Cicadellidae: differenze tra le versioni

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{{S|artropodi}}
{{Tassobox
|nome=Cicaline
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|nome=Cicadellidae
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|immagine=[[Immagine:Cicadella viridis web.jpg|230px]]
|didascalia=''[[Cicadella viridis]]''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|regno=[[Animalia]]
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|sottoregno=[[Eumetazoa]] |dominio=[[Eukaryota]] |ramo= [[Bilateria]]
|regno=[[Animalia]]
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|sottoclasse=[[Pterygota]]{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Coorte (tassonomia)|Coorte]]|nome=[[Exopterygota]]}}{{Tassobox gruppo generico|titolo=[[Coorte (tassonomia)|Subcoorte]]|nome=[[Neoptera]]}}
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<!-- ALTRO -->
|sinonimi?=Jassidae
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|nomicomuni=
|suddivisione=[[Genere (tassonomia)Sottofamiglia|GeneriSottofamiglie]]
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*vedi[[#Sistematica|Vedi testo]]
}}
Le '''cicaline''' ''sensu stricto'' ('''Cicadellidae''' {{zoo|[[Pierre André Latreille|Latreille]]|1802}}) sono una [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] cosmopolita di [[Insecta|insetti]] appartenente all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Rhynchota|Rincoti]] [[Homoptera|Omotteri]], superfamiglia dei [[Membracoidea]]. Rappresentano la famiglia più numerosa nella sezione degli [[Auchenorrhyncha]] ed una delle più ricche nell'ambito della stessa classe degli Insetti. Le cicaline sono anche la famiglia più importante, fra gli Auchenorrhyncha, dal punto di vista agrario: nonostante il numero esiguo, rispetto al numero complessivo di specie, è accertata l'esistenza di oltre un centinaio di specie altamente dannose nei confronti di molte colture<ref name="Tremblay80">{{cita|Tremblay|p. 80}}.</ref>.
 
Inoltre, possono essere chiamate anche grilli-cicale
Le '''Cicadellidae''' ([[Pierre André Latreille|Latreille]], 1802)
sono una [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di [[Insecta|insetti]] appartenente all'[[Ordine (tassonomia)|ordine]] dei [[Rhynchota|Rincoti]].
 
==Descrizione==
Combattuti dall'uomo a causa delle loro abitudini alimentari, infatti sono parassiti di colture come mais e riso. Esistono circa 16000 specie. Di lunghezza tra 0,6 e 1,8 cm. Struttura esile e colori molto variabili ma generalmente mimetici. Comunicano con i patners facendo vibrare le foglie e producendo suoni. Simili ai [[cercopidi]].
Gli adulti dei Cicadellidi hanno un corpo esile, di piccole dimensioni, lungo da 2 a 20 [[millimetro|mm]], ma in genere non più lunghe di 1-1,5&nbsp;cm. La forma è stretta e allungata; le sono livree spesso caratterizzate da colorazioni e disegni vivaci, ma di scarsa evidenza perché [[mimetismo|mimetizzano]] facilmente l'insetto.
 
Il [[Capo degli insetti|capo]] è corto, largo quanto o più del [[torace degli insetti|torace]], [[Glossario entomologico#metagnato|metagnato]], con fronte marcatamente convessa, talvolta anche pronunciata. Sono presenti due [[ocelli]] sul vertice e grandi [[occhio composto|occhi composti]] ai lati, ben visibili dal dorso. Le [[Antenna degli insetti|antenne]] sono brevi e filiformi, si inseriscono davanti agli occhi, fra questi e la regione frontale.
 
