Shigure: differenze tra le versioni
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|Completamento = 7 settembre 1936
|Proprietario = [[Marina imperiale giapponese]]
|Radiazione =
|Destino_finale =
<!-- Sezione caratteristiche generali -->
|Dislocamento = {{
|Stazza_lorda =
|Lunghezza = 110
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|Profondità_operativa =
|Ponte_di_volo =
|Propulsione = 3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica ({{
|Velocità = 34
|Velocità_km = 64,6
|Autonomia = {{
|Capacità_di_carico =
|Numero_di_cabine =
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|Motto =
|Soprannome =
|Note = Dati riferiti all'entrata in servizio, tratti da:<ref>{{cita|Stille 2013, Vol. 1|pp. 39-41, 46}}.</ref><ref name= navypedia.org>{{cita web|url= http://www.navypedia.org/ships/japan/jap_dd_shiratsuyu.htm|titolo= Shiratsuyu destroyers (1936-1937)|lingua= en|accesso= 18 ottobre 2015}}</ref><ref name=world.coocan.jp>{{cita web|url= http://admiral31.world.coocan.jp/e/stc0426.htm|titolo= Materials of IJN (Vessels - Shiratsuyu class Destroyers)|lingua= en|accesso= 18 ottobre 2015}}</ref>
|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
}}
Lo {{nihongo|'''''Shigure'''''|時雨||lett. "Scroscio autunnale"}}<ref>{{cita web|url= http://www.combinedfleet.com/ijnnames.htm|titolo= Japanese Ships Name|lingua= en|accesso= 18 ottobre 2015}}</ref> è stato un [[cacciatorpediniere]] della [[Marina imperiale giapponese]], seconda unità appartenente alla [[classe Shiratsuyu]]. Fu varato dal cantiere di [[Uraga]], a [[Tokyo]], nel
All'inizio della [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|guerra nel Pacifico]] rimase nelle acque nazionali in difesa delle corazzate della 1ª Flotta, quindi nei primi mesi del 1942 portò a termine una serie di missioni di scorta a convogli. Spostato nella base aeronavale di [[Isole Chuuk|Truk]], partecipò alla [[battaglia del Mar dei Coralli]] (4-8 maggio) e al primo tentativo fallito di occupare le isole di [[Nauru]] e [[Banaba|Ocean]]. Tra agosto e settembre fu occupato nella scorta di mercantili, trasporti e [[portaerei di scorta]] che facevano la spola tra il [[Giappone]], Truk e [[Rabaul]]; dall'inizio di ottobre fu coinvolto nei viaggi notturni volti a rafforzare la guarnigione di [[Guadalcanal]] ed ebbe un ruolo minore nella prima fase della decisiva [[battaglia navale di Guadalcanal]]. All'inizio del 1943, dopo le manovre volte a facilitare l'[[operazione Ke]], riprese i propri compiti di difesa delle grandi unità da guerra (navi da battaglia, incrociatori) e di convogli di cargo o petroliere: operò tra Rabaul, Truk, il Giappone e le [[Palau (stato)|Palau]], combattendo inoltre in diversi scontri notturni nelle [[isole Salomone]] centrali. All'inizio di novembre ebbe parte nella confusa [[battaglia della baia dell'imperatrice Augusta]], quindi rimase in riparazione sino al gennaio 1944.
Ripreso il servizio, si trovava a Truk il 17 febbraio 1944, quando si verificò un [[Operazione Hailstone|duro e inaspettato attacco]] statunitense; fu centrato da una bomba che fece saltare una delle torri principali, cosa che lo costrinse a tornare in Giappone per il raddobbo. Tornò in linea a inizio maggio e tra la fine del mese e la prima metà di giugno partecipò ai tentativi di rifornire l'isola di [[Biak]]: in queste occasioni ingaggiò un rapido scontro con unità nemiche e subì danni di una certa entità. Fu poi presente alla [[battaglia del Mare delle Filippine]] (19-20 giugno), comunque combattuta solo tramite portaerei, e alla gravosa [[battaglia del Golfo di Leyte]] (23-26 ottobre), che lo vide aggregato alla formazione del [[viceammiraglio]] [[Shōji Nishimura]]; fu anzi l'unico vascello di questa squadra a sopravvivere al fallito forzamento dello stretto di Surigao, sebbene con gravi danni. Dal [[Borneo]] riuscì a raggiungere il Giappone, dove fu riparato, quindi alla fine del dicembre 1944 riprese il servizio di scorta. Ultimo superstite della sua classe, fu affondato il 24 gennaio 1945 dal sommergibile statunitense {{nave|USS|Blackfin|SS-322|6}} nel [[Golfo del Siam]].
