Arte di strada: differenze tra le versioni

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Festival e mostre: Inserimento del festival di street art Stramurales, ormai celebre a livello internazionale
 
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{{nota disambigua|Questa voce tratta le forme di espressione artistiche; se stai cercando la voce sulle esibizioni in strada|Artista di strada}}
{{N|arte|maggio 2021}}
 
L{{'}}'''arte di strada''' (in [[lingua inglese|inglese]] ''street art'') nasce come evoluzione del [[Graffitismo]] con il quale condivide il luogo d'azione (il contesto urbano) e molti mezzi espressivi utilizzati ([[Bomboletta spray|bombolette spray]], [[stencil]], stickers,<ref>{{Cita web|url=https://www.disagian.it/sticker-art-tutto-quello-che-devi-sapere/|titolo=Sticker Art: tutto quello che devi sapere|sito=disagian.it|accesso=16 aprile 2025|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230304104027/https://www.disagian.it/sticker-art-tutto-quello-che-devi-sapere/|dataarchivio=4 marzo 2023|urlmorto=no}}</ref> [[aerografia]], colori [[Acrilico (vernice)|acrilici]], [[poster]], disegni a mano libera). Ciò che differisce tra i graffiti e il più ampio campo della ''street art'' è anzitutto il passaggio da un'arte prettamente calligrafica<ref>{{Cita web|url=https://www.domusweb.it/it/arte/2022/02/18/quando-rammellzee-pioniere-dellarte-hip-hop-tenne-una-lezione-a-milano.html|titolo=Quando Rammellzee, pioniere dell’arte Hip Hop, tenne una lezione a Milano|autore=Lorenzo Ottone|sito=Editoriale Domus|data=22 febbraio 2022|accesso=30 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240623123114/https://www.domusweb.it/it/arte/2022/02/18/quando-rammellzee-pioniere-dellarte-hip-hop-tenne-una-lezione-a-milano.html|urlmorto=no}}</ref> quale è il ''writing'', a una figurativa, che si ricollega quindi al muralismo. In alcuni casi, la motivazione dell'artista può altresì rispondere all'esigenza di esprimere un messaggio diretto (politico, sociale, di rivolta) e non solo un valore estetico o l'affermazione di una identità.<ref>{{cita|Cricco e Di Teodoro|p. 408}}.</ref>
 
== Arte di strada o arte urbana ==
Il termine è riferito a quelle forme di arte che si manifestano in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: bombolette [[Bomboletta spray|spray]], [[sticker art|adesivi artistici]], [[stencil|arte normografica]], sculture, ecc... La sostanziale differenza tra l'arte di strada e i [[Graffitismo|graffiti]] si riscontra nella tecnica non per forza vincolata all'uso di [[vernice]] [[spray]] e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mediatica della terminologia (originariamente nota come ''graffitismo'' o ''writing''). LIl termine 'arte'street urbanaart'' nonviene èdunque ad assumere una doppia valenza nell'uso comune: da confondereun conlato diviene un termine-ombrello che include tutti i graffitifiloni perchédell'arte questispontanea ultimidi sonostrada; dadall'altro considerarsiva unaa categoriaindicare ciò che esce dal calligrafico per puntare specificamente al figurativo.<ref>{{Cita web|url=https://lungarnofirenze.it/2023/05/dilaga-ovunque-indagine-sul-fenomeno-del-writing-intervista-a-vanni-santoni/|titolo=Dilaga ovunque. stante,Indagine visualmentesul efenomeno concettualmentedel differente,writing. facenteIntervista capoa allaVanni culturaSantoni|autore=Salvatore [[hipCherchi|sito=Lungarno|data=5 hop]]maggio 2023|accesso=30 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240227125304/https://lungarnofirenze.it/2023/05/dilaga-ovunque-indagine-sul-fenomeno-del-writing-intervista-a-vanni-santoni/|urlmorto=no}}</ref>
Nei decenni il ''writing'' è stato associato alla cultura [[hip hop]], ma solo successivamente alla sua nascita,<ref>{{Cita web|url=https://nymag.com/guides/summer/17406/|titolo=Graffiti in Its Own Words|autore1=Dimitri Ehrlich|autore2=Gregor Ehrlich|sito=[[New York (periodico)|New York]]|data= 22 giugno 2006|lingua=en|accesso=30 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240229150040/https://nymag.com/guides/summer/17406/|urlmorto=no}}</ref> e per volontà dei media e non dei primi artisti e pionieri.<ref>{{Cita web|url=https://genius.com/Paul-edwards-is-graffiti-really-an-element-of-hip-hop-book-excerpt-annotated|titolo=Is Graffiti Really An Element Of Hip-Hop?|sito= Genius|lingua=en|accesso=30 giugno 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20230408140412/https://genius.com/Paul-edwards-is-graffiti-really-an-element-of-hip-hop-book-excerpt-annotated|urlmorto=no}}</ref>
 