Il [[Torace degli insetti|pronoto]] è ampio ma senza gli sviluppi abnormi tipici della generalità dei [[Membracidae|Membracidi]]. Lo [[Glossario entomologico#scutello|scutello]] è piccolo ma ben visibile, di forma triangolare, incassato fra il pronoto e le ali.
===Alcuni generi===
* ''[[Acinopterus ]]''
* ''[[Agallia ]]''.
* ''[[Ambigonalia ]]''
* ''[[Balclutha]]'' Kirkaldy, 1900
* ''[[Balolina]]''
* ''[[Carneocephala]]''
* ''[[Cicadella]]
* ''[[Circulifer]]''
* ''[[Deltocephalus]]'' Burmeister, 1838
* ''[[Draeculacephala]]''
* ''[[Empoasca]]'' Walsh, 1862
* ''[[Exitianus]]''
* ''[[Graminella]]''
* ''[[Graphocephala]]''
* ''[[Gyponana]]''
* ''[[Homalodisca]]''
* ''[[Idiocerus]]''
* ''[[Jacobiasca]]''
* ''[[Kirkaldiella]]'' Osborn, 1935
* ''[[Kunzeana]]''
* ''[[Ledra]]'' Fabricius, 1803
* ''[[Macropsis]]'' Lewis, 1835
* ''[[Nephotettix]]''
* ''[[Nesolina]]'' Osborn, 1935
* ''[[Nesophrosyne]]'' Kirkaldy, 1907
* ''[[Nesophryne]]'' Kirkaldy, 1907
* ''[[Opsius]]'' Fieber, 1866
* ''[[Protalebrella ]]''
* ''[[Scaphoideus ]]''
* ''[[Scaphytopius ]]''
* ''[[Spanbergiella ]]''
* ''[[Stragania]]'' Stal, 1862
* ''[[Zygina ]]''
 
Le [[Ala degli insetti|ali]] anteriori sono differenziate in [[Glossario entomologico#tegmine|tegmine]], con superficie interamente e leggermente sclerificata. Una sutura longitudinale, decorrente dalla base al margine anale, suddivide l'ala in due regioni, una remigante, detta ''corio'', una anale, disposta più internamente, detta ''clavo''. In posizione di riposo si ripiegano a tetto, contrapponendo simmetricamente i due clavi, in parte separati dallo scutello e in parte dalla linea di commissura mediana. Dal vertice del clavo parte una nervatura submarginale nella quale confluiscono le principali nervature della regione remigante (Cubito, Media, Radio) e al cui esterno si estende una stretta espansione detta appendice. Le tegmine sono generalmente più lunghe dell'addome nei maschi, mentre nelle femmine possono lasciare scoperta la parte terminale.
[[categoria:parassiti delle piante]]
 
[[File:Garten-Blattzikade2.jpg|thumb|left|''[[Eupteryx florida]]'']]
{{Rhynchota}} [[Categoria:Rincoti]]
Le [[Zampa degli insetti|zampe]] posteriori sono di tipo saltatorio e presentano alcuni importanti caratteri differenziali: le coxe sono appiattite, allungate e disposte trasversalmente come in tutti i Membracoidea; le
tibie sono carenate longitudinalmente, con una sezione quadrangolare, percorse sulla faccia esterna da una vistosa serie di spine mobili. La carenatura delle tibie e la conformazione delle coxe permette di distinguere i Cicadellidi dai [[Cercopoidea|Cercopoidei]], la fila di vistose setole spiniformi delle tibie permette la distinzione dalla maggior parte dei Membracoidei.
 
L'[[Addome degli insetti|addome]] delle femmine è fornito di un [[ovopositore]] capace di incidere tessuti vegetali per lasciarvi le uova. Sono presenti gli organi sonori tipici dei Cicadomorfi ma, a differenza delle [[Cicadidae|cicale]], non emettono suoni udibili.
[[en:Leafhopper]]
 
[[fr:Cicadellidae]]
==Chiavi di identificazione==
[[ja:ヨコバイ]]
[[File:Graphocephala fennahi-close.jpg|thumb|''[[Graphocephala fennahi]]'']]
[[lt:Cikadėlės]]
Morfologicamente i Cicadellidi presentano affinità con i [[Cercopoidea|Cercopoidei]], i [[Fulgoroidea|Fulgoroidei]] e, naturalmente, con le altre famiglie dei [[Membracoidea|Membracoidei]]<ref name="Moreira">{{cita|Moreira da Costa Lima|pp. 16-17}}.</ref><ref name="Dietrich">{{cita|Dietrich|p. 510}}.</ref>. Alcuni caratteri differenziali permettono di distinguerli immediatamente dagli insetti delle prime due superfamiglie:
[[no:Dvergsikader]]
* dai Fulgoroidei si distinguono per la conformazione delle antenne e delle coxe anteriori e per l'assenza delle [[Glossario entomologico#tegula|tegule]]: i Fulgoroidei hanno infatti i due antennomeri basali vistosamente ingrossati, coxe anteriori marcatamente allungate e sono provvisti di tegule;
* dai Cercopoidei si distinguono sostanzialmente per la conformazione delle coxe posteriori e delle tibie posteriori: i Cercopoidei hanno infatti coxe brevi e di forma conica, tibie relativamente brevi, a sezione circolare o, comunque, non carenate, provviste di uno o due denti laterali e terminanti con un'espansione ornata da una o due file di denti.
 
