che vantava anche delle remote origini [[austria]]che.
 
Nel [[1931]], la famiglia Leone si trasferì a via Filippo Casini, nel [[Quartieri di Roma|quartiere popolare]] di [[Trastevere]]: "«Il mio modo di vedere le cose talvolta è ingenuo, un po' infantile, ma sincero. Come i bambini della scalinata di Vialeviale Glorioso":», la targa con questa scritta è stata affissa per segnalare la casa in cui Leone ha vissuto gli anni dell’infanzia e della gioventù lungo la scalinata di viale Glorioso che scende verso [[Trastevere]].<ref>{{Cita web |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/14/io-sergio-leone-ingenuo-infantile-come-bambini.html |titolo=Io, Sergio Leone, ingenuo e infantile come i bambini di viale Glorioso |editore=www.repubblica.it |accesso=29 aprile 2018 |dataarchivio=29 aprile 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180429093235/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/02/14/io-sergio-leone-ingenuo-infantile-come-bambini.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=W9CI0NsLll4&t=18s|titolo=Sergio Leone - ricordi di Roberto Leoni|accesso=29 aprile 2018|dataarchivio=31 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210131124641/https://www.youtube.com/watch?v=W9CI0NsLll4&t=18s|urlmorto=no}}</ref> Studiò presso i [[Fratelli delle scuole cristiane|lasalliani]], su scelta della famiglia, che avversava l'organizzazione pubblica fascista dell'educazione, dove proprio tra i banchi di scuola delle elementari conobbe uno tra i suoi futuri, più stretti e celebri collaboratori: il compositore [[Ennio Morricone]].<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2020/07/06/morricone-sergio-leone-elementari-foto|titolo=La storia: Morricone e Sergio Leone insieme alle elementari|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|lingua=it|accesso=7 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200707145330/https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2020/07/06/morricone-sergio-leone-elementari-foto|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Ladri di biciclette (Sergio Leone).PNG|thumb|Sergio Leone (primo a sinistra) in ''[[Ladri di biciclette]]'' (1948)]]
Non eccelso negli studi, si avvicinò con interesse già da quegli anni alla [[storia]] e all'[[lingua italiana|italiano]]<ref name= Autobiografia>{{cita libro | autore=Sergio Leone |autore2=Noël Simsolo | titolo = C'era una volta il cinema | anno= 1999| editore=Il Saggiatore | città=Milano}}</ref>. Antifascista convinto, a quattordici anni decise di unirsi alla [[Resistenza italiana|Resistenza]], venendo però dissuaso dalla madre.<ref name= Autobiografia/> Appassionato fin da bambino al [[cinema statunitense]]<ref name= Autobiografia/> (adorava [[John Ford]] e [[Charlie Chaplin]]), Leone, dopo le prime esperienze col padre Vincenzo, iniziò a lavorare nell'ambiente cinematografico già all'età di diciotto anni. Ebbe infatti una piccola parte, come comparsa, in ''[[Ladri di biciclette]]'' di [[Vittorio De Sica]], di cui fu per quel film assistente non retribuito:<ref name= Autobiografia/> quando i protagonisti Antonio e Bruno vengono sorpresi a Porta Portese da un temporale si riparano sotto un cornicione dove arrivano anche dei seminaristi stranieri tra cui Leone.
 
Successivamente, Leone incomincerà a interessarsi del genere [[peplum]], basato su azioni eroiche ed epiche dell'[[antichità classica]]. Nel 1949 il padre Vincenzo si ritirò con la moglie Edvige al paese natio di Torella dei Lombardi: il ventenne Sergio, iscrittosi all'università a [[Giurisprudenza]], decise di restare a Roma e di lavorare nel cinema, entrando in contatto con le conoscenze paterne nel mondo cinematografico<ref name= Autobiografia/> ([[Carmine Gallone]], [[Mario Camerini]] e, soprattutto [[Mario Bonnard]], che lo prese sotto la sua ala protettrice).
Studiò presso i [[Fratelli delle scuole cristiane|lasalliani]], su scelta della famiglia, che avversava l'organizzazione pubblica fascista dell'educazione, dove proprio tra i banchi di scuola delle elementari conobbe uno tra i suoi futuri, più stretti e celebri collaboratori: il [[compositore]] [[Ennio Morricone]].<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2020/07/06/morricone-sergio-leone-elementari-foto|titolo=La storia: Morricone e Sergio Leone insieme alle elementari|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|lingua=it|accesso=2020-07-07|dataarchivio=7 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200707145330/https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema/2020/07/06/morricone-sergio-leone-elementari-foto|urlmorto=no}}</ref> Non eccelso negli studi, si avvicinò con interesse già da quegli anni alla [[storia]] e all'[[lingua italiana|italiano]]<ref name= Autobiografia>{{cita libro | autore=Sergio Leone |autore2=Noël Simsolo | titolo = C'era una volta il cinema | anno= 1999| editore=Il Saggiatore | città=Milano}}</ref>
 
=== Gli anni cinquanta: i ''peplum'' e i primi lavori importanti ===
Antifascista convinto, a quattordici anni decise di unirsi alla [[Resistenza italiana|Resistenza]], venendo però dissuaso dalla madre.<ref name= Autobiografia/>
Valutò agli albori degli anni cinquanta il suo esordio alla regia, avendo scritto la sceneggiatura di un film, mai prodotto, ''Viale Glorioso'' che ricalcava le tematiche espresse da [[Federico Fellini]] ne ''[[I vitelloni]]'' del 1953. L'uscita di questo film convinse temporaneamente Leone ad abbandonare le velleità registiche, dedicandosi all'aiuto regia.<ref name= Autobiografia/> I primi lavori di un certo rilievo lo videro prima come assistente regista del padre in ''[[Il folle di Marechiaro]]'', successivamente di Carmine Gallone e [[Alessandro Blasetti]], e poi dell'amico di famiglia [[Mario Camerini]].<ref name= Autobiografia/> Ricoprì lo stesso ruolo o quello di direttore della [[seconda unità]] (non accreditato) in alcune produzioni [[hollywood]]iane di grande importanza, girate agli studi di [[Cinecittà]] a Roma, nel periodo della cosiddetta Hollywood sul [[Tevere]]: quelli degni di nota sono ''[[Quo vadis (film 1951)|Quo vadis]]'' di [[Mervyn LeRoy]] (1951) e soprattutto il [[colossal]] ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' di [[William Wyler]] (1959), vincitore di 11 [[Premio Oscar|Oscar]], di cui Leone diresse la importante e spettacolare scena del "duello delle quadrighe".
 
Nel 1954 dirige il suo primo film da regista: il cortometraggio documentaristico ''Taxi... signore?''. Nel 1959 subentra a Mario Bonnard, colpito da una malattia che lo costrinse ad abbandonare il set (ma Leone racconterà poi che Bonnard in realtà "scappò a dirigere il film ''[[Gastone (film)|Gastone]]'', con [[Alberto Sordi]], affidandogli la regia del film che stava abbandonando ed in cui lui era stato imbarcato come aiuto regista"), alla regia di ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'', al quale aveva collaborato alla [[sceneggiatura]]. Tuttavia i titoli di apertura del film non riportano il suo nome ma solo quello di Bonnard. I produttori affidarono lo sviluppo di una nuova opera cinematografica a Leone (che nel frattempo nel 1960 aveva sposato Carla Ranaldi, ballerina del [[Teatro dell'Opera di Roma]]), il quale sviluppò la stessa come una ridicolizzazione del genere, pur restando fedele alla struttura di base.
Appassionato fin da bambino al [[cinema statunitense]]<ref name= Autobiografia/> (adorava John Ford e Charlie Chaplin), Leone, dopo le prime esperienze col padre Vincenzo, iniziò a lavorare nell'ambiente cinematografico già all'età di diciotto anni.
Ebbe infatti una piccola parte, come [[comparsa]], in ''[[Ladri di biciclette]]'' di [[Vittorio De Sica]], di cui fu per quel film assistente non retribuito<ref name= Autobiografia/>: quando i protagonisti Antonio e Bruno vengono sorpresi a Porta Portese da un temporale si riparano sotto un cornicione dove arrivano anche dei seminaristi stranieri tra cui Leone. Successivamente, Leone incomincerà a interessarsi del genere [[peplum]], basato su azioni eroiche ed epiche di soldati e imperatori sia [[greci]] sia [[civiltà romana|romani]].
 