Le motivazioni che spingono tantissimi giovani a intraprendere questo percorso non canonico dell'arte possono essere molto varie. Per alcuni è una forma di critica verso la [[Proprietà (diritto)|proprietà privata]], rivendicando le strade e le piazze; spesso, nell'arte di strada, si fa una contestazione contro la società o contro la politica. Per altri è più semplicemente un modo per esporre liberamente, senza i vincoli di gallerie e musei; quindi una maniera per autopromuoversi e operare in piena autonomia. L'arte di strada offre infatti la possibilità di avere un pubblico potenzialmente vastissimo, spesso molto maggiore di quello di una tradizionale [[galleria d'arte]].
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Varie forme d'arte non autorizzate hanno da sempre caratterizzato i muri e gli spazi pubblici delle città, ma da circa tre decenni questi segni espressivi sono notevolmente aumentati di numero, dando vita a qualcosa di effettivamente nuovo, anche mediaticamente. Questo fenomeno socio-culturale ha ormai guadagnato, tramite le sue influenze sulle arti visive e sulla pubblicità, una rilevanza unica sul panorama della creatività contemporanea.
 
Intorno all'anno 2000, tra [[Francia]], [[Inghilterra]], [[Spagna]], [[Germania]] e [[Italia]], si assiste a qualcosa di differente per le strade: numerosi graffitari abbandonano l'etnocentricità del movimento del graffitismo e, proponendo lavori su poster o vernice su muro, manifestano la loro esigenza d'espressione in una tensione costante verso la comunicazione di massa, cercando di ingaggiare un nuovo, più vasto pubblico. I graffitari finiscono così per unirsi e fondersi con diversi creativi di street (artisti, fotografi, poeti), già in polemica sottile o aperta con l'establishment dell'arte.
 
<nowiki>;</nowiki> numerosi graffitari abbandonano l'etnocentricità del movimento del graffitismo e, proponendo lavori su poster o vernice su muro, manifestano la loro esigenza d'espressione in una tensione costante verso la comunicazione di massa, cercando di ingaggiare un nuovo, più vasto pubblico. I graffitari finiscono così per unirsi e fondersi con diversi creativi di street (artisti, fotografi, poeti), già in polemica sottile o aperta con l'establishment dell'arte.
 
[[Banksy]], attivo già a [[Londra]] nei primi anni del [[2000]], attraverso l'allora poco conosciuta pratica della [[guerrilla art]], ha estrapolato e diffuso più di chiunque il concetto di arte in luogo urbano: [[stencil]] a spray immediatamente traducibili e trasversali rispetto alla società che comunicano tematiche sociali quali la necessità di [[libertà d'espressione]], il [[pacifismo]], la brutalità della repressione poliziesca, la conformità della morale a regole di sola facciata, l'[[antiproibizionismo]] e il rispetto della [[Sessualità|libertà sessuale]] e di [[coscienza]]. Gli interventi di Banksy diventarono subito dei fenomeni virali e mediatici anche grazie alla diffusione dei cellulari con videocamere e il sempre più facile accesso a internet. Il suo tipo di arte ha evidenti legami con la [[pop art]], il [[graffitismo]], la controcultura della contestazione artistica (attivismo) e la subcultura [[Punk (cultura)|punk]], ponendosi però in un nuovo livello a cavallo tra comunità sociale e mondo dell'arte, rivolto in modo equo verso gli artisti, verso i fruitori dell'arte e verso i non addetti ai lavori.
 