Più marcate sono le differenze rispetto ai [[Cicadoidea|Cicadoidei]], dai quali si distinguono immediatamente per possedere due ocelli invece di tre<ref name="Dietrich"/>.
 
[[File:Ledra aurita01.jpg|left|thumb|''[[Ledra aurita]]'']]
Più complessa è la differenziazione morfologica rispetto agli altri Membracoidei, al punto che differenti criteri morfologici possono alterare sostanzialmente la classificazione all'interno della superfamiglia. Le chiavi di identificazione indicate da <small>DIETRICH</small> (2005) sono le seguenti<ref name="Dietrich"/>:
* Dalla nuova famiglia dei [[Myerslopiidae]], comprendente comunque specie dislocate in [[Cile]] e [[Nuova Zelanda]], si distinguono fondamentalmente per la morfologia alare: nei Myerslopiidae le ali anteriori sono trasformate in elitre, con evidente funzione protettiva, e quelle posteriori sono rudimentali, mentre nei Cicadellidi sono variamente conformate.
* Dai [[Membracidae]], dagli [[Aetalionidae]] e dai [[Melizoderidae]] si distinguono immediatamente per la conformazione degli ornamenti delle tibie posteriori: mentre nelle tibie dei Cicadellidi è presente una fila di setole spiniformi ben sviluppate, nelle altre famiglie questi ornamenti sono assenti o appena accennati. Le [[Torace degli insetti#Pleure|mesopleure]] dei Cicadellidi, inoltre, presentano l'[[Glossario entomologico#episterno|episterno]] suddiviso da una sutura in due [[Glossario entomologico#sclerite|scleriti]], detti ''katepisterno'' (o mesoepisterno ventrale) e ''anepisterno'' (o mesoepisterno dorsale).
Tuttavia, da un punto di vista pratico, considerando che le famiglie più numerose sono quelle dei Cicadellidi e dei Membracidi, la distinzione fra queste due è immediata sulla base di un carattere marcatamente evidente: nei Cicadellidi il pronoto ha uno sviluppo relativamente ridotto ed è sempre visibile lo scutello; nella maggior parte dei Membracidi, invece, il pronoto si espande posteriormente ricoprendo lo scutello e parte delle tegmine e, in genere, presenta vistosi e bizzarri processi dorsali, tali da renderli pressoché unici nella loro forma.
 
==Biologia==
[[File:Speudotettix subfusculus01.jpg|thumb|''[[Speudotettix subfusculus]]'']]
Le cicaline possono svolgere, secondo la specie o la sottofamiglia, una o più generazioni l'anno<ref name="Pollini-full">{{cita|Pollini|pp. 138-153}}.</ref>. Nelle regioni temperate svernano per lo più allo stadio di uovo<ref>{{cita|Servadei et al.|p. 337}}.</ref>, mentre le [[Typhlocybinae]] svernano in genere allo stadio di adulto riparati nelle screpolature delle [[corteccia (botanica)|cortecce]]<ref>{{cita|Servadei et al.|p. 340}}.</ref>. Le uova sono deposte nei tessuti vegetali, all'interno di incisioni praticate con l'ovopositore, in varie parti: negli steli, nelle nervature fogliari, nel parenchima fogliare. Lo sviluppo postembrionale si svolge con 5 mute, passando attraverso due stadi di [[neanide]] e tre di [[ninfa (zoologia)|ninfa]].
 
Sono attaccate prevalentemente le piante [[erba]]cee, ma sono frequenti anche le specie associate prevalentemente a piante legnose, in particolare fra le Typhlocybinae fra le quali sono tristemente famose quelle associate alla [[Vitis|vite]]. Il numero di specie vegetali attaccate è in ogni modo molto ampio e non esiste pianta dominante di un qualsiasi [[ecosistema]] che non sia attaccata da almeno una cicalina<ref name="dietrich-faq">{{cita web |autore=Christopher H. Dietrich |url=http://www.inhs.uiuc.edu/~dietrich/lfhFAQ.html |titolo=Leafhopper FAQs |editore=Institute of Natural Resource Sustainability, University of Illinois |lingua=en |accesso=25 settembre 2008}}</ref>. Molte cicaline sono tendenzialmente polifaghe, ma sono frequenti anche specie che hanno relazioni più strette, sotto l'aspetto sistematico, con i loro ospiti.
 