Da questo intento esordì alla sua prima regia accreditata con ''[[Il colosso di Rodi]]'' (1961).<ref name= Autobiografia/> Grazie alla lunga esperienza, Leone riuscì a produrre il film con un basso [[budget]] che sembrasse tanto spettacolare quanto un vero e proprio kolossal di [[Hollywood]]. La vicenda, ambientata nell'isola di [[Rodi]], aveva come protagonisti due amanti: un viaggiatore e la figlia del re di Rodi, finanziatore della costruzione di un enorme gigante di bronzo in grado di versare braci ardenti sui viaggiatori nemici che osavano avvicinarsi troppo all'isola. Questo film rappresentò l'ultima esperienza nel genere [[peplum]] per Leone, che rifiutò le numerose proposte successive dei produttori cinematografici per riprendere la tematica della sua prima regia.<ref name= Autobiografia/>
Nel 1949 il padre Vincenzo si ritira con la moglie Edvige al paese natio di Torella dei Lombardi: il ventenne Sergio, iscrittosi all'università a giurisprudenza decide di restare a Roma e di lavorare nel cinema, entrando in contatto con le conoscenze paterne nel mondo cinematografico<ref name= Autobiografia/> (Carmine Gallone, Mario Camerini e, soprattutto Mario Bonnard, che lo prende sotto la sua ala protettrice).
 
=== Gli anni cinquanta: i ''peplum'' e i primi lavori importanti ===
Valutò agli albori degli [[anni cinquanta]] il suo esordio alla regia, avendo scritto la sceneggiatura di un film, mai prodotto, ''Viale Glorioso'' che ricalcava le tematiche espresse da [[Federico Fellini]] ne ''[[I vitelloni]]'' del 1953. L'uscita di questo film convinse temporaneamente Leone ad abbandonare le velleità registiche, dedicandosi all'aiuto regia.<ref name= Autobiografia/> I primi lavori di un certo rilievo lo videro prima come assistente regista del padre in ''[[Il folle di Marechiaro]]'', successivamente di [[Carmine Gallone]] e [[Alessandro Blasetti]], e poi dell'amico di famiglia [[Mario Camerini]].<ref name= Autobiografia/> Ricoprì lo stesso ruolo o quello di direttore della [[seconda unità]] (non accreditato) in alcune produzioni [[hollywood]]iane di grande importanza, girate agli studi di [[Cinecittà]] a Roma, nel periodo della cosiddetta ''Hollywood sul [[Tevere]]'': quelli degni di nota sono ''[[Quo vadis (film 1951)|Quo vadis]]'' di [[Mervyn LeRoy]] ([[1951]]) e soprattutto il [[colossal]] ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' di [[William Wyler]] ([[1959]]), vincitore di 11 [[Premio Oscar|Oscar]], di cui Leone diresse la importante e spettacolare scena del "duello delle quadrighe". Nel 1954 dirige il suo primo film da regista: il cortometraggio documentaristico "Taxi... signore?". Nel [[1959]] subentra a [[Mario Bonnard]], colpito da una malattia che lo costrinse ad abbandonare il set (ma Leone racconterà poi che Bonnard in realtà "scappò a dirigere il film 'Gastone', con Alberto Sordi, affidandogli la regia del film che stava abbandonando ed in cui lui era stato imbarcato come aiuto regista"), alla regia di ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'', al quale aveva collaborato alla [[sceneggiatura]].
 
Tuttavia i titoli di apertura del film non riportano il suo nome ma solo quello di Bonnard. I produttori affidarono lo sviluppo di una nuova opera cinematografica a Leone (che nel frattempo nel 1960 aveva sposato Carla Ranaldi, ballerina del Teatro dell'Opera di Roma), il quale sviluppò la stessa come una ridicolizzazione del genere, pur restando fedele alla struttura di base. Da questo intento esordì alla sua prima regia accreditata con ''[[Il colosso di Rodi]]'' ([[1961]]).<ref name= Autobiografia/> Grazie alla lunga esperienza, Leone riuscì a produrre il film con un basso [[budget]] che sembrasse tanto spettacolare quanto un vero e proprio kolossal di [[Hollywood]]. La vicenda, ambientata nell'isola di [[Rodi]], aveva come protagonisti due amanti: un viaggiatore e la figlia del re di [[Rodi]], finanziatore della costruzione di un enorme gigante di bronzo in grado di versare braci ardenti sui viaggiatori nemici che osavano avvicinarsi troppo all'isola.
Questo film rappresentò l'ultima esperienza nel genere [[peplum]] per Leone, che rifiutò le numerose proposte successive dei produttori cinematografici per riprendere la tematica della sua prima regia.<ref name= Autobiografia/>
 
=== Gli anni sessanta: gli "spaghetti-western" e il successo ===
Nei primi anni sessanta, la richiesta di ''peplum'' si esaurì, anche se Leone, dopo un biennio di collaborazioni alle sceneggiature di film del genere, dopo "''Il colosso di Rodi"'', stava lavorando alla preparazione del suo terzo peplum, o "film sandalone" (come lo chiamava egli stesso): "''Le aquile di Roma"'', una sorta di remake di "''[[I sette samurai"]]'' in chiave peplum. In questo periodo a Leone fu affidata la stesura della sceneggiatura di un western, tratto dall'omonimo romanzo western "''The Bounty Killer"'', di coproduzione italo-spagnola, avviata dall'ispanico José Gutiérrez Maesso e sostenuta dall'italiana "Jolly Film" di Papi e Colombo. Ma l'opera di Leone fu bocciata da Maesso. Nella primavera 1963 l'operatore Stelvio Massi e il direttore della fotografia Enzo Barboni incontrarono Sergio Leone al "[[Bar Rosati]]" in piazza del Popolo. Gli dissero che avevano appena visto al vicino cinema "Arlecchino" il film giapponese "La sfida del samurai", suggerendogli di farne un western. Leone fu tra i primi pionieri di quello che divenne il genere preferito dal grande pubblico, il [[western]], dando addirittura vita a un importante sottogenere di matrice italiana, noto con il nome di [[spaghetti-western]], il cui modello stilistico sarà proprio il primo western di Leone, ''[[Per un pugno di dollari]]'' del [[1964]], uno dei film più famosi del genere, che ricalca in gran parte la trama de ''[[La sfida del samurai]]'' (in [[giappone]]se ''Yojimbo''), filmsuggerendogli di [[Akirafarne Kurosawa]]un del [[1961]], come ammesso dallo stesso Leonewestern.<ref name= Autobiografia/>
 
Il regista giapponese accusò Leone di plagio, vincendo la causa legale e ottenendo come risarcimento i diritti esclusivi di distribuzione di ''[[Per un pugno di dollari]]'' in [[Giappone]], [[Corea del Sud]] e [[Taiwan]], nonché il 15% dello sfruttamento commerciale in tutto il mondo.<ref>{{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Garofalo|titolo=Tutto il cinema di Sergio Leone|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=SO8cAQAAIAAJ&dq=Marcello+Garofalo,+Tutto+il+cinema+di+Sergio+Leone,+Baldini+&+Castoldi,&focus=searchwithinvolume&q=Kurosawa|accesso=8 luglio 2020|data=1999|editore=Baldini & Castoldi|pp=106, 107, 108|ISBN=978-88-8089-698-2|dataarchivio=11 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200711043721/https://books.google.it/books?hl=it&id=SO8cAQAAIAAJ&dq=Marcello+Garofalo,+Tutto+il+cinema+di+Sergio+Leone,+Baldini+&+Castoldi,&focus=searchwithinvolume&q=Kurosawa|urlmorto=no}}</ref>
 
Leone fu tra i pionieri in Italia di quello che divenne il genere preferito dal grande pubblico, il [[western]], dando addirittura vita a un importante sottogenere di matrice italiana, noto con il nome di [[spaghetti-western]], il cui modello stilistico sarà proprio il primo western di Leone, ''[[Per un pugno di dollari]]'', del 1964, uno dei film più famosi del genere, che ricalca in gran parte la trama de ''La sfida del samurai'' (in [[giappone]]se ''Yojimbo''), film di [[Akira Kurosawa]] del 1961, come ammesso dallo stesso Leone.<ref name= Autobiografia/> Il regista giapponese accusò Leone di plagio, vincendo la causa legale e ottenendo come risarcimento i diritti esclusivi di distribuzione di ''[[Per un pugno di dollari]]'' in [[Giappone]], [[Corea del Sud]] e [[Taiwan]], nonché il 15% dello sfruttamento commerciale in tutto il mondo.<ref>{{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Garofalo|titolo=Tutto il cinema di Sergio Leone|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=SO8cAQAAIAAJ&dq=Marcello+Garofalo,+Tutto+il+cinema+di+Sergio+Leone,+Baldini+&+Castoldi,&focus=searchwithinvolume&q=Kurosawa|accesso=8 luglio 2020|data=1999|editore=Baldini & Castoldi|pp=106, 107, 108|ISBN=978-88-8089-698-2|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200711043721/https://books.google.it/books?hl=it&id=SO8cAQAAIAAJ&dq=Marcello+Garofalo,+Tutto+il+cinema+di+Sergio+Leone,+Baldini+&+Castoldi,&focus=searchwithinvolume&q=Kurosawa|urlmorto=no}}</ref>
L'esigenza di dedicarsi al nuovo genere nacque dalla crisi cinematografica dei primi [[anni sessanta]] e dalla ricerca di Leone di forme narrative ispirate al cinema tedesco di genere in voga in quegli anni. Non essendo un amante del genere originale statunitense, decise di lavorare sul gioco delle maschere, ispirandosi alle opere di [[Carlo Goldoni]].<ref name= Autobiografia/>
[[File:Almeria 3.jpg|thumb|Set di vari film western diretti sia da Sergio Leone sia da altri registi situato ad [[Almería]] in [[Andalusia]]]]
L'esigenza di dedicarsi al nuovo genere nacque dalla crisi cinematografica dei primi anni sessanta e dalla ricerca di Leone di forme narrative ispirate al cinema tedesco di genere in voga in quegli anni. Non essendo un amante del genere originale statunitense, decise di lavorare sul gioco delle maschere, ispirandosi alle opere di [[Carlo Goldoni]].<ref name= Autobiografia/> Lavorando a questo film, Sergio Leone ha lanciato nel firmamento delle star [[Clint Eastwood]], che fino ad allora era rimasto un modesto attore [[televisione|televisivo]] statunitense con pochi ruoli al suo attivo.
 