== Impiego operativo ==
=== Costruzione ===
Il cacciatorpediniere ''Shigure'' fu ordinato nell'[[anno fiscale]] edito dal governo giapponese nel 1931. La sua [[chiglia]] fu impostata nel [[cantiere navale]] di [[Uraga]] di [[Tokyo]], gestito dalla ditta omonima, il 9 dicembre 1933 e il [[Varo (nautica)|varo]] avvenne il 18 maggio 1935; fu completato il 7 settembre 1936.<ref name=world.coocan.jp/> Prima della fine degli anni trenta la nave formò con lo ''[[Shiratsuyu]]'', lo ''[[Yugure]]'' e
=== 1941-1942 ===
Tra il 1940 e il 1941 il comando dello ''Shigure'' fu assunto dal [[capitano di corvetta]] Noboru Seo; anche la divisione passò agli ordini di un nuovo comandante, il [[capitano di vascello]] Matake Yoshimura. Al momento dell'[[attacco di Pearl Harbor]] lo ''Shigure'' e gli altri cacciatorpediniere rimasero nelle acque nazionali con compiti di pattugliamento e difesa del nucleo di [[Nave da battaglia|navi da battaglia]]. Il 18 dicembre la divisione salpò da [[Tokuyama (Yokohama)|Tokuyama]], andò incontro alla 1ª Flotta aerea di ritorno dall'attacco e la accompagnò nella tratta finale sino a [[Hashirajima]] il 23. Il 18 gennaio 1942 salpò assieme allo ''Shiratsuyu'' per difendere alcuni convogli in viaggio da [[Kitakyūshū|Moji]] a [[Isola di Formosa|Formosa]] e il 4 febbraio fece base a [[Kure]]; il 17 febbraio, dopo essersi a spostato a [[Yokosuka]] sempre con lo ''Shiratsuyu'', scortò la portaerei leggera ''[[Zuiho]]'' sino a [[Davao]], sull'isola di [[Mindanao]], quindi le due unità tornarono
L'11 agosto la 27ª Divisione seguì la 2ª Flotta da Yokosuka a Truk (17 agosto), dove fu temporaneamente passata al comando della 4ª Flotta, che l'impiegò per trasportare un nuovo presidio sull'atollo di [[Butaritari|Makin]], rimasto deserto dopo l'[[Raid di Makin|improvviso raid statunitense]] del 18 agosto; gli uomini furono sbarcati il 21. Rientrati in porto, i quattro cacciatorpediniere ne ripartirono il giorno successivo per recare truppe all'atollo di [[Jaluit]], quindi il 2 settembre eseguirono l'occupazione di [[Abemama]] nelle [[isole Gilbert]] e il 5 si fermarono a Jaluit. Il 9 settembre lo ''Shigure'' e le restanti unità salparono e condussero una ricognizione offensiva dell'isola di [[Nendo|Ndeni]] nelle [[Isole Santa Cruz|Santa Cruz]], dove si sospettava la presenza di una base statunitense per idrovolanti; quindi sino dal 12 parteciparono ad alcuni pattugliamenti a nord delle [[isole Salomone]]. Il 24 settembre le quattro navi, nelle [[Palau (stato)|isole Palau]], presero in consegna un convoglio carico di truppe che scortarono sino alla base aeronavale di [[Rabaul]] (toccata il 29), quindi salparono immediatamente in difesa della [[petroliera]] ''Toa Maru'' che il 1º ottobre si fermò nell'ancoraggio delle [[isole Shortland]], posizione avanzata giapponese nel contesto della [[campagna di Guadalcanal]]. Con i cacciatorpediniere gregari, lo ''Shigure'' partecipò a diverse missioni di rifornimento per l'isola: quelle del 4, 7 e 10 ottobre furono coronate dal successo; il 12 fu accompagnato dallo ''Shiratsuyu'', dallo ''Yugure'' e dall'[[incrociatore leggero]] {{nave||Yura|incrociatore|2}} per andare incontro alle navi portaidrovolanti {{nave||Nisshin|portaidrovolanti|2}} e {{nave||Chitose|portaerei|2}}, di ritorno da una riuscita e massiccia missione di rinforzo.<ref name=combinedfleet.com/>