[[File:Homalodisca vitripennis 1355010.jpg|thumb|left|''[[Homalodisca vitripennis]]'']]
La nutrizione si svolge, secondo il raggruppamento sistematico, in tre differenti modi:
# Cicaline a nutrizione [[xilema]]tica. Questo tipo di nutrizione, condiviso con i [[Cercopoidea]], si riscontra nelle [[Cicadellinae]] della tribù dei [[Proconiini]], consiste nella suzione della linfa ascendente dai vasi xilematici. Rappresenta un caso poco frequente fra i Rincoti, che in generale si nutrono a spese di succhi cellulari, prelevati dai tessuti [[parenchima]]tici, o a spese della [[linfa (botanica)|linfa]] elaborata, prelevata dal [[floema]]. Questo aspetto è di particolare importanza pratica, perché questi insetti sono vettori di [[Virus (biologia)|virus]] che attuano l'infezione attraverso la traslocazione xilematica.
# Cicaline a nutrizione [[floema]]tica. Questo tipo di nutrizione, frequente in molti rincoti e, in particolare, fra gli [[Aphidoidea|afidi]], consiste nella suzione della linfa discendente dai vasi cribrosi. In questo caso le cicaline sono vettori di altri virus e fitoplasmi che attuano un'infezione per traslocazione floematica.
# Cicaline a nutrizione [[parenchima]]tica. Si tratta delle cicaline meno dannose in quanto si nutrono pungendo i tessuti parenchimatici causando danni circoscritti, tollerati dalla pianta, o di tipo estetico.
 
==Etologia==
[[File:Eupteryx.aurata.jpg|thumb|''[[Eupteryx aurata]]'']]
Pur essendo piuttosto comuni, le cicaline non si individuano con facilità, sia per le loro piccole dimensioni e per il mimetismo, sia perché rifuggono dalla luce e posizionandosi prevalentemente sulla pagina inferiore delle foglie. Possono tuttavia essere catturati di notte attirandoli con trappole luminose, in quanto gli adulti sono attratti dalla luce artificiale. Una caratteristica curiosa di questi insetti è quella di camminare velocemente spostandosi di fianco quando vengono disturbati<ref name="Tremblay80"/>.
 
I maschi di molte specie comunicano per mezzo degli organi sonori addominali, assimilabili a quelli delle più note cicale, ma i suoni emessi non sono uditi dall'[[orecchio]] umano e possono essere rilevati solo con specifiche apparecchiature<ref name="Tremblay80"/><ref name="dietrich-faq"/>.
 
==Relazioni tra cicaline e virus==
[[File:Graphocephala coccinea 6.jpg|thumb|left|''[[Graphocephala coccinea]]'']]
I virus patogeni trasmessi dai Cicadellidi rientrano nelle categorie di tipo circolativo e propagativo<ref name="Tremblay80"/><ref name="Pollini138">{{cita|Pollini|p. 138}}.</ref>, con relazioni che ne incrementano la pericolosità.
 
Sono ''circolativi'' i virus che, assunti dal floema di piante infette, entrano nella circolazione sanguigna dell'insetto e giungono alle ghiandole salivari, perciò vengono iniettati con la saliva. Questa modalità di trasmissione si contrappone al tipo ''stylet-borne'', frequente fra gli [[Aphidoidea|afidi]], nei quali la trasmissione avviene "per contatto" degli stiletti boccali con cellule infette. A differenza degli altri meccanismi, l'infettività di tipo ''stylet-borne'' è temporanea perché l'insetto perde il virus cambiando la cuticola in occasione della [[muta (biologia)|muta]]. La trasmissione circolativa ha l'effetto di favorire l'estensione della virosi fuori dai focolai di infezione ed è frequente sia fra gli afidi sia fra i Cicadellidi<ref name="Tremblay-1">Ermenegildo Tremblay. ''Entomologia applicata''. Volume I. 3ª ed. Napoli, Liguori Editore, 1985. ISBN 88-207-0681-4.</ref>.
 
