Leffe: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|la birra di abbazia belga|Leffe (birra)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Leffe
|Panorama = Leffe landscape 02.JPG
|Didascalia = Panorama con i monti Croce sulla sinistra e Beio sulla destra
|Bandiera = Leffe-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Bergamo
|Amministratore locale = Marco Gallizioli
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 12-6-2017
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[San Rocco (Leffe)|San Rocco]]▼
|Divisioni confinanti = [[Bianzano]], [[Cazzano Sant'Andrea]], [[Cene]], [[Gandino]], [[Peia]]▼
|Zona sismica = 3▼
▲|Sottodivisioni=[[San Rocco (Leffe)|San Rocco]]
▲|Divisioni confinanti=[[Bianzano]], [[Cazzano Sant'Andrea]], [[Cene]], [[Gandino]], [[Peia]]
▲|Zona sismica=3
|Gradi giorno = 2713
|Nome abitanti = leffesi
|Patrono = [[Arcangelo Michele|san Michele Arcangelo]] e [[Martino di Tours|san Martino]]
|Festivo = 11 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Leffe (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Leffe nella provincia di Bergamo
}}
'''Leffe''' {{IPA|/ˈlɛffe/}}<ref>{{dipi|Leffe}}</ref> (''Léf'' {{IPA|[ˈlef]}} in [[dialetto bergamasco]]<ref>{{cita libro |autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=277|sbn=
== Geografia fisica ==
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La grande quantità di materiale fossile spinse quindi numerosi ricercatori a frequentare periodicamente le locali miniere di lignite, tanto che nel corso degli anni emersero quantità sempre crescenti di reperti, ora custoditi presso i musei di [[Museo civico di storia naturale (Milano)|storia naturale di Milano]] e di [[Museo di scienze naturali (Bergamo)|Bergamo]].
Inoltre, carotaggi effettuati nel [[1991]] in una fornace dismessa della zona, permisero di accertare la presenza di alberi ormai estinti in Europa, ma ancora esistenti nel continente asiatico ed americano<ref>{{cita web|url=http://www.comune.leffe.bg.it/allegati/Storia_Leffe_784_1953.pdf|titolo=La storia dell'antico lago di Leffe
Circa un milione di anni fa, cedette l'argine posto tra l'Agro di Casnigo e la località ''Prato Colle'', svuotando completamente il bacino. Successivamente, in un periodo compreso tra 950.000 e 870.000 anni fa, nella zona ebbe a riformarsi un altro bacino, molto più piccolo del precedente e ribattezzato ''Lago di Cà Manot'' per via della località omonima in cui si trovava. Questo venne a crearsi per via dell'innalzamento della conoide alluvionale del fiume Serio che, gonfio per lo scioglimento dei ghiacciai che in quel tempo arrivavano fino a [[Ponte Nossa]], ostruì nuovamente lo sbocco della conca.
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=== Architetture religiose ===
[[File:Leffe Chiesa Bozzola.JPG|left|thumb|upright=1.5|La chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”]]
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È l'edificio di maggior richiamo artistico e storico del paese. Situata nel centro storico, ha un'origine antichissima, che probabilmente può essere fatta risalire ad un periodo prossimo al [[X secolo]]<ref>{{cita|Ghirardelli|p. 98}}.</ref>, anche se le prime notizie scritte sono datate [[1263]], quando vennero redatti gli statuti comunali. In quei tempi la chiesa, che condivideva già il ruolo di parrocchiale con il vicino edificio religioso di san Martino, ricopriva una grande importanza anche nella vita sociale, dal momento che nella propria piazza si svolgeva il consiglio comunale. La struttura era molto piccola: alla navata principale risalente al [[XII secolo]], ne venne aggiunta una seconda tra la fine del [[XIV secolo|XIV]] e l'inizio del [[XV secolo]], e una terza all'inizio del [[XVI secolo]]. Fu demolita una prima volta nel [[1597]], con i lavori di ricostruzione che durarono fino al [[1609]], quando venne inaugurata con una struttura quattro volte più grande, con tre navate rivolte ad occidente. Un secolo più tardi l'aumento della popolazione portò alla necessità di implementare gli spazi: nel [[1718]] venne nuovamente demolita per far spazio all'edificio tuttora esistente, progettato da [[Francesco Muttoni]]. Si presenta con una navata unica, con la volta affrescata da medaglioni raffiguranti episodi della vita di san Michele, opera di [[Giovanni Brighenti]].
A fianco sorge il campanile, alto 57 metri, possiede il concerto di campane più grande per nota della Val Gandino, ovvero 10 campane in La2 della Fonderia Barigozzi del 1950.
Ai lati della navata sono ricavate numerose cappellette: la cappella della Vergine Addolorata, nella quale si trova la scultura in legno della Vergine stessa, opera di [[Andrea Fantoni]]; la cappella dei santi Stefano e Lorenzo; la cappella del Cristo morto, con l'affresco di [[Ignazio Nicoli]] raffigurante la Vergine Addolorata con le pie donne; la cappella del [[Santissimo Redentore]] e la cappella di San Pietro, nella quale si trova il con dipinto di [[Giambettino Cignaroli|Gian Bettino Cignaroli]]: ''Santi Pietro e Paolo''. All'interno della chiesa, sei ovali, olio su tela, ciclo delle ''Storie di Sansone'', del pittore [[mantova]]no [[Giuseppe Bazzani]] del 1756-1760.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Q1FJAQAAIAAJ&q=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&dq=storie+di+sansone%2Bchiesa+leffe&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjkiPiT-NLlAhXEPOwKHaJfAz8Q6AEIKTAA|titolo= Settecento lombardo}}</ref>
[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]▼
Degne di nota sono poi anche le tele di [[Simone Brentana]]: ''Combattimento di san Michele contro il drago'' e [[Antonio Balestra]]: ''Madonna con Bambino, con sant'Antonio e san Domenico'', poste nella sagrestia; la scultura marmorea di [[Nicola Barbieri]] sull'altare maggiore; l'organo di [[Angelo Bossi]] del [[1736]] e le quattordici formelle in bronzo raffiguranti la Via crucis, realizzate da [[Giuseppe Siccardi]].