Eppure vi è stata una generazione di artisti che ben prima della svolta di numerosi writers verso la street art, operava qasiquasi esclusivamente in strada o utilizzava ampiamente il luogo pubblico per le proprie performance. Outsiders ed eclettici scrivevano sui muri o utilizzavano colla e carta già negli anni '50 e '60. La contestazione studentesca tra gli anni '60 e '70 ha conosciuto diversi casi artistici degni di nota. Verso gli anni '80 emerge un nuovo approccio, non necessariamente politico o attivista, ma sempre di più indirizzato verso "[[Ars gratia artis|art pour l'art]]". La tecnica dello stencil, per esempio, passa di mano: non più soluzione ideale valida per slogan e loghi a sfondo politico o sociale (musica, sport o femminismo) ma tecnica rapida per eseguire i propri disegni; la città adesso viene intesa come una galleria o un palcoscenico gratuito da poter sfruttare e questo avviene in diverse parti del mondo, dove emergono artisti consapevoli e con una grande carica espressiva. Parigi è luogo ideale di sperimentazione: prima con [[Daniel Buren]], [[Christo e Jeanne-Claude|Christo]], [[Ernest Pignon-Ernest]], [[Gérard Zlotykamien]], poi con artisti come [[Jef Aérosol|Jeff Aerosol]] o [[Blek le rat|Blek le Rat]]. Nelle città della costa orientale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] operavano artisti come [[John Fekner]], [[Richard Hambleton]], [[Keith Haring]], [[Jean-Michel Basquiat]], proprio negli stessi anni in cui emergeva il fenomeno dei graffiti writing.
 
== L'arte di strada in Italia ==
L'arte urbana italiana ha raggiunto una notorietà europea dai primi [[anni 2000|anni duemila]], con l'emersione di tre scuole riconducibili a [[Milano]], [[Bologna]] e [[Roma]]<ref>Alessandro Riva, ''Street Art Sweet Art'', 2007, Skira</ref>.
[[File:Piazza Schiavone Milano.jpg|miniatura|260x260px|Manu Invisible - Piazza Schiavone, Milano]]
L'arte urbana italiana ha raggiunto una notorietà europea dai primi [[anni 2000|anni duemila]], con l'emersione di tre scuole riconducibili a [[Milano]], [[Bologna]] e [[Roma]]<ref>Alessandro Riva, ''Street Art Sweet Art'', 2007, Skira</ref>.
 
Anche in Italia negli anni '80 avviene lo scollamento in luogo pubblico tra l'arte di matrice socio-politicasociopolitica e l'arte apolitica; aumentano gli interventi e i murales senza un vero messaggio o un preciso destinatario. A Pisa, il graffitista statunitense [[Keith Haring]], dipinge il murale ''[[Tuttomondo]]'', nel 1989. Con l'ingresso della generazione dei graffiti e l'uso massiccio di internet nel primo decennio del 2000, la street art cambia pelle, si diffonde a livello di massa e cambia marcia.
 
Dopo il 2000 possiamo nominare l'artista pop [[Bros (writer)|Bros]], [[Ozmo]], [[Microbo (artista)|Microbo]] e Bo130, il poeta di strada [[Ivan Tresoldi]],<ref>Jacopo Perfetti, Vittorio Sgarbi, testi critici di corredo a Bros20e20, Skira, 2007 + Filippo Penati, Jacopo Perfetti, Daniela Benelli, testi critici di corredo a ivan PoesiaViva, Skira, 2009</ref>, 2501, Pao, l'iperealista [[Neve (artista)|Neve]], [[108 (artista)|108]], Pus, Nais, [https://www.cristiansonda.com/ Cristian Sonda], Abbominevole, Ogre, Dem, Zibe, l'illustratore [[Tvboy]].<ref>TvBoy Mash Up, Skira, 2010</ref>. Importanti sono le esperienze negli anni '10 del 2000 del collettivo laboratoriale Orticanoodles, i collettivi CaneMorto, Cani e Porci e OX Crew.
[[File:Opera di street art a Milano (Trezzano S. N.).jpg|miniatura|226x226px|"Art.639 Reato di Espressione" opera di Manu Invisible e Frode]]
Nel 2016 la [[Corte di cassazione|Corte di Cassazione]] propugna un'importante precedente in ambito giuridico in Italia: il proscioglimento in formula definitiva dello street artist [[Manu Invisible]], che a seguito della realizzazione di un [[murale]] a Milano, venne denunciato per reato di imbrattamento (Art.639 c.p.).<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/cultura/2016/03/22/news/street-art-in-cassazione-il-caso-di-manu-invisible-1.36582082/|titolo=Street art in Cassazione: il caso di Manu Invisible|sito=La Stampa|data=2016-03-22|accesso=2024-06-13}}</ref>
 