Lavorando a questo film, Sergio Leone ha lanciato nel firmamento delle star [[Clint Eastwood]], che fino ad allora era rimasto un modesto attore [[televisione|televisivo]] statunitense con pochi ruoli al suo attivo. Per la regia Leone si firmò Bob Robertson, un'anglofonizzazione del nome d'arte usato dal padre Vincenzo, in arte Roberto Roberti, e con l'intenzione di proclamarsi figlio di Roberti.<ref name= Autobiografia/> Dovendo essere spacciato come western americano, i nomi nei titoli dovevano sembrare americani: così [[Gian Maria VolontèVolonté]] si chiamò John Wells ed Ennio Morricone si firmò Dan Savio. La versione definitiva del film fu fortemente condizionata dai problemi di budget basso e in parte alle numerose ubicazioni [[Spagna|spagnole]]; presenta una violenta e moralmente complessa visione del ''[[Far West]]'' statunitense che sembra da un lato rendere tributo ai classici western, mentre da un altro se ne distacca nei toni.
 
I due film seguenti, ''[[Per qualche dollaro in più]]'' ([[1965]]) e ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' ([[1966]]), completano quella che è conosciuta come la "[[trilogia del dollaro]]". Ciascuno di questi film ha potuto beneficiare di un budget sempre maggiore e di migliori mezzi tecnici del precedente, e le capacità del regista sono riuscite anche a produrre risultati via via superiori anche al botteghino, dato il successo di pubblico. Si pensi che quando emissari influenti della United Artists vennero a Roma per sincerarsi del successo di pubblico dei film di Leone, videro che alla prima del film "''Per qualche dollaro in più"'' c'era stato un vero e proprio assalto alla cassa!... Gli americani, poco dopo a cena, chiesero a Sergio Leone "Next movie?", cioè quale fosse il prossimo film. Leone, spiazzato, volse lo sguardo in cerca d'aiuto a [[Luciano Vincenzoni]], cosceneggiatore di "''Per qualche dollaro in più"'', il quale senza scomporsi raccontò la trama del film "''[[La grande guerra"]]'', di cui era stato sceneggiatore, in chiave western. E tanto bastò a entusiasmare gli americani che misero sul piatto un anticipo di circa un miliardo di lire per dare il via al terzo western di Sergio Leone, che infatti, inizialmente, si intitolò "Due magnifici straccioni". Poi verrà imbarcato il terzo protagonista, il brutto Eli Wallach... Tutti e tre i film si avvalsero delle notevoli [[colonna sonora|colonne sonore]] di [[Ennio Morricone]] (il quale, proprio con "Il buono, il brutto, il cattivo", inizia a comporre le musiche prima del film sulla base della sceneggiatura, e non dopo, sul montato), compositore reso noto proprio grazie a queste opere, che accompagnerà Leone nella realizzazione dei tre successivi film fino a ''[[C'era una volta in America]]'' nel [[1984]].
 
Tutti e tre i film si avvalsero delle notevoli [[colonna sonora|colonne sonore]] di Ennio Morricone (il quale, proprio con ''Il buono, il brutto, il cattivo'', inizia a comporre le musiche prima del film sulla base della sceneggiatura, e non dopo, sul montato), compositore reso noto proprio grazie a queste opere, che accompagnerà Leone nella realizzazione dei tre successivi film fino a ''[[C'era una volta in America]]'', nel 1984. Basandosi su questi successi, nel [[1967|1968]] Leone dirige quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere il suo ultimo western, ''[[C'era una volta il West]]''. Girato negli scenari della [[Monument Valley]], in [[Italia]] e in [[Spagna]], il film risultò come una lunga, violenta e quasi "onirica" meditazione sulla mitologia del [[West]]. Al [[soggetto (cinema)|soggetto]] collaborarono anche due altri grandi registi, [[Bernardo Bertolucci]] e [[Dario Argento]]; quest'ultimo, all'epoca, era ancora quasi completamente sconosciuto. La sceneggiatura fu invece scritta da [[Sergio Donati]], insieme con Leone.
 
Al [[soggetto (cinema)|soggetto]] collaborarono anche due altri grandi registi, [[Bernardo Bertolucci]] e [[Dario Argento]]; quest'ultimo, all'epoca, era ancora quasi completamente sconosciuto. La sceneggiatura fu invece scritta da [[Sergio Donati]], insieme con Leone. Prima dell'uscita nelle sale, tuttavia, il film fu ritoccato e modificato dai responsabili dello studio portando a una versione accorciata, della durata di circa 165 minuti. La pellicola originale, con il montaggio del regista che dura complessivamente circa 175 minuti, è stata riscoperta e rivalutata solo anni dopo. Il film, insieme con ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' e ''[[C'era una volta in America]]'', è considerato tra i migliori del regista, ed è uno dei capisaldi del genere western.
 
=== Gli anni settanta: i film negli USA ===
[[File:Sergio Leone 1975.jpg|thumb|Sergio Leone durante le riprese di ''[[Un genio, due compari, un pollo]]'' ([[1975]])]]
Nel 1970 venne contattato dalla [[Paramount]] per dirigere il film ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'', ma Leone declinò l'offerta.<ref>{{Cita web|url=https://auralcrave.com/2017/05/23/quando-sergio-leone-rifiuto-di-dirigere-il-padrino/|titolo=Quando Sergio Leone rifiutò di dirigere il Padrino|autore=Carlo Affatigado}}</ref> Successivamente diresse ''[[Giù la testa]]'', nel 1971, un progetto messo su in poco tempo con un budget medio, interpretato da [[James Coburn]] e [[Rod Steiger]]. Inizialmente il film doveva avere Leone (che già da quattro anni stava pensando al suo ''C'era una volta l'America'', titolo iniziale del film) come produttore esecutivo e come registi furono presi in considerazione [[Peter Bogdanovich]], [[Sam Peckinpah]] e [[Giancarlo Santi]], che era stato aiuto regista di Leone in ''Il buono, il brutto, il cattivo'' e ''C'era una volta il West''.
 
Ma alla fine Leone curò la regia del progetto, in quello che è il film dove manifesta maggiormente le sue riflessioni sull'umanità e la politica. Secondo alcuni si tratterebbe di un film scomodo, bombarolo, visto il messaggio politico prima dei titoli di apertura tratto dai pensieri di [[Mao Zedong]] e anche il titolo statunitense: ''A Fistful of Dynamite'' (oltre a "Duck You Sucker!"), ovvero "un pugno di dinamite". Il riflesso di questo si trova in un film collettivo di controinformazione dello stesso anno 1971: ''12 dicembre or document on Pinelli'', in cui c'è la firma anche di Sergio Leone.
Nel [[1970]] venne contattato dalla [[Paramount]] per dirigere il film ''[[Il padrino (film)|Il padrino]]'', ma Leone declinò l'offerta<ref>{{Cita web|url=https://auralcrave.com/2017/05/23/quando-sergio-leone-rifiuto-di-dirigere-il-padrino/|titolo=Quando Sergio Leone rifiutò di dirigere il Padrino|autore=Carlo Affatigado}}</ref>.
 