Sono ''propagativi'' i virus assunti dal floema di piante infette e che, oltre a comportarsi come i circolativi, si moltiplicano all'interno dell'insetto e passano anche negli [[Apparato riproduttore degli insetti#Ovari|ovari]] e vengono trasmessi alla discendenza anche per 20 generazioni, persistendo per diversi anni<ref name="Tremblay80"/><ref name="Pollini138"/><ref name="Tremblay-1"/>. È evidente, in questo caso, la potenzialità che ha questa relazione di espandere notevolmente l'infezione dai focolai.
 
==Danni==
[[File:Colobotettix morbillosus01.jpg|thumb|''[[Colobotettix morbillosus]]'']]
L'ampia letteratura in proposito con frequenti riferimenti a relazioni con le piante coltivate e conseguenti danni, fanno dei Cicadellidi gli Auchenorrinchi di maggior interesse agrario. Pur non eguagliando le dinamiche di popolazione tipiche di molti [[Sternorrhyncha|Sternorrinchi]], i Cicadellidi di interesse agrario sono insetti temibili sia per l'eventuale intensificazione degli attacchi sia per i rischi annessi alla trasmissione di virus e micoplasmi fitopatogeni. Per questo motivo le cicaline sono largamente citate nei bollettini fitosanitari e, in generale, in tutte le linee guida in materia di difesa fitosanitaria relativa alle principali colture. Gli stessi formulati commerciali dei fitofarmaci riportano esplicitamente indicazioni relative alle cicaline, unitamente ai principali raggruppamenti di Rincoti altrettanto dannosi ([[Psylloidea|psille]], [[Aphidoidea|afidi]], [[Coccoidea|cocciniglie]] e [[Cimicomorpha|cimici]]).
 
I danni causati, sia nella loro entità sia nell'[[eziologia]] e la [[sintomatologia]], cambiano in funzione dell'etologia dell'insetto, dell'ospite e degli organi attaccati. In generale si riconducono a tre tipi:
* Danni diretti causati dall'attività di ovideposizione.
* Danni diretti causati dall'attività di nutrizione.
* Danni indiretti causati dalla trasmissione di fitopatogeni.
 
[[File:Bothrogonia ferruginea Yokohama 20060326.JPG|thumb|left|''[[Bothrogonia ferruginea]]'']]
L'entità dei danni causati dalle ovideposizioni è limitata, anche se citata in bibliografia. Infatti il grado di dispersione di questi insetti nell'ambiente fa sì che questo tipo di danno si diluisca senza raggiungere proporzioni degne di nota. La gravità dei danni è per lo più correlata a fattori contestuali, come ad esempio infestazioni di una certa entità nei [[vivaismo|vivai]]<ref name="Pollini138"/><ref>{{cita|Tremblay|p. 81}}.</ref>.
 
L'entità e la natura dei danni diretti causati dall'attività di alimentazione è strettamente correlata all'etologia e, in particolare, al tipo di alimentazione, oltre che dagli organi attaccati. Va detto che, a meno di eccezionali concentrazioni di popolazione, la sottrazione di risorse nutritive alla pianta è in genere di limitata entità per i motivi sopra esposti, perciò in generale le piante tollerano questo aspetto<ref name="Pollini-full"/><ref name="Tremblay-full">{{cita|Tremblay|pp. 80-85}}.</ref>. I danni diretti si identificano perciò nelle alterazioni istologiche prodotte dalla immissione della saliva e dalle alterazioni cromatiche prodotte dalla sottrazione dei succhi vegetali. Di particolare importanza è, tuttavia, il tipo di alimentazione associato alla specie.
 
[[File:Eurhadina pulchella01.jpg|thumb|''[[Eurhadina pulchella]]'']]
Le specie che si nutrono a spese dei succhi cellulari delle cellule parenchimatiche provocano danni di tipo cromatico sulle foglie e sui frutti. Gli attacchi alle foglie si svolgono sulla pagina inferiore e si manifestano con una tipica sintomatologia, detta ''picchiettatura'', che consiste nella comparsa di macchie puntiformi sulla pagina superiore dovute prima alla decolorazione e poi alla necrosi. Tali danni raggiungono una certa entità in caso di attacchi massicci: in questo caso la picchiettatura tende a confluire in aree più o meno estese che possono interessare, nei casi più estremi, l'intera foglia. Sui frutti i danni possono essere per lo più di natura estetica, tuttavia la picchiettatura può deprezzare in modo più o meno marcato il valore commerciale dei frutti. Rientra in questa tipologia la ''fetola'' o ''dermatosi gialla'', caratteristica maculatura causata sugli [[agrumi]] dall{{'}}''[[Empoasca decedens]]''.
 