Della scuola bolognese, nonché particolarmente indicativi rispetto alle esperienze stilistiche e pratiche sopracitate, dopo Pea Brain emergono [[Blu (artista)|Blu]], artista di strada e videoautore ormai di fama mondiale, [[Ericailcane]], il cui immaginario che ibrida uomo e animale l'ha portato ad essere anch'esso uno dei più noti artisti di strada italiani nel mondo ed [[Eron]], attivo dagli anni novanta tra Rimini e Bologna; [[Dado (artista)|Dado]], conosciuto a livello internazionale per lo stile del suo lettering, è passato dalle pareti delle hall of fame di quartiere a lavori commissionati che occupano intere facciate.<ref>{{Cita web|url=https://urbaner.it/portfolio/intervista-a-dado-spa/|titolo=Intervista a Dado (SPA – MW – ADM) – Bologna|sito=URBANER|accesso=2024-10-20}}</ref>
 
[[Sten Lex]], artisti caratterizzati dall'utilizzo esclusivo dello stencil come medium, iniziano la loro attività a Roma nella seconda metà del 2000. Tra i romani ricordiamo anche Jb Rock, [[Lucamaleonte]], Diamond, Solo e [[Alice Pasquini]]. Appartenente alla scena bolognese ed in parte anche a quella romana, Andreco,<ref>{{Cita web|url=https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2017/10/andreco-artista-ingegnere-e-viaggiatore-la-sfida-di-venezia/|titolo=Parola ad Andreco, l’artista che guarda all’ambiente|autore=Helga Marsala|sito=Artribune|data=2017-10-26|lingua=it-IT|accesso=2020-07-22}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2017/08/02/il-double-landscape-di-andreco-esposto-a-villa-ada-per-mostra_a_23059738/|titolo=Quando l'arte diventa uno strumento per celebrare la natura: Andreco sbarca a Roma|sito=L'HuffPost|data=2017-08-02|lingua=it|accesso=2020-07-22}}</ref>, legato ai temi della natura con sconfinamenti anche nell'arte pubblica e nell'[[arte concettuale]].
 
Anche in Italia il fenomeno della street art era inizialmente relegabile ad una certa cultura underground, parallela al mondo dell'arte istituzionale e ufficiale, quindi diversa per intenti e ambienti (nessun permesso, nessun luogo convenzionale). Negli anni, il notevole interesse che questa forma d'arte ha saputo attrarre su di sé ha influito anche alla sua emersione. I nomi più in vista della scena italiana operano adesso quasi unicamente all'interno di festival istituzionali o si esibiscono in mostre a tema nei luoghi deputati all'arte.
 
La street art è vista sempre meno come un fenomeno riconducibile o assimilabile con il vandalismo, sebbene è una forma d'arte che non può prescindere dal suo elemento saliente, ovvero la subalternità alle regole. In controtendenza a questo fenomeno, o autori che lavorano ancora in forma mista tra istituzionale e illegale, possiamo ricordare<ref>{{Cita web|url=http://www.melobox.it/street-art-brescia-segmenti-urbani/|titolo=Street Art - Brescia - ART OF VANDALISM? - Segmenti Urbani|autore=Giulio Ferrieri Caputi|sito=MeloBox|data=2019-04-15|lingua=it-IT|accesso=2019-04-20}}</ref> il Collettivo FX di Reggio Emilia,<ref>{{Cita web|url=http://www.ziguline.com/collettivo-fx-una-fresca-ondata-dalla-provincia-emiliana/|titolo=Collettivo FX, una fresca ondata dalla provincia emiliana|sito=ziguline|data=2015-02-25|accesso=2019-04-20}}</ref>, Guerriglia Spam<ref>{{Cita web|url=http://www.inkorsivo.com/arte/guerrilla-spam-comunicazione-provocazione-confronto-guerriglia-raccontano-la-firenze/|titolo=I Guerrilla Spam: tra comunicazione, provocazione e confronto|sito=Inkorsivo|data=2016-01-06|lingua=it-IT|accesso=2019-04-20|dataarchivio=6 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211206084630/http://www.inkorsivo.com/arte/guerrilla-spam-comunicazione-provocazione-confronto-guerriglia-raccontano-la-firenze/|urlmorto=sì}}</ref> di Firenze, Nemo's,<ref>{{Cita web|url=https://www.dolcevitaonline.it/nemos-lo-street-artist-che-denuncia-le-apparenze/|titolo=Nemo's, lo street artist che denuncia le apparenze|sito=DolceVita|data=2017-12-28|lingua=it-IT|accesso=2019-04-20}}</ref>, Ivan Tresoldi,<ref>{{Cita web|url=http://www.radiondadurto.org/2018/09/28/milano-condannato-per-imbrattamento-il-poeta-di-strada-ivan/|titolo=MILANO: CONDANNATO, PER IMBRATTAMENTO, IL POETA DI STRADA IVAN TRESOLDI. – Radio Onda d`Urto|lingua=it-IT|accesso=2019-04-20}}</ref>, il collettivo Cane Morto, [[Biancoshock]], Rub Kandy e Elfo.
 