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Attiguo alla chiesa vi è il palazzo Galizzi, adibito a [[Canonica|casa parrocchiale]]. Edificato nel [[XVII secolo]], presenta una struttura in stile tardo-rinascimentale, all'interno della quale si trova la sala Baschenis, con affreschi del pittore [[Pietro Baschenis]], risalenti al [[1613]] e restaurati nel [[1976]].
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[[File:Leffe Chiesa san Martino.JPG|miniatura|Chiesa di San Martino]]
La chiesa compatronale di San Martino è situata su una piccola altura che domina il centro storico, viene citata per la prima volta negli statuti comunali del 1263. Demolita nel [[1616]] e riedificata nel [[1636]], presenta una facciata esterna liscia e semplice, con in centro un portale in arenaria decorato con due mezze colonne. La struttura, a singola navata, presenta al proprio interno una volta decorata, con le pareti laterali aperte da cinque campate, all'interno delle quali si sviluppano altrettante cappelle. Degne di nota sono le decorazioni sulla volta del coro, opera di [[Umberto Marigliani]], le sei statue in bronzo di [[Antonio Carra]], la [[Trionfo di Maria tra uno stuolo di santi e sante|grande tela]] di [[Tomaso Pombioli]]: ''Vergine in gloria'' e l'organo del veneziano [[Gaetano Callido]].
[[File:Leffe Chiesa alpini Beio.JPG|left|thumb|upright=1.3|La chiesa degli alpini sul monte Beio]]▼
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▲[[File:Leffe Chiesa SElisabetta.JPG|thumb|upright=1.5|La chiesa di Santa Elisabetta]]
==== Chiesa di Sant'Antonio di Padova ====
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Di origini seicentesche, si trova nella porzione meridionale del territorio comunale, fuori dal centro storico ed attigua al cimitero, coeva della cappelletta dei morti, distante poche decine di metri e sita in località ''Nocrèla''. Quest'ultima, edificata in seguito all'ondata di peste del 1630, e restaurata nel [[1990]], è costituita da un'abside aperta ad arco, sulla cui parete si trova un affresco raffigurante una danza macabra.
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[[File:Leffe Chiesa SRocco.JPG|miniatura|Chiesa di San Rocco]]
Situata nell'omonima località (alla quale ha appunto dato il nome), un tempo chiamata ''Chignöl''. Edificata in seguito all'epidemia di peste del [[1529]], venne ampliata assumendo una struttura a navata singola suddivisa in tre campate mediante due arcate a sesto acuto. Dopo aver conosciuto un periodo di profondo degrado tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo a causa della sua posizione isolata, venne sistemata in seguito all'espansione edilizia del secondo dopoguerra. All'interno sono presenti quattordici sculture raffiguranti la Via crucis, opera di [[Vincenzo Demetz]].
==== Altre chiese ====
Sulle alture circostanti si trovano tre altre chiesette dalla connotazione rustica e montana. Si tratta della chiesetta degli alpini sul monte Beio e di quella di Santa Croce sull'omonimo monte, entrambe edificate nel corso del [[XX secolo]], e della chiesetta della Vergine Immacolata, detta anche “della Bozzöla”, situata nell'omonima località sulle pendici del mote Beio, tra la località ''Ceride'' e la sella di san Rocco. Costruita nel [[1866]], presenta una struttura a navata unica e una facciata con un'ampia finestra e due nicchie, mentre al proprio interno custodisce oltre cinquemila reliquie di santi.
{{clear|both}}
=== Architetture civili ===
In ambito civile numerosi sono i palazzi storici che ricordano i fasti e la ricchezza delle famiglie più in vista del paese. Oltre ai già citati palazzi Galizzi e Mosconi, merita menzione anche il palazzo Pezzoli, risalente al XVI secolo, in cui vi è un auditorium di proprietà comunale.
In ambito storico-culturale, degno di nota è il
=== Percorsi naturalistici ===
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=== Etnie e minoranze straniere ===
# [[Senegal]], 112
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# [[Cina]], 51
# [[Romania]], 44
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec|12 giugno [[2017]]|''in carica''|Marco Gallizioli|[[lista civica]] ''Nuovi orizzonti per Leffe e la sua Valle''|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Altre informazioni amministrative===
Il Comune fa parte della [[Comunità montana della Valle Seriana]].
== Sport ==
[[File:Leffe Stadio Martinelli.JPG
Dal 1938 al 1998, aveva sede nel Comune la [[Società Calcio Leffe]]. Nel 1998 si fuse con la società [[Albinese Calcio]], dando vita all'[[Unione Calcio AlbinoLeffe]]<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/20/fusione_fatta_nato_AlbinoLeffe_ga_0_9806207158.shtml La fusione è fatta, Gazzetta.it]</ref>.
▲{{vedi anche| Società Calcio Leffe}}
===Impianti sportivi ===
* [[Stadio Carlo Martinelli]]
== Note ==
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