Le specie che si nutrono a spese del sistema vascolare provocano danni più consistenti anche senza massicce infestazioni. L'attività di nutrizione si concentra in genere sulle nervature principali delle giovani foglie o presso gli apici vegetativi e le conseguenti alterazioni istologiche si ripercuotono sull'accrescimento e sulla vitalità dei tessuti o degli interi organi serviti dai vasi. La sintomatologia varia secondo la pianta ospite e talvolta può essere confusa con quella relativa ad altri agenti, come [[Acarina|acari]], [[Aphidoidea|afidi]] e agenti fitopatogeni e, addirittura, [[fisiopatie]] di tipo nutritivo (carenza di [[microelementi]]). Rientrano in questa tipologia i seguenti sintomi:
[[File:Cicada spec.jpg|thumb|left|''[[Evacanthus interruptus]]'']]
* imbrunimento vascolare delle nervature fogliari;
* ripiegamenti dei margini fogliari e accartocciamenti;
* riduzione dello sviluppo degli internodi apicali associati ad accartocciamenti;
* disseccamenti apicali;
* ingiallimenti e disseccamenti dei margini fogliari, che possono estendersi internamente fino alle zone internervali.
Ai danni intrinseci possono associarsi i danni indiretti causati per lo più da attacchi di una certa entità: questi consistono in aborti a carico degli organi riproduttivi, nella riduzione della produzione, nello stentato accrescimento delle piante erbacee e, nel caso dei fruttiferi, nella compromissione della formazione della nuova vegetazione e nel prolungamento della fase di allevamento nei nuovi impianti.
 
I danni indiretti, provocati dalla trasmissione di microrganismi patogeni, sono quelli di maggiore importanza, in quanto possono raggiungere proporzioni di notevole entità anche con basse densità di popolazione. Alcuni fra i patogeni trasmessi da cicaline sono riportati nella tabella seguente:
{| border=1 width="100%" cellspacing=0 cellpadding=3
!Avversità !!Agente !!Vettore !!Fonte
|-
|[[Giallume degli Aster|Giallume degli ''Aster'']] (Aster Yellows) ||Fitoplasma ||''[[Macrosteles quadrilineatus]]'', ''[[Macrosteles sexnotatus]]'' ||<ref name="Pollini-full"/><ref name="Tremblay-full"/><ref>{{cita web |url=http://www.gov.mb.ca/agriculture/crops/insects/fad51s00.html |titolo=Aster Leafhoppers and Aster Yellows |sito=Manitoba Agriculture, Food and Rural Initiatives |editore=Government of Manitoba, Canada |lingua=en |accesso=26 settembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081012122019/http://www.gov.mb.ca/agriculture/crops/insects/fad51s00.html |dataarchivio=12 ottobre 2008 }}</ref>
|-
|[[Mosaico della barbabietola]] (Beet Mosaic Virus) ||Virus ||''[[Circulifer tenellus]]'', ''Macrosteles sexnotatus'' ||<ref name="Pollini-full"/><ref name="dietrich-faq"/><ref name="Tremblay-full"/>
|-
|[[Rachitismo giallo della cipolla]] (Onion Yellow Dwarf Virus) ||Virus ||''Macrosteles sexnotatus'' ||<ref name="Pollini-full"/><ref name="Tremblay-full"/>
|-
|[[Flavescenza dorata]] (Flavescence dorée) ||Fitoplasma ||''[[Scaphoideus titanus]]'' ||<ref name="Pollini-full"/><ref name="Tremblay-full"/>
|}
 
==Evoluzione==
I ritrovamenti di Cicadellidi fossili più antichi risalgono a circa 125 milioni di anni fa, verso la fine del [[Cretacico inferiore]]<ref name="dietrich-faq"/>. I generi attualmente esistenti nel pianeta si sarebbero evoluti nel corso dell'[[Eocene]], a partire dall'[[Ypresiano|Eocene inferiore]] fino all'inizio dell'[[Oleocene]]<ref name="dietrich-faq"/>.
 