[[File:Ivan Tresoldi, Chi getta semi al vento, Horti Borromaici, Pavia.jpg|thumb|Ivan Tresoldi, Chi getta semi al vento, Horti Borromaici, Pavia]]
 
== Festival e mostre ==
Nel 1981, il Washington Project for the Arts organizzò la mostra ''Street Works'', che vide la partecipazione di pionieri dall'arte urbana come [[John Fekner]], [[Fab Five Freddy]] e [[Lee Quinones]] che realizzarono le loro opere direttamente per strada.<ref name=Lewisohn>{{Cita libro|autore=Cedar Lewisohn|anno=2008|titolo=Street Art: The Graffiti Revolution|editore=[[Tate Gallery]]|città=[[Londra]]|lingua=en|isbn=978-1-85437-767-8}}.</ref>
 
Nel 2001 inizia il [[NuartNuArt Festival]], uno dei primi e dei più longevi festival di arte di strada, a cui hanno preso parte moltissimi artisti e curatori da tutto il mondo, si svolge ogni anno a [[Stavanger]] in [[Norvegia]].
 
Il Sarasota Chalk Festival fu fondato nel 2007, inizialmente ospitando artisti provenienti dalle varie parti degli Stati Uniti per poi allargarsi ad artisti di tutto il mondo. Nel 2011 il festival introdusse il programma di murali ''Going Vertical'' e il progetto ''Cellograph'' di accompagnamento a disegni di strada realizzati da artisti di fama. Durante questo festival sono stati prodotti molti film sugli artisti partecipanti, sulle loro opere e sugli eventi speciali.<ref>{{Cita news|url=http://www.yourobserver.com/content/2012-Chalk-Festival-342.html|titolo=Chalk Festival|pubblicazione=Sarasota Observer|data=23 ottobre 2012|lingua=en|accesso=25 ottobre 2018|dataarchivio=2 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141102023539/http://www.yourobserver.com/content/2012-Chalk-Festival-342.html|urlmorto=sì}} guida di 40 pagine agli eventi del festival dal 28 ottobre al 6 novembre 2012.</ref>
 
Il ''Living Walls'' è una conferenza annuale di arte di strada che si tiene dal 2009.<ref>{{cita news|cognome=Guzner|nome=Sonia|titolo='Living Walls' Speaks Out Through Street Art|url=http://www.emorywheel.com/detail.php?n=29880|urlarchivio=https://archive.is/20120729182957/http://www.emorywheel.com/detail.php?n=29880|urlmorto=sì|dataarchivio=29 luglio 2012|accesso=9 gennaio 2012|pubblicazione=The Emory Wheel|data=22 agosto 2011|lingua=en}}</ref> Nel 2010 si svolse ad [[Atlanta]] e l'anno successivo in modo congiunto tra Atlanta e [[Albany (New York)|Albany]]. ''Living Walls'' ha promosso attivamente l'arte di strada anche all'Art Basel Miami Beach del 2011.<ref>{{cita web |url=http://livingwallsconference.com/index.php?/about/ |titolo=Living Walls |accesso=29 luglio 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120710190138/http://livingwallsconference.com/index.php?%2Fabout%2F |dataarchivio=10 luglio 2012 |lingua=en }}</ref>
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A [[Richmond (Virginia)|Richmond]], in [[Virginia]], dal 2012 si svolge l'RVA Street Art Festival organizzato da Edward Trask e Jon Baliles. Nella prima edizione il festival ebbe luogo lungo il Canal Walk; l'anno successivo nell'edificio abbandonato GRTC sulla Cary Street.<ref>{{cita news|titolo=2013 RVA Street Art Festival to revitalize GRTC property|url=http://wtvr.com/2013/03/20/2013-rva-street-art-festival/|accesso=22 May 2013|pubblicazione=CBS6|data=20 marzo 2013|lingua=en}}</ref>
 