Nel frattempo Leone non rimase completamente inattivo: fondata col cognato Fulvio Morsella la casa di produzione "RAFRAN Cinematografica" (acronimo dai nomi dei suoi tre figli: RAffaella, FRancesca, ANdrea), avviò la produzione di due western "picareschi": il primo, con la regia di [[Tonino Valerii]] ''[[Il mio nome è Nessuno]]'', con [[Terence Hill]] e [[Henry Fonda]] (dove Leone diresse — per sua stessa ammissione — due sequenze del film, ma si fece accreditare solo come [[produttore esecutivo]] e soggettista). Poi, con la regia di [[Damiano Damiani]] la pellicola ''[[Un genio, due compari, un pollo]]'', girandone (dopo l'abbandono del set da parte del regista) le scene iniziali (altre sequenze furono girate da Giuliano Montaldo) e diventandone assieme a [[Claudio Mancini]] il produttore esecutivo. Anche durante la lavorazione di questo film, il nome di Sergio Leone non fu accreditato nei titoli di apertura.
Successivamente diresse ''[[Giù la testa]]'' nel [[1971]], un progetto messo su in poco tempo con un budget medio, interpretato da [[James Coburn]] e [[Rod Steiger]]. Inizialmente il film doveva avere Leone (che già da quattro anni stava pensando al suo "C'era una volta l'America", titolo iniziale del film) come produttore esecutivo e come registi furono presi in considerazione [[Peter Bogdanovich]], [[Sam Peckinpah]] e [[Giancarlo Santi]], che era stato aiuto regista di Leone in ''Il buono, il brutto, il cattivo'' e ''C'era una volta il West''. Ma alla fine Leone curò la regia del progetto, in quello che è il film dove manifesta maggiormente le sue riflessioni sull'umanità e la politica. Secondo alcuni si tratterebbe di un film scomodo, bombarolo, visto il messaggio politico prima dei titoli di apertura tratto dai pensieri di [[Mao Tse-tung]] e anche il titolo statunitense: ''A Fistful of Dynamite'' (oltre a "Duck You Sucker!"), ovvero "un pugno di dinamite".
 
Venne contattato dal regista [[Stanley Kubrick]], che in quel periodo stava girando ''[[Barry Lyndon]]'', che voleva sapere come Leone fosse riuscito ad armonizzare musica e immagini nelle sequenze di ''C'era una volta il West'', per poter replicare la stessa tecnica per il suo film.<ref>{{Cita web|url=https://re-movies.com/2019/12/30/barry-lyndon-lotta-tra-istinto-e-ragione-come-continuum-nel-cinema-kubrickiano/.html?ref=search|titolo=Barry Lyndon: lotta tra istinto e ragione come continuum nel cinema kubrickiano|autore=Bruno Ciccaglione|urlmorto=sì}}</ref> Successivamente con la sua casa di produzione RAFRAN produsse anche ''[[Il gatto (film)|Il gatto]]'', del 1977 di [[Luigi Comencini]] e ''[[Il giocattolo]]'' del 1979 di [[Giuliano Montaldo]].
Il riflesso di questo si trova in un film collettivo di controinformazione dello stesso anno 1971: "12 dicembre or document on Pinelli", in cui c'è la firma anche di Sergio Leone.
 
Nel frattempo Leone non rimase completamente inattivo: fondata col cognato Fulvio Morsella la casa di produzione "RAFRAN Cinematografica" (acronimo dai nomi dei suoi tre figli: RAffaella, FRancesca, ANdrea), avviò la produzione di due western "picareschi": il primo, con la regia di [[Tonino Valerii]] ''[[Il mio nome è Nessuno]]'' con [[Terence Hill]] e [[Henry Fonda]] (dove Leone diresse — per sua stessa ammissione — due sequenze del film, ma si fece accreditare solo come [[produttore esecutivo]] e soggettista). Poi, con la regia di [[Damiano Damiani]] la pellicola ''[[Un genio, due compari, un pollo]]'', girandone (dopo l'abbandono del set da parte del regista) le scene iniziali (altre sequenze furono girate da Giuliano Montaldo) e diventandone assieme a [[Claudio Mancini]] il produttore esecutivo. Anche durante la lavorazione di questo film, il nome di Sergio Leone non fu accreditato nei titoli di apertura.
 
Venne contattato dal regista [[Stanley Kubrick]], che in quel periodo stava girando ''[[Barry Lyndon]]'', che voleva sapere come Leone fosse riuscito ad armonizzare musica e immagini nelle sequenze di "C'era una volta il West", per poter replicare la stessa tecnica per il suo film<ref>{{Cita web|url=https://re-movies.com/2019/12/30/barry-lyndon-lotta-tra-istinto-e-ragione-come-continuum-nel-cinema-kubrickiano/.html?ref=search|titolo=Barry Lyndon: lotta tra istinto e ragione come continuum nel cinema kubrickiano|autore=Bruno Ciccaglione}}</ref>.
 
Successivamente con la sua casa di produzione RAFRAN produsse anche ''[[Il gatto (film)|Il gatto]]'' del [[1977]] di [[Luigi Comencini]] e ''[[Il giocattolo]]'' del [[1979]] di [[Giuliano Montaldo]].
 
=== Gli anni ottanta: il ritorno in Italia ===
[[File:Sergio Leone.jpg|thumb|Sergio Leone sul set di ''[[C'era una volta in America]]'' (1984) ]]
All'inizio degli anni ottanta Leone fece produrre dalla [[Medusa Film|Medusa]] due film di [[Carlo Verdone]]: ''[[Un sacco bello]]'' ([[1980]]) e ''[[Bianco, rosso e Verdone]]'' ([[1981]]). Infatti il regista era molto amico del padre di Carlo, [[Mario Verdone]], noto critico di cinema, e come un padre Leone aiutò Carlo nella realizzazione dei suoi primi due film, consigliandolo nelle scelte di regista .
 
Dalla seconda metà degli anni sessanta fino agli anni ottanta Sergio Leone lavorò per circa quindici anni a un proprio progetto epico, questa volta incentrato sull'amicizia di due [[gangster]] ebrei a New York: ''[[C'era una volta in America]]'' (1984), un'idea nata prima ancora di ''C'era una volta il West''. Il film ebbe grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo, tranne che negli [[USA]] in cui fu proposta dalla produzione una versione ridotta nella durata (140 minuti anziché 220) e sconvolta nella struttura temporale. Il rimontaggio dell'opera, fatto in ordine cronologico stravolgendo l'impostazione originale dei flashback e flashforward, causò dunque un flop sul mercato statunitense, anche se la versione originale, proposta in Europa e quella proposta anni dopo sia in [[VHS]] sia in [[DVD]], riscosse grande apprezzamento.
Nel [[1986]] si ritrova di nuovo a lavorare con l'amico Carlo Verdone, questa volta nella realizzazione del film ''[[Troppo forte]]'' con lo stesso Verdone, [[Mario Brega]] e [[Alberto Sordi]] protagonisti. Leone ne scrisse il soggetto e la sceneggiatura assieme a Verdone e a [[Rodolfo Sonego]].
 
Nel 1986 si ritrova di nuovo a lavorare con l'amico Carlo Verdone, questa volta nella realizzazione del film ''[[Troppo forte]]'', con lo stesso Verdone, [[Mario Brega]] e [[Alberto Sordi]] protagonisti e [[Sal Da Vinci]]. Leone ne scrisse il soggetto e la sceneggiatura assieme a Verdone e a [[Rodolfo Sonego]].
Dalla seconda metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] fino agli [[anni 1980|anni ottanta]] Sergio Leone lavorò per circa quindici anni a un proprio progetto epico, questa volta incentrato sull'amicizia di due [[gangster]] ebrei a New York: ''[[C'era una volta in America]]'' ([[1984]]), un'idea nata prima ancora di ''C'era una volta il West''. Il film ebbe grande successo di pubblico e critica in tutto il mondo, tranne che negli [[USA]] in cui fu proposta dalla produzione una versione ridotta nella durata (140 minuti anziché 220) e sconvolta nella struttura temporale. Il rimontaggio dell'opera, fatto in ordine cronologico stravolgendo l'impostazione originale dei flashback e flashforward, causò dunque un flop sul mercato statunitense, anche se la versione originale, proposta in Europa e quella proposta anni dopo sia in [[VHS]] sia in [[DVD]], riscosse grande apprezzamento.
 