Tra il 13 e 16 ottobre lo ''Shigure'', lo ''Shiratsuyu'' e l{{'}}''Ariake'', più il cacciatorpediniere ''[[Akizuki]]'' e la 2ª Divisione (''[[Harusame]]'', ''[[Murasame]]'', ''[[Samidare]]'', ''[[Yudachi]]''), formarono la scorta a un convoglio composto da sei
=== 1943 ===
[[File:Shigure and Samidare Solomons.jpg|thumb|left|Lo ''Shigure'' (in testa) e il ''Samidare'' (secondo piano) sparano contro aerei statunitensi mentre navigano tra le Salomone]]
Il 15 febbraio 1943 lo ''Shigure'',
Un secondo viaggio di rinforzo fu intrapreso la mattina presto del 6 agosto dallo ''Shigure'' e tre altri cacciatorpediniere (''[[Kawakaze]]'', ''[[Hagikaze]]'', ''Arashi''), i quali ultimi furono però affondati in una [[Battaglia del Golfo di Vella|brutale imboscata notturna]] condotta da sei cacciatorpediniere statunitensi nel braccio di mare compreso tra Kolombangara e [[Vella Lavella]]. Lo ''Shigure'', mancato di misura da un fascio di siluri, ripiegò rapidamente senza sbarcare il carico.<ref>{{cita|Millot 2002|pp. 497-500}}.</ref> Partecipò quindi alla missione di trasporto truppe per Vella Lavella, rapidamente organizzata; accompagnato dai cacciatorpediniere ''Sazanami'', ''[[Hamakaze]]'' e ''[[Isokaze]]'', ingaggiò una [[Battaglia di Horaniu|battaglia inconcludente]] con quattro cacciatorpediniere statunitensi, che non furono capaci di fermare il piccolo convoglio di venti [[Chiatta|chiatte motorizzate]] e ripiegarono prematuramente.<ref>{{cita|Millot 2002|pp. 502-505}}.</ref> Il 22 agosto lo ''Shigure'' partì da Rabaul per evacuare le forze presenti nella baia di Rekata, ma dovette tornare indietro quando la ricognizione aerea avvisò della possibile presenza di unità nemiche: la missione fu dunque ritentata il 26 e questa volta ebbe successo. Il 1º settembre lo ''Shigure'' fu messo in [[bacino di carenaggio]] a Rabaul, revisionato e quindi il 20 depositò truppe a Buka, missione cui fecero seguito due viaggi (il 28 settembre e il 2 ottobre) di copertura alle unità incaricate di sgomberare le forze giapponesi [[Leapfrogging strategy|rimaste isolate]] su Kolombangara. Il 6 ottobre salpò da Rabaul con altri otto cacciatorpediniere e un piccolo convoglio di unità ausiliarie (forze al comando del contrammiraglio [[Matsuji Ijūin]]) per trarre in salvo la provata guarnigione di Vella Lavella: l'operazione fu scoperta dalla ricognizione statunitense e nella notte del 7 si verificò una [[Battaglia navale di Vella Lavella|rapida ma cruenta battaglia]] a nord-ovest dell'isola; lo ''[[Yugumo]]'' colò a picco e così lo {{nave|USS|Chevalier|DD-451|6}}, mentre lo ''Shigure'' e il ''Samidare'', agendo all'unisono, devastarono con i siluri i cacciatorpediniere {{nave|USS|Selfridge|DD-357|6}} e {{nave|USS|O'Bannon|DD-450|6}}. Dopo lo scontro tutte le unità nipponiche, presi a bordo i soldati, rientrarono a Rabaul.<ref>{{cita|Millot 2002|pp. 508-510, 511-513}}.</ref> Già l'8 lo ''Shigure'' salpò per rafforzare il presidio di [[Capo Gloucester]] e, dopo due settimane circa di pausa per l'equipaggio, intraprese un viaggio di trasporto truppe per l'isola di [[Isole di Vitu|Garove]], a nord-nord-ovest della [[Nuova Britannia]], e Iboki (23 ottobre); il 26 e il 29 fu invece impegnato nel rafforzamento di Qavuvu.<ref name=combinedfleet.com/> Nel pomeriggio del 1º novembre fu aggregato alle forze da battaglia dell'8ª Flotta (incrociatori pesanti ''Haguro'' e ''Myoko'', leggeri {{nave||Sendai|incrociatore|2}} e {{nave||Agano|incrociatore|2}} e cinque altri cacciatorpediniere) che salparono per contrastare l'[[Campagna di Bougainville|attacco statunitense]] a Bougainville: l'azione si risolse nella deludente [[battaglia della baia dell'imperatrice Augusta]].<ref>{{cita|Millot 2002|pp. 521-522 e segg}}.</ref>