Il Pasadena Chalk Festival, evento annuale a [[Pasadena (California)|Pasadena]], è il più grande festival di arte di strada del mondo secondo il ''[[Guinness dei primati]]''.<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Brian Day|data=20 giugno 2015|url= http://www.pasadenastarnews.com/arts-and-entertainment/20150620/worlds-largest-chalk-art-festival-draws-a-crowd-in-pasadena|titolo=World's largest chalk art festival draws a crowd in Pasadena|pubblicazione=Pasadena Star-News|accesso=22 agosto 2016}}</ref> L'edizione del 2010 coinvolse circa 600 artisti di ogni età e livello e attirò oltre {{formatnum:100000}} visitatori.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Brian Day|data=20 giugno 2010|url= http://www.dailynews.com/20100620/pasadena-chalk-festival-called-the-worlds-largest-street-art-festival|titolo= Pasadena Chalk Festival called the world's largest street-art festival|pubblicazione=Los Angeles Daily News|accesso=22 agosto 2016}}</ref>
 
Ad aprile 2018 l'Universal Museum of Art (UMA)<ref>{{cita web |url=https://the-uma.org/|lingua=en |titolo=UMA - Universal Museum of Art |accesso=6 giugno 2018 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130506193818/http://the-uma.org/ |dataarchivio=6 maggio 2013 }}</ref> ha organizzato una grande mostra di arte di strada intitolata ''A Walk Into Street Art''.<ref>{{cita web |url=http://www.the-uma.org/exhibition/street_art/#/street_art/ |titolo=A Walk Into Street Art |accesso=6 giugno 2018 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612141028/http://www.the-uma.org/exhibition/street_art/#/street_art/|dataarchivio=12 giugno 2018|lingua=en }}</ref>. Questa mostra tramite l'uso di [[realtà virtuale]] ha ospitato opere di [[Banksy]], [[JR (artista)|JR]], [[Jef Aérosol]], [[Vhils]], [[Shepard Fairey]], [[Keith Haring]] tra gli altri.
 
Numerosi sono i festival di arte di strada che si svolgono anche nel resto il mondo. Tra i principali si annoverano ''Urban Art'' che si svolge a Brixton, [[Londra]];<ref name=smithsonian>{{cita web|url=https://www.smithsonianmag.com/travel/best-mural-festivals-around-world-180968693/|titolo=Where to See the Best Mural Festivals Around the World|lingua=en|sito=Smithsonian.com|data=30 luglio 2018|accesso=25 ottobre 2018}}</ref>; il ''Mural Festival'' di [[Montréal]];<ref name=smithsonian/><ref name=uniball/><ref>{{cita web|url=https://www.quebecoriginal.com/en/listing/events/festivals-and-special-events/mural-public-art-festival-352862871|lingua=en|titolo=Mural - Public Art Festival|sito=quebecoriginal.com}}</ref> il ''Bloop Festival'' di [[Ibiza (isola)|Ibiza]];<ref name=uniball>{{Cita web|url=https://uniball.co.uk/the-best-street-art-festivals-from-around-the-world-2018/|titolo=The Best Street Art Festivals from Around the World 2018|sito=uniball.co.uk|lingua=en|accesso=25 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181026064448/https://uniball.co.uk/the-best-street-art-festivals-from-around-the-world-2018/|dataarchivio=26 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref>; il ''Graffiato Street Art Festival'' di [[Taupo]], [[Nuova Zelanda]];<ref name=smithsonian/>; il ''Pow! Wow!'' di [[Rotterdam]].<ref>{{Cita web|url=http://www.powwowrotterdam.nl|lingua=en|titolo=Pow!WoW!|sito=powwowrotterdam.nl}}</ref>
 
Per quanto riguarda l'Italia, dagli anni 2000 vi è stato un continuo crescendo di mostre ed eventi tematici, occasioni per gli artisti e il pubblico di venire facilmente in contatto anche in luoghi istituzionali. Una mostra sicuramente emblematica fu "Street Art Sweet Art" al PAC di Milano, 2007 e Scala Mercalli a Roma del 2009.<ref>{{Cita web|url=http://www.artsblog.it/post/1761/scala-mercalli-la-piu-grande-mostra-di-street-art-scuote-roma|titolo=Scala Mercalli. La più grande mostra di street art scuote Roma|sito=Artsblog|data=2008-05-06|accesso=2019-04-20|dataarchivio=20 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190420105852/http://www.artsblog.it/post/1761/scala-mercalli-la-piu-grande-mostra-di-street-art-scuote-roma|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Dal 2008 al 2012 avvenne, con risonanza anche all'estero, il Fame Festival di [[Grottaglie]].
 
Dal 2008 ad Ancona si svolge [[Popup!]] uno dei primi festival di street art in Italia, seguirà fino al 2015. Alla prima edizione parteciparono artisti italiani quali: [[108 (artista)|108]], Allegra Corbo, Andreco, Blu, Dem, [[Ericailcane]], Moneyless, Run, [[Ozmo]] e molti altri.
 
