Poppea: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = romana
|Categorie = no
|FineIncipit = fu la seconda moglie dell'[[imperatore romano]] [[Nerone]], e, quindi, [[Consorti dei sovrani dell'impero romano|imperatrice consorte]] dell'Impero romano dal [[62]] alla sua morte
}}
 
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[[File:Moneta Poppea Sabina - emmett128-10.jpg|thumb|[[Tetradramma]] di [[Nerone]] raffigurante Poppea]]
 
Poppea era la figlia di [[Tito Ollio]], un [[pretore (storia romana)|pretore]] durante il regno dell'imperatore [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]]. La sua amicizia con [[Elio Seiano]] lo rovinò prima di ottenere un incarico pubblico. Sua madre, anch'essa chiamata Poppea Sabina, era una donna distinta, che le fonti antiche descrivono dalla florida bellezza e dalla notevole classe: [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]] la descrive come una delle donne più amabili del suo tempo. Nel [[6547]] si suicidò, vittima innocente degli intrighi dell'imperatrice [[Messalina]].
 
Il nonno materno di Poppea era [[Gaio Poppeo Sabino]], che fu [[Console (storia romana)|console]] nel [[9]]. Durante il regno di Tiberio fu onorato con un [[trionfo]] militare, per aver posto fine ad una rivolta in [[Tracia]], nel [[26]]. Dal [[15]] alla sua morte, prestò servizio come Governatore Imperiale di [[Grecia]] e in altre province. Questo amministratore competente godette dell'amicizia della famiglia imperiale. Morì nel [[35]].
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=== Matrimonio con Rufrio Crispino ===
Il primo matrimonio di Poppea Sabina fu con [[Rufrio Crispino]], un appartenente all'ordine equestre. Egli era il capo della [[guardia pretoriana]] durante il regno dell'imperatore [[Claudio (imperatore romano)|Claudio]]. Da Crispino, Poppea ebbe un figlio maschio, che portò il suo stesso nome. L'imperatrice [[Giulia Agrippina Augusta|Agrippina]], quarta moglie di Claudio, nel [[51]] rimosse Crispino dall'incarico perché lo considerava fedele alla terza moglie [[Messalina]], morta nel [[48]], e lo sostituì con [[Sesto Afranio Burro]]. L'essere stato marito di Poppea rese Crispino inviso anche a Nerone: l'imperatore, col pretesto di un suo possibile coinvolgimento nella [[congiura di Pisone]] nel [[65]], dapprima lo esiliò in Sardegna e poco dopo ne ordinò l'esecuzione. Crispino lo prevenne, suicidandosi.
 
=== Matrimonio con Otone ===
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=== Imperatrice ===
Secondo [[Tacito]], Poppea era ambiziosa e senza scrupoli. Si dice che [[Giulia Agrippina Augusta|Agrippina]], la madre di Nerone, la considerò una concorrente pericolosa e cercò di persuadere il figlio a liberarsi di lei. Questa disputa su Poppea fu uno dei motivi per cui infine Nerone uccise la madre nel 59.
Sempre secondo Tacito, Agrippina aveva tentato anche l'incesto con Nerone, pur di estromettere Poppea e garantire il potere a se stessa. Nerone l'aveva così allontanata dalla corte, e temendo che volesse ucciderlo per mettere sul trono un suo futuro marito, alla fine ne aveva approvato l'omicidio<ref>Tacito, ''Annales'', XIV, 8</ref>. La condanna venne approvata anche da [[Seneca]] e da Burro, il quale ne incaricò Aniceto<ref>Svetonio, ''op. cit.'' XXXIV</ref><ref>Tacito, ''Annales'' XIV</ref>. Questi, alla fine, la fece pugnalare, raccontando poi che lei stessa si era uccisa, dopo la scoperta della sua congiura contro Nerone. Tuttavia, dopo un funerale celebrato in segreto, Nerone manifestò rimorso per l'omicidio della madre, attribuendone la colpa all'ascendente che Poppea aveva su di lui. Confermò, con una lettera al Senato, "che avevano scoperto, con un'arma, il sicario Agermo, uno dei liberti più vicini ad Agrippina, e che lei, per rimorso, come se avesse preparato il delitto, aveva scontato quella colpa".<ref>Tacito, ''op. cit'' XIV, 10</ref>. L'imperatore fu perseguitato da incubi su Agrippina per molto tempo<ref>Tacito, ''Annales'', XIV, 10</ref>.
Nel [[62]], infine, Nerone sposò Poppea dopo aver ripudiato Claudia Ottavia per [[sterilità]] e averla relegata in [[Campania]]. Alcune manifestazioni popolari in favore della prima moglie, convinsero l'imperatore delle necessità di eliminarla, dopo averla accusata di tradimento, costringendola al suicidio.<ref>Dawson, Alexis, ''Whatever Happened to Lady Agrippina?'', The Classical Journal, 1969, p. 254</ref>. Poppea è considerata la "mandante" dell'omicidio o dell'esilio di molti altri sfortunati che cercarono di sfidarne il potere. L'ex tutore di Nerone, [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]], è considerato una delle sue vittime.
 