Sopravvissuto senza danni allo scontro, lo ''Shigure'' tornò a Rabaul e il 6 novembre sbarcò altre truppe a Buka (precisamente 700 fanti della 17ª Divisione e 25 tonnellate di rifornimenti<ref>{{cita|Millot 2002|p. 531}}.</ref>) e il giorno successivo prese il largo di scorta a un convoglio che, dopo una tappa a Kavieng, doveva approdare a Truk: nel corso della navigazione, conclusasi l'11, salvò settanta naufraghi del trasporto ''Tokyo Maru'', vittima di un [[sommergibile]] nemico. Il 12 novembre lasciò la base assieme agli incrociatori ''Myoko'' e ''Haguro'' e fece rotta su Sasebo: vi si fermò il 17 e per un mese fu sottoposto a revisione e riparazioni.<ref name=combinedfleet.com/> Proprio durante questa permanenza in acque giapponesi dopo una lunga assenza, lo ''Shigure'' fu oggetto di numerosi articoli di giornale che ne esaltavano, spesso esagerando, la fortuna in battaglia e i colpi inferti agli avversari statunitensi; i corrispondenti di guerra insistevano sul dato di fatto che non un solo membro del suo equipaggio era rimasto ucciso o ferito nel corso delle dure operazioni tra le Salomone. Si guadagnò così il soprannome de "l'
=== 1944 ===
[[File:Fig of IJN DD Shigure(II) in 1944.gif|thumb|upright=1.5|Pianta e profilo dello ''Shigure'' a fine 1944]]
Il 4 gennaio 1944 lo ''Shigure'' lasciò il Giappone di scorta alla nave rifornimento ''Irako'', che l'11 arrivò indenne a Truk. Il 19 prese parte alla difesa di un convoglio di petroliere suddiviso in piccoli gruppi che dalla base atollina, passando per [[Tarakan]], fece sosta a [[Balikpapan]], riempì le cisterne e quindi tornò a Truk: l'operazione si concluse il 15 febbraio. Due giorni dopo lo ''Shigure'', che stava spostandosi verso l'uscita settentrionale della rada, rimase coinvolto nel [[Operazione Hailstone|distruttivo attacco]] lanciato dalle portaerei della Task force 58 statunitense (viceammiraglio [[Marc Mitscher]]). Una bomba centrò in pieno la torre numero due a poppa, che saltò in aria; si ebbero ventuno morti e quarantacinque feriti, ma l'unità rimase a galla nonostante un principio di allagamento: lasciata la base devastata, fece subito rotta per le isole Palau, arrivandovi il 19 febbraio, e fu sottoposta a riparazioni provvisorie. Il 6 marzo poté riprendere il mare, incaricato di difendere alcuni convogli che viaggiavano a distanza ravvicinata; dopo una sosta a Formosa fu raggiunta Sasebo, dove il cacciatorpediniere fu posto in bacino di carenaggio.<ref name=combinedfleet.com/> Nel corso del raddobbo fu privato della torre diroccata e anche dei due cannoni Vickers da 40 mm; tutte queste armi furono sostituite da tre installazioni
Nel porto filippino lo ''Shigure'' fu aggregato alla costituita 1ª Flotta mobile, forte di nove portaerei e guidata dal viceammiraglio [[Jisaburō Ozawa]]: nel dettaglio fece parte della scorta alle tre portaerei appartenenti allo scaglione del contrammiraglio [[Takatsugu Jōjima]]. Nella [[battaglia del Mare delle Filippine]] prestò soccorso con il cacciatorpediniere ''Hamakaze'' alla portaerei leggera ''[[Hiyo]]'', gravemente colpita da [[Aerosilurante|aerosiluranti]] nemici, ma non ebbe altra parte nello scontro.