Nel 2012 in Calabria nasce il progetto Gulìa Urbana che negli anni diventa un punto di riferimento per artisti nazionali e internazionali catalogandosi come uno dei progetti più produttivi e importanti a livello europeo.
Dal [[2012]] a [[Bologna]] si svolge il festival [[Frontier (festival)|Frontier]], un progetto che prevede la realizzazione di murales di grande formato su muri concessi dai proprietari o dal Comune, che ha visto nel corso degli anni la partecipazione di importanti street artist internazionali, tra cui: [[Phase 2]], Honet, Daim, Does, Eron, Andreco, M-City, HItnes, Cuoghi Corsello<ref>{{Cita web |url=http://www.darsmagazine.it/frontier-la-street-art-a-bologna/#.W5q-VOgzayJ|titolo=Frontier: la street art a Bologna|autore=Valentina Tovaglia|editore=Darsmagazine|data= |accesso=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730025521/http://www.darsmagazine.it/frontier-la-street-art-a-bologna/|dataarchivio=30 luglio 2012|urlmorto=no}}</ref>
 
Dal [[2012]] a [[Bologna]] si svolge il festival [[Frontier (festival)|Frontier]], un progetto che prevede la realizzazione di murales di grande formato su muri concessi dai proprietari o dal Comune, che ha visto nel corso degli anni la partecipazione di importanti street artist internazionali, tra cui: [[Phase 2]], Honet, Daim, Does, Eron, Andreco, M-City, HItnes, Cuoghi Corsello.<ref>{{Cita web |url=http://www.darsmagazine.it/frontier-la-street-art-a-bologna/#.W5q-VOgzayJ|titolo=Frontier: la street art a Bologna|autore=Valentina Tovaglia|editore=Darsmagazine|data= |accesso=13 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120730025521/http://www.darsmagazine.it/frontier-la-street-art-a-bologna/|dataarchivio=30 luglio 2012|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 2013 è nato, sempre a Bologna, il [[Cheap Festival - Street Poster Art Festival|Cheap Festival]] dedicato interamente alla poster art, l'arte di strada su supporto cartaceo, di cui il più noto esponente è [[Shepard Fairey]] (Obey). Oltre ad ospitare artisti noti nel panorama della street poster art, il festival propone ogni anno una ''Open Call for Artis''t per raccogliere lavori da ogni parte del mondo, che vengono selezionati e affissi sulle bacheche comunali dismesse disseminate in tutto il centro storico della città, riutilizzando spazi urbani abbandonati ma sotto gli occhi di tutti per dare spazio a nuovi artisti emergenti.<ref>[http://www.italiaartmagazine.it/fuck-cheap-tre-anni-di-carta-e-colla-festival-di-street-art-a-bologna/ Fuck CHEAP: tre anni di carta e colla - Festival di Street Art a Bologna - Italia Art Magazine]</ref>
 
Nel 2014 l'arte di strada italiana è stata tema di una mostra allestita presso l'[[Istituti italiani di cultura all'estero|Italian Cultural Institute]] di [[New York]]. La mostra ha presentato il lavoro e il percorso creativo autoriale e personale di una generazione di artisti caratterizzati da una forte presenza urbana e dal tentativo di stabilire un dialogo tra avanguardie artistiche.<ref>{{cita web |url=http://www.iicnewyork.esteri.it/IIC_NewYork/webform/SchedaEvento.aspx?id=762&citta=NewYork |titolo=CopiaFrom archiviatastreet to Art |accesso=21 ottobre 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924033345/http://www.iicnewyork.esteri.it/IIC_NewYork/webform/SchedaEvento.aspx?id=762&citta=NewYork |dataarchivio=24 settembre 2015 }}</ref>
 
Nel 2014 l'arte di strada italiana insieme a quella francese entra nel [[Museo di arte contemporanea (Roma)|museo MACRO Testaccio]] (La Pelanda) di Roma con la mostra ''Urban Legends''.<ref>{{Cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-urban-legends-8778|titolo=Urban Legends - Mostra - Roma - MACRO Testaccio - La Pelanda - Arte.it|autore=ARTE it Srl|lingua=it|accesso=2020-07-22}}</ref>. Tra gli artisti italiani in mostra: 108, Andreco, Eron, Lucamaleonte, Moneyless.
 