Nel [[2011]] i figli di Sergio Leone hanno acquistato i diritti del film ''C'era una volta in America'' per l'Italia e hanno annunciato un'opera di restauro della pellicola. L'operazione ha previsto anche l'aggiunta di 25 minuti di scene eliminate, presenti nel primo montaggio realizzato dal regista, e il ripristino del doppiaggio originale. La pellicola, restaurata dalla [[Cineteca di Bologna]], è stata proiettata il 18 maggio [[2012]] al [[Festival di Cannes 2012|65º Festival di Cannes]]<ref>{{cita web|url=http://www.festival-cannes.fr/en/theDailyArticle/59209.html|titolo=Once upon a time in America in a version that is 25 minutes longer|accesso=19 maggio 2012|lingua=en|dataarchivio=22 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222133649/http://www.festival-cannes.fr/en/theDailyArticle/59209.html|urlmorto=no}}</ref>, con la presenza in sala di [[Robert De Niro]], [[James Woods]], [[Jennifer Connelly]], [[Elizabeth McGovern]] ed [[Ennio Morricone]].<ref>{{cita web|url = http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/49997/22-45-c-era-una-volta-in-america-de-niro-commosso.aspx|titolo = "C'era una volta in America": De Niro commosso|accesso = 25 maggio 2012|dataarchivio = 8 aprile 2018|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180408210002/http://news.cinecitta.com/IT/it-it/news/53/49997/22-45-c-era-una-volta-in-america-de-niro-commosso.aspx|urlmorto = no}}</ref> Il film in versione restaurata è stato proiettato al cinema dal 18 al 21 ottobre 2012 e dall'8 all'11 novembre 2012.<ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=AEjVwnn_7Rc|titolo=The Space Extra presenta: C'era Una Volta In America|accesso=14 settembre 2012|dataarchivio=30 giugno 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140630095231/http://www.youtube.com/watch?v=AEjVwnn_7Rc|urlmorto=no}}</ref>. È uscito in DVD e [[Blu-ray Disc|Blu-ray]] il 4 dicembre 2012.
 
=== Gli ultimi progetti e la morte ===
All'inizio del 1989 fondò la [[Leone Film Group]], casa di produzione cinematografica.<ref>{{cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2013/12/17/leone-film-group-quota-in-borsa_n_4460439.html|titolo=Leone Film Group si quota in borsa. Intervista ad Andrea, figlio di Sergio Leone. "Mio padre sarebbe fiero"|accesso=17 dicembre 2013.|dataarchivio=22 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140122161219/http://www.huffingtonpost.it/2013/12/17/leone-film-group-quota-in-borsa_n_4460439.html|urlmorto=no}}</ref> Quando morì era al lavoro su un progetto che avrebbe dovuto riguardare l'[[assedio di Leningrado]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Il film avrebbe dovuto raccontare, oltre che le pagine più drammatiche della guerra in [[Russia]], una storia d'amore tra un giornalista statunitense e una ragazza russa, in un ideale messaggio di pace fra le due superpotenze. L'[[Unione Sovietica|URSS]] di [[Michail Gorbačëv|Gorbačëv]], in piena [[perestrojka]], aveva già concesso alla casa di produzione del regista un'autorizzazione di massima per le riprese sul suolo sovietico, ma la morte di Leone fece sfumare tutto. Nel [[2001]] il regista [[Jean-Jacques Annaud]] si ispirò a questo soggetto per ''[[Il nemico alle porte]]'', trasferendo però l'azione nell'[[assedio di Stalingrado]].
 
Sergio Leone è stato anche regista di sette [[spot pubblicitari]], come nel caso del primo, il premiatissimo "Il diesel si scatena", girato nel [[1981]], su commissione della [[Publicis (agenzia pubblicitaria)|Publicis]], per reclamizzare la [[Renault 18]].<ref>Stéphane Pincas e Marc Loiseau. ''A History of Advertising''. Colonia, Taschen, 2008. ISBN 978-3-8365-0212-2.</ref> Nel [[2004]] è stato reso pubblico dal figlio un lungo trattamento inedito, quasi una pre-[[sceneggiatura]], di una cinquantina di pagine, intitolato ''Un posto che solo Mary conosce'', pubblicato poi in esclusiva mondiale dal mensile di cinema italiano ''[[Ciak (periodico)|Ciak]]''. Quest'ultimo progetto - scritto insieme a [[Luca Morsella]] (suo aiuto-regista in ''C'era una volta in America'') e a [[Fabio Toncelli]] (autore di documentari) - è l'unico di cui rimane una stesura completa ed esauriente della trama e dei personaggi. Si trattava di un progetto di un nuovo film western pensato per due grandi attori statunitensi (si parlò allora delle stelle nascenti [[Richard Gere]] e [[Mickey Rourke]]).<ref>{{Cita news |url=http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/28/Sergio_Leone_scrisse_western_per_co_9_040528094.shtml |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150131132011/http://archiviostorico.corriere.it/2004/maggio/28/Sergio_Leone_scrisse_western_per_co_9_040528094.shtml |titolo=Sergio Leone scrisse un western per Rourke e Gere |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=28 maggio 2004 |accesso=12 aprile 2015 |urlmorto=sì |dataarchivio=31 gennaio 2015 }}</ref> Le vicende dei protagonisti si svolgono sullo sfondo di un grande affresco storico, la [[guerra di secessione americana]], secondo le linee e le tematiche più pure del cinema "leoniano"; il titolo richiama un verso dell{{'}}''[[Antologia di Spoon River]]'' ("a secret none but Mary knows") tratto dall'epitaffio di Francis Turner.
 
Le vicende dei protagonisti si svolgono sullo sfondo di un grande affresco storico, la [[guerra di secessione americana]], secondo le linee e le tematiche più pure del cinema "leoniano"; il titolo richiama un verso dell{{'}}''[[Antologia di Spoon River]]'' ("a secret none but Mary knows") tratto dall'epitaffio di Francis Turner.
Sergio Leone morì il 30 aprile [[1989]], all'età di 60 anni, per un [[arresto cardiocircolatorio]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0934_02_1989_0116_0009_12900326/|titolo=Sergio Leone: il poeta della violenza|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=1º maggio 1989|accesso=3 giugno 2020|dataarchivio=3 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200603192151/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0934_02_1989_0116_0009_12900326/|urlmorto=no}}</ref>.
 
Sergio Leone morì il 30 aprile 1989, all'età di 60 anni, per un [[arresto cardiocircolatorio]], nella [[notte]] nella propria abitazione; fu inutile l'arrivo dell'[[ambulanza]]<ref>{{Cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0934_02_1989_0116_0009_12900326/|titolo=Sergio Leone: il poeta della violenza|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=1º maggio 1989|accesso=3 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200603192151/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0934_02_1989_0116_0009_12900326/|urlmorto=no}}</ref>. Il funerale si tenne mercoledì 3 maggio nella [[basilica di San Paolo fuori le mura]], dopo di che la salma del regista, dopo una prima sepoltura nel [[cimitero del Verano]], dal 1997 è sepolta nel piccolo cimitero del borgo di [[Pratica di Mare]].<ref>[{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.pomeziaetorvajanica.it/torvaianica/da-vedere/tomba-di-sergio-leone/#:~:text=Scomparso%20il%2030%20aprile%201989,una%20delle%20frazioni%20di%20Pomezia.|titolo=Tomba di Sergio Leone a Pratica di Mare|sito=Pomezia e Torvajanica|data=2024-08-02|accesso=2025-03-19}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.tuttopomezia.it/Personaggi/Chi_era/Leone/sergio_leone.htm |titolo=Sergio LEONE<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20150206132819/http://www.tuttopomezia.it/Personaggi/Chi_era/Leone/sergio_leone.htm |data=6 febbraio 2015 }}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://europaconcorsi.com/projects/94517-tomba-di-sergio-leone |titolo=Enzo Pinci — tomba di sergio leone — Europaconcorsi<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20150925004556/http://europaconcorsi.com/projects/94517-tomba-di-sergio-leone |data=25 settembre 2015 }}</ref>
 
=== Lo stile e la tecnica del western ===
Leone portò nel genere western (e non solo) grandi novità e il suo stile è influente ancora oggi. I personaggi di Leone presentano elementi di marcato realismo e verità: raramente sono sbarbati e appaiono sporchi e talvolta rozzi. Si presentano in genere come [[antieroe|antieroi]], personaggi dalle personalità complesse, astuti e spesso senza alcuno scrupolo. Questi elementi di crudo realismo continuano a vivere in alcuni western odierni.
[[File:SERGIO LEONE.jpg|thumb|Sergio Leone negli [[anni 1980|anni ottanta]]]]
Leone portò nel genere western (e non solo) grandi novità e il suo stile è influente ancora oggi. Nei western tradizionali statunitensi, tanto gli eroi, quanto i cattivi tendono ad avere dei tratti caratteriali idealizzati e stereotipati. Al contrario i personaggi di Leone presentano elementi di marcato realismo e verità: raramente sono sbarbati e appaiono sporchi e talvolta rozzi. Si presentano in genere come [[antieroe|antieroi]], personaggi dalle personalità complesse, astuti e spesso senza alcuno scrupolo. Questi elementi di crudo realismo continuano a vivere in alcuni western odierni.
 