==Sistematica==
[[File:Iassus lanio02.jpg|thumb|''[[Iassus lanio]]'']]
Come detto in precedenza, la famiglia dei Cicadellidae è una delle più ricche, nell'ambito della classe degli Insetti, collocandosi al decimo posto, e la più numerosa in assoluto fra gli Auchenorrinchi. Secondo <small>DIETRICH</small> (2008)<ref name="dietrich-faq"/> sono state descritte circa 20000 specie ma, sulla base di statistiche derivate dai ritrovamenti e dall'identificazione dall'entomofauna [[Amazzonia|amazzonica]], si ritiene che il numero reale di specie di Cicadellidi ammonterebbe ad oltre 100.000. L'attività di ricerca, nell'identificazione di nuove cicaline ha proporzioni impressionanti: fino al [[1955]] erano state descritte circa 11000 specie<ref>{{cita web |url=http://www.sel.barc.usda.gov/selhome/leafhoppers/HTML/html_main.html |titolo=Abridged Metcalf Introduction |autore=Stuart H. McKamey |sito=Checklist of Leafhopper Species 1718-1955 (Hemiptera: Membracoidea: Cicadellidae and Myerslopiidae) with Synonymy and Distribution (Catalogue of the Homoptera, Fascicle 6, Abridged) |editore=Systematic Entomology Laboratory (Agricultural Research Service, US Department of Agriculture) and National Museum of Natural History (Smithsonian Institution) |accesso=25 settembre 2008 |lingua=en |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080921203410/http://www.sel.barc.usda.gov/selhome/leafhoppers/HTML/html_main.html |dataarchivio=21 settembre 2008 }}</ref>, perciò nell'arco di mezzo secolo si sono aggiunte circa 9000 nuove specie. Secondo <small>DIETRICH</small> si procede attualmente con una media di una nuova specie al giorno<ref name="dietrich-faq"/>. A titolo d'esempio, le segnalazioni pervenute all'[[Index to Organism Names]] della [[Thomson Reuters]], fra la fine di agosto e la fine di settembre del [[2008]] fanno riferimento a 32 nuove specie<ref>Fonte: ION. Feed RSS consultato il 25-09-2008.</ref>. La maggior parte delle specie sconosciute sono naturalmente distribuite nelle foreste delle regioni tropicali, che annoverano il più alto grado di [[biodiversità]] unitamente ad un livello di conoscenza ancora poco sviluppato.
 