Secondo altri storici, come Dimitri Landeschi nel suo "Sesso e potere nella Roma imperiale", Poppea, così come ogni personaggio femminile della storia, viene riabilitato e reso conforme alla narrativa femminista che pervade il presente, ed è quindi rappresentata comeera una donna colta e intelligente, legata al marito da un tenero affetto ricambiato. Godette di profonda stima da parte di Nerone che la consultò spesso in merito a questioni assai delicate: fu grazie a lei ad esempio che l'ebreo [[Giuseppe Flavio]] poté godere della protezione dell'imperatore. E se in alcune iniziative non riuscì a mitigare, se non in minima parte, gli eccessi di Nerone, questo non prova che fosse la diretta ispiratrice degli efferati delitti che le spianarono la strada. In altre parole, Poppea era un comodo [[capro espiatorio]] per gli storici che non osavano accusare direttamente l'imperatore.
 
Poppea diede a Nerone una figlia, [[Claudia Augusta]], amatissima, che morì però quando aveva solo quattro mesi per cause naturali. FuPoppea e la figlia ebbero il titolo di Auguste e grandi onori nei primi mesi. La bambina, dopo morta, fu [[Apoteosi|divinizzata]] in quanto futura imperatrice.
 
=== OpereMorte ===
Nel 65-66, come scrive [[Publio Cornelio Tacito|Tacito]], Poppea, in attesaincinta del secondogenito di Nerone, morì, a Roma oppure nella sua villa di [[Oplontis]], alle falde del [[Vesuvio]], a causa di incidente di gravidanza<ref name=Fini>Massimo Fini, ''Nerone. Duemila anni di calunnie''</ref>, e non a causa di veleno o di un calcio sferratole dal marito come èriferiscono opinioneTacito comune:e difattigli storici romani, tutti ostili a quelNerone; tempoinfatti l'imperatore finora si era dimostrato molto desideroso di figli e innamorato della moglie: forse Poppea si era ammalata o soffrì per i postumi di un aborto.<ref name=Fini/><ref>Svetonio, ''op. cit.'', XXXV</ref>
 
Poppea ebbe pubblici funerali e Nerone stesso ne pronunciò l'elogio funebre nei rostri, celebrando la sua bellezza, la figlia divinizzata e le sue virtù. Per volere di Nerone, anche Poppea fu [[Apoteosi|divinizzata]] e fu seppellita nel [[mausoleo di Augusto]], con i membri della famiglia Giulio-Claudia. Tuttavia il suo corpo non fu cremato secondo il costume romano, ma imbalsamato e spalmato di unguenti secondo l'uso orientale.
Per volere di Nerone, anche Poppea fu [[Apoteosi|divinizzata]]. Nello stesso anno, il figlio di Poppea e del suo primo marito, Rufrio Crispino, venne fatto affogare durante una battuta di pesca, sempre per ordine dell'imperatore Nerone.
 
Per volere di Nerone, anche Poppea fu [[Apoteosi|divinizzata]]. Nello stesso anno, il figlio di Poppea e del suo primo marito, Rufrio Crispino, venne fatto affogare durante una battuta di pesca, sempre per ordine dell'imperatore Nerone.
Secondo [[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]] (''Epitome'' LXII, 12-13), in seguito alla morte di Poppea, [[Nerone]] ordinò di castrare il giovane liberto [[Sporo (liberto)|Sporo]], il cui viso era straordinariamente simile a quello della moglie, e si unì a lui in matrimonio.
 
Secondo un'altra versione, Nerone avrebbe ripudiato Poppea per sposare [[Statilia Messalina]]. Poppea, ritiratasi nella sua villa ad Oplontis nel Vesuviano, sarebbe morta nel [[79]] durante l'eruzione del [[Vesuvio]]. Tuttavia, finora gli scavi non hanno riportato alla luce resti umani nella villa. Oggi si ritiene che Poppea sia morta di malattia, forse legata ad un aborto spontaneo, nel 66: un papiro ritrovato in Egitto contiene un poema greco che racconta la [[Apoteosi|divinizzazione]] di Poppea, in cui si parla dell'amore della coppia imperiale e del fatto che lei fosse gravemente malata e in fin di vita.<ref>[https://www.archeomedia.net/egitto-unantica-poesia-deifica-la-moglie-di-nerone/ Egitto, un'antica poesia deifica la moglie di Nerone]</ref>
 
== Villa di Poppea ad Oplontis ==
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La lussuosa [[villa di Poppea ad Oplontis]], nell'attuale [[Torre Annunziata]], fu sepolta dall'eruzione del [[Vesuvio]] del [[79]] e riportata alla luce da scavi archeologici a partire dal [[1964]]. La villa presenta numerosi ambienti con portici, terrazze, sale residenziali, locali adibiti a [[terme]], e un'ampia piscina adornata da statue marmoree. In molte stanze sono presenti decorazioni ad [[affresco]] in ottimo stato di conservazione.
 
== Nella cultura successiva ==
== Opere ==
L'opera lirica ''[[L'incoronazione di Poppea]]'' di [[Claudio Monteverdi]] narra della sua vita.

L{{'}}''[[Agrippina (Händel)|Agrippina]]'' di [[Georg Friedrich Händel]] è un'altra opera lirica con Poppea tra i personaggi.
 
== Note ==
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;Fonti moderne
* {{cita libro|autore=Gerhard H. Waldherr, ''|titolo=Nero. Eine Biografie'',|editore= Friedrich Pustet,|città= Regensburg|data= 2005, |lingua=en|ISBN= 3-7917-1947-5.}}
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Auguste romane]]
[[Categoria:Nerone]]
[[Categoria:Otone]]
[[Categoria:Dinastia giulio-claudia|Poppea Sabina]]
[[Categoria:Personaggi del De mulieribus claris]]
[[Categoria:Donne morte di parto]]