"Da ''[[C'era una volta il West]]'' in poi il sogno americano di Leone inventa una delle più entusiasmanti avventure di emigrazione intellettuale di un europeo verso gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] degli ultimi cinquant'anni. Lo sguardo si allarga e il regista, pur mantenendo la capacità analitica di scomposizione dell'azione e di arresto del tempo, conquista il senso dello sguardo [[John Ford|fordiano]], il piacere di far cavalcare l'occhio entro coordinate geografiche conosciute" (G.Gian Piero Brunetta<ref>[[Gian Piero Brunetta]], ''Cent'anni cinema italiano'', Laterza, Bari 1991 - p. 614</ref>).
 
=== MatrimonioVita privata ===
Sergio Leone è stato sposato con Carla Ranaldi per 29 anni, fino alla morte del regista. Lavorò anche lei in ambito artistico: fu prima ballerina del [[Teatro dell'Opera di Roma]] e, in seguito, lavorò come coreografa nel film "''Il colosso di Rodi"'' diretto dal marito (mentre le coreografie del film "''C'era una volta in America"'' sono di [[Gino Landi]]). Dalla loro unione nacquero tre figli: [[Francesca Leone|Francesca]], Raffaella e Andrea, gli ultimi due titolari e amministratori della casa di produzione ''[[Leone Film Group]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.imdb.com/name/nm0709380/bio|titolo=Carla Leone|sito=IMDb|accesso=2020-07-07|dataarchivio=157 novembreluglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201115141214/https://www.imdb.com/name/nm0709380/bio|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.viagginews.com/2019/06/23/carla-ranaldi-chi-e-eta-vita-privata-moglie-sergio-leone/|titolo=Carla Ranaldi chi è: età e vita privata della moglie di Sergio Leone|autore=Benedetta|sito=ViaggiNews.com|data=23 giugno 2019-06-23|lingua=it-IT|accesso=2020-07-07|dataarchivio=87 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200708022728/https://www.viagginews.com/2019/06/23/carla-ranaldi-chi-e-eta-vita-privata-moglie-sergio-leone/|urlmorto=no}}</ref> Nel 1969 rischiò di essere ucciso nell'[[eccidio di Cielo Drive]]: si trovavano infatti negli USA per lavoro, lui e lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni, quando furono invitati a casa di [[Sharon Tate]] (all'epoca moglie di [[Roman Polański]]). Vincenzoni declinò l'invito a causa di un impegno precedente e il giorno successivo, venendo a sapere dalla televisione della strage, temette che anche Sergio Leone fosse morto. Fortunatamente questi aveva invece rinunciato all'ultimo minuto perché, non parlando bene l'inglese, temeva di sentirsi a disagio.<ref>{{Cita web |url=https://youtube.com/watch?v=MlLa5Jz33pM#t=48m35s |titolo=Sergio Leone- the way I see things a documentary movie By Giulio Reale - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 giugno 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170324084621/https://www.youtube.com/watch?v=MlLa5Jz33pM&t=26m22s#t=48m35s |urlmorto=no }}</ref>
 
La passione calcistica di Sergio Leone è materia controversa. Alcuni aneddoti di [[Ennio Morricone]] e [[Carlo Verdone]] descrivono il regista come un tifoso della {{Calcio Lazio|N}},<ref>{{Cita web|url=https://www.laziostory.it/2019/02/24/sergio-leone-repubblica-chiarisce-il-grande-regista-era-laziale/|titolo=Sergio Leone, "Repubblica" chiarisce: Il grande regista era tifoso laziale|data=24 febbraio 2019|accesso=13 dicembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.calciomercato.com/news/verdone-svela-sergio-leone-era-tifoso-laziale-quella-volta-all-e-69080|titolo=Verdone svela: 'Sergio Leone era tifoso laziale, quella volta all'EUR...'|data=24 febbraio 2020|accesso=13 dicembre 2024}}</ref> ma i suoi parenti hanno smentito tali racconti, asserendo che Leone fosse in realtà un tifoso della {{Calcio Roma|N}}, come il resto della sua famiglia.<ref>{{Cita web|url=https://www.romatoday.it/attualita/sergio-leone-roma-o-lazio-polemica.html|titolo=La fede calcistica di Sergio Leone fa litigare laziali e romanisti|data=15 maggio 2022|accesso=13 dicembre 2024}}</ref> Quest'ultima tesi è apparentemente confermata da alcune dichiarazioni dello stesso Leone risalenti al 1984: «Sono romanista incallito con moglie e figli che impazziscono per il calcio [..]» e «Sono tifoso facendo finta di non esserlo. Ho un'accesa polemica in famiglia dove girano troppi romanisti. Io amo poco i tifosi sperticati. Preferisco gli sportivi, ragionano di più senza tirare in ballo la sfortuna, la perfezione propria contro la stupidità degli altri. Naturalmente ho la tessera e vado regolarmente all’Olimpico.»<ref>{{Cita web|url=https://www.asroma.com/it/notizie/63853/quando-sergio-leone-disse-sono-romanista-incallito|titolo=Quando Sergio Leone disse: "Sono romanista incallito"|data=14 maggio 2022|accesso=13 dicembre 2024}}</ref>
 
== Influenza culturale ==
[[Quentin Tarantino]] lo ha definito il primo regista post-moderno,<ref>{{Cita libro|nome=Christopher|cognome=Frayling|altri=introduzione di Quentin Tarantino|titolo=Once Upon a Time in the West: Shooting a Masterpiece|url=https://books.google.it/books?id=D8SMrgEACAAJ&dq|accesso=8 luglio 2020|data=2019|editore=Reel Art Press|lingua=en|ISBN=978-1-909526-33-4|dataarchivio=8 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200708090043/https://books.google.it/books?id=D8SMrgEACAAJ&dq|urlmorto=no}}</ref> che ha influenzato numerosissimi registi.<ref>{{Cita libro|nome=Katherine|cognome=Rife|titolo=If You Like Quentin Tarantino...: Here Are Over 200 Films, TV Shows, and Other Oddities That You Will Love|url=https://books.google.it/books?id=xV9YAQAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=Sergio%20Leone&f=false|accesso=8 luglio 2020-07-08|data=1º ottobre 2012-10-01|editore=Hal Leonard Corporation|lingua=en|ISBN=978-0-87910-818-2|dataarchivio=8 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200708032824/https://books.google.it/books?id=xV9YAQAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q=Sergio%20Leone&f=false|urlmorto=no}}</ref>
 
[[Stanley Kubrick]] dichiarò che non avrebbe potuto realizzare ''[[Arancia meccanica]]'', se non avesse visto ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]''.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/10/26/news/c_era_una_volta_sergio_leone-99139519/|titolo=C'era una volta Sergio Leone|accesso=23 novembre 2020|dataarchivio=28 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191228230304/https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2014/10/26/news/c_era_una_volta_sergio_leone-99139519/|urlmorto=no}}</ref>
 
Per la sua importanza nello sviluppo del cinema, non solo per quel che riguarda il [[western]], nel [[1992]] [[Clint Eastwood]], regista e interprete de ''[[Gli spietati]]'', inserì nei titoli di coda la dedica ''"A Sergio"''. Lo stesso ha fatto undici anni dopo, nel [[2003]], [[Quentin Tarantino]], nei titoli di ''[[Kill Bill: Volume 2]]''. Grande amante del [[cinema italiano]] e di Leone, secondo un aneddoto raccontato dallo stesso regista sul set de ''[[Le iene (film)|Le iene]]'' del [[1992]], agli inizi della propria carriera, non conoscendo ancora tutti i termini tecnici cinematografici era solito chiedere ai propri cameraman ''"give me a Leone"'', ovvero ''"datemi un Leone"'', per avere uno di quei suggestivi primissimi piani sui dettagli, marchio di fabbrica del regista romano.
 
[[Stephen King]], nell’introduzione all’edizione del 2003 de ''[[La torre nera]]'', una serie di romanzi di genere fantastico (una commistione di fantasy, fantascienza, horror e western), indica tra le fonti ''[[Il Signore degli Anelli]]'' e ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]''. Scrive King: «Nel 1970 [...] , in una sala cinematografica quasi deserta, vidi un film diretto da Sergio Leone. Si intitolava “Il“''Il buono, il brutto, il cattivo”cattivo''” e prima ancora di essere arrivato a metà capii che quello che volevo scrivere era un romanzo che contenesse il senso della ricerca e la magia di Tolkien, ma avesse come scenario il West quasi assurdamente maestoso di Leone. [...] “Il“''Il buono, il brutto, il cattivo”cattivo''” è un film epico che rivaleggia con “Ben“''Ben Hur”Hur''”».<ref>{{Cita libro|nome=Stephen|cognome=King|titolo=Dark Tower I: The Gunslinger: (Volume 1)|url=https://books.google.it/books?id=Xu6X1z5ev_wC&printsec=frontcover&dq=The+Gunslinger,+2003&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjE4sbZ1bzqAhXRFXcKHeo5DGUQ6AEwAHoECAQQAg#v=onepage&q=good%20bad%20ugly&f=false|accesso=8 luglio 2020|data=18 agosto 2003-08-18|editore=Hodder & Stoughton|lingua=en|ISBN=978-1-84894-109-0|dataarchivio=11 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200711043722/https://books.google.it/books?id=Xu6X1z5ev_wC&printsec=frontcover&dq=The+Gunslinger,+2003&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjE4sbZ1bzqAhXRFXcKHeo5DGUQ6AEwAHoECAQQAg#v=onepage&q=good%20bad%20ugly&f=false|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 2002 il cantautore statunitense [[Jackson Browne]] ha dedicato al regista una canzone intitolata col suo nome e contenuta nell'album ''[[The Naked Ride Home]]''.
 