A [[Stornara]] nel 2018 ha avuto inizio il festival di street art Stramurales, all'interno del quale nel corso degli anni artisti provenienti da tutto il mondo hanno realizzato più di 150<ref>{{Cita web|url=https://streetartcities.com/cities/stornara/artworks?fbclid=IwAR3V7vS-3joQ_-2s6m28GNCs6AryaVIhEOO--TYsHmpnGji_QCZv1Fj2OA4|titolo=All artworks in Stornara}}</ref> murales.<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/italia-tv/1301937/stornara-life-un-paese-del-foggiano-diventa-patria-dei-murales.html?fbclid=IwAR0zHkqNzz_oPy1BaI4J1vCvFmfMFiOdlon7IZfKbPrpCGvgdiPZ2AASrX8|titolo=Stornara Life, un paese del Foggiano diventa patria dei murales}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/puglia/video/2022/08/pug-street-art-stornara-murales-artisti-700f9c9e-d65d-4278-a272-a9c5eda803d7.html|titolo=Stornara si conferma patria pugliese dei murales}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.foxnews.com/travel/ghost-town-brought-back-life-tourist-magnet-street-murals?msockid=1c6cddb1957163de3a5acb91940662b6|titolo=Ghost town brought back to life is now a thriving tourist magnet thanks to street murals}}</ref>
Nel 2014 l'arte di strada italiana insieme a quella francese entra nel [[Museo di arte contemporanea (Roma)|museo MACRO Testaccio]] (La Pelanda) di Roma con la mostra ''Urban Legends''<ref>{{Cita web|url=http://www.arte.it/calendario-arte/roma/mostra-urban-legends-8778|titolo=Urban Legends - Mostra - Roma - MACRO Testaccio - La Pelanda - Arte.it|autore=ARTE it Srl|lingua=it|accesso=2020-07-22}}</ref>. Tra gli artisti italiani in mostra: 108, Andreco, Eron, Lucamaleonte, Moneyless.
 
A [[Siracusa]], tra ottobre e novembre 2021, alcuni giovani si sono resi protagonisti di un progetto di [[rigenerazione urbana]] denominato "Mimesi fest", pitturando alcune palazzine di [[edilizia popolare]] nel quartiere di [[Geografia antropica di Siracusa#Suddivisioni cittadine|Bosco Minniti]] con svariate opere d'arte di strada, correlato inoltre da un [[festival]] che ha coinvolto, oltre all'amministrazione comunale che ha patrocinato e sostenuto il progetto, anche residenti e studenti.<ref>{{Cita web|url=https://www.siracusanews.it/siracusa-la-rigenerazione-urbana-passa-dalla-street-art-ad-akradina-il-mimesi-fest/|titolo=Siracusa, la rigenerazione urbana passa dalla Street Art: ad Akradina il Mimesi Fest}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.siracusanews.it/siracusa-ad-akradina-il-mimesi-fest-i-palazzi-diventano-opere-darte/|titolo=Siracusa, ad Akradina il Mimesi Fest: i palazzi diventano opere d’arte}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.fuorisalone.it/it/magazine/focus/article/724/siracusa-mimesi-fest|titolo=A Siracusa la prima edizione del Mimesi Fest, festival di rigenerazione urbana}}</ref>.<br />
 
== Tipi di arte di strada ==
* [[Yarn bombing]]
* [[Graffitismo]]
* Spray paint art
* [[Sticker art]]
* [[Artista di strada]]
 
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Itinerario nell'arte|volume=vol. 3|autore=Giorgio Cricco|autore2=Francesco Paolo Di Teodoro|editore=Zanichelli Editore|anno=2021|ISBN=978-88-08-34199-0|cid=Cricco e Di Teodoro}}
* ''Do the right wall-Fai il muro giusto'', Naldi Fabiola;&nbsp;Lollini Fabrizio;&nbsp;Caliri Gaspare, editore Mambo.
* ''Ozmo & Abbominevole: Milano una guida alternativa'', Postmedia Books, 2005
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* Carlo McCormick, Marc & Sara Schiller, Ethel Seno, ''Trespass. A History of Uncommissioned Urban Art'', Taschen, New York 2010
* ''Street Art'', Duccio Dogheria, fascicolo allegato ad "Art e dossier", novembre 2014
* ''Street Art. Storia e controstoria, tecniche e protagonisti'', Duccio Dogheria; ;&nbsp; Giunti, 2015
* ''La Street Art è illegale? Il diritto dell'arte di strada'', Roberto Colantonio; Iemme Edizioni, 2017