La mattina del 24 ottobre, nel corso della navigazione per raggiungere e passare attraverso lo stretto di Surigao, la squadra di Nishimura fu scovata e attaccata da un gruppo imbarcato americano: lo ''Shigure'' fu colpito da un ordigno a prua, sulla torre da 127 mm, l'equipaggio contò undici vittime, ma la nave mantenne il proprio posto. Nelle prime ore del 25 ottobre la formazione nipponica [[Battaglia dello Stretto di Surigao|cozzò contro un formidabile schieramento navale]]; lo ''Shigure'' sfuggì a tre lanci consecutivi di siluri, eseguiti da altrettante divisioni di cacciatorpediniere statunitensi, ma soffrì molto il tiro dei grandi calibri. Una granata cadde sul ponte e molte altre esplosero vicino allo scafo, provocando la distruzione delle antenne radio, della [[girobussola]] e la messa fuori uso del [[timone]]. Sebbene per un certo periodo di tempo non fosse più manovrabile, lo ''Shigure'' fu l'unico superstite della squadra del viceammiraglio Nishimura, rimasto ucciso. L'equipaggio riuscì in ultimo a riprendere il controllo e giunse il 27 ottobre a Brunei. L'8 novembre, riparato alla meglio, salpò di scorta all'incrociatore pesante {{nave||Tone|incrociatore 1937|2}}, diretto a Sasebo, e forse affondò, di sera e collaborando con le navi scorta ''No. 19'' e ''Chiburi'', il sommergibile {{nave|USS|Growler|SS-215|6}} al largo di [[Mindoro]]. Il 16 le due unità entrarono nella rada e lo ''Shigure'' fu subito posto in bacino per un raddobbo durato circa un mese, durante il quale il comandante Nishino fu rimpiazzato dal capitano di corvetta Manubu Hagiwara; il cacciatorpediniere fu inoltre unito
=== 1945: l'affondamento ===
Rimesso in efficienza, il 17 dicembre 1944 lo ''Shigure'' salpò da Kure assieme al cacciatorpediniere ''[[Momi]]'' per scortare sino a Manila la portaerei {{nave||Unryu|portaerei|2}}. Questa unità fu però colpita e affondata dal sommergibile {{nave|USS|Redfish|SS-395|6}} e i due cacciatorpediniere poterono solo salvare 146 naufraghi, quindi rientrarono il 22 a Sasebo. Spostatosi a Moji, lo ''Shigure'' partì il 31 dicembre in difesa del convoglio HI-87, che arrivò il 13 gennaio 1945 a [[Hong Kong]] dopo una tappa a [[Kaohsiung|Takao]]; quattro giorni dopo il cacciatorpediniere accompagnò la petroliera ''Sarawak Maru'' a Singapore. Il 24 gennaio lo ''Shigure'' lasciò il porto per fare probabilmente ritorno in Giappone
Il 10 marzo 1945 lo ''Shigure'', ultimo componente della classe Shiratsuyu ancora in servizio, fu rimosso dalla lista del naviglio attivo.<ref name=combinedfleet.com/>
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== Voci correlate ==
* [[USS
* [[Grecale (cacciatorpediniere)]]
* [[
* [[HMS Escort (H66)]]
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[[Categoria:Cacciatorpediniere della Marina imperiale giapponese]]
[[Categoria:
[[Categoria:Naviglio militare della seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Navi affondate da sommergibili statunitensi]]
[[Categoria:Relitti]]
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