Nel 2013 il gruppo rap italiano [[Colle Derder Fomento]] gli ha dedicato una canzone col titolo ''Sergio Leone''.
 
== Curiosità su Sergio Leone ==
{{curiosità}}
Nel 1969, durante un viaggio di lavoro negli USA, Sergio Leone e lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni ricevettero un invito per un dopocena da uno scrittore statunitense amico di Vincenzoni a casa di [[Sharon Tate]] (all'epoca moglie di [[Roman Polański]]). A causa di un secondo invito nei confronti di Vincenzoni da parte di un produttore a trascorrere il fine settimana a casa sua, il regista rimase solo. Il giorno successivo alla serata, Vincenzoni apprese dalla televisione del [[Eccidio di Cielo Drive|massacro]] avvenuto in casa di Sharon Tate nel quale erano stati tutti assassinati dalla banda di [[Charles Manson]] e pensò che Leone fosse morto assieme agli altri. Solo più tardi apprese che all'ultimo minuto Sergio aveva rinunciato all'invito perché, parlando male l'inglese, non era andato alla festa.<ref>{{Cita web |url=https://youtube.com/watch?v=MlLa5Jz33pM#t=48m35s |titolo=Sergio Leone- the way I see things a documentary movie By Giulio Reale - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=14 giugno 2016 |dataarchivio=24 marzo 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170324084621/https://www.youtube.com/watch?v=MlLa5Jz33pM&t=26m22s#t=48m35s |urlmorto=no }}</ref>
 
Era tifoso della Roma.
 
== Filmografia ==
=== AssistenteRegista registae sceneggiatore ===
* ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'' (1959) – non accreditato, co-regia di [[Mario Bonnard]]
* ''[[Il trovatore (film)|Il trovatore]]'' (1949)
* ''[[La forza del destino]]'' (1949)
* ''[[Taxi di notte]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1950)
* ''[[Il voto]]'' (1950)
* ''[[Il brigante Musolino (film)|Il brigante Musolino]]'' (1950)
* ''[[I tre corsari]]'' (1952)
* ''[[Il folle di Marechiaro]]'', regia di [[Roberto Roberti]] (1952)
* ''[[La tratta delle bianche]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1952)
* ''[[Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (film 1953)|Jolanda, la figlia del Corsaro Nero]]'' (1953)
* ''[[L'uomo, la bestia e la virtù (film)|L'uomo, la bestia e la virtù]]'' (1953)
* ''[[Frine, cortigiana d'Oriente]]'' (1953)
* ''[[Tradita (film 1954)|Tradita]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1954)
* ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'' (1954)
* ''[[La ladra (film)|La ladra]]'' (1955)
* ''[[Mi permette, babbo!]]'' (1956)
* ''[[Il maestro...]]'' (1957)
* ''[[Afrodite, dea dell'amore]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1958)
* ''[[La legge mi incolpa]]'' (1959)
* ''[[Il figlio del corsaro rosso (film 1959)|Il figlio del corsaro rosso]]'' (1959)
* ''[[Gastone (film)|Gastone]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1960)
* ''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'', regia di [[Robert Aldrich]] (1962)
 
=== Attore ===
* ''[[La bocca sulla strada]]'', regia di [[Roberto Roberti]] (1941)
* ''[[Ladri di biciclette]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1948) - non accreditato
* ''[[Milano miliardaria]]'', regia di [[Marcello Marchesi]] e [[Vittorio Metz]] (1951) - non accreditato
* ''[[Il folle di Marechiaro]]'', regia di [[Roberto Roberti]] (1952)
* ''[[Hanno rubato un tram]]'', regia di [[Aldo Fabrizi]] (1954)
* ''[[Per qualche dollaro in più]]'', regia di Sergio Leone (1965) (voce) - non accreditato
* ''[[Sai cosa faceva Stalin alle donne?]]'', regia di [[Maurizio Liverani]] (1969)
* ''[[Salvate Sad Hill]]'', regia di [[Guillermo de Oliveira]] (2017) (immagini di repertorio)
 
=== Direttore della seconda unità ===
* ''[[Quo vadis (film 1951)|Quo vadis?]]'' (1951) - non accreditato
* ''[[Elena di Troia (film)|Elena di Troia]]'' (1956) - non accreditato
* ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' (1959) - non accreditato
* ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1959)
* ''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'' (1962) (per la versione Italiana)
 
=== Produttore esecutivo ===
* ''[[Il mio nome è Nessuno]]'', regia di [[Tonino Valerii]] (1973) - non accreditato
* ''[[Un genio, due compari, un pollo]]'', regia di [[Damiano Damiani]] (1975) - non accreditato
* ''[[Il gatto (film)|Il gatto]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1977)
* ''[[Il giocattolo]]'', regia di [[Giuliano Montaldo]] (1979) - non accreditato
* ''[[Troppo forte]]'', regia di [[Carlo Verdone]] (1986) - non accreditato
 
=== Regista ===
* ''[[Il colosso di Rodi]]'' (1961)
* ''[[Per un pugno di dollari]]'' (1964)
Riga 179 ⟶ 117:
* ''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
* ''[[Giù la testa]]'' (1971)
* ''[[C'era una volta in America]]'' (''Once Upon a Time in America'') (1984)
 
=== Sceneggiatore ===
* ''[[Afrodite, dea dell'amore]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1958)
* ''[[Nel segno di Roma]]'', regia di [[Guido Brignone]] e [[Michelangelo Antonioni]] (1959)
* ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1959)
* ''[[Le sette sfide]]'', regia di [[Primo Zeglio]] (1961)
* ''[[Il colosso di Rodi]]'', regia di Sergio Leone (1961)
* ''[[Romolo e Remo (film)|Romolo e Remo]]'', regia di [[Sergio Corbucci]] (1961)
* ''[[Le verdi bandiere di Allah]]'', regia di [[Giacomo Gentilomo]] e [[Guido Zurli]] (1963)
* ''[[Per un pugno di dollari]]'', regia di Sergio Leone (1964)
* ''[[Per qualche dollaro in più]]'', regia di Sergio Leone (1965)
* ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'', regia di Sergio Leone (1966)
* ''[[C'era una volta il West]]'', regia di Sergio Leone (1968)
* ''[[Giù la testa]]'', regia di Sergio Leone (1971)
* ''[[C'era una volta in America]]'', regia di Sergio Leone (1984)
* ''[[Troppo forte]]'', regia di [[Carlo Verdone]] (1986)
 
=== RiconoscimentiProduttore ===
* ''[[Il mio nome è Nessuno]]'', regia di [[Tonino Valerii]] (1973)
* ''[[Un genio, due compari, un pollo]]'', regia di [[Damiano Damiani]] (1975)
* ''[[Il gatto (film)|Il gatto]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1977)
 
=== Produttore esecutivo ===
=== [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] ===
Non accreditato:
* [[David di Donatello 1972|1972]] - '''[[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]]''' per ''[[Giù la testa]]''
* ''[[Il giocattolo]]'', regia di [[Giuliano Montaldo]] (1979)
* [[David di Donatello 1984|1984]] - '''[[David René Clair]]'''
* ''[[Un sacco bello]]'', regia di [[Carlo Verdone]] (1980)
* [[David di Donatello 1985|1985]] - [[David di Donatello per il miglior regista straniero|Candidatura al Miglior regista straniero]] per ''[[C'era una volta in America]]''
* ''[[Bianco, rosso e Verdone]]'', regia di Carlo Verdone (1981)
* ''[[Troppo forte]]'', regia di Carlo Verdone (1986)
 