A causa della famiglia e della continua descrizione di nuove specie, la tassonomia interna dei Cicadellidi è causa di frequenti revisioni, con la definizione di nuove sottofamiglie, il declassamento al rango di tribù o l'elevazione al rango di famiglie. Il quadro sistematico è perciò incerto e soggetto a molteplici interpretazioni da parte degli specialisti di questo raggruppamento. Facendo riferimento agli inquadramenti più recenti adottati da <small>DIETRICH</small><ref>{{cita web |url=http://www.inhs.uiuc.edu/~dietrich/subfam/guide.html |titolo=Guide to the Subfamilies of Leafhoppers (Cicadellidae) |editore=Institute of Natural Resource Sustainability, University of Illinois |lingua=en |accesso=26 settembre 2008}}</ref><ref>{{cita|Dietrich|pp. 511-516}}.</ref>, una delle possibili suddivisioni è la seguente:
{{Colonne}}
*[[Acostemminae]]
*[[Aphrodinae]]
*[[Arrugadinae]]
*[[Austroagalloidinae]]
*[[Bythoniinae]]
*[[Deltocephalinae]]
*[[Cicadellinae]]
*[[Coelidiinae]]
*[[Drakensbergeninae]]
*[[Errhomeninae]]
*[[Eucanthellinae]]
{{Colonne spezza}}
*[[Eurymelinae]]
*[[Evacanthinae]]
*[[Evansiolinae]]
*[[Hylicinae]]
*[[Iassinae]]
*[[Idiocerinae]]
*[[Ledrinae]]
*[[Macropsinae]]
*[[Makilingiinae]]
*[[Megophthalminae]]
*[[Mileewinae]]
{{Colonne spezza}}
*[[Mukariinae]]
*[[Neobalinae]]
*[[Neocoelidiinae]]
*[[Neopsinae]]
*[[Nioniinae]]
*[[Phereurhininae]]
*[[Signoretiinae]]
*[[Tartessinae]]
*[[Tinterominae]]
*[[Typhlocybinae]]
*[[Ulopinae]]
{{Colonne fine}}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{cita pubblicazione |autore=C. H. Dietrich |titolo=Keys to the families of Cicadomorpha and subfamilies and tribes of Cicadellidae (Hemiptera: Auchenorrhyncha) |rivista=Florida Entomologist |volume=88 |numero=4 |anno=2005 |url=http://www.fcla.edu/FlaEnt/fe88p502.pdf |accesso=1º agosto 2008 |pp=502-517 |cid=Dietrich |dataarchivio=16 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130616193451/http://www.fcla.edu/FlaEnt/fe88p502.pdf |urlmorto=sì }}
* {{cita libro|autore-capitolo=Ângelo Moreira da Costa Lima|capitolo=Homópteros|url=http://www.ufrrj.br/institutos/ib/ento/tomo02.pdf|titolo=Insetos do Brasil, Tomo 2|editore=Escola Nacional de Agronomia|anno=1940|lingua=pt|cid=Moreira da Costa Lima}}
* {{cita libro|autore=Aldo Pollini|titolo=Manuale di entomologia applicata|città=Bologna|editore=Edagricole|anno=2002|ISBN=88-506-3954-6|cid=Pollini}}
* {{cita libro|autore=Antonio Servadei|autore2=Sergio Zangheri|autore3=Luigi Masutti|titolo=Entomologia generale ed applicata|città=Padova|editore=CEDAM|anno=1972|cid=Servadei et al.}}
* {{cita libro|autore=Ermenegildo Tremblay|titolo=Entomologia applicata|volume=Volume II Parte I|ed=1|città=Napoli|editore=Liguori Editore|anno=1981|ISBN=978-88-207-1025-5|cid=Tremblay}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*{{AFD|titolo=Family CICADELLIDAE Latreille, 1825|taxon=CICADELLIDAE|accesso=28 febbraio 2009}}
*{{cita web|url=http://tolweb.org/Cicadellidae/10853 |titolo=Cicadellidae - Leafhoopers |autore=Tree of Life Web Project |anno=2005 |opera The Tree of Life Web Project |lingua=en |accesso=25 settembre 2008}}
*{{cita web |url=http://www.organismnames.com/RSS/5812.xml |titolo=Cicadellidae |sito=Index to Organism Names (ION) |editore=Thomson Reuters |lingua=en |accesso=25 settembre 2008 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080820071021/http://www.organismnames.com/RSS/5812.xml |dataarchivio=20 agosto 2008 }} (Feed [[Really simple syndication|RSS]] relativo alle specie di nuova identificazione aggiornato mensilmente).
*{{cita web |autore=Tom Murray |url=https://secure2.pbase.com/tmurray74/leafhoppers_cicadellidae |titolo=Leafhoppers - Cicadellidae |lingua=en |sito=PBase.com |accesso=25 settembre 2008}}
*{{cita web |autore=Murray J. Fletcher |url=http://www.agric.nsw.gov.au/Hort/ascu/leafhop/cica0.htm |titolo=Identification Key and Checklists for the Leafhoppers and Treehoppers of Australia and neighbouring areas (Hemiptera: Cicadellidae, Membracidae) |editore=NSW Department of Primary Industries, New South Wales |lingua=en |accesso=26 settembre 2008 |dataarchivio=3 ottobre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081003034332/http://www.agric.nsw.gov.au/Hort/ascu/leafhop/cica0.htm |urlmorto=sì }}
*{{Biolib|16831|Cicadellidae|26-09-2008}}
*{{Fauna europaea|15880|Cicadellidae|26-09-2008}}
*{{Fauna europaea|54086|Ulopidae|26-09-2008}}
*{{ITIS|109171|Cicadellidae|26-09-2008}}
*{{cita web |url=http://bugguide.net/node/view/146 |titolo=Family Cicadellidae - Leafhopper |sito=BugGuide |lingua=en |accesso=26 settembre 2008}}
{{Rhynchota}}
{{Portale|artropodi}}
 
[[Categoria:Membracoidea]]
[[Categoria:Taxa classificati da Pierre André Latreille]]