=== [[Nastro d'argento]]Attore ===
* ''[[La bocca sulla strada]]'', regia di [[Roberto Roberti]] (1941)
* [[1985]] - '''[[Nastro d'argento al regista del miglior film]]''' per C'era una volta in America
* ''[[Ladri di biciclette]]'', regia di [[Vittorio De Sica]] (1948) – non accreditato
* ''[[Milano miliardaria]]'', regia di [[Marcello Marchesi]] e [[Vittorio Metz]] (1951) – non accreditato
* ''[[Il folle di Marechiaro]]'', regia di Roberto Roberti (1952)
* ''[[Hanno rubato un tram]]'', regia di [[Aldo Fabrizi]] (1954)
* ''[[Per qualche dollaro in più]]'', regia di Sergio Leone (1965) – non accreditato, voce
* ''[[Sai cosa faceva Stalin alle donne?]]'', regia di [[Maurizio Liverani]] (1969)
* ''[[Salvate Sad Hill]]'' (''Desenterrando Sad Hill''), regia di Guillermo de Oliveira (2017) – immagini di repertorio
* ''[[Sergio Leone - L'italiano che inventò l'America]]'', regia di [[Francesco Zippel]] (2022) – immagini di repertorio
 
=== [[GiffoniDirettore Filmdella Festival]]seconda unità ===
* ''[[Quo vadis (film 1951)|Quo vadis?]]'' (1951) – non accreditato
* [[1987]] - '''Nocciola d'Oro'''
* ''[[Elena di Troia (film)|Elena di Troia]]'' (1956) – non accreditato
* ''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' (1959) – non accreditato
* ''[[Gli ultimi giorni di Pompei (film 1959)|Gli ultimi giorni di Pompei]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1959)
* ''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'' (1962) – versione italiana
 
=== [[GoldenAssistente Globe]]regista ===
* ''[[Il trovatore (film)|Il trovatore]]'', regia di [[Carmine Gallone]] (1949)
* [[Golden Globe 1985|1985]] - [[Golden Globe per il miglior regista|Candidatura al Miglior regista]] per ''[[C'era una volta in America]]''
* ''[[La forza del destino (film)|La forza del destino]]'', regia di Carmine Gallone (1950)
* ''[[Taxi di notte]]'', regia di Carmine Gallone (1950)
* ''[[Il voto]]'', regia di [[Mario Bonnard]] (1950)
* ''[[Il brigante Musolino (film)|Il brigante Musolino]]'', regia di [[Mario Camerini]] (1950)
* ''[[I tre corsari]]'', regia di [[Mario Soldati]] (1952)
* ''[[Il folle di Marechiaro]]'', regia di [[Roberto Roberti]] (1952)
* ''[[La tratta delle bianche]]'', regia di [[Luigi Comencini]] (1952)
* ''[[Jolanda, la figlia del Corsaro Nero (film 1953)|Jolanda, la figlia del Corsaro Nero]]'', regia di Mario Soldati (1953)
* ''[[L'uomo, la bestia e la virtù (film)|L'uomo, la bestia e la virtù]]'', regia di [[Steno]] (1953)
* ''[[Frine, cortigiana d'Oriente]]'', regia di Mario Bonnard (1953)
* ''[[Tradita (film 1954)|Tradita]]'', regia di Mario Bonnard (1954)
* ''[[Questa è la vita (film 1954)|Questa è la vita]]'', regia collettiva (1954)
* ''[[La ladra (film)|La ladra]]'', regia di Mario Bonnard (1955)
* ''[[Mi permette, babbo!]]'', regia di Mario Bonnard (1956)
* ''[[Il maestro...]]'', regia di [[Aldo Fabrizi]] (1957)
* ''[[Afrodite, dea dell'amore]]'', regia di Mario Bonnard (1958)
* ''La legge mi incolpa'' (''Quai des illusions''), regia di Émile Couzinet (1959)
* ''[[Il figlio del corsaro rosso (film 1959)|Il figlio del corsaro rosso]]'', regia di [[Primo Zeglio]] (1959)
* ''[[Gastone (film)|Gastone]]'', regia di Mario Bonnard (1960)
* ''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'', regia di [[Robert Aldrich]] (1962)
 
=== Pubblicità ===
=== [[British Academy of Film and Television Arts|Premio BAFTA]] ===
Nel corso della sua carriera Sergio Leone ha diretto alcuni spot pubblicitari:<ref name="GarofaloF">{{Cita|Garofalo|''Filmografia''}}, Marcello Garofalo, Tutto il cinema di Sergio Leone, ISBN 978-8880896982, pag 434.</ref><ref name=Moscati>{{Cita|Moscati|}}.</ref>
* [[Premi BAFTA 1985|1985]] - [[BAFTA al miglior regista|Candidatura al Miglior regista]] per ''[[C'era una volta in America]]''
* [[Renault 18]], ''Petra'', con musiche di Ennio Morricone (1981)
*[[Renault 18]], ''Il diesel si scatena'', con musiche di Ennio Morricone, premio francese Minerva (1981)
* [[Talbot Solara]] (1982)
* [[Justerini & Brooks|Whisky J&B]] (1986)
* [[Renault 19]] (1989) – incompleto
 
== Riconoscimenti ==
* [[Golden Globe]]
** [[Golden Globe 1985|1985]] – Candidatura al [[Golden Globe per il miglior regista|miglior regista]] per ''[[C'era una volta in America]]''
* [[British Academy of Film and Television Arts|BAFTA]]
** [[Premi BAFTA 1985|1985]] – Candidatura al [[BAFTA al miglior regista|miglior regista]] per ''C'era una volta in America''
* [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]
** [[David di Donatello 1972|1972]] – [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[Giù la testa]]''
** [[David di Donatello 1984|1984]] – [[David René Clair]]
** [[David di Donatello 1985|1985]] – Candidatura al [[David di Donatello per il miglior regista straniero|miglior regista straniero]] per ''C'era una volta in America''
* [[Nastro d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1985|1985]] – [[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]] per ''C'era una volta in America''
* [[Giffoni Film Festival]]
** 1987 – Nocciola d'Oro
 
== OmaggioOmaggi ==
*Nel 2022 vieneè stato realizzato un docufilm dal titolo ''[[Sergio Leone'' - L''L’italianoitaliano che inventò l’Americal'America]]'',<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=SERGIO LEONE - L'ITALIANO CHE INVENTÒ L'AMERICA di Francesco Zippel (2022) - Trailer Ufficiale HD|lingua=it-IT|accesso=18 ottobre 2022-10-18|url=https://www.youtube.com/watch?v=JtYHRjS1pmI}}</ref> presentato nella sezione classici alla Mostra del cinema di Venezia.
* Il comune di [[Zagarolo]] gli ha intitolato una via.
 
== Note ==
Riga 225 ⟶ 213:
* Christopher Frayling, ''Sergio Leone. Danzando con la morte'', Il Castoro Editore, 2002
* Christopher Frayling C'era una volta in Italia. Il cinema di Sergio Leone, Cineteca Bologna, 2014
* Marcello Garofalo, Tutto il cinema di Sergio Leone, Baldini&Castoldi, ISBN 978-8880896982,1999
* {{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Garofalo|titolo=Il cinema è mito. Vita e film di Sergio Leone|data=2020|editore=Minimum Fax|ISBN=978-88-3389-169-9|cid=Garofalo, 2020}}
* Maurizio Graziosi, "Sergio Leone", in catalogo del "Premio cinematografico Sergio Leone" di Torella dei Lombardi, 2003
* Roberto Donati, ''Il cinema di Sergio Leone'', Falsopiano Editore, 2004
* Francesco Mininni, ''Sergio Leone'', Il Castoro Editore, 2007
* Italo{{Cita libro|nome=Italo|cognome=Moscati, ''|titolo=Sergio Leone.: Quandoquando il cinema era grande'',|edizione=1. Lindau Editore,ed|collana=Le comete|data=2007|editore=Lindau|ISBN=978-88-7180-694-5|cid=Moscati}}
* Fabio Melelli, ''Sergio Leone e il western all'italiana, tra mito e storia'', Morlacchi Editore, 2010
* Diego Gabutti, ''C'era una volta in America. Un'avventura al saloon con Sergio Leone'', Rizzoli, 1984.
Riga 239 ⟶ 228:
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=leone&lingua=ita|titolo=Biografia su RAI International Online|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050309061345/http://www.italica.rai.it/index.php?categoria=biografie&scheda=leone&lingua=ita|dataarchivio=9 marzo 2005}}
* {{cita web|url=http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_febbraio_10/leone-regista-amato-scienziati-tortora_26b457ba-3510-11e0-b824-00144f486ba6.shtml|titolo=Il regista più amato dagli scienziati}}
* {{cita web|url=http://www.fistful-of-leone.com/|titolo=Fistful-of-Leone|lingua=en}}
 
{{Film di Sergio Leone}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema}}
[[Categoria:Attori cinematografici italiani]]
 
[[Categoria:Attori figli d'arte]]
[[Categoria:Attori italiani del XX secolo]]
[[Categoria:David di Donatello per il miglior regista]]
[[Categoria:Germano-italiani]]
[[Categoria:Nastri d'argento al regista del miglior film]]
[[Categoria:Germano-italiani]]
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